Aiuto Biblico

Abramo, Sara e Agar: Dio è fedele e non ha limiti

Genesi 16-17, 21

sermone di Leonardo Bevilacqua, www.Aiutobiblico.org per domenica 10 marzo 2024
Descrizione: Dio è stato fedele nella vita di Abramo, nonostante le cadute di Abramo. E Dio ha mantenuto le sue promesse, adempiendole, anche quando sembrava umanamente impossibile. Dio è fedele e potente.
parole chiave: fedeltà, potenza, impossibile, Abramo, Sara, Agar, Ismaele

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Introduzione

Hai mai avuto prove nella tua vita? Certo! Ciascuno di noi ha avuto prove, ciascuno di noi ha avuto questi momenti, o periodi.

E in queste prove, ti è mai successo che hai cercato di aggrapparti alle promesse di Dio, ma non è sempre finita bene? Hai mai cercato di aggrapparti alle promesse di Dio, ma alla fine i tuoi dubbi, l’incredulità, i pensieri, hanno preso il sopravvento? Certo, è successo a ciascuno di noi.

Oggi, con l’aiuto di Dio, vogliamo considerare alcuni brani che ci ricordano il cuore di Dio, e la sua fedeltà proprio nel mantenere le promesse che Lui dà a ciascuno di noi. Prego che questo sia un incoraggiamento per ciascuno di noi, quando ci troviamo nelle prove.

Nell’ultimo sermone abbiamo studiato l’avvenimento in cui Abramo e Lot, dopo essere stati cacciati dall’Egitto, ed essere tornati nel paese che Dio aveva dato loro, si sono separati l’uno dall’altro. In quell’occasione abbiamo visto che Abramo ha agito con fede, in base a dei buoni principi, mentre Lot ha agito carnalmente, e quella sua decisione gli ha aperto la porta a prendere altre decisioni stolte.

Oggi, con l’aiuto di Dio, andiamo avanti a considerare un altro aspetto della vita di Abramo, che riguarda una parte della promessa che Dio gli ha dato. Dio aveva promesso ad Abramo di dargli una discendenza, e una discendenza così numerosa che non si sarebbe potuta contare. Dio mantiene sempre le sue promesse, ma con Abramo ha scelto di lasciar passare molti anni prima di adempiere la sua promessa. Dio ha tutto sotto il suo perfetto controllo, e ha pieno potere di adempiere quello che vuole, e quando vuole. Ma Dio spesso ci lascia aspettare l’adempimento delle sue promesse, perché questo esercita la nostra fede. Se ricevessimo tutto subito, non servirebbe la fede.

Oggi vogliamo considerare alcuni avvenimenti che ci mostrano il processo che Dio ha portato avanti nella vita di Abramo, fino ad adempiere la sua promessa di dargli una discendenza, nonostante quanto fosse umanamente impossibile adempiere quella promessa.

Dio riafferma la sua promessa ad Abramo

Trovate con me Genesi 15. Nell’ultimo sermone abbiamo studiato Genesi 13, quando Abramo e Lot si sono separati. Dopo quell’avvenimento sono successe altre cose nella vita di Abramo, che noi salteremo. Voglio riprendere a considerare la vita di Abramo da Genesi 15, quando vediamo Dio che, ancora una volta, come abbiamo già visto, riafferma la sua promessa ad Abramo. Dio l’ha fatto più volte.

Dio ha lasciato passare molti anni da quando ha dato la sua promessa ad Abramo a quando ha adempiuto quella promessa, ma Dio ha mostrato grazia verso Abramo più volte, riaffermando la sua promessa.

Dio non si dimentica mai delle sue promesse. Noi ci dimentichiamo, ma Dio non si dimentica. Perciò, mostrando grazia verso Abramo, con un cuore tenero, leggiamo di quando Dio riafferma la sua promessa ad Abramo.

Seguite mentre leggo da Genesi 15:1.

