Aiuto Biblico

Un cuore soddisfatto

Salmo 37:1-6

Sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per mercoledì, 9 dicembre, 2009, --- cmd na ---.
Descrizione: quando i malvagi sembrano avere la vita più bella, è difficile avere pace. Questo studio ti aiuta a capire la chiave per stare bene quando è difficile (revisionato da quello del 2005).
Parole chiave: ingiustizia, situazioni difficili, invidia, come avere pace quando è difficile averla.

Audio:

Conoscete tutti come ci si sente quando si attraversa una periodo difficile, cioè quando sembra che tutto vada male. Magari i problemi economici si accumulano. Prima si rompe la macchina, poi qualcos’altro, poi si rompe un dente e c’è bisogno del dentista che, fra l'altro, costa caro. Proprio in una situazione simile a questa, quando tu, che cerchi di fare le cose in modo giusto, stai avendo grossi problemi, vedi qualcuno che non ha alcun timore di Dio, che è pronto a fare le cose in modo disonesto e sta benissimo: ha tanti soldi e pochi problemi.

In situazioni così è facile che ci adiriamo o che nutriamo persino invidia.

Come dobbiamo agire in momenti come questi? Qual è la soluzione che ci viene da Dio per non cadere in questo peccato? Come possiamo avere un cuore tranquillo in situazioni così difficili e in tante altre simili a queste?

Il nostro Padre celeste ha cura di noi e, in questa come in ogni altra situazione, ci dà degli insegnamenti nella Sua Parola per permetterci di superare queste tentazioni e godere della gioia del Signore.

Oggi vogliamo considerare la parte iniziale di un Salmo che spiega come avere pace in Dio anche nelle situazioni difficili. Questo Salmo ci ricorda che la vita di un vero Cristiano è un cammino di fede. È un cammino in cui dobbiamo fissare lo sguardo su quello che non vediamo anziché su quello che vediamo.

Infatti, se fissiamo lo sguardo su quello che è visibile intorno a noi, alle ingiustizie, alle difficoltà, alle cose che vanno male, non avremo una vita di gioia, piuttosto, avremo una vita piena di preoccupazioni, di pesi e un cuore turbato.

Quindi guardiamo insieme il Salmo 37 che fu scritto da Davide, probabilmente da vecchio. Davide aveva passato delle prove estremamente difficili; quando era giovane, il re Saul aveva cercato di ucciderlo per vari anni, nonostante che Davide fosse stato sempre fedele a Saul. Anni più tardi, uno dei figli di Davide, Absalom, insieme con alcuni uomini che prima erano stati fra quelli più vicini a Davide, aveva ordito una congiura contro Davide e questi dovette fuggire da Gerusalemme per salvarsi la vita. Perciò Davide aveva vissuto in prima persona le verità di cui scriveva. Guidato dallo Spirito Santo, Davide scrisse parole che servono tanto a noi. Consideriamo attentamente il Salmo 37.

Prima di tutto, leggiamo il brano che ci interessa, cioè il Salmo 37:1-6:

“1 «Salmo di Davide» Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente. 2 perché saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde. 3 Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà. 4 Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore. 5 Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà. 6 Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e la tua rettitudine come il mezzodì.” (Salmo 37:1-6 LND).

vv.1-6

Prima di tutto notiamo che questi versetti parlano di due categorie di persone. Quali sono? Vediamo già la prima di queste due categorie nella prima frase: “non adirarti a causa dei malvagi.” Chiaramente, una categoria sono i malvagi. E l’altra categoria? L'altra categoria è formata da coloro che NON sono malvagi!

È importante capire che secondo il metro di Dio, ogni uomo è malvagio di natura. Questo comprende tutti, anche le persone che la società considera buone persone. Però, agli occhi del Dio santissimo sono malvagie.

Però, quando uno veramente si ravvede e crede in Cristo, il suo peccato viene preso da Cristo, e quel uomo viene coperto con la giustizia di Cristo. Riceve un nuovo cuore.

