Aiuto Biblico

Quanto Grave è il Peccato

Descrizione: Per essere salvati, dobbiamo capire quanto il peccato è grave. Solo allora, possiamo vedere in Gesù la salvezza.
sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, per mercoledì, 23 aprile 2014 cmd-tg
parole chiavi: peccato, condanna, salvezza, come essere salvato, gravità del peccato

Se dopo aver fatto le analisi del sangue, il dottore ti dicesse che hai una malattia che richiede una cura drastica, che trasformerebbe tutta la tua vita, e richiederebbe un impegno totale, non saresti ancora pronto a fare quella cura finché non saresti arrivato a capire quanto è grave la malattia. Cioè, se non hai mai sentito parlare di quella malattia, non saresti pronto a sottometterti ad una cura così impegnativa, senza prima saperne di più.

Dio ci dichiara che il nostro peccato è una gravissima malattia. Ma ci dichiara anche che c'è una cura perfetta, che però dura per tutta la vita. Cioè, la cura è gratuita, ma è così impegnativa che deve essere il desiderio più grande del tuo cuore. In un certo senso, pur essendo gratuita, ci costa tutto.

Quel che vorrei fare in questo studio è aiutarci a vedere quanto è grave il nostro peccato. Solamente quando consideriamo quanto il peccato è abominevole davanti a Dio, e porta ad una terribile punizione, possiamo riconoscere e accettare quella cura meravigliosa.

Infatti, uno dei nostri problemi più grandi e che non comprendiamo la gravità del peccato, perché non comprendiamo la santità di Dio. Infatti, quello che rende il peccato 'peccato' è perché è il contrario del carattere di Dio. Noi siamo talmente abituati a tanti peccati che non ci facciamo più caso. Per quello abbiamo bisogno di guardare sempre più a Dio, per conoscerlo di più, per vedere quanto è terribile ogni peccato. Infatti, dovremo odiare ogni peccato. Dovremo odiare il nostro peccato. Dovremmo odiare i peccati intorno a noi. Il peccato dentro di noi e il peccato intorno a noi dovrebbe aggravarci.

Dio è Santo. La parola 'Santo' descrive il fatto che Dio è al di sopra di ogni creatura, e in più descrive il fatto che Dio è separato da ogni peccato. Dio è troppo Santo per guardare il peccato.

Il peccato è abominevole a Dio

Consideriamo alcuni versetti che ci aiutano a capire che il nostro peccato, qualsiasi peccato, è abominevole davanti a Dio. Dobbiamo capire che agli occhi di Dio ogni peccato è abominevole. Noi siamo talmente abituati a commettere tanti peccati che non ci turbano, non ne vediamo la gravità. Invece, per Dio ogni peccato è abominevole e insopportabile.

Leggiamo Levitico 18:26-30. In questo brano, notate quante volte viene detto che quello che fanno i pagani è abominevole. La cosa importante per noi è capire quanto il peccato è abominevole davanti a Dio. Questo è il cuore di Dio. Ascoltate mentre leggo Levitico 18:26-30.

“26 Voi dunque osserverete i miei statuti e i miei decreti e non commetterete alcuna di queste cose abominevoli, né colui che è nativo del paese, né il forestiero che risiede con voi, 27 (poiché tutte queste cose abominevoli le hanno commesse gli abitanti del paese che erano prima di voi, e il paese è stato contaminato), 28 affinché anche voi, se lo contaminate il paese non vi vomiti come ha vomitato la nazione che era prima di voi. 29 Poiché chiunque commette alcuna di queste cose abominevoli, le persone che le commettono saranno sterminate di mezzo al loro popolo. 30 Osserverete dunque i miei ordini, per non seguire alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono l’Eterno, il vostro DIO.” (Levitico 18:26-30 LND)

Come dicevo, la cosa importante qua è notare la descrizione di quella che era la vita normale per i pagani, e come Dio esortava il popolo a non seguire alcuno dei costumi abominevoli che questi praticavano. Dio voleva che il suo popolo fosse totalmente separato dal peccato del mondo in cui stavano per entrare.

Passiamo ad un altro brano, Deuteronomio 7:25-26. Anche qua, impariamo come Dio vede il peccato, e come anche noi dovremmo vederlo. Leggo Deuteronomio 7:25-26.

