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Efesini 5:28-30 – Mariti, parte 2

Sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 29 gennaio, 2012 ---- cmd na -----
Parole chiave: marito, mariti, matrimonio, sposa, moglie, come amare la propria moglie, Cristo e la Chiesa.

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Stiamo studiando i comandamenti di Dio che riguardano i ruoli della famiglia, così come li troviamo nell'epistola di Paolo agli Efesini.

Nell'ultimo sermone di Efesini, abbiamo visto che il comandamento principale per il marito è quello di amare la propria moglie come Cristo ama la Chiesa. Lo scopo di questo amore, quello per cui il marito si impegna, è quello di aiutare la moglie a crescere nella santità. Questo è l'aspetto principale dell'amore del marito per sua moglie. Certamente, se ci sono figli, è importantissimo che egli sia un buon padre. Però, parlando del suo ruolo come marito, la sua responsabilità più grande è quella di aiutare la moglie a crescere in santità. Sì, il marito deve anche lavorare per provvedere per la sua famiglia e deve prendersi cura di essa in tanti altri modi. Però, la responsabilità più grande del marito, l'aspetto centrale del suo amore per sua moglie, è quello di aiutarla a crescere in santità davanti a Dio. Chiaramente, egli stesso ha bisogno di crescere e perciò non può aiutare la moglie a crescere in santità se lui stesso non sta crescendo in santità, camminando umilmente davanti a Dio per conto proprio.

Oggi vogliamo continuare a considerare il brano di Efesini relativo a questo comandamento per vedere altri aspetti dell'amore del marito verso sua moglie. Quindi, rileggiamo assieme tale brano, iniziando da Efesini 5:25:

“25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, 27 per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.” (Efesini 5:25-27 LND)
“28 Così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, 30 poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa.” (Efesini 5:28-30 LND)

Amare la moglie come il proprio corpo
(vv.28-30)

Avendo in precedenza visto il paragone usato da Paolo di amare la moglie come Cristo ama la Chiesa, nei versetti 28-30 troviamo il paragone di amare la moglie come il proprio corpo. Questo è un paragone che ogni persona può facilmente capire. Ogni marito è chiamato ad amare la propria moglie come ama il proprio corpo. Leggo ancora i versetti 28-30;

“28 così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, 30 poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa.” (Efesini 5:28-30 LND)

Il marito deve amare la propria moglie come ama il proprio corpo.

Questo brano parte dall'ovvio presupposto che ogni persona ama il proprio corpo. Se ricordate che il vero amore è un impegno per il bene di qualcuno, un impegno che spinge ad agire per promuovere quel bene, allora è chiaro che ognuno ama il proprio corpo in quanto si impegna tanto a curarlo per cercare di stare bene e non male. Perciò, Dio comanda al marito di amare la moglie come ama il proprio corpo per fargli capire, in maniera semplice e diretta, come deve amarla.

Consideriamo più a fondo questi versetti. Leggo ancora il v.28:

Così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; (Efesini 5:28 LND)

Dio comanda ad ogni marito di seguire il modello di Cristo. E' in questo modo che un marito deve amare la propria moglie. La Chiesa è il corpo di Cristo. Quindi, un marito deve considerare come Cristo ama il proprio corpo e, una volta fatto questo, deve amare la propria moglie allo stesso modo!

È estremamente importante per il marito ricordare che, quando si sposa, diventa una sola carne con la moglie. Amare la moglie è amare se stesso, trascurare la moglie è trascurare se stesso.

Certamente, questo brano non sta dicendo che la cura della moglie dovrà essere identica alla cura del corpo, ma sta parlando del tipo di impegno che questo amore richiede e quanto esso debba essere profondo e costante. Il punto da capire in questo brano è che, di natura, un uomo è molto attento a riconoscere i bisogni del suo corpo e, una volta individuatili, è altrettanto premuroso ad impegnarsi per provvedere al soddisfacimento di quei bisogni. Orbene, Dio chiede a ciascun marito di essere altrettanto pronto nel riconoscere i bisogni della propria moglie e nel soddisfarli adeguatamente.

Marito, è importante che tu capisca che tua moglie fa parte di te e tu sei un'unica carne con lei. Allora, considera il fatto che, amando lei, come dice il versetto, stai amando te stesso!

E, perciò, amare la propria moglie vuol dire avere lo stesso impegno e premura nel curarla che si ha di curare se stessi. Infatti, il versetto dichiara: “chi ama la propria moglie ama se stesso.”

