Aiuto Biblico

L'Afflizione Serve

Sermone di pastore Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 11 novembre, 2012 ---cmd ap---
Parole chiavi: afflizione, disciplina, prove, difficoltà

Audio:

Vuoi una vita benedetta?

Certamente. Tutti vogliono una vita benedetta. La domanda è : dove stai cercando una vita benedetta?

Cerchiamo la benedizione in tanti posti diversi.

Nel giardino di Eden, Adamo ed Eva aveva una vita completamente benedetta, in ogni senso. Così, il serpente ha suggerito ad Eva che c'erano benedizioni più grandi e migliori.

Benefici di un cammino secondo gli statuti di Dio

Ogni benedizione viene da Dio. La benedizione più grande è essere in stretta comunione con Dio. Leggo Salmo 16:11

“Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.” (Salmo 16:11 LND)

Ogni benedizione viene da Dio. Giacomo 1:17.

“ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.” (Giacomo 1:17 LND)

Ogni vera benedizione viene da Dio. Inutile cercare altrove.

Per avere le benedizioni di Dio, dobbiamo camminare per fede. Tutti abbiamo fede. La domanda è: quale fede? Abbiamo fede in Dio, oppure, abbiamo fede in noi stessi, nei nostri ragionamenti, o in qualcos'altro.

La vera fede in Dio si manifesta in una vita di ubbidienza. Se mi fido di un dottore, seguo la cura che mi dà. Se ho fede in qualcuno che mi dà direzioni su come arrivare a casa sua, seguo attentamente le sue istruzioni. La vera fede si manifesta nell'osservare i comandamenti, ovvero, gli statuti, di Dio.

Trovate il Salmo 119. Questo capitolo parla della Parola di Dio, e descrive alcuni dei tanti benefici di cui gode chi cammina secondo la Parola di Dio. In altre parole, descrive alcuni benefici riservati a coloro che vivono per fede. Vivere per fede vuol dire, necessariamente, vivere osservando i comandamenti di Dio.

Salmo 119:17-24.

“17 Fa’ del bene al tuo servo, e io vivrò e osserverò la tua parola. 18 Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. 19 sono straniero sulla terra; non nascondermi i tuoi comandamenti. 20 L’anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi decreti in ogni tempo. 21 Tu sgridi i superbi, che sono maledetti, perché si allontanano dai tuoi comandamenti. 22 Togli via da me la vergogna e il disprezzo, perché ho osservato i tuoi precetti. 23 Anche se i principi si siedono e parlano contro di me, il tuo servo medita sulle tue leggi. 24 I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri.” (Salmo 119:17-24 LND)

----17 fa del bene.

---- fammi vedere le meraviglie della tua legge. Solo così avremo un cuore soddisfatto, vedendo ciò che è veramente meraviglioso. La Parola di Dio, e i comandamenti di Dio, sono meravigliosi. I suoi comandamenti non sono gravosi, piuttosto, sono meravigliosi.

--- 20 l'anima mia mi consuma: solo le verità di Dio possono soddisfare le nostre anime. Se tu vuoi che la tua anima sia soddisfatta, non cercare la soluzione nelle circostanze, in una vita con meno problemi, nei piaceri del mondo, nell'approvazione degli uomini, non cercare in alcuna cosa, se non nelle verità di Dio.

---- 21 Tu sgridi i superbi, perché si allontanano dalla tua parola. È una cosa terribile essere sgridati da Dio, l'unica fonte di vera benedizione. Notate che Dio sgrida chi si allontana dalla sua Parola. Se tu ti allontani dalla Parola di Dio, è inutile cercare benedizioni. È inutile pregare, chiedendo l'aiuto e la guida di Dio.

Quindi, l'unica soluzione è umiliarti, e tornare a Dio. Non camminare in ubbidienza alla parola di Dio significa essere superbi

---- 22

22 Togli via da me la vergogna e il disprezzo, perché ho osservato i tuoi precetti.

Quando non camminiamo secondo i precetti, ovvero, secondo gli statuti di Dio, manchiamo della cura di Dio, e spesso, arriviamo ad essere disprezzati e pieni di vergogna. Se siamo onesti, dobbiamo vergognarci davanti a Dio. Se non lo siamo, è perché non ci rendiamo conto della vera condizione del nostro cuore.

