Aiuto Biblico

Giovanni 17:1-2 - la Preghiera di Gesù, parte 1

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, – cmd apb –
parole chiavi: salvezza, elezione, predestinazione, Giovanni

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Molto spesso, e giustamente, pensiamo alla vita cristiana in termini di come dobbiamo vivere. E certamente, è estremamente importante come viviamo, perché se non c'è frutto, se non c'è un cambiamento di vita, allora non c'è la vera salvezza.

Però, il cuore della vita cristiana non sono i comandamenti che ci indicano come dobbiamo vivere, ma è quello che Gesù Cristo ha fatto per noi e quello che continua a fare per noi. Infatti, una vita cristiana focalizzata principalmente sui comandamenti e i nostri doveri sarà una vita cristiana senza gioia.

Quindi, oggi vorrei considerare il cuore di Gesù per i suoi. Per fare questo, vogliamo iniziare a considerare la preghiera di Gesù che troviamo in Giovanni 17, una preghiera che è per tutti i veri discepoli di Gesù, sia quelli di allora che quelli di oggi. Gesù fece questa preghiera appena prima di andare sulla croce. In questa preghiera impariamo delle verità profonde, che possano esserci di immenso incoraggiamento.

Allora trovate con me Giovanni 17. Iniziamo col versetto 1 per capire meglio il sentimento che Cristo ha per noi. Leggo Giovanni 17:1,2.

“1 Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: "Padre, l’ora è venuta; glorifica il Figlio tuo, affinché anche il tuo Figlio glorifichi te, 2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato.

Poco prima di questo, Gesù aveva insegnato delle verità importanti ai suoi discepoli nel corso dell'ultima cena. Troviamo questi insegnamenti in Giovanni 14,15, e 16. Per esempio, aveva insegnato la necessità di dimorare in Cristo. Aveva parlato del fatto che sarebbero stati odiati dal mondo. Aveva spiegato che egli avrebbe mandato lo Spirito Santo per consolarli e insegnare. Quindi, Gesù li aveva preparati per la sua partenza e il suo ritorno in cielo. Dopo aver finito i suoi discorsi, Gesù si rivolge al Padre.

La prima cosa che Gesù dice al Padre è: “L'ora è venuta”, perché ormai, era l'ora per Gesù di andare alla croce. Gesù è venuto nel mondo per andare sulla croce, e poi per risuscitare. Questa era la sua missione, e lui sapeva che ormai, l'ora della croce era venuta. Sapeva che avendo finito la preghiera, sarebbero andati nelgiardino, e poi, egli sarebbe stato arrestato per iniziare il processo che lo avrebbe portato alla croce la mattina successiva, e poi alla risurrezione.

Gesù è venuto al mondo per dare la sua vita in sacrificio per poter salvare i peccatori. Tanti oggi descrivono Gesù come un grande maestro. Certamente, non c'è mai stato un maestro comeLlui, ma Egli non è venuto principalmente per insegnare. Tanti dicono che Gesù è un buon esempio da seguire. E certo, nessuno è mai stato come Gesù. Però Gesù non è venuto principalmente per essere di esempio. Altri parlano di tutto il bene che Gesù faceva. Ed è vero che nessuno ha mai fatto tutto il bene che Gesù faceva, guarendo tante persone. Ma Gesù non è venuto principalmente per fare del bene. Gesù è venuto per quell'ora, l'ora della croce, e poi per la risurrezione. Questo è il motivo per cui Gesù venne sulla terra. E Gesù sapeva che ormai, la sua ora era arrivata.

Glorifica il Figlio

Poi Gesù dichiara:

“Glorifica il Figlio tuo, affinché anche il tuo Figlio glorifichite.”

Prima di tutto, ricordate che solo Dio ha la gloria. Quindi il fatto che Cristo chiede al Padre di glorificarlo è una conferma della divinità di Cristo Gesù. Notate che qui Gesù sta chiedendo al Padre di glorificare Lui, il Figlio, in modo che poi il Figlio avrebbe glorificato il Padre. Il Figlio e il Padre si glorificano l'un l'altro. Ricordate le parole di Gesù in Giovanni 5:23.

“affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.” (Giovanni 5:23 LND)

Per onorare il Padre, bisogna onorare il Figlio. La stessa cosa per glorificare il Padre. In Filippesi 2:9-11, leggiamo di come il Padre innalza il Figlio alla posizione di gloria, dopo che Cristo andò alla croce. Ve lo leggo:

“9 Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:9-11 LND).

Notate che quando ogni ginocchio si piega davanti a Cristo, che è un modo per glorificarlo, allora questo porta gloria a Dio Padre.

Quando Gesù prega il Padre di glorificare il Figlio, sta parlando della risurrezione e dell'ascensione in cielo, che manifestavano al mondo che Gesù è il Cristo, Dio incarnato. Quando il Padre resuscitò Cristo, e Lo fece sedere in cielo alla sua destra, glorificò Cristo, e questo portava Gloria al Padre. Inoltre, il fatto che tramite la morte e la risurrezione di Gesù Cristo tanti sono stati salvate nei secoli, e tutt'ora vengono salvati, anche questo glorifica il Figlio, e glorifica il Padre.

Allora, la salvezza porta gloria al Figlio e al Padre. Se tu sei salvato in Gesù Cristo, la tua salvezza dà gloria a Cristo, e dà gloria al Padre!

Il Potere di Gesù Cristo

Consideriamo attentamente quello che Gesù dichiara nel versetto 2. Prima di tutto, parla del suo potere. Leggo il versetto 2. Gesù sta parlando al Padre di se stesso, il Figlio di Dio.

“Perché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato.”

Prima di tutto, notate il sovrano potere di Gesù Cristo. Il nostro Signore e Salvatore ha potere sopra ogni carne. Tutto quello che è nel mondo è sotto il controllo di Gesù Cristo. In Matteo 28 Gesù dichiara: “Ogni potestà mi è statadatain cielo e sulla terra.” Il nostro Signore è sovranamente in controllo, e perciò siamo sicuri in Lui.

Gesù Cristo Dà Vita Eterna

Notate però che questo potere è stato dato a Gesù affinché Cristo dia vita eterna a tutti coloro che il Padre gli ha dato. Ci sono alcune verità profonde e ricche in queste parole. Prima di tutto, Gesù Cristo può dare vita eterna alle persone. Solo Dio ha vita in sé e può dare vita. E allora il fatto che Gesù può dare vita, in questo caso vita eterna, dimostra ancora che Egli è Dio.

Ricordate Giovanni 5:21, in cui Cristo spiega che questa qualità appartiene a Dio, ma che anche Lui ha questo potere. Vi leggo quel brano.

“Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole.” (Giovanni 5:21 LND)

Gli uomini non hanno vita in loro stessi, ricevono la vita da Dio. Allora, il Padre dà vita, e così anche il Figlio dà vita a chi vuole. Gesù è Dio. Chi ha la vita eterna, l'ha ricevuta da Gesù Cristo!

A Tutti Coloro che il Padre ha dato al Figlio

Notate attentamente le ultime parole di questo versetto, che vedremo altre volte in questo brano. Ve le leggo:

“affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato.”

È estremamente importante che comprendiamo chi sono queste persone che il Padre ha dato al Figlio. Allora, prima di tutto notate che Gesù dà vita eterna a coloro che il Padre Gli ha dato. Quindi, il Padre ha dato certe persone a Gesù, e dopo che sono state date a Gesù, Gesù ha dato loro la vita eterna. Quindi, sono stati dati a Gesù prima della salvezza! Chi sono queste persone, e a che punto sono state date a Gesù?

Prima di tutto, notate che Gesù dà vita eterna a tutti coloro che il Padre Gli ha dato. Quindi, tutti quelli che il Padre dà a Gesù, dopo ricevano la vita eterna da Gesù. Quindi, il Padre dà al Figlio coloro che successivamente il Figlio salverà.

