Aiuto Biblico

Come essere liberato dall’Amarezza

filename: amarez2.i04 di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org - sermone sull’amarezza, alcuni parte prese dal libro FUTURE GRACE di John Piper

L’amarezza è come un tumore che ti distrugge da dentro. Chi ha un cuore pieno di amarezza è schiavo della sua amarezza, ed è gravamente colpevole davanti a Dio. Questo sermone parla dell’amarezza, e come puoi essere liberato da questo peccato.

Oggi, voglio parlare di un peccato molto diffuso, e molto terribile. Questo peccato danneggia moltissimo la persona in cui è radicato. Infatti, è come un cancro, che per molto tempo può rimanere maggiormente invisibile, creando terribili danni al cuore della persona. Quando finalmente si cominciano a vedere chiari frutti esternamente, questo peccato avrà già fatto molto danno all’interno. A questo punto, non solo questo peccato farà male alla persona stessa, ma anche a quelli intorno ad essa.

Questo peccato così terribile è l’amarezza. Che cos’è l’amarezza? Se parliamo di cibo, un cibo è amaro quando ha un sapore difficile da sopportare, che lascia un gusto sgradevole in bocca. Nella vita, l’amarezza è simile, anzi molto peggio. L’amarezza è tenere pensieri negativi nel cuore nei confronti un’ altra persona. Una persona con amarezza medita sul male che ha subito. Nella sua mente, pensa e ripensa al dolore e all’ingiustizia che gli è stata fatta.

Solitamente, l’amarezza è una reazione ad una situazione in cui qualcuno ci ha fatto del male che al nostro parere era ingiusto. Raramente ci viene amarezza se una difficoltà ci sembra giusta.

Per esempio, immaginiamo una famiglia in cui i genitori stabiliscono delle regole giuste, che sono spiegate bene al figlio. Poi succede che il figlio disubbidisce, e viene punito esattamente come gli era stato spiegato prima. Nel suo cuore egli sa che merita quella punizione, e perciò, è improbabile che sarà tentato ad avere amarezza nei confronti dei genitori.

Invece, se i genitori non stabiliscono regole chiare e giuste, e puniscono il figlio maggiormente per sfogare la loro ira, è molto probabile che il figlio vedrà la sua punizione come ingiusta, e potrà facilmente avere amarezza verso i suoi genitori.

Quindi, ricordiamo che l’amarezza si manifesta quando qualcosa ci sembra ingiusta. Infatti, anche una piccola ingiustizia può essere difficile sopportare, e può causare amarezza.

Però, indipendentemente dal motivo per cui potrebbe manifestarsi l’amarezza, l’amarezza è sempre un peccato terribile. Quindi oggi, vogliamo capire dalla Parola di Dio come possiamo evitare l’amarezza. Che cosa dobbiamo fare quando qualcuno, che sia credente oppure no, pecca contro di noi, comportandosi così in modo ingiusto, soprattutto se poi non ci chiede neanche perdono? Come possiamo evitare il peccato di avere amarezza in queste situazioni?

ciò che Dio ci comanda

Quando ci succedono delle cose brutte ed ingiuste, è facile che ci arrivi la tentazione di avere amarezza. Qual’ è il comandamento di Dio al riguardo? Vi leggo un versetto da Efesini 4.

“Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!” (Ef 4:31 NRV)

Via da noi ogni amarezza! Qualsiasi amarezza, qualunque sia la causa che l’ha scaturita, è peccato. Non dobbiamo tenere alcuna amarezza nel nostro cuore. Il comandamento di Dio è chiaro.

Non è difficile capire questo comandamento, ciò che è difficile è metterlo in pratica. Come possiamo evitare il peccato di avereamarezza, soprattutto quando il nostro cuore è ferito a causadelle sofferenze ingiuste della vita?

In realtà, la chiave per poter non avere amarezza è molto semplice. Per non avere amarezza, dobbiamo ricordare e meditare sulla verità che Dio renderà giustizia per ogni ingiustizia. Dio porterà una giustizia perfetta e totale in tutta la terra. Dobbiamo avere fede che Dio manterrà la Sua parola.