“25 Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dèi; non desidererai l’oro o l’argento che è su di esse e non lo prenderai per te, altrimenti saresti preso nel laccio da questo, perché è una cosa abominevole per l’Eterno, il tuo DIO; 26 e non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perché saresti condannato alla distruzione come essa; la detesterai e l’abominerai totalmente, perché é una cosa votata alla distruzione".” (Deuteronomio 7:25-26 LND)

In questo brano, Dio comanda al suo popolo di distruggere tutto quello che era legato in qualunque modo al paganesimo dei popoli nel cui paese stavano per entrare. Non dovevano avere nulla a che fare con i peccati di quel popolo.

Voglio pensare a questo per quanto riguarda noi, che viviamo in mezzo a un mondo pieno di peccato. Il peccato riempie ogni aspetto della società. Soprattutto il peccato riempie molto di quello che il mondo ci offre per riempire il nostro tempo libero. Riempie il mondo dei video, dei libri, della musica, e di quasi ogni forma di ricreazione. Dio ci comanda di non avere nulla a che fare con il peccato. Ricordiamo che il peccato, ogni peccato, è abominevole davanti a Dio. Quindi, non dobbiamo farlo entrare nella nostra vita. Né attraverso ciò che guardiamo, né ciò che ascoltiamo, né ciò che leggiamo. Dobbiamo camminare in santità, perché Dio è Santo.

Un altro brano che ci insegna qualcosa del cuore di Dio è Deuteronomio 18:9-12. Ve lo leggo.

“9 Quando entrerai nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà, non imparerai a seguire le abominazioni di quelle nazioni. 10 Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco, né chi pratichi la divinazione, né indovino, né chi interpreta presagi, né chi pratica la magia, 11 né chi usa incantesimi, né un medium che consulta spiriti, né uno stregone, né chi evoca i morti, 12 perché tutti quelli che fanno queste cose sono in abominio all’Eterno; e a motivo di queste abominazioni, l’Eterno, il tuo DIO, sta per scacciarli davanti a te.” (Deuteronomio 18:9-12 LND)

Anche qua, vediamo che Dio esorta il popolo a non avere nulla a che fare con il peccato dei pagani nel cui paese andranno a vivere. Dio vuole che noi siamo un popolo Santo, totalmente separato dal peccato intorno a noi.

Leggo anche Deuteronomio 25:16.

“Poiché tutti quelli che fanno tali cose, tutti quelli che si comportano ingiustamente, sono in abominio all’Eterno, il tuo DIO.” (Deut 25:16 LND)

Qua, vediamo ancora qualcosa in più del cuore di Dio. Notate che per Dio, tutti coloro che commettono il peccato sono un'abominazione. Aggiunge che questo comprende anche tutti coloro che si comportano ingiustamente. Se noi consideriamo, comportarsi ingiustamente comprende tantissimi peccati che nel mondo vengono considerate invece azioni normali, comportamenti quotidiani che non spaventano quasi nessuno. Però, per un Dio santo, sono ingiustizie. Tutto quello che Dio considera ingiustizia è in abominio davanti a lui. Cari, non arriveremo mai a Dio finché non comprenderemo il suo cuore, quanto odia il peccato, e quanto il nostro peccato è abominevole davanti a lui.

Passiamo ora ad un altro brano, questa volta nei Salmi. Leggo Salmo 14:1.

“Lo stolto ha detto nel suo cuore: "Non c’è DIO". Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c’è alcuno che faccia il bene.” (Salmo 14:1 LND)

Qui, leggiamo che lo stolto non crede in Dio. Vive come se Dio non esistesse. Questo passo non è solo per quelli che dichiarano di essere atei. Piuttosto, è per chiunque dice nel suo cuore: non c'è Dio. In altre parole, nei suoi pensieri, non tiene conto di Dio. Esclude Dio nei suoi pensieri, fa le sue valutazioni giorno per giorno senza tener conto di Dio. E notate che chi vive così, fa cose abominevoli davanti a Dio. Quindi, per non essere degli stolti, dobbiamo tener conto di Dio in ogni decisione, in tutto quello che facciamo.

Ci sono vari proverbi che ci aiutano a capire il cuore di Dio nei confronti dei nostri peccati. Un brano importante è in Proverbi 6:16-19. Trovate questo brano, e notate che molti di questi peccati sono comportamenti molto comuni nel mondo. Notate che sono abominevoli davanti a Dio, e quindi dovremmo evitare qualunque contatto con questo tipo di peccato. Leggo Proverbi 6:16-19.

