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La Lingua - parte 2 - Giacomo 3:2-5

filename: lingua02.05i - sermone sulla lingua, modificato da un sermone da John MacAuthur, di Marco deFelice, per Rovigo, 25 novembre, 2001; revisionato e usato a RO il 11-settembre-2005> cmd

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Parole chiave: lingua, peccato, autocontrollo

La settimana scorsa, abbiamo iniziato a considerare il perché è così importante controllare l’uso della nostra lingua. Abbiamo considerato Giacomo 3:1, in cui Giacomo ci avverte del pericolo di fare da maestri in modo superficiale, ovvero non seguendo i principi di Dio, perché chi insegna subirà un giudizio più severo.

Quindi, se parlando delle cose di Dio sbagliamo, questo ci causerà una condanna severa. Avvertendoci di questo pericolo, Giacomo non sta insegnando di evitare di fare il maestro, ma esorta di farlo con la massima serietà.

Perciò, nessuno dovrebbe mettersi ad insegnare ad altri senza una chiara chiamata, riconosciuta dalla chiesa, e senza essere ben preparato ogni volta che parla delle cose di Dio.

Allora, dobbiamo controllare la nostra lingua quando insegniamo le cose di Dio, sia ad un gruppo, sia a tu per tu, per non subire una condanna. Dobbiamo controllare la nostra lingua per evitare che la nostra lingua ci condanni.

La lingua può controllare

Oggi, continuando in Giacomo 3, vogliamo considerare un secondo motivo per cui dobbiamo controllare la nostra lingua. Il motivo che abbiamo visto la settimana scorsa è che la lingua può condannarci. Il motivo che vogliamo considerare oggi è che la lingua ha molto potere di controllare. Cioè, se tu non controlli la tua lingua, la tua lingua controllerà te, e ti porterà a peccare.

Oggi, vogliamo considerare Giacomo 3:2-5. Ho scelto di considerare questo brano iniziando prima con il v.5, per poi guardare i vv. 3,4 ed infine il v.2.

La lingua si vanta di grandi cose

Come ho appena detto, o siamo noi a controllare la nostra lingua o la nostra lingua controllerà noi.

Per aiutarci a capire quanto è essenziale controllare la lingua, dobbiamo capire che la lingua è capace di compiere grandi cose. Questo è il senso del versetto 5:

Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. (Giacomo 3:5 NRV)

In che senso la lingua si vanta di grandi cose? La lingua può vantarsi di grandi cose perché la lingua è realmente capace di compiere grandi cose. È molto potente e, in un senso figurativo, può vantarsi del suo grande potere.

Che tipo di grandi cose può fare la lingua? Tante cose, compreso tante cose terribili! Per esempio, la lingua può distruggere la reputazione di una persona, come può anche distruggere una chiesa. La lingua può distruggere un rapporto, può rovinare un matrimonio. Può devastare una famiglia. La lingua può portare all’omicidio. Può provocare la guerra. Quando la lingua è controllata dal peccato, può fare molto, molto male, e facendo così, può renderci molto colpevoli davanti a Dio.

Al contrario, quando la nostra lingua è sottomessa allo Spirito Santo, è potente da compiere grandi cose nel bene. Può edificare, può portare amore, entusiasmo e incoraggiamento, può dare conforto, pace e gioia. Quanto è potente la lingua!

Perciò se riusciamo a controllare la nostra lingua, possiamo controllare tutta la nostra vita, e possiamo essere usati da Dio per compiere grandi cose nel bene. La lingua controllata dallo Spirito consentirà al corpo di essere usato per il bene.

Perciò, tramite Giacomo, Dio ci chiama ad esaminare l’uso della nostra lingua. La tua lingua rispecchia una vita fondata su una fede vera in Gesù Cristo? Gesù dice che si conoscerà l’albero dal suo frutto. La tua lingua, il tuo modo di parlare è un frutto che rivela molto della condizione del tuo cuore. Che frutto c’è nella tua lingua? La tua lingua mostra un cuore veramente controllato da Gesù Cristo? Oppure, mostra un cuore controllato dal peccato?

Esempi di come la lingua controlla la persona

Ho detto prima che Giacomo ci spiega come la lingua controlla tutta la persona. Egli ci dà qualche paragone per aiutarci a capire come la lingua controlla la direzione della vita. Vi leggo il v.3:

Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo. (Giacomo 3:3 NRV)

La lingua controlla tutto il corpo come il freno controlla il cavallo. Quindi, controllando la lingua, si controlla tutto il corpo.