Quando fissiamo i nostri occhi sull’ingiustizia del momento, e dimentichiamo le verità che riguardano l’eternità, è difficile riuscire a sopportare l’ingiustizia. Ogni volta che ci focalizziamo sull’ingiustizia, stiamo dimenticando che Dio sta tenendo conto di tutto. Non esiste alcuna ingiustizia che non sarà punita. Al momento stabilito da Dio, Gesù Cristo ritornerà nel mondo, e giudicherà il mondo con giustizia, e la giustizia regnerà per tutta l’eternità.

Vi leggo qualche versetto che parla di come Dio renderà giustizia sulla terra, e giudicherà ogni ingiustizia commessa dagli uomini ingiusti.

“14 Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi 15 per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui».” (Gd 1:14-15 NRV)
“L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia;” (Ro 1:18 NRV)
“7 Il SIGNORE siede come re in eterno; egli ha preparato il suo trono per il giudizio. 8 Giudicherà il mondo con giustizia, giudicherà i popoli con rettitudine.” (Sl 9:7-8 NRV)

Il messaggio di questi brani, e di tutto il resto della Bibbia è chiaro: Dio giudicherà il mondo con giustizia, e punirà ogni ingiustizia.

Quindi, per non avere amarezza, dobbiamo ricordare che ogni ingiustizia sarà punita. Quello che vediamo oggi è solo temporaneo. Dobbiamo avere fede in Dio. Egli dichiara che ci sarà giustizia, e dobbiamo crederci.

Inoltre chi siamo noi per voler cercare di stabilire la nostra giustizia? Sappiamo noi meglio di Dio il modo e il momento migliore di giudicare e di rendere giustizia?

Oh cari fratelli e sorelle, lasciamo il giudizio a Dio. Poniamo la nostra fede in Lui, e fidiamoci della promessa di Dio che Egli renderà giustizia in tutto il mondo. Avere il nostro cuore turbato a causa di un’ingiustizia vuol dire dubitare la giustizia di Dio. Non commettiamo questo peccato. Camminiamo per fede in Dio.

come dobbiamo comportarci verso coloro che ci fanno del male?

Ora, abbiamo visto che Dio ci comanda di non avere in noi alcuna amarezza. Piuttosto dobbiamo avere fede nella giustizia di Dio, cioè, dobbiamo fidarci che Dio renderà giustizia nel modo e nel momento perfetto.

Allora, la domanda a questo punto è: come dobbiamo comportarci nei confronti dei nostri nemici, ovvero, come dobbiamo comportarci nei confronti di coloro che ci trattano in un modo ingiusto. Chiaramente, quello che dobbiamo fare nei confronti dei nostri nemici, lo dobbiamo fare ancora di più nei confronti di coloro che non sono veri nemici.

Vi leggo due brani che ci mostrano l’insegnamento biblico su questo argomento.

“19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo».” (Rom 12:19-20 NRV)
“Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano,” (Matt 5:44 NRV)

Questo è un insegnamento incredibile! Dio ci chiama ad amare i nostri nemici. Ci chiama a fare del bene a coloro che ci odiano. Ci chiama ad impegnarci ad essere una benedizione per coloro che ci maledicono.

È assolutamente impossibile ubbidire a questi comandamenti se abbiamo amarezza nel nostro cuore. Chi ha amarezza nel proprio cuore e medita sul male che qualcuno gli ha fatto, non può amare nè benedire quella persona. Quindi, è veramente impossibile avere il cuore giusto verso coloro che ci hanno fatto del male se abbiamo dentro di noi amarezza nei loro confronti.

Quindi, non solo dobbiamo svuotare il nostro cuore da tutti i pensieri negativi che abbiamo verso chi ci ha fatto del male, ma dobbiamo anche riempirlo con il bene al posto del male. Al posto dei pensieri negativi dobbiamo avere pensieri di benevolenza, di amore, e di preghiere che Dio possa benedire coloro che ci hanno fatto del male.

Perdonare subito nel nostro cuore

Carissimi, riconosco subito che nella nostra forza vivere secondo questo comandamento è impossibile. Però, grazie a Dio non dobbiamo mai vivere secondo la nostra forza. Dio non ci ha salvato per poi lasciarci da soli. La vita cristiana deve essere vissuta nella potenza di Dio, che opera in noi. Noi che siamo in Cristo possiamo dire: io posso ogni cosa in Cristo Gesù che mi fortifica! Quindi, in Cristo Gesù, possiamo togliere ogni amarezza, e amare veramente coloro che ci fanno del male.

