Aiuto Biblico

Vivere per Fede

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 1 dicembre, 2013 – cmd le –
parole chiavi: fede, vivere per fede, santificazione, salvezza per fede, come crescere

Audio:

Che cosa desidera Dio dall'uomo? Grandi opere, grandi impegni? Egli richiede una vita che solo le persone più forti e in gamba possono dare?

No, Dio non richiede qualcosa di grande da noi. Dio desidera qualcosa che anche la persona più debole può dare: Dio vuole la fede. Dio vuole che riconosciamo quanto siamo deboli e quanto Egli è forte. Vuole che riconosciamo il nostro bisogno di Lui. Vuole che dipendiamo da LUI, nella sua potenza, anziché da noi stessi.

In realtà, in noi stessi, non abbiamo nulla da offrire a Dio. Piuttosto abbiamo bisogno di ricevere da Lui, ed Egli è pronto a dare, a chiunque guarda a Lui con fede, per mezzo di Gesù Cristo.

La fede è la base sulla quale si costruisce la vita cristiana.

Che cos'è la fede?

Certamente, ogni credente sa che la salvezza è per fede.

Eppure, non sempre comprendiamo bene che cos'è la fede in Dio. Fermiamoci a considerare questo aspetto così basilare della vita in Cristo. Oggi, vogliamo considerare la fede!

Che cos'è la fede?

Sappiamo che siamo salvati per fede. Sappiamo che il giusto vivrà per fede. Ma che cos'è la fede? Certamente, fede in Dio vuol dire accettare e credere quello che viene detto da Dio, perciò, si potrebbe dire che credere in Dio vuol dire credere nell'esistenza di Dio e credere quello che Dio dichiara.

Però, questa definizione della fede non è sufficiente. Quando parliamo della fede in senso biblico, è molto più che soltanto credere intellettualmente a quello che Dio dichiara. Piuttosto, la fede di cui parla Bibbia è l'atto di affidare tutta la tua vita a Dio.

Usando esempi umani, se io ho fede nel mio dottore, io credo di cuore a ciò che egli mi dice, al punto che seguo attentamente quello che dichiara per quanto riguarda la mia cura. Se egli mi dice che ho bisogno di un intervento, accetto di avere un intervento. Se mi dice che la reazione che sto avendo è dovuto ad un'allergia ad un cibo, e che devo smettere di mangiare quel cibo, io smetto di mangiare quel cibo. Affido la cura della mia salute a lui.

Se il mio meccanico di fiducia mi dice che devo cambiare un certo pezzo del motore, io gli dico di cambiare quel pezzo, anche se mi trovo in ristrette possibilità economiche. Se mi sono perso in una giungla e appare un uomo che mi dice che ci vive da anni e può farmi uscire, fede in quello uomo è non solo credere intellettualmente che quello che dice sia la verità, fede è seguirlo ovunque mi porti, convinto che lui possa farmi uscire dalla giungla.

Quindi, la fede di cui parla la Bibbia va molto oltre al solo credere intellettualmente a quello che Dio dichiara, piuttosto, la fede in Dio è affidare la propria vita a Dio e, di conseguenza perciò, seguirlo ovunque ci guidi con la sua Parola.

Per avere fede in Dio, dobbiamo anche sapere di aver bisogno di Dio. Cioè, non posso affidarmi a qualcuno se non riconosco il mio bisogno dell'aiuto di quella persona. Se credo di essere capace da solo, non pongo la mia fede in qualcun altro. Perciò, la fede che Dio ci chiama ad avere è una fede in cui guardiamo a Dio, sapendo che dipendiamo da Lui. Per poter avere vera fede in Dio devo capire di non farcela per conto mio. Devo capire che le difficoltà che affronto sono più grandi di me, devo capire che quello che sto cercando di compiere è impossibile per me nelle mie forze. E quindi, devo capire e credere di cuore che Dio è la soluzione e che solo Egli può aiutarmi. Questa è la fede che ci porta a vivere seguendo Dio, restando attaccati a Lui. Questa è la fede che la Bibbia ci insegna.

