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Efesini 5:14-17 - Camminare con diligenza

Sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 31 ottobre, 2010 ---- cmd ag -----
Parole chiave: santità, il peccato, una vita santa, usare il tempo bene, non sprecare tempo

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Viviamo quello che siamo! Questo è il comandamento che troviamo ripetutamente nella Bibbia. Dio ci ha chiamato dalle tenebre alla luce, perciò, dobbiamo vivere come figli di luce. Dio ci ha vivificati dalla morte, e quindi, non dobbiamo più camminare nelle opere morte. Dio ci ha dato una vocazione celeste, e perciò dobbiamo camminare in modo degno della nostra vocazione.

Stiamo studiando l'Epistola agli Efesini, che nei primi tre capitoli ci spiega molto della nostra salvezza come opere sovrana di Dio, opera di grazia e misericordia. Poi, iniziando dal capitolo 4, troviamo dei comandamenti che riguardano il modo in cui dobbiamo vivere, ora che siamo figli di Dio, figli di luce! Dio ci chiama a vivere quello che siamo!

Siamo arrivati a Efesini 5, e oggi, vogliamo considerare dal versetto 14 in avanti. Leggiamo dal v.8, per avere un contesto.

“8 un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, 12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 ma tutte le cose, quando sono riprovate dalla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. 14 perciò la scrittura dice: "risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Ef 5:8-17)

In questo passo, tramite Paolo Dio ci sta esortando a vivere in novità di vita, a camminare nella luce, a esaminare tutto, in modo da vivere in ogni campo della vita in modo accettevole al Signore. Per vivere così, dobbiamo evitare totalmente le opere delle tenebre, opere che riempiono la nostra società. Quanto è importante che evitiamo tutte le opere delle tenebre, perché ora, apparteniamo alla luce! Infatti, il nostro comportamento di santità serve per rendere manifesto che il peccato è peccato.

Tenendo questo in mente, continuiamo a considerare le verità che Dio ha per noi in questo brano, iniziando con il v.14, che leggo ancora:

“perciò la scrittura dice: "risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te".” (Ef 5:14 LND)

Risvegliati

Nonostante che siamo figli di luce, possiamo ancora camminare nel peccato. Infatti, è per questo che la Bibbia è piena di esortazioni di non camminare più nella vecchia vita, ma di camminare nella luce.

Quando un credente non cammina nella luce, quando cammina secondo la carne, è come se fosse spiritualmente addormentato. Ad un credente così, è rivolta l'esortazione di risvegliarsi, e di non camminare più come se fosse un morto. Leggo ancora Efesini 5:14

“14 Perciò la Scrittura dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te".

La parola “Scrittura” non c'è nell'originale. Perciò, sarebbe giusto leggere: “Perciò dice: Risvegliati, o tu che dormi.” è Dio che dichiara.

Perciò, alla luce del fatto che Dio ci ha salvati dalle tenebre e ora siamo figli di luce, perciò dice Dio, risvegliati, o tu che dormi! Risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te.

In vari aspetti, il dormire è come l'essere morto. Quando uno è addormentato, come anche quando è morto, non sente, non vede, non riconosce la situazione intorno a sé, non vede i pericoli.

Per vedere il pericolo, la persona deve essere sveglia.

Se noi vedessimo qualcuno addormentato in un posto pericoloso, per esempio, vicino una strada, o su un davanzale dove potrebbe cadere, senza dubbio cercheremmo di risvegliarlo, affinché possa scappare dal pericolo.

Quanto di più dobbiamo cercare di svegliare le persone intorno a noi che non vedono i pericoli che le circondano.

La Bibbia esorta le persone a svegliarsi. Questo brano è una esortazione, che possiamo annunciare quando vediamo un credente spiritualmente addormentato.

In questo brano, troviamo anche una chiamata ai morti di risorgere dai morti. Questa esortazione continua oggi, tramite la predicazione del Vangelo. Chiaramente, dobbiamo ricordare che in Efesini 2 abbiamo letto che prima della salvezza, eravamo morti nei nostri peccati. Un morto non può, per conto suo, risorgere dai morti.