Agli occhi di Dio, quella persona non è più un malvagio, perché è perdonato, ed è giustificato in Cristo. Il fatto che non è più un malvagio non è in base alla sua bontà, è dovuto al fatto che è stato perdonato ed è coperto con la giustizia di Cristo.

Chi è veramente salvato è una pecora di Gesù Cristo. Le vere pecore ascoltano la voce di Cristo, e lo seguono. In altre parole, vivono in ubbidienza. Sono chiamati “giusti” nella Bibbia.

Quindi, per poter capire correttamente questo Salmo, ognuno deve capire a quale categoria appartiene. Sei un giusto, perché hai riconosciuto di essere un malvagio, e ti sei ravveduto, e hai creduto in Gesù Cristo come chi poteva salvarti? Se sì, allora, sei un giusto.

Oppure, pur riconoscendo di aver peccato, se tu ancora cerchi di migliorare per conto tuo, ma in realtà, non si sei ravveduto, e non hai accolto Gesù Cristo come il Signore e Salvatore della vita vita, allora, agli occhi di Dio, tu sei ancora un malvagio.

Non prendere per scontata la tua condizione! Piuttosto valutala bene, non già alla luce dei tuoi personali ragionamenti ma in base al metro biblico.

Riconosciamo quindi che questo Salmo è stato scritto per i giusti, cioè per coloro che hanno ricevuto la giustizia di Dio. Quindi, se tu che mi ascolti sei un vero figlio di Dio, che vive per fede in Cristo Gesù, questo Salmo è una parola di Dio per te. Consideriamo ciò che Esso ci dice. Se non sei un giusto, allora, ti esorto a correre a Cristo.

Non avere invidia dei malvagi, v. 1

Leggiamo ancora il v.1:

“Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente.” (Salmo 37:1 LND).

Non adirarti a causa dei malvagi, non avere invidia di quelli che operano perversamente.

Quando è che potremmo affliggerci a causa dei malvagi? Quando potremmo portare loro invidia?

Il mondo è pieno di malvagi, persone che operano perversamente. Non hanno timore di Dio e, quindi, facilmente fanno cose cattive o disoneste per ottenere quello che vogliono. Spesso il loro comportamento li porta ad ottenere le cose migliori fra le cose del mondo e, spesso, per arrivare dove vogliono, calpestano gli altri, compresi i giusti, che magari non si difendono.

Quando ci troviamo in condizioni difficili e i malvagi stanno bene, è facile cadere in questo peccato, cioè in quello di esserne afflitti o di portare loro perfino invidia.

Ma, in questo primo versetto, Dio ci comanda di non affliggerci e di non portare loro invidia alcuna.

Credo che ognuno di noi sia stato afflitto e ha nutrito invidia. Sapete cosa c’è nel nostro cuore quando, vedendo come altri stanno bene, afflitti per la nostra condizione, nutriamo dell'invidia nei loro confronti? Sapete che cosa dimostra il nostro cuore?

Dimostra qualcosa di molto brutto: dimostra che desideriamo le stesse cose che desiderano loro! Se io ho invidia di qualcuno, vuol dire che io desidero quello che ha lui! Allora, adirarmi per qualcuno o avere invidia per lui rivela che il mio cuore non va bene. Se invece il nostro cuore è puro, non avremo invidia e non ci affliggeremo.

Vi porto un esempio: immaginate un uomo sposato, un marito fedele che trova grande gioia in sua moglie ed è molto contento di lei. Se gli capita di vedere degli uomini malvagi a lavoro che con mezzi perversi riescono a sedurre tante ragazze, il marito fedele non avrà alcuna invidia per loro. Piuttosto riconoscerà quanto stanno credendo ad una menzogna e non stanno godendo del vero tesoro del matrimonio.