“1 Dopo queste cose, la parola dell’Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: "Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima".” (Genesi 15:1 LND)

Dopo vari avvenimenti, Dio parla in visione ad Abramo. Notate qual è la prima cosa che Dio dichiara ad Abramo. Prima di tutto, Dio conferma ad Abramo il suo cuore verso Abramo. Notate quello che Dio dichiara:

“… "Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima".” (Genesi 15:1b LND)

Dio ricorda ad Abramo che non doveva temere. E non doveva temere, perché Dio era il suo scudo. E Dio stesso gli avrebbe dato una ricompensa grandissima. Che promesse da Dio! Dio stesso riafferma ad Abramo che Lui, l’Eterno, era il suo scudo. Che pace e tranquillità poteva avere Abramo sapendo che l’Eterno era il suo scudo! Quale difficoltà, quale pericolo, quale nemico poteva colpire Abramo se Dio era il suo scudo? Nessuno! Abramo era al sicuro. Dio avrebbe permesso solo le cose giuste nella vita di Abramo, anche difficoltà e prove, ma solo quelle giuste. E anche noi che siamo figli di Dio siamo al sicuro, perché Dio è anche il nostro scudo!

Abramo risponde a Dio, ma guarda la situazione con occhi umani. Abramo vedeva una situazione impossibile. Come poteva Dio adempiere la sua promessa di dargli una discendenza? Seguite mentre leggo i vv 2-3.

“2 Ma Abramo disse: Signore, Eterno, che mi darai, perché sono senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco?". 3 Poi Abramo soggiunse: "tu non mi hai dato alcuna discendenza; Ora ecco, uno nato in casa mia sarà mio erede".” (Genesi 15:2-3 LND)

Abramo vedeva con occhi umani una situazione impossibile. Lui non aveva figli, perciò il suo erede era un altro suo parente, non un suo discendente diretto. Come poteva Dio dargli una discendenza, come aveva promesso di fare? Umanamente era impossibile. Abramo e Sara erano ormai troppo vecchi per avere un figli.

Allora, come risponde Dio? Leggo dal v4.

“4 Allora la parola dell’Eterno gli fu rivolta, dicendo: “Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà tuo erede". 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: "Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare," quindi aggiunse: "Così sarà la tua discendenza". 6 Ed egli credette all’Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.” (Genesi 15:4-6 LND)

Dio riafferma ad Abramo la sua promessa. Dio conferma ad Abramo che gli avrebbe dato un figlio che sarebbe uscito dalle sue viscere, cioè un figlio biologico. Poi, Dio conduce fuori Abramo, e gli chiede di guardare il cielo e contare le stelle, e di nuovo dichiara ad Abramo che gli avrebbe dato una discendenza così numerosa che non si sarebbe potuta contare, proprio come le stelle.

Dio non ha dato ad Abramo una logica spiegazione di come avrebbe fatto ad adempiere la sua promessa, né gli ha dato alcuna indicazione di quando l’avrebbe adempiuta. Dio ha semplicemente riaffermato ad Abramo la sua promessa.

A questo punto Abramo cosa fa? Abramo si fida di Dio, e crede a Dio, che quello che gli aveva promesso lo avrebbe anche adempiuto. Che esempio di fede!

Quindi, qui vediamo il cuore di Dio, che parla ad Abramo e gli ricorda che Egli era con Abramo, e gli riafferma la sua promessa. E vediamo il cuore di Abramo, che aveva vera fede in Dio. Umanamente, non vedeva come sarebbe stato possibile adempiere quella promessa. Ma si è fidato di Dio.

Abramo e Sara non si fidano di Dio

Adesso voglio fare un salto in avanti, a Genesi 16, per considerare l’avvenimento principale che vogliamo studiare oggi.

Trovate con me Genesi 16.

Abramo, quindi, aveva ricevuto la promessa di Dio che Dio gli avrebbe dato un figlio. Abbiamo appena visto che Dio ha riaffermato ad Abramo la sua promessa, confermando che gli avrebbe dato un figlio biologico. E Abramo ha creduto alla promessa di Dio, avendo fede in Dio.

Ma il fatto che Abramo avesse creduto a questa promessa, non vuol dire che la sua fede, o quella di Sara, era sempre stabile. Abramo e Sara erano come noi.