Hai mai visto dei cavalli da vicino? Sono enormi e molto più potenti di un uomo. Come si fa a controllare un grande cavallo? Per controllare un grande, potente cavallo, basta mettergli il freno in bocca. Tirando la briglia che è attaccata al freno, si riesce a controllare tutta la potenza del cavallo.

Non si riesce a controllare un cavallo senza mettergli il freno in bocca. I cavalli non si offrono spontaneamente per arare un campo. Non si offrono per tirare un carro. Nessun cavallo di natura vuole portare un uomo sulla sua schiena. Bisogna addestrare il cavallo per tutti questi lavori. E si addestra un cavallo mettendogli il freno in bocca. Controllando la sua bocca, si controlla anche tutto il suo corpo. Questo è il principio che Giacomo ci vuole insegnare spiegandoci il modo per mezzo del quale possiamo controllare il nostro peccato. Che esempio chiaro! Se non si controlla la lingua del cavallo, il cavallo è inutile e può essere anche pericoloso. Similmente anche noi siamo inutili, anzi pericolosi se non controlliamo la nostra lingua. Una lingua controllata produce una vita controllata, una lingua non controllata è come un cavallo indomato: arrecherà molto male.

v.4 la lingua come un timone

Nel versetto 4, Giacomo ci dà un altro esempio molto chiaro per aiutarci a capire che il controllo della nostra lingua ci darà vittoria in altri campi della vita. Vi leggo il v. 4:

Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un piccolo timone, dovunque vuole il timoniere. (Giacomo 3:4 NRV)

Anche qua vediamo l’importanza di controllare la lingua. Perfino le navi più grandi e più potenti possono essere controllate grazie ad un piccolo timone. Il principio che Dio ci insegna tramite Giacomo, è che se noi siamo in grado di controllare la nostra lingua, allora possiamo controllare anche tutto il resto del corpo. Perciò quanto è importante impegnarci a controllare la nostra lingua!

In questi due esempi, il principio di Giacomo è chiaro. O impariamo noi a controllare la nostra lingua, o la nostra lingua controllerà noi!

come possiamo controllare la lingua

È importantissimo controllare la lingua, ma la lingua è molto potente. Perciò, per riuscire a controllarla, dobbiamo affidarci all’aiuto di Dio e confidare nei mezzi della grazia che Egli ci ha dato.

Il Salmo 39 ci aiuta a capire l’importanza di controllare la nostra lingua.

“Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con le mie parole; metterò un freno alla mia bocca, finché l’empio mi starà davanti» ”. (Salmi 39:1 NRV)

Dobbiamo controllare la nostra lingua. Che cosa vuol dire in pratica? Come dobbiamo parlare, per avere vittoria su di essa?

Prima di tutto, per controllare la nostra lingua dobbiamo avere un modo di parlare che sia costante. Se parliamo bene per vari giorni, e poi esplodiamo una volta alla settimana, riveliamo che il nostro cuore è ancora pieno di peccato. Perciò, non basta parlare in modo santo per la maggioranza del tempo. Controllare la nostra lingua vuol dire controllarla in ogni circostanza.

Questo è ciò che è scritto in Colossesi 4:6. Ve lo leggo:

“Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.” (Col 4:6 NRV)

Il nostro parlare dovrebbe essere sempre con grazia. Dovrebbe sempre rispecchiare la presenza di Dio in noi.

Vi faccio un esempio.

Se un uomo non bestemmia tranne quando si fa del male e capita che trascorre un mese senza farsi male. In quel tempo quell'uomo non bestemmia, però poi un giorno si schiaccia un dito e gli esce una bestemmia.

Quell'uomo non ha avuto e non ha controllo della sua lingua, perché si sarebbe visto che era capace di controllarla proprio se non avesse bestemmiato dopo essersi fatto male, cioè nel suo punto debole. Similmente, controllare la nostra lingua vuol dire controllarla soprattutto in quei momenti quando normalmente abbiamo la tendenza di parlare male, senza grazia. Chi controlla la sua lingua, la controlla soprattutto in quei momenti in cui normalmente avrebbe la tendenza di scattare, o avrebbe la tendenza di parlare con orgoglio, o avrebbe la tendenza di dire qualcosa di male.

