Aiuto Biblico

L'immensità dell'Amore di Dio

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 20 dicembre 2015, – cmd ag –
parole chiave: amore di Dio, amore, Dio ci ama, sofferenza di Cristo, amore di Cristo

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Che cosa può cambiare drasticamente per il meglio la tua vita cristiana? Che cosa può darti gioia in mezzo alle prove più profonde? Che cosa può fortificare la tua fede, permettendo di superare le tentazioni più forti? Che cosa può illuminarti nella notte più buia?

La risposta a tutte queste domande, e per altre simili, è conoscere sempre di più l'amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Conoscere veramente l'amore di Dio, e c'è sempre più da conoscere, trasforma la vita. Conoscere veramente l'amore di Dio riempie il nostro cuore con una gioia immensa e duratura. Conoscere l'amore di Dio sempre di più è quello che rende i comandamenti di Dio leggeri, ed è quello che ci fortifica nelle prove.

Conoscere sempre di più l'amore di Dio per noi in Gesù Cristo è così immenso che richiede un'opera divina da parte di Dio. Conosciamo la preghiera che l'apostolo Paolo fa per i credenti di Efeso, e quindi anche per noi, in Efesini 3:14-21. Mentre leggo questo brano, considerate quanto deve essere immenso l'amore di Dio per noi, che richiede un'opera divina così potente per potercelo far conoscere.

“14 Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, 15 dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, 16 perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell’uomo interiore, 17 perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell’amore, 18 possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l’altezza, 19 e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli. Amen.” (Efesini 3:14-21 LND)

L'amore di Dio per noi è così immenso che non possiamo comprenderlo senza un'opera divina di Dio nei nostri cuori.

E allora, prendiamo del tempo oggi per capire di più l'amore di Dio per noi in Cristo Gesù.

Non solo voglio capire che Dio ci ama, ma vogliamo capire meglio la profondità dell'amore di Dio per noi in Cristo.

Io prego che Dio ci aiuti ad afferrare di più qualcosa dell'immensità di questo amore che Dio ha per noi.

L'Amore si Misura con il Sacrificio

Come possiamo capire di più l'amore di Dio per noi in Cristo? Più di ogni altra cosa, vediamo l'amore di Dio per noi nel sacrificio di Gesù Cristo.

Infatti, per capire meglio l'amore di Cristo, ricordiamo che l'amore si misura con la profondità del sacrificio che uno fa per amare. Il vero amore si sacrifica per il bene di chi è amato. Più uno è pronto a soffrire per il bene di altri, più grande è il suo amore.

Allora, cerchiamo a capire la verità che Gesù Cristo, l'uomo-Dio, ha sofferto più di qualsiasi altra persona nella storia del mondo. E ha sofferto per amore di noi, per salvarci.

Gesù Conosceva la Sua Sofferenza Prima

C'è un aspetto della sofferenza di Cristo che è più grande di qualsiasi altra sofferenza. Questo aspetto è il fatto che Gesù conosceva pienamente le sue sofferenze prima di venire al mondo. Infatti, Gesù sapeva delle sue sofferenze prima di aver creato il mondo. Il suo sacrificio fu stabilito prima della creazione del mondo, e poi è stato manifestato nel tempo. Cristo viene chiamato “l'Agnello immolato prima della fondazione del mondo”.

Voglio leggere due brani che ci aiutano a capire questo. Prima di tutto, leggo 1Pietro 1:18-20. In questo brano, leggiamo che Cristo fu conosciuto come Agnello, cioè come colui che dava la sua vita sulla croce, prima della fondazione del mondo. Fu manifestato nel tempo, ma fu conosciuto così da sempre. Leggo 1Pietro 1:18-20.

“18 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia, 20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi,” (1Pietro 1:18-20 LND)

Gesù Cristo fu preconosciuto da Dio nel suo ruolo come Agnello che diede la sua vita per salvarci dai nostri peccati, fu preconosciuto in quel ruolo prima della fondazione del mondo.

