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Atti 2:42, parte 1 - L'importanza dell'insegnamento

Sermone di Marco deFelice,www.aiutobiblico.org per domenica, 10 marzo, 2013 ---- cmd apb -----
parole chiavi: vita cristiana, atti, Pentecoste, chiesa, insegnamento, dottrina.

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Nella vita, ci sono momenti importantissimi, che però sono solo l'inizio di qualcosa che continua. Per esempio, la nascita di un bimbo è un grande avvenimento, ma è solo l'inizio della sua vita. Un matrimonio è un evento estremamente importante, però, è solo l'inizio di una vita condivisa come marito e moglie. La nascita di un figlio è un'occasione grande, però per i genitori è solo l'inizio di un vita come genitore.

Similmente, la salvezza, che in sé è di immensa importanza, è anche solo l'inizio di un cammino con Dio, per tutta questa vita, prima di passare tutta l'eternità alla sua presenza.

Nel nostro studio del libro degli Atti, siamo arrivati al capitolo 2. Abbiamo considerato la predicazione di Pietro in cui presentò chiaramente Gesù come il Cristo e Signore e Salvatore, e in cui parlava chiaramente del peccato dei suoi ascoltatori. Abbiamo visto come Dio ha scelto di salvare circa 5.000 persone quel giorno. Oggi, vogliamo continuare a considerare questo brano, per capire come questi nuovi credenti vivevano, avendo capito la gravità del loro peccato, e perciò, la gioia del perdono. Come vivevano da quel momento?

Considerare come essi vivevano possiamo capire come dovremmo vivere noi. Le circostanze possono cambiare, però in questo brano troviamo dei principi che riguardano tutti i credenti, di ogni epoca.

Quindi, iniziamo a considerare insieme Atti 2:42-47, con lo scopo di capire meglio come vivere la vita cristiana in attesa del ritorno di Gesù Cristo. Oggi, vedremo una parte del versetto 42.

Per capire un po' il contesto, leggo Atti 2:37-42. Pietro aveva appena spiegato che Gesù è il Cristo e il Signore, e aveva mostrato che queste persone erano colpevoli davanti a Dio.

“37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: "fratelli, che dobbiamo fare?". 38 Allora Pietro disse loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà". 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: "Salvatevi da questa perversa generazione". 41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
42 Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere.” (Atti 2:37-47 LND)

Oggi, vogliamo considerare la prima parte del versetto 42.

La Nuova Vita dei Credenti

Questo brano ci aiuta a capire qual è la vita che dovremmo avere noi. Leggo ancora il versetto 42.

42 Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere.

Questo versetto è chiave, perché in esso vediamo il frutto della vera salvezza. Quando Dio salva una persona, quella persona riceve un nuovo cuore. Quel cuore produce una vita nuova, che vediamo descritta in questo versetto. È la vita che anche noi dovremmo vivere.

Notate che erano perseveranti in quattro cose: seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane, e nelle preghiere.

Perseveranti

Prima di tutto, notiamo che erano perseveranti. La vera salvezza produce un cambiamento di cuore, che produce come frutto la perseveranza. Ci sono coloro che dicono di credere in Gesù, ma non c'è radice in loro, e ben presto smettono di camminare in ciò che rappresenta la vita in Cristo. La perseveranza è frutto della vera salvezza. Per esempio, in Matteo 24, Gesù dichiara:

“ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato,” (Matteo 24:13 LND)

E ancora in Luca 21 Gesù dice:

“nella vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre".” (Luca 21:19 LND)

Poi, in Colossesi 1, leggiamo che la salvezza è per chi persevera.

“22 ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa, 23 se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi senza essere smossi dalla speranza dell’evangelo che voi avete udito e che è stato predicato ad ogni creatura che è sotto il cielo e di cui io Paolo, sono divenuto ministro.” (Colossesi 1:22-23 LND)

Quindi, la perseveranza è fondamentale. La perseveranza vuol dire continuare a credere giorno per giorno in Gesù come il Cristo che ti salva. La salvezza non è un semplice atto storico, qualcosa che si ottiene e poi si vive la vita come prima. No, la vera salvezza è entrare in un rapporto vivente con Dio per mezzo di Gesù Cristo, un rapporto in cui si continua a guardare a Cristo, giorno per giorno, per la salvezza. Questo rapporto cambia il modo in cui uno vive. Egli avrà i frutti che vediamo in questi credenti.

Visto che chi riceve la salvezza riceve un nuovo cuore, è anche giusto e naturale per un vero credente essere perseverante nel cammino cristiano giorno per giorno, avendo compreso quello che vediamo in questo versetto.