Per capire meglio chi sono queste persone, anche se è già chiaro che si tratta di tutti coloro che vengono salvati, voglio leggere altri versetti di questa preghiera di Gesù. Così, possiamo mettere le varie parti tutti insieme. Poi, Dio volendo, nel prossimo sermone torneremo a vedere gli altri aspetti di questa preghiera.

Allora, nel versetto 2 abbiamo letto che il Padre ha dato al Figlio delle persone, che poi il Figlio dà loro la vita eterna. Adesso, voglio leggere il versetto 6.

“Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola.”

Allora qui, impariamo che questi uomini, e donne, venivano dal mondo. Il Padre ha dato al Figlio questi uomini dal mondo. Impariamo inoltre che appartenevano già a Dio, infatti Gesù disse "erano tuoi" e che il Padre li ha dati al Figlio.

Gesù ha manifestato il nome del Padre a questi uomini, e poi questi uomini hanno osservato la parola del Padre. Diremo di più in seguito. Ma per ora, notate che queste persone appartenevano al Padre, venivano dal mondo, e sono state date a Cristo, e poi Cristo ha manifestato il nome del Padre a loro.

Appartengono al Padre

Passo al versetto 9, che chiarisce di più la situazione. Leggo il versetto 9.

“Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.” (Giovanni 17:9 LND)

Di nuovo, Gesù ripete il fatto che le persone che il Padre gli ha dato appartengono al Padre. Notate che Gesù prega solamente per le persone che il Padre gli ha dato.

Nel versetto 11, Gesù sta pregando per queste persone, e chiede al Padre di conservarli nel suo nome. Di nuovo Gesù descrive queste persone come "quelli che tu mi hai dato". C'è stato un atto divino in cui il Padre diede al Figlio certi uomini da salvare. Al tempo giusto, Gesù salvò quelli uomini. Gesù prega per coloro che salva.

Cristo continua la sua preghiera per queste persone, e poi, nel versetto 16, dichiara:

“Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.” (Giovanni 17:16 LND)

Gesù dichiara che coloro che il Padre gli ha dato che poi hanno creduto in Lui non sono del mondo. Non appartengono al mondo. Eppure, prima aveva detto che il Padre Gli aveva dato queste persone dal mondo. Quindi prima appartenevano al mondo, e dopo che sono stati dati a Gesù e che Lui ha annunciato loro la parola, non appartenevano più al mondo.

La Preghiera è per Tutti i Credenti nei Secoli

Nel versetto 20, Gesù rende chiaro che la sua preghiera non era solamente per quelli che credevano in lui in quell' 'epoca, ma per tutti coloro che avrebbero creduto in lui anche nel futuro.

“Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola.”

Quindi, questa preghiera da parte di Gesù è per tutti coloro che crederanno veramente in Gesù Cristo in tutta la storia! Questo vuol dire che questa preghiera di Gesù è anche per noi che oggi crediamo veramente in lui.

Chi Sono Queste Persone

Allora, alla luce di questi brani, chi sono queste persone che il Padre ha dato al Figlio, e a cui successivamente il Figlio ha manifestato il nome del Padre, e che hanno osservato la parola di Dio? Chi sono?

Queste persone sono le persone che Dio Padre scelse di salvare. Egli scelse di salvare queste persone prima che sentissero l' Evangelo, infatti, scelse di salvarli prima di aver creato il mondo. E perciò la sua scelta non dipendeva da qualcosa in loro, né da quello che avrebbero fatto nel futuro. Piuttosto, è stato Dio nella sua libertà come Padre a scegliere queste persone, che poi diede a Gesù Cristo perchè li salvasse.

La Bibbia chiama questo fatto predestinazione, e queste persone sono chiamati gli eletti. La predestinazione è quando Dio stabilisce in anticipo chi salverà. Non dipende da qualche merito dell''uomo, non dipende da qualcosa che l'uomo farà, ma è una libera scelta del Padre. Poi, al momento giusto il Padre dà queste persone al Figlio, che compie la loro salvezza.

Efesini 1:4,5

Un brano che descrive quest'opera in modo chiaro è Efesini 1:4-5. Quando dice "in Lui" sta parlando di Gesù Cristo, e il soggetto che sta facendo l'opera è Dio Padre. Ve lo leggo.

