Aiuto Biblico

Efesini 3:14-21, parte 1 - le basi della preghiera

di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, 25 ottobre, 2009
parole chiave: preghiera, come pregare, le ricchezze della gloria di Dio, come Dio risponde alle preghiere

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Potresti dire che la tua vita è piena di gioia, giorno dopo giorno, che ubbidire ai comandamenti di Dio è una gioia, che affronti le prove con gioia?

Troppo spesso la risposta a queste domande è “no”, quando invece, in Cristo, è possibile che la risposta sia “sì”.

Ciò che serve ad ogni credente è di comprendere di più, infinitamente di più, l'amore di Dio in Gesù Cristo!

L'amore di Dio per noi è così immenso, infinito, profondo ed eterno che non siamo assolutamente in grado, con la nostra capacità umana, di comprenderne se non la minima parte.

Quanto ci ama Dio? Posso darvi la risposta usando delle parole, perché queste parole le troviamo nella Bibbia, ma riusciamo ad afferrare solamente una minima parte della profondità di queste parole.

Nella Bibbia Gesù stesso dichiara che il Padre ama i credenti con lo stesso amore con il quale ama il Figlio, Gesù Cristo. Leggiamo questo nella preghiera di Gesù al Padre in Giovanni 17:22-26. Gesù sta parlando di coloro che saranno salvati e dice:

“22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno. 23 Io sono in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato e li hai amati, come hai amato me. 24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l’amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro".” (Giovanni 17:22-26 LND).

O che possiamo comprendere di più di questo amore che sorpassa la conoscenza!

Per fare questo, oggi vogliamo continuare nel nostro studio dell'Epistola dell'Apostolo Paolo agli Efesini.

Nei primi capitoli, guidato da Dio, Paolo descrive la salvezza dal punto di vista di Dio, spiegando nel capitolo 1 che Dio ci ha eletti alla salvezza nell'eternità passata per glorificarSi nell'eternità futura. La nostra salvezza porterà alla lode della gloria di Dio per tutta l'eternità.

Nel capitolo 2 abbiamo imparato di più della nostra condizione prima della salvezza, ovvero che eravamo morti, figli d'ira, senza le promesse e senza speranza. Quanto immensa è l'opera di Dio di averci salvato per amore e misericordia!

Ora siamo arrivati ad Efesini 3:14, in cui Paolo inizia a pregare che noi che siamo stati salvati possiamo comprendere di più dell'amore di Dio.

Capire di più dell'amore di Dio, anche se mai lo comprenderemo tutto perché esso è infinito, ci darà una gioia più profonda e una fede più forte.

Per uno che cerca Dio, capire di più dell'amore di Dio può essere un immenso stimolo per non fidarsi di sé stesso, ma di riporre interamente la Sua fiducia in un Dio che ha un cuore così grande.

Questo brano, uno dei più profondi di tutta la Bibbia, tratta una verità divina che l'uomo naturale non può comprendere. Leggiamo questo brano e poi, con l'aiuto di Dio, cerchiamo di comprendere di più delle verità in esso contenute:

“14 Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, 15 dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, 16 perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell’uomo interiore, 17 perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, 18 affinché, radicati e fondati nell’amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l’altezza, 19 e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli. Amen.” (Efesini 3:14-21 LND)

Per capire meglio questa preghiera di Paolo, vorrei dividerla in quattro parti. Questa non è una divisione rigida, ma può aiutarci a capire meglio gli aspetti principali di quello che troviamo scritto in questi versi.

Prima di tutto, nei versetti 14 e 15, vediamo nelle parole di Paolo qualche base importante per la preghiera.

Secondo, nella prima parte di versetto 16, Paolo menziona la fonte dalla quale Dio risponde alle nostre preghiere.

Terzo, dal versetto 16 al 19, abbiamo le cinque richieste di Paolo per i credenti.

Quarto, nei versetti 20 e 21, Paolo conclude la sua preghiera dando gloria a Dio.

Dio volendo, oggi, vogliamo considerare le prime due parti di questo brano e poi, la prossima volta, Dio volendo, guarderemo le ultime due parti.

