Aiuto Biblico

Il tesoro giusto

filename: verotesoro.05i di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org
Parole-chiave: seguire la moda, vero tesoro, il dono prezioso del tempo

Un sermone che parla dell’importanza di avere Cristo Gesù come il proprio tesoro, considerando che se riempiamo i nostri pensieri e il nostro cuore con tante altre cose, non avremo spazio di contemplare e godere Cristo. Da questa riflessione, vi suggerisco un’applicazione su come valutare se conviene o no seguire quello che è la moda (non solo nel vestire).
*Nota al lettore: questo sermone è stato scritto a settembre 2005. Ciò che era di moda quando è stato scritto questo sermone, sicuramente cambierà. Perciò, per poter capire meglio i principi di questo sermone, ti suggerisco di sostituire, nella tua mente, gli esempi che qui sono descritti come “cose alla moda”, con altri che saranno “di moda” quando tu leggerai questo sermone.

Fra i giovani di oggi, e non solo fra i giovani, quanto è insolito vedere uno che indossa un braccialetto di plastica con incise delle parole tipo potere, o credere, o parole simili? Non è insolito, anzi, se ne vedono dappertutto.

Allora, ditemi: quanto spesso si vedevano questi braccialetti quattro anni fa’? Avete ragione, non si vedevano mai. È una moda che è nata da poco, ed ora, tantissimi giovani, e non pochi adulti, indossano questi braccialetti.

E poi, per quanto possiamo indovinare, in base a quello che abbiamo visto nel passato, quanto comune sarà vedere questi braccialetti ai polsi della gente fra cinque o sei anni? Se saranno come quasi tutte le altre cose che sono diventate di moda, fra pochi anni, sarà estremamente raro vederli. Saranno passati di moda, e ci sarà qualcos’altro che li avrà sostituiti.

Infatti, se pensiamo agli ultimi dieci anni, possiamo ricordare tante cose che sono diventate di moda, che poi sono state sostituite da qualcos’altro.

Quando qualcosa è di moda, quella cosa diventa l’oggetto dei pensieri di tante persone. Tante persone trovano grande piacere nel godere quell’oggetto, o quel modo di fare, o quell’attività. Anzi, finché è di moda, tanti si impegnano ad avere o a fare quella cosa per essere “alla moda”. Tanti ci pensano molto.

Però, dopo che la cosa diventa sorpassata, cioè non è più di moda, quasi tutti non hanno più alcun desiderio di possedere quella cosa. Se usiamo l’esempio dei braccialetti, quando passeranno di moda, verranno riposti in un cassetto, e non verranno più usati. Se si tratta di vestiti, verranno ignorati nell’armadio per vari anni, finché non ci sarà più spazio, e poi, verranno dati via. Se si tratta di uno stile di capelli, verranno tagliati o pettinati in un altro modo.

Se osserviamo attentamente la società in cui viviamo, vedremo che tante persone riempiono i loro pensieri con tante cose che sono la moda del momento.

Infatti, considerando che in questo periodo, come in tutti gli altri periodi della vita, ci possono essere più cose che sono alla moda contemporaneamente, si può notare chiaramente che una persona sceglie di indirizzarsi verso certe cose, ed un’altra si indirizza verso delle altre Però, entrambe scelgono quello che il mondo in quel momento propone loro come cose di valore.

Quando una persona segue la moda, che cosa sta facendo in realtà?

In questo sermone, voglio considerare, alla luce dell’insegnamento della Bibbia, se è buono e saggio per un credente seguire la moda. È qualcosa di veramente buono? Oppure, non è né un bene né un male? Oppure, è un peccato?

Come in ogni altro campo della nostra vita, la cosa importante è di non decidere solamente in base a ciò che ci “suona bene”, ma piuttosto è importantissimo esaminare attentamente le Scritture per capire ciò che è gradito a Dio.

Prima di tutto, dobbiamo capire che quando facciamo una cosa, significa che ci abbiamo pensato. Cioè, se io non penso minimamente alle cose che sono di moda, non ci metterò né il mio impegno, né il mio tempo per riuscire ad ottenerle o a farle. Perciò è chiaro che quello che facciamo, lo facciamo perchè, per qualche motivo, quella cosa ci è importante.

