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Aggeo 2:20-23

filename: 37-02-20.doc di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org - Sermone 6 su Aggeo, di Marco deFelice, per 25 agosto, 2002

Riassunto di Aggeo finora

Da alcune settimane stiamo considerando il messaggio di Dio contenuto nel libro di Aggeo. Come per tutti gli altri libri di profezia, l’insegnamento divino contenuto in questo testo era valido per i lettori di quel tempo ed è altresì valido per il popolo di Dio di ogni epoca. Quindi, questo messaggio è molto significativo anche per noi. In Aggeo abbiamo visto quanto è grave il peccato di avere altre priorità nella vita e di trascurare Dio. Attraverso il libro di Aggeo impariamo che la soluzione a questo peccato è molto semplice: il ravvedimento seguito dal mettere Dio al primo posto.

Abbiamo visto che, in seguito al ravvedimento del popolo, Dio inviò ad essi un messaggio tramite Aggeo, con il quale annunciava che Egli era con loro. Tramite le Scritture e lo Spirito Santo, Dio manda lo stesso messaggio a noi. Quando noi ci rivolgiamo a Dio, Egli è con noi.

Dopo aver iniziato il lavoro di ricostruzione del Tempio, questi Giudei si erano scoraggiati perché la loro costruzione era talmente inferiore al primo Tempio che sembrava inutile continuare. Dio mandò loro un messaggio di incoraggiamento, esortandoli ad andare avanti con i lavori, perché Egli avrebbe benedetto l’opera delle loro mani rendendo quel Tempio più glorioso del precedente. L’adempimento di questa profezia si ebbe con la presenza di Cristo e con la predicazione del Vangelo in quel Tempio.

Anche noi siamo soggetti a questo tipo di scoraggiamento, esso ci prende quando camminiamo in ubbidienza a Dio ma sembra che i risultati siano così irrilevanti che è inutile andare avanti. In questi casi, dobbiamo ricordare che Dio ci chiede l’ubbidienza e la fede, non i risultati. Sarà Dio a produrre i risultati e a glorificare quello che facciamo. Noi siamo responsabili esclusivamente del camminare in fede e in ubbidienza.

Abbiamo considerato poi il successivo messaggio che Dio diede tramite Aggeo, in esso è evidenziata questa verità: ciò che è consacrato non può consacrare altre cose, mentre ciò che è impuro contamina tutto quello con cui entra in contatto. La lezione di questa profezia è che tutti i nostri impegni per Dio non possono togliere la colpa di un peccato che rifiutiamo di confessare e abbandonare. Un peccato non confessato rende impuro anche eventuali impegni per Dio. Dio è Santo, Egli vuole che abbandoniamo il nostro peccato. I grandi sacrifici fatti per Dio non hanno valore se non sono accompagnati da santità e ubbidienza.

Queste sono le verità principali che abbiamo considerato finora in questo libro. Oggi vogliamo esaminare l’ultimo messaggio, un messaggio che fu dato ad Aggeo lo stesso giorno del messaggio precedente. Mentre quel messaggio era indirizzato a tutto il popolo, questo messaggio fu indirizzato direttamente a Zorobabel, il governatore.

chi era Zorobabel

Per poter comprendere questo messaggio, dobbiamo capire chi era Zorobabel. Zorobabel era un discendente del re Davide. Il suo nonno era il re Ieconia, che fu fatto prigioniero dei Babilonesi. Evidentemente Zorobabel fu stabilito Governatore dei Giudei mentre era ancora in Babilonia. Quando poi Ciro permise ai Giudei di tornare in patria per ricostruire il Tempio, Zorobabel fu collocato come loro governatore. Non era il re, perché a partire dall’Esilio fino a quando Cristo non ritornerà per stabilire il suo trono sulla terra, nessuno si siederà sul trono di Davide. Però a Zorobabel fu permesso di essere governatore, questa era una posizione simbolica di governo per un discendente di Davide.

Suo nonno Ieconia era stato disubbidiente a Dio, e fu rigettato da Lui. Zorobabel, invece, era un uomo fedele a Dio; Dio riprese con lui la linea di discendenza di Davide come Suo possesso speciale.