Fermiamoci a considerare questo. Questo significa che per tutti i secoli prima che il Figlio di Dio venisse alla terra come uomo, Egli aveva secoli per pensare alle sofferenze che avrebbe subito. Eppure, è venuto alla terra! Questo è incredibile! È incredibile che Gesù, sebbene sapesse pienamente delle sue sofferenze, è venuto comunque! In questo vediamo il suo amore per noi.

Leggiamo una cosa simile in Apocalisse 13:8, che descrive Gesù Cristo in cielo. Leggo questo brano, e notate ciò che dicono di Cristo in cielo, che sarà ciò che diranno per tutta l'eternità.

“E lo adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell’Agnello, che è stato immolato fin dalla fondazione del mondo.” (Apocalisse 13:8 LND)

Questo versetto dichiara che in cielo, Gesù è conosciuto come l'Agnello che è stato immolato fin dalla fondazione del mondo. Letteralmente, da quando mondo è mondo, in cielo Gesù è riconosciuto come “Colui che e stato immolato”. Il suo sacrificio sulla croce è stato il piano di Dio da sempre! E quindi, Cristo è sempre stato pienamente cosciente del suo sacrificio sulla croce. Essendo Dio, Cristo conosceva a fondo le sue sofferenze.

Quello che per me è difficile capire è il fatto che nonostante che Gesù capisse a fondo le sue sofferenze, fu comunque disposto a venire e pagare per noi peccatori.

Quanto grande è il suo amore, che poteva pensare a quella sofferenza secolo dopo secolo, e comunque essere disposto a venire per soffrire così! Che amore e questo? La sofferenza che si sa in anticipo è molto peggio. E Cristo Gesù, essendo Dio, sapeva pienamente della sua sofferenza da prima di aver fondato il mondo!

Gesù Cristo fu preordinato a soffrire l'ira di Dio per poter salvare uomini peccatori. Leggo Romani 3:25, che parla proprio dal fatto che fu preordinato a questo.

“Lui ha Dio preordinato per essere il propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare così la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio,” (Romani 3:25 LND).

Dio ha preordinato Gesù ad essere il propiziatorio. In altre parole, prima di aver creato il mondo Dio Padre aveva già preordinato Gesù come sacrificio, ovvero, era prestabilito per Gesù di subire l'ira di Dio, perché il significato di propiziatorio è “colui che placa l'ira di Dio”. É stato da sempre il piano di Dio di mandare Cristo a soffrire per poterci salvare!

Fermatevi a pensare cosa abbia significato per Gesù Cristo. Per migliaia di anni, prima di venire alla terra, essendo Dio, Gesù sapeva pienamente delle sofferenze che avrebbe subito venendo alla terra per andare alla croce. In qualunque momento Gesù avrebbe potuto rifiutare di venire alla terra. Ma per amore, Dio Padre lo mandò, e il Figlio accettò di venire in terra per compiere la nostra salvezza. Prego che possiamo comprendere di più le immensità dell'amore di Dio Padre e di Cristo Gesù in questo atto. Non era immensa solo la sofferenza in sé, per quanto era infinita, ma era il fatto che Gesù sapeva tutto. Quanto grande deve essere l'amore di Gesù Cristo per te, tu che sei un figlio di Dio, che conosceva quella sofferenza prima dalla fondazione del mondo, e comunque è venuto alla terra per soffrire per te e per me. Prego che Dio ci farà capire di più l'immensità del suo amore per noi.

Per aiutarci a capire che Gesù capiva a fondo la profondità delle sue sofferenze già da sempre, vi leggo 1Pietro 1:9-12. In questo brano, impariamo che è stato lo Spirito di Cristo stesso che ha guidato i profeti dell'Antico Testamento, rivelando loro quello che dovevano scrivere, e specificamente delle sue sofferenze. Cristo conosceva le sue sofferenze da sempre. Leggo 1Pietro 1:9-12.