Fede nella salvezza

Credo che sappiamo tutti che la salvezza è per fede. L'unico modo di essere salvati è per fede in Gesù Cristo. Ma consideriamo che cosa vuol dire questa fede. Che cosa vuol dire fidarci di Gesù Cristo per la salvezza?

Prima di tutto, fidarci di Gesù Cristo, ovvero avere fede in Gesù Cristo, vuol dire credere in Gesù Cristo come Colui che può salvarci dalla condanna eterna. Per avere quel tipo di fede, devi capire di essere sotto condanna, devi capire di essere un peccatore sotto il giudizio di Dio. È importante che comprendiamo questo. È impossibile credere in Gesù come mio Salvatore se prima non comprendo che sono perduto. Se non so di essere sotto giudizio, non posso credere in uno che mi salva. Se non so di essere gravemente ammalato, non posso avere fede che un certo dottore possa guarirmi. Avere fede per la salvezza quindi implica chiaramente che dobbiamo comprendere il fatto di essere perduti, sotto la condanna di Dio.

Quindi, per poter essere salvati, occorre l'opera dello Spirito Santo che convince del peccato, del giudizio e della giustizia. In Giovanni 16, Gesù spiega questo, usando il titolo “Consolatore” per lo Spirito Santo. Notiamo quello che Cristo dichiara:

“7 Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. 9 Di peccato, perché non credono in me; 10 di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più;” (Giovanni 16:7-10)

Di natura, non riconosciamo la gravità del nostro peccato. Di natura, non comprendiamo che siamo totalmente privi di una giustizia nostra. Di natura, non comprendiamo che il giudizio di Dio sta per arrivare e che chi arriva al giudizio coperto con il proprio peccato sarà condannato al tormento eterno! Quindi, per poter essere salvati, occorre che lo Spirito Santo apra i nostri occhi e ci mostra la realtà della nostra condizione. Egli deve convincerci del peccato, della giustizia che si trova solamente in Gesù Cristo e del giudizio. Solamente così possiamo credere in Gesù Cristo per la salvezza.

Perciò, la salvezza è per fede, perché nella salvezza Dio mostra alla persona perduta che sta davanti al giudizio, senza alcuna possibilità di salvare se stessa. In seguito, a quella persona aggravata del peso del proprio peccato, Dio mostra Gesù Cristo come l'unico che può salvare e che può salvare appieno. Nella salvezza, la persona vede in Gesù colui che è morto e poi risuscitato, per redimere dalla condanna Perciò, la persona, che sa di essere perduta, pone la sua fede in Gesù Cristo. Crede di cuore in Gesù come l'unico che può salvarlo. Crede in Gesù Cristo come il suo Salvatore e affida la sua vita a Cristo.

Fede nella santificazione

Fino a qua, ci stiamo. Credo che sappiamo tutti che la salvezza è per fede. Invece, ciò che spesso dimentichiamo è che la salvezza è solo l'inizio di una vita in Cristo. Però, come la nascita di un bimbo è solo l'inizio di una vita di crescita, così la vita cristiana è una vita di crescita, per essere sempre più conformati all'immagine di Gesù Cristo, il nostro Signore. La Bibbia chiama questa crescita santificazione.

Al momento che Dio salva una persona, quella persona viene giustificata. In altre parole, la persona viene coperta con la giustizia di Gesù Cristo e da quel momento è legalmente giusta davanti a Dio, perché è coperta con la giustizia di Gesù Cristo.

Però, nonostante che quella persona sia giusta legalmente davanti a Dio, ha bisogno di crescere in santità per rispecchiare nella pratica quello che è legalmente. Questa crescita nella santità è chiamata la santificazione. Ripetutamente la Bibbia ci chiama ad essere santificati. Ci chiama a santificarci.

Infatti, se non c'è la santificazione, non c'è la vera salvezza. Leggiamo questo, per esempio, Ebrei 12:14:

“Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore,” (Ebrei 12:14 LND)

Come dichiara questo versetto, senza la santificazione, nessuno vedrà il Signore. In altre parole, la santificazione non è facoltativa. La santificazione, ovvero la crescita nella santità, è una parte fondamentale della vera vita cristiana.

