Aiuto Biblico

Efesini 1:5b -- la predestinazione

sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 21-dic-2008 --- cmd ---
parole chiavi: elezione, predestinazione, salvezza, responsabilità dell'uomo

inizio

Oggi, vogliamo riprendere a considerare una delle verità bibliche più insondabili, meravigliose, e gloriose che esistano. Quando questa verità viene veramente compresa e radicata nel cuore, per quello che l'uomo può comprendere con l'aiuto dello Spirito Santo, essa distrugge l'orgoglio, riempie il cuore di ringraziamenti a Dio, porta a un impegno alla santificazione, stimola l'uomo ad una vita dedicata a proclamare il Vangelo, dà grande speranza al peccatore che cerca la salvezza, aiuta ad avere pace invece di dubbi, e produce adorazione eterna a Dio per la sua gloria e grazia. La verità che vogliamo esaminare è quella della predestinazione. Troviamo questa verità in Efesini 1:5, che fa parte della serie di studi che stiamo facendo su Efesini 1.

Ripasso del sermone precedente

Se ricordate, abbiamo iniziato a considerare questo versetto nell'ultimo sermone, in cui abbiamo visto che la definizione biblica della parola “predestinare” è “prestabilire qualcosa” e che descrive la decisione presa da Dio, dentro di sé, di salvare certe persone. Quindi, Dio ha prestabilito di adottare alcuni peccatori, facendoli diventare i suoi figli amati. Abbiamo già visto nei sermoni precedenti che Dio ha scelto loro affinché fossero salvati e diventassero santi ed irreprensibili davanti a Lui nell'amore.

Essere adottati come figli vuol dire avere l'incredibile privilegio di essere amati da Dio, di essere in relazione con Dio avendolo come Padre, di avere dunque libero accesso a Dio come Padre. Tutto questo perché Dio ha stabilito così.

Dio ha anche prestabilito il mezzo con cui avrebbe fatto diventare figli suoi alcuni uomini: per mezzo di Gesù Cristo. Per mezzo del sacrificio e della risurrezione di Gesù Cristo, Dio compie la salvezza e paga la condanna di un essere umano, lo giustifica e lo fa diventare un suo figlio. Quindi, Gesù Cristo è il mezzo con cui riceviamo ogni benedizione da Dio. Infatti, in Efesini 1:3, leggiamo che abbiamo ogni benedizione spirituale in Cristo Gesù, e subito dopo inizia l'elenco delle nostre benedizioni più grandi, fra cui la prima è di essere stati eletti e predestinati. Allora, teniamo a mente queste verità mentre continuiamo a considerare ciò che troviamo nei versetti 5,6.

Secondo il beneplacito della sua volontà

A questo punto vogliamo considerare, sempre in base a quello che ci insegna il brano, il motivo per cui Dio ci ha predestinati. È una domanda estremamente importante. Leggo ancora i vv.4-5.

“4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore, 5 avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà,” (Efe 1:4-5 LND)

Una domanda importante da porsi è la seguente: “Qual è il motivo per cui Dio ha predestinato alcune persone ad essere salvate?” Dio ha forse predestinato certe persone in base al fatto che Egli ha visto in anticipo che quelle persone avrebbero creduto? Oppure, la sua scelta di predestinare alcuni a diventare figli suoi è stata una decisione basata unicamente sul proprio proponimento? È fondamentale capire la risposta a queste domande.

In realtà, abbiamo già visto qual è la risposta, quando abbiamo considerato attentamente il significato del termine “predestinare”. Dio ha stabilito, per conto suo, di salvare certe persone.

Quindi, abbiamo già visto che la decisione di Dio non è stata una decisione presa sulla base di considerazioni esterne a Lui. Andando avanti, l'ultima parte del versetto che stiamo analizzando rende ancora più chiaro il motivo per il quale Dio ha stabilito di adottarci come figli suoi. Leggo ancora il v. 5:

“avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà,” (Efe 1:5 LND)

Dio ci ha predestinati ad essere adottati come figli suoi per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà. È importante capire correttamente il senso delle parole: “secondo il beneplacito dalla sua volontà.”

