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Salmo 103: Benediciamo il nostro Dio

filename: 19-103-a.a02 - sermone su Salmo 103, di Marco deFelice, per RO, 6-gennaio, 2002 cmd
parole chiave: benedizione, adorazione, ringraziamento, preghiera, salvezza

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Dio è glorioso! Non c'è nulla nel mondo paragonabile alla gloria di Dio. Dio è pieno di benignità. Ogni buon dono viene da Dio. La cura di Dio è perfetta e buona.

Allora, abbiamo ogni motivo di abbondare in adorazione e ringraziamento a Dio ogni giorno.

Invece, volta dopo volta, riempiamo la nostra mente con i problemi e i piaceri della vita.

Vivere così vuol dire mancare la gioia di vivere in stretta comunione con Dio. Nulla può soddisfare il nostro cuore tranne Dio stesso. Per stare vicini a Dio, dobbiamo abbondare in ringraziamento. Se non stiamo riempendo la nostra vita con l'adorazione, stiamo sprecando gli anni che il Signore ci ha dato su questa terra.

L'unico modo di avere una vita che conta per l'eternità, l'unico modo di avere un cuore che trabocca di gioia, è di abbondare in ringraziamento e lode.

Oggi, vogliamo considerare il Salmo 103, che può aiutarci ad adorare Dio di più. Questo Salmo fu scritto da Davide, probabilmente quando era ormai vecchio, e aveva sperimentato molto della bontà, del perdono, e della compassione di Dio. Quindi, egli ci aiuta a vedere di più di Dio, in modo da abbondare di più anche noi in ringraziamento e lode.

Questo Salmo è così ricco e profondo che qualsiasi sermone potrebbe solamente iniziare a sondare le profondità delle verità che sono racchiuse in esso. Quindi, vi invito ad ascoltare oggi, e poi, a tornare spesso a questo Salmo, per abbondare di più in adorazione del Signore dei signori.

Questo Salmo non contiene alcuna supplica o richiesta, piuttosto, è pieno di adorazione e ringraziamento. Grazie a Dio, abbiamo libero accesso al trono di Dio per portare le nostre suppliche e pesi a Lui, accompagnati da ringraziamento. Però, questo Salmo ci ricorda che è anche importante andare al trono di Dio semplicemente per adorarLo.

Possiamo dividere questo Salmo in tre parti: nella prima parte, da vv.1-5, Davide parla della cura di Dio che egli stesso aveva ricevuto. Poi, nei vv.6-13, parla di come Dio aveva curato Israele, ovvero, il popolo di Dio. Infine, nei vv.14-22, Davide conclude esortando tutto l’universo a benedire Dio.

Oh che Dio possa aiutarci a conoscerLo di più tramite questo Salmo.

vv. 1-5 Adorazione per i benefici ricevuti

Iniziamo leggendo i vv.1-5.

“1 Salmo di Davide. Benedici, anima mia, l’Eterno, e tutto quello che è in me benedica il suo santo nome. 2 Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici. 3 Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità, 4 riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni; 5 egli sazia di beni la tua bocca e ti fa ringiovanire come l’aquila. (Salmo 103:1-5 LND)

Davide inizia questa sua preghiera esortando la sua anima a benedire l'Eterno. Consideriamo il senso della parola “benedire”.

Nella Bibbia, la parola “benedire” vuol dire, in sé, “fare del bene”. La Bibbia è chiara che ogni bene origina in Dio. Quindi, solo Dio ha il potere in Sé di fare del bene. Perciò, solo Dio può benedire. Quando la Bibbia parla che Dio benedice, indica che Dio fa del bene. Egli dichiara un bene, e quel bene diventa realtà.

In contrasto, quando è l'uomo che benedice Dio, non fa del bene a Dio, ma piuttosto, attribuisce a Dio ogni bene. L'uomo che benedice Dio sta riconoscendo e lodando e ringraziando Dio come fonte della benedizione.

Benedire Dio vuol dire umilmente riconoscere e proclamare le sue qualità e le sue eccellenze. Vuol dire dichiarare la sua grandezza, e la sua maestà, e gli altri suoi attributi.

Chiaramente, quando benediciamo Dio, non aggiungiamo nulla alle sue qualità, o alla sua eccellenza, perché Dio è già perfetto in tutto, e non si può aggiungere alcuna cosa a Dio.

