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Tito 2:12-13 – La Grazia Ci Insegna Come Vivere, parte 2

Studio di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, per mercoledì, 10 aprile, 2013 --- cmd na ----
Parole chiave: salvezza, santificazione, ritorno di Gesù.

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Nell'ultimo studio, abbiamo iniziato a considerare il brano contenuto in Tito 2:11-13. Abbiamo visto che noi che siamo salvati abbiamo ricevuto la grazia salvifica di Dio. Questa grazia non solo ci salva, ma ci insegna come vivere, mentre aspettiamo il ritorno di Gesù Cristo. Leggo Tito 2:11,12:

“11Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età sobriamente, giustamente e piamente, ” (Tito 2:11-12 LND)

Abbiamo visto che dobbiamo rinunziare all’empietà ed alle mondane concupiscenze. Dobbiamo togliere queste cose dalla nostra vita.

Rinunciamo al Male per seguire il Bene

Quando Dio ci comanda di togliere un peccato dalla nostra vita, Egli ci spiega anche qual è il bene da mettere al suo posto. E così, anche in questo brano, la grazia di Dio ci insegna che cosa dobbiamo mettere al posto dell'empietà e delle mondane concupiscenze o, come viene detto qui, ci insegna come vivere la nuova vita in Cristo.

Leggo ancora Tito 2:11-13. Notate come la grazia salvifica ci insegna a vivere ora:

“11Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età sobriamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,” (Tito 2:11-13 LND)

La grazia di Dio, nella salvezza, ci insegna a vivere nella presente età sobriamente, giustamente e piamente, aspettando la beata speranza del ritorno di Gesù Cristo.

Consideriamo innanzitutto cosa significa vivere sobriamente, giustamente e piamente.

Vivere sobriamente (moderatamente)

La grazia salvifica di Dio ci insegna a vivere “sobriamente”, secondo la traduzione della Nuova Diodati. Nella Riveduta, troviamo la parola “temperatamente”, e nella Nuova Riveduta, incontriamo il termine “moderatamente”.

La parola greca che qui viene tradotta con “sobriamente” è una parola che vuol dire, letteralmente, “con mente sana, sobriamente, moderatamente, discretamente”. In questo brano, il termine sobriamente riguarda il nostro comportamento con noi stessi, il termine giustamente riguarda il nostro comportamento con gli altri e, infine, il termine piamente riguarda il nostro comportamento e rapporto con Dio.

La grazia di Dio ci insegna, anzitutto, a vivere sobriamente.

Questo termine descrive qualcuno che ha autocontrollo in ogni aspetto della vita. Questa persona tiene sotto controllo ogni desiderio e non esagera in alcun campo della sua vita. Non solo evita il peccato, ma vive moderatamente in tutto ciò che non è peccato. Fra l'altro, tale termine indica un comportamento che è l'esatto contrario dell'essere impulsivo. Una tale persona non crede subito a quello che sente se non ci sono chiare prove della sua veridicità, né scarta subito quello che sente, solo perché è diverso da quello che è abituato a sentire. È sobrio nel suo comportamento, è sobrio nelle sue decisioni.

Per vivere una vita simile è necessario avere autodisciplina, giorno per giorno, ed è necessario avere uno scopo chiaro che è quello di fare tutto alla gloria di Dio.

Allora, per vivere sobriamente, dobbiamo imparare a pensare di più. Dobbiamo imparare a frenare la nostra lingua, per non rispondere senza aver valutato attentamente. Dobbiamo valutare il nostro comportamento e non fare qualsivoglia cosa senza aver valutato se veramente è un qualcosa che possiamo fare per la gloria di Dio.

Vivere sobriamente vuol dire non vivere secondo la carne. Vuol dire non reagire, ma piuttosto valutare ogni nostro parlare ed anche il nostro agire, per evitare quello che sarebbe secondo la carne.

La grazia di Dio ci salva e ci insegna a vivere sobriamente! Allora, se tu sei stato salvato, vivi così.

Giustamente

Oltre a vivere sobriamente, il credente è chiamato a vivere giustamente. In questo brano, il termine “giustamente” riguarda principalmente il nostro rapporto con il nostro prossimo.