Ripetutamente troviamo brani che ci esortano a santificarci e che ci insegnano come vivere per essere più santi. Per esempio, in Efesini 4:20-24 leggiamo un comandamento di spogliarci del vecchio uomo, per rivestirci dell'uomo nuovo, per essere uomini santi. Ve lo leggo:

“20 Voi però non è così che avete conosciuto Cristo, 21 se pure gli avete dato ascolto e siete stati ammaestrati in lui secondo la verità che è in Gesù 22 per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell’uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, 23 per essere rinnovati nello spirito della vostra mente, 24 e per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità.” (Efesini 4:20-24)

La vera salvezza ci porta a togliere tutto quello che riguardava la vita di peccato, per rivestirci come uomini nuovi, nella giustizia e nella santità della verità.

Dunque, la vita cristiana è una vita di santificazione.

Uno degli sbagli più grandi che facciamo come credenti è che cerchiamo di crescere nella santificazione con le nostre forze. In realtà, ci affidiamo a noi stessi, anziché a Cristo.

Però è impossibile per noi crescere nella santificazione da soli. Come è impossibile salvarsi da soli, è altrettanto impossibile santificarsi da soli.

Piuttosto, si arriva alla salvezza fidandosi di Cristo Gesù, e si cresce nella santità fidandosi di Gesù Cristo.

La vita cristiana non solo inizia con la fede in Gesù Cristo, ma continua con la fede in Gesù Cristo giorno per giorno. L'apostolo Paolo descrive bene questo concetto quando dichiara, in Galati 2:20:

“Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.” (Galati 2:20 LND)

Paolo viveva nella fede del figlio di Dio, ovvero, Paolo guardava a Cristo per poter continuare nella salvezza e crescere.

Troppo spesso non guardiamo a Cristo, ma cerchiamo di crescere con le nostre forze. Troppo spesso dimentichiamo che dipendiamo totalmente da Cristo. Troppo spesso guardiamo a noi stessi anziché a Cristo, credendo che NOI dobbiamo migliorare, che NOI dobbiamo superare i nostri peccati e che NOI dobbiamo crescere. Certamente, c'è un aspetto in cui tutto questo è vero. Però, in realtà, vivendo così, anziché avere fede in Cristo, stiamo ponendo la nostra fede in noi stessi.

Non dobbiamo guardare a noi stessi. La vita cristiana è di guardare a Cristo. Dobbiamo porre la nostra fede in Cristo, non in noi stessi. Non sarà mai il nostro impegno che ci darà la vittoria nella vita cristiana. Sarà la fede in Gesù Cristo.

Paolo scrisse l'epistola ai Galati per correggere l'errore che era diffuso in mezzo a loro che la santificazione era un'opera che uno poteva fare per conto proprio. Paolo ricordò loro che come avevano iniziato per lo Spirito, credendo in Gesù Cristo, così dovevano anche continuare nello Spirito, per fede in Gesù Cristo. Leggo Galati 3:1-3.

“1 O Galati insensati! Chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato ritratto crocifisso fra voi? 2 Questo solo desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito mediante le opere della legge o attraverso la predicazione della fede? 3 Siete così insensati che, avendo cominciato nello Spirito, vorreste finire nella carne?” (Galati 3:1-3 LND)

Non si arriva alla salvezza per le opere della legge ma per mezzo della fede che viene predicata, la fede in Gesù Cristo. E allora, avendo cominciato con lo Spirito che si ottiene per mezzo della fede, non si può continuare nella carne, ma bisogna continuare nello Spirito, ovvero continuare per la fede in Gesù Cristo.

Certamente, per crescere nella santificazione dobbiamo impegnarci Però, il nostro impegno non basterà mai. Dobbiamo fidarci di Cristo.

Dobbiamo sempre ricordare che è Dio che opera in noi, e dobbiamo avere fede in lui per la nostra santificazione. Ascoltate mentre leggo Filippesi 2:12,13, che ci ricorda della necessità per noi di impegnarci, ma anche che è Dio che opera in noi:

“12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” (Filippesi 2:12-13)

In questo brano, Paolo ci esorta ad avere un grande impegno per la santificazione. Ma allo stesso tempo, ci ricorda che è Dio che opera in noi nella nostra santificazione. E perciò, mentre dobbiamo impegnarci con tutto il nostro cuore, dobbiamo fidarci dell'opera di Dio in noi per mezzo di Gesù Cristo. Dobbiamo riconoscere che siamo totalmente bisognosi, e così, dipendere da Cristo per superare il peccato e per ogni altro aspetto della crescita.