Se quel marito avesse invidia, dimostrerebbe con i fatti che egli vorrebbe quello che hanno loro.

Quindi, avere invidia per i malvagi rivela un cuore che non sta bene spiritualmente. Vuol dire desiderare gli stessi tesori che i malvagi desiderano, magari non usando i metodi che usano loro, ma comunque sperando nelle stesse cose.

Questo versetto ci comanda di non affliggerci e di non nutrire invidia.

Il motivo per cui non agire così, v. 2

Il versetto 2 ci ricorda un motivo importante per cui non dobbiamo adirarci né avere invidia dei malvagi.

Dobbiamo ricordare che i malvagi saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde. In altre parole, dobbiamo ricordare sempre del giudizio finale e il tormento eterno che la seguirà per chi non ha il perdono in Gesù Cristo. Vi leggo questo verso:

“perché saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde.” (Salmo 37:2 LND).

Tanti di noi hanno poco contatto con la natura. Al tempo di Davide, invece, la vita di quasi tutti era molto più in contatto con la natura, e perciò le immagini qui descritte erano potenti.

Pensiamo a come il fieno viene falciato. La falce è tenuta molto affilata. Poi, con una mossa sola, il fieno viene tagliato subito. Esso non riesce a resistere minimamente alla forza della falce. Un giorno il fieno sta bene, in piedi, godendo il sole. Senza preavviso arriva il padrone del campo e, in un attimo, il fieno è tagliato, la sua vita finita.

Similmente, l’erba verde appassisce in poco tempo nel deserto di Giuda. Per un po’ di tempo, nella stagione delle piogge, resta verde. Poi il suolo brucia per la calura prodotta dal sole e non c'è più acqua, sicché l'erba, in poco tempo, passa dal colore verde a quello marrone e si secca senza rimedio alcuno. La sua breve stagione in cui essa era verdeggiante è finita, ormai l'erba è destinata irreversibilmente ad essere bruciata in un forno.

O cari, è importante capire il punto fondamentale di questo discorso ! Tutto quello che vediamo intorno a noi è solo temporaneo! Tutti gli uomini hanno davanti il giudizio! Coloro che non hanno la salvezza in Gesù Cristo, i malvagi in questo brano, hanno davanti a sé il tormento eterno.

Quando consideriamo l'eternità che i malvagi hanno davanti a sé, avere invidia di loro è assurdo!

Tutto quello che i malvagi hanno di bello o di presunto tale, lo stanno per perdere per sempre e, al posto di tutto questo, avranno tormento eterno.

Come si può avere invidia di qualcuno che ha un tesoro che non può soddisfare e che, comunque, perderà per sempre e, in luogo di esso, avrà tormento eterno? È assurdo avere invidia per qualcuno che ha un falso tesoro!

Nonostante quanto ciò sia assurdo, se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che ognuno di noi cade in questo peccato delle volte. Ognuno di noi ha momenti in cui, con grande stoltezza, dimentica la ricchezza delle benedizioni che abbiamo in Cristo e nutre invidia per i malvagi, desiderando i loro falsi tesori! Non vivete così! Ecco ciò che bisogna fare.

Confida nell’Eterno, v. 3

La Bibbia ci insegna non solo il male da togliere dalla nostra vita, ma anche il bene da mettere al posto del male. Anche qua, tramite Davide, Dio ci spiega come vivere, al posto di affliggerci e di avere invidia. Leggiamo il v.3:

“Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà.” (Salmo 37:3 LND).

Ci sono due parti di questo comandamento: la prima riguarda il cuore che bisogna avere mentre la seconda riguarda come vivere quel cuore in pratica. Il cuore da avere è di confidare nell'Eterno, ovvero, vivere per fede, guardando all'Eterno con gli occhi della fede e non a quello che vediamo con i nostri occhi fisici.

Bisogna poi vivere questo in pratica, facendo il bene e coltivando la fedeltà, abitando il paese che l'Eterno ci ha dato, ovvero, essendo fedeli in quello che Dio ci ha posto dinanzi come situazione di vita.