E perciò, è importante per noi considerare queste quattro cose, che Dio ha scelto di mettere nella Bibbia come esempio per noi. Anche noi dovremmo essere perseveranti nelle stesse cose in cui questi credenti erano perseveranti.

Seguire l'insegnamento degli apostoli

Perciò, consideriamo i quattro campi in cui erano perseveranti. Oggi, vedremo il fatto che questi credenti erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli.

Cosa vuol dire, che erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli? Prima di tutto vuol dire che avevano un impegno costante ad ascoltare gli insegnamento degli apostoli. Questo richiedeva tempo e impegno. Dovevano andare nel posto in cui gli apostoli insegnavano. Poi, visto che dice che erano perseveranti nel seguire insegnamento, vuol dire che non solo facevano il necessario per ascoltare quello che gli apostoli insegnavano, ma erano perseveranti nel seguire quell'insegnamento. Lo mettevano in pratica, vivevano in base alle verità che imparavano.

Pensando alla dottrina degli apostoli, ricordate che gli apostoli avevano imparato la loro dottrina da Cristo stesso, e in più, avevano lo Spirito Santo che ricordava loro le cose che Cristo aveva detto a loro.

Perciò, il loro insegnamento veniva direttamente da Dio. Non era una loro interpretazione o un loro pensiero. Era l'insegnamento di Gesù Cristo, dato loro per mezzo dello Spirito Santo.

Questi nuovi credenti erano perseveranti nel seguire questo insegnamento. Credevano e vivevano le verità che gli apostoli insegnavano.

Ricordate quello che Gesù aveva comandato agli apostoli, quando diede loro il grande mandato in Matteo 28. Dovevano fare discepoli, ovvero, spiegare l'Evangelo in modo che alcuni avrebbero creduto, e battezzare queste persone, e poi, Gesù comanda:

“insegnando loro di osservare tutte le cose che vi ho comandato.” (Matteo 28:20)

Non solo dovevano insegnare le cose da sapere, ma dovevano insegnare alle persone ad osservare tutto.

Le verità di Cristo non sono solo da conoscere intellettualmente, sono da credere e da vivere. Quindi, sono da osservare. Sono da seguire. E così, questi primi credenti erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, che era l'insegnamento di Cristo dato tramite loro.

Noi Abbiamo l'insegnamento degli Apostoli

Grazie a Dio, anche noi abbiamo l'insegnamento degli apostoli oggi, che è quello che troviamo nel Nuovo Testamento. Queste verità sono le chiavi per la nostra crescita. Sono da conoscere e da seguire.

Infatti, il piano di Dio è che la chiesa venga edificata tramite l'insegnamento delle verità di Dio. In Efesini 4:11,12 leggiamo di come Cristo ha dato i doni alla Chiesa. Ve lo leggo.

“11 ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo,” (Efesini 4:11-12 LND)

Uno dei ruoli principali dei pastori-dottori è insegnare le verità di Dio, che nel nostro brano di oggi sono chiamate “insegnamento degli apostoli”. Notate che questo serve per il perfezionamento dei santi. Un insegnamento fedele alla Bibbia è fondamentale per la nostra crescita come credenti.

Troviamo questa stessa verità anche in Colossesi 1, in cui l'Apostolo Paolo, parlando delle verità che riguardavano Cristo, dichiara:

“che noi annunziamo, ammonendo e ammaestrando ogni uomo in ogni sapienza, per presentare ogni uomo perfetto in Cristo Gesù;” (Colossesi 1:28 LND)

L'insegnamento delle verità di Cristo è il mezzo principale che Dio usa per rendere ogni credente perfetto in Cristo, cioè maturo. Quindi, l'insegnamento è estremamente importante.

Alla luce di questo, faccio due considerazioni importanti.

Insegnamento Fedele Nella Chiesa

Prima cosa, è importantissimo che ogni vera chiesa abbia un insegnamento molto fedele alla Bibbia. Perciò ogni chiesa dovrebbe impegnarsi al massimo per avere un insegnamento fedele alla Bibbia.

Ci sono vari modi in cui una chiesa può impegnarsi per avere un insegnamento fedele.

Prima di tutto, i membri della chiesa dovrebbero essere studenti della Parola di Dio. In questo modo, saranno più in grado di riconoscere se l'insegnamento che ricevono è fedele alla Bibbia o no. Se i credenti non conoscono bene la Bibbia, e un insegnante sbaglia nel suo insegnamento, non saranno in grado di farglielo notare. Invece, se nella chiesa tante persone si impegnano molto a conoscere bene la Bibbia, possono aiutare chi insegna a restare fedele alla Bibbia.