Questa è una verità che ogni marito deve capire e fare propria. Amare la propria moglie è amare se stessi!. A te, marito, voglio dire: “Tua moglie è veramente parte di te, perché Dio ha fatto le cose così e, perciò, se non ami tua moglie, vuol dire che non ami te stesso”.

Quanti meno problemi avremmo nel matrimonio se ogni marito ricordasse sempre che sua moglie fa parte di lui!

Marito, quando ti agiti con tua moglie, ricordati che lei fa parte di te. Non farle del male, perché fai male a te stesso!

La Cura perfetta e Tenera del Corpo

Per aiutarci a capire come dev'essere l'amore del marito per la propria moglie, Paolo continua il suo discorso in merito nel v.29 e ci ricorda il tipo di cura che un uomo ha per il proprio corpo. Leggo il v.29:

29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, (Efesini 5:29 LND)

Prima di tutto, in questo verso troviamo espresso un contrasto, quello fra l'odiare e l'amare veramente la propria carne, differenza che viene stabilita da quanto impegno si attua nel curarla. Il verso dice che “nessuno ebbe mai in odio la sua carne”.

Ora, la moglie è una carne con il marito, perciò non bisogna mai odiare la propria moglie, perché è assolutamente contro natura odiare la propria carne.

Inoltre, non solo nessuno odia la propria carne, ma è anche vero che nessuno ha mai fastidio della propria carne. Se tu hai un mal di testa, non hai in odio la tua testa perché sta male, piuttosto manifesti una notevole premura per essa e ti adoperi affinché essa non dolga più. Se hai male al tuo piede, non diventi mai impaziente con esso se si è fatto male. Piuttosto, hai tutta la pazienza del mondo nel cercare di farlo stare meglio. Se hai mal di pancia, non ti agiti con la tua pancia perché ha rovinato la tua serata. Piuttosto sei paziente con essa e cerchi di curarla e farla stare meglio. Quello che voglio dire è che, con ogni dovizia, premura, pazienza e meticolosità, cerchiamo sempre di curare il nostro corpo e non ci agitiamo mai contro una parte di esso quando sta male. Siamo estremamente pazienti con il nostro corpo in tutte le sue debolezze.

Non solo non si odia la propria carne, ma la si nutre e la si cura teneramente. Questo descrive sia quello che si fa, sia il modo in cui si fa ciò. Si nutre la propria carne e ci si impegna a provvedere per tutti i suoi bisogni. È un impegno immenso, un impegno costante, un impegno che viene dal profondo del cuore.

Nutrire descrive il provvedere ai bisogni del corpo. Ho già menzionato che il corpo ha bisogno di cibo ed ha bisogno di acqua. Ognuno prende, giorno per giorno, un serio impegno nel nutrire il proprio corpo. A volte, nutrire il proprio corpo richiede molto impegno e grande perseveranza. Se penso al ruolo dell'uomo di provvedere il cibo per la famiglia, il che comprende il nutrire anche il proprio corpo, molto spesso il lavoro che uno fa per poter provvedere il denaro necessario a tale scopo è estremamente pesante, stressante e molto stancante. Eppure, il marito continua a farlo e non si arrende perché vuole nutrire il proprio corpo. Quindi, tenete ben in mente il fatto che un uomo dedica quotidianamente un immenso impegno al nutrire il proprio corpo. In realtà, solitamente ci impegniamo in modo da avere più che solo il minimo, ma cerchiamo di nutrici anche con i cibi che preferiamo. Quindi, l'impegno del marito per il proprio corpo va oltre il minimo necessario e si spinge alla ricerca del meglio per la sua nutrizione.

Similmente, ogni uomo cura il proprio corpo. Il nutrire descrive il provvedere il cibo e l'acqua che servono al corpo, mentre il curare descrive il provvedere a tutto il resto. Mi curo quando mi vesto più caldo quando ho freddo. Mi curo lavandomi quando mi sento sporco. Mi curo riposandomi quando sono stanco. Mi curo cercando sollievo o prendendo le giuste medicine quando sto male. Mi curo provvedendo per ogni mio bisogno e spesso lo faccio in modo da provvedermi a molto più del minimo necessario. Ogni uomo esercita giornalmente un grandissimo impegno nel curare il proprio corpo e spesso, tale cura va molto oltre il solo provvedere per i bisogni strettamente necessari, arrivando a provvedere anche per desideri e preferenze. Quindi, un marito si impegna a nutrire il proprio corpo ed anche a curarlo in tantissimi modi, in ogni modo in cui c'è bisogno ed anche desiderio.