In Genesi 16 vediamo un avvenimento in cui possiamo rispecchiarci anche noi. In questo capitolo vediamo Abramo e Sara che non si fidano di Dio, ma piuttosto fanno i loro calcoli.

Cosa succede quando non ci fidiamo di Dio, e dei suoi tempi, ma cominciamo a fare noi i nostri calcoli?

Seguite mentre leggo Genesi 16 dal v1.

“1 Ora Sarai, moglie di Abrahamo, non gli aveva dato alcun figlio. Ella aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 Così Sarai disse ad Abramo: "ecco, l’Eterno mi ha impedito di avere figli; deh, entra dalla mia serva; forse potrò avere figli da lei". E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai.” (Genesi 16:1-2 LND)

Sara e Abramo, in questo momento, non si sono fidati di Dio.

Sara vedeva che lei non poteva avere figli, e perciò ha trovato una “soluzione” a questo problema., uno stratagemma per poter avere un figlio. Secondo l’idea di Sara Abramo avrebbe dovuto prendere in moglie Agar, la serva di Sara, per cercare di avere un figlio da lei.

Questo era un ragionamento carnale. Questo è un esempio chiaro di non fidarsi di Dio e dei Suoi tempi, ma piuttosto, di cercare una soluzione umana per avere l’adempimento di una promessa.

Tristemente, Abramo ha dato ascolto a Sara. Avrebbe dovuto guidare la sua famiglia e aiutare Sara ad avere fede nella promessa di Dio. Ma, piuttosto, ha dato ascolto a Sara e così entrambi sono caduti in questo.

Fratelli e sorelle, quando facciamo così, stiamo peccando contro Dio, perché non ci stiamo fidando di Dio, e dei suoi tempi, che sono perfetti. E da questo peccato non vengono cose buone. Infatti, andando avanti vediamo cosa ha prodotto nella vita di Abramo, Sara e Agar.

Seguite mentre leggo dal v3.

“3 Sarai dunque, moglie di Abramo, dopo che Abramo aveva dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l’Egiziana, e la diede in moglie ad Abramo suo marito. 4 Ed egli entrò da Agar, che rimase incinta; ma quando si accorse di essere incinta, guardò la sua padrona con disprezzo.” (Genesi 16:3-4 LND)

Abramo e Sara hanno seguito il loro piano che, umanamente, poteva sembrare buono, ma in realtà ha portato bruttissimi risultati.

Infatti, Agar, quando si è resa conto di essere rimasta incinta da Abramo, ha cominciato a guardare Sara con disprezzo, avendo orgoglio, perché lei era rimasta incinta mentre Sara no.

Questa era una conseguenza, ma notate nei prossimi versetti cosa ha portato nel matrimonio tra Abramo e Sara. Leggo dal v5.

“5 Allora Sarai disse ad Abramo: "La responsabilità per l’offesa fattami ricada su di te. Sono stata io a darti nelle braccia la mia serva; ma da quando si è accorta di essere incinta mi guarda con disprezzo. L’Eterno sia giudice fra me e te". 6 Abramo rispose a Sarai: "Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa’ di lei ciò che ti pare". Sarai allora la trattò duramente, ed ella fuggì dalla sua presenza.” (Genesi 16:5-6 LND)

Tutta questa situazione ha portato brutti problemi nel matrimonio di Abramo e Sara. Ha causato divisione. Non c’era accordo e unione tra di loro, piuttosto, c’era una certa tensione.

In questa situazione così brutta e pesante, Abramo avrebbe dovuto guidare la sua famiglia per risolvere questa situazione. Ma qui vediamo che Abramo non ha guidato bene la sua famiglia. Piuttosto, Abramo ha lasciato nelle mani di Sara questa situazione, effettivamente autorizzando Sara a fare quello che voleva con Agar. E perciò, Sara ha trattato duramente Agar, al punto che Agar è scappata via.