“9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime. 10Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite. 12 A loro fu rivelato che, non per se stessi ma per noi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato l’evangelo, mediante lo Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano guardare addentro.” (1Pietro 1:9-12 LND)

Tenete in mente questa verità. Fu proprio lo spirito di Cristo stesso che era dentro i profeti, che dichiarò loro anticipatamente le sofferenze che sarebbero toccate a lui, a Cristo!

Conoscere una sofferenza in anticipo aumenta quella sofferenza. Pensate ad un piccolo bambino che sta per ricevere una sculacciata. Solo il pensiero lo fa piangere.

In realtà, noi uomini non possiamo capire fino in fondo le nostre sofferenze in anticipo. Possiamo capirne qualcosa, ma non fino in fondo. È una grazia da Dio che non conosciamo le nostre sofferenze prima. Se un uomo potesse conoscere le sofferenze dell'inferno durante questa vita, letteralmente non potrebbe vivere per lo spavento. Sarebbe totalmente bloccato. Questo è vero in generale. Perciò, è una grazia da Dio che non conosciamo in anticipo le nostre sofferenze. Invece, Gesù Cristo conosceva appieno le sue sofferenze da sempre. Nonostante questo, a causa del suo immenso amore per noi, venne in terra comunque per adempiere la nostra salvezza per mezzo di quelle sofferenze.

Esempi di quello che Cristo rivelò prima

Quando noi sappiamo in anticipo di una nostra sofferenza, non la conosciamo mai pienamente. Invece, Cristo, essendo Dio, sapeva esattamente quanto e come avrebbe sofferto. Era come se vivesse pienamente in anticipo quelle sofferenze nella sua mente. Questo è totalmente diverso da ciò che può fare un uomo. Una persona può sapere in anticipo che ci saranno delle sofferenze, ma non conosce a fondo quelle sofferenze. La mente umana ci protegge da quella conoscenza. Ma la mente divina di Cristo poteva prevedere appieno ciò che avrebbe sofferto per poterci salvare.

Sapendo quanto terribili sarebbero state le sue sofferenze, il fatto di essere abbandonato dal Padre, il fatto di subire l'ira di Dio e l'odio degli uomini, perché scelse di venire comunque alla terra?

Gesù Cristo venne, pur sapendo tutto, per il suo grande amore per te, tu che sei un figlio di Dio!

Per aiutarci a capire che Cristo conosceva appieno le sue sofferenze da sempre, trovate con me il Salmo 22. Questo è un esempio di una profezia che lo Spirito di Cristo diede ad uno dei profeti, in questo caso, a Davide. Notiamo alcuni versetti che ci aiutano a capire quanto Gesù conosceva già le sofferenze che aveva davanti a sé.

Mentre leggo vari versetti di questo brano, riconoscerete che ciò che è scritto qua è stato adempiuto precisamente quando Gesù fu sulla croce. Quindi, Gesù conosceva appieno le sue sofferenze prima ancora di venire al mondo, ma è venuto comunque, a causa del suo grande amore per noi.

Inizio leggendo i versetti da 1 a 6. In questi versetti notate che, mentre Dio non abbandona mai uno che ha fede in lui, abbandonò Gesù Cristo quando fu sulla croce. Fra tutte le sofferenze di Cristo, questa è stata la peggiore. Seguite mentre leggo questi versetti:

“1Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché sei così lontano e non vieni a liberarmi, dando ascolto alle parole del mio gemito? 2 O DIO mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte non sto in silenzio. 3 Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d’Israele. 4 I nostri padri hanno confidato in te hanno confidato in te e tu li hai liberati. 5 Gridarono a te e furono liberati, confidarono in te e non furono delusi. 6 Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini e disprezzato dal popolo.” (Salmo 22:1-6 LND)