Un altro versetto che ci aiuta a capire che cosa vuol dire in pratica controllare la nostra lingua è Efesini 4:29.

“Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta.” (Efe 4:29 NRV)

Nessuna parola cattiva dovrebbe uscire dalla nostra bocca. Anche una frase cattiva è un grave peccato. Controllare la nostra lingua vuol dire tenerla a freno sempre, non solamente la maggioranza delle volte.

Anziché dire una parola cattiva, dobbiamo avere un parlare che edifica. Perciò, dobbiamo dire solamente parole dette con amore, e parole vere, parole ben pensate, parole sante, parole sensibili, parole che edifichino. Dobbiamo dire parole che confortino, che diano benedizioni, parole dette con umiltà, parole con saggezza, e parole di ringraziamento. Dobbiamo dire parole che promuovano la pace. Quando serve riprendere, se siamo in grado di riprendere, dobbiamo riprendere con amore, cercando il bene della persona e non cercando di giustificare il nostro punto di vista. Dobbiamo evitare qualsiasi parola cattiva, qualsiasi parola egoistica e qualsiasi parola sciocca.

Forse a te sembra che parlare sempre così sia qualcosa di impossibile. Umanamente è impossibile, però, chi è in Cristo ha la potenza di Dio che opera in lui.

Per avvalerci della potenza di Dio che opera in noi, dobbiamo ubbidire al comandamento che troviamo in Giacomo 1:19

“Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira;” (Giacomo 1:19 NRV)

Per riuscire a non dire parole sbagliate, dobbiamo imparare a tacere anziché voler rispondere nella carne. Dobbiamo ascoltare e pensare prima di parlare. Questa è una chiave per poter controllare la nostra lingua.

Se parli seguendo i comandamenti e i principi dei brani che abbiamo appena visto, avrai il controllo sulla tua lingua, e così, avrai il controllo anche su ogni altra parte della tua vita. Ma sarai in grado di parlare così solo se camminerai per la potenza dello Spirito Santo, arrendendoti in ogni cosa a Lui. Se ti arrendi alla Sua volontà così totalmente da riuscire a controllare completamente il tuo modo di parlare, allora anche ogni altro aspetto della tua vita sarà controllato da Dio.

Questa verità semplifica molto la nostra vita. La lingua è come l’interruttore principale di un impianto elettrico. Se controlliamo la lingua, togliamo la corrente a tanti altri peccati. Per esempio, se controlliamo la lingua con l’aiuto dello Spirito Santo, in modo da evitare di pronunciare parole di autocommiserazione, parole di rabbia, e parole di cattiveria, allora eviteremo tantissimi altri peccati.

il risultato di una lingua controllata

Quando un credente capisce l’importanza di controllare la sua lingua e si impegna, nella forza di Dio e con tutto il suo cuore, a controllarla, essendo sempre pronto a ravvedersi e a confessare qualsiasi caduta, quel credente troverà in Dio la grazia e il potere di avere la vittoria sulla sua lingua. Quale sarà il risultato nella sua vita?

Torniamo in Giacomo 3:2. Nel v. 2, Giacomo dichiara:

poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. (Giacomo 3:2 NRV)

Chi riesce a controllare la sua lingua sarà perfetto. Per capire questa verità, è importante capire correttamente il significato della parola “perfetto”. In Italiano, solitamente la parola “perfetto” vuol dire “senza alcun difetto, eccellente”. In quel senso, solamente Dio è perfetto.

Però, esiste un’altra definizione della parola “perfetto”, ed è quella che la Bibbia intende più spesso e che è anche il significato che esisteva nell’Italiano antico, ed è: “giunto a completa maturazione”. Usando questo significato della parola perfetto, una mela perfetta non è necessariamente senza macchia, ma è pienamente matura.

Perciò ciò che Giacomo ci vuole insegnare in questo versetto è che l’uomo che riesce a controllare la sua lingua giorno per giorno è un uomo maturo. In altre parole, quell'uomo assomiglia a Cristo, anche se ha ancora tanto da crescere. Avendo imparato a controllare la sua lingua, quel credente sarà capace anche di controllare tutto il resto del suo corpo. Sarà ad un ottimo punto di maturità spirituale.