La qualità più importante da notare in Zorobabal è che egli rappresenta un Tipo di Cristo. Ricordiamo che Dio dirigeva la storia di Israele in modo che molti uomini, e molti avvenimenti erano Tipi di Cristo e della sua opera. Essere un Tipo di Cristo vuol dire essere una specie di simbolo. Nulla nella Bibbia è per caso. Dio gestiva tutto per insegnarci del Cristo, dell’opera che Egli avrebbe compiuto nella sua prima venuta e di quello che farà quando ritornerà. In Zorobabel possiamo vedere delle caratteristiche di Gesù Cristo, nonché di quello che Dio farà nel futuro tramite Cristo.

Nel messaggio precedente, Dio aveva dichiarato al popolo che stava per benedire loro con abbondanti raccolti. Invece in questo messaggio a Zorobabel, Dio va oltre, e spiega delle grande opere future che compirà. Dio aveva già menzionato quest’opera in Aggeo 2:6,7.

6 Così infatti parla il SIGNORE degli eserciti: “Ancora una volta, fra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e l’asciutto; 7 farò tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno e io riempirò di gloria questa casa”, dice il SIGNORE degli eserciti. (Aggeo 2:6-7 NRV)

In quella profezia, Dio annuncia alcune delle cose che farà durante il Millennio, quando Gesù Cristo regnerà sulla terra. Possiamo supporre che Zorobabel volesse sapere di più di quella profezia. Perciò, in questo messaggio, Dio gli fornì nuove spiegazioni circa il suo piano futuro.

Consideriamo ora la prima parte di questo messaggio.

20 La parola del SIGNORE fu rivolta di nuovo ad Aggeo, il giorno ventiquattro del mese, in questi termini: 21 «Parla a Zorobabel, governatore di Giuda, e digli: “Io farò tremare i cieli e la terra; 22 rovescerò il trono dei re e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni; rovescerò i carri e quelli che vi montano; i cavalli e i loro cavalieri cadranno, l’uno per la spada dell’altro.

Dio farà tremare i cieli e la terra. Rovescerà il trono di re e distruggerà la potenza dei regni delle nazioni.

In un senso parziale, come per tante altre profezie, Dio ha già fatto questo. Durante la storia Dio ha rovesciato regno dopo regno. Il regno di Persia era stato stabilito da poco, ma dopo non molti anni, Dio innalzò Alessandro Magno che distrusse il regno di Persia. Poi, alcuni anni dopo, Dio avrebbe fatto morire lui, dividendo il suo regno in quattro parti. Successivamente Dio innalzò l’impero Romano e, dopo di quello, distrusse anche quel regno. In tutta la storia i regni sono durati solamente finché sono serviti agli scopi di Dio. È Dio che innalza e abbassa i regni del mondo.

Questa profezia, però, guarda oltre l’opera di Dio nella storia, quell’opera che si riferisce ai regni della terra. Questa profezia riguarda l’opera che Dio attuerà sia alle potenze della terra che a quelle dei cieli. Egli farà tremare sia i cieli che la terra. Rovescerà sia il regno di Satana, che quelli degli uomini.

Vediamo un piccolo anticipo di questo quando Gesù era sulla terra, con riferimento alla paura che i demoni avevano di Lui. Essi sapevano che il Signore ha assoluta autorità su di loro, e che non possono rifiutare un suo comando. Leggiamo, in Marco 5,un esempio di come i demoni implorano Gesù di non gettarli nel tormento.

1 Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. 4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. 5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. 6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 7 e a gran voce disse: «Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». 8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest’uomo!» 9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti». 10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 11 C’era là un gran branco di porci che pascolava sul monte. 12 I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. (Marco 5:1-13 NRV)

In questo brano, vediamo che i demoni tremavano nella presenza di Cristo. Un altro esempio di come Dio fece tremare le potenze nei cieli, per mezzo di Cristo, fu quando il Signore Gesù morì sulla croce e risuscitò. Considerando solamente il lato materiale, la risurrezione è l’opera più grande mai accaduta al mondo. Guardando oltre quello che vediamo con i nostri occhi naturali, però, c’è quello che Dio ci rivela nelle Scritture; in esse Dio ci permette di vedere dietro le quinte.

In Giovanni 12:28-31 Dio parlò ad alta voce per fare notare la sua approvazione nei riguardi di Cristo. Leggiamo:

28 Padre, glorifica il tuo nome!» Allora venne una voce dal cielo: «L’ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!» 29 Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo». 30 Gesù disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; (Giovanni 12:28-31 NRV)

Quando Dio dichiara, parlando di Cristo: “lo glorificherò di nuovo” si riferisce alla risurrezione. In essa Cristo fu grandemente glorificato, così come quando egli salì in cielo per prendere il suo posto alla destra di Dio.