Consideriamo l’esortazione a confidare nell'Eterno. Volta dopo volta dopo volta, nelle pagine delle Scritture Dio ci comanda di confidare nell'Eterno, ovvero, di camminare per fede, guardando a LUI.

Confidare in Dio è la base della vera salvezza.

Che cosa vuol dire confidare? In che cosa confidate giorno per giorno?

Si confida in ciò su cui si fissano gli occhi, ovvero, i pensieri. Per esempio, se uno fissa i suoi pensieri sulle ricchezze, allora costui confida nelle ricchezze. Se fissa gli occhi su quello che gli altri pensano, allora confida negli altri. Se fissa gli occhi sul divertimento, allora confida nel divertimento. Se fissa gli occhi su quanto riesce a compiere e costruire con il proprio impegno, confida nella propria forza.

Un vero credente confida in Dio perché sa che solo Dio può dare la vita eterna e che solo Dio è la fonte di ogni benedizione.

Confidare in Dio vuol dire guardare a DIO per ogni benedizione. Vuol dire credere che DIO sia l’unica fonte da cui attingere ogni benedizione.

Considerando i vv 1-3, vediamo che è possibile confidare in una delle due cose: o confidiamo in quello che il mondo offre e che dura poco e, in quel caso, avremo invidia per i malvagi che hanno più di noi, oppure confidiamo in Dio e nelle cose eterne. In altre parole, o fissiamo i nostri occhi su quello che possiamo vedere, quello che questo mondo ci offre, oppure, con occhi di fede, fissiamo gli occhi su quello che vediamo solo per fede.

Se confidiamo nell'Eterno, allora non ci preoccuperemo del comportamento dei malvagi perché sapremo che ci penserà Dio. Non ci preoccuperemo di coloro che hanno molto più di noi, perché sapremo che noi abbiamo Dio e che staremo nella Sua presenza per sempre. Non saremo aggravati per il successo terreno che hanno i malvagi perché sapremo che quello che hanno non solo non è di vero valore ma dura pure per pochissimo tempo.

Fare del bene, v. 3

Il versetto continua e dice: “Confida nell'Eterno e fa’ il bene”.

Una vera fede nell'Eterno ci porta a fare del bene, anziché vivere cercando i tesori che il mondo offre. Nel Nuovo Testamento questo viene espresso con la frase “fare delle opere buone!”. Le opere buone sono il frutto della vera salvezza e, quindi, sono veramente importanti nella vita di chiunque dice di confidare veramente nell'Eterno.

La Bibbia ci dà tanti esempi di cosa vuol dire una vita in cui si fa' del bene. Per esempio, fare del bene vuol dire non frodare mai gli altri. Vuol dire usare pesi giusti e pagare sempre con prontezza. Fare del bene comprende aiutare le vedove, gli orfani e gli stranieri, ovvero le persone deboli e i bisognosi. Fare del bene vuol dire lavorare onestamente per il tuo padrone. Poi, fare del bene vuol dire impegnarti ad aiutare altri a conoscere Gesù Cristo.

Per non avere invidia dei malvagi bisogna impegnarsi nel fare del bene. E questo perché la vera fede produce una vita dedicata a fare del bene e una vita impegnata nel fare del bene non lascia tempo per adirarsi né per invidiare i malvagi perché, avendo fede, gli occhi sono fissati sul vero tesoro in Gesù Cristo.

Chi vive per se stesso, chi è egoista o pigro, dimostra di non vivere per fede.

Abitare il paese, v. 3

Guardiamo alla frase “abita il paese”. In Italiano, questa frase è espressa con un imperativo però, in Ebraico, essa può essere anche una promessa.

Dal contesto sembra che sia una promessa per chi adempie alla prima parte del versetto, ovvero, per chi confida nell'Eterno e fa del bene, che è un frutto della vera fede. Quella persona, o quel popolo, dimorerà nella terra promessa e sarà curata da Dio in questo modo.