Esaminiamo insieme alcuni versetti della Parola di Dio che ci parlano del modo in cui dovremmo vivere.

Ci sono alcuni credenti che cercano di vivere cristianamente con una serie di regole. Credono di poter essere dei bravi credenti seguendo un elenco di cose che si devono o non si devono fare. Chi vive così si crede grande, perché crede di crescere spiritualmente, quando in realtà diventa solo più bravo a seguire delle regole.

La vera vita cristiana non è seguire una serie di regole, bensì conoscere sempre di più Gesù Cristo, amandolo sempre di più e, come conseguenza, camminando sempre più in modo da piacere a Dio. Chiaramente, una parte importante di amare Gesù è di ubbidire ai comandamenti di Dio. Infatti, Gesù dice più volte:

“«Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti;” e anche: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama;.” (Giov 14:15,21 NRV)

E quindi, non possiamo separare l’amore per Dio dall’ubbidienza a Dio. Però, è importante capire che il fondamento è l’amore per Dio, e la conseguenza di questo amore è l’ubbidienza ai Suoi comandamenti. Ma il nostro amore per Dio deriva dal Suo amore per noi, come leggiamo in 1Giovanni 4:

“Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.” (1Giov 4:19 NRV)

Quindi ora non voglio esaminare una serie di regole, ma piuttosto voglio cercare di comprendere i principi che Dio ci ha dato su come un vero credente dovrebbe vivere. Inoltre, vorrei cercare alla fine di applicare questi principi al discorso se sia buono o meno seguire la moda.

In Matteo 6, nel sermone sul monte, Gesù ci dà dei chiari principi che devono essere la base della vita di ogni vero credente. Leggiamo e consideriamo un principio fondamentale.

“19 «Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; 20 ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. 21 Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.” (Mat 6:19-21 NRV)

Non dobbiamo avere alcun tesoro sulla terra. Nessuna cosa della terra, quindi né oggetti materiali, né i piaceri terreni, né l’approvazione degli altri, devono essere il nostro tesoro. Un altro brano che che ci aiuta a capire il senso delle parole Gesù è 1Giovanni 2

“15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1Giov 2:15-17 NRV)

Ciò che amiamo, quello è il nostro tesoro! Perciò, in base a questo versetto, non dobbiamo avere nulla della terra che sia il nostro tesoro. Possiamo utilizzare le cose della terra, possiamo anche godere le cose della terra. Però, dobbiamo evitare di arrivare a veramente amare le cose della terra. Qui, dobbiamo stare in guardia, perché facilmente il nostro cuore potrebbe ingannarci. Infatti è facile negare di amare quello che in realtà amiamo. Quindi, è importante che un vero credente si esamini spesso, per scoprire se i sentimenti del suo cuore si stanno rivolgendo verso qualcosa che è del mondo.

Tornando a quello che Gesù diceva in Matteo 6, anziché avere dei tesori sulla terra, dobbiamo fare i nostri tesori in cielo. Quello che dovremmo amare, quello che dovrebbe riempire i nostri pensieri, quello che dovremmo desiderare, sono le cose in cielo, ovvero, le cose di Dio, ovvero, Dio stesso.

Troviamo lo stesso pensiero in forma di comandamento in Colossesi 3.

“1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.” (Col 3:1-3 NRV)

Un principio fondamentale per la vita cristiana è quello di cercare e di aspirare alle cose di lassù, cioè a quelle cose che appartengono a Gesù Cristo, e non aspirare alle cose sulla terra.

Un credente non deve aspirare alle cose della terra! Le cose della terra non devono mai riempire il nostro cuore. Quello che dovrebbe riempire il nostro cuore è Gesù Cristo.

L’apostolo Paolo è per noi un ottimo esempio di cosa significhi avere Gesù Cristo come il proprio tesoro. Come tutti noi, prima della sua salvezza, Paolo aveva dei tesori sulla terra. Riuscire ad ottenere quelle cose era il suo traguardo, la sua meta, il suo guadagno, il suo tesoro. Con quelle cose Paolo cercava di riempire la sua vita e il suo cuore.