A questo punto, vogliamo considerare una domanda estremamente importante. La domanda è: A che punto dobbiamo perdonare coloro che peccano contro di noi? Cioè, dobbiamo perdonare subito, prima ancora che la persona ci abbia chiesto perdono, e anche se non ci chiederà perdono mai, oppure, dobbiamo aspettare che la persona venga da noi e ci chieda di essere perdonata? È estremamente importante capire ciò che la Bibbia insegna su questo punto.

Senza capire tutto quello che la Bibbia insegna, qualcuno potrebbe citare Matteo 18:15

“«Se tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello;” (Mt 18:15 NRV)

Il brano continua, spiegando cosa bisogna fare se il fratello non si ravvede. Poi, andando avanti, troviamo il seguente brano: Mt 18:21-35

Il brano continua, con la parabola dei due servi, uno dei quali aveva il debito con il padrone, che gli fu condonato, e l’altro, che aveva un piccolo debito con il suo conservo, che non gli fu condonato.

Alcuni credenti, leggendo questi brani, presumono sbagliatamente che finché uno non ci chiede perdono, non bisogna perdonarlo. Leggendo in 1Giovanni 1:9, che solamente quando chiediamo perdono a Dio Egli ci perdona, presumono similmente che anche noi dobbiamo fare così.

Però, questo brano non insegna quel principio. Per esempio, il versetto 15, che parla di andare e convincere il tuo fratello, sta parlando di come riuscire a guadagnarlo. Cioè, la motivazione per cui uno deve andare dal proprio fratello non è per ottenere giustizia, ma perché, avendolo già perdonato nel cuore, si vuole guadagnarlo, ovvero si vuole ristabilire il buon rapporto con lui. Infatti, se uno non ha già perdonato il fratello nel suo cuore, sarà impossibile per lui di andare dal fratello con il cuore giusto. Dobbiamo perdonare subito nel nostro cuore, ancora prima che l’altra persona ce lo chieda.

Un altro brano rende ancora più chiaro l’insegnamento che riguarda quando dobbiamo perdonare. Vi leggo Marco 11:25

“Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe.” (Mr 11:25 NRV)

In questo brano, Gesù ci sta insegnando quello che dobbiamo fare per poterci presentare a Dio, chiedendo perdono per i nostri peccati. Quando ci mettiamo a pregare, e dovremmo farlo tutti i giorni, se abbiamo qualcosa contro qualcuno, dobbiamo perdonarlo. Se abbiamo qualcosa contro qualcuno significa che quella persona ha peccato contro di noi, e non ha ancora messo a posto il peccato. In altre parole, Gesù sta parlando di quei casi in cui qualcuno ha un debito nei nostri confronti, un debito di peccato che non ha ancora pagato. E quel debito rimane finché egli non ci chiede perdono. Allora, prima di presentarci a Dio nella preghiera, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo perdonare quella persona.

Visto che Gesù sta parlando del momento in cui ci mettiamo a pregare, è ovvio che l’altra persona non sarà presente. Quindi questo perdonare dobbiamo farlo già nel nostro cuore, prima ancora che l’altra persona ce lo chieda. Infatti, non possiamo chiedere perdono a Dio per i nostri peccati, se non abbiamo già perdonato nel nostro cuore gli altri che hanno peccato contro di noi.

Dobbiamo perdonare gli altri, anche se non ci hanno ancora chiesto perdono, affinché Dio perdoni noi. Perdonare gli altri di cuore non è facoltativo per un credente. È un frutto essenziale della vera salvezza. Vi leggo qualche altro brano che parla di questo.

“Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.” (Ef 4:32 NRV)
“ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.” (Mt 6:15 NRV)

Dobbiamo perdonare chi ci fa del male, chi ci tratta ingiustamente, anche se non ci ha chiesto perdono. Dobbiamo farlosennò neppure noi saremo perdonati da Dio.

Ma com’è possibile perdonare qualcuno che non ci ha chiesto perdono? Fratelli e sorelle, dobbiamo seguire l’esempio di Gesù Cristo. Vi leggo 2 brani che descrivono Gesù quand’era sulla croce.