“16 L’Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio: 17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che versano sangue innocente, 18 il cuore che escogita progetti malvagi, i piedi che sono veloci nel correre al male, 19 il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli.” (Proverbi 6:16-19 LND)

Ho già fatto l'insegnamento su questo argomento alcuni anni fa. A questo punto, vorrei solo notare che tanti di questi peccati sono cose che nella vita sono considerate normalissime. Orgoglio, bugie, violenza, malvagità, fare falsa testimonianza, la discordia tra fratelli. Queste cose sono normalissime nella società, e infatti la stragrande maggioranza dei libri e dei film hanno questi componenti come base. Notate che Dio odia queste cose, sono per lui un abominio! E visto che Dio odia queste cose, come dovremmo vederli noi? Nella Bibbia, impariamo che noi dovremo odiare quello che Dio odia. Cioè, vedere o leggere o ascoltare di questi peccati dovrebbe aggravarci terribilmente. Dovrebbe essere un peso quasi insopportabile. Perciò, rispettiamo Dio. Infatti, la Bibbia ci comanda più volte di essere santi come Dio è Santo. E perciò, dovremmo noi odiare il peccato come Dio odia il peccato. Non dobbiamo mai scegliere il peccato come passatempo. Piuttosto, dobbiamo evitarlo totalmente, in ogni sua forma, mai scegliendo come compagnia chi sta peccando, e quando succede nella nostra vita, ravvederci profondamente per poi abbandonarlo totalmente.

Due altri brani che ci aiutano a capire quali sono i peccati considerati normali nella società e nella letteratura e nei film e che sono abominevoli davanti a Dio sono Proverbi 11:1 e Proverbi 12:22. Ve li leggo.

“La bilancia falsa è un abominio per l’Eterno, ma il peso giusto gli è gradito.” (Proverbi 11:1 LND)
“Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono lealmente gli sono graditi.” (Proverbi 12:22 LND)

Qua scopriamo che la bilancia falsa è un abominio per il Eterno. In altre parole, qualunque azione disonesta negli affari è abominevole per Dio. E sappiamo che questo è molto presente nella società, ed è considerato normale. Questo fatto può andare dal non pagare l'Iva su ciò che acquistiamo, al nascondere qualcosa per poter vendere ad un prezzo più alto.

Anche le labbra bugiarde sono un abominio per l'eterno. Abbiamo già menzionato questo, ma dobbiamo capire che quelle che noi chiamiamo 'piccole menzogne' sono abominevoli per Dio. E perciò, Dio ci chiama ad evitare queste cose in modo assoluto.

La Gravità del Peccato

Abbiamo letto vari brani che parlano di quanto il peccato è abominevole davanti a Dio. La lezione per noi è che il peccato dovrebbe essere abominevole per noi. E prima di tutto dobbiamo vedere il nostro peccato come abominevole. Dobbiamo capire che i nostri peccati sono abominevoli davanti a Dio. Dio li odia. Siamo nei guai, perché pecchiamo contro Dio.

Ricordate che stiamo cercando di capire quanto la nostra condizione è grave davanti a Dio, per poter comprendere l'immensità dell'offerta di Dio di perdonarci. Quindi, adesso voglio guardare vari brani che ci aiutano a capire quanto il nostro peccato è grave. Cioè, non è solamente abominevole davanti a Dio, ma produce l'ira di Dio, la Sua punizione, e quindi, lasciati a noi stessi, ci porta la condanna eterna.

La prima volta che Dio avverte l'uomo delle conseguenze del peccato è in Genesi 2:16,17. Ascolta quello che Dio dichiara ad Adamo nel giardino.

“16 E l’Eterno DIO comandò l’uomo dicendo: "Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino; 17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai".” (Genesi 2:16-17 LND)

Notate che Dio dichiara che chi pecca, morirà. Mettiamoci in testa che la punizione per il peccato non è fare penitenza, non è fare un certo numero di buone opere; la punizione del peccato è la morte, la separazione da Dio.