Però da quando Paolo contemplò Gesù Cristo, da quando cioè Dio aprì i suoi occhi a vedere il valore di Cristo, salvandolo, Paolo capì che non c’era spazio nel suo cuore per due tesori. Non c’era spazio per avere come tesoro sia Cristo sia quelle cose che, prima della salvezza, riempivano il suo cuore. E quindi, Paolo scartò tutto quello che prima fu il suo tesoro, per riempire il suo cuore totalmente di Gesù Cristo, affinchè fosse Lui solo il suo unico Tesoro.

Il brano che ci spiega questa verità più chiaramente è in Filippesi 3. Leggiamolo.

“7 Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. 8 Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. 10 Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, 11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti. 12 Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, 14 corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù.” (Fil 3:7-14 NRV)

Guidato dallo Spirito Santo, Paolo capiva chiaramente che è impossibile per un credente avere due tesori. O Gesù Cristo è tutto il nostro tesoro, o Gesù Cristo non è veramente il nostro tesoro. Come il detto, o tutto o niente!

Questo è il senso delle parole di Gesù in Matteo 6 quando dichiara:

“Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona.” (Mat 6:24 NRV)

Mammona è una parola che vuol dire ricchezze. Non si può amare sia Dio che le ricchezze. Non si può amare sia Dio che il piacere. Non si può amare sia Dio che l’approvazione degli altri. E visto che serviamo quello che amiamo, non possiamo servire sia Dio che qualcos’altro.

Quindi, dobbiamo amare Dio. Dobbiamo amare Dio con tutto il nostro cuore, e tale amore non lascia spazio per avere amore anche per le cose del mondo.

Infatti, quando consideriamo la vita cristiana, e quando consideriamo quello che Dio richiede da noi, dobbiamo ricordarci che il più grande comandamento, il comandamento più importante, è quello di amare Dio con tutto nostro cuore. Leggiamo in Marco 12.

“28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore: 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua”.” (Marco 12:28-30 NRV)

In ogni decisione che dobbiamo prendere, in ogni scelta di ogni giorno, dovremmo usare come metro la domanda: “La scelta che ho davanti a me mi aiuterà ad amare Dio di più?”.

Per poter vivere così, abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio ogni giorno. Vivere così richiede un grande impegno, un impegno costante, un impegno totale. Inoltre, richiede un impegno di conoscere sempre di più la Parola di Dio, in modo da avere sempre più conoscenza per poter scegliere così quello che veramente glorifica Dio di più, che, in altre parole, non è altro che un aspetto dell’amare Dio con tutto il nostro cuore.

L’apostolo Paolo, in una sua preghiera per i Filippesi, pregava proprio per questo. Leggiamo una parte di questa preghiera in Filippesi 1:

“9 E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 perché possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11 ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.” (Fil 1:9-11 NRV)

Paolo prega che il nostro amore abbondi sempre di più, quindi, prima di tutto, si inizia con l’amore per Dio. In che cosa l’amore deve abbondare sempre di più? Deve abbondare in conoscenza e in ogni discernimento. Un vero credente ha bisogno di crescere costantemente nel conoscere meglio Dio e la Sua volontà, per poter crescere sempre di più nell’avere discernimento per poter scegliere bene in ogni decisione e in ogni situazione della vita. Questa conoscenza e discernimento porterà a riuscire ad apprezzare le cose migliori.

Apprezzare le cose migliori è un termine greco che vuol dire “mettere alla prova” una serie di cose, per scegliere quello che è il migliore, quello che è eccellente. Si usava questo termine, per esempio, per mettere alla prova vari metalli, per scegliere il migliore ed il più eccellente.

È importantissimo capire che un vero credente non deve decidere usando come metro il fatto che non vede che ci sia del male in quella scelta, ma piuttosto, un vero credente deve cercare di conoscere quale sia la scelta migliore, la scelta per eccellenza. Infatti, quando si sente qualcuno che dice che non vede alcun male in quello che vuole fare, si capisce subito che quella persona sta usando un metro tutto sbagliato. Non dobbiamo scegliere quello in cui non c’è del male, invece dobbiamo scegliere quello in cui c’è il massimo del bene.