Successivamente Gesù dichiarò che il mondo stava per essere giudicato, e che il principe del mondo sarebbe stato cacciato. Quando Gesù è stato crocifisso, e poi è risuscitato, i poteri celesti sono stati rovescati. Il potere di Satana è stato grandemente sminuito, questa è un’anteprima della sua condanna eterna alla seconda venuta di Cristo. La croce è stata, quindi, la vittoria di Cristo su Satana.

Possiamo leggere questo anche in Colossesi 2:14,15

14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. (Colossesi 2:14-15 NRV)

Cristo Gesù ha trionfato sui principati e sulle potenze del male, facendo un pubblico spettacolo di loro per mezzo della croce.

In Colossei 1 l’apostolo Paolo stava parlando con delle persone che avevano già ricevuto la salvezza. Notiamo, in Colossesi 1:12,13, come l’apotolo descrive ciò che era avvenuto alla loro salvezza.

12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. 13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. (Colossesi 1:12-14 NRV)

Anche se tante persone non se ne rendono conto, senza Cristo ogni uomo è uno schiavo del peccato e prigioniero del potere delle tenebre, Tale potere è personificato in Satana e nel suo regno. Da quando Dio ha risuscitato Cristo, ogni volta che Dio salva un uomo, quella persona viene liberata dalla potenza delle tenebre, e trasportata nel regno di Gesù Cristo. In questo modo, Dio fa tremare le potenze delle tenebre in terra e nei cieli. Anche questo è un adempimento parziale di questa profezia.

Ascoltiamo ancora Aggeo 2:21,22

21 «Parla a Zorobabel, governatore di Giuda, e digli: “Io farò tremare i cieli e la terra; 22 rovescerò il trono dei re e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni; rovescerò i carri e quelli che vi montano; i cavalli e i loro cavalieri cadranno, l’uno per la spada dell’altro.

Il vero e pieno adempimento di questa profezia avverrà quando Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo e regnare su tutta la terra. Il libro dell’Apocalisse tratta di questa verità più di qualsiasi altro libro della Bibbia. Leggiamo dal Apocalisse 19:11.

11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. 12 I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. 13 Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. 14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell’ira ardente del Dio onnipotente. 16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI. 17 Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; 18 per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini di ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi». 19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito. 20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. 21 Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni. (Apocalisse 19:11-21 NRV)

In questo brano vediamo Cristo Gesù ritornare sulla terra,in grande potenza e gloria. Tutte le nazioni del mondo si radunano per fare guerra contro di Lui, guidati dalla bestia, che è il portavoce di Satana. Gesù distruggerà tutti questi uomini. Poi regnerà sulla terra per mille anni, alla fine dei quali i peccatori saranno risuscitati per il giudizio finale. La cosa importante da notare a questo punto è che i re della terra, che rappresentano le tanti nazioni, faranno alleanza per combattere contro Cristo. Nella profezia diAggeo, il SIGNORE dichiara quello che farà in quel giorno. Egli dichiara, tramite il profeta:

22 rovescerò il trono dei re e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni; rovescerò i carri e quelli che vi montano; i cavalli e i loro cavalieri cadranno, l’uno per la spada dell’altro.

Il SIGNORE Cristo Gesù distruggerà la potenza dei regni delle nazioni. Sarà una distruzione totale ed eterna. Nemmeno uno dei nemici del Signore rimarrà in piedi.

Molte persone oggi affermano che Dio è tanto buono da chiudere gli occhi sul peccato. Invece, quando Cristo ritornerà, mostrerà l’ira di Dio, come è stato profetizzato molte volte nella Bibbia. Visto che tutte le altre profezie si sono adempiute perfettamente, possiamo essere certi che anche queste profezie si avvereranno in pieno. Tutti i poteri umani e spirituali che oggi sembrano così forti, saranno completamente rovesciati e distrutti da Cristo quando ritornerà.

Sapendo questo possiamo essere tranquilli, anche quando umanamente sembra che le cose non vadano bene; noi sappiamo infatti che Dio ha il pieno controllo di ogni cosa.