Perciò, benedire Dio vuol dire riconoscere e proclamare le perfezioni di Dio. La vera benedizione di Dio deve venire da un cuore che è pieno di gratitudine verso Dio e di grande stima e onore per Lui.

Allora, capendo il senso della parola benedire, leggo ancora i vv.1 e 2.

“ Benedici, anima mia, l’Eterno, e tutto quello che è in me benedica il suo santo nome. 2 Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici.” (Sal 103:1-2 LND)

Noi che siamo figli di Dio abbiamo ogni motivi di benedire Dio. Egli ci ha creati, Egli ci cura, Egli ci guida, Egli ci ha salvato, Egli ci ha riservato un’eredità eterna in cielo con Lui, Egli ci ha dato lo Spirito Santo, e tante, tante altre benedizioni.

Però, pur avendo tutto questo, di natura tendiamo ad adorare Dio poco. Di natura, il nostro cuore è pieno di tutt’altro che adorazione verso Dio. Davide aveva la nostra stessa tendenza, perciò, esortava se stesso.

Benedici, anima mia, l’Eterno, e tutto quello che è in me benedica il suo santo nome.

Davide sapeva che aveva bisogno di essere spronato in questa importante responsabilità, come anche noi abbiamo bisogno di essere spronati. Ognuno ha bisogno di esortare se stesso, e abbiamo bisogno delle esortazioni gli uni degli altri.

In questa prima parte del Salmo, Davide esorta la propria anima a benedire Dio. Solo dopo, esorta anche gli altri. Prima di predicare agli atri, dobbiamo predicare a noi stessi. Notate poi che Davide esorta “l’anima” sua, perché la vera adorazione deve iniziare nell’anima. Non basta una adorazione meccanica. Deve venire dall'anima.

In Giovanni 4, Gesù dichiara che Dio cerca veri adoratori, che Lo adorino in spirito e in verità. La vera adorazione non è solo dire delle parole, ma origina nell'anima. Quindi, non è qualcosa che si fa solo in certi incontri, piuttosto è la base del rapporto che uno ha con Dio.

Notiamo che Davide dichiara: “benedici il suo santo nome.” L’attributo di Dio più menzionato nella Bibbia è la santità di Dio. Quando elenchiamo le qualità di Dio, iniziamo con la sua Santità. Egli è Santo, separato e sopra tutte le creature, unico nella sua perfezione e santità. Quanto è importante che pensiamo spesso alla santità di Dio! Solo così possiamo comprendere gli altri attributi di Dio in modo giusto.

Poi Davide dichiara:

“Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici.” (Sal 103:2 LND)

Nonostante che ogni cosa buona viene da Dio, e quindi, nonostante che abbiamo ricevuto benedizione sopra benedizione, abbiamo la tendenza di dimenticare i tantissimi benefici che abbiamo ricevuto da Dio, e piuttosto ricordiamo i problemi. Abbiamo la tendenza di guardare a ciò che NON abbiamo, anziché ricordare tutto quello che abbiamo in Cristo.

Quindi, per mezzo di questo Salmo, Dio ci chiama a non dimenticare alcun beneficio che riceviamo da Dio.

Quindi, benedire Dio comprende elencare i suoi innumerevoli benefici in nostro favore. Non basta però menzionarne solo alcuni. È importante ricordare ed elencare TUTTI i suoi benefici, che comprendono i benefici materiali, di rapporti, e soprattutto, quelli spirituali. Quante meravigliose benedizioni abbiamo ricevuto in Cristo! Ognuna merita di essere ricordata ed elencata come parte dell'adorazione e ringraziamento a Dio.

Elenco di alcuni benefici

A questo punto, Davide passa dal generale allo specifico, e menziona alcuni dei benefici più grandi che riceviamo da Dio.

Davide inizia con il beneficio più fondamentale. Leggo il v. 3.

“Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità,” (Sal 103:3 LND)

Davide inizia con la benedizione più grande: il perdono che abbiamo in Gesù Cristo. Se non avessimo il perdono, saremmo sotto condanna, e privi di ogni altra benedizione spirituale. Quindi, il perdono è fondamentale per poter godere pienamente di ogni altra benedizione. Se tu sei salvato, Dio ha perdonato tutte le tue iniquità.

