Aiuto Biblico

Asa, un esempio nel bene e nel male - 2 Cronache 14,15,16

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 10 gennaio 2016, – cmd si –
parole chiavi: Asa, Giuda, storia di Israele, come Dio opera, Dio ama benedire.

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Qual è il valore di leggere la parte storica dell'Antico Testamento? Per tante persone, sembra edificare ben poco. A che cosa serve?

Quando riconosciamo il valore della parte storica della Bibbia, possiamo trarre gli immensi benefici che Dio ci dà in essa. Prima di tutto, serve per darci esempi da seguire ed esempi da evitare, per valutare il nostro cammino. Stai seguendo i buoni esempi? Stai evitando di camminare secondo i cattivi esempi?

Inoltre, vedere come Dio agisce nella vita dei personaggi della Bibbia ci insegna moltissimo sul carattere di Dio. La nostra fede non può essere più profonda di quanto lo sia la nostra conoscenza di chi è Dio. Ed è tramite l'opera di Dio nella storia che impariamo a conoscere meglio Dio. Quindi, quando leggete, leggete con occhi e cuori aperti per conoscere meglio Dio. Questo fortificherà la vostra fede.

Mettendo questo in pratica, oggi, consideriamo la vita di uno dei re di Giuda nell'Antico Testamento. Israele era l'insieme delle dodici tribù. Il primo re fu Saul, che non era fedele a Dio. Fu seguito da Davide, un uomo che Dio avrebbe usato successivamente come metro per valutare gli altri re. Suo figlio Salomone iniziò bene, ma finì per diventare infedele, e perciò, le dodici tribù al nord furono tolte dal regno di suo figlio Roboamo. Il figlio di Roboamo fu Abijah, il cui figlio era il re Asa. Oggi, vogliamo considerare il re Asa.

Trovate con me 2 Cronache 14. Mentre i libri di 1 e 2 Samuele, e poi 1 e 2 Re raccontano la storia sia di Israele che di Giuda, le Cronache raccontano solamente la storia di Giuda, perché è da Giuda che venne Gesù Cristo, il Messia.

Oggi, vogliamo considerare la vita di Asa. Vedremo che in linea generale, Asa era un uomo fedele a Dio, e per gran parte della sua vita, Asa è un ottimo esempio da seguire per noi. La storia di Asa ci insegna molto sul cuore di Dio. Vediamo come Dio cura coloro che hanno fede in Lui e cercano la Sua gloria. Vedremo però che alla fine della vita, Asa tolse gli occhi da Dio, e questo fu un disastro per lui.

Adesso, leggo 2 Cronache 14:1-2.

“1 Poi Abijah si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Asa. Ai suoi tempi il paese rimase tranquillo per dieci anni. 2 Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi dell’Eterno, il suo DIO. (2 Cronache 14:1-2 LND)

Asa visse circa 2900 anni fa. L'unica cosa che importa della sua vita a questo punto è come ha vissuto agli occhi dell'Eterno, Dio. Tutte le grandi imprese degli uomini saranno dimenticate, e perderanno il loro valore. Quello che importa, e quello che dura, è ciò che l'uomo fa secondo il metro di Dio. E noi leggiamo qui che Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi dell'Eterno.

Quando tu leggi un brano così, fermati a valutare la tua vita. Come stai vivendo tu? Qual è il metro della tua vita? Tu stai vivendo in modo che, dopo la tua morte, la tua vita potrebbe essere descritta come una vita vissuta facendo ciò che è buono e retto agli occhi dell'Eterno?

L'unica vita che vale è una vita che è buona e retta per Dio. Qualunque altra vita, per quanto potrebbe essere una vita di successo terreno, è una vita totalmente sprecata. Il metro che importa non è quello che tu pensi di te stesso, non è quello che gli altri uomini pensano di te, ma è quello che Dio pensa di te. Asa faceva ciò che è buono e retto agli occhi di Dio. Che Dio ci aiuti ad impegnarci per imitare il suo esempio!

