Aiuto Biblico

Salmo 5:1-12

Descrizione: Com’è la vita di fede? Salmo 5 ci mostra quello che è una vita di fede.
sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 8 gennaio 2017, – cmd tg--
parole chiavi: Salmo 5, Davide, preghiera, vita di fede, odiare il peccato, Dio odia il peccato.

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Come vive, una persona che ha vera fede in Dio, in mezzo alle difficoltà e le tentazioni che ci sono per tutti? Per camminare bene, è utile e anche importante avere una chiara idea, presa dalla Bibbia, di com’è quel tipo di vita. Così, possiamo riconoscere se stiamo camminando bene o no, perché possiamo riconoscere che cos’è un cammino per fede.

Per aiutarci in questo, guardiamo insieme il Salmo 5, che ci aiuta a capire cos’è un cammino di fede, anche in mezzo a tante difficoltà, sofferenze, e grandi tentazioni. In mezzo a tutto questo, Davide, l’autore, tiene gli occhi su Dio, ed è un esempio per noi da seguire.

Trovate il Salmo 5, e ascoltate e considerate il cuore di Davide. Poi, consideriamolo più in dettaglio.

“1 «Al maestro del coro. Per flauto. Salmo di Davide» Porgi l’orecchio alle mie parole, o Eterno; sii attento al mio lamento. 2 Ascolta la voce del mio grido, o mio Re e mio DIO, poiché a te rivolgo la mia preghiera. 3 O Eterno, al mattino tu dai ascolto alla mia voce, al mattino eleverò la mia preghiera a te e aspetterò, 4 perché tu non sei un Dio che prende piacere nell’empietà; con te non può dimorare il male. 5 Quelli che si gloriano, non potranno reggere davanti ai tuoi occhi; tu hai in odio tutti gli operatori d’iniquità. 6 Tu farai perire tutti quelli che dicono menzogne; l’Eterno detesta l’uomo di sangue e di frode. 7Ma io, per la tua grande benignità entrerò nella tua casa e adorerò nel tuo timore, rivolto al tuo santo tempio. 8 O Eterno, guidami per la tua giustizia, a motivo dei miei nemici; raddrizza davanti a me la tua via 9 perché nella loro bocca non c’è alcuna rettitudine; il loro cuore non medita altro che rovina; la loro gola è un sepolcro aperto; lusingano con la loro lingua. 10 Condannali, o DIO; non riescano nei loro disegni; scacciali per la moltitudine dei loro misfatti, perché si sono ribellati contro di te. 11 Ma si rallegrino tutti quelli che si rifugiano in te, mandino grida di gioia per sempre, perché tu li proteggi; esultino in te quelli che amano il tuo nome. 12 Perché tu, o Eterno, benedirai il giusto; tu lo circonderai con la tua grazia, come d’uno scudo.”

Consideriamo questo Salmo, in cui Davide guarda a Dio con fede, e prega per avere un aiuto in mezzo alle difficoltà.

Vv. 1,2 Richiesta

Iniziando con i primi due versetti, Davide prega Dio, chiedendo che l'ascolti. Leggo questi versetti.

1 Porgi l’orecchio alle mie parole, o Eterno; sii attento al mio lamento. 2 Ascolta la voce del mio grido, o mio Re e mio DIO, poiché a te rivolgo la mia preghiera. (Salmo 5:1,2)

Quello che noto prima di tutto in questi versetti è che Davide ha lo sguardo totalmente fissato sul Signore. Capiamo che è un momento di grande difficoltà per lui. Parla del suo lamento, e del suo grido. È chiaro che è pieno di grande difficoltà. La parola “lamento” qua non è intesa come noi la usiamo oggi, cioè non come una forma di brontolare, ma descrive quando uno si trova in grandi sofferenze e pericolo. Davide grida perché la sua situazione era grave. Quello che noto è che Davide fissa il suo cuore nel suo Signore, e guarda solo a Dio per chiedere aiuto. Davide non cerca aiuto altrove. Si rivolge a Dio, e aspetta la risposta da Dio.

La sua speranza è in Dio, è per quello che chiede a Dio di ascoltare le sue parole, di essere attento al suo lamento, e di ascoltare il suo grido.

Notate la base sulla quale chiede questo a Dio, che si trova nell'ultima frase del versetto due. Ve lo leggo di nuovo.

2 Ascolta la voce del mio grido, o mio Re e mio DIO, poiché a te rivolgo la mia preghiera. (Salmo 5:1,2)

Davide dichiara "a te rivolgo alla mia preghiera.".

