Aiuto Biblico

Dio è pronto a perdonare

Sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 1 maggio, 2011 ---- cmd ag -----
Parole chiave: perdono, peccato, perdonare, il cuore di Dio

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Quando Dio salva una persona, la salva DAL suo peccato. Un vero credente non continua a vivere nel peccato come viveva prima della salvezza. Eppure, ogni vero credente continua a peccare. Non come prima, ma finché siamo in questo corpo, è certo che peccheremo. Infatti, in 1Giovanni 1, che è rivolto a credenti, leggiamo:

“6 Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; 7 ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 8 Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.” (1Gv 1:6-8 LND)

Un vero credente camminerà nella luce, però, avrà ancora del peccato nella sua vita da confessare. Quando un credente ha del peccato non confessato nella sua vita, Dio non gli permette di avere pace. Nonostante questo, a volte, un credente rimane nel peccato per molto tempo. Chiaramente, in tale condizione, se non c'è ravvedimento, non ci sono nemmeno chiare evidenze della salvezza. Il ravvedimento è fondamentale.

Però a volte, quando siamo nel peccato, ci viene il dubbio che forse non è più possibile essere perdonati, che forse Dio non ci perdonerà più. Può sembrare inutile chiedere perdono. Perdiamo ogni speranza.

Oggi, prego che con l'aiuto di Dio, possa aiutarti a capire che questo pensiero è falso. Quando siamo nel peccato, per quanto esso sia grave, e il peccato è sempre grave, se ci umiliamo e confessiamo il nostro peccato, Dio ci perdonerà. Dio è sempre pronto a perdonare.

Quanto è terribile? (il problema)

La Bibbia rende chiaro che ogni peccato è terribile agli occhi di Dio. È così terribile che non c'è perdono senza spargimento di sangue. Ogni peccato merita la separazione da Dio.

Capiamo la gravità del peccato anche considerando la severità della disciplina di Dio sul suo popolo, avvenuta sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento.

Il peccato non confessato ci separa dalla comunione con Dio, e fa sì che Dio non ascolti le nostre preghiere. Vi leggo da Isaia 59.

“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.” (Is 59:1-2 LND)

Quando abbiamo un peccato non confessato, anche se esternamente viviamo come se tutto andasse bene, siamo allontanati da Dio! Abbiamo disperatamente bisogno del perdono. Ciò che desidero comunicarvi in questo sermone è che quel perdono è disponibile, e perciò, conviene ravvedersi e tornare a Dio.

Il cuore di Dio: pronto a perdonare

Sì, il peccato è grave, così grave che Gesù Cristo dovette subire l'ira di Dio mentre era sulla croce, per poterci provvedere il perdono.

In base al sacrificio di Cristo, Dio è pronto a perdonare chiunque si ravvede e torna a Lui. Perciò, il pensiero che Dio non possa più perdonarti è falso, perché per quanto lontano tu sia caduto, Dio è pronto a perdonarti, come vediamo ripetutamente nella Bibbia, per mezzo di Cristo.

Prima consideriamo l'alternativa.

Pensate con me a cosa succede se uno NON torna al Signore, se rifiuta di ravvedersi. Che fine farà? Avrà il tormento eterno. Leggo da 2Tessalonicesi 1, che parla di quello che Cristo farà quando tornerà da coloro che non ubbidiscono al Vangelo, ovvero, che non si ravvedono.

“...il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza...” (2Tess 1:7-9 LND)

Se tu sei nel peccato, e NON torni al Signore, sarai punito con la distruzione eterna, lontano dalla faccia del Signore. Questo sarà più terribile di quanto la mente umana riesca a concepire! Perciò, rifiutare di ravvederti non è un'opzione! Dobbiamo tornare a Dio, con tutto il cuore!

E se ti viene in mente che Dio non ti perdonerà?

Consideriamo il cuore di Dio, per poter scacciare questo pensiero falso, che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio.

Ci sono alcuni versetti che letti fuori contesto potrebbero far sembrare che non sia possibile tornare a Dio. Come esempio, leggo il Salmo 73:27:

“Poiché ecco, quelli che si allontanano da te periranno; tu distruggi tutti quelli che, fornicando, si allontanano da te.” (Salmo 73:27 LND)

Questo brano parla di chi si allontana e RIFIUTA di tornare, ovvero, di chi resta lontano. Come sappiamo questo? Lo sappiamo in base a tutto il resto della Bibbia, in cui vediamo che Dio ripetutamente chiama il suo popolo al ravvedimento, quando esso si era allontanato da Lui.