Andiamo avanti nella lettura, e vediamo vari esempi specifici di come Asa viveva, e che cosa rendeva la sua vita giusta davanti a Dio. Leggo dal versetto 2 al 5.

2 Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi dell’Eterno, il suo DIO. 3 Egli rimosse gli altari degli dèi stranieri e gli alti luoghi, distrusse le colonne sacre e fece a pezzi gli Ascerim. 4 Inoltre ordinò a Giuda di cercare l’Eterno, il DIO dei loro padri, e di mettere in pratica la legge e i comandamenti. 5 Rimosse pure da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e gli idoli; e sotto di lui il regno ebbe tranquillità. (2 Cronache 14:2-5 LND)

In quel tempo, tanti giudei adoravano idoli e avevano eretto altari, colonne e alti luoghi per i loro idoli. Asa comandò che fossero rimossi. Questo fu un passo drastico e molto coraggioso. Inoltre, ordinò al suo popolo di cercare l'Eterno, e di mettere in pratica la legge e i comandamenti. Quindi, usò il potere che aveva ricevuto come re per spingere il popolo ad adorare Dio. Non fece questo solo nella capitale Gerusalemme, ma in tutte le città di Giuda.

E quindi, possiamo vedere che Asa usò quello che aveva ricevuto da Dio, in questo caso la sua influenza sulla nazione, per spingere le persone ad abbandonare il peccato e ad adorare e seguire Dio.

Leggendo questo, mi fermo per chiedermi se io sto usando quello che io ho ricevuto da Dio per stimolare gli altri a conoscere e seguire Dio. In questo, Asa è un ottimo esempio per noi. Prego che possiamo imitare la sua fede e il suo cuore.

Il Cuore di Dio

Come ho detto, questo brano non solo ci aiuta a capire la vita di Asa, ma ci aiuta anche a capire come Dio opera. E voglio notare come Dio opera in Asa, e in Giuda. Leggo i versetti 6 e 7.

6 Egli costruì città fortificate in Giuda perché il paese era tranquillo. In quegli anni non ci fu alcuna guerra contro di lui, poiché l’Eterno gli aveva dato tranquillità. 7 Egli diceva a quelli di Giuda: "Costruiamo queste città e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre. Il paese è ancora a nostra disposizione perché abbiamo cercato l’Eterno, il nostro DIO; noi l’abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo tutt’intorno". Così essi si misero a costruire e prosperarono. (2 Cronache 14:6-7 LND)

È molto importante che notiamo quello che Dio sta facendo in questo brano. Asa poteva costruire città fortificate, cosa molto importante in quell'epoca, perché il paese era tranquillo. Il paese era tranquillo perché l'Eterno gli aveva dato tranquillità. È estremamente importante riconoscere che era Dio a dare pace e tranquillità a Giuda durante il regno di Asa. Noi non siamo in controllo delle nostre circostanze, e le nostre circostanze non succedono per caso. Dio è in controllo, ed è perciò importantissimo che confidiamo in Dio.

Notate che Asa dichiarava che avevano tranquillità per mezzo di Dio. Asa dava tutta la gloria a Dio, dava il merito per la pace che avevano a Dio. Facilmente, un re avrebbe potuto innalzare se stesso, ma Asa dava la gloria a Dio. Leggo di nuovo le parole che rivolse al popolo nel versetto 7.

“Il paese è ancora a nostra disposizione perché abbiamo cercato l’Eterno, il nostro DIO; noi l’abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo tutt’intorno.” (2 Cronache 14:7 LND).

Leggendo questo, mi chiedo: io do sempre la gloria a Dio? Tu dai sempre la gloria a Dio? Noi faremmo molto bene a imitare Asa in questo.

Questo versetto si conclude con le parole: “Così essi si misero a costruire e prosperarono.” La vera prosperità viene da Dio solo.