Inoltre, una chiesa può impegnarsi ad avere un insegnamento fedele alla Bibbia aiutando coloro che insegnano ad essere più preparati. Ci sono vari modi in cui una chiesa può fare questo. Per esempio, una chiesa può provvedere un fondo per comprare buoni libri per coloro che insegnano. Questo è un investimento che può provvedere benefici per tutta la chiesa. Inoltre, una chiesa può provvedere del tempo per chi insegna, in modo che quell'uomo può dedicarsi di più allo studio e all'insegnamento. Ci sono tanti modi in cui una chiesa può provvedere tempo per qualcuno. Per esempio, altri possono offrirsi di assumersi certe responsibilità che al momento sono sostenute da colui che insegna.

Se si tengono delle conferenze con buoni oratori, fedeli alla Bibbia, la chiesa potrebbe pagare le spese per mandare coloro che insegnano a seguire quelle conferenze, in modo che vengano edificati, e sentano buoni insegnamenti, che possono influenzarli e edificarli, aiutandoli ad insegnare meglio.

È importante che ogni uomo che insegna abbia l'abitudine di leggere buoni materiali e sermoni che possono aiutarlo a crescere nella sua conoscenza della Bibbia, e così nel suo insegnamento. Infatti, un modo utile per coloro che insegnano per crescere nel loro ministero di insegnamento è leggere gli insegnamenti di uomini di Dio fedeli che li hanno preceduto. Questo li aiuta a capire meglio le verità di Dio e come spiegarle in modo chiaro.

Per quanto è possibile, anche se è un sacrificio, una chiesa dovrebbe cercare di provvedere al fatto di avere un pastore che possa dedicarsi a tempo pieno al ministero, in modo che egli possa concentrarsi molto di più sull'insegnamento. C'è poco altro che può aiutare una chiesa come avere un uomo timorato di Dio che ha il dono di insegnare e che può dedicarsi all'insegnamento. Vedremo in Atti 6 che gli Apostoli avevano capito l'importanza di potersi dedicare alla preghiera e all'insegnamento.

Quindi, tornando al nostro argomento, è importantissimo che ogni vera chiesa abbia un insegnamento molto fedele alla Bibbia. Ogni chiesa dovrebbe impegnarsi al massimo per avere un insegnamento fedele.

Quanto è importante che ogni credente sia perseverante nell'ascoltare e nel credere e nel vivere il buon insegnamento che riceve. Così la chiesa sarà sana, e i credenti edificati.

Ogni Credente Cerca un Insegnamento Fedele

Quindi, il primo punto è che ogni chiesa dovrebbe impegnarsi ad avere un buon insegnamento, fedele alla Parola.

Poi, è anche importante che ogni credente si impegni a cercare un insegnamento fedele alla Bibbia. Non basta un insegnamento che è piacevole agli orecchi, che però contiene poca di verità. Quello che serve è un insegnamento costante e chiaro che è veramente fedele alla Bibbia.

Come può un credente sapere se l' insegnamento che riceve è fedele alla Bibbia? Prima di tutto, leggendo la Bibbia per conto suo. In Atti 17, leggiamo di come Paolo e Sila arrivarono alla città di Berea, dove proclamarono l'Evangelo nella sinagoga. Notate come le persone valutavano quello che sentivano.

“10 Allora i fratelli fecero subito partire di notte Paolo e Sila per Berea ed essi, appena vi giunsero, entrarono nella sinagoga dei Giudei. 11 Or costoro erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano così.” (Atti 17:10-11 LND)

Queste persone ascoltavano attentamente quello che Paolo e Sila insegnavano loro. Però, poi andarono a confrontare quello che avevano sentito con le Scritture, per vedere se le cose stavano realmente così.

Farebbe una grande differenza nelle chiese se più credenti fossero così. Questo modo di fare sarebbe un immenso stimolo per chi insegna affinché stia molto attento a quello che insegna. Questo sarebbe una protezione per la chiesa.

Chiaramente, serve verificare non solo gli insegnamenti che si ricevono in chiesa, ma anche di più, gli insegnamenti che si possono trovare in libri o su Internet. Infatti, tristemente, oggi, ci sono tantissimi insegnamenti diffusi nei libri pubblicati da Case Editrici Evangeliche, e su Internet, che in realtà non sono fedeli alla Bibbia. Anzi, il mio cuore è molto rattristato ogni volta che leggo certi cataloghi di queste case editrici. Ci sono tanti librerie che vendono libri che si contraddicono fra di loro. È evidente, in questi casi, che non c'è discernimento su quello che viene pubblicato.

