Aiuto Biblico

Salmo 10:17 - la preghiera - e l'umiltà

Sermone di C.H. Spurgeon, adattato da Marco deFelice, www.aiutobiblico.org
per domenica 8 agosto, 2010 --- cmd na -----
Parole chiave: preghiera, umiltà, pregare con umiltà, come avere risposte alle nostre preghiere.

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A volte, nella nostra lettura della parola di Dio, è facile non recepire preziose verità che possono farci tanto bene. Per non perdere questi tesori, è importante che impariamo a leggere lentamente e, ancor di più, che impariamo a meditare a fondo su quello che abbiamo letto. La maggior parte dei benefici che possiamo ricevere dalla Parola di Dio non giungono a noi semplicemente quando abbiamo capito correttamente le verità della Bibbia, ma piuttosto quando riflettiamo e pensiamo a queste verità al punto che esse dirigono i nostri pensieri ed i nostri cuori.

Oggi voglio considerare insieme a voi una frase che fa parte di un versetto del Salmo 10. Questa frase preziosa ci rivela qualcosa del cuore di Dio e, nel contempo, ci insegna qualcosa della preghiera. Voglio leggere insieme a voi il Salmo 10:17:

“O Eterno, tu dai ascolto al desiderio degli umili; tu rafforzi il loro cuore, le tue orecchie sono attente,” (Salmo 10:17 LND).

Quando si ha un appuntamento con una persona estremamente importante, per esempio, quando un semplice uomo ha ricevuto il privilegio di avere un'udienza con un grandissimo re, è consueto arrivare in anticipo e dover aspettare la persona importante, anziché il contrario. L'uomo che aspetta il re ha il suo sguardo e la sua mente fissati sulla porta di ingresso, pensando al grande re. In un certo senso, l'attesa lo aiuta ad apprezzare il privilegio dell'udienza.

Quando noi aspettiamo una risposta da Dio, l'attesa non è uno spreco di tempo. Piuttosto, aspettare con gli occhi fissati su Dio una risposta rappresenta la fonte del vero conforto, la fonte di vera forza ed è la vera vita. Essere ammessi nella presenza del sovrano Signore dell'universo è un onore ineffabile! Avere risposte da Lui è un'immensa benedizione!

Noi entriamo nella presenza di Dio per mezzo della preghiera. Le forme di preghiera più umili possono essere fra le più vere e accettate da Dio e questo brano parla della forma di preghiera più umile di tutte. Notate che il brano dichiara: “tu dai ascolto al desiderio degli umili”. Dio ascolta il desiderio degli umili. Consideriamo assieme e con attenzione questa verità.

Questa forma di preghiera non è l'espressione della forte fede di Abramo, non è il combattimento di Giacobbe con l'angelo di Dio, non è la grande intercessione di Mosè per il popolo di Dio, non è la preghiera del grande profeta Samuele, non rappresenta le grida di Elia quando comandò al cielo di non piovere e poi pregò affinché piovesse. La preghiera che viene descritta in questo brano è solamente un desiderio, un desiderio dal profondo del cuore, un desiderio per cose giuste e buone. Eppure, nonostante che esso sia solamente un desiderio che neanche arriva ad essere espresso con parole, il Signore lo ascolta!

A volte questa forma più semplice e umile di preghiera, il desiderio del cuore, può essere la più vera, perché l'essenza di ogni vera preghiera è il desiderio del cuore. Le parole sono solamente la struttura, la casa, mentre ciò che dimora nella casa è il vero desiderio.

Ci sono forme di preghiera molto più attraenti per le orecchie degli uomini, eppure possono non avere alcuna influenza nei confronti del Dio vivente. Invece, il desiderio degli umili come forma di supplicazione a Dio è stato esaudito da Dio sin dall'antichità!

Vediamo questa verità nella dichiarazione del Salmo 145:9:

“Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva.” (Salmo 145:19 LND)

ed anche in quello che leggiamo in Proverbi 10:24:

“All’empio succede ciò che egli teme, ma ai giusti è concesso ciò che desiderano.” (Proverbi 10:24 LND).

La preghiera che il nostro versetto di oggi descrive è solamente un desiderio. A volte, un desiderio non può essere nemmeno detto a voce. A volte, chi ha questo desiderio non è nemmeno in grado di metterlo in parole, forse perché ha troppa tristezza nel cuore oppure forse perché è troppo commosso e quindi riesce solamente a fare sospiri ineffabili con lacrime che parlano anche nel silenzio. Nonostante che questo desiderio non sia accompagnato da parole, Dio è contento di ascoltarlo se è un desiderio che è conforme alla Sua volontà ed è per qualcosa che ci farà del vero bene.