In Levitico 4, leggiamo che quando una persona pecca, anche per ignoranza, comunque Dio richiede un sacrificio di sangue. Il capitolo ripete questo più volte, parlando prima a proposito di un sacerdote, poi di un capo del popolo, poi di tutto il popolo, e anche di un singolo individuo. In ogni caso, Dio richiede un sacrificio di sangue. Leggo Levitico 4:2,3, che ci mostra questo per quanto riguarda il sacerdote. Si ripete la stessa procedura, cambiando solo il tipo di animale da sacrificare, in base a chi è che pecca. Leggo queste versetti.

“2 "Parla ai figli d’Israele e di’ loro: Se uno commette peccato per ignoranza contro qualsiasi comandamento, facendo qualcosa che non dovrebbe fare, 3 se pecca il sacerdote che è stato unto, rendendo così il popolo colpevole, offra all’Eterno per il peccato commesso un torello senza difetto, come sacrificio per il peccato.” (Levitico 4:2-3 LND)

Notate che nonostante si commetta un peccato qualsiasi, è richiesto comunque un sacrificio di sangue. Quello che dobbiamo notare è che Dio non ha il nostro metro di giudizio per quanto riguarda i peccati. Lui dice che qualunque peccato richiede un sacrificio di sangue. In altre parole, qualsiasi peccato, anche quello che per noi potrebbe sembrare una sciocchezza, è talmente grave davanti a Dio che richiede un sacrificio di sangue. Ovvero, la condanna per qualsiasi peccato è la morte, la separazione eterna da Dio.

Un passo che ci aiuta a capire il peccato è Numeri 32:23.

“Ma se non fate così, allora peccherete contro l’Eterno; e state pur certi che il vostro peccato vi ritroverà.” (Numeri 32:23 LND)

Se noi pecchiamo, dobbiamo capire che i nostri peccati ci ritroveranno. In altre parole, non esiste un peccato fatto nel segreto. Tutto quello che facciamo è visto da Dio, e prima o poi ci ritroverà. Prima o poi verrà alla luce. E perciò, non dobbiamo credere quando sembra che possiamo nascondere un peccato. È un inganno. Il peccato ci ritroverà. E con il peccato, ci saranno anche conseguenze.

Un altro brano che ci ricorda che ci saranno conseguenze e Galati 6:7-8. Ve lo leggo.

“7 Non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna.” (Galati 6:7-8 LND)

Quello che noi seminiamo, noi raccoglieremo. Se noi seminiamo per la carne, ovvero se noi scegliamo di peccare, anche in ciò che sembrano sciocchezze per noi, raccoglieremo corruzione. Il peccato porta il male, perché il peccato ci allontana da Dio. Dobbiamo capire quanto il peccato è grave.

Tornando a Genesi, al capitolo 4 leggiamo di Caino e Abele. Se ricordate, Abele aveva fatto un sacrificio gradito a Dio, perché aveva ucciso un animale, invece Caino aveva dato a Dio della frutta, che Dio non aveva accettato. Dio richiedeva un sacrificio in cui l'uomo riconosceva il suo peccato e il bisogno del sostituto, che rappresenta Gesù Cristo. Visto che Dio non accettò l'offerta di Caino, Caino era arrabbiato. In Genesi 4:7, Dio parlò al cuore di Caino, per aiutarlo a vedere che la via giusta era la via dell'ubbidienza. Leggiamo questo versetto.

“Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare".” (Genesi 4:7 LND)

Notate che il peccato era là, in agguato, e che se non fosse stato dominato, avrebbe dominato lui Caino. Il punto importante qua è che il nostro peccato non è neutrale. Se noi non vinciamo il nostro peccato, con l'aiuto di Dio, tramite il perdono, allora il nostro peccato dominerà noi. Infatti, Gesù ci insegna che siamo schiavi del peccato, e solo Cristo, il figlio di Dio, può liberarci. Leggiamo Giovanni 8:34-36.

“34 Gesù rispose loro: "In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato. 35 Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete veramente liberi".” (Giovanni 8:34-36 LND)

Noi siamo schiavi del nostro peccato, e solamente Gesù Cristo può liberarcene.

Vi leggo anche Salmo 90:7-9.