Che triste vedere due matrimoni rovinati, e a pezzi. Qui vediamo il matrimonio tra Abramo e Sara che non era benedetto: c’era tensione e divisione. E anche il matrimonio tra Abramo e Agar non era benedetto. In realtà, era un finto matrimonio, fatto solo per convenienza, ed era sbagliato. Abramo non doveva sposare un’altra donna oltre a sua moglie.

Fratelli e sorelle, che triste vedere le conseguenze del peccato! Qui c’è una famiglia con grossi, grossi problemi, causati dal peccato. Che forte lezione per noi! I NOSTRI peccati ci portano brutte conseguenze e rovinano i rapporti.

Agar fugge, il cuore di Dio

Sara ha trattato duramente Agar, che a sua volta è fuggita. Agar è fuggita nel deserto, ma in questa fuga vediamo che Dio interviene e parla con Agar, mostrando ad Agar il suo cuore di Buon Pastore. Seguite mentre leggo dal v7.

“7 Ora l’Angelo dell’Eterno la trovò presso una sorgente d’acqua nel deserto, presso la sorgente sulla strada di Shur, 8 e le disse: "Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?". Ella rispose: "Me ne fuggo dalla presenza della mia padrona Sarai". 9 Allora l’Angelo dell’Eterno le disse: "Torna dalla tua padrona, e sottomettiti alla sua autorità". 10 Poi l’Angelo dell’Eterno soggiunse: "Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza tanto che non la si potrà contare, a motivo del suo gran numero". 11 L’Angelo dell’Eterno le disse ancora: "Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, e lo chiamerai Ismaele, perché l’Eterno ha dato ascolto alla tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà nella presenza di tutti i suoi fratelli". 13 Allora Agar chiamò il nome dell’Eterno che le aveva parlato: "Tu sei El-Roi," perché disse: "Ho veramente io veduto colui che mi vede?". 14 Perciò quel pozzo fu chiamato "Il pozzo di Lahai-Roi. ecco, esso è fra Kadesh e Bered.” (Genesi 16:7-14 LND)

Qui vediamo Dio che interviene in questa situazione così drammatica, e vediamo il cuore del nostro Dio. Dio si prende cura anche dei più piccoli, dei più insignificanti e deboli agli occhi del mondo, come questa serva.

Dio, con tanto amore e con tanta grazia, parla ad Agar. Dio le comanda di tornare indietro da Sara, ma le dà anche una promessa meravigliosa di darle una grande discendenza.

Che misericordia e che amore! Dio si è preso cura di questa serva, e ha scelto di darle una promessa così meravigliosa. Che cuore che ha il nostro Dio!

Dopo che Dio le ha parlato, Agar chiama Dio “EL-Roi”, che vuol dire “Il Dio che vede”. Dio ha visto Agar nel deserto, e si è abbassato a venire in suo soccorso.

Dio vede me e te. Il nostro Dio non è un Dio lontano. Il nostro Dio è un Dio vicino, ci vede, conosce la nostra vita e il nostro cuore, e lo stesso amore che aveva per Agar, lo ha anche per ciascuno di noi che siamo suoi figli.

Dio ha promesso ad Agar di darle un figlio e una grande discendenza, e nel v15 vediamo che Dio adempie la prima parte di quella promessa. Leggo i vv 15-16.

“15 Così Agar partorì un figlio ad Abramo; e Abramo chiamò il figlio, che Agar gli aveva partorito, col nome di Ismaele. 16 Abramo aveva ottantasei anni, quando Agor partorì Ismaele ad Abramo.” (Genesi 16:15-16 LND)

Dio ha fatto nascere questo bimbo, Ismaele, nonostante il peccato di Abramo e Sara. Dio avrebbe potuto fare sì che il bimbo morisse nel grembo, o che nascesse morto. Ma nella sua misericordia, ha scelto di far nascere questo bimbo.

La grazia di Dio per Abramo

Abramo e Sara hanno peccato non fidandosi di Dio, e hanno agito carnalmente cercando di forzare l’adempimento della promessa di Dio. Ma questo loro peccato ha portato bruttissime conseguenze nelle loro vite, e nel loro matrimonio.

Ma dopo questa caduta, com’era il cuore di Dio verso Abramo?