“22 «Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno». 23 Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente;” (1Piet 2:22-23 NRV)

Gesù fu trattato terribilmente e ingiustamente quando fu arrestato e crocifisso. Fu oltraggiato, pur essendo totalmente innocente. Gli uomini malvagi che gli fecero tanto male non gli chiesero neppure perdono. Eppure, appeso alla croce, Gesù pregò:

Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.(Luca 23:34 NRV)

Gesù, come uomo, come esempio perfetto per noi, ha perdonato, nonostante che questi uomini malvagi non Gli avevano chiesto perdono. Dobbiamo seguire il Suo esempio. Dobbiamo perdonare subito, prima che la persona ce lo chieda. Solamente così, solamente avendo già perdonato nel nostro cuore, possiamo ubbidire ai comandamenti di amare i nostri amici, di fare del bene a coloro che ci fanno del male, di benedire coloro che ci maledicono.

È impossibile essere pieni dell’amore che Dio ci chiama ad avere verso coloro che ci hanno fatto del male se non li abbiamo perdonati nel nostro cuore.

E allora quanto spesso dobbiamo perdonare? Pietro voleva sapere anche questo. Ascoltiamo la risposta di Gesù.

“21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.” (Mt 18:21-22 NRV)

Dobbiamo perdonare senza contare. Sarà Dio a disciplinare o punire la persona, in base alla Sua giustizia perfetta, e ai Suoi tempi perfetti. Lasciamo a Dio le cose che Gli appartengono. A noi tocca perdonare.

perché è difficile perdonare

Torniamo al fatto che ci è difficile perdonare perché è difficile accettare un’ingiustizia. Quando qualcuno pecca contro di noi, e non ci chiede perdono, vediamo questa ingiustizia, e vogliamo giustizia. Il nostro orgoglio viene ferito, e finché l’altra persona non si umilia e ci chiede perdono, non vogliamo perdonare.

Ricordate qual’ è la chiave per potere perdonare di cuore, ancor prima che la persona ce lo chiedea, qualsiasi sia stata l’ingiustizia commessa a nostro danno? Ciò che ci serve per poter perdonare di cuore è ricordare e meditare sulla verità che Dio renderà giustizia per ogni ingiustizia. Sarà Dio a giudicare ogni peccato. Dobbiamo lasciare la punizione per ogni peccato nelle mani di Dio. Allora, potremo perdonare di cuore, fidandoci della giustizia di Dio.

il giudizio di Dio

Ricordiamo che per il momento, Dio è paziente verso i malvagi, come è stato paziente verso di noi prima della nostra salvezza, e nello stesso modo in cui è paziente con noi tuttora. Però, la pazienza di Dio non durerà per sempre. Ci sarà quel giorno terribile in cui la Sua pazienza finirà! Al momento stabilito da Dio, arriverà la Sua vendetta. Vi leggo 2Tessalonicesi 1:6-8

“6 Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; 7 e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù.” (2Tess 1:6-8 NRV)

Questo brano è molto importante, perché ci aiuta a capire che quando il Signore Gesù arriverà per fare vendetta di tutto coloro che saranno ancora peccatori, la Sua venuta sarà l’inizio di un vero riposo per noi, un riposo che durerà tutta l’eternità.

Sarà un riposo da tutte le ingiustizie che avremo subito. Quando arriverà Gesù Cristo, vedremo l’inizio del giudizio in cui ogni peccato di tutti i peccatori sarà punito. Quel giorno, Dio renderà giustizia per ogni ingiustizia che avremo subito.

Il Giudizio di Dio sui malvagi è una parte della grazia di Dio su di noi. Vediamo questa verità nell’insegnamento di Gesù nella parabola della vedova che cercava giustizia dal giudice ingiusto. Lei continuava a dire al giudice:

“Rendimi giustizia sul mio avversario”. (Luca 18:3)

Dopo tanto tempo, il giudice le rese giustizia. Poi Gesù dichiara:

“Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? Io vi dico che renderà giustizia con prontezza.’ (Luca 18:7-8)

Dio ci renderà giustizia quando punirà ogni ingiustizia degli uomini malvagi. Allora, la giustizia che Dio renderà suoi nostri nemici sarà una forma di riposo per noi, e quindi, sarà un atto di grazia di Dio nei nostri confronti. Dio ci chiama ad avere fede nei Suoi tempi, e nella Sua giustizia.

