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Atti 15:36-41 – Paolo e Barnaba si Separano

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org, per domenica, 27 ottobre, 2013 -- cmd apb --
parole chiavi: Atti 15, separazione di Paolo e Barnaba, divisione, scomunicazione, divisione.

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La Bibbia parla molto dell'unità fra i fratelli. Allora, è giusto per uno o più credenti separarsi da un altro o da altri credenti? Se è giusto, è giusto sempre, oppure, ci sono motivi validi per separarsi ed altri no? Una separazione è sempre il risultato del peccato? Vogliamo considerare questo argomento oggi, tramite gli avvenimenti di Atti 15.

In questo brano, troviamo un avvenimento molto conosciuto, ma non sempre compreso, cioè, troviamo quando Paolo e Barnaba si separano. Trovate con me Atti 15.

Per capire quanto la loro separazione era inaspettata, dobbiamo ricordare quanto Dio aveva usato Paolo e Barnaba insieme. La loro storia inizia in Atti 9, poco dopo che Cristo era apparso a Paolo, allora chiamato Saulo. Visto che egli aveva perseguitato la Chiesa, quando andò a Gerusalemme, i credenti rifiutarono di accettarlo, perché tutti avevano paura di lui. Allora Barnaba lo prese e lo condusse dagli apostoli, e Barnaba raccontò loro come Cristo stesso era apparso a Saulo e gli aveva parlato, e poi come a Damasco Saulo aveva parlato con franchezza nel nome di Gesù. In altre parole, fu Barnaba ad impegnarsi per rendere Saulo ben accettato dai credenti di Gerusalemme.

La seconda volta che troviamo Barnaba e Paolo insieme è in Atti 11, poco dopo che Dio aveva iniziato a salvare gentili ad Antiochia. Quando la Chiesa a Gerusalemme senti questa notizia, i credenti inviarono Barnaba ad Antiochia per incoraggiare i nuovi credenti. Leggo di questo avvenimento in Atti 11:22-26. Notate che Barnaba va a prendere Saulo. Il brano inizia parlando della salvezza di tanti.

“22 La notizia di questo pervenne agli orecchi della chiesa che era in Gerusalemme; ed essi inviarono Barnaba, perché andasse fino ad Antiochia. 23 Quando egli giunse, vista la grazia di Dio, si rallegrò e esortava tutti a rimanere fedeli al Signore con fermo proponimento di cuore, 24 perché egli era un uomo dabbene, pieno di Spirito Santo e di fede. E un gran numero di persone fu aggiunto al Signore. 25 Poi Barnaba partì per andare a Tarso in cerca di Saulo e, trovatolo, lo condusse ad Antiochia. 26 E per un anno intero essi si radunarono con la chiesa e ammaestrarono un gran numero di gente; e, per la prima volta ad Antiochia, i discepoli furono chiamati Cristiani.” (Atti 11:22-26 LND)

Anche in questo caso, fu Barnaba ad intervenire per Saulo. Così, Saulo e Barnaba collaborarono insieme per un anno intero ad Antiochia. Poi, lo Spirito Santo mandò Saulo e Barnaba in missione insieme. Troviamo questa chiamata in Atti 13:1-4.

“1 Or, nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: "Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati". 3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. 4Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia e di là si imbarcarono per Cipro.” (Atti 13:1-4 LND).

Abbiamo già studiato poi il loro viaggio missionario, in cui Dio si servì di loro per compiere grandi cose, salvando tanti gentili e anche Giudei. Soffrirono molte cose insieme, e insieme furono usati potentemente da Dio. Dopo che tornarono ad Antiochia, furono mandati insieme a Gerusalemme per risolvere il problema creato da quelli che affermavano che i credenti dovevano essere circoncisi. Quindi, Paolo e Barnaba avevano un profondo rapporto in cui collaboravano strettamente per il regno di Dio. Dopo, rimasero un bel po' di tempo ad Antiochia, predicando e insegnando, fortificando la chiesa.

Potremmo dire che erano amici del cuore, più stretti di fratelli. Avevano passato tanto insieme, e avevano un forte legame.

