Aiuto Biblico

Storia 11: Alle pianure di Mamre
Genesi 17 e 18

Questa storia (11) è una traduzione dal libro: The Bible Story Told to our Children, di John Vreugdenhil, che racconta la Bibbia in forma di storie per bambini, da Genesi ad Apocalisse, Volume 1. Traduzione da Paolo, corretto A. Grandi.
Questa storia viene da www.aiutobiblico.org.

Genesi 17

Molti anni sono passati, Ismaele aveva 13 anni e Abramo 99 quando un giorno il Signore apparve di nuovo ad Abramo e disse:

“Io sono DIO Onnipotente!”.

Abramo ascoltò con grande riverenza la promessa che il Signore gli fece cioè che la sua discendenza sarebbe stata così numerosa da formare molte nazioni.

Il Signore disse: “Tu pensi che Ismaele sia il figlio che ti ho promesso quando uscisti dalla Mesopotamia per andare nella terra di Canaan, ma non è così Abramo. Non il figlio di Agar ma il figlio di Sarai, Isacco, diventerà tuo erede, il Cristo dovrà nascere da Isacco, non da Ismaele”.

Abramo rise quando il Signore disse ciò, e immediatamente pensò: “Che cosa succederà a Ismaele?”

Egli era così sicuro che Ismaele sarebbe stato il suo unico figlio che fissava i suoi pensieri sulla vita di Ismaele.

Ascoltate quello che gli disse il Signore: “Oh che Ismaele possa vivere davanti a Te!”

Volete sapere che cosa significò questo per Abramo, questo, realmente, bambini?

Abramo guardava a quello che già aveva, il suo figlio tramite Agar, Ismaele, che non pensava alla grandezza di avere un figlio tramite Sarai, la sua vera moglie. Voleva che Ismaele fosse grandemente benedetto.

Ma il Signore rispose: “Anche Ismaele vivrà, diventerà una grande nazione, ma Isacco, il figlio di Sarai, sarà il figlio che ti ho promesso di darti”.

Quindi il Signore diede ad Abramo un nuovo nome. Da quel momento il suo nome divenne Abrahamo. Anche il nome di Sarai cambiò in Sara.

Il Signore ordinò ad Abrahamo di circoncidere suo figlio Ismaele e tutta la servitù. Sapete che cosa significa bambini? Il Signore stabilì il suo patto con Abrahamo che non aveva fatto con i Canaaniti.

I discendenti di Abramo devono ricevere ora un segno e un sigillo di questo patto.

Abrahamo fece ciò che gli ordinò il Signore; circoncise Ismaele e tutta la servitù.

Genesi 18

Non molto tempo dopo, Abrahamo sedeva alla porta della tenda e guardava fuori.

Faceva molto caldo perché il sole splendeva con tutta la sua forza. Il calore non dava fastidio ad Abrahamo che stava seduto all’ombra di alcune querce.

Improvvisamente, vide in lontananza tre uomini, tre stranieri arrivare. Non li conosceva. Comunque, si presentò andando verso gli stranieri e chiese loro di entrare nella sua tenda. Così anche loro si riposarono all’ombra. Uno strano rispetto riempì Abrahamo mentre si avvicinavano gli stranieri. Riconobbe subito che questi non erano degli uomini semplici. Era vero, perché uno era il Signore e gli altri due erano angeli. Oh Abrahamo si rivolse loro con grande riverenza. Essi tornarono con lui verso la sua tenda.

In quei tempi il popolo non indossava calze e scarpe come facciamo noi. Camminavano a piedi scalzi e indossavano solo un paio di sandali. A causa del vento la sabbia bollente poteva volare sui piedi e li faceva sporcare o li riscaldava. Un servo portava un po’ d’acqua fresca con la quale i piedi dei viandanti venivano lavati.

Anche Abrahamo si affaccendò. Disse a Sara di cucinare al forno qualche focaccia. Egli stesso corse alla mandria e andò a prendere un vitello, tenero e buono. Chiamò un servo e gli disse di preparare subito il vitello per cucinarlo. Portò burro e latte e li pose sul tavolo per i suoi illustri ospiti. Quindi mangiarono. Abrahamo stava in piedi per servirli.

Vedete come Abrahamo era rispettoso quando il Signore venne da lui? Quando entrate in chiesa la domenica siete quindi nella presenza del Signore, in un tempo speciale per onorarLo. Siete anche voi rispettosi?

Dopo che il pasto fu finito il Signore iniziò a parlare, dicendo: “Dov’è Sara tua moglie?” Abrahamo rispose: “Nella tenda”.

Quindi il Signore disse: “L’anno prossimo in questo periodo Sara avrà un figlio”.

Sara stava nella tenda ma ascoltò silenziosamente quello che fu detto. Sentì menzionare il suo nome così la sua curiosità fu stuzzicata ad ascoltare più attentamente. Sentì il Signore promettere ad Abrahamo che l’anno seguente lei avrebbe avuto un figlio.

Guardate quello che succede! Improvvisamente Sara cominciò a ridere. Perché? Perché non era contenta? Bambini, rideva perché non ci credeva! Pensava fosse impossibile per lei avere un figlio. Credeva che nessuno avesse visto la sua risata, ma il Signore vede ogni cosa e conosce tutto. Immediatamente sentì la voce del Signore. “Per quale ragione Sara ride?”. Così si spaventò perché non credeva che potesse succedere. Quindi Sara fece la stessa cosa che voi fate spesso, bambini e ragazze. Quando fate qualcosa che non pensate di fare ma viene scoperta iniziate spesso a mentire. Dite: “Io non l’ho fatto”, ma allo stesso tempo l’avete fatto. Non è giusto? Questo non è buono perché non dovete mai dire una bugia, e il Signore sa ogni volta che dite le bugie. Mai bugie, ma dire sempre la verità, ciò vi farà onore!