Fra gli uomini, tante preghiere sono fatte con grande eloquenza, a volte con un'eloquenza tale che non saranno ascoltate in cielo. Qualunque preghiera che è fatta per essere notata dagli uomini non entrerà nella presenza di Dio. Agli occhi di Dio, una preghiera fatto così è una preghiera per gli uomini e per Dio quella preghiera può restare con gli uomini. Dio non accetta gli avanzi di un pasto e perciò, se una preghiera è fatta per essere un banchetto per gli ascoltatori umani, Dio non accetta di essere un ospite al tavolo per prendere quello che avanza.

Un credente può avere profondi desideri, chiaramente desideri che sono conformi alla volontà di Dio, e allo stesso tempo essere spiritualmente povero in tanti aspetti della vita cristiana. Eppure, egli potrà essere ascoltato dal Signore. Vi do alcuni esempi di come potrebbero essere i desideri del suo cuore. Egli potrebbe esprimere desideri del tipo:

desidero essere umile, ma mi rattrista il mio orgoglio; desidero essere forte nella fede, ma mi rattristano i miei dubbi; desidero essere zelante, ma sono aggravato per quanto sono tiepido; desidero essere santo, ma riconosco e confesso i miei peccati.

O caro fratello, o cara sorella, se il tuo cuore è pieno di desideri di questo tipo, sappi che questi desideri arriveranno in cielo davanti il trono di Dio! Desideri di questo tipo hanno una voce loro, essi bussano con insistenza alla porta di Dio e quella porta sarà aperta ad essi. Quando questi desideri vengono da un cuore umile, Dio li ascolta.

È importante capire che questo tipo di desiderio può essere un desiderio accompagnato da una fede debole e da poca speranza di essere ascoltato. Certamente, quando preghiamo dovremmo credere alla promessa di Dio ed aspettare da Lui la relativa risposta. Questo è il dovere di ogni credente che prega Dio, cioè di credere che, quando prega veramente nel nome di Gesù Cristo, egli sarà ascoltato.

Però, a volte, l'umiltà, che è una buona cosa, è accompagnata da una mancanza di fede, che è una cosa malvagia, e questo ostacola molto la preghiera.

A volte, l'umiltà viene ingannata dai dubbi e arriva a credere che le povere preghiere che uno riesce a fare non saranno accettate da Dio. Credo che, a volte, questa mancanza di fede in realtà ostacola la preghiera, ma Dio è anche pronto a perdonare la nostra debolezza quando il nostro cuore è appesantito e quando le paure che non ci sarà una risposta sono inferiori rispetto al non vedersi degni di una risposta.

Infatti, a volte il problema non consiste tanto nel fatto che la fede è mancante perché si dubita riguardo a Dio, ma piuttosto il credente focalizza troppo la propria attenzione su quanto è indegno di essere ascoltato e perciò, quando grida al Signore, ha poca speranza che Egli lo ascolterà. In breve, il credente vuole sinceramente aspettare finché Dio non lo ascolterà, ma ha paura. Questo tipo di credente non si rivolgerà a nessun altro oltre a Dio, perché sa che l'unica speranza sta nella grazia e nella misericordia sovrana di Dio, però, mentre aspetta Dio, non avrà la fede necessaria per aspettare la risposta con la pace nel suo cuore.

A voi che mancate di fede, certamente vorrei riprendervi per la vostra mancanza di fede, ma, allo stesso tempo, voglio incoraggiare i vostri desideri, perché il testo del nostro brano dichiara: "oh Eterno, tu dai ascolto al desiderio degli umili."

Caro credente, il Signore ascolterà i tuoi sospiri ineffabili, quando sono fatti con umiltà, e scoprirai che l'Eterno farà per te al di là di quello che hai chiesto o pensato. Prego che la tua fede possa crescere grandemente!