Alla luce di questo, è giusto chiederci: come mai si sono separati?

Si sono separati a causa di un peccato in uno o in entrambi di loro? Ogni separazione è causata da un peccato? Oppure, certe separazioni sono causate dal peccato, ed altre non sono il risultato del peccato?.

Parlando di separazioni fra credenti, vogliamo considerare se la Bibbia insegna che ci sono casi in cui è necessario separarsi. E poi, ci sono separazioni che non sono giuste? Consideriamo queste domande mentre esaminiamo gli avvenimenti di questo brano in Atti 15.

Iniziamo leggendo Atti 15:36. Ricordate che ci troviamo dopo il viaggio missionario di Paolo e Barnaba, dopo che erano andati a Gerusalemme per risolvere il problema creato da coloro che volevano che i credenti gentili fossero circoncisi, e dopo che avevano insegnato ad Antiochia. Con questa base, leggiamo Atti 15:36, in cui notiamo il cuore di Paolo.

Il Cuore di Paolo

36 Alcuni giorni dopo, Paolo disse a Barnaba: "Torniamo ora a visitare i nostri fratelli in ogni città dove abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno".

Notate quanto Paolo aveva a cuore la cura dei giovani credenti che lui e Barnaba avevano evangelizzato nel loro viaggio missionario.

Tenete in mente che Paolo, insieme a Barnaba ed altri, aveva un ricco e soddisfacente ministero ad Antiochia. Era una Chiesa grande, e da quello che sappiamo, non c'era persecuzione. Quindi, umanamente, era una situazione molto bella, Paolo era molto riconosciuto, sarebbe una situazione ideale.

Ma dopo che Paolo vide che la chiesa di Antiochia si era fortificata, i suoi pensieri tornarono alle chiese che aveva fondato insieme a Barnaba, a tutti quei giovani credenti, e al loro bisogno di cura spirituale.

In questo, vediamo un esempio di che cosa vuol dire avere un cuore disponibile per gli altri. Paolo aveva un cuore che desiderava tanto il vero bene degli altri, e la gloria di Dio. Paolo voleva edificare i credenti che Dio aveva già salvato, e voleva predicare in nuove zone. Il fatto che così tanti non avevano sentito di Gesù Cristo spingeva Paolo a voler partire per annunciare il suo Signore.

Noi abbiamo questo tipo di cuore? Desideriamo che Gesù Cristo sia proclamato ad altri? Questa è la nostra passione?

Troppo spesso, riempiamo i nostri pensieri e i nostri cuori con i nostri impegni, con i nostri problemi, e con i nostri piccoli sogni. Quando viviamo così, la nostra vita non porterà frutto per Dio, e sarà una vita sprecata. Paolo è un esempio da seguire per noi. Forse non avremo il suo ministero, ma possiamo avere il suo cuore.

Gesù ci comanda di avere questo tipo di cuore. In Matteo 6, Gesù ci comanda di cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia. Cioè, il nostro desiderio più grande dovrebbe essere la gloria di Dio e la crescita del suo regno. Questa dovrebbe essere la nostra passione, il desiderio più profondo del nostro cuore. Infatti, quando preghiamo dovremmo pregare che il nome di Dio sia santificato. Dovremmo pregare che venga il suo regno, e che sia fatta la sua volontà. La vera vita cristiana che conta è una vita in cui questo è il nostro desiderio.

E quindi, notate che il cuore di Paolo era fisso sul curare i nuovi credenti che Dio aveva salvato nel loro primo viaggio, e sul promuovere il regno di Dio. Il fatto che un nuovo viaggio gli avrebbe quasi sicuramente portato nuova persecuzione non era una considerazione per lui. Egli guardava al valore di partire di nuovo, non al costo. Non teneva conto della sua vita. Quindi, il cuore di Paolo è un cuore da imitare.

Il Cuore di Barnaba

Adesso, leggiamo il versetto 37, che ci parla del cuore di Barnaba. Ricordate che Barnaba era un soprannome, e voleva dire “figlio di consolazione”. Barnaba aveva dei doni spirituali che gli permettevano di essere di grande incoraggiamento, e di consolazione, e egli usava questi doni per edificare gli altri. Mentre leggo il versetto 37, ricordate che Paolo aveva parlato con Barnaba dell'idea di partire per visitare i credenti del primo viaggio.