Ripeto questa verità, perché è estremamente importante capirla. Volta dopo volta nella Bibbia, troviamo il popolo di Dio che si allontana da Dio. E volta dopo volta, Dio chiama il suo popolo a ravvedersi e a tornare a Lui, offrendo il perdono. Dio è pronto a perdonare chi ritorna a Lui!

Vediamo anche che quando il popolo di Dio rifiuta di tornare a Lui, anziché allontanarli per sempre dalla sua presenza, Dio manda loro la sua dura disciplina. Però, lo scopo della disciplina non è di punirli, è di purificarli, affinché essi abbandonino i loro peccati, e tornino a Dio.

Troviamo un esempio di questo in Isaia 27, che spiega chiaramente che lo scopo della disciplina di Dio su Israele era che abbandonasse l'idolatria, non costruendo più gli Ascerim e gli altari per l'incenso.

“7 Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha egli ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? 8 Tu hai conteso con lui con misura scacciandolo, mandandolo lontano. Egli l’ha portato via col suo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. 9 In questo modo sarà espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurrà tutte le pietre dell’altare, come pietre di calce frantumate; così gli Ascerim, e gli altari per l’incenso, non risorgeranno più.” (Isaia 27:7-9 LND)

Notiamo alcuni punti principali che troviamo qua. Questi versetti iniziano con la domanda: “Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui?” Per quanto la disciplina di Dio su Israele fosse dura, quella disciplina non era paragonabile a come Dio punì le nazioni che non Lo conoscevano.

Anche nella disciplina, Dio ha trattato il suo popolo con misura. Non si è sfogato senza riserva. La disciplina, per quanto fosse severa, aveva sempre lo scopo di purificare il suo popolo dall'idolatria, e di farlo tornare a Lui. E infatti, la disciplina fece esattamente quello. Questo passo conclude con la dichiarazione del v.9.

“In questo modo sarà espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurrà tutte le pietre dell’altare, come pietre di calce frantumate; così gli Ascerim, e gli altari per l’incenso, non risorgeranno più.”

La dura disciplina, compreso l'esilio, serviva per rimuovere il loro peccato, e per distruggere i simboli dell'idolatria, gli altari, in modo che gli altari non fossero più risorti. Infatti, dopo l'esilio, i Giudei non hanno mai più ripreso a praticare l'idolatria come lo avevano fatto prima per secoli.

Quindi, alla domanda: “Il Signore è disposto a perdonare chi si allontana da Lui?” la risposta è: “Certamente, se quella persona si umilia e si ravvede”. Anzi, Dio non è solo disposto a perdonare, Dio ci esorta a ravvederci, perché Dio ama perdonare. Dio ama riaccogliere uno che si era allontanato.

Come dicevo, nella Bibbia, volta dopo volta troviamo Dio che manda una dura disciplina. Però, vediamo ripetutamente che la disciplina di Dio non è punizione, ma serve per farci tornare a Lui.

Il nostro Dio non si stanca di perdonare coloro che si sono allontanati, che si ravvedono e tornano a Lui!

Per esempio, in Neemia 9, in una preghiere di Neemia, leggiamo del popolo di Dio che si era allontanato da Dio e che era tornato nel peccato. Notate il cuore di Dio nei loro confronti. Notate che Dio era pronto ad accoglierli ancora. Vi leggo da Neemia 9:17 in avanti, voi notate il cuore di Dio, e quanto Egli sia pronto a perdonare.