“4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore, 5 avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà,” (Efesini 1:4-5 LND)

Prima della fondazione del mondo Dio Padre ha eletto le persone che voleva salvare. Notate che aveva eletto queste persone in Lui, in Gesù Cristo. In altre parole, l'elezione alla salvezza è in Gesù Cristo. Questo era il piano di Dio prima di aver fondato il mondo. La salvezza per mezzo della croce di Gesù Cristo e la sua risurrezione non è un'idea che è nata in Dio dopo la caduta dell'uomo nel peccato. Prima che il mondo fosse creato, Dio aveva già stabilito di salvare gli uomini peccatori per mezzo della croce e della risurrezione di Gesù Cristo!

Predestinazione Secondo il Beneplacito di Dio

Notate anche che parlando a coloro che Dio ha salvato, la Bibbia dichiara che Dio ci ha predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo. Questo accadde secondo il beneplacito della sua volontà. Cioè, la predestinazione non era secondo la fede futura che Dio poteva prevedere. Non era in base a qualcosa che Dio vedeva nell'uomo. Piuttosto, la predestinazione era secondo il beneplacito della volontà di Dio. La parola beneplacito descrive il desiderio di Dio di fare del bene. Dio ha predestinato degli uomini peccatori alla salvezza secondo il proprio desiderio di fare del bene, non secondo alcun merito che erano in questi uomini, perché meriti non ne avevano.

Notate che viene menzionato due volte in quel brano di Efesini che l'elezione e la predestinazione erano in Gesù Cristo e per mezzo di Gesù Cristo. Era stabilito da sempre che Gesù Cristo avrebbe salvato gli uomini che Dio aveva eletto alla salvezza.

Coloro che il Padre ha dato al Figlio

Allora, tornando alla preghiera di Gesù Cristo al Padre in Giovanni 17, adesso possiamo comprendere meglio il senso della preghiera di Gesù quando parla ripetutamente di coloro che il Padre gli aveva dato. Abbiamo visto che queste sono le persone che poi Gesù ha salvato. E allora, comprendiamo che prima ancora di aver creato il mondo, il Padre scelse di salvare certe persone, e diede già queste persone a suo Figlio, che poi sarebbe venuto sulla terra per compiere la salvezza per quelle persone.

Il Padre ha dato queste persone al Figlio. Poi il Figlio ha dato vita eterna a queste persone, e lo sta facendo tuttora ogni volta che salva una persona.

Cosa vuol dire per Noi

Fratelli e sorelle, Giovanni 17 ci insegna una verità incredibile. Ogni persona che Dio salva fa parte del dono che il Padre dà al Figlio e che poi il Figlio salva e alla fine di ogni cosa il Figlio presenterà tutti coloro che avrà salvato al Padre.

Perciò, la nostra salvezza fa parte del rapporto eterno fra il Padre e il Figlio. La nostra salvezza non è una salvezza dai problemi di questa vita. La salvezza è infinitamente più grande di questo. Infatti, vedere la salvezza come un aiuto per i problemi della vita non è capire la salvezza. La vera salvezza vuol dire far parte del piano eterno di Dio, ed essere strappati dal peccato per essere perdonati, e santificati, e preparati per passare tutta l'eternità santi e senza macchia alla presenza di Dio!

E infatti, per avere la gioia della salvezza è importante comprendere e anche ricordare che cos'è la nostra salvezza. La nostra salvezza è un dono di amore che il Padre dà al Figlio, il Figlio salva quelle persone, e con amore dà le persone che ha salvato e santificato al Padre. Quindi, la nostra salvezza è di infinito valore. E durerà per tutta l'eternità. Infatti, il fatto che prima della fondazione del mondo il Padre ha dato al Figlio le persone che il Figlio poi avrebbe salvato vuol dire che la loro salvezza è certa, ed è sicura, perché è determinato prima della creazione del mondo. Dio farà il necessario per portarla a buon fine.