Però, quando Dio opera nel cuore di uno spiritualmente morto, allora, quella persona esce dalla tomba, simbolicamente parlando. Esce in ubbidienza alla chiamata di Cristo, come Lazzaro fece quando Gesù lo chiamò dalla tomba.

Comunque, in questo brano di Efesini 5, probabilmente questa esortazione è diretta più ai credenti, in quanto, un credente che si addormenta spiritualmente, è come se fosse morto. Viviamo come dei viventi!

Ricordate che il contesto di questa esortazione è il fatto che siamo figli di luce, e perciò, è fondamentale che camminiamo come figli di luce. Ci serve questa esortazione, perché facilmente ci addormentiamo spiritualmente, e camminiamo di nuovo nel peccato. Un credente che continua a camminare nel peccato rischia grandemente di soffrire molto, e se continua in quella via, non c'è nemmeno evidenza della vera salvezza.

Perciò, ad ogni credente, Dio dichiara: svegliati! Renditi conto della gravità del peccato, e dell'importanza di camminare nella luce, e sii luce per gli altri!

Dormire spiritualmente vuol dire non renderti conto dei pericoli spirituali intorno a te, vuol dire non essere attento, vuol dire non tenere gli occhi su Cristo, vuol dire non applicarti con grande impegno a crescere e a restare vicino a Cristo. Se tu stai vivendo così, risvegliati!

Nel momento in cui ci risvegliamo, Dio fa una cosa meravigliosa. Leggo ancora il versetto, lasciando stare le parole “la Scrittura” che non c'è nel Greco:

“Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te".” (Efesini 5:14)

Quando un credente si risveglia, Cristo ritorna a risplendere in quel credente.

Risvegliarsi è un altro modo di descrivere il confessare un peccato e il perdono e la purificazione di cui leggiamo in 1Giovanni. Quando un credente si addormenta, vuol dire che è nel peccato. Risvegliarsi vuol dire che riconosce il suo peccato, e lo confessa. Quando fa questo, Dio è giusto e fedele da perdonare il suo peccato, e da purificarlo, in modo che di nuovo, Cristo possa risplendere su di lui.

Dopo che Dio ci ha salvato, al caro prezzo del sacrificio di Gesù Cristo, ma torniamo a peccare, noi non meritiamo il perdono. Non meritiamo di essere purificati. Eppure, questo è il cuore di Dio! Quando confessiamo il nostro peccato, quando ci risvegliamo, Dio è pieno di misericordia, e di nuovo, Cristo risplende in noi. Certamente, ci sarà dolore per il tempo perso, ci potrà essere grande dolore per il danno che il nostro peccato ha causato. Però, possiamo conoscere la gioia del perdono!

Quindi, il versetto 14 è una esortazione, ad ogni credente che NON sta camminando come un figlio di luce, a risvegliarsi, a ravvedersi, e a riprendere a camminare nella luce!

Come riscattare il tempo

Dal v.15, troviamo una spiegazione di COME possiamo essere svegli, anziché addormentati. Leggo i vv.14,15:

“14 Perciò la Scrittura dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi,” (Ef 5:14-15 LND)

Per essere svegli, dobbiamo camminare con diligenza. La parola tradotta qui con “diligenza” vuol dire “esatto” e “preciso”. Vuol dire camminare, ovvero vivere, con precisione, ovvero, esattamente secondo la Parola di Dio, in ogni dettaglio della vita. Vuol dire vivere ogni momento pensando alle cose di Dio, e stando in guardia di prendere ogni decisione in modo che essa sia conforme alle verità di Dio, e che porti gloria a Dio.