--- 1) Basi importanti per la preghiera

Perciò, tenendo a mente lo schema dianzi proposto, iniziamo considerando i versetti 14,15, in cui troviamo alcune basi importanti per la preghiera. Leggo ancora questi versetti:

“14 Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, 15 dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, (Efesini 3:14-15 LND).

Paolo inizia ripetendo le parole “per questa ragione”, le stesse parole che aveva scritto anche all' inizio del capitolo 3. Sembra che, probabilmente, Paolo stava per iniziare questo discorso all'inizio di tale capitolo;, poi si è interrotto per portare avanti il discorso che troviamo nei primi 13 versetti e, infine, è tornato, al discorso che stava per iniziare proprio nei versi che stiamo ora considerando.

Se è così, allora la ragione per cui Paolo prega queste cose è alla luce delle verità che abbiamo trovato nei capitoli uno e due, cioè la salvezza per pura grazia, ovvero dell'opera di Dio, per amore, di vivificarci quando eravamo peccatori, figli d'ira, senza speranza e senza Dio e farci diventare figli amati, destinati a passare l'eternità nella Sua presenza.

L'immensità di questa salvezza, un'immensità che non riusciamo a comprendere appieno, ci mostra qualcosa dell'infinito amore di Dio per noi. Dio ci ha salvati per amore, come leggiamo in Efesini 1:4 e 2:4:

“allorché in lui (In Cristo) ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore,” (Efesini 1:4)

La salvezza ci porterà a passare tutta l'eternità nella presenza di Dio, nell'amore, cioè rivestiti dell'amore infinito di Dio.

Poi, in Efesini 2:4, leggiamo del motivo per cui Dio ci ha vivificati:

“4 Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia),” (Efesini 2:4-5)

Dio ci ha vivificati per il Suo grande amore con il quale ci ha amati. La salvezza non è dovuta a nulla che si trova in noi, ma al grande amore di Dio.

Quindi, per questa ragione, alla luce della salvezza che è un'opera divina che Dio ha compiuto per il Suo grande amore, affinché possiamo comprendere di più di questo amore divino, Paolo fa la preghiera che stiamo considerando.

Allora, prima di arrivare al contenuto di questa preghiera, notiamo brevemente qualche base della preghiera di Paolo che ci aiuta a capire meglio come dobbiamo pregare noi.

L'umiltà di Paolo

Prima di tutto, notiamo l'umiltà di Paolo nella sua preghiera. Leggo ancora il v.14:

“Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo,” (Efesini 3:14)

Paolo piegava le sue ginocchia davanti al Padre nella preghiera. Più che essere questa solamente una posizione fisica, poiché la Bibbia parla di varie posizioni da usare quando preghiamo, questa frase descrive una predisposizione interiore di Paolo e rappresenta l'avvicinarsi a Dio con grande umiltà.

L'unico modo di avvicinarci a Dio è con umiltà. Senza l'umiltà, nessuno arriverà mai nella presenza di Dio.

Quando consideriamo l'assoluta santità di Dio e il nostro peccato, è chiaro che non meritiamo nulla di buono da Lui, piuttosto meritiamo il male. Perciò, l'unico modo di avvicinarci a Dio nella preghiera è con umiltà, come fa Paolo in questa circostanza. Non possiamo pretendere nulla da Dio, possiamo solo chiedere misericordia e grazia. E perciò dobbiamo pregare con umiltà.

Pregare Dio Padre

Notiamo poi a CHI prega: Paolo prega a Dio Padre. Come pratica, non prega a Cristo, né allo Spirito Santo, ma al Padre. Gesù ci comanda di pregare così. Per esempio, quando a Gesù fu chiesto dai discepoli di insegnargli a pregare, Egli ha dato loro quello che noi chiamiamo il Padre Nostro, in cui si prega al Padre.

Nel Vangelo di Giovanni, 14,15, e 16, Gesù insegna molto sulla preghiera e parla del fatto di pregare al Padre.

Poi, nelle varie preghiere che troviamo nel Nuovo Testamento, volta dopo volta vediamo chi si prega al Padre, ma è sempre per mezzo di Gesù Cristo, che è il nostro unico Mediatore.