Anche Sara disse una bugia perché affermò: “Non ho riso”. Questa è una bugia, Sara, perché tu stavi ridendo perché non avevi creduto a quello che il Signore diceva.

Comunque il Signore lo vide perciò disse: “No, ma tu hai riso”. Sara doveva essersi vergognata e probabilmente divenne rossa in viso.

Gli ospiti di Abrahamo si alzarono e se ne andarono per la loro strada. Abrahamo li accompagnò per un breve tratto. In quel momento non faceva così caldo come quando essi erano arrivati perché si stava avvicinando la sera. Abrahamo camminava silenziosamente con gli ospiti celesti quando improvvisamente il Signore parlò: “Nasconderò ad Abrahamo quello che sto per fare, visto che ho deciso di benedirlo così tanto?”. Quindi il Signore disse ad Abrahamo che stava andando a Sodoma e a Gomorra. Aveva sentito salire al cielo le loro imprecazioni. Stava andando a vedere se quelle città avevano agito secondo il grido che saliva. Il Signore stava andando a punire quelle persone per la loro malvagità distruggendo Sodoma e Gomorra.

Quando Abrahamo sentì questa notizia si spaventò perché suo nipote Lot viveva a Sodoma. Se quelle città sarebbero state distrutte, tutte le persone che vivevano là sarebbero morte, e anche Lot sarebbe morto. Ecco presentarsi ad Abrahamo un triste sentimento. Nonostante che Lot non aveva avuto il rispetto giusto per Abrahamo, Abrahamo amava Lot e voleva il suo bene. E poi, Abrahamo voleva il bene degli altri. Quindi, lo faceva triste che queste città sarebbero state distrutte.

Voi, bambini, pensate al bene degli altri?

Ah, che cosa farà ora Abrahamo?

Per un attimo non parlò. Davvero egli non osava chiedere al Signore di risparmiare quelle città perché pensava che non lo meritassero. Sarebbe stato giusto se il Signore avrebbe permesso che tutti morissero, compreso Lot.

Entrambi gli angeli camminavano diritto verso Sodoma ma il Signore stava ancora fermo in piedi con Abrahamo.

“Signore”, disse Abrahamo, “Tu dici che distruggerai quelle città ma se ci sono 50 giusti a Sodoma che non sono malvagi distruggerai lo stesso la città? Vuoi Tu uccidere il giusto con l’empio?” Abrahamo attende con impazienza la risposta.

Ascoltate la risposta del Signore:

“No, Abrahamo, se trovo 50 giusti nella città io non la distruggerò”.

Ma Abrahamo teme che non ci siano 50 giusti, quindi riprende: “Signore, se ci sono 5 di meno, non 50 bensì 45, Tu vuoi per questi 5 di meno distruggere la città?”

“No”, disse il Signore, “Io non lo farò”.

Ancora una volta Abrahamo domandò al Signore: “E se ce ne sono 40?”. “Io risparmierò la città per il bene dei 40 giusti”.

“Ma se ce ne sono 30, Signore, che cosa farai allora?”. “Allora la città non sarà distrutta” disse il Signore.

Abrahamo ancora non si arrese, perché continuò: “Signore se 20 giusti si trovano nella città?”. “Allora per il bene dei 20 giusti non la distruggerò”.

Veramente Abrahamo non osava chiedere di più. Il Signore si sarebbe arrabbiato se continuava a chiedere? Cercò ancora una volta di più. “Signore, se se ne trovano solo 10?”, domandò timidamente. Quindi il Signore rispose: “ Abrahamo, se Io trovo 10 giusti a Sodoma allora la città sarà risparmiata per il bene di quei 10”.

Oh bambini, il Signore è così buono! Egli non si arrabbiò perché Abrahamo continuava a pregare. Il Signore ascoltava pazientemente e rispondeva ad ogni preghiera. Dio è sempre lo stesso. Se voi siete in difficoltà chiedete al Signore di aiutarvi. Non chiedete una volta, chiedete continuamente il suo aiuto. Il Signore non si arrabbierà mai.

No, il Signore ascolterà sempre le vostre preghiere. Risponderà nel modo giusto, secondo la sua saggezza, nel momento giusto.

Non si può mai pregare troppo spesso, ma si può pregare troppo poco. Stiamo vedendo questo in queste storie.

Il Signore ascoltò più volte Abrahamo. Se ci fossero state solo dieci persone convertite a Sodoma, l'intera città sarebbe stata risparmiata per quei dieci. E ciò accade ancora oggi. Perché il Signore risparmia ancora questa nostra Terra? Perché ci sono ancora uomini di Dio che vivono nel nostro paese ed è l’unica ragione per cui la nostra Terra è risparmiata.

Poi il Signore lasciò Abrahamo, ed Abrahamo rimase in piedi tutto solo. Lentamente camminava con la testa bassa verso la sua tenda. Davvero non sapeva che cosa sarebbe avvenuto.

Se c’erano 10 giusti, sarebbe andato tutto bene; Sodoma sarebbe stata risparmiata, ma se non ce ne fossero stati molti, allora?...Lui non lo sapeva. E se la città veniva distrutta che cosa sarebbe successo a Lot?

Nessuno lo sapeva.

Indubbiamente Abrahamo non riuscì a dormire molto quella notte. Pregò. Pregò per quel suo ingrato nipote. Pregò per Lot.