Tornando al nostro brano, notate che esso descrive questa forma di preghiera che l'Eterno ascolta come: "il desiderio degli umili". Questo tipo di preghiera ha l'immenso vantaggio di essere libera da qualunque forma di orgoglio. Voglio dirvi una cosa che potrebbe sembrare strana: temo che ci sono persone che chiedono a Dio l'umiltà affinché possano essere ammirati per la loro umiltà. Ci sono credenti che vogliono più grazia affinché possano essere visti bravi dagli altri credenti. In ciascuno di noi, oltre ai nostri desideri di avvicinarci a Dio, ci sono anche dei desideri di esaltare noi stessi. A volte, uno può essere zelante nell'evangelizzare per poter essere visto zelante dagli altri. Un uomo che era orgoglioso del suo zelo era Jehu. Se ricordate nella Bibbia, Jehu dice a Jehonadab:

“"Vieni con me e vedrai il mio zelo per l’Eterno!"” (2Re 10:16 LND),

Negli anni, ci sono stati tanti Jehu, persone che erano orgogliose del loro zelo. È molto difficile tenere l'orgoglio lontano dal nostro cuore.

Il Salmo 10 parla molto dell'uomo orgoglioso e dell'empio, cose che Dio odia e che giudicherà. Poi, in mezzo a questi discorsi del giudizio di Dio contro gli empi, c'è questo versetto, il 17, che è come una stella che brilla in una notte di tenebre. È un grande tesoro, nascosto in mezzo a discorsi duri. Prego che il Signore ci aiuti a restare umili, se siamo davvero umili e che ci renda tali se non lo siamo.

Visto che Dio completerà la Sua opera in noi, per quanto riguarda l'umiltà, in un certo senso ogni credente può scegliere fra umiliarsi o essere umiliato. Chi si umilia e diventa veramente umile si trova nella condizione più bella possibile nel cammino verso il cielo. La valle dell'umiliazione è una valle in cui uno può avere grande gioia e non deve avere alcuna paura, sapendo di avere Dio vicino a sé. Dio è sempre vicino agli umili.

Invece, il credente che non si umilia da sé, sarà umiliato da Dio e questa non è però una bella esperienza. Essere umiliati da Dio vuol dire essere abbattuti, essere umiliati davanti ad altri uomini, sia uomini di Dio che uomini del mondo. A volte, quando uno cammina con la testa alta, Dio fa sì che costui la batta forte contro qualcosa e che quindi ne porti il livido per tutto il resto della vita. La Bibbia ci insegna che Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.

Perciò prega che Dio ti aiuti ad umiliarti, affinché tu possa offrirGli il desiderio degli umili, come dichiara il versetto che stiamo esaminando in questo sermone.

Se tu vuoi essere ascoltato nelle tue preghiere, allora devi venire a Dio bisognoso e vuoto. Per poter veramente perseverare nella preghiera che Dio ascolta, dobbiamo riconoscerci come poveri e bisognosi in noi stessi. Non si può mai pretendere di ricevere della ricchezza della grazia che è in Gesù Cristo finché non si riconosce la propria povertà. Grazia sopra grazia sarà data solamente a chi riconosce di essere bisognoso giorno dopo giorno.

Troveremo risposte alle nostre richieste solamente nella grazia che Dio dona, mai perché meritiamo la risposta.

Perciò non dobbiamo mai pregare Dio come se Egli fosse un debitore nostro, perché, se preghiamo così, non riceveremo la misericordia di Dio di cui abbiamo bisogno. Se preghiamo come se avessimo diritto alla risposta, allora è come se ci appelliamo a Cesare per ottenere giustizia e quindi riceveremo giustizia, anziché la grazia di cui abbiamo grandemente di bisogno!

Non facciamo così! Basta con ogni pensiero di avere o poter vantare qualche merito davanti a Dio. Piuttosto, gridiamo a Dio dicendo: oh Signore, per la tua misericordia,per la tua verità e per i meriti di Gesù Cristo il Tuo Figliolo, ascolta la voce della nostra preghiera!

Questo esempio ci fa capire chiaramente come dobbiamo pregare, perché, se cerchiamo di pregare in qualunque altro modo, su qualunque altra base se non su quella della grazia e della misericordia di Dio che abbiamo per i meriti di Gesù Cristo, rimarremo sempre con le mani vuote.

