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Salmo 46:10 - Vivere per la Gloria di Dio

Sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 9 settembre, 2012 ---- cmd dv -----
parole chiavi: vita cristiana, salvezza, scopo della vita

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Ognuno di noi ha davanti una scelta: avere una vita di inganni, che promette tanto e poi non dà, che alla fine ci lascerà terribilmente delusi, oppure, scegliere la vera vita, la vita che conta, la vita che soddisferà il nostro cuore pienamente, e ci porterà gioia per tutta l'eternità.

Esiste solamente una vita che veramente vale, la vera vita. Questa vita consiste nel conoscere Dio veramente, e poi, nel fare conoscere Dio ad altri.

Non c'è nulla paragonabile al conoscere veramente Dio. Nell'ultimo sermone, abbiamo visto che Dio ci comanda di fermarci, per riconoscere che Egli è Dio. Abbiamo visto che capire davvero che Dio è Dio vuol dire conoscerLo per chi Lui è, anziché avere un'idea nostra sbagliata. Quindi, vuol dire conoscere la santità di Dio, la potenza di Dio, la gloria di Dio, la misericordia di Dio, e tutti gli altri suoi attributi. Conoscere veramente Dio trasforma la nostra vita.

In quel sermone, abbiamo usato, come testo, il Salmo 46:10. Voglio leggerlo ancora.

“Fermatevi e riconoscete che io sono DIO; io sarò esaltato fra le nazioni, sarò esaltato sulla terra.” (Salmo 46:10 LND)

Per conoscere davvero Dio, dobbiamo fermarci, dobbiamo scegliere di impegnarci per conoscere Dio sempre di più.

Però, non basta conoscere Dio per noi stessi. In questo Salmo, come in tutta la Bibbia, Dio dichiara che il suo scopo per il mondo è di essere conosciuto e glorificato. Egli dichiara questo con le parole: “io sarò esaltato fra le nazioni, sarò esaltato sulla terra”.

Dio è esaltato quando viene conosciuto per chi Lui è. E perciò, lo scopo della vita è di conoscere Dio, per poi farLo conoscere agli altri.

Infatti, nella Bibbia vediamo che tutto quello che Dio fa, lo fa per essere glorificato. Dio è glorificato quando viene riconosciuto nella sua gloria. Dio è glorificato quando gli uomini vedono la sua gloria, la sua santità, il suo potere, la sua giustizia, la sua ira, il suo amore, la sua misericordia, e gli altri suoi attributi.

Dio sarà esaltato: da che parte sarai tu?

Ripetutamente nella Bibbia vediamo che Dio fa quello che fa per essere conosciuto, perché questo è il modo in cui egli viene esaltato. Per esempio, vi leggo alcuni versetti da Esodo, in cui Dio dichiara perché fa quello che fa.

“vi prenderò per mio popolo, e sarò il vostro DIO; e voi conoscerete che io sono l’Eterno, il vostro DIO, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani.” (Esodo 6:7 LND)
“gli Egiziani conosceranno allora che io sono l’Eterno, quando distenderò la mia mano sull’Egitto e farò uscire di mezzo a loro i figli d’Israele.” (Esodo 7:5)

Dio fa quello che fa per essere conosciuto. In Esodo 9, l'Eterno parla al faraone. Notate lo scopo di quello che sta per fare.

“poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe proprio su di te, sui tuoi servi e sul tuo popolo, affinché tu conosca che non c’è nessuno simile a me su tutta la terra.” (Esodo 9:14 LND)

In Ezechiele 38, Dio annuncia un giudizio che sta per mandare. Notate che lo scopo è quello di essere conosciuto fra molti nazioni.

“22 eseguirò il mio giudizio su di lui con la peste e col sangue e farò piovere su di lui, sulle sue schiere e sui molti popoli che sono con lui, pioggia scrosciante, pietre di ghiaccio, fuoco e zolfo. 23 Così mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, e riconosceranno che io sono l’Eterno.” (Ezechiele 38:22-23 LND)

Lo scopo di Dio è essere esaltato nel mondo. Sappiamo che ogni ginocchio si piegherà davanti al Signore, e ogni lingua confesserà che Cristo Gesù è il Signore! Dio sarà glorificato in tutta la terra.

Farai Parte del Piano di Dio?

Questo è il piano di Dio, e Dio lo sta portando avanti a compimento. Allora, a questo punto, la domanda che ogni persona dovrebbe farsi è: io sto partecipando al piano di Dio, oppure no? Sto vivendo per quello che è lo scopo di tutto?