A questo riguardo vorrei fare solo un commento. Che cos'è la maturità spirituale? Certe persone pensano, sbagliatamente, che essere maturi significhi avere più conoscenza della Bibbia. Questa non è la maturità. Certamente è importante ed utile conoscere sempre di più la Bibbia però, in sé, tale conoscenza non ti fa essere un credente maturo.

Invece troviamo maturità in quel credente che assomiglia a Cristo nel suo modo di pensare, di parlare e di comportarsi. Più assomigliamo a Cristo, più rispecchiamo la vita di Cristo, più siamo maturi.

Tornando al versetto che stiamo considerando in Giacomo, più un uomo riesce a controllare la sua lingua, più sarà capace a controllare il resto del suo corpo.

Voglio considerare questo principio importante. Questa verità è una chiave per aiutarci ad avere una vita vittoriosa. Se uno riesce a controllare la sua lingua sarà capace a controllare tutte le sue tendenze peccaminose.

In che senso è così? La nostra lingua rivela molto della condizione del nostro cuore. È più facile peccare con la lingua che con le azioni.

Molto spesso, le circostanze ci ostacolano a compiere tanti tipi di peccati. Per esempio, anche se uno volesse, potrebbe non essere in grado di rubare qualcosa. Oppure, uno vorrebbe percuotere qualcuno, oppure a vendicarci di qualcun'altro. Invece, c’è poco che ci ostacola dal peccare con la nostra lingua. Perciò, il nostro modo di parlare rivela molto di ciò che abbiamo nel nostro cuore. Potremmo dire che la lingua è la parte del nostro corpo che pecca di più.

Allora, se riusciamo a controllare la lingua, saremo capaci di controllare il resto del corpo. La lingua risponde velocemente alle tentazioni di peccare, mentre le altre parti del corpo rispondono più lentamente. Quindi, imparando a controllare la lingua, saremo in grado di controllare le altre membra del corpo.

Volete una vita spirituale vittoriosa? Volete assomigliare di più a Gesù Cristo? Certamente questo è il desiderio di ogni vero credente. Allora, in quale campo della vita dovete impegnarvi di più? Qual è la battaglia che porterà più frutti? Se volete avere più vittoria spirituale, impegnatevi a controllare la vostra lingua.

Cosa dobbiamo fare?

Oh cari fratelli, credo che non ci sia nessuno che a volte non dica delle cose sbagliate, anzi credo proprio che le diciamo spesso. In altre parole, abbiamo tutti del frutto marcio nella nostra vita per quanto riguarda il nostro modo di parlare. Chi più e chi meno, tutti noi usiamo male la nostra lingua.

Prego che tramite questo brano in Giacomo, abbiamo capito quanto sia un grave peccato parlare male e perciò quanto sia assolutamente necessario imparare a controllare la nostra lingua.

Che cosa dobbiamo fare quando parliamo in modo sbagliato? Come possiamo cambiare il nostro modo di parlare? Come possiamo dirigere il timone della nostra vita nella direzione giusta?

Per cambiare veramente il nostro modo di parlare, prima di tutto dobbiamo riconoscere che ogni volta che parliamo in modo sbagliato è un peccato grave. Questo riconoscimento non deve essere solo intellettuale, bensì una forte convinzione nel nostro cuore, deve essere un peso che non ci permette di avere pace finché non lo abbiamo confessato a Dio e finchè non lo abbiamo abbandonato.

Tante persone sanno intellettualmente di peccare, ma i loro peccati non gli pesano. Finché i nostri peccati non sono per noi un peso insopportabile, non avremo la vittoria su di essi. Finché cerchiamo con le nostre forze di migliorare e di non peccare più, non avremo la vera vittoria. Forse a volte riusciremo a migliorare un bel po’, ma sarà sempre una vittoria parziale e temporanea.

Invece, per avere vittoria sui nostri peccati, compreso il peccato di parlare male, dobbiamo odiare il nostro peccato al punto da spingerci a ravvederci e ad abbandonarlo.

E se non avete questo tipo di odio per il vostro peccato? Dovete pregare di cuore a Cristo, chiedendoGli di farvi vedere quanto il vostro peccato Gli sia abominevole e quanto quel peccato sia il vostro vero nemico.