Il modo per essere liberati dalla vergogna e dal disprezzo è ravvederci dai nostri peccati, e camminare osservando di cuore i precetti di Dio.

----- 23,24

“23 Anche se i principi si siedono e parlano contro di me, il tuo servo medita sulle tue leggi. 24 I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri.” (Salmo 119:23-24 LND)

Veramente seguire le leggi e i precetti di Dio vuol dire non vergognarsi di quello che pensano gli altri, ma cercare la gioia in Dio. Il Salmista parla come una persona semplice, che non si vergogna, nonostante le persone più importanti, come i principi, parlassero contro di lui. Questo perché egli meditava sulle leggi di Dio.

Infatti, spesso, siamo scoraggiati, o quando abbiamo paura di quello che diranno gli altri contro di noi, perché non stiamo meditando sulle verità di Dio.

Notate quello che il Salmista dichiara nel v.24:

“I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri.” (Salmo 119:24 LND)

I precetti di Dio erano la sua gioia e i suoi consiglieri.

Quante volte, manchiamo di gioia, perché la cerchiamo nei posti sbagliati. Se seguiamo l'esempio del Salmista, e meditiamo sulla Parola di Dio, con cuore umile, anche noi troveremo grande gioia nei precetti di Dio. Meditare su chi siamo in Cristo, e quello che Dio sta facendo in noi, e quello che Dio ha preparato per noi per l'eternità alla sua presenza, è motivo di immensa gioia..

Leggiamo anche Salmo 119:25-32.

“25 sono prostrato nella polvere; ravvivami secondo la tua parola. 26 Ti ho esposto le mie vie, e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi statuti. 27 Fammi comprendere la via dei tuoi comandamenti, e io mediterò sulle tue meraviglie. 28 La mia vita si consuma nel dolore; dammi forza secondo la tua parola. 29 Tienimi lontano dalla falsità e, nella tua grazia, fammi conoscere la tua legge. 30 ho scelto la via della fedeltà; ho posto i tuoi decreti davanti a me. 31 Sto attaccato ai tuoi precetti; o Eterno, non permettere che io sia confuso. 32 Correrò nella via dei tuoi comandamenti, perché tu mi allargherai il cuore.” (Sl 119:25-32 LND)

----- difficoltà:

“25 sono prostrato nella polvere; ravvivami secondo la tua parola.

Quando ci troviamo abbattuti, in difficoltà terribili, non sarà un cambiamento di circostanze che ci farà stare meglio. Quello che ci farà ravvivare sarà la Parola di Dio.

Voglio ripetere questo. Quando ti senti molto abbattuto, senza forza, quando i pesi e i problemi ti fanno sentire prostrato nella polvere, non sarà un cambiamento di circostanze che ti rialzerà, ma questo avverrà quando riprendi a credere nella Parola di Dio. Saranno le verità di Dio che cureranno il tuo cuore.

---- il cuore giusto

26 Ti ho esposto le mie vie, e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi statuti. 27 Fammi comprendere la via dei tuoi comandamenti, e io mediterò sulle tue meraviglie.

Qua, vediamo un esempio di un cuore giusto: un cuore che cerca e desidera conoscere le verità di Dio, per poter camminare in quella via. Notate che il Salmista prega che Dio gli farà comprendere la via dei suoi comandamenti.

Inoltre, si impegna a meditare sulle meraviglie di Dio.

Domando a ciascuno: Tu preghi Dio, chiedendo a Lui di farti comprendere la via dei suoi comandamenti? Tu ti impegni a meditare sulle meraviglie di Dio? Oppure, riempi i tuoi pensieri di altre cose, e sogni circostanze diverse?

Spesso, non abbiamo quello che ci porterebbe gioia, perché non lo desideriamo abbastanza, e non lo chiediamo a Dio nella preghiera.