Come perdonare altri credenti

Non so se avete notato, ma finora, ho parlato di come Dio punirà ogni ingiustizia compiuta dagli uomini malvagi. Infatti, al giorno di giudizio, solamente gli uomini malvagi, ovvero, i non credenti, saranno giudicati per i loro peccati. Saranno puniti per ogni ingiustizia che avranno compiuta contro di Dio, compreso quelle che erano anche a nostro danno.

Però, che cosa possiamo dire per quanto riguarda tutte le ingiustizie che i credenti commettono contro di noi? Se conoscete la Bibbia, sapete che i veri credenti non saranno giudicati per i loro peccati al giorno di giudizio. Gesù ci ha salvato dall’ira di Dio.

Allora, come possiamo avere pace quando è un credente che ci fa del male? Se non sarà punito per i suoi peccati, come possiamo essere tranquilli? Come possiamo perdonare nel nostro cuore, anche se non ci ha chiesto perdono?

Grazie a Dio, c’è una risposta, ed è una risposta più che sufficiente!

La risposta sta nella croce di Gesù Cristo. La punizione per tutto il male che ci viene fatto da altri CREDENTI è già stata pagata da Gesù Cristo sulla croce.

Vediamo questa verità in tanti versetti. Eccone alcuni:

Isaia 53:6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.
Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 1 Corinzi 15:3
(Gesù) …ha dato sé stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre, Galati 1:4
In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. 1 Giovanni 4:10
Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati. 1 Pietro 2:24

Oh che possiamo sempre ricordare che ogni ingiustizia contro di noi compiuta da credenti, è stata pagata con la morte di Gesù Cristo sulla croce.

Quindi, quando un credente pecca contro di noi, riusciremo ad avere amore anziché amarezza se ricorderemo che Dio ha già punito quell’ ingiustizia, nella persona di Gesù Cristo quando era appeso sulla croce.

Allora, nella giustizia di Dio, ogni peccato verrà punito. Dio punirà il peccato sia quando manderà tutti gli ingiusti nel lago di fuoco per essere tormentati giorno e notte nei secoli dei secoli, oppure, per quanto riguarda i peccati di coloro che Dio ha salvato, Dio li ha già puniti in Cristo Gesù, mentre era appeso sulla croce.

Allora, cosa cambierà per noi se meditiamo spesso su questa verità? Meditare su questa verità ci permette di non avere amarezza o rancore verso altri, né verso credenti né verso non credenti. Avere fede nella giustizia di Dio, nel giudizio futuro, e nella croce già passata, vuol dire che non dobbiamo agitarci per l’ingiustizia di oggi, perché sarà Dio, il grande Giudice, a rendere giustizia in ogni situazione! Possiamo fidarci di Dio, e non saremo delusi.

Quando poniamo la nostra fede in Dio per la giustizia, allora, saremo liberati. Possiamo adorare Dio per l’opera perfetta di Gesù sulla croce, sulla quale ha pagato in modo completo per ogni peccato di ogni vero credente. Possiamo adorare Dio per l’opera di Giudizio quando manderà tutti coloro che non si saranno ravveduti al lago di fuoco. Possiamo amare i nostri nemici, e coloro che ci fanno male, sapendo che sarà Dio a renderci giustizia. Possiamo riposarci nelle promesse di Dio di darci anche la grazia futura del giudizio.

anche noi abbiamo bisogno

Finora, ho parlato di quei casi in cui noi siamo le vittime, ho parlato di quando siamo noi a subire le ingiustizie.

Però, chi è fra di noi che oltre a subire delle ingiustizie, non commette ancora atti ingiusti contro altri? Chi è fra di noi che non continua a cadere nel peccato, sia contro Dio, sia contro altre persone? Quanto ci è facile pensare alle ingiustizie che abbiamo subito. Che Dio ci aiuti a pensare di più alle ingiustizie che noi abbiamo commesso.

I peccati degli altri contro di noi non possono sporcarci. Non possono allontanarci da Dio. Non possono farci perdere le benedizioni di Dio. Invece, sono i nostri peccati che ci allontanano da Dio, che ci fanno perdere le benedizioni di Dio.