Ma non solo ogni uomo nutre e cura il proprio corpo, ma lo fa teneramente. Quando io ho una scheggia, cerco di toglierla con grande tenerezza, per farmi il meno male possibile. Quando mi procuro un taglio, cerco di curarlo con tenerezza. Infatti, ognuno cura se stesso con grande tenerezza, in ogni campo della vita.

Allora, il punto da cogliere in tutto quello che si sta dicendo è che un marito è chiamato ad amare sua moglie, che comprende il curarla e il provvedere per lei, con lo stesso impegno e cuore che ha nel curare se stesso. Il brano ci mostra che il marito si impegna grandemente nel curare se stesso. Perciò il comandamento di Dio per ogni marito consiste nell'impegnarsi immensamente nel curare sua moglie in ogni cosa e nel farlo con grande tenerezza.

Tenete in mente che il marito è chiamato a curare la propria moglie con tenerezza. Questo è un comandamento che esprime ciò che un marito deve fare. In Colossesi 3:19 troviamo un comandamento simile, solo che viene espresso sottoforma di divieto. Ve lo leggo:

“mariti, amate le mogli e non v’inasprite contro di loro.” (Colossesi 3:19 LND)

In questo verso di Colossesi al marito è comandato di non inasprirsi contro la moglie. Questo comandamento, qui riportato come un divieto, esprime lo stesso concetto del curare teneramente che abbiamo visto in Efesini. Quando un marito cura la propria moglie con tenerezza, non si inasprirà contro di lei.

Infatti, se consideriamo la cura che uno ha per il proprio corpo, comprendiamo che l'amore che il marito deve avere per sua moglie sarà un amore paziente, sarà un amore che non trova fastidio nelle debolezze della moglie, né nelle sue cadute. Al contrario, sarà una cura caratterizzata da immensa pazienza, perché è così che il marito cura il proprio corpo.

Ho detto prima che un marito non si arrabbia mai con un membro del suo corpo. Se un piede calpestasse un chiodo, il marito non sgriderebbe mai il piede. Piuttosto, lo curerebbe teneramente. Poi, senza mai lamentarsi, prenderebbe il peso che il piede doveva portare e lo caricherebbe sull'altro piede ed eventualmente, all'occorrenza, si servirebbe anche di un paio di stampelle.

Similmente, quando un marito comprende la realtà del fatto che è una carne sola con sua moglie e che amare e curare la propria moglie è amare se stesso, avrà la stessa tenerezza e premura per la moglie che ha per qualunque parte del suo corpo.

Come il Signore fa con la Chiesa

Leggendo ancora Efesini 5:28,29, notiamo che Cristo fa così con la Chiesa. Cristo è attento a notare ogni bisogno ed a provvedere nel modo migliore per la Chiesa, che è il Suo corpo. Leggo ancora i versetti 28,29:

“28 così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa,” (Efesini 5:28-29 LND)

Notate la frase: “come anche il Signore fa con la chiesa”. Cristo cura la Chiesa perfettamente. Egli è sempre attento ad ogni Suo bisogno e Le provvede sempre la cura giusta.

La cura giusta non è sempre piacevole nel momento in cui viene impartita. Quando il tuo corpo viene ferito, a volte la cura che occorre applicare per una sua corretta guarigione non è piacevole, almeno non lo è sul momento. Certe cure sono dolorose, talvolta lo sono anche molto. M allora, perché uno farebbe qualcosa al proprio corpo quando tale cosa crea del dolore? Ovviamente lo fa se sa che, in realtà, nonostante all'inizio rechi dolore, essa porta del bene.

Similmente, Gesù Cristo cura la Chiesa perfettamente. Sa sempre qual è il vero bisogno e si impegna a provvedere sempre la cosa giusta.

Per poter Curare, Bisogna Conoscere

Mariti, per poter curare le nostre mogli così, oltre ad un cuore pronto, ci serve qualcos'altro. Ci serve conoscere bene le nostre mogli.

Una parte fondamentale della cura di Gesù Cristo per la Chiesa è di essere sempre ben informato sulla condizione della Chiesa. Non si può curare se non si sa qual è il bisogno. Gesù Cristo sa sempre quali sono i bisogni della Chiesa. E perciò, una parte della cura del marito per la propria moglie consiste nell'essere informato di quali sono i suoi bisogni per poi poter provvedere adeguatamente ad essi. Un marito deve conoscere sua moglie. Deve impegnarsi ad essere al corrente di qual è la situazione della moglie. Deve capire quali sono i suoi bisogni, quali sono le sue paure, quali sono i suoi pensieri, quali sono i suoi sogni. Solo così può avere la cura giusta e tenera come quella che Cristo ha per la Chiesa e come quella che egli stesso ha per il proprio corpo.