Pregare per mezzo di Gesù Cristo

Infatti, in questa occasione Paolo usa la frase “al Padre del Signore nostro Gesù Cristo”, mostrando che Gesù Cristo è la via per la quale arriviamo al Padre. Gesù Cristo è il nostro Signore ed è questo che ci dà il diritto di pregare direttamente al Padre, per mezzo di Gesù Cristo.

Gesù è il nostro Signore, il nostro Sovrano. Solo per mezzo di Lui abbiamo accesso al Padre. Usiamo sempre questa unica via.

Dal quale ogni famiglia prende nome

Continuando, Paolo menziona il fatto che ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende il nome da Dio. Leggo il v.15:

“dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra,” (Efesini 3:15 LND).

La parola qui tradotta come “famiglia” è “patria” in Greco e vuol dire patria, nazione, tribù o tutti coloro che hanno lo stesso antenato. Le parole “dal quale” possono riferirsi ugualmente al Padre o al Signore Gesù Cristo.

Visto poi che Paolo parla di ogni famiglia nei cieli e sulla terra, comprendiamo che il termine “Ogni famiglia” non indica ogni famiglia umana nel senso di tutti gli esseri umani, perché non tutti gli uomini hanno Dio come Padre o prendono nome da Dio. Piuttosto, le parole “ogni famiglia nei cieli e sulla terra” descrivono l'insieme di tutti i veri credenti e potrebbero includere anche gli angeli eletti che servono Dio. Tutti quelli inclusi sotto questa denominazione prendono il loro nome da Dio in quanto fanno parte del Suo popolo.

Quando Paolo dichiara che ogni famiglia prende il nome da Dio, non vuol dire in sé che esse ricevono da Lui il nome, ma questa espressione fa riferimento alla loro origine. Qui Paolo sta parlando degli uomini eletti e tutti, Giudei o Greci che siano, fanno parte della famiglia di Dio per mezzo di Cristo. Esiste una famiglia sola, in Cristo. I salvati in cielo e i salvati che sono ancora sulla terra, tutti insieme fanno parte di questa unica famiglia. E tutto ciò sempre e solo per mezzo di Cristo, come abbiamo detto e studiato in Efesini 2:17-19 che vi leggo:

“17 Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini, 18 poiché per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito. 19 Voi dunque non siete più forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio,” (Efesini 2:17-19 LND).

Perciò Paolo inizia questa preghiera ricordandoci dell'immenso privilegio che abbiamo, in Cristo, di appartenere alla famiglia eterna di Dio.

E quindi, anche noi, quando preghiamo, dobbiamo pregare umilmente Dio, accettando la Sua volontà. Dobbiamo pregare, il Padre per mezzo di Gesù Cristo.

--- 2) La fonte: le ricchezze della Sua gloria

Passiamo ora a quello che potremmo chiamare, in base alla suddivisione inizialmente effettuata, la seconda parte di questo brano, in cui Paolo menziona la fonte dalla quale Dio risponde alle nostre preghiere.

Infatti, come dovremmo fare noi molto più spesso, prima di fare la sua richiesta, Paolo si ferma per menzionare la fonte inesauribile da cui Dio risponde alle preghiere, le ricchezze della Sua gloria.

Ricordate che viviamo per fede. Il vacillare della nostra fede ci porta del male, o perché ci fa avere dubbi, o perché ci fa vacillare a nostra volta, o perché ci porta a peccare. Perciò è importante che la nostra fede diventi sempre più profonda e forte.

Come possiamo avere una fede sempre più forte? Per avere sempre più fede, dobbiamo conoscere Dio sempre di più. Dobbiamo ricordare e meditare sulla fonte inesauribile da cui Dio risponde alla preghiera. Quando facciamo così, daremo gloria a Dio e fortificheremo la nostra fede. Leggo la prima parte del v.16:

“perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria,... “(Efesini 2:16 LND).

Tutto quello che Paolo chiede a Dio, qui ed in ogni sua preghiera, lo chiede secondo le ricchezze della gloria di Dio stesso. Paolo prega che Dio risponderà secondo le ricchezze della Sua gloria.