Ricordate che Dio aveva promesso ad Abrahamo di dare la terra promessa ai suoi discendenti. Poi, al tempo di Mosè, Dio spiegò loro che, se fossero stati fedeli, avrebbero potuto restare nella terra promessa mentre, se non lo fossero stati Egli li avrebbe mandati in esilio. Quindi il privilegio di abitare nel paese dipendeva dal fatto di confidare nell'Eterno e fare del bene.

Infatti la Bibbia racconta che prima il regno a nord, Israele, e poi il regno a sud, Giuda, furono mandati in esilio dall'Eterno a causa della loro disubbidienza nel tempo. Quindi, non confidando nell'Eterno e non facendo il bene, a loro non fu permesso di continuare ad abitare nel paese.

Noi non abbiamo una terra in senso geografico ma abbiamo la cura di Dio da godere o non godere. Applicando questo principio a noi, Dio ci offre la Sua presenza e anche la Sua pace, la Sua gioia, e poi, eternamente, la terra promessa del cielo. Però, come il popolo d'Israele, dobbiamo confidare nell'Eterno, ovvero, vivere per fede e questo produce una vita in cui ci diamo da fare per compiere il bene.

Vivere per fede, aspettando l'eternità con Dio, vuol dire che non avremo invidia per i malvagi perché sapremo che quello che essi hanno sono tesori che non durano. Vivere per fede vuol dire ricordarci del giudizio che sta per arrivare e che, chi non ha Cristo, si troverà condannato ad un tormento eterno. Non c'è niente da invidiare in una persona che ha il tormento eterno davanti a sé.

Piuttosto dobbiamo confidare nell'Eterno e fare del bene. Questa è la vita a cui Dio ci chiama!

Tu, o credente, stai vivendo così?

Trova la tua gioia nell'Eterno, v.4

Andiamo avanti a leggere il v.4 che è un comandamento meraviglioso. Dio comanda ad ogni vero credente di prendere, ovvero cercare, il diletto, ossia la gioia, nell'Eterno. Vi leggo questo verso:

“Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:4 LND).

Se notate, in questo Salmo c’è stata una progressione. Prima di tutto Esso ci comanda di non adirarci. Poi ci comanda di confidare nell'Eterno. Adesso, con questo verso, facciamo un passo ancora più in avanti: Esso ci comanda di trovare la nostra gioia nell'Eterno.

Di natura gli uomini cercano il loro diletto nelle cose del mondo. Però, in realtà, visto che Dio ci ha creato per Sé, le cose del mondo non possono mai veramente soddisfare il cuore. Inoltre, le cose del mondo passeranno ben presto. Quindi, è una ricerca di qualcosa che non può mai soddisfare a fondo, e inganna la persona.

Questa è la vita di chi è un malvagio. Questo è dove gli uomini senza Dio cercano la loro gioia. A volte, ottengono le cose che cercano, ma non trovano mai la vera gioia.

Che stoltezza da parte nostra invidiarli, quando noi possiamo trovare il nostro diletto nell'Eterno stesso, il sovrano Creatore di tutto. Solo Egli può soddisfare a fondo i nostri cuori e chi trova il suo diletto nell'Eterno, avrà la Sua gioia per tutta l’eternità. Quindi, anziché invidiare gli uomini che cercano la gioia nelle cose del mondo, dovremmo avere pietà di loro per la loro misera condizione.

Prendete, ovvero cercate, il vostro diletto nell'Eterno. Che comandamento meraviglioso!

Non esiste alcuna cosa che è minimamente paragonabile a Dio. Perché cercare gioia in quello che non può soddisfare? Cerchiamo la nostra gioia nell'Eterno stesso e, chi la cerca in Lui, la troverà in Lui!