Dio è pronto a sentire le preghiere fatte con umiltà

È tanto importante ricordare che Dio è pronto ad ascoltare le preghiere fatte con umiltà. Infatti Dio conosce quello che abbiamo nel cuore, anche se non è stato esposto a parole. Il nostro versetto, quello del Salmo 10:17, dichiara: O Eterno, tu dai ascolto al desiderio degli umili. Dio conosce i nostri desideri quando non li conosciamo nemmeno noi stessi. Spesso non conosciamo i desideri gli uni degli altri, almeno non quelli più profondi e nascosti. Dio invece conosce ogni nostro desiderio. Quello che abbiamo nel più profondo del cuore, Dio lo conosce perfettamente. Sarebbe già meraviglioso se Dio avesse promesso soltanto di sentirci quando parliamo con Lui. Però, Egli fa molto di più: Dio ascolta anche quello che non manifestiamo con le nostre parole, ma che è nascosto nel nostro cuore! Non esiste nessun potere del genere nell'intero universo e non esiste nessuno così misericordioso quanto lo è Dio verso gli umili!

Il cuore è l'aspetto più importante delle nostre preghiere

Un altro punto fondamentale da capire riguardo alle nostre preghiere è che il cuore è l'aspetto più importante di esse. I nostri desideri sono i frutti dei nostri cuori. Il cuore è la fonte e il nocciolo delle nostre suppliche. Pregare con il cuore è il cuore della preghiera.

Senza il cuore, la preghiera è una miserabile beffa. L'abbaiare di un cane o il grugnito di un porco hanno tanta grazia quanta ne ha una preghiera se non è di cuore. Dio ascolterà prima il grido dei corvi che le preghiere fatte nelle chiese quando la mente di chi prega non è sincera e quando la preghiera non viene dal cuore.

Ci sono tante preghiere, soprattutto preghiere fatte davanti agli altri uomini, che non sono altro che peccati presuntuosi. Per capire questo, immagina se tuo figlio dovesse venire da te e farti una richiesta con una voce artificiosa, cercando di essere elegante. Gli daresti ascolto? Oppure, se anziché fare una chiara richiesta, come per esempio: "papà, ho bisogno di tale cosa", dovesse prendere un foglio e leggere parole eccellenti del tipo: “carissimo ed eccellentissimo padre, ho uno richiesta da farti in base al tuo grande affetto per me. Riconoscendo che tu sei un padre straordinario, ti prego di concedermi tale cosa.”. Orbene, se tuo figlio dovesse parlarti così, tu gli diresti: “lascia stare questi discorsi, che cos'è che vuoi? Dimmelo in modo semplice e senza tutti questi giri di parole!”

Comprendiamo dalla Bibbia che la preghiera fatta per essere eloquente è molto gravosa per Dio. Quando Pietro cominciava ad affondare in mare, lo si può immaginare che pregava Gesù con grande eloquenza?

Quando le nostre preghiere vengono dal profondo del nostro cuore, non stiamo lì a pensare e a parlare in modo eloquente. Quando preghiamo dal profondo del nostro cuore, preghiamo con semplicità.

La preghiera deve essere secondo la volontà di Dio, che è il senso del pregare nel nome di Cristo, ma deve anche essere una preghiera che viene dal cuore!

Quando uno prega ma il cuore non desidera profondamente quello che prega, ciò equivale ad invitare Dio a rifiutare quella preghiera. Se pregate come un dovere e mentre pregate la mente pensa a 1000 altre cose, vuol dire che i vostri desideri non sono profondi e le vostre preghiere porteranno poco frutto. Per essere efficaci, le preghiere devono essere ferventi. La preghiera deve essere un fuoco ardente per essere accettevole e gradita a Dio!

Se la mancanza di una risposta alle tue preghiere non ti farebbe stare estremamente male, oppure se una risposta alla tua preghiera non porterebbe grande gioia al tuo cuore, allora puoi prendere per scontato che dovrai aspettare moltissimo prima di avere una risposta. Questo perché dobbiamo pregare con fervore, avendo veramente a cuore il desiderio per cui preghiamo.

La preghiera che riceverà una risposta è la preghiera fatta con importunità. Ricordate la parabola della donna con il giudice ingiusto? Il punto è quello di avere un desiderio così fervente nel nostro cuore che nulla ci ostacola dal pregare per quella data cosa. Una preghiera fatta con una parte del nostro cuore non basta; il cuore e l'anima devono essere pienamente coinvolti quando preghiamo perché la preghiera fatta quando il cuore è mezzo addormentato non arriverà in cielo. Nello stesso modo che dobbiamo lodare Dio con tutto il nostro cuore, dobbiamo anche pregare con tutto il nostro cuore.