Adesso allora dobbiamo fermarci per considerare quali sono le ricchezze della gloria di Dio.

O che Dio ci aiuti a comprendere di più dell'infinita immensità delle ricchezze della Sua gloria!

Consideriamo per prima la parola “ricchezze”. Paolo ha già usato questa parola quattro volte in questa epistola. Guardiamole perché ci possono aiutare a comprendere meglio il senso della ricchezza di Dio.

In Efesini 1:7, leggiamo delle ricchezze della grazia di Dio:

“7 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, ” (Efesini 1:7).

Il nostro perdono è fondato sulle ricchezze della grazia di Dio, una ricchezza infinita ed è perciò un perdono completo ed eterno. È per questo che leggiamo, in Romani 8, che non c'è più condanna per coloro che sono in Cristo Gesù.

Poi, in Efesini 1:18, Paolo sta pregando che Dio ci faccia comprendere delle verità incredibili e prega che Dio:

“illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi,” (Efesini 1:18 LND).

Quanto grandi sono le ricchezze della gloria della Sua eredità tra i santi? Ci vorrà tutta l'eternità per sondare le profondità di quelle ricchezze. Serve un'opera divina per farci comprendere quelle ricchezze!

Passando a Efesini 2:7, Paolo menziona ancora le eccellenti ricchezze della grazia di Dio verso di noi, tutte in Cristo Gesù. Leggo:

“per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù.” (Efesini 2:7 LND).

La nostra salvezza servirà per mostrare, per tutta l'eternità, le eccellenti ricchezze della grazia di Dio. Esse sono così immense che ci vorrà tutta l'eternità per mostrarle.

Infine, in Efesini 3:8, Paolo descrive il suo ministero, cioè quello di annunciare le imperscrutabili ricchezze di Cristo a noi Gentili. Le ricchezze di Dio in Cristo sono imperscrutabili, sono ben oltre quello che l'uomo può comprendere. Leggo quel versetto:

“A me, il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare fra i gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo,” (Efesini 3:8 LND).

Allora, tornando alla preghiera di Paolo nel nostro brano, quello che egli chiede per noi è che Dio ci fortifichi con potenza secondo le ricchezze della Sua gloria. È questa una fonte inesauribile in quanto, nonostante che Dio dà e dà e dà ancora, Egli non ha mai meno da dare perché dà secondo le ricchezze della Sua infinita gloria eterna.

O carissimi, il fatto che Dio risponde alle preghiera secondo le ricchezze della Sua gloria vuol dire che non dobbiamo mai preoccuparci pensando che Dio potrebbe non rispondere ad una qualche preghiera. Dio risponde alle nostre preghiere e si prende cura di noi in base alle ricchezze della Sua infinita gloria. Perciò Dio non sarà mai limitato in quello che può fare per noi. Nulla è impossibile per Dio, nulla è difficile per Dio.

Paolo parla di questa fonte infinita in Filippesi 4:19, in una dichiarazione che egli fa per i credenti di quella Chiesa. Leggo quel versetto:

… “Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:19 LND).

Le ricchezze della gloria di Dio sono infinite, perciò è impossibile che Egli verrà mai meno nell' essere capace di rispondere alle nostre preghiere. Certamente Dio non sempre risponde così come noi chiediamo perché Egli conosce sempre la risposta perfetta al momento perfetto. Però Dio è sempre capace di fare tutto e risponderà ad ogni preghiera fatta secondo la Sua perfetta volontà. La gloria di Dio è infinita, perciò Egli può rispondere abbondantemente ad ogni nostra preghiera e lo farà di certo, provvedendo a tutto ciò che serve per completare la Sua opera eterna in noi.

Ecco perché in Romani 8:32 leggiamo:

“Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?” (Romani 8:32).

Nulla può ostacolare Dio dal darci ogni benedizione perché Egli ci dona ogni cosa secondo le ricchezze della Sua gloria.