---- l'aiuto nella sofferenza

Notiamo come il v.28 ci aiuta a capire come agire quando siamo pieni di dolore e sofferenza.

“La mia vita si consuma nel dolore; dammi forza secondo la tua parola.” (Salmo 119:28 LND)

Quando siamo pieno di dolori, la cura non è avere meno problemi. La cura è avvicinarci a Dio. La cura è essere fortificati da Dio. Il modo in cui Dio ci fortifica è secondo la sua volontà.

Spesso, non osserviamo gli statuti

I benefici di camminare secondo gli statuti di Dio sono tanti, e sono meravigliosi. Se tu vuoi una vita benedetta, se vuoi la piena gioia, anche nelle prove, se vuoi conoscere la profonda pace di Dio in mezzo alle difficoltà, allora, cammina secondo gli statuti di Dio. Lo vediamo questo in tutta la Bibbia.

Sappiamo questo, eppure, spesso, NON camminiamo secondo gli statuti di Dio. Spesso, conserviamo aspetti del carattere peccaminosi, e non vogliamo veramente ravvederci per cambiare.

Marito: a volte, non vuoi amare tua moglie come Cristo ama la Chiesa. Preferisci vivere egoisticamente. Oppure, pecchi come marito o come padre, e preferisci vedere gli sbagli degli altri, che riconoscere e confessare pienamente i tuoi peccati.

Moglie, forse non vuoi essere sottomessa in qualche campo della tua vita. Ci sono campi che accetti, ma c'è questo o quell'altro campo in cui non vuoi arrenderti. Quindi, non cammini secondo gli statuti di Dio.

Credente: forse hai l'abitudine di lamentarti, e anche se sai che è sbagliato, la tua carne trova piacere nel lamentarti. Quando qualcuno te ne parla, magari, cerchi di non lamentarti per un po', ma in realtà, non vuoi veramente ravvederti e smettere. E così, nonostante cerchi di camminare come cristiano in vari campi, in questo campo, non segui Dio. Dio guarda al cuore, e tutto il resto non cancella il fatto che sei in ribellione davanti a Dio.

Oppure, forse tu hai un cuore pronto a criticare. In tante situazioni, vedi subito il male. Questo è un cuore malvagio, un cuore che assomiglia a Satana, che ha il titolo di Accusatore. Sei molto più portato a vedere i peccati degli altri, che i tuoi. Peggio ancora, spesso, le tue accuse non sono nemmeno vere. Tendi a vedere il male, anche quando il male non c'è.

Questo non è camminare secondo gli statuti di Dio. Dio ci chiama a credere al bene, a pensare alle cose oneste, ad essere mansueti, e a non tenere conto del male. Se tu tendi a correre verso i pensieri negativi, hai bisogno di riconoscere la gravità del tuo peccato.

Infatti, anche se quello che pensi è vero, comunque è una malvagità concentrarti sulle cose negative e sbagliate. Vuol dire che tu stai usando un metro senza misericordia. Ricordate quello che leggiamo in Giacomo 2:13

“perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non ha usato misericordia; e la misericordia trionfa sul giudizio.” (Giacomo 2:13 LND)

Ci sono tanti altri campi in cui possiamo rifiutare di camminare secondo gli statuti di Dio. Un figlio potrebbe rifiutare di essere veramente ubbidiente ai suoi genitori, e rifiutare di onorarli veramente.

Un uomo o una donna potrebbe lasciare spazio nel suo cuore a desideri sessuali impuri. Una persona potrebbe cercare la gloria degli uomini, volendo la loro approvazione, e così, continua a non camminare secondo gli statuti di Dio.

Ci sono tanti, tanti modi in cui possiamo rifiutare di camminare secondo gli statuti di Dio.

Seguire parzialmente non va bene

Vogliamo chiarire un punto importante. Il fatto che io scelgo di seguire Dio in nove cose su dieci, non vuol dire che io sto vivendo maggiormente come Dio vuole, e quindi, Dio è maggiormente contento di me.