La Bibbia ci avverte che ci saranno sempre dottori falsi, ovvero, insegnanti che, pur dicendo di parlare nel nome di Dio, insegneranno cose false, solitamente mischiate con la verità.

Per esempio, in 2Pietro leggiamo:

“or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione.” (2Pietro 2:1 LND)

Ci saranno falsi dottori, ce ne sono tanti oggi.

In 2Timoteo, impariamo che tante persone cercheranno falsi insegnanti, secondo quello che dà loro piacere. Leggo 2Timoteo 4:3,4

“3 verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole.” (2Timoteo 4:3-4 LND)

In 1Timoteo, leggiamo che ci saranno falsi insegnanti.

“or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni,” (1Timoteo 4:1 LND)

Gesù aveva avvertito di questo pericolo, per esempio in Matteo 7:15

“guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci” (Matteo 7:15 LND)

Il punto in questi brani è chiaro: ci sono falsi insegnanti, che non sono fedeli all'insegnamento degli apostoli.

Quanto danno viene fatto alle chiese a causa di questi insegnamenti, che non sono fedeli agli insegnamenti degli Apostoli. Quanti credenti soffrono inutilmente perché ricevono un insegnamento non fedele alla Bibbia, nonostante venga trasmesso usando la Bibbia. Quanta confusione c'è, e quanta debolezza spirituale, e quante cose vengono fatte nel nome di Dio ma in realtà non porta gloria a Lui.

Quanto è importante valutare l'insegnamento che riceviamo.

In Apocalisse 2 e 3, troviamo le lettere alle sette chiese, che Gesù Cristo ha mandato loro tramite Giovanni. Notate che in Apocalisse 2, nella lettera alla chiesa di Efeso, Cristo trova positivo il fatto che questi credenti avevano messo alla prova coloro che si dicono apostoli. Leggo Apocalisse 2:2

“io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi.” (Apocalisse 2:2 LND)

Quindi, era buono il fatto che non avevano accettato ciecamente questi uomini e il loro insegnamento. Li avevano messi alla prova. Poi, nella lettera alla chiesa di Pergamo, notate che Gesù critica questi credenti perché permettevano un falso insegnamento in mezzo a loro. Leggo Apocalisse 2:14-16.

“14 ma ho alcune cose contro di te: tu hai colà alcuni che ritengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balak a porre un’insidia davanti ai figli d’Israele per farli cadere, inducendoli a mangiare cose sacrificate agli idoli e a fornicare. 15 Così hai pure alcuni che ritengono la dottrina dei Nicolaiti, la qual cosa io odio. 16 Ravvediti dunque, altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.” (Apo 2:14-16 LND)

Anche in questi brani vediamo l'importanza di controllare l'insegnamento che riceviamo.

Quando una chiesa ha degli anziani fedeli alla Parola di Dio, allora, la protezione migliore per gli anziani è confrontare con la Parola di Dio i vari insegnamenti che i credenti potrebbero ricevere. Quando trovano un insegnamento non fedele, diventa un'opportunità per gli anziani per mostrare attraverso la Bibbia, con chiarezza, perché quell'insegnamento non è fedele alla Bibbia.

Facendo così, gli anziani sono stimolati a mostrare perché un insegnamento non sia fedele al testo biblico. Questo aiuta i credenti a crescere, sia nella verità, sia nel discernimento.

Nel caso in cui un credente dovesse trovarsi in una chiesa in cui si esercita poco insegnamento, o un insegnamento che il credente stesso riconosce non essere ben fondato nella Bibbia, prima di tutto, dovrebbe pregare per i suoi anziani o pastori, affinché possano essere più fedeli alla Bibbia. Quanto è importante pregare.

Però, se non ci sono miglioramenti, il credente dovrebbe cercare insegnamento altrove. Deve farlo con grande cautela, perché c'è molto insegnamento non fedele alla Bibbia, sia su Internet, sia nei libri pubblicati. Dovrebbe pregare molto, perché il suo è veramente un impegno che comporta tanti rischi.

Dovrebbe cercare un insegnamento che è chiaramente fondato sulla Bibbia, e non solo su argomenti che filano bene.

Soprattutto, dobbiamo ricordare che Gesù Cristo è il Buon Pastore. Quando un credente si trova isolato, senza un insegnamento fedele alla Bibbia, egli può comunque sapere che Gesù non lo ha abbandonato. Cristo è capace di guidare quel credente ad un insegnamento fedele, anche se al momento sembra impossibile.