“17 Si rifiutarono di ubbidire e non si ricordarono delle meraviglie che tu avevi compiuto in mezzo a loro; indurirono invece la loro cervice e nella loro ribellione si scelsero un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità. Tu non li hai abbandonati, 18 neppure quando si fecero un vitello di metallo fuso e dissero: "Questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dall’Egitto!," fecero così una cosa blasfema. 19 Tuttavia nella tua grande misericordia non li hai abbandonati nel deserto, la colonna di nuvola non si allontanò da loro durante il giorno per guidarli nel cammino, e la colonna di fuoco durante la notte per illuminare loro la via su cui camminare. 20 Hai dato il tuo buono Spirito per istruirli; non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato loro acqua quando erano assetati. 21 Per quarant’anni li hai nutriti nel deserto, e non mancò loro nulla; le loro vesti non si logorarono e i loro piedi non si gonfiarono. 22 Hai inoltre dato loro regni e popoli assegnando loro le regioni più lontane cosi essi entrarono in possesso del paese di Sihon, del paese del re di Heshbon e del paese di Og, re di Bashan. 23 Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo e li hai introdotti nel paese in cui avevi detto ai padri loro di entrare per possederlo. 24 Così i loro figli entrarono e presero possesso del paese; tu hai umiliato davanti a loro gli abitanti del paese, i Cananei, e li hai dati nelle loro mani con i loro re e con i popoli del paese, perché ne facessero quel che a loro piaceva. 25 Essi si impadronirono di città fortificate e di una terra fertile ed entrarono in possesso di case piene di ogni bene, di cisterne già scavate, di vigne, di uliveti e d’alberi fruttiferi in abbondanza, mangiarono, si saziarono, ingrassarono e vissero nelle delizie per la tua grande bontà. 26 Ciò nonostante essi furono disubbidirono, si ribellarono contro di te, gettarono la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li esortavano a ritornare a te e commisero cose blasfeme. 27 Perciò tu li desti nelle mani dei loro nemici, che li oppressero; ma al tempo della loro sventura essi gridarono a te, e tu li ascoltasti dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu desti loro dei liberatori, che li salvarono dalle mani dei loro nemici. 28 Quando però avevano riposo, essi ricominciavano a compiere il male davanti a te; perciò tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li dominavano; tuttavia, quando tornavano a gridare a te, tu li ascoltavi dal cielo, così nella tua misericordia molte volte li hai liberati. 29 Tu li esortavi per farli tornare alla tua legge, ma essi si inorgoglivano e non ubbidivano ai tuoi comandamenti, e peccavano contro i tuoi decreti per mezzo dei quali, se uno li mette in pratica salva la vita; ritraevano le loro spalle dal giogo, indurivano la loro cervice e rifiutavano di ubbidire. 30 Pazientasti con essi per molti anni esortandoli mediante il tuo Spirito e per bocca dei tuoi profeti, ma essi non vollero prestare orecchio; allora tu li desti nelle mani dei popoli dei vari paesi. 31 Però nella tua grande compassione non li hai interamente distrutti e non li hai abbandonati, perché sei un Dio clemente e misericordioso.” (Nehemia 9:17-31 LND)

In questo brano, vediamo quanto il popolo ha peccato contro Dio, eppure, vediamo che Dio non li ha mai veramente abbandonati. Li dati in mano a popoli stranieri, come disciplina. Però, non li ha mai abbandonati interamente. Dio era sempre pronto a perdonarli, dopo che si erano ravveduti. Voglio rileggere alcuni passi di quel brano:

17 Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità. 19 Tuttavia nella tua grande misericordia non li hai abbandonati nel deserto, 26 Ciò nonostante essi furono disubbidirono, si ribellarono contro di te, gettarono la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li esortavano a ritornare a te e commisero cose blasfeme. 27 Perciò tu li desti nelle mani dei loro nemici, che li oppressero; ma al tempo della loro sventura essi gridarono a te, e tu li ascoltasti dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu desti loro dei liberatori, che li salvarono dalle mani dei loro nemici. 28 Quando però avevano riposo, essi ricominciavano a compiere il male davanti a te; perciò tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li dominavano; tuttavia, quando tornavano a gridare a te, tu li ascoltavi dal cielo, così nella tua misericordia molte volte li hai liberati. 31 Però nella tua grande compassione non li hai interamente distrutti e non li hai abbandonati, perché sei un Dio clemente e misericordioso.” (Nehemia 9:17-31 LND)

Dio è pronto a perdonare chi ritorna a Lui!! Dio è pronto a perdonare te, qualsiasi sia il tuo peccato, se tu ti ravvedi!

Salmo 86

Passiamo ora ad un altro brano, il Salmo 86:5, che ci mostra molto del cuore di Dio. Leggo il Salmo 86.5

“Poiché tu, o Signore, sei buono e pronto a perdonare, e usi grande benignità verso tutti quelli che t’invocano.” (Salmo 86:5 LND)

Il nostro Dio è pronto a perdonare. Egli usa grande benignità verso tutti coloro che Lo invocano.