“7 Poiché siamo consumati dalla tua ira e siamo atterriti dal tuo furore. 8 Tu metti le nostre colpe davanti a te, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto. 9 Poiché tutti i nostri giorni svaniscono nella tua ira; finiamo i nostri anni come un sospiro.” (Salmo 90:7-9 LND)

Il punto qua è che tutti i nostri peccati, anche quelli che sembrano a noi nascosti, sono evidenti davanti a Dio. Nulla è nascosto a lui. E i nostri peccati provocano la terribile ira di Dio. La nostra situazione è grave. I nostri peccati ci rendono veramente colpevoli. Ed è per questo che abbiamo disperatamente bisogno del Salvatore, Gesù Cristo!

Voglio leggere un altro brano: Isaia 59:1,2, e 12. Questo brano ci parla di quello che fanno i nostri peccati, qui chiamati “le nostre iniquità”, fra noi e Dio. Notate che i nostri peccati fanno sì che Dio nasconda la sua faccia a noi. Non si tratta solamente di certi peccati gravi, qui si parla di quei peccati che sono considerati normalissimi nella nostra società, e troppo spesso anche nella nostra vita. Leggo questo brano.

“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.” (Isaia 59:1-2 LND)
“Poiché le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati testimoniano contro di noi, perché le nostre trasgressioni ci stanno davanti e le nostre colpe le conosciamo:” (Isaia 59:12 LND)

Stiamo leggendo più volte la stessa cosa. I nostri peccati sono gravissimi davanti a Dio, e ci portano brutte conseguenze. Lasciati a noi stessi, non importa quanto cerchiamo di migliorare, è impossibile per noi umani pagare per la nostra condanna, quindi per merito nostro; i nostri innumerevoli peccati ci portano invece ad una separazione eterna da Dio!

La Salvezza che c'è in Gesù Cristo

Il mio scopo finora è stato di aiutarci a capire quanto i nostri peccati sono gravi, e quanto ci rendono colpevoli davanti a Dio. Troppo spesso noi vediamo certi peccati come gravi, ma poi per altri non vediamo tanto un problema. Cioè, abbiamo peccati che per noi sono normali, ma non sono normali per Dio. Il peccato è sempre una cosa grave nei confronti di Dio. I nostri peccati più banali, dal nostro punto di vista, sono abominevoli davanti a Dio. Tutti i nostri peccati portano alla morte eterna. Per quanto potremo cercare di migliorare, resteremo sempre colpevole davanti a Dio.

Lasciati alle nostre capacità, siamo senza speranza. È impossibile per noi migliorare abbastanza tanto da essere accettati da Dio. Questa è la brutta notizia. Questa è come il paziente che fa una serie di analisi, e scopre di avere una terribile malattia. Lasciato a sé, non c'è alcuna speranza.

Però, c'è anche la buona notizia, la buonissima notizia, ed è che Dio ha provveduto una via, una guarigione, che porta al pieno perdono, e alla riconciliazione con Dio. Questo perdono non si ha per mezzo di un impegno maggiore. Questo perdono è un dono per chi riconosce la gravità del proprio peccato, e si ravvede, e crede Gesù Cristo come l'unico che può salvarlo.

Questa è la buona notizia dell'evangelo. Leggiamo i brani che parlano del perdono che è disponibile in Gesù Cristo.

Per primo, vi leggo alcuni versetti da Atti, che raccontano l'inizio della Chiesa. In queste versetti, alcuni uomini di Dio stanno predicando, annunciando quello che Dio offre a coloro che si riconoscono terribili peccatori. Anzitutto troviamo Pietro che sta predicando a Gerusalemme. Si sta parlando sempre di Gesù Cristo.

“Allora Pietro disse loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.” (Atti 2:38 LND)
“Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati.” (Atti 5:31 LND)
“A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome".” (Atti 10:43 LND)
“Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunziato il perdono dei peccati,” (Atti 13:38 LND)

Avete notato quello che Dio ci offre in Gesù Cristo? Ci ha offre perdono per i nostri peccati. In Cristo, Dio offre di pagare tutto la nostra condanna! In Cristo, Dio offre di cancellare il nostro debito, perché punisce i nostri peccati in Cristo. Cioè, il modo che Dio ha per perdonarci è ponendo Gesù Cristo al posto nostro. Dio non fa questo per tutti, lo fa solamente per coloro che riconoscono la gravità della loro condizione, riconoscono di non poterci arrivare da soli, si ravvedano e pongono la fede in Gesù Cristo. Chi fa questo viene completamente perdonato in Cristo.