Chiaramente, è importante che il credente sia umile, e desideri un insegnamento fedele, e non solo un insegnamento che gli piace. Quando un credente è così, e prega con perseveranza, Dio provvederà. Sono stato meravigliato più volte, nel vedere come Dio ha curato, in situazioni in cui umanamente, la cura sembrava impossibile.

Quando un credente è affamato della Parola di Dio, quando vuole comprendere la verità, Dio lo guiderà e lo curerà.

Vogliamo ricordare che quello che abbiamo visto dei primi credenti è che non solo avevano piacere di ascoltare un insegnamento fedele, ma erano perseveranti nel SEGUIRE l'insegnamento degli Apostoli.

Lo scopo dell'insegnamento non è solo di farti conoscere la verità, è di farti camminare nella verità. La verità della Bibbia serve come guida per la vita, non come materiale per superare un esame.

Gesù, a proposito, dichiara, in Giovanni 7:17

“se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso.” (Giovanni 7:17 LND)

La chiave per crescere nella conoscenza della verità di Dio è voler FARE la sua volontà. La verità di Dio serve come guida per come vivere. Se uno vuole FARE la volontà di Dio, allora, Dio opererà per aiutare quella persona a sapere se quello che ascolta è conforme all'insegnamento degli apostoli o no.

Quindi, vogliamo impegnarci ad avere, e ad ascoltare e a seguire un insegnamento fedele all'insegnamento degli apostoli.

Dobbiamo pregare che Dio ci conceda di avere sempre questo insegnamento Se oggi abbiamo la possibilità di avere questo insegnamento, non è detto che l'avremo automaticamente domani.

Dobbiamo pregare per coloro che insegnano, che possono essere fedeli alla Parola di Dio, e che possano camminare in santità.

Dobbiamo impegnarci a preparare nuovi insegnanti, in modo che quando coloro che insegnano attualmente non ci sono più, avremo chi può prendere il loro posto. Infatti, ogni chiesa dovrebbe prendere un serio impegno per preparare nuovi insegnanti, che possono prendere la responsabilità dell'insegnamento quando servirà.

Conclusione dell'insegnamento

E allora, abbiamo considerato cosa vuol dire in pratica essere perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli. Vuol dire prendere l'impegno di non mancare gli incontri di chiesa, in modo da non mancare agli insegnamenti. Vuol dire leggere la Bibbia tutti i giorni, perché in Essa troviamo le verità che ci servono. Vuol dire non solo imparare le verità di Dio, ma seguire le verità di Dio.

Seguiamo l'esempio di quei primi credenti di Gerusalemme. Perseveriamo nel seguire l'insegnamento degli apostoli.

Quanto è importante che riceviamo un insegnamento fedele alla Bibbia. Se non conosciamo le verità di Dio, non possiamo seguire Dio, anche se volessimo. È essenziale conoscere le verità di Dio. Grazie a Dio, Egli ci ha dato queste verità nella Bibbia. Grazie a Dio che Cristo dà alle chiese pastori-dottori, che hanno il ruolo di insegnare queste verità. Grazie a Dio per lo Spirito Santo, che provvede il dono di insegnamento. Così, Dio provvede alle chiese il mezzo per potere conoscere e seguire le sue verità.

Allo stesso tempo, ricordiamo che ci sono falsi insegnanti, e ci sono anche uomini sinceri, che però sbagliano. Quanto è importante, perciò, che ogni credente prenda un impegno per conto suo per leggere e studiare la Bibbia, in modo da poter riconoscere un insegnamento sbagliato.

Quanto è importante che ogni chiesa sia attenta a colui al quale affida la responsabilità di insegnare. Quanto è importante che ogni chiesa si impegni ad aiutare chi insegna a crescere.

Ricordate che lo scopo dell'insegnamento non è solo conoscere le verità di Dio, ma anche seguire le verità di Dio.

Quindi, ci servono buone abitudini. Ci serve costanza nella lettura della Bibbia per conto nostro. Ci serve costanza nel frequentare gli incontri di chiesa per ascoltare gli insegnamenti. Ci serve l'abitudine di parlare delle cose di Dio gli uni con gli altri. Ci serve l'abitudine di valutare e poi di vivere le verità che impariamo.

Grazie a Dio per averci fatto sentire l'Evangelo. Seguiamo l'esempio di questi credenti. Impegniamoci ad essere perseveranti nell'ascoltare e nel seguire l'insegnamento degli apostoli, che abbiamo nella Bibbia. Così, porteremo gloria a Dio.