Considerate la scelta che ognuno di noi ha preso. Ognuno di noi si trova da una parte o dall'altra.

O viviamo per la gloria di Dio, o non viviamo per la gloria di Dio.

Vivere per la gloria di Dio

1) Possiamo vivere per la gloria di Dio, ed avere come passione di vita quella di impegnarci con tutto il cuore a far conoscere Dio agli altri. Possiamo avere questo come desiderio più profondo, e perciò, pregare per questo, impegnarci per questo, e stimolare gli altri in questo.

Se viviamo così, avremo un cuore soddisfatto. Se viviamo così, la nostra vita verrà conformata allo scopo che Dio ha nel mondo, e saremo in armonia con Dio. Se viviamo così, avremo una vita che conta e che vale. E avremo un'immensa gioia quando vedremo Gesù Cristo ritornare in gloria, perché allora, il desiderio più profondo del nostro cuore, quello di vedere Cristo glorificato, sarà pienamente adempiuto.

In Giovanni 15, Gesù ci spiega che dobbiamo dimorare in Lui, e che questo è necessario per poter portare frutto. Ci dice tutto sulla necessità di dimorare in Lui e di portare frutto affinché la nostra gioia sia completa.

In altre parole, il modo per avere la gioia di Cristo, una gioia completa, è quello di dimorare in Cristo, portando molto frutto, che è il modo di glorificare Dio e farLo conoscere agli altri.

Vi leggo alcuni versetti di un brano in Giovanni 15:4-11.

“4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. ...7 se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli...11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:4-11 LND)

Avete visto che la chiave per avere la gioia di Cristo, una gioia completa, è dimorare in Cristo in modo da poter portare molto frutto? Portare frutto è un altro modo di descrivere una vita che porta gloria a Dio, e fa conoscere Dio agli altri. Quindi, avere come scopo della tua vita quello di conoscere Dio e di farLo conoscere ad altri è l'unico modo di avere la gioia di Cristo e una vita che conta.

Quindi, possiamo vivere per la gloria di Dio. Possiamo dedicarci a far conoscere Dio agli altri. Questa è l'unica vita che vale.

Possiamo vivere per noi stessi

Oppure, anziché vivere per la gloria di Dio, possiamo vivere per noi stessi. Questa è la scelta che ogni uomo di natura fa. Vivere per se stessi non vuol dire necessariamente vivere in grossi peccati. Vuol dire semplicemente vivere per se stessi, e per la propria famiglia. Vuol dire vivere per stare bene oggi. Si può vivere per se stessi pur vivendo da “buoni cristiani”, frequentando fedelmente la chiesa, leggendo la Bibbia, evitando i grossi peccati. Però, allo stesso tempo, si può avere a cuore i propri interessi, e non la gloria di Dio.

Tante persone che si considerano cristiane vivono così, e il loro tesoro in realtà non è la gloria di Dio.

Vivere per se stessi sembra portare soddisfazione, magari soddisfa la carne fino ad un certo punto, ma non può mai soddisfare il cuore.

Se noi riempiamo la nostra vita, e i nostri pensieri con cose che non portano gloria a Dio, anche se in sé non sono peccati, la nostra vita sarà una vita sprecata.

Quindi, dobbiamo scegliere fra due modi di vivere: dedicarci con tutto il cuore a vivere per la gloria di Dio, e così avere una vita che vale, oppure, possiamo vivere per stare bene, e così avere una vita sprecata.

--- Parabola dei Talenti

Guardiamo insieme ad una parabola di Gesù che dimostra queste due scelte di vita. In questa parabola, due uomini vivono per la gloria del loro padrone, il quale rappresenta Dio. Il terzo uomo invece, non vive per la gloria del padrone. Questa parabola è la parabola dei talenti, che troviamo in Matteo 25:14-30. Chiaramente, questa parabola rispecchia noi e la nostra vita, e il fatto che saremo giudicati da Gesù Cristo. Infatti, subito dopo questa parabola, Gesù stesso dichiara che Egli verrà per giudicare tutti. Quindi, leggiamo iniziando con Matteo 25:14, e notando come ognuno di questi servi viveva.

“14 "Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partì.” (Matteo 25:14-15 LND)

La situazione di questi servi rispecchia molto la nostra situazione. Ognuno di noi ha ricevuto da Cristo, secondo le grazia che Dio ci ha dato, tutto quello che abbiamo, compreso la nostra intelligenza, le nostre capacità, i nostri lavori, le nostre forze, e il tempo che abbiamo ogni giorno. Andiamo avanti, e notiamo come ognuno investì quello che aveva ricevuto.