37 Or Barnaba intendeva prendere con loro Giovanni, detto Marco.

Il desiderio di Barnaba di portare Marco ci mostra il suo cuore. Ricordate che Giovanni, detto anche Marco, era il figlio di Maria, nella cui casa i credenti si incontravano a Gerusalemme. Probabilmente era là che Gesù celebrò l'ultima cena con i suoi discepoli, e così si presume che era Marco che seguì Gesù e gli apostoli nel giardino, e poi scappò nudo quando le guardie cercavano di prenderlo. Marco andò con Paolo e Barnaba nel loro primo viaggio missionario. Però, se ricordate, a Panfilia li lasciò, per tornare a Gerusalemme. Non sappiamo il motivo sicuro, ma dal commento che Paolo fa nel versetto 38, è chiaro che non era d'accordo di Paolo e Barnaba. Si presume che Marco aveva timore.

Al punto del nostro brano oggi, Marco era di nuovo ad Antiochia con loro. Dal fatto che Barnaba voleva portarlo con loro, possiamo presumere che Barnaba aveva parlato con Marco, e sapeva che era disposto ad andare con loro. In questo, vediamo che Marco aveva un cuore per l'opera di Dio. Evidentemente, si vergognava del fatto che li aveva lasciati nel primo viaggio, e voleva riprendere l'opera.

Barnaba, che era anche lo zio di Marco, avendo i doni di consolare e incoraggiare, voleva fare di tutto per aiutare Marco a riprendere a servire il Signore. E perciò, mentre Paolo aveva sul cuore di tornare a vedere i credenti che Dio aveva salvato nel loro primo viaggio, Barnaba aveva sul cuore anche l' impegno di ricuperare Marco. Capiva che era importante investire in questo giovane che aveva un cuore per l'opera di Dio, però era venuto meno nel primo viaggio.

Se pensiamo a noi stessi, e al nostro cammino in Cristo, sarebbe bello se non cadessimo mai, però in realtà, cadiamo tutti. Quello che rivela di più cosa c'è nel nostro cuore è quello che facciamo dopo che cadiamo. Marco voleva riprendersi, e Barnaba voleva aiutarlo.

Nell'ultimo sermone, ho detto che probabilmente era proprio in questo periodo ad Antiochia che accadde l'avvenimento di cui leggiamo in Galati 2:11-14, quando Pietro salì da Gerusalemme. Ve lo leggo. Notate che anche Barnaba cadde.

“11 Ma quando Pietro venne in Antiochia, io gli resistei in faccia, perché era da riprendere. 12 Infatti prima che venissero alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con i gentili; ma quando giunsero quelli, egli si ritirò e si separò, temendo quelli della circoncisione. 13 E anche gli altri Giudei fingevano assieme a lui, tanto che anche Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. 14 Ma quando io vidi che non camminavano rettamente secondo la verità dell’evangelo, dissi a Pietro in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi alla gentile e non alla giudaica perché costringi i gentili a giudaizzare?".” (Galati 2:11-14 LND)

In quell'occasione, Pietro ed altri ebbero timore dei credenti della circoncisione. Perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia, quindi anche Barnaba cadde in quel peccato. Paolo riprese Pietro in presenza di tutti, e comprendiamo che lasciò il peccato. Chiaramente, anche Barnaba tornò a camminare bene. Quindi, Barnaba conosceva la caduta, e anche cosa vuol dire riprendere a vivere per il Signore.

E perciò, mentre Paolo aveva un grande cuore di fortificare i credenti che Dio aveva salvato nel loro primo viaggio, Barnaba aveva a cuore di aiutare Marco a riprendere il servizio per il Signore.

Entrambi sono cuori che servono per promuovere il regno di Dio. Preghiamo che possiamo avere i cuori che avevano Paolo e Barnaba.