In ogni decisione, dobbiamo scegliere ciò che possa portare più gloria possibile a Dio, e ciò che possa edificare di più il Suo popolo. Non dobbiamo scegliere quello che ci piace, ma quello che glorifica di più il nostro Signore Gesù Cristo.

Attenzione, questo principio non è solamente da applicare nelle decisioni grandi della vita, ma anche nelle decisioni piccole.

A questo punto, è importante tener conto di un falso pensiero che potrebbe facilmente entrare nella nostra mente. Se pensiamo ad una vita in cui in ogni decisione si sceglie quello che glorifica Dio di più, potremmo facilmente immaginare che quella vita sarebbe una vita pesante e con poca gioia. Ma questo pensiero è un ragionamento falso. Chi è veramente un credente, ed ha Gesù Cristo come suo tesoro, troverà vera gioia nel vivere totalmente per la gloria di Dio.

Quindi, dicendo no alla carne giorno per giorno, sia nelle decisioni grandi che nelle decisioni piccole, per dire sì a quello che porta gloria a Dio, questa è la via della benedizione! Questa è la via di chi veramente ama Dio! Questa è la via nella quale Dio ci chiama a camminare!

applicazione

Spero che abbiamo capito più chiaramente come Dio vuole che viviamo, in altre parole, come un vero credente deve vivere. Un vero credente deve avere come chiaro traguardo, in ogni decisione della sua vita, il desiderio di glorificare Dio e di promuovere il regno di Dio, e quindi anche quello di edificare il popolo di Dio.

Ora, con questo principio chiaramente fissato in mente, torniamo a considerare il nostro discorso iniziale. Consideriamo se sia buono per un credente seguire la moda. Dicendo moda, non intendo solamente i vestiti, ma un po’ tutto quello che al momento attira l’attenzione della società.

Solitamente, le cose che sono di moda sono cose che non sono veramente essenziali nella vita. Solo come esempio, ho menzionato i braccialetti che tanti portano oggi. Chiaramente, un braccialetto è qualcosa che non serve in alcun modo. È solamente un piccolo piacere. In alcune fasce della società, è di moda avere un telefonino con la fotocamera incorporata. Certi ragazzi vogliono indossare una certa marca di scarpe da tennis, perché nel loro cerchio di amicizie, è di moda. Per i ragazzi di una certa età, in certi luoghi, è di moda avere uno scooter.

In tutti questi esempi, e in tantissimi altri, quello che è di moda sono cose che non servono. Sono cose che uno vuole avere, non proprio perché servono, e spesso neanche perché c’è un vero desiderio di avere quella cosa in sé, ma solamente perché è la moda del momento. Il desiderio per quella cosa nasce dal fatto che quella cosa è di moda.

Voglio fare una distinzione fra quel tipo di cosa e quelle cose che veramente servono. Serve il cibo. Chiaramente, ci sono tanti tipi di cibo, e non è una questione di moda il preferire un cibo che mi piace anziché uno che non mi piace.

I vestiti servono, e anche le scarpe. Quindi, se le mie scarpe sono consumate, non è una questione di moda volerle sostituire. Però, se le mie scarpe non sono ancora logorate, ma voglio un certo tipo di scarpe perché è quello che portano tutti i miei amici, allora, quello è seguire la moda.

È buono che un credente segua la moda? Consideriamo questa domanda alla luce dei principi che abbiamo visto.

Prima di tutto, consideriamo: che cos’è la moda? La moda è qualcosa che cambia in continuazione. Infatti, la definizione di “moda” nel vocabolario è: “comportamento variabile nel tempo che riguarda i modi di vivere, le usanze, e l’abbigliamento”. È un comportamento variabile, che non dipende dal fatto che quella cosa sia più utile, o migliore, o vantaggiosa in sé, ma è solamente una questione di gusto. Che poi, pensandoci bene, non è veramente il gusto dell’individuo, ma è il gusto comune della società in quel momento.

La definizione stessa della moda ci dichiara quello che già sappiamo dalla nostra esperienza, cioè che la moda cambia in continuazione. La moda non è una cosa fissa, ma è estremamente variabile. Perché è così? Perché le persone non si soddisfano con le cose che già possiedono, ma vogliono sempre cambiare anche se non ne hanno la necessità?