Vivere giustamente vuol dire, fra l'altro, essere giusti, onesti ed integri con tutte le persone intorno a noi, chiunque siano ed in ogni situazione. Questa qualità è molto rara nel mondo di oggi, ma la grazia di Dio ci insegna a vivere proprio così, perché ciò rispecchia la giustizia di Dio.

Pensate a questo. Vivere giustamente vuol dire essere sempre onesti e giusti, in ogni rapporto. Quindi, vuol dire fare agli altri come vorresti che gli altri facessero a te. Vuol dire non frodare nessuno, in alcun modo. Vuol dire essere integro, non solo quando l'altra persona mostra integrità, ma sempre. Vuol dire essere onesti, anche quando gli altri non sono onesti.

In realtà, vivendo in un mondo pieno di peccato, vivere giustamente vi costerà. Anzi, vivere giustamente in un mondo corrotto e disonesto molto probabilmente vi porterà ad essere frodati e maltrattati. Se tu vivi giustamente, sarai molto probabilmente frodato. Qualcuno vedrà il tuo modo di vivere come una debolezza e così ti tratterà con furbizia e a, volte, ti froderà, portandoti via qualcosa, facendoti perdere qualcosa o più di qualcosa! Gloria a Dio!

Però, quello che perderai non sarà mai un vero tesoro. Magari perderai qualcosa che avrebbe dato una certa soddisfazione alla tua carne. Certamente, la tua carne non sarà contenta di essere stata frodata.

Però, se il motivo per cui tu vieni frodato è perché hai scelto di vivere giustamente, a causa della tua fede in Dio, allora, tu perderai qualcosa di terreno, che comunque sarà persa, per guadagnare un premio che durerà per tutta l'eternità.

Conviene davvero camminare giustamente, in un mondo in cui è così normale cercare di essere il più furbo e di ottenere vantaggi per mezzo di compromessi? Conviene camminare giustamente, quando il mondo va avanti per mezzo dell'ingiustizia? Se dovessimo considerare solo la vita sulla terra, forse la risposta sarebbe no. Però, un vero cristiano non vive per i vantaggi che può ottenere qui sulla terra. Un vero credente vive per quelli che sono i vantaggi eterni. Vive per sentire Gesù Cristo, il Suo Signore, dichiarare, al giudizio: “Ben fatto, mio servo fedele. Entra nella gioia del tuo Signore!”.

Quindi, la grazia salvifica di Dio ci insegna a vivere giustamente, in un mondo di ingiustizia.

Per vivere giustamente, tu devi decidere quale tesoro vuoi: o uno che perderai sicuramente, o uno che durerà eternamente.

Se parliamo del camminare giustamente, c'è stato un uomo che ha cercato con tutto il cuore di camminare giustamente e che vi è riuscito. È riuscito a camminare giustamente in tutti i Suoi rapporti. Poi è stato flagellato, bastonato, gli hanno sputato addosso e lo hanno perfino crocifisso. Lui aveva deciso di vivere giustamente e vi è riuscito. E ha perso tutto! Ed io voglio seguire le Sue orme, perché, dopo che ha perso tutto, ha guadagnato tutto. Ha guadagnato tutto ciò che è veramente di valore e non perderà mai quello che ha guadagnato.

Vivere giustamente vuol dire non temere gli uomini, ma temere Dio. Significa non vivere in base a ciò che potrei perdere o avere ora, ma vivere alla luce di quello che avrò eternamente, per tutta l'eternità.

La grazia salvifica di Dio ci insegna a vivere giustamente. Tu stai vivendo così, in ogni tuo rapporto con gli altri?

Piamente (in modo santo)

Oltre a vivere sobriamente per quanto riguarda noi stessi e giustamente per quanto riguarda i nostri rapporti con gli altri, la grazia salvifica di Dio ci insegna a vivere piamente per quanto riguarda il nostro rapporto con Dio. Vivere piamente vuol dire vivere con riverenza verso Dio. Vuol dire essere sempre coscienti della presenza di Dio.