Davide non cercava aiuto altrove. Rivolgeva la sua richiesta per aiuto a Dio, e a Dio solo. Quando dice “a te rivolgo la mia preghiera”, vuol dire a te, non a te più altri, ma proprio a te. Davide guardava a Dio per l'aiuto che gli serviva. Questo mi fa pensare alle parole di Gesù Cristo in Matteo 7:7.

“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.” (Matteo 7:7 LND)

Dicendo così, Gesù rende chiaro che dobbiamo chiedere con insistenza, cercare e bussare con costanza, aspettando da Dio e da Dio solo la risposta. Davide cercava Dio stesso, dicendo “a te rivolgo la mia preghiera”.

Già qui vedo un'applicazione importante per noi. Quando tu ti trovi in mezzo alle afflizioni, nelle tentazioni, quando ti trovi bisognoso, tu, ti rivolgi a Dio, e a Dio solo? O chiedi a Dio, ma poi cerchi la soluzione anche altrove, sperando un po' in Dio, e un po’ in qualche altra via? Dio vuole che noi fissiamo lo sguardo su di lui, sperando in lui solo. Vedremo che questo è il cuore di Davide. E dovrebbe essere il nostro cuore.

v.3 dichiarazione di Davide

Nel versetto 3, Davide dichiara la sua posizione davanti a Dio. In un certo senso, Davide rende chiaro a Dio il motivo per cui aspettava una risposta da Lui. Leggo il versetto 3.

3 O Eterno, al mattino tu dai ascolto alla mia voce, al mattino eleverò la mia preghiera a te e aspetterò, (Salmo 5:3)

Questo versetto ci insegna moltissimo di cosa vuol dire vivere per fede. Notate prima di tutto che questo versetto ci insegna l'importanza della costanza nella preghiera. Considerate come Davide dice che pregherà al mattino. Dicendo “al mattino” ci mostra che era la pratica di Davide di pregare ogni mattina. In questo, vedo che egli pregava con costanza. Ripetutamente la Bibbia ci insegna l'importanza della preghiera, e che sia costante. Per esempio, in 1Tessalonicesi 5:17, leggiamo:

“Non cessate mai di pregare” (1Tessalonicesi 5:17)

È importante che siamo un popolo di preghiera, che prega costantemente. Gesù parlava di questo in Luca 18, e in poi Luca 21. Vi leggo queste due versetti.

“Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi,” (Luca 18:1 LND)

Gesù Cristo ci insegna a pregare continuamente, senza stancarci. Insegna la stessa cosa in Luca 21:36. Ve lo leggo.

“Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo".” (Luca 21:36 LND)

Anche nelle Epistole troviamo comandamenti di pregare costantemente, come per esempio in Efesini 6:18

“pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi,” (Efesini 6:18 LND)

Quindi, impariamo da Davide l’importanza di pregare costantemente. Inoltre, impariamo che la preghiera dev’essere una priorità. Vediamo che era una priorità per Davide perché pregava ogni mattina.

Prendere tempo per indirizzare i nostri pensieri verso il Signore alla mattina trasforma il modo come viviamo la giornata. Se l'unica volta che io dedico del tempo al Signore è la sera, devo tener conto che dopo una notte di sonno, le verità di Dio che ho letto la notte prima non mi saranno fresche nella mente il giorno dopo. E perciò, cambia drasticamente quando il tempo che uno dedica a Dio è alla mattina. Certamente, se uno ha la possibilità di prendere tempo più volte al giorno, va benissimo. Infatti, suggerisco che si concluda la giornata con tempo dedicato alla Parola e alla preghiera. Però, è importante fare della preghiera una priorità nella vita, mettendola al primo posto, riempiendo la mente con le verità di Dio che possano essere una guida per tutta la giornata.

Questo versetto ci insegna anche che Davide pregava con fede. Notate come finisce il versetto:

"al mattino eleverò la mia preghiera a te e aspetterò." (Salmo 5:3)

Quando Davide finiva di pregare, aspettava l'Eterno. Aspettare Dio vuol dire continuare a focalizzarsi su Dio, sperando in lui per la risposta. Vuol dire non cercare altrove. È come una sposa, quando il fidanzato è lontano, magari nella guerra, e lei lo aspetta. Lei non va da altri uomini. Lei non cerca altri. Lei aspetta lui. Aspettare dà il senso di restare fedele, di focalizzarsi su quella persona come l’unico che può rispondere e può aiutare. Uno che aspetta l'Eterno ha pace, non si agita, ma piuttosto crede che Dio risponderà, e Lo aspetta con pazienza, sicura che Dio risponderà nel modo giusto al momento giusto.