Una prova grandissima

Dio permette le prove nella vita, a volte prove durissime. Per Asa Dio permise la prova di essere attaccato da un potente nemico. Leggo i versetti 8 a 10.

8 Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravano l’arco; tutti questi erano uomini forti e valorosi. 9 Contro di loro uscì Zerah, l’Etiope, con un esercito di un milione di uomini e con trecento carri e giunse fino a Mareshah. 10 Asa uscì contro di lui, e si disposero in ordine di battaglia nella valle di Tsefathah presso Mareshah. (2 Cronache 14:8-10 LND)

Asa aveva un esercito di 580.000 uomini, senza carri. Venne contro di loro l'esercito dell'Etiope, con un milione di uomini, e in più, 300 carri. I carri erano formidabili, e anche pochi carri valevano moltissimo. 300 carri erano un numero immenso, e quindi contro quell'esercito e quei carri, ragionando umanamente, Asa avrebbe perso. Asa stava per perdere il suo regno.

Asa confida in Dio

Trovandoti in una situazione terribile, con terribili rischi che umanamente è impossibile superare, cosa faresti? In questo caso, abbiamo un ottimo esempio in Asa di come dovremmo rispondere nelle prove della vita, comprese le prove più difficili, come lo era questa prova per Asa. Notate attentamente la sua reazione ad essa. Leggo il versetto 11.

11 Allora Asa gridò all’Eterno il suo DIO e disse: "O Eterno, non c’è nessuno all’infuori di te che possa venire in aiuto nel combattimento tra uno potente e uno che è privo di forza. Soccorrici, o Eterno, nostro DIO, perché noi ci appoggiamo su di te e andiamo contro questa moltitudine nel tuo nome. O Eterno, tu sei il nostro DIO; non permettere che l’uomo prevalga su di te!". (2 Cronache 14:11 LND)

Prima di tutto, Asa guarda a Dio solo. Non cerca aiuto dagli uomini, ma si rivolge a Dio. Poi, confida totalmente in Dio. Nella sua preghiera, dichiara che l'unico che potrebbe aiutarli è Dio. Non cerca una soluzione sua, non spera negli uomini, spera totalmente in Dio.

Notate anche che nella sua preghiera, Asa glorifica Dio, riconoscendo la potenza di Dio. Asa prega, chiedendo l'aiuto di Dio in base alla loro fede in Dio. Asa vuole che Dio sia glorificato aiutandoli.

In tutto questo, Asa è un ottimo esempio per noi di come reagire quando ci troviamo in gravi problemi. Bisogna guardare a Dio, e a Dio solo. Bisogna presentarsi a Dio umilmente, riconoscendo che per conto nostro siamo privi di forza. E dobbiamo chiedere aiuto in base a chi è Dio.

Dio rispose potentemente alla preghiera di Asa, e non solo salvò Giuda dagli Etiopi, ma diede a Giuda una grande vittoria sul nemico. Dio stesso colpì gli Etiopi, che poi fuggirono. Asa e la sua gente li inseguirono e uccisero tutti, e portarono a casa un enorme bottino.

Quella che era una prova impossibile da superare, diventò una vittoria troppo grande da immaginare. Dio può fare infinitamente di più di quello che pensiamo o chiediamo. Asa aveva solo chiesto soccorso e di non perdere. Invece Dio fece molto di più, e diede loro una vittoria immensa. Quando camminiamo umilmente davanti a Dio, confidando veramente in Lui, Dio può fare più di quanto avremmo potuto mai immaginare. Leggo della loro vittoria nei versetti da 12 a 15.