Dio si è arrabbiato con Abramo? Ha tolto la sua promessa ad Abramo? L’ha colpito con una grave malattia, o con la morte, come punizione?

Voglio leggere un paio di brani in Genesi 17, che ci mostrano com’era il cuore di Dio verso Abramo, dopo questa brutta caduta.

Seguite mentre leggo Genesi 17:1-8

“1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l’Eterno gli apparve e gli disse: "Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro; 2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente". 3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo: 4 "Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni. 5 E non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni. 6 Ti renderò grandemente fruttifero. Quindi ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. 7 E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO".” (Genesi 17:1-8 LND)

Questo è un brano che dovrebbe farci rimanere a bocca aperta.

Nonostante il peccato di Abramo, nonostante che Dio avesse riaffermato più volte la sua promessa, e comunque Abramo e Sara non si fossero fidati di Dio, nonostante tutto questo, ancora una volta, Dio ribadisce la sua promessa ad Abramo, e fa un patto con Abramo.

Cosa si può dire davanti a una cosa così?

C’è misura alla grazia e alla misericordia di Dio? C’è misura?

Nonostante il peccato di Abramo e Sara, comunque Dio ha mantenuto fede alla sua promessa, e invece di fulminarli per la loro incredulità, ha ribadito ancora una volta la sua promessa.

Fratelli e sorelle, questo è il cuore di Dio verso di noi. Il nostro Dio è pieno di grazia e di misericordia. La sua grazia non si può misurare. E la sua misericordia nemmeno. Sono troppo grandi!

Dio rinforza la promessa

Ma non solo Dio ha ribadito la sua promessa ad Abramo, ma l’ha pure rinforzata. Seguite mentre leggo dal v15.

“15 Poi DIO disse ad Abrahamo: "Quanto a Sarai tua moglie non la chiamare più Sarai, ma il suo nome, sarà Sara. 16 E io la benedirò e da lei ti darò pure un figlio; sì, io la benedirò ed ella diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei". 17 Allora Abrahamo si prostrò con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: "Nascerà forse un figlio a un uomo di cento anni? E partorirà Sara che ha novant’anni?". 18 Quindi Abrahamo disse a DIO: "Deh, possa Ismaele vivere davanti a te!". 19 Ma DIO rispose: "No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabilirò il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui. 20 Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco io lo benedirò, lo renderò fruttifero e lo moltiplicherò grandemente. Egli diventerà padre di dodici principi, e io farò di lui una grande nazione. 21 Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l’anno prossimo". 22 Quando ebbe finito di parlare con lui, DIO lasciò Abrahamo, levandosi in alto. 23 Allora Abrahamo prese Ismaele suo figlio, tutti quelli nati in casa sua e tutti quelli comprati col suo denaro, tutti i maschi fra la gente della casa di Abrahamo e, in quello stesso giorno, circoncise la carnee del loro prepuzio, come DIO gli aveva detto di fare.” (Genesi 17:15-23 LND)

Qui vediamo il cuore di Dio che non solo ha riaffermato la sua promessa ad Abramo, ma l’ha anche rinforzata. Dio non ha solo ripetuto la promessa di dare un figlio ad Abramo, ma questa volta gli ha anche dato un termine: ha svelato che il figlio sarebbe arrivato dopo un anno.

Nel v17 vediamo che Abramo non vedeva come fosse possibile che Dio gli avesse dato un figlio da Sara. Vi rileggo il v17.

“17 Allora Abrahamo si prostrò con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: "Nascerà forse un figlio a un uomo di cento anni? E partorirà Sara che ha novant’anni?"” (Genesi 17:17 LND)

Abramo non vedeva come fosse possibile umanamente avere un figlio da Sara. Ma si fidava di Dio. Infatti, nel v23 leggiamo che ha circonciso tutti i maschi della sua casa, lui compreso, proprio come Dio gli aveva detto di fare. Questo era un passo di fede in Dio.

Abramo è un grande esempio per noi. Abramo aveva fede in Dio, anche quanto, umanamente parlando, non aveva senso.