Trovare il nostro diletto in Dio trasforma la nostra vita. Ci innalza sopra i desideri terreni che fanno parte della nostra natura. Quando troviamo il nostro diletto nell'Eterno, non è solo dolcezza all'anima nostra, ma ci cambia, ci trasforma.

Quando noi troviamo il nostri diletto in Dio, Egli trasforma il nostro cuore ad essere come il suo cuore, in modo che i suoi desideri diventano i nostri desideri.

Nella carne, noi scegliamo qualcosa come desiderio, e poi, ci impegniamo ad ottenere quella cosa, quel rapporto, quella situazione.

Anziché cercare per primo Dio, e fidarci di Lui di provvederci le cose giuste, cerchiamo per conto nostro. Vivendo così, il nostro cuore non sarà mai soddisfatto, e infatti, ci allontanerà da Dio.

Se invece cerchiamo il nostro Diletto in Dio, allora sarà Dio a provvederci tutte le cose buone che Egli ha preparato per noi.

Quindi, anziché impegnarci a cercare la gioia in posti in cui non esiste vera gioia, impegniamoci a cercare il nostro diletto nell'Eterno. Cerchiamo Dio, più di qualsiasi altra cosa. E ricordate che quando Dio ci permette le delusioni, e le cose che ci vanno male, che in realtà, sono strumenti per portarci più vicini a Dio. Quindi, diventano modi che Dio ci aiuta ad avere più gioia in Lui.

La promessa: desideri del tuo cuore, v. 4

La seconda parte del versetto è una promessa meravigliosa. Per chi prende il suo diletto nell'Eterno, c’è la promessa che Dio gli darà secondo i desideri del suo cuore.

Fermiamoci a capire qualcosa della profondità di questa promessa.

Se tu prendi il tuo diletto, la tua gioia, nell'Eterno, Egli ti darà secondo i desideri del tuo cuore! E così avrai un cuore che traboccherà di gioia. Sarai pienamente soddisfatto.

Attenzione però. Non dobbiamo pensare che questo vuol dire che avremo una vita senza problemi, senza malattie e senza persecuzioni, né una vita in cui avremo tutti i beni materiali che potrebbero farci piacere. Non sarà così, perché chi trova il suo diletto nell'Eterno, non ha più gli stessi desideri di prima.

Infatti, quando troviamo veramente il nostro diletto nell'Eterno, i desideri del nostro cuore cambiano radicalmente.

Prima di tutto le richieste nella preghiera del “Padre Nostro” diventeranno vere per noi. Esse saranno il nostro desiderio. Perciò desidereremo che il nome di Dio sia santificato, ovvero, desidereremo che Dio sia glorificato. Desidereremo che la SUA volontà sia fatta e che il SUO regno venga. La nostra gioia sarà legata alla Sua gloria. Quindi, quando troviamo il nostro diletto nell'Eterno, non vorremo più gloria per noi stessi. Non avremo più il desiderio di una vita facile, piuttosto vorremo una vita in cui Cristo Gesù viene glorificato in noi. Quando siamo ammalati o qualcuno caro a noi è ammalato, il nostro desiderio sarà che Dio Sia glorificato nella situazione. Quando siamo afflitti a causa di difficoltà o persecuzioni, il nostro desiderio sarà di avere una forte fede in Dio, una fede che non vacilla. Trovando il nostro diletto nell'Eterno, vedremo che Egli ci darà secondo i desideri dei nostri cuori, però questi saranno desideri diversi da quelli di prima. Saranno desideri che portano gloria al nostro Dio e Signore. Che vita benedetta e gioiosa!

Riponi la tua sorte nell'Eterno, v.5

Arriviamo ora al versetto 5. Leggiamo:

“Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà.” (Salmo 37:5 LND).

Dio ci chiama a riporre la nostra sorte in LUI. Questo è un frutto del confidare veramente in Lui.