Il salmo 46 è l’esempio di un brano che ci spiega come questa verità può aiutarci a stare tranquilli:

1 Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. 2 Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, 3 se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Pausa] 4 C’è un fiume, i cui ruscelli rallegrano la città di Dio, il luogo santo della dimora dell’Altissimo. 5 Dio si trova in essa: non potrà vacillare. Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino. 6 Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie. 7 Il SIGNORE degli eserciti è con noi, il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa] 8 Venite, guardate le opere del SIGNORE, egli fa sulla terra cose stupende. 9 Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra; rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra. 10 «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra». 11 Il SIGNORE degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa] (Salmi 46:1-11 NRV)

Quindi, cari, chi appartiene a Cristo può avere una grande serenità perché, per quanto il mondo può sembrare agitato, possiamo stare tranquilli e sicuri in Cristo; sapendo che Dio ha il pieno controllo di tutto. Invece, chi NON appartiene a Cristo ha ogni motivo di avere grande timore, perché è soggetto al giudizio di Dio.

una parola a Zorobabel

Ora, passiamo alla parte finale di questa profezia. Leggiamo v.23

Quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, “io ti prenderò, Zorobabel, figlio di Sealtiel, mio servo”, dice il SIGNORE, “e ti terrò come un sigillo, perché io ti ho scelto”, dice il SIGNORE degli eserciti». (Aggeo 2:23 NRV)

Per capire questa profezia, dobbiamo ricordiamo che Zorobabel, come discendente di Davide e antenato di Gesù Cristo, era un Tipo di Cristo. Quello che Dio dichiara a Zorobabel, glie lo dichiara in quanto Tipo di Cristo, infatti queste verità saranno adempiute pienamente in Cristo.

Esaminiamo questa profezia.

“Quel giorno” nella Bibbia rappresenta il giorno di Giudizio, il Giorno del ritorno di Cristo, quando Gesù ritornerà nella sua gloria divina. Quel giorno, dichiara il SIGNORE, “io ti prenderò”, Zorobabel, figlio di Sealtiel, mio servo.

mio servo

Zorobabel è chiamato “il servo del Signore”. Anche Mosè e Davide furono chiamati da Dio i servi del Signore. È un grande onore essere un vero servo dell’Iddio vivente. Dio distruggerà i suoi nemici ma curerà i suoi servi.

Tutti i servi del Signore sono stati TIPI del vero Servo del SIGNORE, ossia Gesù Cristo. Il brano di Isaia 42.1, che è una profezia di Cristo il Messia, dichiara che Gesù è il servo del SIGNORE. È il SIGNORE che asserisce in questo brano:

«Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni. (Isaia 42:1 NRV)

In questo versetto, Cristo Gesù viene definito da Dio il suo servo, ed anche il suo eletto. Gesù è il vero servo di Dio, perché è venuto per fare tutta la volontà del suo Padre celeste.

Nel brano di Isaia 42, Dio dichiara inoltre: “il mio eletto di cui mi compiaccio”. Cristo è l’eletto di Dio. Notiamo il brano in Aggeo 2:23 ancora.

Quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, “io ti prenderò, Zorobabel, figlio di Sealtiel, mio servo”, dice il SIGNORE, “e ti terrò come un sigillo, perché io ti ho scelto”, dice il SIGNORE degli eserciti». (Aggeo 2:23 NRV)

Anche in questo punto Dio dichiara di avere scelto Zorobabel in quanto Tipo di Cristo. Quando Dio sceglie una persona, tale scelta è libera, cioè non è in base al merito di quella persona. La Bibbia usa anche la parola “elezione” per descrivere la libera scelta di Dio.

Quando Dio sceglie qualcuno, porta a termine tutti i piani che ha per quella persona. Cristo è il prescelto da Dio nel senso più profondo. Leggiamo questo in 1 Pietro 2:4.

Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, (1 Pietro 2:4 NRV)

Gesù Cristo è il prescelto di Dio. Gesù Cristo è il Capo della Chiesa, quindi Egli rappresenta la Chiesa davanti al Padre. Come Cristo è il prescelto da Dio, anche i veri credenti sono stati scelti da Dio.

Chi è “in Cristo”, ovvero chi appartiene a Cristo ed è stato salvato per mezzo del sacrificio di Cristo, è prescelto, così come Cristo è prescelto. Coloro che vengono salvati da Cristo sono stati scelti da Dio.

un sigillo

Leggiamo ancora il brano di Aggeo, per capire un altro dettaglio importante.

Quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, “io ti prenderò, Zorobabel, figlio di Sealtiel, mio servo”, dice il SIGNORE, “e ti terrò come un sigillo, perché io ti ho scelto”, dice il SIGNORE degli eserciti». (Aggeo 2:23 NRV)

Qui Dio dichiara che Zorobabel, come Tipo di Cristo, era come un sigillo per Dio. Che cosa significa questo?