Ci possono essere tanti motivi, ma non sto qui ad indagare sul perché di ogni caso perché non lo si può sapere. Però, è ovvio che una persona senza Dio ha un cuore vuoto. La sua vita è una lunga ricerca di quelle cose che possano riuscire a riempire il vuoto del suo cuore. Ma, visto che rifiuta Dio, non potrà mai trovare nulla che soddisfi a fondo il suo cuore. E perciò, è tanto facile che quella persona viva desiderando cambiare frequentemente varie cose della vita. E questo accade perché c’è un certo piacere nella novità, anche se quella novità in sé non ha un vero valore. E, visto che il piacere nella novità è qualcosa di molto superficiale, quella cosa dura poco, e appena quella cosa, che fino a poco tempo prima era nuova, adesso non lo è più, allora quella persona non la desidera più, e perciò passa a desiderare di possedere qualche altra novità.

Allora, dobbiamo tenere in mente una realtà molto importante. Dio ci ha creati con chiari limiti. Siamo limitati nel nostro tempo, siamo limitati nei nostri soldi, siamo limitati nel numero di cose a cui possiamo pensare, e siamo limitati nel numero di cose nelle quali possiamo impegnarci.

Lasciatemi usare il tempo come esempio di queste limitazioni. Se oggi ho tre ore libere, e trascorro due ore guardando un film, chiaramente non potrò più investire quelle due ore in alcun altra attività. Una volta che quelle ore sono state spese, non possono più essere spese altrove.

Similmente, se riempio i miei pensieri con tante cose superficiali, non ho più spazio per pensare a fondo alle cose importanti. Non è che rifiuto consapevolmente di pensare alle cose importanti. Il fatto è che semplicemente non ho più spazio, non ho più capacità, non ho più tempo.

Facciamo qualche esempio. Supponiamo che dopo tutti i miei impegni, e dopo tutte le cose che veramente bisognava fare, mi avanzano quattro ore in una settimana. Se io dedico uno o due di quelle ore (può darsi anche quindici minuti alla volta) a pensare a ciò che è l’ultima moda, che cosa ho guadagnato con quell’investimento del tempo che Dio mi ha dato?

In realtà, non ho guadagnato nulla di vero valore. Peggio ancora, ho perso per sempre la possibilità di investire quelle ore in qualcosa che avrebbe potuto avere un valore eterno. Ho perso per sempre la possibilità di investire quelle ore per un tesoro eterno, non ho glorificato Dio, non ho edificato il popolo di Dio.

Allora, alla luce dei principi che abbiamo visto prima, non ho scelto la cosa migliore. Non ho considerato Cristo Gesù come il mio tesoro più grande, non ho considerato tutto come tanta spazzatura per guadagnare Cristo.

Quindi, ho scelto male. Non è che la cosa che ho scelto in sé era peccato, ma scegliendo qualcosa di poco valore, o forse proprio senza valore, ho investito male il tempo che avrei potuto usare per qualcosa di grande valore.

Ricordiamo che la moda è qualcosa che cambia in continuazione. Perciò, se seguiamo la moda, sarà un impegno che non finirà mai finché saremo su questa terra. Ci porterà a perdere tanto, tanto tempo, che è uno dei doni più preziosi che il Signore ci dà.

Infatti, quando consideriamo il costo di seguire la moda, troppo spesso consideriamo solamente il costo economico. È vero che delle volte anche quella è una spesa notevole. Però, il costo più alto nel seguire la moda non è il prezzo economico, ma è il prezzo del nostro tempo, e del posto nel nostro cuore che occupa quella cosa di moda.

Ricordiamo che il più grande comandamento è quello di amare Dio con tutto il nostro cuore. Quindi, la cosa più importante non è il fatto di seguire tante regole, ma è di amare Dio. Se noi cerchiamo soddisfazione con tante sciocchezze, riempiremo il nostro cuore di tante cose piccole, che però non ci lasceranno spazio per riempirlo con l’amore per il Signore Gesù.