Solo Dio può perdonare, perché i nostri peccati sono contro Dio stesso, come Davide dichiara nel Salmo 51:4

“Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi.” (Sal 51:4 LND)

Il nostro peccato ci teneva separati da Dio, sotto condanna eterna, destinati al tormento eterno nel lago di fuoco. Senza il perdono, qualsiasi altro beneficio sarebbe di poco valore. Oh quanto è immenso il perdono di tutte le nostre iniquità!

Questo perdono è stato comprato con il sacrificio di Gesù Cristo. Non possiamo mai ringraziare Dio abbastanza per il perdono di tutte le nostre iniquità!

Guarisce le infermità: santificazione

Dio non solo perdona tutte le nostre iniquità, ma ci santifica. Il versetto continua: “Egli guarisce tutte le vostre infermità”. Dopo la salvezza, siamo perdonati e giustificati, però, abbiamo ancora tanti peccati. I nostri peccati sono infermità spirituali, ovvero, malattie, che rovinano la buona salute spirituale. Portano dolore e danno. I nostri peccati ci rendono deboli e incapaci a servire il Signore.

Vi do qualche esempio di come i nostri peccati sono delle infermità spirituali. Per esempio, il peccato rende debole la visione. Chi è nel peccato riesce a vedere una pagliuzza nell’altro, ma non vede la trave nel proprio occhio. Questa è l’infermità della cecità spirituale.

Il peccato produce una forma di sordità spirituale, che sente bene la voce del mondo, ma ha difficoltà a sentire la voce di Dio che parla tramite la Sua Parola.

I nostri peccati ci rendono deboli nella preghiera, e ci è difficile concentrare. Di natura, abbiamo la malattia della gelosia, e dell’orgoglio, e dell’egoismo. Siamo pieni di infermità spirituali. Non riusciamo a guarire noi stessi. Solo il grande Medico, Dio stesso, può guarirci! Solo Dio può risanarci! Egli ci ha creati, e quando Egli perdona le colpe, inizia il lavoro della santificazione, attraverso la quale ci guarisce da tutte le nostre infermità.

Grazie a Dio che non solo ci perdona da tutte le nostre iniquità, che è già un dono immenso, ma ci guarisce da tutte le nostre infermità. Ci conforma, giorno per giorno, all'immagine di Cristo.

v.4 riscatta e corona di benignità

Davide continua a elencare alcuni dei tantissimi benefici di Dio nel v.4. Lo leggo.

“riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni;” (Sal 103:4 LND)

Egli riscatta la tua vita dalla distruzione eterna! Eravamo schiavi del nostro peccato, sotto l’ira di Dio, destinati alla distruzione eterna, separati da Dio per sempre. Era totalmente impossibile per noi di liberare noi stessi. Dio ci ha riscattati, pagando Lui il prezzo della nostra condanna con il sacrificio di Gesù Cristo.

Non solo ci riscatta dalla distruzione, che è già un dono immenso, ma ci corona di bontà e compassioni. Pensate a questo: anziché punirci eternamente come meritiamo, Dio ci corona di bontà e compassione, tutto per mezzo di Cristo Gesù, il che significa dare benignità e compassione senza misura.

La compassione di Dio vuol dire che Egli alleggerisce ogni peso che sarebbe troppo pesante. È attento a non permetterci mai la prova sbagliata, ed è tenero nel suo amore per noi.

Se meditate sulla benignità e sulla compassione di Dio, la vostra gioia sarà immensa!

v.5 altre benedizioni

Per quanto questi benefici siano immensi, sono solo l'inizio di un lungo elenco. Davide continua nel v.5.

“egli sazia di beni la tua bocca e ti fa ringiovanire come l’aquila.” (Sal 103:5 LND)

Qui, Davide usa l'immagine del mangiare, per aiutarci a capire quanto Dio ci ricolma di beni e bontà. Quando mangi, e sei sazio, sei completamente soddisfatto. Dio ci sazia di beni, riempie il cuore con i veri beni che soddisfano profondamente, che gli ingannevoli beni del mondo non possono mai fare.