È così importante che il marito conosca bene la propria moglie che Dio comanda questo in 1Pietro 3:7. Ve lo leggo:

“similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.” (1Pietro 3:7 LND)

Una traduzione più letterale, dal greco, della frase che qui è scritta “con la comprensione dovuta alla donna” sarebbe “secondo conoscenza”. Dio comanda al marito di vivere con sua moglie secondo conoscenza, ovvero, il marito deve impegnarsi a conoscere veramente la moglie, per sapere meglio come curarla.

E quindi, tornando al nostro brano di Efesini 5, per poter curare il corpo teneramente, uno deve conoscere quali sono i bisogni del corpo. Similmente, la cura di Gesù Cristo è fondata su una profonda conoscenza della Chiesa, per capire quale è il Suo vero bisogno. E perciò, analogamente, per poter curare la propria moglie, un marito deve impegnarsi ad essere veramente al corrente di qual è la sua condizione. Deve quindi conoscere bene sua moglie.

Ad ogni marito chiedo: “Che cosa ti serve per conoscere veramente tua moglie?”; e, quando dico conoscere, intendo dire sapere come sta oggi, qual è la condizione del suo cuore oggi. Cioè, in altre parole, ti chiedo: “Come puoi veramente conoscere la condizione attuale di tua moglie, per poterla curare teneramente?”

Prima di tutto, serve passare del tempo con lei. Se non passi del tempo con tua moglie, sarà impossibile conoscerla veramente e così sarà altrettanto impossibile curarla veramente bene. Però, non basta solo stare nella stessa stanza con lei per conoscerla bene. Bisogna impegnarsi, in quel tempo, a conoscerla meglio, a conoscere la sua condizione attuale.

Bisogna parlare insieme, bisogna ascoltare attentamente quello che lei dice per capire come sta pensando. Bisogna osservarla e notare quando è stanca, quando è scoraggiata e quando è pensierosa. Tutto questo serve per poterla conoscere meglio in modo da poterla curare teneramente.

Però, per curare bene la propria moglie non basta solo conoscerla bene. Questo è essenziale, ma non basta. Se conosci bene tua moglie, e conosci i suoi bisogni, devi essere TU in grado di aiutarla o, per meglio dire, in grado di donarle il vero aiuto. Ricordate, come abbiamo visto nell'ultimo sermone relativo a questo brano, che lo scopo principale dell'amore del marito per sua moglie è quello di santificarla. Perciò, oltre a conoscere la propria moglie, un marito deve anche conoscere sempre di più Gesù Cristo, ovvero deve crescere nella propria conoscenza della Parola di Dio e nella santità.

Detto in modo semplice: “Tu, o marito, devi curare te stesso spiritualmente per poter curare davvero tua moglie spiritualmente”.

Ci sono tanti applicazioni di ciò di cui si sta parlando. Per esempio, un marito deve essere pronto a riconoscere e confessare i suoi peccati, per poter aiutare la moglie a crescere in questo. Un marito deve impegnarsi a leggere e conoscere la Bibbia, per poter aiutare la moglie. Un marito deve essere un uomo di preghiera, per poter pregare per la propria moglie ed anche per poterla aiutare a crescere nella preghiera.

Non scoraggiarti

Alla luce di quanto abbiamo finora visto, sarebbe giusto riconoscere che, se un uomo considera tutto questo seriamente, potrebbe facilmente esserne scoraggiato, realizzando la sua inadeguatezza nel curare la propria moglie così come dovrebbe. Potrebbe pure riconoscere che egli stesso lotta contro il proprio peccato e dovrebbe riconoscere quanto spesso egli stesso cade e ha bisogno di crescere.

Ma tutto questo non dovrebbe scoraggiare il marito, piuttosto dovrebbe spingerlo a riconoscere il suo bisogno costante di camminare umilmente davanti a Dio, per ricevere da Lui l'aiuto e la forza che gli servono per essere il marito che Dio lo chiama ad essere.

Infatti, Dio non ci lascia mai soli. Quando ci comanda come vivere, Egli stesso è con noi e sta operando in noi con la Sua potenza, per darci la capacità di camminare in ubbidienza ai Suoi comandamenti. Quindi, non scoraggiarti, o marito, piuttosto riconosci la potenza di Dio che opera in te per permetterti di camminare in ubbidienza a quello che Lui ti comanda! In Cristo Gesù, tu puoi essere questo tipo di marito.