Vivere così va molto oltre il semplice fatto di evitare i peccati, ma significa cercare attivamente di onorare Dio in ogni decisione, cercando sempre la Sua volontà e non la nostra preferenza. Vuol dire, come leggiamo in Efesini 5:9,10, esaminare tutto ciò che è gradito a Dio:

“9 poiché il frutto dello spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.” (Efesini 5:9-10 LND)

E vuol dire camminare con diligenza, saggiamente, cercando di ben comprendere la volontà del Signore in ogni circostanza, proprio come leggiamo in Efesini 5:15-17

“15 badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:15-17 LND)

Quindi, vivere piamente vuol dire vivere con un santo timore di Dio, cercando di piacere al Signore in tutto.

Vivere piamente significa riconoscere che stiamo nella presenza di Dio in ogni momento e perciò dobbiamo comportarci in modo da non offenderLo. La grazia salvifica di Dio ci insegna a vivere così!

Riassumendo

Quindi, la grazia salvifica di Dio ci insegna a rinunziare a tutto quello che è peccato e a vivere sobriamente con noi stessi, giustamente con gli altri e piamente con Dio.

Aspettando la Beata Speranza (v.13)

Mentre viviamo così, dobbiamo aspettare il ritorno di Cristo. Leggiamo ancora il Tito 2:11-13:

“11 Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età sobriamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,” (Tito 2:11-13 LND)

La grazia di Dio ci insegna ad aspettare la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. C'è molto da vedere in questo versetto. Iniziamo considerando il fatto di aspettare.

Che cosa vuol dire aspettare? Questo è un verbo attivo, ossia vuol dire avere gli occhi ed il cuore fissati su ciò che uno aspetta. Così si comporta, ad esempio, la moglie innamorata che aspetta il marito che deve tornare dalla guerra, così vivono i genitori che aspettano il figlio che è stato rapito e che ora sta per essere liberato, questo è l'atteggiamento della sposa che aspetta con grande desiderio il giorno del suo matrimonio. L'aspettare descrive una condizione per la quale il cuore resta fermamente fissato su quello che si aspetta.

In quali situazioni aspettiamo qualcosa con un desiderio così ardente? Che cosa ci fa aspettare qualcosa con un cuore simile?

Noi aspettiamo qualcosa con un cuore così desideroso solamente quando ciò che aspettiamo è il tesoro del nostro cuore!

Allora, aspetteremo in questo modo la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Gesù Cristo, solo quando Gesù Cristo sarà il nostro tesoro!!

Tu aspetti Gesù Cristo così? Gesù Cristo è il tuo vero tesoro?

Come avere Gesù come tesoro

In realtà, spesso, non abbiamo Gesù come tesoro e perciò non Lo aspettiamo così. Quando Gesù non è il nostro tesoro, è perché non abbiamo ancora capito quanto Egli è meraviglioso e glorioso e perché non abbiamo capito che solamente Gesù può soddisfare il nostro cuore. E, quindi, sprechiamo la vita cercando un tesoro altrove e questo vuol dire che manchiamo la gioia della salvezza.

Gesù Cristo è il vero tesoro! Quindi, per avere Gesù come tesoro, dobbiamo impegnarci a conoscerLo di più. Cioè, Gesù è maestoso e glorioso e soddisferà il nostro cuore totalmente. Il problema è che, spesso, non Lo guardiamo, abbiamo gli occhi altrove. Dobbiamo guardare del continuo a Gesù ed impegnarci a conoscerLo. Allora non potremo fare a meno di aspettare il Suo ritorno con grande desiderio!

Quindi, se non hai un cuore che desidera il ritorno di Cristo è perché hai urgentemente bisogno di conoscere di più Gesù Cristo.

La Beata Speranza

Leggo ancora il v.13. Notate come viene descritto il ritorno di Cristo:

“aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,” (Tito 2:13 LND)

La speranza che abbiamo del ritorno di Cristo è una beata speranza ed è legata all'apparizione della gloria di Gesù Cristo.