Certamente, Abramo aveva le sue cadute, aveva i momenti in cui non si fidava di Dio. Ma volta dopo volta vediamo che cade, ma torna a fidarsi di Dio, cade di nuovo, ma torna a fidarsi di Dio, cade ancora, ma torna a fidarsi di Dio.

Oh prego che anche noi avremo quel cuore, che nonostante le cadute, torna a fissare gli occhi su Dio, e a fidarsi di Dio.

Dio adempie la sua promessa

Dio ha promesso ad Abramo, più volte, di dargli un figlio e una discendenza numerosa al punto che non si sarebbe potuta contare.

Dio ha fatto sì che Abramo dovesse aspettare tanti anni prima di avere l’adempimento di quella promessa. Ma Dio non si dimentica mai delle sue promesse. Quello che Dio promette lo adempie sempre, anche in questo caso, nella vita di Abramo.

Seguite mentre leggo in Genesi 21:1-7.

“1 L’Eterno visitò Sara come aveva detto; e l’Eterno fece a Sara come aveva promesso. 2 E Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto. 3 E Abrahamo pose nome Isacco al figlio che gli era nato, e che Sara gli aveva partorito. 4 Poi Abrahamo circoncise suo figlio Isacco all’età di otto giorni, come DIO gli aveva comandato. 5 Ora Abrahamo aveva cento anni, quando gli nacque suo figlio Isacco. 6 E Sara disse: "DIO mi ha dato di che ridere; chiunque lo udrà riderà con me". 7 E disse pure: "Chi avrebbe mai detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figli? Poiché io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia".” (Genesi 21:1-7 LND)

Dio ha adempiuto la promessa di dare un figlio ad Abramo. Era un adempimento miracoloso, che solo Dio poteva fare. Era umanamente impossibile, vista l’età di Sara. Ma Dio l’ha fatto comunque, perché Dio non è limitato da quello che è umanamente possibile.

Dio è fedele, e mantiene sempre le sue promesse, anche quando a noi sembra impossibile. E Dio mantiene le sue promesse nei tempi e nei modi che Lui ha stabilito, che spesso non sono i nostri tempi e modi.

Nulla ostacola Dio dall’adempiere le sue promesse. Per Lui non era un ostacolo la sterilità di Sara, né la sua età. Dio non ha ostacoli. Questo vuol dire che possiamo fidarci totalmente di Dio, perché quello che Lui ci promette, per quanto può sembrarci impossibile, è pienamente capace di adempierlo.

Non guardiamo alle circostanze, non guardiamo a quello che è umanamente possibile, guardiamo a Dio, fidiamoci di Lui, della Sua potenza, e non resteremo mai delusi.

Lezioni per noi

Quindi, quali lezioni possiamo prendere noi da questi avvenimenti?

La fedeltà di Dio

Dio aveva dato ad Abramo la promessa di dargli una progenie. E Dio ha continuato a riaffermare ad Abramo quella promessa, nonostante le cadute di Abramo. Abramo non è stato sempre fedele a Dio, ma Dio è stato sempre fedele ad Abramo. E Dio ha adempiuto la sua promessa dando un figlio ad Abramo, tramite Sara sua moglie.

Fratelli e sorelle, come Dio è stato fedele con Abramo, Dio è fedele anche con noi. Dio è rimasto fedele ad Abramo anche quando Abramo non si è fidato di Dio e ha peccato. E Dio rimane fedele anche con noi, anche se ancora, a volte, cadiamo nel peccato.

C’è un versetto prezioso, che vi leggo, in 2Timoteo 2:13, che vale per ciascuno di noi che è un figlio di Dio. E dice:

“13 Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché egli non può rinnegare se stesso. ”(2Timoteo 2:11-13 LND)

Ogni volta che pecchiamo, siamo infedeli a Dio. Ma anche quando siamo infedeli, Dio rimane fedele. Le sue promesse sono stabili e sicure, perché la loro sicurezza non dipende da noi, da quanto siamo bravi, o da quanto camminiamo bene. Le promesse di Dio sono stabili perché Dio è fedele. Questo certamente non vuol dire che non importa se pecchiamo, piuttosto, ci dà speranza, perché altrimenti nessuno di noi potrebbe mai avere alcuna speranza di ricevere quello che Dio ci ha promesso.