Inoltre, Egli ci fa ringiovanire come l'aquila, che è considerato il più forte degli uccelli. Essa si alza con ali potenti. Quando siamo deboli, Di ci rinnova le forze. Anche Isaia parla di questo, in Isaia 40:31

“ma quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, s’innalzano con ali come aquile, corrono senza stancarsi e camminano senza affaticarsi.” (Isa 40:31 LND)

Dio darà nuove forze a chi ha fede in Lui. In questo modo, chi è un vero figlio di Dio avrà sempre la forza per affrontare le prove che Dio permette.

I benefici di Dio per tutto il popolo di Dio

Finora, Davide ha parlato specificatamente dei benefici che egli stesso aveva ricevuto, che sono benefici che ogni singolo credente ha.

Ora, nei vv.6-13, Davide parla della cura di Dio verso tutto il popolo di Dio. Possiamo benedire Dio per tutte le sue opere per gli uomini.

Leggiamo anche questi versetti ed inginocchiamoci davanti al nostro grande Dio e Padre celeste tanto amorevole.

6 L’Eterno opera con giustizia e difende la causa degli oppressi. 7 Egli ha fatto conoscere a Mosè le sue vie e ai figli d’Israele le sue opere. 8 L’Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira e di grande benignità. 9 Egli non contende in eterno e non serba l’ira per sempre 10 Egli non ci tratta come meritano i nostri peccati, e non ci castiga in base alle nostre colpe. 11 Poiché, quanto sono alti i cieli al di sopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono. 12 Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe. 13 Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso l’Eterno verso quelli che lo temono. (Salmo 103:6-13 LND)

Che benefici meravigliosi, per coloro che temono l'Eterno! Consideriamo prima i benefici elencati in questi versetti, e poi vedremo chi sono coloro che temono Dio.

Il versetto 6 dichiara che l'Eterno agisce con giustizia e difende la causa degli oppressi. Il SIGNORE agisce SEMPRE con giustizia. Egli punirà OGNI ingiustizia. A volte ci scoraggiamo, vedendo le ingiustizie nel mondo. Ricordiamoci che Dio giudicherà ogni ingiustizia, al momento stabilito da Lui. Dio giudicherà il mondo con giustizia quando Gesù Cristo ritornerà al mondo. Egli difende gli oppressi.

Dio si è rivelato agli uomini

Il versetto 7 dichiara una grandissima benignità da parte di Dio: Dio ha fatto conoscere le sue vie a Mosè e le sue opere ai figli d’Israele. In altre parole, non è stato l’uomo a scoprire Dio e le sue verità, ma è stato Dio a rivelarsi all’uomo. L’uomo non è in grado di trovare Dio da solo, anzi, leggiamo in Romani 3 che nessuno uomo cerca Dio. Da solo, nessuno cerca Dio. Dio si è fatto conoscere agli uomini.

Nessuno di noi ha cercato Dio per primo. Dio è venuto in cerca di noi, Si è rivelato di noi. Lodiamo e ringraziamo Dio per questo!

Poi il v.8 dichiara una meravigliosa verità: l'Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira, e di grande benignità.

Dio è pietoso: perdona, agisce per grazia, non dandoci quello che meritiamo. Un esempio di questo è che Egli è lento all’ira. Ogni volta che pecchiamo, Egli avrebbe ogni diritto di mandarci una severa disciplina, anzi, avrebbe ragione di condannarci al lago di fuoco. Invece, volta dopo volta, Egli è lento all’ira. Ci dà tempo di ravvederci. Certo, la BIBBIA ci avverte del pericolo di prendere sul leggero la pazienza di Dio. Però, Dio è paziente, e lento all’ira.

Egli è anche clemente. In altre parole, è pieno di grazia e pronto a perdonare. Da Dio, noi riceviamo grazia su grazia, anziché il male che meritiamo. Questo succede perché Dio è clemente. Egli è anche di grande benignità. Dio non usa la sua benignità a gocce, ma ci ricolma di benignità, senza misura.

Il versetto 9 continua questa descrizione. Leggiamolo:

“Egli non contende in eterno e non serba l’ira per sempre”
(Salmo 103:9 LND)

Dio disciplina, ma non per sempre. Come vediamo ripetutamente nell'Antico Testamento, Dio usa la sua disciplina per farci tornare a Lui, in modo da ristabilire la comunione con noi. Se Dio dovesse contestarci sempre, come meritiamo, saremmo sempre sotto il giudizio o la dura disciplina di Dio. Invece, Egli è clemente.