Non possiamo amare sia le cose del mondo, sia le cose di Dio. Seguire la moda richiede tempo, richiede pensiero, richiede impegno, e peggio di tutto, ci costa un po’ del nostro cuore. Infatti, tante persone riempiono il cuore con tante piccole cose, e non hanno più spazio di riempirlo con Cristo Gesù.

conclusione

Perciò, come dovremmo vivere per quanto riguarda seguire la moda? Dobbiamo capire che, solitamente, la moda è qualcosa che vale veramente poco. Infatti, se avesse un vero valore, se fosse qualcosa di veramente importante ed utile nella vita, non sarebbe così variabile da cambiare in continuazione. Le cose che veramente servono, le cose di grande valore, solitamente non cambiano. Durano per molto tempo.

Se una persona è onesta, e valuta attentamente la sua vita, si renderà conto che, seguendo la moda, tende a riempire la sua vita con tante sciocchezze, e così perde del tempo prezioso che avrebbe potuto investire per qualcosa di eterno valore. Quella persona spende il dono prezioso del tempo, e alla fine, non ha ottenuto niente che valga veramente, ma molto peggio, arriverà nel giorno del giudizio davanti a Gesù Cristo, avendo pochissimo da presentarGli.

Se ricordate la parabola dei talenti, c’era colui che aveva ricevuto cinque talenti, c’era colui che ne aveva ricevuti due, e c’era colui che ne aveva ricevuto uno. Colui che ne aveva ricevuto uno non perse nulla, ma fu troppo impegnato con le sue cose, le cose di questo mondo, che non investì bene quel talento. Ed è per questo motivo, che fu condannato dal Signore. Cioè, il suo peccato fu quello di non aver investito quello che aveva ricevuto per la gloria del suo signore.

Cari amici, ognuno di noi ha ricevuto da Dio il dono prezioso del tempo. Abbiamo anche ricevuto delle capacità, dei soldi,intelligenza, ed altre cose. Ognuno di noi saremo giudicati da Gesù Cristo. Dovremo rendere conto a Lui di come abbiamo investito quello che Dio ci ha dato. Chiaramente, Dio ha stabilito, nel Suo piano per noi, che dobbiamo lavorare per avere da mangiare, che dobbiamo dormire, e che dobbiamo fare tutte le altre cose che servono per vivere. È anche importante curare le nostre famiglie.

Però, ogni giorno, ci sono preziosi minuti o ore in più che possiamo spendere in tanti modi diversi. Possiamo spendere questo tempo sia in grande quantità tutto in una volta, come per esempio sedermi davanti alla tv per una o due ore, sia spenderlo un po’ qua e un po’ là, in tante piccoli cose, che possono essere di poco vero valore.

Alla fine della vita, dovremo rendere conto a Dio di come abbiamo investito tutto quello che Lui ci ha dato.

Chi segue la moda scoprirà che nel corso degli anni, avrà speso molto tempo senza alcun beneficio di eterno valore. Sarà molto, molto brutto presentarsi davanti a Cristo in quelle condizioni.

Non solo, ma chi vive per le sciocchezze che il mondo offre con la moda, perderà le grandi benedizioni che Dio offre a coloro che vivono continuamente per la Sua gloria.

Quindi, vorrei incoraggiarvi a stare in guardia dal lasciarvi essere attirati verso quelle cose che in realtà non hanno alcun valore. Seguire la moda non è una questione di fare cose che in sé sono peccaminose. Seguire la moda è una questione di investire il tempo che si ha a disposizione in cose che non renderanno nulla di vero valore. Seguire la moda vuol dire lasciare che il cuore sia attirato verso quello che non è un vero tesoro. Seguire la moda vuol dire mettersi in condizioni di amare le cose del mondo, che vuol dire togliere l’amore da Dio.

Vorrei concludere con l’ammonizione di Proverbi 4:23

“Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.” (Prov 4:23 NRV)

Custodiamo il nostro cuore, in ogni decisione che prendiamo. Impegnamoci a crescere sempre in conoscenza e in ogni discernimento, per scegliere, in ogni decisione, le cose migliori. Viviamo per la gloria di Dio in ogni piccola cosa, e il nostro cuore sarà soddisfatto!