Se io prego, ma poi finita la preghiera comincio ad agitarmi e a preoccuparmi su come posso ottenere quello per cui ho pregato, non sto aspettando Dio. Invece, aspettare Dio vuol dire avere fede che Dio risponderà, nel momento giusto, e nel modo giusto. Tu, preghi con fede? Tu preghi, e poi aspetti Dio? Oppure, preghi, ma poi cominci a pensare a tutt'altro, e non ti stai focalizzando su Dio?

La preghiera che Dio ascolta è la preghiera fatta con fede, che vuol dire che chi prega dopo la preghiera aspetta Dio. Non sta lì insistendo, perché confida che Dio ha sentito, e che risponderà nel modo giusto.

vv. 4-6 Dio odia il peccato

Passiamo ora ai versetti 4,5, e 6. In questi versetti, Davide dichiara quanto Dio odia il peccato, e anche i peccatori.

È molto importante che comprendiamo quanto Dio odia il peccato. Tanti parlano del fatto che Dio è amore e, certamente, Dio è amore. L'amore di Dio è un suo attributo fondamentale. Ma è anche fondamentale che Dio è santo, e alla luce della Sua Santità, Dio odia il peccato. Infatti, tanti brani della Bibbia parlano del fatto che Dio odia i peccatori. Vediamo di nuovo i versetti 4 a 6.

4 perché tu non sei un Dio che prende piacere nell’empietà; con te non può dimorare il male. 5 Quelli che si gloriano, non potranno reggere davanti ai tuoi occhi; tu hai in odio tutti gli operatori d’iniquità. 6 Tu farai perire tutti quelli che dicono menzogne; l’Eterno detesta l’uomo di sangue e di frode. (Salmo 5:4-6)

Notate i termini che Davide usa, guidato dallo Spirito Santo, per descrivere Dio. Dichiara che Dio non prende piacere nell'empietà, che con Dio il male non può dimorare. Dio non permette il male, il peccato, alla sua presenza. Nel versetto 5 impariamo che gli orgogliosi non potranno reggere davanti a Dio, e poi, una dichiarazione forte. Dice che Dio ha in odio tutti i peccatori, che è il significato della frase “gli operatori d'iniquità”. Poi, dice che Dio farà perire tutti i bugiardi, poiché Dio detesta l'uomo di sangue e di frode.

Questo linguaggio estremamente forte descrive Dio mentre normalmente la parola che lo descrive è amore. È vero che Dio è amore, ma è anche vero che Dio odia il peccato, e come dichiara questo versetto, odia tutti gli operatori d'iniquità.

Quando pensiamo al peccato, non dobbiamo limitarci a quei peccati che fanno gli altri, ma che non facciamo noi. Dio odia ogni peccato.

Il versetto 5 parla di "quelli che si gloriano". Questa è una descrizione di chi è orgoglioso, di chi cerca di innalzarsi, di chi cerca attenzione per sé stesso. In 2Timoteo 3:2,4, leggiamo un elenco dei terribili peccati che ci saranno alla fine dei tempi, e siamo nella fine dei tempi. Mentre leggo quei versetti, notate che parla di coloro che si gloriano, coloro che innalzano loro stessi. Ascoltate mentre leggo 2Tim 3:1,2,4.

“1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, ... 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio,” (2Timoteo 3:1,2,4 LND)

Notate che dice “amanti di se stessi, vanagloriosi, superbi,” e poi, “orgogliosi, amanti dei piaceri”. Questi termini descrivono una realtà che è del tutto normale oggi. Per esempio, oggi c'è tantissima enfasi sull'apparenza personale. Il modo di vestire, i capelli, i tatuaggi, e cose simili sono tutte cose per le quali uno focalizza su se stesso. Questo è essere vanagloriosi. Gesù dichiara che il comandamento più grande è di amare Dio con tutto il cuore, e poi, di amare il prossimo come te stesso. Invece oggi, la società insegna di cercare di innalzare sé stesso a tutti i costi. In Salmo 5, quando parla di quelli che si gloriano, sta descrivendo quello che è normale oggi.

Oggi, c'è tanta enfasi sul cercare la gloria per se stesso, anziché cercare la gloria per Dio. E chi vive così non potrà reggere davanti gli occhi di Dio. Sarà rigettato da Dio. La fede in Dio non è vera fede se la persona vuole gloria per sé stessa.