Il nostro peccato ci promette tanto, ma in realtà ci fa solo del male. Inoltre, il nostro peccato fa del male anche a coloro che amiamo. Peggio ancora, il nostro peccato ci separa dal nostro prezioso e meraviglioso Signore Gesù Cristo. Dobbiamo odiare il nostro peccato! Solamente quando odiamo il nostro peccato e lo vediamo come un grande nemico, riconoscendo che da soli non siamo capaci di sconfiggerlo, solo allora ci rivolgeremo veramente a Cristo Gesù, con cuore umile, con tanta perseveranza, implorandoLo di liberarci dal nostro peccato. Quando ci troviamo così, con i nostri occhi rivolti veramente a Cristo come l’Unico che può salvarci dal nostro peccato, allora conosceremo la Sua potenza che opera in noi! Allora avremo la vittoria sul nostro peccato!

Perciò per quanto riguarda la nostra lingua, preghiamo che possiamo veramente odiare ogni parola sbagliata, ogni parola peccaminosa che diciamo. Non dobbiamo considerare poco importante l'aver detto qualcosa di sbagliato.

Ognuno di noi pecca con la sua lingua. Questo tipo di peccato è già di per sé molto grave e in più ci porta a peccare in altri modi. Perciò voglio suggerirvi qualcosa. Prendete la posizione, davanti a Dio e davanti gli uni agli altri, di iniziare ogni giorno impegnandovi a sottomettere ogni vostra parola alla guida di Dio per tutta la giornata. Chiedete a Dio di mostrarvi subito qualsiasi peccato che avete commesso con le vostre parole, affinché lo possiate confessare subito.

In Colossesi 3, leggiamo del fatto che siamo una nuova creatura in Cristo Gesù, e che perciò dobbiamo vestirci con un nuovo modo di agire e di parlare. Ascoltiamo questo brano e notiamo quanta enfasi viene messa sulla nostra lingua.

Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene. Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato. (Colossesi 3:8-10 NRV)

Chi è una nuova creatura in Gesù Cristo non deve lasciare posto nella sua vita a parole che non glorificano Gesù Cristo.

Cari fratelli, o siamo noi a controllare la nostra lingua, o la nostra lingua controllerà noi! Questo è un secondo importantissimo motivo per cui dobbiamo controllare la nostra lingua. Impegniamoci davanti a Dio ad iniziare ogni giorno presentando la nostra lingua a Dio in modo che sarà usata come strumento di giustizia anziché come strumento di peccato.

Per chi è credente, questo principio è una chiara applicazione di Romani 6.

Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia. (Romani 6:12-14 NRV)

Presentiamo le nostre lingue a Dio come strumenti di giustizia!

Per avere vittoria nella vita, dobbiamo avere vittoria sull'uso della nostra lingua. Per avere vittoria sulla nostra lingua, dobbiamo comprendere la gravità del peccato di parlare in modo sbagliato. Finché non riconosceremo quanto sia grave e terribile il nostro peccato, non avremo vittoria su di esso.

Seguiamo allora quello che abbiamo appena letto da Romani 6, specificatamente per quanto riguarda l’uso della nostra lingua.

Presentate l’uso della vostra lingua a Dio ogni giorno. Ricordate che la lingua è come il timone della vostra vita. Se controllate la vostra lingua, potrete controllare tutto il resto della vita e riuscirete ad andare nella direzione giusta.

Al contrario, se NON controllate il vostro timone, farete naufragio contro le rocce del peccato. Grande sarà il danno di chi farà naufragio!

Perciò, impegnatevi con tutto il vostro cuore a controllare la vostra lingua.

Ricordatevi che è impossibile che riuscirete a controllare la vostra lingua con la vostra forza naturale. Avete bisogno della forza di Dio. Questa forza è disponibile solamente per chi cammina umilmente davanti a Dio.

Per avere la potenza di Dio che opera in voi, dovete odiare il vostro peccato. Non basta riconoscerlo. Bisogna odiarlo e implorare Dio non solo di perdonarvi, ma anche di darvi la vittoria sul peccato. Quando i vostri occhi sono fissati su Cristo, e avete un forte desiderio di camminare in santità, allora conoscerete la vittoria che viene tramite la potenza di Dio che opera in voi.

Cari fratelli, impegniamoci a presentare le nostre lingue a Dio ogni giorno! Viviamo alla gloria di Dio! Parliamo alla gloria di Dio!