Paolo non è D'Accordo

Paolo era fortemente contro l'idea di portare Marco con loro. Egli sentiva una chiara chiamata da parte di Dio ad evangelizzare e fondare nuove chiese in zone difficili. Sapeva quanta dura persecuzione avevano subito nel primo viaggio, e presumeva che ci sarebbero state tante nuove persecuzioni in un secondo viaggio. E perciò, vedeva Marco troppo debole spiritualmente per tentare di nuovo un viaggio con loro. Leggiamo il versetto 38.

38 Ma Paolo riteneva che non si dovesse prendere con loro colui che si era separato da loro in Panfilia, e non era andato con loro all’opera.

Paolo considerò la decisione dal punto di vista della sua chiamata di soffrire tante cose per Cristo. Sapeva che la persecuzione che avevano subito nel primo viaggio era già terribile, e che molto probabilmente ci sarebbe stata un' altra persecuzione, forse più dura. Considerò Marco troppo debole per sopportare quel livello di sofferenza. Perciò, assolutamente non voleva portare Marco con loro.

Paolo e Barnaba si Separano

Allora, tenete in mente la situazione. Paolo avevo un grande peso di andare ad edificare i credenti del primo viaggio, e anche di evangelizzare nuovi posti. Era convinto che questa fosse la volontà di Dio. Notate che Paolo presumeva un'altra cosa importante: Paolo presumeva che fosse volontà di Dio per lui e Barnaba di andare in missione insieme di nuovo. Però, non leggiamo che lo Spirito Santo aveva comunicato loro questo. Quindi, sembra che solo Paolo presumeva che dovevano restare insieme.

Barnaba, per conto suo, era convinto che la volontà di Dio era di ricuperare Marco. Evidentemente anche Barnaba presumeva che lui e Paolo dovevano fare questo insieme. Avevano già collaborato insieme da vari anni, e naturalmente egli, come Paolo, presumeva che dovevano continuare a lavorare insieme. Quindi, per lui dovevano restare insieme e portare Marco con loro.

Chiaramente, le loro due vedute erano incompatibili. Paolo non era disposto a partire con Marco, e Barnaba non era disposto a partire senza Marco. E perciò, avvenne quello che leggiamo nei versetti 39-41.

39 Ne nacque allora una tale disputa che si separarono l’uno dall’altro, poi Barnaba, preso Marco, s’imbarcò per Cipro. 40 Paolo invece, sceltosi per compagno Sila, partì, raccomandato dai fratelli alla grazia di Dio.41 E attraversò la Siria e la Cilicia, confermando le chiese.”

Questi carissimi fratelli, che avevano collaborato così strettamente da anni, che avevano passato tante esperienze insieme, non potevano più collaborare. Ebbero una grande disputa, perché entrambi rifiutavano di cambiare la propria posizione. E così si separarono l'uno dall'altro.

Era Giusto per loro separarsi?

È molto importante che consideriamo attentamente questa separazione. Vogliamo considerare il motivo per cui si sono separati, e ciò che non era il motivo per cui si sono separati. Vogliamo distinguere fra una separazione causata dal peccato di uno dei due, e una separazione in cui entrambi stanno seguendo Dio.

Prima di tutto, notate che né Paolo né Barnaba accusava l'altro di peccato, né di avere una dottrina sbagliata. Invece, questa separazione fu a causa del fatto di essere guidati diversamente.

La loro separazione non era a livello di rapporto, era solo per quanto riguardava il ministero da svolgere. È tutta un'altra cosa quando una persona sta nel peccato, e non si ravvede. In quei casi, la Bibbia ci insegna che bisogna separarsi da quella persona. Vediamo più brani che parlano di questo, per esempio leggiamo quello che l'apostolo Paolo dichiara in 2Tessalonicesi 3:6:

“Ora, fratelli, vi ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammini disordinatamente e non secondo l’insegnamento che avete ricevuto da noi.” (2Tessalonicesi 3:6 LND)

È necessario separarsi da chi cammina disordinatamente, ovvero, nel peccato. Paolo scrive un comandamento simile in Tito 3:10,11.

“10 Evita l’uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, 11 sapendo che un tale è pervertito e pecca, condannandosi da se stesso.” (Tito 3:10-11 LND)

Più brani insegnano di separarci da chi cammina nel peccato, o insegna una dottrina falsa. Per esempio, 1Corinzi 5 parla di rompere i rapporti con chi si dichiara fratello ma sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro.