I versetti da 4 a 6 del Salmo 5 parlano del fatto che Dio ha in odio i peccatori, che farà perire quelli che mentono, e che Dio detesta l'uomo di sangue e di frode. Quanto è importante che comprendiamo quanto Dio odia il peccato, e quanto è abominevole davanti a lui.

Se noi veramente abbiamo fede in Dio, se la nostra speranza è in Dio, allora, anche in noi dobbiamo odiare il peccato. Anche noi dobbiamo vedere il peccato come abominevole. Anche noi dobbiamo essere come Lot. Lot viveva a Sodoma, circondato dal peccato, come noi oggi siamo circondati dal peccato. Leggo del suo cuore in 2Pietro 2:6-8.

“6 e condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, e le fece un esempio per coloro che in avvenire sarebbero vissuti empiamente, 7 e liberò invece il giusto Lot, oppresso dalla condotta immorale di quegli scellerati 8 (quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, tormentava ogni giorno la sua anima giusta a motivo delle loro opere malvagie),” (2Pietro 2:6-8 LND)

Un frutto della vera salvezza è di essere aggravato dal peccato, perché il nostro Dio è aggravato dal peccato. La vera salvezza crea un cuore che odia il peccato, perché il nostro Dio odia il peccato. Oh, che possiamo rispecchiare Dio in questo, come faceva Davide!

v.7 l'impegno di Davide

Nel versetto 7, Davide riconosce che è salvato per grazia. Riconosce che anche lui era un peccatore, ma che è stato salvato per grazia, e per questo, sa che passerà l'eternità con Dio. Leggo il versetto 7.

7 Ma io, per la tua grande benignità entrerò nella tua casa e adorerò nel tuo timore, rivolto al tuo santo tempio. (Salmo 5:7)

Quello che noto in questo versetto è che si Davide sa che è salvato per grazia, non per merito. Egli sa di passare l'eternità con Dio non per qualche merito suo, ma per la grande benignità di Dio. Quando lui dice che adorerà Dio, entrerà nella casa di Dio per la grande benignità di Dio, è una dichiarazione che la sua salvezza è per grazia, non per opere, non per merito suo.

La vera salvezza comprende riconoscere che la salvezza è per grazia. Chi pensa di meritare il bene da Dio, non ha ancora capito il proprio peccato, e non ha capito la grazia. Non è possibile essere salvato se uno pensa di meritare la salvezza.

Questo versetto ci insegna anche che avere la vera salvezza vuol dire voler adorare Dio, e vuol dire avere timore di Dio. La vera salvezza ci spinge a voler adorare il grande Dio che ci ha salvato. Quando uno riconosce che è sotto condanna, e che questo è giusto, perché riconosce il suo peccato, ma poi riconosce che in Gesù Cristo c'è il perdono, e si aggrappa a Gesù Cristo per quel perdono, e per fede accetta il perdono, e sa di essere salvato, quella persona non può fare a meno di voler adorare e ringraziare il Dio della sua salvezza!

Quando riconosciamo la realtà del peccato, la grande santità di Dio, e quanto siamo mancanti davanti a Dio, allora, questa conoscenza ci spinge ad avere timore e riverenza per Dio.

vv.8,9 Richiesta per aiuto

Nei versetti 8 e 9, Davide chiede aiuto a Dio. Davide si trovava in mezzo a grossi problemi e pericoli. Il suo pericolo più grande erano le tentazioni che potevano farlo cadere nel peccato, lontano da Dio. Davide non confidava nelle proprie forze, ma guardava a Dio per aiuto, chiedendo aiuto a Dio in questi versetti. Leggo i versetti 8 e 9.

8 O Eterno, guidami per la tua giustizia, a motivo dei miei nemici; raddrizza davanti a me la tua via 9 perché nella loro bocca non c’è alcuna rettitudine; il loro cuore non medita altro che rovina; la loro gola è un sepolcro aperto; lusingano con la loro lingua.(Salmo 5:8,9)

In questi versetti, Davide riconosce il suo bisogno d'aiuto. In effetti, Davide riconosce il suo bisogno d'aiuto in tutto questo Salmo, perché inizia il Salmo parlando del fatto che prega Dio e chiedendo a Dio di ascoltarlo. Dichiarava di pregare al mattino, e poi aspettare l'Eterno. Qui, Davide fa una richiesta specifica. Questa richiesta è la stessa richiesta che anche noi dovremmo fare a Dio. Davide chiede a Dio di guidarlo per la sua giustizia. Chiede a Dio di raddrizzare la via di Dio per lui in modo da poter camminare per quella via.