Dobbiamo badare di vivere con diligenza. La parola in greco qui tradotta con “badare” è una parola che vuol dire “guardare”, non solo con gli occhi, ma anche con la mente. La traduzione “badare” è una buona traduzione. Dobbiamo stare sempre in guardia di camminare con diligenza, ovvero, di camminare precisamente come Dio ci comanda in ogni campo della vita. Infatti, una verità chiara in tutto l'Antico Testamento è che Dio vuole un'ubbidienza precisa, perché questo modo di fare rispecchia un cuore giusto davanti a Dio.

Alla luce del fatto che siamo figli di luce vivendo in un mondo malvagio, dobbiamo vivere con diligenza giorno per giorno. Dobbiamo sempre stare in guardia, e fare tutto con cura, per non peccare, e per non spendere male il tempo che Dio ci ha dato.

Infatti, noi dobbiamo vivere come deve vivere un soldato in tempo di guerra, quando è in missione. Egli sa che ci sono pericoli ovunque va. Perciò, non può mai mettere giù la sua guardia. Deve sempre stare attento, deve sempre ricordare la sua missione, deve sempre considerare ogni passo che fa.

Questo è il senso di questo comandamento, cioè di camminare con diligenza. Vivere così equivale ad una vita in cui valutiamo ogni decisione, piccola o grande che sia, con cura, per essere sicuri di compiere la volontà di Dio.

Non stolti ma saggi

Andando avanti in questo versetto, impariamo che il modo in cui viviamo determina se stiamo vivendo da stolti o da saggi.

È facile vivere da stolti, se viviamo senza tener conto dei principi di Dio in ogni decisione, ovvero, se non camminiamo con diligenza. Dio ci comanda di non camminare da stolti, ma da saggi. Leggo ancora il v.15

“Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi,” (Efe 5:15 LND)

Se non camminiamo con diligenza, ci stiamo comportando con grande stoltezza. Essendo figli della luce, non dobbiamo camminare in base a come ci sentiamo in un dato momento. Non dobbiamo seguire quello che fanno gli altri. Non dobbiamo fare quello che ci sembra giusto secondo il nostro ragionamento. Vivere così è grande stoltezza, e ci farà tanto male. Vivere così è una vita sprecata, vivere così vuol dire non vivere alla gloria di Dio, e ci porta anche a peccare in tanti modi diversi.

Non dobbiamo vivere così, piuttosto, dobbiamo vivere da saggi, valutando ogni decisione con cura, valutando tutto alla luce della Parola di Dio, ricordando chi siamo in Cristo.

Infatti, quando viviamo valutando tutto alla luce della verità di Dio, ogni giorno, in ogni decisione, allora, vivremo come saggi. Infatti, un aspetto fondamentale della vera saggezza è di capire quello che porterà gloria a Dio.

il modo di camminare da saggi:

Il brano continua, e ci spiega ancora più a fondo come vivere da saggi. Leggo i vv.15 e 16 insieme:

“15 badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi.” (Efesini 5:15-16 LND)

Per vivere in modo saggio, dobbiamo riscattare il tempo, perché i giorni sono malvagi.

Prima, ho detto che camminare con diligenza vuol dire camminare valutando ogni decisione alla luce dei principi di Dio.

Il comandamento qua di riscattare il tempo va ancora oltre, e ci insegna ad impegnarci ad usare nel senso migliore il tempo che Dio affida a noi. Dobbiamo comprare il tempo usato male, per usarlo bene!

La frase “riscattando il tempo” vuol dire, letteralmente, “comprare qualcosa da altri, per lo scopo di liberarla o redimerla”. Troviamo la stessa parola, per esempio, in Galati 3:13, dove leggiamo:

“Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: "maledetto chiunque è appeso al legno"),” (Galati 3:13 LND)

Cristo ci ha riscattato, dando se stesso come prezzo, per liberarci. Riscattare vuol dire comprare da una condizione di schiavitù, per portare nella libertà. Noi eravamo schiavi del peccato, e perciò, sotto la maledizione della legge. Gesù Cristo è diventato maledizione per noi, e così, ci ha riscattati, ci ha liberati, dalla maledizione, e quindi, non dobbiamo più vivere come schiavi del peccato, ma piuttosto come servi di Dio.