Per capire correttamente questo versetto, e tanti altri, è molto importante comprendere correttamente il termine “secondo”. La parola greca che viene tradotta con “secondo” è la preposizione greca "kata" che, nella forma grammaticale che incontriamo qui, ovvero seguita da una parola all'accusativo, significa “secondo”, nel senso di “in base a” (la sua volontà). “Kata” oppure “secondo” indica dunque la base su cui qualcosa viene compiuto o non viene compiuto, nei casi in cui la frase è alla forma negativa.

Per esempio, in Romani 4:4, troviamo due volte questa preposizione, tradotta con il termine “come”. Ve lo leggo.

“Ora a colui che opera, la ricompensa non è considerata come grazia, ma come debito;” (Rom 4:4 LND)

Il senso del versetto è che, per colui che opera, la ricompensa non è basata sulla grazia, ma è basata sul debito. Andando avanti, in Romani 4:18 la stessa preposizione viene tradotta con la parola “secondo”. Ve lo leggo.

“Egli, (Abrahamo) sperando contro ogni speranza, credette per diventare padre di molte nazioni secondo ciò che gli era stato detto: "Così sarà la tua progenie".” (Rom 4:18 LND)

In questo versetto Abrahamo credette “secondo”, ovvero “in base a” quello che gli era stato detto da Dio. La base della fede di Abrahamo era ciò che Dio gli aveva detto.

In Romani 8:1, la preposizione “kata” viene tradotta due volte con la parola “secondo”. Ve lo leggo.

“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)

Qui leggiamo di coloro che non camminano secondo la carne, ovvero in base alla carne, ma camminano secondo lo Spirito, cioè in base allo Spirito Santo di Dio in loro.

In Romani 8:4,5, troviamo quella preposizione ben quattro volte, tradotta sempre con “secondo”. Vi leggo il passo.

“4 affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito. 5 Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito.” (Rom 8:4-5 LND)

Un altro brano estremamente importante e chiaro è Romani 8:28.

“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.” (Rom 8:28 LND)

Quelle persone sono chiamate secondo il proponimento di Dio. Cioè vengono chiamate in base al proponimento di Dio, non in base ad altri motivi.

Ritroviamo la stessa preposizione anche in Romani 9:11, in cui il suo significato è chiaro. Ve lo leggo.

“(infatti, quando non erano ancora nati i figli e non avevano fatto bene o male alcuno, affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio secondo l’elezione e non a motivo delle opere, ma per colui che chiama),” (Rom 9:11 LND)

Il proponimento di Dio è secondo elezione, e non a motivo delle opere. In altre parole, ciò che sta dietro al proponimento di Dio non sono le opere degli uomini, che Dio avrebbe potuto prevedere in anticipo, ma è l'elezione di Dio, la libera scelta di Dio. Quindi, anche questo versetto rende molto chiaro che la scelta di Dio non dipende dalle opere degli uomini.

Ora, dopo aver visto in che modo quella preposizione viene usata in altri brani, possiamo capire meglio il suo significato anche nel passo che stiamo studiando. Leggo ancora Efesini 1:5, evidenziando il termine “secondo”.

“avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà,” (Efe 1:5 LND)

Rivolgendosi ai credenti, l'apostolo Paolo, guidato dallo Spirito Santo, dichiara che Dio ci ha predestinati secondo il beneplacito della sua volontà.

Il beneplacito di Dio è stata l'unica base che Dio ha usato quando ha scelto di predestinare alcune persone a diventare figli suoi. In altre parole, ciò che sta dietro alla scelta di Dio, nella predestinazione, è il suo beneplacito.

Questa verità è così importante che la ripeto: la base della predestinazione e dell'elezione di Dio è il suo beneplacito, che corrisponde alla parola greca "eudokia". Questa parola vuol dire “benevolenza e favore”, e anche “sovrano e libero scopo” (di Dio).

Troviamo questo termine greco anche in Luca 2:14, dove è tradotto come “favore”.

“"Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore".” (Luca 2:14 LND)

Dio mostra il suo favore verso alcuni uomini, concede loro il suo favore, sceglie di fare loro del bene. Questo è uno dei significati di quella parola greca che in Efesini 5 viene tradotta con “beneplacito”.