In altre parole, Davide chiede a Dio un aiuto divino in modo da poter camminare in modo giusto e santo. Davide riconosceva che i suoi nemici potevano essere un inciampo per lui, portandolo a peccare. Avendo timore e riverenza per Dio, voleva camminare in santità, e perciò, prega chiedendo a Dio la Sua guida, in base alla giustizia di Dio.

Tu, giorno per giorno, preghi Dio chiedendo la sua guida affinché tu possa camminare per la giustizia di Dio? Quando ti trovi davanti a situazioni in cui spesso sei caduto nel peccato, ti fermi a pregare chiedendo a Dio di guidare i tuoi passi? Davide sapeva di poter peccare, ma non voleva peccare. Perciò, una parte delle sue preghiere giornaliere erano una richiesta di protezione dal peccato. Questo fa parte anche di quello che Gesù ci insegna nel Padre Nostro, quando ci insegna a pregare:

"E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno," (Matteo 6:13)

Prego che tutti noi impariamo l'importanza di chiedere a Dio di guidarci affinché possiamo evitare il peccato.

Voglio solo menzionare come Davide descrive i suoi nemici. I suoi nemici erano coloro che erano pieni di peccato, e perciò Davide sapeva che potevano indurlo a peccare. Davide focalizzava la sua attenzione su quanto era grave il loro peccato. Un modo per evitare il peccato, e le influenze dei peccatori nella nostra vita, è di focalizzarsi sui loro peccati, e riconoscere quanto sono abominevoli a Dio. Questo ci aiuta a non essere trascinati dietro l'inganno.

v.10 Preghiera per il giudizio

Nel versetto 10, Davide chiede a Dio di venire a giudicare il mondo. Chiede questo chiedendo a Dio di condannare i malvagi. Leggo il versetto 10.

10 Condannali, o DIO; non riescano nei loro disegni; scacciali per la moltitudine dei loro misfatti, perché si sono ribellati contro di te. (Salmo 5:10)

Ricordate che nel versetto 7 Davide riconosceva che era salvato per grazia. Perciò qui, chiedendo la condanna degli uomini peccatori non si mette in una posizione di orgoglio, ma ha un desiderio che la giustizia di Dio sia adempiuta. Il peccato di questi uomini contro Dio pesava sull’animo di Davide. Notate che lui parla del fatto che questi uomini si erano ribellati contro di Dio. A volte, ci aggrava questo o quell'altro peccato negli altri quando fa male a noi. Ma quello che pesava su Davide era che gli uomini erano ribelli a Dio. Quanto è importante essere aggravato per tutto quello che non dà gloria a Dio. Se tu vuoi crescere, prega di avere un cuore che è più sensibile al peccato contro Dio.

vv.11,12 Preghiera per i credenti

Nei versetti 11 e 12, Davide prega per i credenti. Nella sua preghiera, vediamo il cuore che anche noi dovremmo avere, per tutti coloro che fanno parte del corpo di Cristo. La sua preghiera è un modello per come dovremmo noi pregare. Leggo i versetti 11 e 12.

11 Ma si rallegrino tutti quelli che si rifugiano in te, mandino grida di gioia per sempre, perché tu li proteggi; esultino in te quelli che amano il tuo nome. 12 Perché tu, o Eterno, benedirai il giusto; tu lo circonderai con la tua grazia, come d’uno scudo.”(Salmo 5:11,12)

Davide prega che quelli che si rifugiano in Dio, ovvero i veri credenti, possano avere gioia. È utile notare come egli descrive i credenti: sono "coloro che si rifugiano in te". Abbiamo detto nella prima parte di questo sermone che Davide aspettava l'Eterno. In altre parole, trovava il suo rifugio in Dio, non cercava altrove. Cercava il suo aiuto e la sua salvezza solo in Dio. Cristo Gesù è l'unico rifugio per un vero credente. Non esiste una salvezza che è Cristo più qualcos'altro. Non si può avere Cristo più i santi, o Cristo più le nostre buone opere, o Cristo più i sacramenti. Aveva vera fede in Gesù vuol dire il rifugiarsi in Cristo Gesù solo e nella sua opera sulla croce.