Dio vuole i nostri cuori, vuole un cammino per fede. La vera fede produce una vita di ubbidienza. Gesù dichiara:

“"Se mi amate, osservate i miei comandamenti,” (Giov 14:15 LND)
“Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui".” (Giov 14:21 LND)

Se non seguiamo tutti i comandamenti di Dio, non amiamo Dio. Questa è la semplice verità.

Certamente, possiamo cadere nel peccato. Però, la domanda importante è: che cosa facciamo quando pecchiamo? Siamo pronti a confessare il nostro peccato, e abbandonarlo? Così, possiamo ricevere il perdono.

Se abbiamo peccati che continuiamo ad ignorare, o li neghiamo, o ci giustifichiamo, non stiamo camminando secondo gli statuti di Dio, e così, non avremo tutte le benedizioni che sono riservate a coloro che camminano secondo gli statuti di Dio.

Pensate quanto è di offesa a Dio vivere così.

Nonostante tutto quello che abbiamo ricevuto in Cristo, scegliamo di non camminare secondo gli statuti di Dio. Scegliamo il peccato, anziché Cristo. Cerchiamo la gioia nel peccato, anziché in Cristo.

Che terribile offesa a Dio! Quando viviamo così, non meritiamo nulla di buono da Dio.

Dio dovrebbe solo abbandonarci nel nostro peccato.

La Cura di Dio

Però, se siamo veri figli di Dio, Dio non ci abbandona. Piuttosto, Egli opera in noi, per farci abbandonare il nostro peccato, e tornare ad uno stretto rapporto con Lui.

Voglio leggere un versetto, che ci aiuta a capire come Dio opera. Trovate con me Salmo 119:71

“È stato bene per me l’essere stato afflitto, perché imparassi i tuoi statuti.” (Salmo 119:71 LND)

Dio ci ama troppo per lasciarci nei nostri peccati. Quando siamo così testardi da restare nel peccato, Dio opera, mandando la sua disciplina. La disciplina di Dio non è mai facile. È sempre un peso. Anzi, porta una vera sofferenza ed afflizione. Però, è un' afflizione che ci fa tornare a Dio. È l'afflizione che ci fa capire quando grande è la nostra stoltezza, e quanto assurdo è per noi continuare a ribellarci contro Dio, rifiutando di camminare secondo i suoi statuti.

Nell'Antico Testamento, vediamo tantissimi esempi della disciplina di Dio, e quanto afflizione essa provocava per il popolo di Dio. Pensate ai serpenti, che mordevano le persone nell'accampamento. Pensate alla dura schiavitù sotto la quale giacevano i figli di Israele più volte nel libro dei Giudici. Pensate a quanto era terribile e duro l'esilo, e tutto quello che era legato ad esso. Tutta quell'afflizione era parte della disciplina di Dio, e serviva per farli tornare a Dio.

Pensate nel Nuovo Testamento, a quello che leggiamo in 1Corinzi 11:28-30.

“28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono.” (1Cor 11:28-30 LND)

In questo passo, Paolo descrive i credenti che non si esaminavano, ovvero, avevano delle cose nella loro vita in cui non camminavano secondo gli statuti di Dio, però, non ne facevano caso, e così, continuavano per quella via. Per questo, Dio aveva mandato la sua dura disciplina, che portava tanta afflizione nella loro vita.

Per la loro disubbidienza, molto di loro erano infermi e malati, ovvero, afflitti da sofferenze fisiche, ed molti perfino erano morti come parte dell'afflizione di Dio per spingerli al ravvedimento.

In Ebrei 12, leggiamo della disciplina di Dio. Notate due fatti importanti. Prima di tutto, fa parte della vita di ogni vero credente. Secondo, non è mai piacevole in quel momento. Leggo Ebrei 12:4-7,11

“4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue, combattendo contro il peccato, 5 e avete dimenticato l’esortazione che si rivolge a voi come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d’animo quando sei da lui ripreso, 6 perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce". 7 Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga?” (Ebrei 12:4-7 LND)
“Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.” (Ebrei 12:11 LND)

La disciplina di Dio porta afflizione, e non è mai piacevole, anzi, in quel momento non è motivo di gioia, ma di tristezza. Però, produce un buon frutto in coloro che sono stati esercitati per mezzo suo.