Gesù, il Figlio di Dio, avevo sempre goduto una piena e assoluta comunione con Dio Padre. La loro comunione è perfetta, e assoluta, ed è eterna. Perciò, il fatto che Gesù sapesse in anticipo che sulla croce sarebbe stato abbandonato dal Padre è stato un dolore che ci è inconcepibile solo pensarlo. E Gesù avrebbe potuto evitare questo dolore se avesse rifiutato di venire alla terra per andare alla croce. Invece, l'amore di Cristo per noi lo spinse a venire al mondo, pur sapendo che sarebbe stato abbandonato dal Padre!

Leggo ora i versetti 7 e 8. Qua, Gesù descrive il disprezzo doloroso degli uomini che conosceva appieno prima di venire al mondo. Leggo.

“7 Tutti quelli che mi vedono si fanno beffe di me, allungano il labbro e scuotono il capo, 8 dicendo: "Egli si è affidato all’Eterno; lo liberi dunque, lo soccorra, poiché lo gradisce".” (Salmo 22:7-8 LND)

Per Gesù è stata una sofferenza terribile il modo in cui gli uomini lo disprezzavano, mettendo in dubbio che fosse amato da Dio, visto che Dio non lo curava. Infatti, mentre era appeso sulla croce, Dio non lo curava. Quindi, queste accuse, questo disprezzo, era un dolore profondo, ma per poterci salvare, Gesù non poté in alcun modo difendersi. Gesù conosceva appieno questa sofferenza prima di venire alla terra, ma per amore nostro venne comunque. Quanto è grande l'amore di Dio per noi!

Nel versetto 11, Cristo implora al Padre di non allontanarsi, eppure, Dio Padre si è allontanato da Cristo, ed è per questo che Cristo gridò “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Leggo il versetto 11. Pensate alla sofferenza di Cristo mentre stava dettando queste parole a Davide circa 1000 anni prima di venire alla terra e di vivere quest'esperienza.

“Non allontanarti da me perché l’angoscia è vicina, e non c’è nessuno che mi aiuti.” (Salmo 22:11 LND).

Cristo sapeva pienamente che sulla croce sarebbe stato abbandonato da tutti, e che quando avrebbe gridato al Padre, il Padre non gli avrebbe risposto. Eppure, è venuto comunque al mondo per andare alla croce. Perché lo ha fatto? Gesù Cristo è venuto a causa del suo amore per noi. Voleva salvarci dalla condanna eterna, e sapeva che questo era l'unico modo possibile. Quanto ti ama Dio? Questo è un esempio di quanto ci ama in Gesù Cristo.

Leggo qualche altro versetto per aiutarci a capire quanto Gesù conosceva a fondo le sofferenze che avrebbe subito sulla croce. Leggo i versetti da 14 a 18. Questi versetti descrivono precisamente ciò che Gesù ha subito sulla croce. Di nuovo vediamo che Gesù conosceva pienamente le sue sofferenze prima di venire al mondo. Leggo:

“14 Sono versato come acqua, e tutte le mie ossa sono slogate, il mio cuore è come cera che si scioglie in mezzo alle mie viscere. 15 Il mio vigore si è inaridito come un coccio d’argilla e la mia lingua è attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella polvere della morte. 16 Poiché cani mi hanno circondato; uno stuolo di malfattori mi ha attorniato; mi hanno forato le mani e i piedi. 17 posso contare tutte le mie ossa; essi mi guardano e mi osservano. 18 Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica.” (Salmo 22:14-18 LND)

Con questo, vediamo chiaramente che Gesù conosceva appieno la sua sofferenza, prima di venire alla terra. Ripeto la domanda: Allora, perché è venuto? È venuto per amore di te e di me. Quanto è grande l'amore di Dio per noi in Gesù Cristo! Medita su questo.