“16 Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque. 17 Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due. 18 ma colui che ne aveva ricevuto uno andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo Signore.” (Matteo 25:16-18 LND)

I primi due servi si impegnarono a vivere per la gloria del loro padrone. Presero quello che avevano ricevuto, e lo investirono per guadagnare di più per Lui. Si capisce che questo richiedeva un grande impegno, perché ciascuno riuscì a raddoppiare quello che aveva ricevuto.

Diverso fu invece l'impegno del terzo servo. Egli fece una buca per nascondere il denaro che aveva ricevuto. Non rubò i soldi. Li mise semplicemente da parte, per concentrarsi su altre cose.

Evidentemente questo servo non voleva dedicarsi a far guadagnare il suo padrone. Voleva vivere per i propri interessi. Non si può fare tutte e due le cose. Se vivi per il Padrone, trascuri le tue cose. Se vivi per le tue cose, trascuri le cose del Padrone. Questo servo scelse di vivere per le proprie cose. Il brano non parla di una sua ribellione o di grandi peccati che lui fece, vediamo solo che lui non si dedicò alle cose del padrone.

Dopo molto tempo, il padrone tornò. Questo rappresenta il giorno in cui Gesù Cristo ritornerà, nel quale dovremo tutti rendere conto a Lui. Quindi, quello che stiamo per leggere ci aiuta a capire come andrà in quel giorno. Leggo dal versetto 19 al versetto 22.

“19 Ora, dopo molto tempo, ritornò il Signore di quei servi e fece i conti con loro. 20 E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti, ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque 21 E il suo Signore gli disse: "bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore".” (Matteo 25:19-21 LND)

Dopo un certo periodo, probabilmente vari anni, che rappresenta la nostra vita sulla terra, il padrone tornò, e chiamati i servi fece i conti con loro. Il primo servo era quello che aveva ricevuto cinque talenti. Egli si presentò davanti al padrone, e dichiarò di essersi impegnato, e di aver guadagnato altri cinque talenti. Egli aveva vissuto per la gloria del suo padrone.

Che meravigliosa risposta sentì dal suo padrone. Il padrone dichiarò che siccome egli era stato fedele sopra poche cose, lo avrebbe costituito sopra molto cose. Forse, umanamente parlando cinque talenti non sembrano pochi. Anzi, sembrano tanti. Però, paragonato a quello che il padrone stava per affidargli, era poco. In altre parole, avendo dedicato la sua vita a vivere per la gloria del suo padrone, avendo rinunciato a molte cose che il mondo offre, questo servo scoprì che sta per ricevere molto di più di quanto avesse fatto.

Però, questa non è la cosa più grande. Il padrone concluse e con queste parole meravigliose: “entra nella gioia del tuo Signore”.

Cosa vuol dire, entrare nella gioia di Dio? Cosa vuol dire per il tuo cuore, e per la tua anima, entrare nella gioia infinita ed eterna di Dio? Non esiste nulla in questa vita paragonabile all'entrare nella gioia di Dio. E questo sarà il premio per chi si dedica con tutto il cuore a vivere per la gloria di Dio.

Vado avanti, e vediamo che il secondo servo ricevette la stessa meravigliosa ricompensa. Leggo dal v. 22 al 23.

“22 poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due". 23 Il suo Signore gli disse: "bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore".” (Matteo 25:22-23 LND)

Non importa se tu ricevi più o meno capacità e opportunità di altri. La cosa importante è solamente che tu viva per la gloria di Dio. Chi vive per la gloria di Dio riceverà un'immensa ricompensa per tutta l'eternità, e entrerà nella gioia del Signore.

Arriviamo ora al terzo servo. Con lui la storia è molto diversa. Egli rappresenta chi non vive per la gloria di Dio, ma vive per se stesso. Leggiamo dal v.24 a 30.

“24 Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco". 26 E il suo Signore rispondendo, gli disse: "malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, al mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. 29 Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto anche quello che ha. 30 E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti".” (Matteo 25:14-30)

In poche parole, trovandosi davanti al giudizio, questo servo cercò di giustificarsi. Però, non ci fu giustificazione che valesse. E perciò, il padrone dichiarò il servo malvagio.

È importante che comprendiamo questo. Il fatto di non vivere per la gloria di Dio ci fa essere malvagi. Questo è perché Dio ci ha salvato per la sua gloria. Quindi, non vivere totalmente per la gloria di Dio è essere in ribellione contro il piano di Dio per la nostra vita.

Questo servo viene condannato al tormento, che equivale all'essere gettati nelle tenebre di fuori.

Che lezione importante per noi.