Dio non ha limiti

Poi, pensando alla vita di Abramo, un’altra lezione che dobbiamo prendere è che Dio non ha limiti. Dio adempie sempre le sue promesse. Dio non è limitato da quello che è umanamente possibile, perché Dio può fare l’impossibile.

A volte quello che Dio ci promette, ai nostri occhi sembra impossibile. A volte pensiamo che non sia fattibile, o che non sia ragionevole. Non guardiamo a quello che sembra fattibile o ragionevole, guardiamo piuttosto a Dio, alla sua potenza, al suo cuore, e confidiamo in Lui.

Avere fede in Dio vuol dire proprio questo: credere a quello che Dio dice, credere di cuore che quello che Lui ha promesso lo adempirà. E questo non perché capiamo tutto di come Dio farà, o di quando lo farà, ma piuttosto perché conosciamo il cuore e il carattere di Dio.

Possiamo fidarci totalmente del nostro Dio. Lui adempirà tutte le promesse che ci ha dato, nei suoi tempi e nei suoi modi.

Le promesse di Dio per noi

Abramo e Sara avevano la promessa che Dio avrebbe dato loro un figlio. E Dio ha adempiuto quella promessa, nonostante le loro cadute, e nonostante che, umanamente, sembrasse impossibile.

Quali promesse Dio ha dato a noi, che a volte ci sembrano impossibili?

Per esempio, Dio ci ha promesso che non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze. A volte le prove ci sembrano più grandi di noi, ci sembrano troppo per noi. Crediamo di non farcela. Ma se Dio ci ha promesso che non saremo tentati, o provati, oltre le nostre forze, possiamo stare certi che manterrà quella promessa.

Un’altra promessa che abbiamo è la promessa che Dio fa cooperare tutto al nostro bene, anche se a noi sembra tutto un male. Anche quello che a noi sembra solo un male, che viene per danneggiare e distruggere, è in realtà gestito da Dio per il nostro vero bene eterno. Noi a volte non capiamo come questo sia possibile, ma per Dio tutto è possibile. Fidiamo di Lui!

Un’altra promessa ancora è quando Dio ci dichiara che sarà sempre con noi, non ci lascerà e non ci abbandonerà. Dio è sempre con noi, anche quando crediamo di avere peccato troppo, o quando crediamo che Dio ci abbia abbandonato. La promessa di Dio è stabile: Lui non ci lascia e non ci abbandona.

Dio ci ha promesso che porterà a compimento la sua opera che ha iniziato in noi. Anche con questa promessa, i nostri dubbi non cambiano che Dio la porterà a compimento. Non c’è peccato troppo grande, non c’è caduta troppo profonda, che possa ostacolare Dio dal portare a compimento la sua opera in noi. Grazie a Dio per questo!

Gesù Cristo ci ha promesso che Lui sarà con noi tutti i giorni, fino alla fine. Anche questa promessa è sicura, e niente e nessuno può ostacolarlo dal portarla a compimento.

Fratelli e sorelle, OGNI promessa che Dio ci ha dato è sicura, e Dio la adempirà, perché niente e nessuno può ostacolarlo. Le nostre cadute non ostacolano Dio dall’adempiere le sue promesse per noi. E neanche quello che sembra umanamente impossibile è un ostacolo per Dio. Dio adempirà sicuramente tutte le promesse che ci ha dato.

Grazie a Dio per questo!

Abramo si fidava di Dio. Non capiva come Dio avrebbe fatto a mantenere le sue promesse, ma aveva fede in Dio, che Lui le avrebbe adempiute. Abramo ha peccato in vari momenti, non fidandosi di Dio. Ma Dio ha comunque mantenuto la sua promessa, nonostante le cadute di Abramo.

O prego che anche noi avremo la stessa fede di Abramo, perché il nostro Dio è un Dio fedele, di cui possiamo fidarci senza restare delusi, e che mantiene sempre le sue promesse.