Quindi, io invito ogni persona che ha riconosciuto Gesù Cristo come il suo Signore e Salvatore ad alzare gli occhi al di sopra dei problemi di oggi. I problemi di oggi passeranno. I problemi di oggi sono sciocchezze, alla luce dell'eterno peso di gloria che aspetta tutti coloro che Dio salva in Gesù Cristo. Certo, ci sono problemi adesso. Certo, l'uomo esteriore si va disfacendo. Però, chi è in Gesù Cristo scoprirà che l'uomo interiore viene rinnovato in Cristo.

Voglio leggervi 2Corinzi 4:16-18. Questo brano ci ricorda che la nostra salvezza riguarda l'eternità. Ci ricorda che le prove e le difficoltà di oggi non sono importanti, alla luce del peso eterno di gloria che ci aspetta alla presenza di Dio. Ciò è dovuto al fatto che noi facciamo parte del dono che il Padre ha dato al Figlio, che in quest' epoca il Figlio sta salvando e santificando per poi ripresentare al Padre per tutta l'eternità. Leggo 2Corinzi 4:16-18.

“16 Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2Corinzi 4:16-18 LND)

In questo brano, Paolo fa il confronto fra le afflizioni di oggi, e il peso eterno di gloria futura. Alla luce del peso eterno di gloria che ci aspetta, cioè una gloria infinita, che durerà per tutta l'eternità, tutte le sofferenze di questa vita sono solo per un momento, e sono estremamente leggere. E infatti, più comprendiamo che la nostra salvezza fa parte dell'opera eterna di Dio, e durerà per tutta l'eternità, più possiamo vedere i problemi e pesi di oggi nella giusta prospettiva. Possiamo avere grande gioia nelle sofferenze, sapendo che le sofferenze passeranno, anzi, sapendo che fanno parte del piano eterno di Dio per prepararci per l'eternità!

Quando comprendiamo che la nostra salvezza fa parte di un dono di amore del Padre al Figlio, e poi del Figlio al Padre, possiamo avere immense gioia, perché la nostra salvezza è sicura, perché era stabilita prima della fondazione del mondo. La nostra salvezza è sicura perché non è un'opera nostra, ma è un'opera di Dio.

Certamente, nessuno viene salvato se non si riconosce peccatore, e non si ravvede di cuore, e non crede in Gesù Cristo come Signore e Salvatore. Il fatto della predestinazione non toglie minimamente la responsabilità dell'uomo. L'uomo deve ravvedersi, e deve credere in Gesù Cristo come l'unico che può salvarlo. E quindi, dobbiamo non solo annunciare il giudizio e poi la salvezza in Gesù Cristo, ma esortare gli altri con tutto il cuore a ravvedersi e a credere in Cristo. Dobbiamo esortare e spronare e cercare di convincere, perché chi non si ravvede e non crede in Gesù Cristo sarà mandato nello stagno di fuoco, e sarà tormentato per tutta l'eternità.

Però, è importante anche comprendere che l'uomo è morto nel suo peccato, e che l'uomo naturale non può venire a Gesù per la salvezza, se Dio Padre non lo attira. Questo Gesù lo dichiara in Giovanni 6:44. Ve lo leggo.

“Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Giovanni 6:44 LND).

Quindi, dobbiamo proclamare il Vangelo, e dobbiamo esortare le persone. Chi non viene salvato non viene salvato perché rifiuta l'offerta di Dio. Però, allo stesso tempo dobbiamo ricordare che quando uno crede è perché Dio ha cambiato il suo cuore, avendolo predestinato prima della fondazione del mondo.

Quindi la salvezza non è solo un'offerta che Dio mette davanti a tutti, lasciando decidere agli uomini. Se fosse così, nessuno sceglierebbe Dio, perché per natura, l'uomo ama il suo peccato.

No, la salvezza è un'opera di Dio. Coloro che Cristo salva sono le persone che Dio Padre ha dato al Figlio, come dono di amore.

Poi il Figlio salva quelle persone, le santifica, e poi le presenterà al Padre. Se tu sei salvato, la tua salvezza, come la mia salvezza, fa parte di uno scambio fra il Padre e il Figlio.