Infatti, il versetto 10 spiega la ragione che non contende per sempre. Leggiamo.

“Egli non ci tratta come meritano i nostri peccati, e non ci castiga in base alle nostre colpe.” (Sal 103:10 LND)

L'Eterno non ci tratta come meritiamo! Se Dio avesse trattato Israele secondo i loro peccati, sarebbero stati interamente distrutti lì davanti al Monte Sinai, e Dio avrebbe suscitato un popolo nuovo tramite Mosè. Se Dio dovesse trattare noi secondo i nostri peccati, quelli commessi dopo la salvezza, saremmo interamente distrutti e condannati eternamente, alla luce della assoluta santità di Dio.

La disciplina di Dio non è mai severa come meritiamo. Per quanto la disciplina di Dio possa sembrare dura, ricordiamoci che non è mai proporzionale alla nostra colpa. Quindi, anche nella disciplina, vediamo la misericordia e la bontà di Dio.

I versetti 11 e 12 approfondiscono questa verità.

“11 Poiché, quanto sono alti i cieli al di sopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono. 12 Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe.” (Sal 103:11-12 LND)

La benignità di Dio è così immensa, così infinita, che quando Egli ci perdona in Gesù Cristo, toglie la nostra colpa da noi totalmente.

Davide parla della distanza del levante, ovvero, dell'est, dal ponente, l'ovest. In altre parole, quando Dio ci ha perdonato, quando ha caricato il nostro peccato su Cristo Gesù sulla croce, Egli ha allontanato il nostro peccato da noi così lontano che è impossibile che ritorni a noi. Chi è un vero figlio di Dio è stato realmente e totalmente perdonato. Non c’è più condanna per chi è in Cristo Gesù! Nemmeno Satana, il grande Accusatore, può trovare i nostri peccati per accusarci di nuovo.

Che grande motivo per benedire l'Eterno con tutta la nostra anima!

v.13 Dio è pietoso

Il v. 13 parla del cuore dell'Eterno verso coloro che Lo temono. Leggiamo v.13

“Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso l’Eterno verso quelli che lo temono.” (Sal 103:13 LND)

Qui, notiamo un altro meraviglioso beneficio: per quelli che Lo temono, l'Eterno è pietoso come un padre. Davide ci ricorda ancora che i benefici sono solamente per quelli che temono l'Eterno.

Dio è pietoso. Questo descrive un cuore che ama grandemente il suo figlio, e desidera fargli del bene. Questo è il cuore di Dio verso tutti coloro che Lo temono. Dio non ci fa del bene come se fosse un obbligo, Dio ci fa del bene perché è il suo profondo desiderio.

Il bene che Dio ci fa non è sempre quello che vorremmo noi, perché Dio sa che non sappiamo chiedere i doni migliori. Egli ci fa del bene che dura per tutta l'eternità. Questo è il suo cuore pietoso verso di noi.

Leggiamo anche i vv.14,15.

“14 Perché egli conosce la nostra natura e si ricorda che siamo polvere. 15 I giorni dell’uomo sono come l’erba; egli fiorisce come il fiore del campo;” (Sal 103:14-15 LND)

Dio è pietoso verso di noi, perché conosce bene quanto siamo deboli, e quanto è fragile e breve la nostra vita.

Quanto ci inganniamo, ogni volta che crediamo di avere qualche capacità in noi stessi! In realtà, il più forte è come l'erba che fiorisce nella mattina, e nel pomeriggio è già secca e pronta ad essere bruciata.

Dio conosce le nostre debolezze, anche se noi non ce ne rendiamo conto, ed Egli ci cura in base alla nostra debolezza e alla fragilità della nostra vita.

Che contrasto fra quanto la nostra vita terrena è di breve durata, e quanto la benignità di Dio è eterna per coloro che Lo temono! Leggiamo i vv.17,18.

“17 Ma la benignità dell’Eterno dura d’eternità in eternità per quelli che lo temono e la sua giustizia per i figli dei figli, 18 per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica.” (Sal 103:17-18 LND)

La benignità del SIGNORE è senza fine per quelli che Lo temono. La benignità di Dio per noi è iniziata prima della fondazione del mondo, quando Dio scelse di mandare Cristo Gesù come sacrificio propiziatorio, per salvare delle persone che non avrebbero voluto Dio. La benignità di Dio continua anche oggi, dalla chiamata, alla rigenerazione, alla santificazione, e nella cura quotidiana, e poi continuerà per tutta l’eternità, perché Dio ricolmerà il suo popolo di beni nella sua presenza per tutta l’eternità.