Quindi, ricordiamo che non solo Cristo ha pagato per i peccati degli altri credenti, ma Cristo ha pagato anche per le nostre ingiustizie, è morto e risuscitato per pagare anche i nostri peccati. Ricordando questa verità, ci diventerà molto più facile perdonare gli altri quando peccheranno contro di noi, prima ancora che ce lo chiedano, visto che anche noi abbiamo bisogno del perdono degli altri, e non sempre lo chiediamo subito.

Oh che possiamo essere un popolo pronto a perdonare subito nel nostro cuore, fidandoci della giustizia di Dio, e ricordando quanto spesso anche noi abbiamo bisogno del perdono. Oh che possiamo tenerci puri da ogni amarezza.

Applichiamo questa verità

Allora, l’insegnamento di Dio per quanto riguarda l’amarezza è chiaro. Dobbiamo avere amore anziché amarezza nei confronti coloro che ci fanno del male. Dobbiamo perdonare, anche prima che le persone ce lo chiedano. Dobbiamo amare i nostri nemici, e fare del bene a coloro che ci fanno del male.

Abbiamo visto che ciò che ci serve per poter vivere così è avere fede, fede in Dio, fiducia che Dio ci renderà giustizia come ci ha promesso. Dobbiamo avere fede che Dio giudicherà ogni male, dobbiamo avere fede che Dio punirà ogni peccato, o nel lago di fuoco, o in Cristo sulla croce.

Allora, avendo considerato tutto questo, arriviamo al sodo: come possiamo applicare questo principio nella nostra vita quotidiana?

Chiedo a ciascuno di voi: tu, perdoni di cuore chi pecca contro di te, anche se non ti ha ancora chiesto perdono? Segui l’esempio di Gesù? Ti preoccupi di più dei peccati degli altri contro di te, o dei tuoi peccati?

Vi leggo un prezioso brano in Efesini 4:32

“Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.” (Ef 4:32 NRV)

Dobbiamo averenei confronti degli altri lo stesso cuore che ha Dio verso di noi. La chiave per poter perdonare liberamente gli altri è ricordare continuamente quanto Dio ci ha perdonato in Cristo, e quanto ci perdona tuttora.

Non lasciamo spazio all’amarezza. Piuttosto, perdoniamo subito nel nostro cuore. Poi, mettiamo in atto i comandamenti di fare del bene a chi ci fa del male. Amiamo chi ci tratta con cattiveria.

Cosa vuol dire per quanto riguarda i nostri rapporti in casa e in famiglia, e in chiesa? Se qualcuno mi tratta male, e pecca contro di me, devo subito perdonare, e poi devo impegnarmi ad amarlo, impegnarmi per fare il suo bene, e devo anche pregare per il suo bene. Se è necessario parlargli del suo peccato, devo farlo avendolo già perdonato, con una motivazione quindi di volere il suo bene.

Mettiamo l’amore al posto dell’amarezza. Camminiamo per fede, credendo che Dio porterà la Sua perfetta giustizia in tutto il mondo, nel Suo tempo perfetto.

Meditiamo profondamente sulla grandezza del perdono che abbiamo in Cristo. Se meditiamo sul nostro perdono che abbiamo ricevuto gratuitamente da Dio per mezzo di Cristo, riusciremo a perdonare gli altri.

Forse non hai un’amarezza grande, ma hai dei piccoli risentimenti che stai tenendo nel tuo cuore. Forse qualche comportamento o atteggiamento del tuo coniuge, o dei tuoi figli, o di qualcuno nella tua chiesa, ti dà tanto fastidio, e tu, nella tua mente, pensi e ripensi al pensiero di come quel comportamento o atteggiamento non sia giusto, e pensi e ripensi a quanto quella persona non dovrebbe comportarsi così nei tuoi confronti.

Se questa è la tua situazione, allora, anche tu sei in pericolo e hai bisogno di porre la tua fede in Dio, e hai bisogno di lasciare ogni ingiustizia ai piedi di Cristo, fidandoti della Sua giustizia nel giudizio, e meditando sul perdono che Cristo ci ha concesso morendo sulla croce e risuscitando per giudicare con giustizia.

Oh che possiamo scegliere di abbandonare ogni amarezza e ogni rancore, e godere la gioia che arriva a coloro che veramente vivono per fede nella giustizia perfetta di Dio.