12 Così l’Eterno colpì gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga. 13 Allora Asa e la gente che era con lui li inseguirono fino a Gherar. Perciò gli Etiopi furono sconfitti, e di loro non ne rimase neppure uno vivo perché essi furono distrutti davanti all’Eterno e davanti al suo esercito. Ed essi portarono via un enorme bottino. 14 Poi attaccarono tutte le città intorno a Gherar, perché il terrore dell’Eterno era caduto su di esse, e saccheggiarono tutte le città, nelle quali c’era molto bottino. 15 Assalirono pure i recinti del bestiame e portarono via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme.” (2 Cronache 14:12-15 LND)

Dio parla ad Asa tramite un profeta

Quando leggiamo l'Antico Testamento, ricordiamo che le persone di allora non avevano tutta la Bibbia, infatti, avevano molto meno di quanto abbiamo noi. E perciò, in quell'epoca, a volte Dio parlava al Suo popolo tramite profeti, e molte delle profezie sono diventate parte della Bibbia. Così, in questo caso Dio parla ad Asa tramite un profeta di nome Azariah, dando ad Asa sia un forte avvertimento, che un grande incoraggiamento, in base a come Asa risponde a Dio. Leggo 2 Cronache 15:1-7. I principi qua valgono anche per noi.

“1 Allora lo Spirito di DIO investì Azariah, figlio di Oded, 2 che uscì a incontrare Asa e gli disse: "Asa, e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! L’Eterno è con voi, quando voi siete con lui. Se lo cercate egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate egli vi abbandonerà. 3 Per lungo tempo Israele è stato senza il vero DIO, senza sacerdote che insegnasse e senza legge. 4 Ma nella loro avversità sono ritornati all’Eterno, il DIO d’Israele, l’hanno cercato ed egli si è lasciato trovare da loro. 5 In quel tempo non c’era sicurezza per quelli che andavano e per quelli che venivano, perché tutti gli abitanti dei paesi erano in grande agitazione. 6 Una nazione era schiacciata da un’altra, e una città da un’altra, perché DIO li affliggeva con sventure di ogni genere. 7 Ma voi siate forti e non lasciate che le vostre braccia si indeboliscano, perché il vostro lavoro sarà ricompensato". (2 Cronache 15:1-7 LND)

Dovremo proprio memorizzare la dichiarazione nel versetto 1. Ve lo leggo di nuovo, e prego che possiamo tutti ricordare questo punto questo è un forte principio della vita.

"L'Eterno è con voi, quando voi siete con lui. Se lo cercate egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate egli vi abbandonerà." (2 Cronache 15:1)

Dio, e Dio solo, è la fonte di ogni bene e benedizione. Quindi, se abbandoniamo Dio, se cerchiamo benedizione al di fuori di Dio, Dio ci abbandonerà. Dobbiamo ricordare questo per scegliere bene.

Però poi c'è anche la buonissima notizia: se cerchiamo Dio, Dio Si farà trovare da noi. Dio sarà con noi quando noi siamo con Lui. Questa è una meravigliosa verità. Quando noi umilmente restiamo attaccati a Dio, possiamo essere sicuri che Dio sarà con noi.

Dio ricorda ad Asa che per lungo tempo Israele è stato lontano da Dio, ma poi è ritornato, e così Dio Si è lasciato trovare da loro. Le sventure che arrivavano erano tutte da Dio, perché Dio fa tutto il necessario per farci arrivare al punto di tornare a Lui. Dio li esorta ad essere forti, con la promessa che Dio ricompenserà quello che faranno. Non c'è alcun posto nella vita più sicuro del restare nella presenza di Dio.

Questa potente promessa non valeva solo per Asa, ma vale per tutti noi. Se noi siamo con Dio, Dio sarà con noi! Dio stesso, l'onnipotente Dio, Colui che può fare tutto, sarà con noi se noi siamo con Lui. Non abbandonate il Signore, perché al di fuori di Lui non c'è alcuna benedizione. Camminiamo umilmente per fede davanti a Lui, e Dio ci benedirà secondo la Sua bontà e la Sua saggezza.