In altri brani, come in Efesini 1:5, quel termine greco ha il senso di “beneplacito”, che nella Bibbia ha anche, come ho accennato prima, il significato di “scopo sovrano e libero di Dio”. Incontriamo questo significato in Matteo 11:26 e Luca 10:21, che dicono la stessa cosa. Vi leggo da Matteo, in cui il termine greco eudokia viene tradotto come “ è piaciuto”:

“25 In quel tempo Gesù prese a dire: "Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. 26 Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto.” (Mat 11:25-26 LND)

“Così ti è piaciuto, così hai voluto fare, così è stata la tua scelta”. Questo è il significato del greco, che nel nostro versetto in Efesini viene tradotto come “beneplacito”.

Perciò, potremo leggere il nostro versetto nel modo seguente: “avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo la libera scelta della sua volontà.

Quindi, anche questo versetto rende chiaro che Dio ci ha predestinati ed eletti in base alla sua sovrana volontà. È piaciuto a Dio di predestinare alcuni a diventare i suoi figli. È stata una scelta della sua libera volontà, in quanto Egli è il sovrano Signore. Questa è la base su cui Dio ci ha predestinati e ci ha scelti.

È estremamente importante capire che la predestinazione e l'elezione di Dio sono fondate sulla sovrana volontà di Dio, su ciò che è Gli è piaciuto fare, e quindi si tratta di una decisione che Egli prese dentro di sé, e che non dipendeva da fattori esterni. Non dipendeva perciò da quello che Egli poteva prevedere riguardo alle persone che Egli avrebbe salvato.

In realtà, questo fatto viene ripetuto con ancora maggiore chiarezza in Efesini 1:11, che parla di Gesù Cristo.

“In lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà,” (Efe 1:11 LND)

Questo passo dichiara molto chiaramente che siamo stati predestinati secondo il proponimento di Colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà. In altre parole, la predestinazione è stata una decisione di Dio, presa secondo il consiglio della sua propria volontà. Questa decisione dipendeva solamente dalla volontà di Dio, e non da fattori esterni. Dio non prende consigli da nessuno e non usa fattori esterni nell'elaborazione dei suoi proponimenti. I proponimenti di Dio nascono dentro di Lui. Dio ha creato tutto per se stesso, per la propria gloria, in base a un'idea che Egli aveva dentro di sé. Dio ha stabilito tutto il suo piano.

Una chiara conseguenza

Quindi, a livello pratico, questo vuol dire che la predestinazione di Dio non dipendeva in alcun modo da qualche cosa di particolare in coloro che sono stati eletti e predestinati. Poiché la Bibbia dichiara così chiaramente, in Efesini 1:5, che la predestinazione è secondo il beneplacito della volontà di Dio e poi, nel v.11, che la predestinazione è secondo il proponimento di Dio il quale opera tutte le cose secondo il consiglio della propria volontà, è da escludere che in qualche modo la predestinazione possa dipendere dagli oggetti della predestinazione, ossia dalle persone che Dio salva. Questo infatti non equivarrebbe a prestabilire, ma solo a riconoscere dei fatti in anticipo. Invece Dio ha predestinato coloro che Egli avrebbe salvato, così come ha prestabilito tutto il resto del suo piano.

Questo punto è evidenziato anche dal significato biblico della parola “preconoscere”, che abbiamo studiato nel primo sermone della serie su 1Pietro. In quel sermone abbiamo visto che ogni volta che la Bibbia dichiara che Dio conosce qualcuno, vuol dire che Egli guarda quella persona con favore, che ama quella persona. Quindi, quando leggiamo che Dio ha preconosciuto alcuni, significa che Egli li ha amati prima che esistessero. Questo è proprio ciò che Dio ha fatto quando ha predestinato alcuni peccatori a diventare santi ed irreprensibili davanti a Lui nell'amore, adottandoli come figli.