Abbiamo la scelta di vivere per la gloria di Dio, e così avere una vita che vale, e la gioia di Cristo, oppure, vivere per noi stessi, e trovarci come nemici di Dio.

Che stoltezza viver per noi stessi. O cari, ricordiamoci che ci troveremo davanti al trono di Dio per essere giudicati in base a come abbiamo investito questa vita. Viviamo per quello che conta. Viviamo per la gloria di Dio.

Come Vivere per la Gloria di Dio

Per vivere per la gloria di Dio, dobbiamo esaminare la nostra vita e il nostro cuore. È molto facile riempire la vita con cose che non portano gloria a Dio. È molto facile non avere a cuore la gloria di Dio.

Perciò, prendiamo alcuni minuti per considerare questo: cosa vuol dire in pratica, vivere per la gloria di Dio? Cosa vuol dire in pratica vivere per promuovere la gloria di Dio?

Fondamentalmente è prima di tutto un atteggiamento di cuore, che poi si esprime in azioni. Per esempio, leggo 1Corinzi 10:31 e Colossesi 3:17.

“sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.” (1Corinzi 10:31 LND)
“E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17)

Il punto in questi brani è che possiamo, anzi dobbiamo, fare tutto alla gloria di Dio. Dobbiamo svolgere tutti i nostri impegni per la gloria di Dio. Dobbiamo lavorare, non per noi stessi, non per i nostri padroni, ma per il Signore. Mogli, voi potete curare la famiglia per la gloria di Dio. Studenti, voi potete studiare per la gloria di Dio.

Attenzione però, non è automatico fare tutto per la gloria di Dio. Solamente se il mio desiderio è di glorificare Dio, cammino in santità e dedico quello che faccio a Dio, porterò gloria a Dio.

Se un dipendente dedica il suo lavoro alla gloria di Dio, e si comporta in tutto ciò che fa per essere la luce di Cristo al lavoro, allora, può lavorare per la gloria di Dio.

Una moglie che fa la casalinga, se lo fa non solo per la sua famiglia, ma per la gloria di Dio, cercando di far brillare la luce di Cristo in casa, e tenendo gli occhi su Cristo, allora, può fare tutto, dal pulire il bagno, al cucinare i pasti, all'accogliere gli ospiti, per la gloria di Dio.

Quindi, se desideriamo profondamente la gloria d Dio, possiamo fare quasi tutto alla sua gloria.

Esaltare Dio Usando i Doni Spirituali

Però, vivere per la gloria di Dio va oltre il fare i nostri lavori e impegni per la gloria di Dio. Una parte essenziale di vivere alla gloria di Dio è usare i nostri doni spirituali per edificare altri credenti. Leggiamo a questo riguardo in 1Pietro 4:10,11, un brano che parla dei nostri doni spirituali, e spiega che lo scopo dei doni è che Dio sia glorificato.

“ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.” (1Pietro 4:11 LND)

I nostri doni spirituali sono per l'utile comune, come leggiamo in 1Corinzi 12. Perciò, quando li usiamo, edifichiamo la chiesa, ed essa potrà così esser ancor di più luce nel mondo, e questo glorifica Dio.

Allora, una parte centrale di una vita dedicata alla gloria di Dio è utilizzare regolarmente i tuoi doni spirituali. Questa non è una cosa automatica, richiede impegno, richiede fatica, richiede tempo. Però, fa parte di vivere alla gloria di Dio. Tu, stai usando i tuoi doni spirituali?

Esaltare Dio nell'Evangelizzazione

Un altro aspetto fondamentale per vivere una vita alla gloria di Dio è impegnarsi grandemente nel proclamare Dio agli altri. Ricordate le parole di Dio in Salmo 46:10.

“...io sarò esaltato fra le nazioni, sarò esaltato sulla terra.” (Salmo 46:10 LND)

Dio sarà esaltato sulla terra e fra le nazioni. Perché questo succeda, le persone devono sentire parlare di Dio, devono sentire il Vangelo. Gesù Cristo ha lasciato alla chiesa il mandato di portare il Vangelo ad ogni persona. Questo è il nostro mandato! Quindi, ogni credente è chiamato a vivere in modo da spargere il Vangelo agli altri. Dobbiamo essere sempre pronti a parlare di Cristo. Non dobbiamo aspettare di sentirci pronti. Non è una questione di carattere. È una questione di avere passione per la gloria di Dio, e di capire che far conoscere il messaggio del Vangelo è una parte importante in questo. Quindi, questo mi porterà ad organizzare la mia vita per cercare opportunità per parlare di Dio. Mi spingerà anche a prepararmi, in modo che saprò come meglio parlare.