Tornando a Galati 3, il versetto 11 ci ricorda che il giusto non solo arriva alla salvezza per fede, ma vive per fede.

“Poiché è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge davanti a Dio, perché: "Il giusto vivrà per la fede".” (Galati 3:11 LND)

Il giusto, ovvero, il vero credente, colui che è giustificato per fede in Gesù Cristo, non solo arriva alla salvezza per fede, ma vivrà per fede. Vivrà, giorno per giorno, per fede.

Spesso non Guardiamo a Cristo

Molto spesso, nel nostro cammino in Cristo Gesù, non guardiamo a Cristo tutti i giorni. Cerchiamo di farcela da soli, cerchiamo di crescere e di superare i nostri peccati e di vivere per il Signore nella nostra forza. In altre parole, viviamo per fede in noi stessi, nel nostro impegno, nelle nostre forze.

Chiaramente, questa non è una vita per fede in Gesù Cristo. Una vita così è destinata a fallire. Fallirà perché la fede in Gesù viene sostituita con un impegno umano.

È impossibile avere vittoria sul peccato così! L'unico modo di vivere una vita vittoriosa è di vivere per fede in Gesù Cristo, ogni giorno, in ogni campo della vita.

Quando noi cerchiamo di vivere la vita cristiana affidandoci sulle nostre forze, questo può produrre due risultati. Se abbiamo qualche apparente successo, se la vita va mediamente bene, allora, ci porta ad essere pieni di orgoglio. Chi è così crede di avere qualche merito, così si innalza ma ben presto cadrà.

L'altro risultato di vivere una vita cristiana nelle nostre forze è la delusione e lo scoraggiamento. E' impossibile veramente crescere con le nostre forze. Quindi, quel credente che cerca di farcela con la propria forza, potrebbe avere l'impressione di andare bene per un certo tempo, ma poi la realtà della sua debolezza lo porterà a cadere. In questo modo, egli si scoraggerà e crederà di non farcela più. A volte, perfino, cercare di crescere nelle proprie forze porta a credere che la vita cristiana non funzioni, che non valga la pena, che non faccia per noi. Nonostante il ci si metta il massimo impegno, i risultati non arrivano, perciò si comincia a dubitare perfino di essere salvati. Si comincia a dubitare tutto. Si dubita la presenza e la cura di Dio. Si dubitano le promesse, perché sembra che non ci siano risultati. Si dubita la preghiera, perché sembra che non ci siano risposte.

O cari fratelli e sorelle, non c'è sbaglio più grande che cercare di vivere la vita cristiana guardando a noi stessi, guardando ai doveri, guardano a come dovremmo vivere.

Dobbiamo guardare a Cristo. Dobbiamo riconoscere quanto ancora siamo mancanti nei confronti di Dio e poi vedere in Cristo la nostra giustizia, ogni giorno.

Dobbiamo riconoscere la nostra debolezza, e poi, vedere in Cristo la nostra forza.

Dobbiamo riconoscere quanto noi siamo bisognosi e poi vedere in Cristo il nostro accesso a trono di Dio per essere soccorsi.

Dobbiamo riconoscere la gravità di ogni nostro peccato, e poi, vedere in Cristo il nostro Avvocato, che ottiene per noi il perdono quando cadiamo di nuovo nel peccato.

Esempio

Che cosa vuol dire veramente guardare a Cristo, sapendo che dipendiamo da Lui?

Forse il paragone più giusto è quello di un piccolo bimbo. Un bimbo piccolo dipende dai genitori, e soprattutto, dalla madre per tutto. Egli può certe cose, si impegna nei sui divertimenti ed esplora il suo mondo. Allo stesso tempo, sa di avere un assoluto bisogno dei genitori. Guarda a loro, con fede, per cibo, per la protezione, per i vestiti, per un aiuto in tutto.