Questa speranza sarà pienamente soddisfatta con l’apparizione di Cristo Gesù! Notiamo poi che l’apparizione di Cristo sarà l’apparizione della Sua GLORIA! Alla Sua prima venuta, la gloria di Cristo era in gran parte nascosta al mondo. Invece, quando Cristo Gesù ritornerà, Egli lo farà in una grandissima gloria, gloria che sarà visibile ad ogni persona. Questa gloria soddisferà il nostro cuore!

Notate poi come Cristo viene descritto in questo versetto che vi rileggo ancora una volta:

“aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,” (Tito 2:13 LND)

In questo versetto, Gesù viene chiamato: “il grande Dio e Salvatore nostro, Cristo Gesù!” Nel greco, c’è solo un articolo davanti a “Dio e Salvatore”. Gesù Cristo è DIO. Egli è pienamente divino, Egli ed il Padre sono UNO. Cristo Gesù è DIO incarnato. Gesù Cristo è anche il Salvatore. Solo Dio stesso può salvarci dai nostri peccati.

In Isaia 43:11 leggiamo che solo l'Eterno, Dio stesso, è il Salvatore. Ve lo leggo:

“Io, Io sono l’Eterno, e all’infuori di me non c’è salvatore,” (Isaia 43:11 LND)

Gesù Cristo è il Salvatore e, quindi, Gesù Cristo è l'Eterno, Dio stesso, Gesù Cristo è il nostro grande Dio. Dio stesso è venuto per salvarci!

Il nostro grande Dio e Salvatore sta per ritornare nel mondo, per giudicare il mondo e per salvare coloro che Lo aspettano di cuore, coloro che hanno ricevuto il perdono e sono stati giustificati per mezzo della fede nel Suo sacrificio e nella Sua risurrezione.

Chi ha questa speranza ha una beata speranza.

Tutte le speranze legate a questo mondo sono limitate nel tempo e nel loro valore. Le speranze del mondo deludono. Questo perché tutto ciò in cui speriamo sulla terra sarà perso per sempre e non potrà mai veramente soddisfare la nostre anime; questo vale anche per le cose buone che Dio ci dà, come il matrimonio, i figli o altro. Per quanto siano benedizioni di Dio, esse non possono soddisfare pienamente il cuore. Possono farci vedere di più la grazia di Dio, ma non sono sufficienti per soddisfare il nostro cuore. Per farlo, serve Cristo Gesù. Solo chi spera in Cristo non sarà mai deluso, solo chi spera in Cristo vedrà il suo cuore veramente e pienamente soddisfatto, per tutta l'eternità.

La beata speranza è così meravigliosa che sarà infinitamente più grande di ciò che possiamo immaginare ed essa durerà per tutta l’eternità.

L’Opera di Cristo

Per contro nostro, era impossibile avere per noi questa speranza perché i nostri peccati ci tenevano separati da essa. Gesù Cristo ha fatto l'impossibile per provvederci la salvezza. Leggo il v.14:

“il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.” (Tito 2:14 LND)

Per poterci salvare dalla nostra condanna e darci la beata speranza, Cristo ha “dato se stesso” per noi. Per poterci salvare, Egli doveva pagare il prezzo più alto, doveva dare Se stesso e lo ha fatto “per noi”, per peccatori come noi! Che dono infinitamente meraviglioso!

Cristo ci ha riscattati “da ogni iniquità”. Prima della salvezza, eravamo schiavi del peccato. Ora, in Cristo, siamo stati liberati, non siamo più schiavi. Cristo ci ha riscattati da OGNI iniquità! Un vero credente deve abbandonare OGNI peccato, di ogni tipo. Cristo ha dato Se stesso per purificarsi un popolo che Gli appartenga. Cristo Gesù è il Santo Dio e vuole un popolo SANTO. Infatti, senza santità, nessuno vedrà Dio.