Quando una persona smette di cercare di arrivare a Dio con la propria forza, e si aggrappa a Gesù Cristo, quella persona viene perdonata, e riconciliata con Dio. Gesù Cristo butta giù il muro di separazione, che ci teneva lontani da Dio. Ascoltate attentamente, e leggete con me mentre leggo Efesini 2:11-16.

“11 Perciò ricordatevi che un tempo voi gentili di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono stati fatti nella carne per mano d’uomo, 12 eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d’Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. 14 Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione, 15 avendo abolito nella sua carne l’inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace, 16 e per riconciliare a ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l’inimicizia in se stesso.” (Efesini 2:11-16 LND)

Notate anzitutto che la nostra condizione base è di essere senza speranza, senza Cristo, senza Dio, e senza le promesse. Però in Cristo Gesù c'è perdono. Gesù paga la condanna del peccato, e riconcilia con Dio coloro che cercano la salvezza per mezzo di lui.

Quando uno riconosce la propria condanna, si ravvede e si aggrappa a Gesù Cristo, viene perdonato, e non c'è più condanna per quella persona. Da quel momento è in pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo. Leggo Romani 5:1,2, e poi Romani 8:1.

“1 Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.” (Romani 5:1-2 LND)
“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)

Quando uno è in Cristo, quella persona ha pace con Dio. Non è più nemico di Dio, non è più sotto la condanna, ma ha vera pace con Dio. Inoltre, non c'è più condanna per quella persona. La sua condanna è stata pagata in Gesù Cristo.

E Allora?

E allora, torniamo da dove abbiamo iniziato. All'inizio, ho parlato di una persona con una gravissima malattia, che però non si rende conto di quanto sia grave. Certamente, quella persona non accetterebbe una cura che gli costa tutto. Non accetterebbe una cura che richiede tutta la sua vita.

È solamente quando comprendiamo la gravità del nostro peccato, che ci condanna e ci separa da Dio eternamente, che possiamo iniziare a capire il valore di Gesù Cristo. È solamente quando comprendiamo che è impossibile per noi migliorarci in qualche modo, che possiamo vedere il valore di Gesù Cristo quale Salvatore dei peccatori.

È importante capire che questa salvezza, in cui vediamo Gesù Cristo come Salvatore, non è solo per entrare ad essere salvati. La salvezza in Gesù è una salvezza a cui ci si continua ad aggrappare giorno per giorno, per tutta la vita. Questo è perché continuiamo a cadere nel peccato. Certamente, chi è in Gesù non pecca come prima. Però si continua a peccare, e ogni peccato è grave. E perciò, la salvezza è aggrapparsi a Gesù Cristo, dall'inizio alla fine.

Quindi, a ciascuno faccio alcune domande. Prima di tutto: tu hai capito che tutti i tuoi peccati sono terribili e gravi davanti a Dio? Hai capito che ogni tuo peccato, anche quello che può sembrare solo un'abitudine, o quello che è considerato normale dal mondo, è abominevole davanti a Dio? Hai capito che ogni tuo peccato meritava la morte eterna, la separazione eterna da Dio?

Hai capito che tu non puoi liberarti dal tuo peccato? Hai capito che tu sei schiavo del tuo peccato, e mentre puoi fare qualche piccolo passo esteriore, non puoi cambiare il tuo cuore, e perciò non puoi mai fuggire dalla condanna con il tuo impegno?

Infine, se riconosci di cuore quello che ho appena detto, allora la domanda che ti faccio è: hai visto in Gesù Cristo l'unico che può salvarti? E l'hai visto come colui che può salvarti, e che è pronto a salvarti? Tu hai smesso di cercare di arrivarci per conto tuo, e ti sei aggrappato a Cristo?

Invito chi già ha trovato in Cristo il perdono di meditare sulle immensità di questo dono. Vi invito a ricordare che Gesù Cristo è la vostra salvezza. E per voi che non avete visto la gravità del vostro peccato, dico: svegliatevi! Siate pronti a riconoscere che davanti a voi c'è il giudizio, e non ci sarà scampo per chi ci arriva senza Cristo. E invito tutti coloro che non hanno Cristo ad aggrapparsi a Lui, come unico Salvatore e Signore.

Grazie a Dio per Gesù Cristo!