Perciò, per quanto la vita dell’uomo sulla terra sia breve, la benignità di Dio verso quelli che Lo temono è da eternità ad eternità. La sua misericordia è eterna. I problemi arrivano, ma poi passano. Le cose belle di questa vita passeranno. La benignità di Dio dura in etero!

Chi sono coloro che temono Dio

A questo punto, è molto importante fermarci a considerare attentamente chi sono coloro che temono Dio. Ben tre volte in questo breve Salmo, Dio guidò Davide a menzionare il fatto che la benignità e le benedizioni spirituali sono limitate a coloro che temono Dio. Chi sono “coloro che temono Dio”?

Dio stesso ci aiuta a capire questo concetto nel v.18, che, descrivendo coloro che temono Dio, dichiara:

“per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica.” (Sal 103:18 LND)

Quelli che temono Dio osservano il suo patto e si ricordano di mettere in pratica i suoi comandamenti. Questo è un aspetto del temere Dio.

Temere qualcosa

Temere Dio non vuol dire avere paura di Dio. Anzi, in realtà, ognuno teme quello che gli è più prezioso. Tu temi quello che non vuoi perdere più di qualsiasi cosa. Temi quello che credi può soddisfare il cuore.

Se uno vuole l'approvazione degli altri più di qualsiasi cosa, in realtà, crede che quello soddisferà il suo cuore. Però, ha fede nell'approvazione degli altri, e fa qualsiasi cosa che può per avere la loro approvazione. Usando i termini della Bibbia, teme l'approvazione degli altri.

Se un credente teme gli altri, non vuole essere visto come fanatico da loro, e perciò, adatta il suo comportamento per non essere visto male da loro. Invece, se teme Dio, non gli importerà quello che pensano gli altri, vorrà fare la cosa che piace a Dio.

Se uno crede che i soldi possono soddisfare il cuore, allora, teme i soldi, ha fede che i soldi possono benedire, e fa di tutto per averne di più.

Così, temere Dio vuol dire riconoscere che solo Dio può benedire, e perciò, vuol dire fidarsi di Dio, e cercare Dio sopra ogni altra cosa. E quindi, come dice il v. 18, chi teme Dio osserva il suo patto e si ricorda dei suoi comandamenti per metterli in pratica. Non lo fa come un dovere, ma perché ha fede in Dio, e vuole stare il più vicino a Dio possibile.

Quando non mettiamo in pratica un comandamento di Dio, è perché crediamo che ci sia qualcosa che può benedirci di più di quanto Dio possa farlo. Questo è quello che ha creduto Eva, nel Giardino dell'Eden, quando ha scelto di mangiare il frutto proibito. Stava credendo la menzogna che Dio non era l'unica fonte di benedizione.

Questo Salmo ci ricorda che la benignità di Dio è per coloro che Lo temono, ovvero, per coloro credono a Dio quando Egli dichiara che Lui stesso è la vita e la fonte di ogni benedizione. Chi crede così, cammina per fede in Dio, che comprende una vita di ubbidienza.

Allora, tenete questo in mente, e rendetevi conto che la cura di Dio non è per tutti. È per coloro che pongono la loro fede in Dio, che temono Dio, come dichiara questo Salmo.

Oggi, c’è una tendenza molto diffusa di applicare le promesse di Dio a tutti, o almeno a quasi tutti. Tanti, dicendo di credere in Dio, o in Cristo, presumono che sono figli di Dio e che le promesse di Dio sono per loro.

Invece, nella Bibbia, c’è sempre questa chiara condizione: le benedizioni sono per coloro che veramente temono Dio, la cui vita perciò manifesta una ubbidienza alla legge di Dio, non per meritare le benedizioni, visto che esse non si possono meritare, ma per avere il frutto di una vera fede in Dio.

Quindi, mentre leggiamo questo meraviglioso Salmo, che parla dei grandi benefici di Dio, e ci esorta ad alzare la nostra voce benedicendo Dio, ricordiamoci che i benefici sono per quelli che veramente temono Dio.