Anzitutto, impegnati! Quando cadi, confessa il tuo peccato, senza mezzi termini, e accogli il perdono di Dio. Poi rialzati e riprendi la strada. Questo porterà alla tua crescita ed è anche un esempio per tua moglie, cioè, la tua umiltà e la tua prontezza nel confessare i tuoi peccati è anche un modo di curare la moglie.

Siamo membri del corpo di Cristo

Torniamo al fatto che al marito è comandato di amare la moglie come il proprio corpo nello stesso modo in cui Cristo ama la Chiesa, il Suo corpo. Leggo ancora il v.29 e poi accludo il v.30:

“29 nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, 30 poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa.” (Efesini 5:29-30 LND)

Consideriamo più a fondo le verità ci troviamo nel versetto 30 dove troviamo scritto: “Poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa.”

Prego che ogni vero credente possa soffermarsi per riflettere sulla profondità di questa dichiarazione. Noi, noi credenti che siamo nati e cresciuti peccatori, noi che siamo stati perdonati dai nostri peccati, per la grazia e la misericordia di Dio siamo stati uniti a Cristo nel battesimo spirituale al momento della salvezza e ora siamo membra del corpo di Gesù Cristo, della Sua carne e delle Sue ossa.

Chiaramente, questo brano non sta parlando di un corpo di carne in senso letterale e fisico. Però, sta usando questa immagine così ricca per farci capire quanto siamo realmente legati a Gesù Cristo! Spesso la religione presenta Cristo come una figura un po' lontana e distante dall'uomo. Al contrario, la Bibbia ci mostra Gesù in un rapporto intimo e molto stretto con i veri credenti.

Gesù ci considera il Suo corpo, la Sua carne. Perciò, la sua cura di noi è una cura intima, una cura perfetta, una cura tenera. Gesù non verrà mai meno nella Sua cura di noi. È una cura perfetta, una cura costante, una cura potente, una cura giusta. Ed è una cura fatta sempre con amore. Gesù ci conosce a fondo e sa sempre qual è la cura che ci serve.

Quindi, è giusto che ogni marito consideri questo come modello da seguire nel come amare la propria moglie. Però, prima ancora di considerare i nostri doveri, è giusto meditare sull'immensità di questa benedizione e gioire profondamente per chi siamo per Gesù Cristo. Essendo il corpo di Cristo, essendo membra della Sua carne e delle Sue ossa, possiamo essere tranquilli che Gesù Cristo non ci abbandonerà e non ci trascurerà mai, ma piuttosto ci curerà sempre in modo perfetto, finché non ci porterà nella Sua presenza in cielo. Certamente, è giusto pregare per la cura di Dio, ma, allo stesso tempo, è giusto anche ringraziarLo per tale cura.

E, quindi, voglio incoraggiare ogni marito che è in Cristo Gesù a meditare molto sulla cura che riceve da Lui. Il comandamento di amare la propria moglie è una conseguenza dell'amore che Cristo ha per ilSuo popolo. Quindi, non è un comandamento gravoso!

Applichiamo tutto questo

Prego che i princìpi di quello che abbiamo visto oggi siano chiari. Prego che ogni marito possa tenere bene in mente questi princìpi e usarli per valutare il proprio amore per sua moglie.

Uomini, teniamo in mente la cura che abbiamo per i nostri corpi, una cura costante, una cura premurosa, una cura secondo il bisogno, una cura fatta con tenerezza! Teniamo in mente la grande pazienza che abbiamo nei confronti dei nostri corpi.

Ricordiamo tutto questo, perché è così che dobbiamo amare e curare le nostre mogli.

Ad ogni marito dico: “Ricordati che tua moglie è parte di te. Dal giorno che siete sposati, DIO stesso vi ha uniti. Siete una carne. Amare tua moglie è amare te stesso!”

Inoltre, ad ognuno di voi credenti, uomo o donna che sia, marito o moglie che sia, voglio dire questo: “Ricordate che i veri credenti sono il corpo di Cristo. Siamo amati da Lui, curati da Lui ed Egli ci sta preparando per stare nella Sua presenza per sempre!”

Invece, a chi non è in Cristo, voglio rivolgere questo invito: “Non continuare a vivere senza Cristo! Senza Cristo, la vita non ha senso e poi chi non ha Cristo, ha davanti a sé il tormento eterno!”

O che possiamo comprendere sempre di più l'amore di Cristo per noi e vivere noi in base a quell'amore!

Dio volendo, nel seguito, cercheremo di analizzare alcuni modi pratici che il marito può usare per curare sua moglie. Per ora, prego che possiamo gioire tenendo a mente in chi siamo, cioè in Cristo Gesù il Signore!