Asa rispose a queste parole da parte di Dio con grande fede, ed il suo zelo per l'Eterno fu fortificato. Leggo i versetti da 8 a 15. Notate che la sua fede in Dio fu usata per portare altri ad unirsi a lui nel vivere per Dio. Sotto la sua guida, tante persone si impegnarono a cercare veramente l'Eterno, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima. Questo fu un momento davvero benedetto nella storia di Giuda. Notate anche che a causa di ciò, ci fu grande gioia in mezzo al popolo. Leggo questi versetti, da 8 a 15.

8 Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia del profeta Oded, prese coraggio e rimosse gli idoli abominevoli da tutto il paese di Giuda e di Beniamino e dalle città che aveva espugnato nella regione montuosa di Efraim, e riparò l’altare dell’Eterno che si trovava davanti all’atrio dell’Eterno. 9 Quindi radunò tutto Giuda e Beniamino e quelli di Efraim, di Manasse e di Simeone che risiedevano con loro: infatti erano venuti a lui in gran numero da Israele, quando avevano visto che l’Eterno, il suo DIO, era con lui. 10 Così si radunarono a Gerusalemme nel terzo mese del quindicesimo anno del regno di Asa. 11 In quel tempo sacrificarono all’Eterno, dal bottino che avevano preso, settecento buoi e settemila pecore. 12 Si impegnarono quindi con un patto a cercare l’Eterno, il DIO dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima. 13 Chiunque non avesse cercato l’Eterno, il DIO d’Israele, sarebbe stato messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna. 14 Inoltre fecero un giuramento all’Eterno a gran voce e con grida di giubilo, al suono delle trombe e dei corni. 15 Tutto Giuda si rallegrò del giuramento, perché avevano giurato con tutto il loro cuore e avevano cercato l’Eterno con tutta la loro volontà, ed egli si era lasciato trovare da loro. Così l’Eterno diede loro riposo tutt’intorno. (2 Cronache 15:8-15 LND)

Quanto siamo benedetti quando camminiamo con fede e con zelo per Dio! Mi colpisce che tutto Giuda si rallegrasse del giuramento, perché avevano cercato Dio con tutta la loro volontà. Dio diede loro riposo tutto intorno, li benedisse grandemente. Solo Dio può fare questo, solo Dio può dare la vera gioia e curarci. Quanto è importante confidare totalmente in Lui e vivere pienamente per la gloria di Dio!

Per farci capire quanto Asa fosse devoto a Dio, notate quello che fece persino a sua madre, dal momento che lei aveva fatto un'immagine ad un idolo. Leggo il versetto 16.

16 Egli destituì persino Maakah, madre del re Asa, dalla sua posizione di regina, perché essa aveva fatto un’immagine abominevole di Ascerah. Quindi Asa demolì l’immagine, la fece a pezzi e la bruciò presso il torrente Kidron. (2 Cronache 15:16 LND)

Quando il nostro cuore è pienamente focalizzato su Dio, non ci compromettiamo in alcun campo della vita, neanche nei rapporti più stretti. Questo mi fa ricordare le parole di Gesù in Luca 14:26.

“"Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, moglie e figli fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.” (Luca 14:26 LND)

Veramente seguire Dio vuol dire avere Dio al primo posto in assoluto nella vita!

Passando ai versetti da 17 a 19, vediamo qualcos'altro del cuore di Asa. Leggo questi versetti.

17 Ma gli alti luoghi non furono eliminati da Israele, anche se il cuore di Asa rimase integro per tutta la sua vita. 18 Egli fece portare nella casa di DIO le cose consacrate da suo padre e le cose consacrate da lui stesso: argento, oro e vasi. 19 E non ci fu più guerra fino al trentacinquesimo anno del regno di Asa.” (2 Cronache 15:17-19 LND)

Asa è un ottimo esempio, ma non fu capace di liberare gli alti luoghi da Israele. Non aveva controllo assoluto sulle persone. Il suo cuore era integro, lui aveva totalmente abbandonato ogni forma di idolatria. E per quello che gli era stato possibile, aveva tolto l'idolatria dal paese. Però, il suo potere non era assoluto. Finché siamo in questo mondo, ci saranno battaglie. La vera vittoria totale arriverà solo quando lasceremo questo mondo. Asa si dedicava a Dio con tutto il cuore. Seguiamo il suo esempio.