Similmente, noi dobbiamo riscattare il nostro tempo. Prima che Cristo ci salvasse, usavamo il nostro tempo per soddisfare la carne, adempiendo i desideri della carne e della mente. Il nostro tempo non portava mai gloria a Dio, non era usato per produrre frutti che durano.

Spesso, dopo la salvezza, ci sono ancora tanti modi in cui spendiamo il nostro tempo che non producono frutto per l'eternità. Ora, essendo stati salvati, essendo ora figli di luce, dobbiamo riscattare quel tempo speso male, quel tempo sprecato, per investirlo in modo che glorifichi Dio e che edifichi il popolo di Dio.

È importante capire che stiamo parlando di un impegno attivo. Non basta solo aspettare che qualche opportunità di vivere per Dio ci arrivi. Piuttosto, dobbiamo noi esaminare attentamente come spendiamo il nostro tempo, cercando attivamente delle opportunità di comprare del nostro tempo prendendolo da attività che non portano frutto per Dio, per poi investire quel tempo in attività che portano gloria a Dio.

Si tratta, perciò, di un modo attivo di usare il nostro tempo per la gloria di Dio, e per il bene del suo popolo.

Basti pensare a come viveva Gesù Cristo, e abbiamo un esempio di come dovremmo vivere noi. Egli non stava mai solamente seduto ad aspettare, per vedere se Dio gli avrebbe provveduto qualche opportunità da usare per la gloria di Dio. Piuttosto, Gesù era sempre concentrato per usare ogni momento per la gloria di Dio.

Dio chiama anche noi che siamo salvati a vivere come Gesù, ci chiama a riscattare il tempo, a cercare dei modi di usare sempre meglio il nostro tempo, prendendo tempo da quello che non porta gloria a Dio, e investendo quel tempo in quello che glorifica Dio ed edifica la Chiesa.

Dobbiamo vivere così, perché come dichiara il versetto, i giorni sono malvagi. I giorni sono malvagi, molto, molto malvagi. Viviamo in un'epoca in cui ogni giorno il mondo ci offre tanti modi di investire il nostro tempo che non producono alcun frutto duraturo. Ci sono sempre stati modi di sprecare il tempo, però oggi, possiamo spendere male il tempo senza nemmeno uscire di casa. Oggi, sprecare il tempo è diventato più facile che mai. Oggi, ci sono tante attività attraenti, che piacciono alla nostra carne, in cui possiamo investire il nostro tempo. Dobbiamo prendere quel tempo, e investirlo in quello che porta frutto per l'eternità. Questo è il senso di riscattare il tempo.

Riscattare il tempo è una guerra ed un impegno

Riscattare il tempo è una guerra contro la nostra carne. Riscattare il tempo è una guerra contro le nostre abitudini. Riscattare il tempo non è mai facile, ma riscattare il nostro tempo è l'unico modo di camminare come figli di luce, portando gloria al nostro Dio.

Per capire quanto sia necessario riscattare il tempo, prendendolo da attività infruttuose per investirlo in attività fruttuose, basta pensare un po', e riconosceremo che nessuno di noi ha molto tempo libero. Infatti, la vita è piena. Non abbiamo tempo che ci avanza. Perciò, se vogliamo investire del tempo per la gloria di Dio e per l'edificazione del popolo di Dio, dobbiamo prendere quel tempo da qualcosa che già facciamo.

Nella Bibbia, la parola “riscattare” è sempre legata ad un grande costo, è sempre un sacrificio. E in realtà, per poter riscattare il tempo per il regno di Dio, ci costerà caro, sarà un vero sacrificio. L'unico modo di riscattare il tempo è di dire “no” alla nostra carne, “no” alle nostre preferenze, e spesso, “no” alle persone che vogliono che passiamo del tempo con loro in qualche modo che non porta alcun frutto per l'eternità. Riscattare è costoso ed è un sacrificio. Però, ne vale la pena!