La meraviglia di questa verità

Riassumendo ciò che abbiamo capito finora da questo brano meraviglioso, abbiamo visto che Dio ha stabilito, secondo la sua volontà, di adottare alcuni uomini, peccatori come tutti gli altri, facendoli diventare figli suoi, e questo per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo.

O carissimi, non potremo mai comprendere a fondo un'opera così infinita ed eterna!? Com'è possibile che il Dio tre volte santo abbia stabilito di adottare come figli suoi uomini peccatori, uomini che non solo non avrebbero avuto alcun merito ma che, come Dio sapeva, sarebbero stati ribelli e peccatori? Dio ha prestabilito di mandare il suo amato Figlio Gesù Cristo per morire non per persone buone, ma per peccatori, come leggiamo in Romani 5.

“5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. 6 Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. 7 Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene. 8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5:5-8 LND)

Prima di creare il mondo Dio aveva stabilito di salvare uomini peccatori facendoli diventare figli suoi amati, per portarli ad essere santi e irreprensibili davanti a Lui nell'amore, per tutta l'eternità, e tutto questo per mezzo di Gesù Cristo!

Che verità insondabile!

-- v.6 Lo scopo eterno per cui Dio ha fatto questo

Che scopo aveva Dio nel compiere tutto ciò?

Perché Dio ha determinato dentro di Sé di adottare alcuni uomini, che sarebbero stati peccatori come gli altri, facendoli diventare figli suoi, uomini che meritavano il tormento eterno come tutti gli altri? Qual è lo scopo di Dio in questa sua sovrana decisione?

È importante capire che tutto ciò che Dio fa, lo fa per uno scopo eterno. Spesso, Dio ci rivela nella sua Parola lo scopo per cui Egli fa quello che fa. E infatti, comprendere lo scopo per cui Dio fa quello che fa ci aiuta tantissimo a capire l'andamento del mondo e della nostra vita.

Per esempio, comprendere il motivo per cui Dio permette le prove nella nostra vita trasforma il nostro modo di vedere le prove e può permetterci di avere pace anche in quelle più profonde.

Similmente, la comprensione dello scopo per cui Dio ci ha predestinati cambia drasticamente come vediamo la nostra salvezza.

Allora, in questo brano, a noi che siamo stati salvati Dio rivela che Egli ci ha eletti prima della fondazione del mondo, avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli. Poi, nel v. 6, Dio ci rivela qual è il Suo scopo eterno in tutto questo, cioè Egli ci rivela quale sarà il frutto eterno della nostra elezione e predestinazione.

Leggo di nuovo dal v.3. Notate attentamente il v. 6.

“3 Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, 4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore, 5 avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio,”
(Efesini 1:3-6 LND)

Avete notato, nel v.6, il motivo per cui Dio ci ha eletti e predestinati a diventare figli suoi, ossia il suo scopo in questo? Leggo ancora il v.6.

- v.6 “a lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio,” (Efe 1:6 LND)

Dio ha predestinato peccatori come noi ad essere adottati come figli suoi “a”, cioè “per lo scopo di essere” “a lode della gloria della sua grazia”. In altre parole, Dio ci ha scelti, ci ha eletti, ci ha predestinati alla piena salvezza affinché la sua grazia sia glorificata per tutta l'eternità. L'opera compiuta da Dio nel salvarci, dalla predestinazione, alla chiamata, al perdono, alla giustificazione, alla glorificazione, servirà interamente per portare gloria a Dio per la sua grazia! O che possiamo comprendere di più quanto la nostra salvezza è tutta per grazia e che è totalmente il contrario di quello che meritiamo!

La preposizione che qua viene tradotta con “a”, nella frase “a lode della gloria della Sua grazia”, è una preposizione greca che spiega il motivo o lo scopo per il quale si fa qualcosa.

Vediamo qualche esempio nella Bibbia per notare come viene usata questa preposizione. Nei seguenti brani, nel greco c'è sempre la stessa preposizione, che viene tradotta in vari modi in italiano. Leggo per primo Romani 1:11, in cui quella preposizione viene tradotta con “affinché”.