Gesù Parlava Spesso di questo

Ci sono tanti altri brani nell'Antico Testamento in cui troviamo profezie delle sofferenze di Cristo. Però adesso, andiamo nel Nuovo Testamento e guardiamo alcune delle volte in cui, mentre Gesù era sulla terra, parlò con i suoi discepoli delle sue sofferenze. Gesù parlava spesso delle sue sofferenze, perché è venuto alla terra proprio per soffrire in modo da comprarci la salvezza.

Leggo solo alcuni esempi di brani che possono mostrarci quanto Gesù parlava di questo. Inizio leggendo Matteo 20:28, in cui Gesù si identifica con il titolo Figlio dell'uomo. Ricordate che Gesù è Dio, e quindi è glorioso, ed è degno di essere servito da tutti. Vi leggo questo brano:

“Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti".” (Matteo 20:28)

Ripetutamente, Gesù annunciò ai suoi discepoli che era venuto per dare la sua vita come prezzo di riscatto. Gesù stava parlando della sofferenza sulla croce, delle sofferenze che avrebbe subito dagli uomini, e soprattutto, della sofferenza che avrebbe subita da Dio in quanto avrebbe pagato la colpa per i peccati di tutti coloro che avrebbe salvato.

In Giovanni 10, Gesù parla di se stesso come il buon pastore. Notate quello che dichiara di se stesso nei versetti 11, e poi 17 e 18. Ve li leggo:

“Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore.” (Giovanni 10:11 LND)
“17 Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per prenderla di nuovo. 18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo comando ho ricevuto dal Padre mio".” (Giovanni 10:17-18 LND)

Il messaggio di Gesù era sempre lo stesso. È venuto alla terra per compiere quello che era stabilito prima della fondazione del mondo. È venuto per deporre la sua vita, è venuto per soffrire. Gesù conosceva a fondo la profondità delle sue sofferenze. Allora, perché è venuto? Avrebbe potuto evitare quelle sofferenze. Ma Gesù voleva salvarci! Gesù è stato spinto dal suo amore. Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, lo ha dato alla morte sulla croce. Questo è l'amore di Dio per te che sei un figlio di Dio!

Tanti altri brani ci ricordano che Gesù è morto per pagare la nostra condanna. Gesù è morto per le nostre offese. Gesù è morto per pagare la nostra empietà. Leggo alcuni di questi versetti, iniziando con Romani 4:25, e poi Romani 5:6-10.

“il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.” (Romani 4:25 LND)
“6 Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. 7 Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene. 8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. 10 Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.” (Romani 5:6-10 LND)

Ciò che voglio notare è che Gesù è morto per le nostre offese, ovvero per la nostra malvagità, ovvero, per i nostri peccati! Poi, in Romani 5 abbiamo letto che questo è dovuto all'amore di Dio per noi. Gesù è morto per noi come atto di amore da parte di Dio. Non è stato per alcun merito nostro, perché meriti non ne abbiamo. È stato per amore.

E allora, quanto è grande l'amore di di Dio per te, tu che sei un figlio di Dio?

Uno dei titoli di Gesù è: “il Santo di Dio”. Gesù è assolutamente e totalmente ed eternamente santo. Essendo così santo, toccare il peccato è la cosa più terribile che potrebbe succedere a Gesù. Cioè, essere macchiato con il nostro peccato anche in una minima parte sarebbe una cosa terribile per Gesù. Eppure, Gesù non solo è stato macchiato un pochettino, Gesù è stato fatto peccato, il nostro peccato, per poterci salvare. Questo suo sacrificio totale ha fatto sì che noi fossimo fatti giustizia di Dio in lui. Leggiamo di questo scambio, il nostro peccato per la sua giustizia, in 2Corinzi 5:21.

“Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi fossimo fatti giustizia di Dio in lui.” (2Corinzi 5:21 LND)

Il mio punto in tutto questo è di aiutarci a comprendere di più l'immensità dell'amore di Dio per noi, vedendo la profondità del sacrificio di Gesù Cristo per pagare la condanna per il nostro peccato.