Esaltare Dio tramite la Missione

Se veramente desidero la gloria di Dio, non mi basterà parlare di Dio con le persone intorno a me. Vorrò anche che Dio sia conosciuto in tutto il mondo. Questo desiderio mi spingerà a sostenere e promuovere l'opera di Dio in altre parti del mondo. Per alcuni, questo potrà significare andare a vivere in un altro posto, per parlare di Dio in quel luogo.

Una dei modi che dimostrano questo desiderio sarà quello di tenersi informato sull'opera di Dio nel mondo. Quindi, dovrò impegnarmi, per conoscere più di Dio. Più conosco, più posso pregare, aiutare economicamente, o aiutare in altri modi. A volte, quando ho questo cuore, Dio mi guiderà anche ad andare!

Il Privilegio di Parlare di Cristo

Una nota personale: per la grazia di Dio, io e Serena abbiamo il privilegio di parlare di Cristo con tante persone. Abbiamo parlato con centinaia di persone qui in questa zona, e negli ultimi due anni, Dio ci ha aperto una porta per parlare con decine di persone a Milano.

Come vari di voi sanno per esperienza, non esiste privilegio più grande di quello di annunciare Cristo. Dio viene glorificato ogni volta che il Vangelo è annunciato, indipendentemente dal risultato. Quando poi Dio tocca il cuore di chi ascolta e le verità raggiungono il cuore di quella persona, questo ti dà una gioia immensa, che il mondo non può darti.

Quindi, oltre ad essere una responsabilità, parlare di Cristo è ancora di più un immenso privilegio. Non mancate questo privilegio!

Esaltare Dio con la Preghiera

Non posso mancare di menzionare uno dei modi più importanti con il quale possiamo vivere per la gloria di Dio. Possiamo glorificare Dio con la nostra vita perseverando nella preghiera.

Volta dopo volta nella Bibbia leggiamo dell'importanza della preghiera. Colossesi 4 ci comanda di non cessare di pregare. Inoltre, abbiamo tantissimi esempi di preghiere nella Bibbia. Allora, è importante pregare. La preghiera non serve principalmente per il nostro beneficio, ma soprattutto per la gloria di Dio.

Pensate alla prima parte della preghiera conosciuta come il “Padre Nostro”.

“Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.” (Matteo 6:9-10 LND)

Prima di tutto, la preghiera è per la gloria di Dio! Quindi, quando pregate, pregate che Dio sarà glorificato. Pregate per l'opera di Dio, pregate per la salvezza di altri peccatori, pregate per la crescita di altri credenti, pregate per le opere missionarie in altre parti del mondo. Pregate! Dio risponde alle preghiere fatte secondo la sua volontà.

Conclusione

Allora, come vivrai gli anni che ti rimangono sulla terra? Vivrai per te stesso, o vivrai per la gloria di Dio?

Il non pensarci è già decidere, perché di natura viviamo per noi stessi, cercando soddisfazione in quello che il mondo ci offre.

Ricordate che vivere per noi stessi, per la nostra famiglia, per i nostri impegni, anziché vivere per la gloria di Dio, non vuol dire necessariamente vivere una vita di peccati visibili. Il punto è, che se viviamo così non stiamo vivendo totalmente per la gloria di Dio.

Chi vive per se stesso, o per la propria famiglia, sta perdendo la benedizione più grande, e inoltre, si mette nei guai con Dio stesso, come il terzo servo nella parabola dei talenti che abbiamo letto.

Chi vive per se stesso avrà una vita sprecata, e non avrà mai la vera gioia della salvezza.

Vi esorto, per la misericordia di Dio, di vivere totalmente per la gloria di Dio. Vi esorto di presentarvi come sacrifici viventi a Dio, non conformandovi a questo epoca, ma essendo trasformati, mediante il rinnovamento della vostra mente. Vi esorto a considerare tutto come spazzatura, difronte alla gioia di conoscere Gesù Cristo, e di proclamarLo ad altri. Considerate i vostri corpi morti a voi stessi, e vivi a Dio.

Viviamo per la gloria di Dio. Facciamo tutto per la sua gloria, impegniamoci a raggiungere sempre più persone con le verità del Vangelo. Impegniamoci a usare i nostri doni spirituali per l'edificazione di altri credenti. Parliamo con coloro che non conoscono Dio. Impegniamoci a sostenere persone che parlano di Dio in altre parti del mondo. Viviamo per la gloria di Dio! Così, entreremo nella gioia del nostro Signore. Così, la nostra vita avrà vero valore.