“perché io desidero grandemente vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale, affinché siate fortificati.” (Ro 1:11 LND)

In questo versetto, Paolo spiega che voleva vedere i Romani per comunicare loro qualche dono spirituale affinché fossero fortificati, cioè, con lo scopo della loro edificazione. Leggo ora Romani 1:16, in cui quella preposizione viene tradotta con la parola “per”.

“Infatti io non mi vergogno dell’evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.” (Ro 1:16 LND)

Il vangelo di Cristo è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, ovvero il Vangelo ha lo scopo di produrre la salvezza di chiunque crede. Leggo Romani 1:20, in cui quella preposizione viene ancora tradotta con “affinché”.

“Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili.” (Romani 1:20 LND)

La manifestazione degli attributi di Dio nella creazione porta gli uomini ad essere inescusabili.

Quindi, la preposizione che incontriamo nel nostro brano, in Efesini 1:6, significa che l'elezione e la predestinazione sono state stabilite per creare una condizione eterna in cui la grazia di Dio verrà glorificata. Leggo ancora i vv.5,6:

“5 avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio,” (Ef e1:5-6 LND)

Prima della creazione del mondo Dio ha determinato dentro di sé di adottarci come figli suoi per farci giungere al punto di essere santi ed irreprensibili davanti a Lui nell'amore, e tutto questo per produrre la lode della gloria della Sua grazia. La nostra elezione e predestinazione porteranno alla lode della grazia di Dio per tutta l'eternità!

Quello che Dio fa, lo fa per la sua gloria! I meravigliosi benefici che noi riceviamo sono il frutto di un Dio glorioso che opera per glorificare Se stesso. L'elezione e la predestinazione porteranno ad una condizione in cui la grazia di Dio sarà glorificata per tutta l'eternità! Stiamo vivendo per la gloria di Dio ora? Tutto quello che Dio fa, lo fa per la sua gloria!

Ascoltate attentamente mentre leggo da Romani 9:17-24, in cui vediamo che Dio sceglie chi vuole per la salvezza ed indurisce chi vuole per essere glorificato. Leggo Romani 9:17-24.

“17 Dice infatti la Scrittura al Faraone: "Proprio per questo ti ho suscitato, per mostrare in te la mia potenza e affinché il mio nome sia proclamato in tutta la terra". 18 Così egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole. 19 Tu mi dirai dunque: "Perché trova ancora egli da ridire? Chi può infatti resistere alla sua volontà?". 20 Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: "Perché mi hai fatto così?". 21 Non ha il vasaio autorità sull’argilla, per fare di una stessa pasta un vaso ad onore e un altro a disonore? 22 E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d’ira preparati per la perdizione? 23 E questo per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia, che lui ha già preparato per la gloria, 24 cioè noi che egli ha chiamato, non solo fra i Giudei ma anche fra i gentili?” (Romani 9:17-24 LND)

Dio ha dimostrato pazienza verso vasi d'ira preparati per la perdizione per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia, cioè noi. Anche questo brano in Romani dichiara chiaramente ciò che abbiamo letto in Efesini. La sovrana scelta di Dio nel salvare alcuni uomini porterà alla sua gloria eterna. Dio fa quello che fa per essere glorificato.

Applicazioni

C'è ancora molto su cui meditare in questo brano, ma per ora fermiamoci qua, affinché possiamo riflettere sulle verità che abbiamo visto oggi, insieme a quelle dell'ultimo sermone. Abbiamo considerato delle verità che riguardano la scelta di Dio, fatta prima della creazione del mondo, di salvarci, decisione presa da Lui e non basata in alcun modo su qualcosa in noi, perché se la salvezza dovesse dipendere da qualcosa in noi, nessuno di noi sarebbe stato salvato.