Valutiamo se il nostro comportamento dimostra un santo timore di Dio.

vv.19-22 Esortazione di benedire Dio

Ora, vogliamo meditare sull’ultima parte di questo Salmo. In questi ultimi versetti, dopo aver benedetto Dio per conto suo, Davide esorta gli altri a benedirLo. Dobbiamo sempre considerare il nostro cammino, prima di preoccuparci di esortare gli altri. Leggo dal v.19

“19 L’Eterno ha stabilito il suo trono nei cieli, e il suo regno domina su tutto. 20 Benedite l’Eterno, voi suoi angeli potenti e forti, che fate ciò che egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola. 21 Benedite l’Eterno, voi tutti eserciti suoi, voi suoi ministri, che fate la sua volontà. 22 Benedite l’Eterno, voi tutte le sue opere, in tutti i luoghi del suo dominio. Anima mia. benedici l’Eterno!” (Sal 103:19-22 LND)

Davide inizia parlando della assoluta sovranità di Dio. Dio non dipende da nessuno. Nessuno Gli ha dato il suo trono. L'Eterno stesso ha stabilito il suo trono nei cieli. Egli è sovrano, su assolutamente tutto!

Che incredibile, che Colui che è sovrano su tutto l'universo ha una perfetta e personale cura di noi! Quanto Egli è degno di essere benedetto da noi!

Davide chiama gli angeli a benedire Dio. Gli angeli sono molto più potenti e forti degli uomini, eppure, il loro potere non è nulla in confronto con l'Eterno. Perciò, Davide li esorta a benedire l'Eterno.

Poi Davide chiama tutti gli eserciti di Dio a benedire l'Eterno, e non solo gli eserciti di Dio, ma tutte le sue opere, in tutti i luoghi del suo dominio, ovvero, in tutto l’universo. Infatti, tutta la creazione glorifica Dio! La natura che Dio ha creato manifesta la sua gloria, e in questo modo, benedice Dio.

Quando Dio è il nostro tesoro, desideriamo che anche gli altri Lo adorino! Questa diventa la nostra passione. Questo è il fondamento per evangelizzare.

L’ultima esortazione

Ora, Davide arriva alla fine di questo Salmo. Leggo l'ultima frase.

Anima mia, benedici l'Eterno.

Davide conclude questo Salmo esortando di nuovo la sua propria anima a benedire l'Eterno. Anche noi abbiamo bisogno di tornare volta dopo volta ad esortare le nostre anime a benedire l'Eterno. Quanto Dio è degno di ogni nostra benedizione e adorazione. Quanto siamo propensi a dimenticare di benedire l'Eterno, e di riempire i nostri pensieri di altro, e di parlare di altro.

Oh che possiamo essere un popolo che veramente benedice l'Eterno con tutta la nostra anima, giorno per giorno, finché non staremo davanti a Lui per benedirLo nella sua presenza per tutta l’eternità. Benediciamo l'Eterno per i tantissimi e meravigliosi benefici che abbiamo ricevuto da Lui, e che continuiamo a ricevere ogni giorno!

Benediciamo Dio per ognuno dei suoi benefici! Ogni persona gode i benefici di Dio, perché ogni bene, materiale e spirituale, viene da Dio. Quindi, tutti dovrebbero benedire Dio per i suoi benefici.

Chi è salvato può benedire Dio soprattutto per le benedizioni spirituali, che dureranno per tutta l'eternità! Dio perdona, toglie completamente la condanna eterna. E poi, non solo, ma ci santifica, conformandoci all'immagine di Cristo, che è il senso di guarirci dalle nostre infermità.

Oh che possiamo essere un popolo che benedice Dio giorno per giorno. Oh che possiamo essere un popolo che veramente teme Dio, e non gli uomini. Gli uomini non possono benedire, i beni materiali non possono benedire. Solo Dio può benedire. Perciò, camminiamo per fede in Dio, e benediciamo il Suo nome ogni giorno, fino a quel giorno quando benediremo il Suo nome nella sua presenza per sempre.

Vi invito a tornare a questo Salmo spesso, perché abbiamo solo iniziato a sondare le profonde ricchezze che sono racchiuse in esso.

Benediciamo l'Eterno!