Quanto è importante che ricordiamo sempre questa verità. Alla luce di questo, posso dire a te, o credente, che Dio completerà la Sua opera in te, nonostante le tue debolezze, nonostante le lotte, nonostante il nemico. Tu arriverai nella presenza di Dio senza macchia, irreprensibile, per passare l'eternità nel Suo amore, perché sarà Dio a completare la Sua opera, operando in base alle ricchezze della Sua gloria.

E tu, non credente, tu che cerchi Dio ma a te sembra impossibile arrivare a Lui perché riconosci che sei troppo debole, troppo peccatore: smetti di guardare a te stesso perché nessuno arriva alla salvezza guardando a se stesso. Nessuno arriva alla salvezza per mezzo della ricchezza dal proprio impegno o della propria sincerità o della propria forza.

Non guardare a te stesso, tu sei spiritualmente povero, anzi, morto, non hai alcuna ricchezza da cui trarre ciò che serve per arrivare alla salvezza.

Piuttosto guarda a Cristo, guarda alla ricchezza della Sua grazia e della Sua gloria e allora conoscerai la ricchezza della gloria di Dio per te stesso, nel perdono e nella nuova vita in Cristo.

Perciò, quello che Paolo chiede, una richiesta immensa, lo chiede con fede perché chiede che Dio ci dia queste cose secondo le ricchezze della Sua gloria, la quale rappresenta una fonte inesauribile!

Conclusione

A questo punto abbiamo visto la base della preghiera di Paolo e dobbiamo tenerla sempre presente perché essa dovrebbe essere anche la base di ogni nostra preghiera.

Ricordiamo che dobbiamo pregare con umiltà, mai pretendendo quello che vogliamo noi, mai credendo di aver meritato qualcosa da Dio, ma sempre con grande umiltà, sapendo che ogni buon dono è tutto per grazia. Perciò preghiamo sempre con umiltà.

Preghiamo sempre il Padre perché questa è la volontà di Dio che Egli ci insegna chiaramente nella Bibbia.

Ricordiamo che abbiamo accesso al Padre solamente per mezzo di Gesù Cristo, il nostro Signore. Egli è il nostro sommo sacerdote ed è per mezzo di Lui che abbiamo libero accesso al trono della grazia. Gesù Cristo è l'unico Mediatore fra Dio e gli uomini. Questo è il significato di pregare nel nome di Gesù Cristo. Non è una semplice formula, piuttosto è la realtà di come possiamo arrivare a Dio nella preghiera. Arriviamo a Dio Padre nella salvezza per mezzo di Cristo Gesù e arriviamo al Padre nella preghiera per mezzo di Cristo Gesù.

Ricordiamo inoltre che, come credenti, facciamo parte della famiglia di Dio, un'unica famiglia in cielo e in terra, composta da tutti coloro nati da Dio. Siamo tanti individui che facciamo parte del popolo di Dio.

Infine ricordiamo che ogni risposta da Dio viene dalle ricchezze della Sua infinita gloria.

Quanto è capace Dio a rispondere? Dio può rispondere quanto è glorioso. Dio è infinitamente ed eternamente glorioso, Dio solo è glorioso, la Sua gloria riempe l'universo.

Perciò Dio può fare tutto, può rispondere a qualsiasi preghiera e risponderà a qualsiasi preghiera fatta secondo la Sua volontà perché risponde secondo le ricchezze infinite della Sua gloria eterna.

Perciò preghiamo con fede, sicuri che Dio è ben capace di fare tutto.

Con questa base siamo pronti a considerare le incredibili richieste che Paolo fa a Dio per i credenti nel prossimi versetti. Dio volendo, faremo questo nel prossimo sermone. Sono verità che possono trasformare la nostra vita perché parlano dell'amore di Dio per noi in Cristo Gesù.

Per ora, prego che Dio ci aiuti a comprendere e meditare sulle verità che abbiamo visto finora in questo brano. Prego che possiamo avere le stesse basi per le nostre preghiere che vediamo qui nella preghiera di Paolo.

Grazie a Dio per il privilegio di pregare a Lui come Padre e per le ricchezze della Sua gloria, che è la fonte dalla quale Egli risponde alle nostre preghiere!