La Bibbia dichiara che l'uomo che è doppio di cuore non deve aspettarsi una risposta da Dio. Similmente, chi prega con mezzo cuore, ovvero senza un vero desiderio di cuore, non deve aspettarsi una risposta.

Quando il cuore è fervente, lo spirito è animato e i desideri profondi, allora si prega di cuore. Non siamo sempre così, perciò, quando siamo così, preghiamo tanto. È giusto prepararci per la preghiera e nulla ci prepara per la preghiera quanto un profondo desiderio per ciò che preghiamo. Questo è simile al mangiare, nulla ci prepara al mangiare quanto una grande fame!

Voglio incoraggiarvi a dedicarvi tanto alla preghiera quando i vostri desideri sono più forti del solito. Non sempre i nostri desideri sono così forti, ma dobbiamo essere come una barca a vela che deve approfittare di ogni occasione in cui c'è un vento favorevole. È buono dedicare molto tempo alla preghiera in ogni stagione della vita, ma in modo speciale quando il cuore è fervente!

Quando il nostro cuore non è fervente, spesso Dio, nella Sua bontà, prepara il nostro cuore operando in noi per darci un profondo senso di ciò che ci serve. A volte, per fare questo, Dio ci manda tristezze, tentazioni e difficoltà e fa sì che il nostro spirito gridi sotto il peso della nostra coscienza, ma tutto questo è buono e ci serve perché viene usato da Dio per insegnarci a pregare veramente di cuore. Nessuno sa pregare bene come colui che sta affondando in mare, proprio come Pietro. Quando Giona si trovava nel ventre del pesce grande, pregava con più intensità che mai nella sua vita. Quando il tuo cuore è sopraffatto dalla tristezza, guardi lassù a Cristo, il Salvatore, e trovi la gioia per la tua anima in Lui.

A volte i nostri desideri diventano deboli e fiacchi, ma quando lo Spirito di Dio ci rivela la nostra povertà spirituale, allora desideriamo profondamente e sospiriamo la benedizione spirituale.

Se non hai dei desideri profondi di avvicinarti a Dio, allora imploraLo di darti desideri giusti e profondi finché sarai preparato a ricevere le vere benedizioni di Dio. Oh quale privilegio abbiamo che possiamo chiedere a Dio di darci i desideri che non abbiamo! Quando Dio opera in noi, spingendoci a pregare di cuore, è perché Egli vuole benedirci. Quando puoi riconoscere un desiderio santo nel tuo cuore, sappi che è stato il Signore a mettercelo. Sappi anche che, per onorare Se stesso, Egli ascolterà la preghiera fatta di cuore e nel nome di Gesù Cristo. Dio non può mancare di rispondere alle nostre preghiere che portano gloria a Lui.

Prima di chiudere, vorrei portare una parola a chi sta cercando la salvezza in Gesù Cristo. Se hai un sincero desiderio di essere salvato, se questo desiderio si trova nel profondo del tuo cuore, sappi che questo desiderio non viene da te. Sappi che questo desiderio non arriva dalla natura umana. Chiaramente, non arriva da Satana, né dal mondo. Quando c'è un profondo desiderio di ricevere la salvezza, è Dio che è all'opera, stimolando il cuore a desiderare la salvezza in Gesù Cristo. Chi ha questo desiderio può avere quella pace nel proprio cuore che Dio ascolterà la sua preghiera per la salvezza. Dio ascolterà questo desiderio del cuore. Perciò, se tu hai questo desiderio, ti esorto di gridare a Dio ed Egli ti ascolterà!

Credi fermamente che Dio ti ascolta, prostrati ai piedi del Figlio di Dio, Gesù Cristo, e pensa al Suo sacrificio sulla croce. Entra nella presenza di Dio per mezzo del sacrificio che Gesù ha compiuto per salvare i peccatori. Accogli l'invito di Gesù Cristo quando Egli dichiara: “venite a Me ed Io dirò riposo all'anima vostra!”.

Invece, a chi è salvato dico: prega Dio di darti un profondo desiderio per le cose di eterno valore, per un cammino più stretto con Lui. Umiliati, costi quello che costi, anziché aspettare che Dio ti umilii. Prega Dio di cambiare il tuo cuore, affinché le tue preghiere vengano dal profondo di esso e siano conformi alla Sua volontà. Quando siamo umili, vogliamo che la volontà di Dio sia fatta in noi, non la nostra volontà.

O che possiamo essere un popolo veramente umile, affinché Dio ascolti le nostre preghiere!