Capire questo ci aiuta a capire quanto la nostra salvezza è preziosa al Padre e al Figlio, come anche allo Spirito Santo. Non è solo un'offerta generica che Dio mette davanti a tutti. La nostra salvezza è un dono di amore che il Padre ha dato al suo unigenito Figlio. E siamo preziosi per Gesù Cristo, perché Egli è venuto sulla terra per compiere la nostra salvezza, in modo da poter presentarci al Padre salvati e santificati.

E quindi, mentre proseguiamo nel considerare questa preghiera, è importante che teniamo in mente che Gesù sta pregando suo Padre per le persone che il Padre gli aveva già dato prima della fondazione del mondo. Tu che sei salvato, questa preghiera è per te. Tu fai parte del dono che il Padre ha dato al Figlio. Tu fai parte dell'opera eterna che il Figlio sta facendo per presentarla al Padre! La tua salvezza fa parte di qualcosa di immenso. Ogni persona che è salvata è estremamente importante nel piano eterno di Dio.

Gesù Cristo, Dio-uomo, dà vita eterna a tutti coloro che il Padre gli ha dato. Se tu hai vita eterna, è perché Gesù Cristo ti ha dato questa vita, perché il Padre ti aveva dato a Cristo.

Io prego che possiamo afferrare meglio che facciamo parte di qualcosa di immenso ed eterno, che supera ogni cosa che succede su questa terra. Tutte le cose belle e tutte le cose brutte di questa vita non sono nulla in confronto al privilegio di far parte del rapporto fra il Padre e il Figlio.

Chi NON ha Cristo

E ho una parola per voi che non avete Gesù Cristo come vostro Signore e Salvatore. Ricordate che tutto quello che ha a che fare con questa vita finirà. Aggrapparti a qualunque cosa di questa vita terrena vuol dire aggrapparti a qualcosa che perderai. Agitarti per i problemi di questa vita vuol dire agitarti per cose che finiranno. Tutte le cose belle e tutte le cose brutte di questa vita passeranno. Vivere per questa vita vuol dire vivere per quello che perderai. Impegnarti per avere una vita migliore qua senza avere il perdono vuol dire arrivare al giudizio non preparato, e trovarti nel tormento eterno! E quindi, a voi che ancora siete senza Cristo vi esorto, ravvedetevi, oggi, e credete in Gesù Cristo finché c'è tempo. Oggi è il giorno della salvezza. Non rimandare, perché non sapete quanto tempo c'è ancora.

Chiunque riconosce la gravità della propria condizione, e si ravvede di cuore e crede in Gesù come colui che può salvarlo, sarà perdonato, e Dio lo farà diventare un vero Figlio di Dio. Allora, quella persona scoprirà che fa parte di coloro che il Padre ha dato al Figlio.

A tutti dico: r icordate che Gesù viene glorificato nella salvezza dei peccatori. E anche questo è qualcosa di meraviglioso. Noi possiamo far parte di quello che dà gloria a Gesù Cristo.

Oggi, abbiamo solo iniziato a considerare questa preghiera che Gesù ha fatto al Padre l'ultima sera prima di andare sulla croce. Il punto principale che abbiamo visto è che Gesù ha fatto questa preghiera per coloro che il Padre Gli aveva dato prima della creazione del mondo, e che Gesù era venuto nelmondo per compiere la loro salvezza. Poi, quando saranno santificati, Cristo li presenterà al Padre in modo che possano passare l'eternità alla presenza del Padre e del Figlio.

E quindi, non dobbiamo guardare alla salvezza come la salvezza dai problemi di questa vita. Piuttosto dobbiamo riconoscere che la salvezza fa parte dell'opera eterna di Dio, e riguarda il rapporto eterno fra il Padre e il Figlio.

Chiudo, pregando che Dio possa aiutarci a comprendere di più l'immensità della nostra salvezza. E prego anche che chi non ha ancora ricevuto il perdono in Gesù Cristo riconoscerà il suo bisogno.