La nostra sorte comprende ogni aspetto della nostra vita. La parola Ebraica tradotta qua come “sorte” è una parola che vuol dire, letteralmente, la via della vita, il cammino della vita. In altre parole, Dio ci invita, ci comanda, di riporre il peso di ogni passo della nostra vita in LUI.

Troviamo questo comandamento volta dopo volta nella Bibbia. Per esempio, in 1Pietro 5:

“Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno, gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.” (1Pietro 5:6-7 LND).

Possiamo gettare ogni nostra sollecitudine, ovvero ogni nostro peso, su Dio perché Egli ha veramente cura di noi. Possiamo riporre ogni singolo passo in Dio. Egli ha cura di noi, Egli ci guiderà, in ogni passo della nostra vita.

Che senso ha portare i nostri pesi da soli quando Dio ci invita a gettarli su di Lui? Che senso ha riporre la nostra vita, la nostra sorte, in noi stessi e le nostre poche capacità, quando possiamo riporre tutto nel Sovrano Signore di tutto? Disubbidire non è solo ribellione, è anche stoltezza.

Notate adesso, in base a quanto dichiarato nel versetto, quello che Dio farà quando riponiamo la nostra sorte in Lui, ovvero quando confidiamo in Lui.

Il versetto dichiara che Egli opererà! Dio opererà secondo la Sua saggezza perfetta, con la Sua potenza infinita, in conformità alla Sua santità assoluta. Quando noi riponiamo ogni passo della nostra vita in Dio, Egli opererà per portare avanti la Sua buona opera in noi.

Sarà Dio stesso ad operare! Egli non è come noi. Noi sbagliamo, noi manchiamo, noi falliamo. Dio non è così. Quando Egli opera, fa tutto perfettamente, completamente e nel momento giusto. Egli opera per la Sua gloria e per il nostro bene. Confida nell'Eterno!

Egli farà risplendere giustizia e rettitudine, v.6

Il v.6 continua il pensiero e spiega quello che Dio farà quando confidiamo in Lui e riponiamo ogni cosa in Lui. Leggiamo i vv. 5,6:

“5 Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà. 6 Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e la tua rettitudine come il mezzodì.” (Salmo 37:5-6 LND).

Quando confidiamo veramente in Dio, riponendo la nostra sorte in Lui, Egli opererà e farà risplendere la nostra giustizia come la luce e la nostra rettitudine, ovvero il nostro agire secondo i Suoi comandamenti, come il sole di mezzogiorno. Che stupenda verità! Analizziamola:prima di tutto ricordiamo che Dio ci comanda di comportarci in modo tale che i non credenti non possano avere nulla di male da dire di noi. Per esempio, in 1Pietro 2:11,12 e poi 3:16, -leggiamo:

“11 Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l’anima. 12 Comportatevi bene fra i gentili affinché, là dove vi accusano di essere dei malfattori, a motivo delle buone opere che osservano in voi, possano glorificare Dio nel giorno della visitazione.” (1Pietro 2:11-12 LND);
“avendo una buona coscienza affinché, quando vi accusano di essere dei malfattori, vengano svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.” (1Pietro 3:16 LND).

Dio ci comanda di vivere in modo tale che i non credenti non possano avere nulla da dire contro di noi che sia vero. Egli ci comanda di comportarci in modo giusto!

Però ci sono delle volte in cui, nonostante che il nostro comportamento sia corretto, Dio permette che i non credenti parlino male di noi e, delle volte, che lo facciano anche dei credenti. Chiaramente, se succede che altri parlano male di noi, dobbiamo esaminarci attentamente per vedere se c’è qualche verità in quello che dicono.

Nei casi in cui quello che dicono è totalmente falso, non dobbiamo agitarci. Sarà Dio, a SUO tempo, a fare risplendere la nostra rettitudine, ovvero, la nostra giustizia. Delle volte ciò avverrà in questa vita mentre, in altre occasioni, al giudizio finale.