Conoscere la verità della predestinazione è il vero rimedio di Dio contro la malattia dei dubbi che assillano l'anima. Ogni vero credente sa quanto il proprio cuore è instabile e quanto deve ancora combattere con il peccato. Nei momenti in cui vediamo più chiaramente il peccato ancora presente in noi e la santità di Dio, possono facilmente tormentarci tanti dubbi sulla nostra salvezza e può diventare quasi impossibile godere la pace e la gioia di Dio; possiamo anche arrivare fino alla disperazione e alla depressione. Se la nostra salvezza dipendesse dalla nostra libera scelta, non sarebbe mai una cosa certa, perché non possiamo mai essere sicuri di aver creduto sinceramente, né essere sicuri di non vacillare. Solo quando comprendiamo la predestinazione possiamo trovare pace nell'anima, sapendo che la nostra salvezza è un'opera di Dio. Certamente, dobbiamo impegnarci, ma la nostra salvezza è certa perché è fondata sulla decisione eterna di Dio, non sulla nostra stabilità. Perciò, comprendere la predestinazione è un rifugio dai dubbi che assillano le nostre anime.

Sapere anche che la decisione di Dio di salvarci non è in base ad alcun merito nostro, perché non abbiamo meriti, ci aiuta a non essere orgogliosi. Non abbiamo nulla in noi stessi di cui gloriarci. Non possiamo vantarci di avere noi cercato Dio mentre un altro non L'ha cercato. Tutta la gloria va a Dio solo!

Capire che la nostra salvezza è una decisione di Dio riempie il nostro cuore di ringraziamenti a Lui. Come si può non abbondare di ringraziamenti quando riflettiamo sulla grazia di Dio il quale, pur conoscendo tutto il marcio del nostro cuore, ci ha scelti per un'eternità nella sua presenza, nel suo amore, facendoci diventare santi ed irreprensibili?

Il fatto che Dio ha prestabilito di salvare uomini peccatori che non lo cercavano è un immenso stimolo all'evangelizzazione. Nello stesso modo in cui Dio ha cambiato il nostro cuore e ci ha dato un desiderio di cercarlo, Egli farà lo stesso con altre persone. Noi dobbiamo semplicemente proclamare il Vangelo, e sarà Dio a salvare. Ricordate le parole di Gesù Cristo rivolte a Paolo, a Corinto, quando l'apostolo era scoraggiato nell'evangelizzazione, a causa dell'opposizione. Vi leggo Atti 18:10:

“perché io sono con te e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male poiché io ho un grande popolo in questa città".” (Atti 18:10 LND)

Paolo non poteva sapere chi Dio avrebbe salvato, ma Dio aveva delle persone in quella città che Egli stava per salvare. Quindi, quando evangelizziamo, possiamo essere gioiosi sapendo che Dio salverà tutti quelli che Egli ha prestabilito di salvare.

Quando comprendiamo meglio la meravigliosa dottrina della predestinazione, essa ci stimola ad adorare Dio per la sua grazia, Lui che ha stabilito un modo di salvare uomini che non avrebbero mai cercato la salvezza per conto loro.

Infatti, come abbiamo letto nel passo di Efesini, Dio ha predestinato degli uomini ad essere adottati come figli suoi con lo scopo eterno che la sua grazia sia glorificata. Comprendere veramente di essere stato predestinato riempie il cuore di lodi a Dio per la sua meravigliosa grazia. Amen, amen, amen!

E per chi non è ancora salvato? In che cosa lo riguarda la verità della predestinazione? Per il peccatore che cerca Dio, capire la verità della predestinazione può essere un immenso incoraggiamento. Se la salvezza dipendesse dall'uomo che cerca Dio, allora il peccatore che cerca Dio, vedendo quanto il proprio cuore è nero, perderebbe ogni speranza di mai arrivare a Dio.

Capendo invece che Dio ha predestinato uomini alla salvezza, un peccatore può cercare Dio, fiducioso che sarà Dio a cambiare il suo cuore di pietra. Quella persona non deve minimamente preoccuparsi di non essere predestinata, perché Dio promette che tutti coloro che Lo cercano, Lo troveranno. La predestinazione non è assolutamente un ostacolo a cercare Dio, anzi, apre la porta a cercarLo con una viva speranza!

Quindi, riflettete spesso sul fatto che la vostra salvezza è stata decisa da Dio prima che Egli avesse fondato il mondo, e nonostante Egli conoscesse pienamente la nostra malvagità. O la profondità della sapienza, della potenza, della grazia e dell'amore di Dio in Cristo Gesù! A Lui la gloria, nei secoli dei secoli, amen!