L'essere pronto a perdonare descrive un cuore che desidera perdonare. Dio ama perdonare, è il suo cuore, il suo desiderio! Spesso, per noi è difficile perdonare. Anzi, spesso, dobbiamo pregare e chiedere a Dio di cambiare il nostro cuore, prima di riuscire a veramente perdonare di cuore. Se Dio fosse così, che speranza avremmo?

Però, Dio NON è come noi! Non è difficile per Dio perdonare, perché quello è il suo cuore, verso tutti coloro che si ravvedono. Inoltre, Dio usa grande benignità, verso tutti quelli che Lo invocano. Chiunque si ravvede e invoca il Signore, conoscerà il perdono e la benignità di Dio. Questa offerta vale per te, qualsiasi sia la tua situazione.

Gioele 2

La Bibbia è piena di brani che ci mostrano che il cuore di Dio è pronto a perdonare chiunque si ravvede e torna a Lui. Consideriamo un altro brano, Gioele 2:13, in cui vediamo chiaramente il cuore di Dio. Il popolo di Dio aveva peccato gravemente, da anni. Se veramente ci fosse qualche caso in cui Dio non vuole perdonare, allora questo sarebbe stato uno di essi. Invece, anche in quella condizione, vediamo il cuore di Dio, in quanto Egli esorta il suo popolo a veramente ravvedersi per tornare a Lui. Notate il cuore di Dio, e quanto Egli sia pronto a perdonare. Leggo Gioele 2:13.

“Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato.” (Gioele 2:13 LND)

Anche quando Dio manda una durissima disciplina, Egli è misericordioso e pieno di compassione. Questo è il cuore di Dio, per chiunque si ravvede e torna a Lui! Dio è lento all'ira. Sì, Dio ha ira verso il peccato, però, Dio è lento all'ira, non ama usare la sua ira. Non desidera versare la sua ira, piuttosto, spesso rimanda la sua ira! Anziché essere pieno di ira, Dio è pieno di grande benignità, questo è il suo cuore: Dio ama mostrare benignità e bontà. Dio ama perdonare, e lo fa con chiunque si ravvede.

Quindi, torniamo alla domanda di prima: se uno si allontana da Dio, può tornare a Dio?

Grazie a Dio, sì! Se uno si ravvede, anche se fosse caduto lontano, può ritornare a Dio. Anzi, Dio comanda di tornare a Lui, e promette di perdonare chi ritorna.

Più leggiamo nella Bibbia, più troviamo brani che dimostrano che questo è il cuore di Dio. Per esempio, nel libro di Isaia, Dio condanna severamente il suo popolo per il loro peccato. Eppure, volta dopo volta, comanda loro di tornare a Lui, spiegando che Egli è pronto a perdonare, che è pieno di compassione.

Leggo, come esempio, Isaia 55:7. Questo brano descrive l'uomo iniquo. Se tu sei nel peccato, sei una persona iniqua, e questo brano vale per te. Ascolta quello che Dio ti dice, tramite la sua Parola:

“Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente.” (Isaia 55:7 LND)

Quanto è immenso il perdono di Dio, il perdono che non potremmo mai meritare! Quando consideriamo la santità assoluta di Dio, e quanto il nostro peccato sia un'offesa a Dio, Dio sarebbe giusto se scegliesse di non perdonarci mai. Invece, Dio è pronto a perdonare, anche il peggiore dei peccatori, se quel peccatore si ravvede e ritorna a Lui.

Dio è pronto a perdonare TE, quando tu cadi, se ti ravvedi di cuore e torni a Lui. Non restare lontano da Dio. Torna, torna, perché Dio è pieno di compassione e pronto a perdonare!

il costo del perdono

Quando consideriamo la santità di Dio e la gravità del peccato, è giusto chiederci: com'è possibile che Dio perdona? Come può non punirci, quando il nostro peccato merita la punizione eterna?

Dio può perdonare, perché perdona sulla base del sacrificio di Gesù Cristo. Solo in Gesù Cristo c'è perdono, perdono per chiunque si umilia, si ravvede, e viene a Dio. Questa è la buona notizia del Vangelo.