2 Cronache 16: Asa commette peccato

Finora, Asa è un ottimo esempio da seguire, ma tristemente, verso la fine della sua vita cade in un peccato. Dopo anni di fedeltà, nel trentaseiesimo anno del suo regno, Dio permise che Asa fosse attaccato da Baasha, re di Israele. Le prove sono gestite da Dio, e servono per la nostra crescita. Anni prima, quando l'immenso esercito dell'Etiope attaccò Asa, egli aveva guardato solo all'Eterno, confidando in Dio, e Dio gli aveva dato la vittoria.

Questo attacco da parte di Baasha fu molto meno grave. Eppure, nonostante Asa avesse visto la fedeltà di Dio negli anni, in quest'occasione, non guardò a Dio per l'aiuto, ma agli uomini. Questo fu un grave peccato. All'inizio, la sua soluzione umana sembrò portare buon frutto. Ma in realtà, era un peccato contro Dio, che non conviene mai. Leggo 2 Cronache 16:1-6.

“1 Nell’anno trentaseiesimo del regno di Asa, Baasha, re d’Israele, salì contro Giuda e costruì Ramah, per impedire che alcuno uscisse o entrasse da Asa, re di Giuda. 2 Allora Asa tirò fuori dai tesori della casa dell’Eterno e del palazzo reale argento e oro e li mandò a Ben-Hadad re di Siria, che abitava a Damasco, dicendo: 3 "Vi sia alleanza fra me e te, come c ’era tra mio padre e tuo padre. Ecco, ti mando argento e oro; orsù, rompi la tua alleanza con Baasha, re d’Israele, affinché egli si ritiri da me". 4 Ben-Hadad diede ascolto al re Asa e mandò i capi del suo esercito contro le città d’Israele. Essi attaccarono Ijon, Dan, Abel-Maim e tutte le città-deposito di Neftali. 5 Quando Baasha seppe questo, smise di costruire Ramah e sospese i suoi lavori. 6 Allora il re Asa prese tutti quelli di Giuda, che portarono via le pietre e il legname che Baasha aveva usato per costruire Ramah e con essi egli costruì Gheba e Mitspah. (2 Cronache 16:1-6 LND)

Asa scelse di confidare negli uomini, in questo caso nel re di Siria. Così, il suo problema fu risolto. Ma ogni volta che non guardiamo a Dio arriviamo a perdere le vere benedizioni. Per avvertire Asa, Dio gli mandò un uomo di Dio. Leggo i versetti 7 e 8.

7 In quel tempo il veggente Hanani si recò da Asa, re di Giuda, e gli disse: "Poiché ti sei appoggiato sul re di Siria e non ti sei appoggiato sull’Eterno, il tuo DIO, l’esercito del re di Siria ti è sfuggito dalle mani. 8 Non erano forse gli Etiopi e i Libici un esercito smisurato con numerosissimi carri e cavalieri? Tuttavia poiché ti eri appoggiato sull’Eterno, egli li diede nelle tue mani. (2 Cronache 16:7-8 LND)

Queste parole da parte di Dio servivano a spingere Asa al ravvedimento, per farlo tornare a Dio. Dio ama benedirci, e quando manda la disciplina, è per farci tornare a Lui. Notate la meravigliosa dichiarazione che Hanani fa ad Asa, e tramite le Scritture, a noi, nel versetto 9. Ve la leggo.

9 L’Eterno infatti con i suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra per mostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da stolto; perciò d’ora in avanti avrai delle guerre," (2 Cronache 16:9 LND)

Dio ama benedire, e cerca in tutta la terra su chi può versare la Sua forza, ovvero, chi può benedire. E chi è che Dio può benedire? Chi è che Dio cerca? Dio cerca coloro che hanno il cuore integro verso Lui.