Non possiamo vivere come abbiamo sempre fatto, e allo stesso tempo ubbidire a questo brano. L'unico modo per avere del tempo da investire è di smettere di spendere il tempo come lo abbiamo sempre speso.

Certamente, dovremmo lasciare ogni uso del tempo che è peccato, perché è peccato. Però, per redimere del tempo, dobbiamo anche lasciare cose che non sono peccati, che però non portano vero frutto alla gloria di Dio. Dovremmo lasciare certe attività che pur non essendo peccati in sé, non portano gloria a Dio.

Per redimere il tempo, dobbiamo lasciare delle attività che non portano gloria a Dio, per investire quel tempo in quello che porta gloria a Dio!

Dobbiamo usare il tempo che abbiamo riscattato per rendere Cristo più visibile al mondo, e per edificare i credenti. Quando viviamo così, in santità, per la gloria di Dio, allora, la nostra vita renderà manifesto il male come male, produrrà frutto spirituale che dura nell'eternità, ed edificherà altri credenti, e aiuterà chi non è credente a vedere più di Cristo. Insomma, vivere così è una vita che glorifica Dio!

Il modo per vivere con saggezza è di riscattare il tempo che abbiamo, usando quel tempo per quello che edifica gli altri e che glorifica Dio.

Intendete la volontà del Signore

Ci sarebbero molti esempi di come possiamo vivere così nel senso pratico, e prego che ognuno valuterà la propria vita e come spende il suo tempo. Però ora, andiamo avanti a considerare il v.17.

17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.

Avendo tutta questa verità, non dobbiamo ignorare la volontà di Dio e restarne ignoranti, perché questo ci porterebbe a vivere come disavveduti, ma piuttosto, dobbiamo intendere quale sia la volontà del Signore.

In altre parole, non dobbiamo essere stolti nell'uso del nostro tempo. Vivere secondo la nostra voglia, vivere in base a come ci sentiamo in un dato momento, vivere per le nostre preferenze, è vivere stoltamente. Vivere così è vivere come dei disavveduti, è vivere senza avere buon senno, è vivere senza usare l'intelligenza spirituale che Dio ci ha dato quando ci ha salvato.

In questo versetto, Dio ci comanda e ci esorta a non essere disavveduti! Come prima ci ha esortato a risvegliarci, a non vivere più come se fossimo spiritualmente morti, qua ci comanda a non vivere da stolti, vivendo per quello che non porta frutto per l'eternità!

È da tenere in mente che vivere con vera saggezza sarà considerato dal mondo come stoltezza. Questo è perché l'uomo naturale non può comprendere le cose di Dio: per lui sono follia, sono assurde.

L'uomo naturale vive per quello che vede intorno a sé, e per quello che i suoi ragionamenti gli dicono. Non crede al giudizio di Dio, anche se lo sa intellettualmente, non crede che perderà tutto quello che ha. Non può vivere per l'eternità.

Anche se sa che morirà, quella è una realtà che non vuole affrontare. Quindi, vive per quello che può ottenere in questa vita, o per qualcosa inventato nella sua mente, anziché per la realtà che Dio ci rivela nella Bibbia.

E perciò per un uomo naturale, vedere un credente vivere per un'eredità eterna, che per ora non si può né vedere né toccare, sembra stoltezza. La vera saggezza è considerata una stoltezza dal mondo.

Sapendo questo ci aiuterà a capire che se noi viviamo per l'eternità, non saremo visti bene dalle persone intorno a noi. E quindi, in realtà, o viviamo per quello che è vera saggezza, e saremo visti male dalle persone intorno a noi, oppure, viviamo secondo la saggezza del mondo, che in realtà è grande stoltezza, perché ci fa vivere per quello che sarà perso per sempre.

Vivere per la gloria di Dio è l'unica vita che vale. Una vita così non sarà mai veramente apprezzata dal mondo, ma porterà gloria a Dio e gioia al nostro cuore!