In Matteo 18, Gesù insegna che se un fratello pecca contro un altro, e rifiuta di ravvedersi, si passa prima ad altri testimoni, e poi a tutta la Chiesa. Se continua a rifiutare di ravvedersi, la Chiesa deve scomunicarlo, ovvero trattarlo come pagano, separarsi da lui come credente.

Quindi, è necessario separarsi da quel credente che continua nel peccato, o insegna una dottrina falsa. È importante tenere la Chiesa pura.

La separazione di Paolo e Barnaba non era a causa del peccato. Invece, era dovuta al fatto che Dio li stava guidando in due direzioni diverse. Non vediamo il peccato in loro, infatti, vediamo chiara evidenza che Dio benedisse grandemente sia il ministero di Paolo, sia quello di Barnaba.

Vediamo che Dio ha benedetto il ministero di Barnaba nel fatto che Marco viene recuperato, al punto che anni più tardi Paolo stesso scrive di Marco come suo collaboratore, in Colossesi 4:10:

“Aristarco, prigioniero con me, vi saluta, assieme a Marco, il cugino di Barnaba (riguardo al quale avete ricevuto istruzioni; se viene da voi, accoglietelo)” (Colossesi 4:10 LND)

Poi, in 2Timoteo 4:11, Paolo dichiara che Marco gli era utile nel ministero. Leggo quel brano.

“Soltanto Luca è con me, prendi Marco e conducilo con te, perché mi è molto utile nel ministero.” (2Timoteo 4:11 LND)

Quindi, con l'aiuto di Barnaba, Marco è stato recuperato al punto che è stato scelto da Paolo come compagno d'opera, come Paolo scrive in Filemone 1:24. Ve lo leggo.

“Marco, Aristarco, Dema e Luca miei compagni d’opera, ti salutano.” (Filemone 1:24 LND)

Dai documenti della storia della Chiesa, sappiamo che oltre ad aiutare Paolo, Marco collaborava molto con Pietro. Marco scrisse l'Evangelo di Marco, si presume da quello che imparò da Pietro.

Perciò, è molto chiaro che l'impegno di Barnaba di aiutare Marco a riprendere il ministero fu grandemente benedetto da Dio. Marco fu utile a Paolo e a Pietro e scrisse uno dei quattro Evangeli. Quindi il ministero di Barnaba fu benedetto da Dio.

Similmente, sappiamo anche che Dio benedisse grandemente il ministero di Paolo. Infatti, da questo punto in avanti l'autore, Luca, segue Paolo in tutto il resto del libro degli Atti. Vediamo che Dio si servì di Paolo grandemente, per salvare tante persone e fondare tante chiese. Senza dubbio il ministero di Paolo fu benedetto.

Infatti, visto che si separarono, e Barnaba prese Marco con sé, e Paolo prese Sila, Dio fece più tramite loro separati di quanto aveva fatto quando erano insieme.

Vari Tipi di Separazioni

E quindi, ci sono diversi tipi di separazioni. Ci sono separazioni che sono necessarie, perché uno è nel peccato, o insegna una dottrina falsa. Bisogna separarsi dalla persona stessa in questi casi.

Poi, ci sono casi in cui una separazione non è dovuta al peccato, ma avviene perché Dio sta guidando in due direzioni diverse. Nel caso di Paolo e Barnaba, sembra chiaro che entrambi erano guidati da Dio, lo scontro arrivò perché presumevano che dovevano continuare a lavorare insieme. Credendo quello, era inevitabile che ci sarebbe stato uno scontro forte. Però in realtà entrambi stavano seguendo la guida di Dio, solo che all'inizio, non capivano che Dio li stava chiamando in due direzioni. La loro separazione non era a livello di rapporti, ma solo per quanto riguarda lo svolgere il ministero insieme.

Vorrei fare qualche commento per quanto riguarda il resto del brano che abbiamo letto. Nel brano, dice che Barnaba prese Marco e si imbarcò per Cipro. Poi dice che Paolo, scelse per compagno Sila, e parti, raccomandato dai fratelli alla grazia di Dio.