Dio sta ancora cercando chi può benedire. Dio ama benedire. Gli occhi dell'Eterno scorrono tutto il mondo, cercando persone da benedire.

Tu sei una persona che Dio sta cercando? Tu hai un cuore integro, un cuore che rimane fissato su Dio, un cuore che cerca Dio e spera in Dio? Se tu sei quella persona, Dio ama mostrare la Sua forza verso di Dio, benedicendoti, come aveva fatto per anni nella vita di Asa.

Però, in quell'occasione, Asa scelse di agire con stoltezza, cercando dagli uomini, e peggio ancora, da un pagano, quello che avrebbe dovuto cercare in Dio.

Tristemente, in quel momento, Asa si lasciò guidare dal suo orgoglio, e non si ravvide davanti a questo ammonimento. Anzi, reagì con grande stoltezza. Leggo i versetti 10 e 11.

10 Asa si indignò contro il veggente e lo fece gettare in carcere, perché si era adirato con lui per queste cose. In quel tempo Asa infierì anche contro alcuni del popolo. 11 Or ecco, le gesta di Asa, dalle prime alle ultime, sono scritte nel libro dei re di Giuda e d’Israele. (2 Cronache 16:10-11 LND)

Asa peccò. Quello che l'uomo semina, quello miete. Così, pochi anni più tardi, Asa si ammalò di una grave malattia. Nonostante questo, restò nel peccato. Leggo i versetti 12 a 14.

12 Nel trentanovesimo anno del suo regno Asa si ammalò ai piedi, e la sua malattia era molto grave: nella sua infermità però egli non cercò l’Eterno, ma ricorse ai medici. 13 Così Asa si addormentò con i suoi padri e morì il quarantunesimo anno del suo regno. 14 Lo seppellirono nel sepolcro che egli si era fatto scavare nella città di Davide lo deposero sopra un letto pieno di aromi e di vari unguenti profumati, preparati secondo l’arte del profumiere, e ne bruciarono una grande quantità in suo onore.” (2 Cronache 16:12-14 LND)

Che triste fine per un uomo che per così tanti anni aveva guardato al Signore e camminato per fede. Per quasi tutta la sua vita, Asa era stato un esempio da seguire. Ma nei suoi ultimi anni, tolse gli occhi da Dio.

Da questo, impariamo che siamo sempre capaci di cadere. Camminiamo con fede, e con timore di Dio. Restiamo attaccati a Dio.

La lezione principale che impariamo studiando la storia di Asa non viene dall'esempio di Asa, ma viene osservando come Dio opera. Questa storia ci ha fatto conoscere Dio di più.

Prima di tutto, abbiamo visto che l'unico metro che importa, l'unico metro per misurare le nostre vite è il metro di come la nostra vita viene valutata agli occhi di Dio. Tutto quello che gli uomini pensano di noi sarà dimenticato. Quello che importa è come viviamo la nostra vita davanti a Dio. Viviamo per Dio.

Abbiamo visto che quando cerchiamo Dio con tutto il nostro cuore, Dio ci cura in modo perfetto. Dio ama glorificarSi, curandoci con potenza, secondo il Suo piano perfetto. Dio Si glorifica liberandoci da prove che non potremmo mai vincere per contro nostro. Dio ha dato ad Asa riposo tutto intorno, e Dio darà a noi il vero riposo, riposo in Cristo, se abbiamo fede. Dio non delude chi spera in Lui.

Ricordate la stupenda promessa pronunciata in 2 Cronache 15:2

“L'Eterno è con voi, quando voi siete con lui. Se lo cercate, egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate, egli vi abbandonerà.”

Oh, che possiamo imparare dall'esempio buono e dall'esempio cattivo di Asa, e stare sempre con l'Eterno! Oh, che possiamo fidarci di Dio sempre, giorno per giorno! Così, Dio mostrerà la Sua forza verso di noi.