Zelanti nelle opere buone

Cristo ci ha riscattati da ogni iniquità affinché vivessimo una nuova vita. Questo versetto ci spiega per quale tipo di vita Egli ci ha salvati:

Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. (Tito 2:14 NRV)

Chi è stato riscattato, appartiene a Cristo e non appartiene più a se stesso. Nel mondo, si sente spesso dire: “E' la MIA vita, posso viverla come voglio io!”. In realtà questa affermazione non è vera, perché chi è senza Cristo è schiavo del peccato. Invece, chi è in Cristo è stato acquistato a caro prezzo e non appartiene più a se stesso, né al peccato, ma appartiene a Cristo. E perciò, chi è in Cristo, è chiamato a vivere totalmente per Cristo Gesù.

Infatti, questo versetto spiega per quale tipo di vita Gesù ha salvato le persone. Leggo il v.14:

Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. (Tito 2:14 NRV)

Ogni vero credente deve capire che appartiene a Gesù Cristo e che è stato salvato per essere zelante nelle opere buone.

Che cosa vuol dire “zelante”? Essere zelanti significa avere una grande passione per qualcosa, essere molto ferventi. Quasi ogni persona è zelante in qualcosa. C'è chi è zelante nel divertimento. C'è chi è zelante nel cercare di possedere sempre più cose materiali o più soldi. C'è chi è zelante in qualche sport. C'è chi è zelante nel promuovere una causa in cui crede, come, per esempio, in ambito politico, il partito dei “Verdi”, che vogliono salvaguardare l'ambiente. Tanti sono zelanti solamente nel vivere per loro stessi o per la propria famiglia. C'è anche chi è zelante nella musica o per i film. C'è chi è zelante nel passare del tempo navigando su Internet o praticando qualche hobby. Si può essere zelanti in tanti campi.

E tu, per che cosa sei zelante?

Se tu sei salvato, sappi che Gesù Cristo ti ha salvato dalle tenebre, ti ha riscattato, affinché tu sia zelante nelle opere buone, opere che recano del bene agli altri e portano gloria a Dio.

L'unica vita che vale è una vita in cui si è zelanti per le opere buone, una vita in cui si vive per la gloria di Dio.

Quindi, se tu sei un vero credente, non sprecare la tua vita in qualcosa che non ha alcun vero valore eterno. Piuttosto, dedicati a vivere per la gloria di Dio, essendo zelante nelle opere buone. Così la tua vita avrà senso e porterai gloria a Dio!

Conclusione

O cari fratelli e amici, la cosa più grande di tutta la vita è la grazia salvifica di Dio. Chi ha veramente creduto in Cristo Gesù è ricolmo della grazia di Dio. O che possiamo riconoscere di più la grandezza della grazia salvifica di Dio nella nostra vita! Essa è più grande di qualsiasi altra benedizione in questa vita.

Questa grazia non solo ci salva, ma ci insegna anche come vivere. Innanzitutto, ci insegna a rinunziare all’empietà, cioè a tutto quello che è contrario ad una vita di riverenza verso Dio. Inoltre, ci insegna a rinunziare alle mondane concupiscenze, tra cui la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l'orgoglio della vita.

Al posto del praticare il male, questa grazia ci insegna a vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e piamente, ovvero, a farlo con autocontrollo in ogni sfera della vita, comportandoci con giustizia in ogni rapporto con gli altri e vivendo con vera riverenza verso Dio in ogni campo della nostra vita.

Questo vale per noi che abbiamo già ricevuto la grazia salvifica di Dio.

E se tu non hai ancora ricevuto la grazia salvifica di Dio, sappi che questa grazia è disponibile per tutti gli uomini, è per il peggior peccatore che esista ed è per il minimo dei peccatori perché tutti ne hanno ugualmente bisogno; essa è una grazia salvifica che può salvare anche te!

Questa grazia può salvare chiunque e può salvare anche te perché Gesù Cristo ha dato Se stesso come prezzo di riscatto.

Quindi, se finora non hai accolto la grazia salvifica di Dio, sappi che sei sotto giudizio, sappi che, dopo la morte, c'è il giudizio ed allora guarda a Gesù come all'unico Salvatore. Poni la tua fede in Lui e conoscerai anche tu la meravigliosa grazia salvifica di Dio in Cristo Gesù.

O che ognuno di noi possa veramente aspettare la beata speranza e l'apparizione del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Amen!