Quando il SIGNORE farà risplendere la nostra giustizia, ciò non avverrà per metà, ma la farà risplendere come la luce e farà risplendere il nostro diritto come il sole a mezzogiorno in tutta la sua brillantezza.

È estremamente importante capire che sarà l'Eterno che farà questo e che lo farà a SUO tempo, non quando noi reputiamo essere giunto il tempo perché ciò avvenga. Quindi, questo è il risultato del confidare nell'Eterno, di riporre veramente la nostra sorte in Lui e di fidarci totalmente di quello che EGLI sceglie per noi nella Sua provvidenza.

Delle volte Dio fa questo parzialmente in questa vita. Però questa promessa sarà adempiuta pienamente quando Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo, come leggiamo in tanti altri brani. Vi leggo solo tre passi:

“1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui, 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro.” (1 Giovanni 3:1-3 LND)
“17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati. 18 Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi. 19 Infatti il desiderio intenso della creazione aspetta con bramosia la manifestazione dei figli di Dio,” (Romani 8:17-19 LND)
“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.” (Colossesi 3:1-4 LND).

Delle volte, in questa vita, Dio fa risplendere la nostra giustizia in modo limitato. Però dobbiamo avere pazienza, perché questa vita finirà ben presto. Allora, al ritorno di Cristo, Egli farà risplendere la nostra giustizia come il sole a mezzogiorno.

Perché cercare la falsa gloria che il mondo offre quando abbiamo davanti a noi la vera gloria insieme a Gesù Cristo? Non si possono cercare entrambe. Cercate la gloria che viene da Dio. Egli è la nostra giustizia! Aspettiamo la gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo al ritorno di Cristo.

Conclusione

Per il momento dobbiamo fermarci qua! Abbiamo solo iniziato a meditare su questo Salmo e già abbiamo trovato grandi ricchezze.

Quanto è assurdo e sbagliato per noi adirarci a causa dei malvagi. E quanto dobbiamo assolutamente evitare di avere invidia per loro. Che assurdità avere invidia per persone che non hanno alcun vero tesoro, mentre noi abbiamo l’eredità eterna con Cristo in cielo!

Anziché adirarci per i malvagi, dobbiamo confidare nell'Eterno. Viviamo tutti per fede! La domanda che dobbiamo porci è questa: fede in chi o in che cosa? Confidiamo nell'Eterno. Solo Egli è Dio, solo Egli non ci deluderà. Confidiamo totalmente in Lui, giorno per giorno, in ogni decisione.

Se abbiamo vera fede in Dio, allora facciamo il bene. La vera fede si manifesta, fra l’altro, in una vita dedicata alle buone opere. I malvagi vivono per i tesori che, per breve tempo, possono accumulare sulla terra mentre uno che ha vera fede in Dio vive per portare gloria a Dio!

Se abbiamo vera fede in Dio, allora troviamo la nostra gioia in Dio! Non cerchiamo la nostra gioia nelle cose del mondo, cioè in quelle cose che ben presto passeranno. Non cerchiamo la nostra gioia nell’approvazione degli uomini. Non cerchiamo la nostra gioia nel consumismo. Piuttosto, cerchiamo e troviamo la nostra gioia nell'Eterno e viviamo per la Sua gloria. Quando facciamo così, Dio appagherà i desideri del nostro cuore. Che vita benedetta per chi vive in questo modo!

Infine, viviamo con pazienza, aspettando i tempi del SIGNORE. Egli farà risplendere la nostra giustizia, al momento buono e per tutta l’eternità. Non dobbiamo agitarci se per il momento ci sono ingiustizie. Egli metterà tutto a posto. Viviamo dunque per fede!

Prego che possiamo vivere secondo questo Salmo. Grazie a Dio per la Sua Parola, per lo Spirito Santo e per le Sue promesse. Il “sì” di ogni promessa di Dio è in Cristo Gesù, il nostro Signore.

Amen.