Allora, Davide prega che tutti quelli che si rifugiano in Dio possano rallegrarsi, ovvero possano avere gioia. Anzi, prega che possano mandare gridi di gioia per sempre.

Nel Nuovo Testamento, impariamo che la fonte della nostra gioia è nel Signore, il Signore Gesù! Per esempio, in Filippesi 3:1 e poi 4:4 leggiamo, parlando del Signore Gesù Cristo:

“Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una salvaguardia.” (Filippesi 3:1)
“Rallegratevi del continuo nel Signore lo ripeto ancora: Rallegratevi.” (Filippesi 4:4 LND)

Ricordate che la parola tradotta come “rallegratevi” in greco è la parola per “gioire”. Noi possiamo gioire nel Signore Gesù Cristo in ogni circostanza. In Giovanni 15, Gesù ci insegna a dimorare in lui per poter portare molto frutto. E poi ci dichiara nel versetto 11:

“Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:11 LND)

Davide pregava che coloro che si rifugiano in Dio possano avere gioia sempre, e Gesù Cristo ci spiega che per avere quella gioia, dobbiamo dimorare in lui, pregando di portare frutto. C'è gioia nella salvezza per chi dimora in Cristo.

Poi, Davide spiega che il motivo per cui i veri credenti possono mandare grida di gioia per sempre e perché Dio li protegge.

O tu che hai fede in Gesù Cristo, fermati a considerare questa meravigliosa verità! Il nostro Signore ci protegge in ogni situazione. Questo non vuol dire che non verranno le prove; verranno. Ma vuol dire che Dio sarà con te nelle prove, e che ti fortificherà, e ti libererà. Ascoltate le parole dell'apostolo Paolo, poco prima che fosse messo a morte. Sta scrivendo la sua ultima Epistola, a Timoteo. Vi leggo 2Timoteo 4:17,18.

“17 Il Signore però mi è stato vicino e mi ha fortificato, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a compimento e tutti i gentili l’udissero; ed io sono stato liberato dalle fauci del leone. 18 Il Signore mi libererà ancora da ogni opera malvagia e mi salverà fino a portarmi nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.” (2Timoteo 4:17-18 LND)

Paolo sapeva che sarebbe stato liberato da ogni opera malvagia. Era stato liberato, anche se era stato condannato a morte. Ma Paolo sapeva che Dio è sovranamente in controllo. E quindi tutto andava secondo il piano che Dio aveva per curare Paolo.

Dio protegge perfettamente tutti coloro che hanno fede in lui. Se tu sei in Cristo Gesù, se Gesù Cristo è il tuo Signore e Salvatore, tu puoi sapere che Dio ha cura di te, e ti proteggerà da ogni male che non è per il tuo bene eterno. Tu puoi esultare nel Signore Gesù, se tu ami il suo nome.

Nella preghiera del Padre Nostro, Gesù ci insegna ad iniziare la preghiera con la richiesta:

“sia santificato il tuo nome”(Matteo 9:6)

Un frutto della vera salvezza è di amare il nome di Dio, e desiderare che il suo nome sia santificato.

Davide chiude questa preghiera con la meravigliosa affermazione che possiamo pregare anche noi. Leggo di nuovo il versetto 12.

12 Perché tu, o Eterno, benedirai il giusto; tu lo circonderai con la tua grazia, come d’uno scudo.” (Salmo 5.12)

Dio benedice il giusto, e lo farà sempre. Il giusto è chi è stato perdonato per mezzo della fede in Gesù Cristo. Dio non solo lo benedirà sempre, ma lo circonderà con la sua grazia, come uno scudo. Chi è in Cristo sarà ricolmo della grazia di Dio.

Chi è in Cristo avrà la protezione di Dio come uno scudo che protegge da ogni male che non sia secondo il piano di Dio per quel credente. Quanto possiamo gioire per questa verità!

Conclusione

E allora, queste sono le verità principali di questo Salmo di Davide. Che esempio per noi di cosa vuol dire vivere per fede!

Seguiamo l’esempio di Davide. Cerchiamo Dio costantemente. Cerchiamo Dio come priorità. Cerchiamo Dio ogni mattina. Cerchiamo Dio con fede, aspettandoLo. Confidiamo in Dio: Egli risponderà, al momento giusto, nel modo giusto.

Riconosciamo che Dio odia il peccato. Odiamo il peccato, e preghiamo di poter camminare nella via di Dio, in ogni campo della vita, ricordando che siamo salvati per grazia, per mezzo della fede in Gesù Cristo. Preghiamo gli uni per gli altri.