Ed così è la vera vita di fede. Certamente, dobbiamo impegnarci nella guerra contro il nostro peccato e per compiere buone opere. Però, dobbiamo sempre ricordare, attivamente ricordare, che dipendiamo da Dio. Dipendiamo totalmente e costantemente da Dio. Da soli non possiamo far nulla. Dobbiamo avere fede in Dio per tutto, guardando a Lui come Colui che opera in noi. Dobbiamo riconoscere la nostra incapacità, da soli, di compiere qualsiasi opera spirituale. Dobbiamo riconoscere la nostra dipendenza totale da Cristo.

Esempi della Vita

Voglio invitare ognuno di voi che chiama Gesù Cristo il suo Signore e Salvatore a considerare la propria vita. Stai camminando per fede, affidando veramente tutta della tua vita a Cristo, giorno per giorno?

Io so nella mia vita quanto sia facile per me concentrarmi sul mio dovere, sul mio impegno e sui miei peccati, al punto che in realtà, arrivo a pensare poco a Cristo. Vedo più facilmente il mio dovere che il mio bisogno di Cristo. Mi trovo facilmente a cercare di superare un peccato con le mie forze.

Però, quando vivo così, è sempre un terribile disastro. Come detto prima, se mi sembra andar bene, cado nell'orgoglio. Quando poi riconosco la realtà, che non vado bene, cado nello scoraggiamento. Non sono capace di compiere nulla di buono da solo. Non sono capace di superare i miei peccati da solo.

Quello che mi serve, giorno per giorno, e immagino che serva a ciascuno di voi, è di guardare a Cristo ogni giorno, e di dipendere da Lui. Anziché confidare in noi stessi, dobbiamo veramente e coscientemente confidare in Gesù Cristo. Dobbiamo riconoscere il nostro bisogno di Lui e dobbiamo riconoscere che Egli è all'opera in noi, e per noi.

Dobbiamo vivere la vita cristiana per fede, non solo la fede che ci ha portato ad essere salvati, ma la fede che ci porta avanti giorno per giorno.

Una Salvezza che non Funziona

Non sarebbe giusto chiudere senza parlare di qualcosa che succede spesso nella vita di tanti, affinché possiamo riconoscerlo per evitarlo, e per sapere come uscirne.

Spesso, una persona crede in Cristo per la salvezza, ma poi, come facevano i Galati, cerca di crescere con le proprie forze. Magari per un certo tempo può sembrare di crescere, ma prima o poi, si arriva ad un punto in cui non c'è la fa più. Quando si arriva così, spesso, si arriva al punto da dubitare la salvezza. Si dubita tutto. Spesso, si sente di rinunciare a tutto. Sembra che la vita cristiana non funzioni e che Dio non c'è. Una persona così si scoraggia e si sente di abbandonare Cristo, perché sembra che Cristo non sia presente nella vita.

In questi casi, non serve rinunciare a Cristo. Piuttosto, serve rinunciare ad un cammino nelle proprie forze. Serve iniziare a camminare veramente per fede, non solo per essere salvato, ma una fede quotidiana, una fede in Cristo.

Quando impariamo a camminare per fede, cambia tutto.

Quando guardiamo a Cristo giorno per giorno, allora vedremo l'amore di Dio per noi in Cristo. Allora, vedremo le promesse di Dio per noi, le quali hanno tutte il loro sì in Cristo. Allora vedremo la potenza di Dio all'opera in noi. Allora vedremo sempre di più della ricchezza della nostra eredità in Cristo. Allora, conosceremo la potenza di Cristo all'opera in noi, dandoci il potere di superare i nostri peccati, e di compiere opere per Dio.

Conclusione

Concludo riallacciandomi dove abbiamo cominciato, chiudo ricordando che quello che Dio vuol da noi è la fede. Dio vuole che viviamo veramente per fede. La fede non è solo credere intellettualmente alle verità di Dio, la vera fede è dipendere da Dio in Cristo.

Quindi, viviamo per fede. Riconosciamo che da soli non siamo capaci a vivere la vita cristiana. Grazie a Dio, però, non siamo soli. Grazie a Dio, Dio è all'opera in noi. Viviamo per fede. Speriamo in Dio.

Chi spera in Dio, chi cammina per fede, non resterà deluso.