Il sacrificio di Gesù per noi è stato un'offerta a Dio che è stata accettata come un profumo di odore soave. Questo perché Gesù era senza peccato, e quindi il suo sacrificio è stato un sacrificio perfetto, è stato gradito a Dio. Gesù Cristo ha fatto questo per amore di noi. In Efesini 5:2, leggiamo di questo suo amore manifestato con il suo sacrificio. Questo brano ci esorta a camminare nell'amore, imitando l'amore di Cristo per noi. Ve lo leggo:

“e camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave.” (Efesini 5:2 LND)

Gesù Cristo ha scelto di soffrire per noi, per noi peccatori, il giusto per gli ingiusti, come atto di amore, per condurci a Dio. Se tu sei un figlio di Dio, è importantissimo che ti fermi, non solo adesso, ma giorno per giorno, per riflettere sul fatto che Gesù Cristo ha lasciato la sua gloria per venire alla terra, per soffrire per te. Gesù è stato spinto dal suo amore per te, di scegliere, insieme al Padre, prima della fondazione del mondo, di venire e soffrire, pagando la colpa dei tuoi peccati, e questo per poterti giustificare e condurre alla vita eterna con Dio!

Questa verità dovrebbe darci grande gioia. Leggiamo di questo in 1 Pietro 3:18. Ve lo leggo:

“perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito,” (1Pietro 3:18 LND)

La nostra salvezza, la mia salvezza, la tua salvezza, è basata sul sacrificio di Gesù Cristo per noi sulla croce. Gesù Cristo ci ama così tanto che fu disposto a subire l'ira di Dio che sarebbe dovuta ricadere su di noi, liberandoci così dalla nostra colpa, salvandoci per la sua giustizia. Siamo stati guariti dalla malattia del nostro peccato per mezzo della sua sofferenza. Quanto grande è l'amore di Gesù Cristo per noi. Leggo di nuovo di ciò che Gesù ha fatto per noi per amore in 1Pietro 2:24.

“Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti.” (1Pietro 2:24 LND)

Conclusione

E allora, come dovremmo vivere, alla luce di questo?

Prima di tutto, dobbiamo impegnarci e pregare per conoscere sempre di più l'amore di Dio per noi.

Nulla può stimolarci di più nel cammino cristiano che conoscere sempre di più l'amore di Dio per noi in Cristo Gesù. Non sarà un senso di dovere che ci spingerà ad ubbidire di più, sarà conoscere di più l'amore di Dio per noi.

La Bibbia dichiara:

Noi amiamo perché Dio ci ha amato per primo.

E poi, Cristo dichiara:

se mi amate, osserverete i miei comandamenti.

Conoscere di più l'amore di Dio per noi in Cristo è quello che ci aiuterà più di qualsiasi altra cosa.

Quindi, vogliamo incoraggiare ognuno che è un figlio di Dio a meditare molto sull'immensità della amore di Dio per noi. Preghiamo gli uni per gli altri, che possiamo conoscere di più questo amore. Parliamo gli uni con gli altri di questo amore.

E poi, impegniamoci ad amare Dio come conseguenza. Infatti, veramente capire l'amore di Dio per noi crea in noi un amore per Dio, che si manifesta in ubbidienza, e una vita vissuta per la sua gloria.

E se tu NON sei un figlio di Dio? Dio ti comanda a ravvederti, riconoscendo il tuo stato di peccato davanti a Dio. Ravvediti, e credi in Gesù Cristo, e, allora, anche tu conoscerai l'amore di Dio per te.

Grazie a Dio per il suo amore per noi, che vediamo soprattutto nel sacrificio di Gesù Cristo per noi. Gesù ha dato tutto, per poter salvarci. Oh che questa verità possa riempire i nostri cuori sempre di più.