Nei regni antichi ogni re aveva il suo sigillo che era situato sul suo anello; esso era il suo sigillo personale. Quell’anello era tenuto sempre su un dito della mano destra, pertanto esso era sempre visibile al re. Quel sigillo era il simbolo dell’autorità del re, con esso egli sigillava tutti gli ordini ufficiali. Il sigillo, quindi, rappresentava l’autorità del re ed era qualcosa di molto prezioso e importante per Lui.

Perciò dire a Zorobabel “ti terrò come il mio sigillo” significa dire “Tu sei prezioso a me, ti do la mia autorità.”. Storicamente questo non si è adempiuto in Zorobabel, ciò è stato detto a lui perchè egli era un Tipo di Cristo. Quindi, l’adempimento di questa affermazione è in Cristo Gesù, Egli ha ricevuto dal Padre ogni autorità in cielo e in terra.

Ogni credente è prezioso per Dio, ma Cristo lo è in un modo speciale. Il PADRE ha dato a Cristo ogni autorità. Leggiamo alcuni brani che parlano dell’autorità che Cristo ha ricevuto. Ci sono tanti altri brani che dichiarano questo, ve ne cito solo alcuni per motivi di tempo.

E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. (Matteo 28:18 NRV)
Daniele 7:14 (parlando del Messia) gli furono dati dominio, gloria e regno, perché le genti di ogni popolo, nazione e lingua lo servissero. Il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà distrutto.
Romani 14:9 Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi.
Efesini 1:20 Questa potente efficacia della sua forza egli l’ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, 21 al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. 22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa,
Apocalisse 11:15 Poi il settimo angelo sonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che dicevano: «Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli».
Apocalisse 17:14 Combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli».

Gesù Cristo è il SIGNORE di tutto. Egli è il Sigillo del SIGNORE DIO, ciò vuol dire che Cristo è la manifestazione dell’autorità e del potere del Padre.

Cosa vuol dire questa verità per noi? Vuol dire che possiamo fidarci totalmente di Cristo; siccome Egli ha ogni potere ed ogni autorità, nulla può ostacolare la sua opera.

Conclusione

Con ciò concludiamo questo studio del libro di Aggeo. Questo libro inizia con un avvertimento di quanto è grave il peccato di non avere Dio al primo posto nella nostra vita. Abbiamo visto come il Signore disciplinava duramente questi Giudei, per stimolarli a mettere Lui al primo posto. Quanto è importante per noi tenerLo al primo posto.

Abbiamo visto il cuore tenero di Dio, in quanto appena queste persone si ravvidero, Dio subito inviò loro un messaggio di incoraggiamento. Dio è Santo, Egli non chiude gli occhi davanti al peccato però, quando noi abbandoniamo le nostre iniquità, Dio ci perdona subito e totalmente.

Abbiamo anche visto che non dobbiamo scoraggiarci quando sembra che la nostra ubbidienza non produce grandi risultati. Dio non pretende risultati da noi. Egli richiede la fede, l’ubbidienza e la perseveranza. Sarà Dio stesso a produrre i risultati. Quando camminiamo per fede, ossia in ubbidienza, Dio ci benedirà. Quindi possiamo essere tranquilli quando stiamo camminando in ubbidienza a Lui.

In fine, questo libro si conclude con una profezia del giudizio finale del mondo. Tante volte, vedendo il male nel mondo, è facile per noi scoraggiarci. Potrebbe sembrare che non conviene seguire il Signore, in quanto sembra che sono i malvagi ad avere tutti i vantaggi. Quanto è importante per noi ricordare che non vediamo tutto ancora. Noi vediamo l’ingiustizia del mondo, però le Scritture ci rivelano che il Giudizio sta per arrivare. Questa verità può esserci di grande conforto, e anche un grande stimolo per vivere una vita santa e pura, in attesa del ritorno di Cristo.

Quindi cari amici, impariamo dalle verità nel libro di Aggeo. Mettiamo Dio al primo posto. Non scoraggiamoci se non vediamo risultati, piuttosto, camminiamo in ubbidienza, per fede. Ricordiamo poi che ciò non è tutto. Le benedizioni di oggi sono grandi, ma il meglio deve ancora arrivare, il meglio verrà quando Cristo Gesù ritornerà. Viviamo in modo da essere pronti per accogliere il nostro SIGNORE e Salvatore. Grazie a Dio per questo libro.