Intendere la volontà del Signore

Il v.17 ci spiega come vivere in modo saggio, anziché in modo disavveduto. Lo leggo ancora:

“non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:17 LND)

Il modo per non essere disavveduti è di intendere quale sia la volontà del Signore. In altre parole, la vera saggezza vuol dire informarci su quale sia la volontà di Dio in ogni decisione e campo della vita. Abbiamo già visto questo principio prima, e anche nel v.10, in cui abbiamo letto di esaminare ciò che è accettevole al Signore.

La vera saggezza è di informarci su qual è la volontà di Dio in ogni decisione della vita, e poi, vivere secondo la sua volontà. Perciò, qua, abbiamo il comandamento di intendere quale sia la volontà di Dio, ovvero, dobbiamo informarci su quale sia la sua volontà. Solamente così potremo fare la volontà di Dio.

Visto che Dio ci comanda qui di intendere, di comprendere, la volontà di Dio, allora, l'ignoranza non è una scusa valida per il peccato. Dobbiamo impegnarci a conoscere la volontà di Dio, in ogni campo della vita.

Notiamo che dobbiamo conoscere la volontà di Dio, non la nostra, non quella della religione, non quella di qualcun altro. Dobbiamo conoscere la volontà di Dio stesso.

E come possiamo conoscere la volontà di Dio? Tramite la Parola di Dio, la Bibbia. Per questo dobbiamo avere un grande impegno, che dura tutta la vita, di leggere e studiare e conoscere sempre meglio la Parola di Dio. Per questo abbiamo bisogno di avere insegnanti che abbiano il dono di insegnare, e che siano diligenti a dividere rettamente la Parola di Dio. Per questo, vogliamo non solo avere insegnanti che siano capaci a fare così, ma vogliamo impegnarci a sostenerli e ad appoggiarsi, affinché possano dedicare molto tempo a studiare la Bibbia, per poter insegnarci bene.

Impegniamoci, in ogni campo della vita, prima di tutto a conoscere bene la volontà dell'Eterno, e poi a camminare in quella verità. Così, potremo camminare con diligenza, riscattando il tempo, camminando come figli di luce!

Applicazioni

In questo brano, abbiamo visto come vivere con vera saggezza, come vivere per quello che durerà per l'eternità.

Voglio rileggere i vv.14-18;

“14 perciò la scrittura dice: "risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:8-17 LND)

Se tu sei un credente che sta zoppicando, o stai ignorando un peccato nella tua vita, allora, senza renderti conto, stai dormendo, e questo è una condizione molto pericolosa! Dio ti esorta: risvegliati! Risvegliati, tramite il ravvedimento. Solo allora, la luce di Cristo risplenderà su di te di nuovo! Allora, potrai vivere alla gloria di Dio, e non sprecare la tua vita.

Se tu NON sei salvato, sappi che stai vivendo nelle tenebre. Ti esorto, nel nome di Gesù Cristo, di ravvederti e di appoggiarti totalmente su Gesù Cristo per la tua salvezza. Risorgi dalla morte, e vedrai che è la potenza di Dio che ti ha risorto!

A tutti dico: badiamo bene a come camminiamo! Camminiamo con diligenza, in modo preciso, esaminando ogni decisione alla luce della Scrittura. Informiamoci su quale sia la volontà di Dio in ogni campo della vita. Siamo stati comprati a caro prezzo, non apparteniamo più a noi stessi! Viviamo totalmente per la gloria di Dio! Riscattiamo il tempo che finora abbiamo investito in cose che non portano vero frutto per l'eternità! Prendiamo quel tempo, e usiamolo per la gloria di Dio e per il bene del popolo di Dio! Questa è la vita di saggezza!

Grazie a Dio che ora, in Cristo, siamo figli di luce! Camminiamo come figli di luce, ogni giorno, in attesa di vedere la vera Luce Gesù Cristo, quando Egli ritornerà in gloria!

Preghiamo.