Come Rispondi Tu?

Quindi, la domanda che voglio fare a ciascuno di voi è la seguente:

Come rispondi tu all'afflizione nella tua vita? Come rispondi tu a quello che Dio manda nella tua vita, che porta sofferenza e afflizione?

Quanto è importante ricordare che Dio ha un controllo pieno della nostra vita. Quindi, se arriva un'afflizione, qualsiasi tipo di afflizione, è perché Dio ha gestito gli avvenimenti così.

Come rispondi quando ti arriva un'afflizione?

Voglio tornare al nostro versetto in Salmo 119:71, e notare come il Salmista rispondeva all'afflizione.

“È stato bene per me l’essere stato afflitto, perché imparassi i tuoi statuti.” (Sal 119:71 LND)

Il salmista voleva crescere, voleva stare vicino a Dio. Perciò, quando era afflitto, anziché reagire con lamenti, e indurire il suo cuore, si è ravveduto. Ravvedendosi, capiva il suo peccato, e tornava a camminare secondo gli statuti di Dio. Imparava gli statuti di Dio.

E perciò, imparando gli statuti di Dio, cioè, conformando la sua vita agli statuti di Dio, tornava a godere delle benedizioni che abbiamo considerato all'inizio di questo sermone. Tornava a avere la gioia della sua salvezza.
E perciò, il salmista poteva dire delle sue afflizioni: è stato bene per me l'essere afflitto.

Pensate a quello che ho appena detto. Il salmista diceva, parlando di terribili afflizioni: è stato bene per me l'essere afflitto.

Fratello o sorella in Cristo: se tu desideri una stretta comunione con Cristo, se tu desideri la gioia della salvezza, se tu desideri i meravigliosi benefici della salvezza, allora, tu devi vedere la tua afflizione come un dono di Dio, perché l'afflizione è uno strumento nelle mani di Dio che Egli usa per farci abbandonare il nostro peccato e tornare a camminare secondo gli statuti di Dio.

Dio manda l'afflizione nella nostra vita affinché possa benedirci di più.

E perciò, la nostra reazione all'afflizione nella nostra vita rivela molto di ciò che c'è nel nostro cuore.

Quando abbiamo un cuore che desidera Dio, allora, vediamo l'afflizione come un dono prezioso da Dio, un dono che serve per farci tornare nella via di Dio.

E Allora

E allora, come rispondi tu alle afflizioni della vita? Come rispondi tu quando la vita è difficile, quando le cose non vanno come vorresti, quando gli altri non ti trattano come dovrebbero?

Come rispondi quando i problemi sono così pesanti che si può veramente dire che sono afflizioni?

Abbiamo due scelte: possiamo indurire i nostri cuori, brontolare per le circostanze, e così, restare lontani da Dio, e non godere della gioia della salvezza.

Oppure, possiamo rispondere come il salmista, possiamo riconoscere che non stiamo camminando secondo gli statuti di Dio, e possiamo ravvederci per poi tornare ad una vita di ubbidienza e ad un cammino di fede.

La scelta è nostra. Possiamo scegliere come rispondere. Non possiamo scegliere i risultati nella nostra vita.

Se tu vuoi la gioia della salvezza, non indurirti quando sei afflitto. Piuttosto, umiliati davanti a Dio, accetta tutto quello che la sua mano ti manda, e impara a camminare per fede, camminando secondo gli statuti di Dio.

Allora, il tuo cuore sarà soddisfatto, allora, conoscerai di nuovo la gioia della salvezza.

Preghiera:

Oh Dio, manda pure qualsiasi afflizione che ci aiuti a camminare più vicini a te.

Grazie che hai il controllo di tutto. Grazie che non ci lasci nel nostro peccato, ma parli ai nostri cuori, e quando serve, ci mandi la tua disciplina, e l'afflizione, per farci tornare a Te.