1Giovanni 1:8-10 è scritto a credenti. Ve lo leggo:

“8 Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi.” (1Giovanni 1:8-10 LND)

Oh tu che sei nel peccato, Dio è pronto a perdonarti, se confessi i tuoi peccati! Dio è fedele e giusto, e se confessi di cuore i tuoi peccati, Egli ti perdonerà e ti purificherà, che non è altro che l'opera della santificazione. Questo è possibile solo perché abbiamo un Avvocato, Gesù Cristo, presso il Padre. Leggo i seguenti versetti in 1Giovanni.

“1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. 2 Egli è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1Giovanni 2:1-2 LND)

Dio è pronto a perdonare, perché Gesù Cristo ha pagato il prezzo del peccato! Il perdono è un dono prezioso. Il perdono è un dono per noi, che a Dio è costato caro, visto che ha dovuto punire Gesù Cristo sulla croce per poterci offrire il perdono.

Quanto il perdono è meraviglioso

Oh quanto è meraviglioso il perdono! Il perdono ci fa ritornare in stretta comunione con Dio stesso. Ricordiamoci che solo Dio può soddisfare il nostro cuore. Il perdono ci permette di avere il frutto dello Spirito nella nostra vita di nuovo: amore, gioia, pace, e le altre qualità meravigliose. Il perdono toglie il peso che abbiamo quando teniamo un peccato non confessato.

Leggo alcuni versetti dal Salmo 32 che ci parlano di quanto il perdono sia meraviglioso.

“1 Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno. 3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all’arsura d’estate. (Sela) 5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato.” (Salmo 32:1-5 LND)

O cari, BEATA quella persona che è perdonata! Se tu hai un peccato non confessato, finché taci e non confessi il tuo peccato, le tue ossa si consumeranno, perché la mano di Dio peserà su di te. La soluzione è semplice: quella che leggiamo nel versetto 5.

5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato.

Quando confessiamo i nostri peccati, riceviamo di nuovo i meravigliosi benefici del perdono. Dio perdona, e torniamo a godere le benedizioni del perdono!

Voglio anche notare alcune delle parole di Davide nel Salmo 51. Egli descrive la vita di un credente che non ha confessato il peccato, e poi quello che succede quando confessa quel peccato. Leggo dal v.7 a 12.

“7 Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso.” (Salmo 51:7-12 LND)

Quando Dio ci perdona, troviamo di nuovo la gioia della salvezza, Dio rinnova il nostro spirito, godiamo di nuovo la comunione nella presenza di Dio stesso. Quando confessiamo di cuore i nostri peccati, Dio ci perdona e ci purifica.

Cosa ne farai?

Alla luce di una verità così stupenda, la verità che possiamo essere perdonati da Dio, e rientrare in stretta comunione con Lui, godendo di nuovo del frutto dello Spirito, alla luce di tutto questo vi chiedo: che senso ha rimanere nel nostro peccato, quando Cristo ci ha comprato il perdono, che possiamo avere gratuitamente, se ci ravvediamo di cuore?

Non ha senso! Eppure, spesso andiamo avanti senza confessare il peccato, non volendoci ravvedere. Quando viviamo così, siamo stolti!

Non vivere così! Quando hai peccato, non continuare a dare spazio alla tua carne, rifiutando di riconoscere e di confessare il tuo peccato. Non ignorare il peccato, perché diventa solamente peggio. Quando dai spazio alla tua carne, hai tutto da perdere e nulla da guadagnare.

Piuttosto, qualunque volta che ti trovi con il peccato nella tua vita: umiliati davanti a Dio, confessa il tuo peccato, senza scuse. Riconosci la tua colpa. So che non è facile fare così, e la carne combatte contro di noi. Però, se agirai così, conoscerai i meravigliosi benefici del perdono. Se tu confessi veramente il tuo peccato, puoi essere certo che Dio ti perdonerà, e ti purificherà! Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto!

Vorrei chiudere con un brano che ci aiuta a capire il cuore di Dio, quando abbiamo peccato tanto e per tanto tempo, ma poi ritorniamo a Dio. Vi leggo la parabola del figlio prodigo. Egli aveva peccato tantissimo contro suo padre. Notate il cuore del padre, che rappresenta Dio.

“11 Disse ancora: "Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. 14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa.” (Lu 15:11-24 LND)

Se tu sei ancora nel peccato, umiliati, torna a Dio, ed Egli ti accoglierà con amore! Ci sarà grande festa.

Grazie, o Padre, per il dono del perdono che offri a noi.