Alcuni, leggendo questo, dicono che la chiesa raccomandò Paolo e Sila, ma non Barnaba e Marco. Però, il testo non implica questo. Ricordate che l'autore, Luca, da questo punto in avanti scrive dal punto di vista di Paolo. Ci sono tanti dettagli che Luca non include nella sua narrazione. Quindi, non dobbiamo presumere che la chiesa non raccomandò anche Barnaba e Marco. Evidentemente, era un dettaglio che Luca non riteneva necessario aggiungere, visto che la sua enfasi era sull'opera di Dio tramite Paolo.

Infatti, vari anni più tardi, quando Paolo scrisse 1Corinzi 9:6, Paolo menziona come servitore di Cristo anche lui. Ve lo leggo.

“O soltanto io e Barnaba non abbiamo il diritto di non lavorare?” (1Corinzi 9:6 LND)

Il fatto che Paolo parla di Barnaba in buona luce mostra che questa separazione non era una rottura del loro rapporto. Paolo e Barnaba non si separarono a causa del peccato. Piuttosto, era solamente una separazione per quanto riguardava il ministero da svolgere.

Invece quando la separazione è dovuta al fatto che qualcuno cammina nel peccato, o continua ad insegnare una dottrina falsa, è una separazione a livello di rapporto con quella persona. Come abbiamo letto in 1Corinzi 5, non si mangia neppure con quella persona.

È anche importante ricordare che dobbiamo cercare la pace con altri credenti, e perciò, è sbagliato rompere un rapporto per una differenza che non riguarda il peccato o una dottrina sbagliata. Cioè, non dovremmo rompere rapporti con altri credenti se non per motivo di peccato, sia nel comportamento che nella dottrina. Piuttosto, dovremmo cercare di mantenere i legami della pace con altri credenti, anche se non sempre avremo gli stessi ministeri.

Certamente, visto che tutti dobbiamo crescere, a volte sarà difficile sopportarci gli uni gli altri. Però, questo non è un motivo per rompere i rapporti con un altro credente.

Piuttosto, dovremmo essere pronti a perdonare chi ci fa del male, e a sopportare le debolezze, imitando Dio che ci perdona e sopporta le nostre debolezze.

In realtà, oggi ci sono troppe separazioni che non dovrebbe esserci, e non ci sono abbastanza separazioni che ci dovrebbero essere. Cioè, troppo facilmente certi credenti si separano da altri, non avendo più rapporti con loro, quando in realtà le motivazioni non sono validi, perché non si tratta di peccato, ma solo di una differenza di vedute, o una differenza di direzione. Questa non è un motivo per separarsi a livello di rapporto.

Poi, ci sono tanti casi in cui qualcuno che si chiama fratello vive nel peccato, o insegna dottrine sbagliate, eppure, tanti rifiutano di separarsi da quel fratello, ma piuttosto mantengono i rapporti. In questi casi, la Chiesa ne viene contaminata. In quei casi, sarebbe giusto separarsi.

Perciò, dovremmo essere attenti a non separarci per motivi sbagliati, e dovremmo essere disposti a separarci quando è il caso.

Ringraziamo Dio per il suo sovrano controllo. Nel caso di Paolo e Barnaba, entrambi volevano vivere totalmente per la gloria di Dio. Dio li aveva guidati loro in due direzioni. Presumevano che dovevano continuare a stare insieme. Questo creò tensione fra di loro, però,ciò non ruppe il loro rapporto. E Dio continuò ad operare potentemente tramite entrambi.

Prego che noi possiamo imitare sia Paolo che Barnaba. Prego che come loro, possiamo avere a cuore la crescita del regno di Dio. Prego che possiamo impegnarci in questo. E prego che possiamo avere a cuore di incoraggiare e recuperare i credenti per l'opera di Dio.

Lodiamo Dio che porta avanti la sua opera, anche quando noi cadiamo. Quando cadiamo, come Marco è caduto, preghiamo di riprendere la strada, per poter vivere portando molto frutto per la gloria di Dio.