Aiuto Biblico

Un cuore fissato sul Dio

Salmo 63

Descrizione: Tramite l'esempio di Davide, possiamo imparare a guardare a Dio anche nelle difficoltà
sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 29 novembre 2020, – cmd es –
parole chiavi: pace nelle prove, difficoltà, pensieri giusti, cercare Dio

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Ci sono molti aspetti importanti nella vita cristiana. Per esempio, è importantissimo avere una dottrina corretta, perché una dottrina sbagliata, prima o poi produce sempre dei problemi spirituali nella vita o nella chiesa. Buona dottrina è fondamentale.

È anche fondamentale avere una vita di santità. Dio è santo, e solo se camminiamo in santità possiamo avere comunione con Dio.

È anche essenziale avere una vita impegnata nel servire il Signore. Cristo Gesù ci ha salvati affinché fossimo zelanti nelle buone opere. Questo deve fare parte della vera salvezza.

Però, c'è qualcosa che è ancora più fondamentale, ed è di avere un cuore che desidera Dio, un cuore che vuole avvicinarsi a Dio sempre di più, e godere la comunione con Dio. La vera vita cristiana è di essere in un rapporto personale con Dio, e di desiderare Dio più di qualsiasi altra cosa. Questo è il primo amore di cui leggiamo in Apocalisse 2.

Ci sono tanti Salmi che ci aiutano a capire il cuore che ci serve. Guardiamo insieme Salmo 63, che ci aiuta a capire come avere un cuore concentrato su Dio.

Il contesto

Sembra che questo Salmo fosse scritto da Davide mentre fuggiva da suo figlio Absalom. Era un momento estremante difficile. Che cosa desiderava Davide in quel momento? Che cosa dobbiamo noi desiderare nei momenti difficili? Guardiamo l’esempio di Davide.

Ricordate che quello che l’uomo semina, quello raccoglie. In un certo periodo della sua vita, Davide ha tolto gli occhi da Dio. Commise adulterio. Poi, Davide ha ucciso il marito di quella donna, per nascondere il suo peccato. In quel periodo, non stava guidando bene i suoi figli, e non era un buon esempio per loro.

Dopo, Davide fu veramente pentito, e anche perdonato da Dio. Però, quello che aveva seminato è rimasto. Vari anni più tardi, un dei suoi figli stuprò la sorellastra, e poi quel figlio stesso fu ucciso da Absalom, un altro figlio di Davide, che poi fuggì da suo padre Davide. Dopo molto tempo, gli fu permesso di ritornare a Gerusalemme. Là, man mano, con furbizia conquistò il cuore del popolo. Ad un certo punto, con l’appoggio dell’esercito dalla sua parte, si proclamò re, e Davide dovette fuggire nel deserto per salvare la sua vita. Quanto dobbiamo odiare il nostro peccato, e riconoscere che seminare male porterà del male.

Quando Davide scrisse questo Salmo, si trovava nel deserto, in grande pericolo, lontano dal palazzo e lontano dal tempio di Dio. La nazione sulla quale aveva regnato da tanti anni lo aveva abbandonato, e l'esercito, sotto la guida di Absalom, cercava di ucciderlo. Perciò, questo Salmo fu scritto in un momento in cui Davide stava attraversando gravi problemi.

Quindi, questo Salmo ci aiuta a capire il cuore che possiamo avere anche quando ci troviamo nelle grandi difficoltà della vita.

Ognuno di noi ha momenti o periodi di grandi problemi di vari tipi. La domanda è: Che cosa cerchiamo in quei momenti? In questo Salmo, Davide è un esempio per noi di come vivere.

Davide cerca Dio

Iniziamo, leggendo Salmo 63:1-8, che è la prima parte del Salmo. Notate il suo cuore mentre leggo. È il cuore che dobbiamo avere noi.

“1 «Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda.»
O DIO, tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te; a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua. 2 Così ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria. 3 Poiché la tua benignità vale più della vita, le mie labbra ti loderanno. 4 Così ti benedirò finché io vivo e nel tuo nome alzerò le mie mani. 5 L’anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra giubilanti. 6 Mi ricordo di te sul mio letto, medito su di te nelle vigilie della notte. 7 Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali. 8 L’anima mia si tiene stretta a te; la tua destra mi sostiene.” (Salmo 63:1-8 LND)

Nel deserto

Davide si trovava nel deserto di Giuda, fuggendo per salvare la sua vita con pochi seguaci. Davide descrive il deserto in cui si trovava come un’arida terra. Era un luogo molto inospitale. Probabilmente, questo era il periodo più terribile e più triste della vita di Davide.

Anche nella nostra vita, Dio permette periodi in cui ci troviamo in una specie di deserto, ovvero, momenti di grande difficoltà. In questo Salmo, Davide ci mostra come reagire in questi momenti, dove guardare, in che cosa sperare.

Tu sei il mio Dio

Davide inizia questo Salmo con una dichiarazione profonda, che solo chi è un vero credente può dire in verità. Leggo la prima parte del versetto 1.

“O DIO tu sei il mio DIO...” (Salmo 63:1 LND)

Davide dichiara: “...Tu sei il MIO Dio.” Nulla è più meraviglioso che avere Dio stesso come il TUO Dio, il sovrano Dio che è il Tuo Dio e ha cura di te.

In mezzo ai suoi problemi terribili, Davide meditava sul fatto che DIO, il sovrano Creatore dell'universo, era il SUO Dio.

Nonostante che tante religioni dicono che Dio è Dio di tutti, in realtà, a causa dei nostri peccati siamo separati da Dio. Di natura siamo figli d’ira, non figli di Dio. Il nostro peccato è una barriera fra noi e Dio, e né la religione né le buone opere possono togliere questa barriera.

Però, se uno si ravvede e crede in Gesù Cristo, viene perdonato e riconciliato con Dio. Dio diventa il suo Dio. In Romani 5:10 leggiamo che i credenti veri sono stati riconciliati con Dio per mezzo della morte di Gesù Cristo. Parla a chi aveva già ricevuto Cristo.

“10 Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.” (Romani 5:10 LND)

Quando una persona viene riconciliata con Dio, allora, Dio diventa il suo Dio, perché inizia un rapporto personale, un legame stretto che durerà per tutta l'eternità. Chi si aggrappa a Gesù Cristo diventa un figlio di Dio; per lui, Dio diventa veramente Padre. Leggo Romani 8:15.

“15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: "Abba, Padre". ” (Romani 8:15-16 LND)

Chi ha Cristo, è diventato un vero figlio di Dio, e Dio diventa il suo Dio. Non c’è dichiarazione più meravigliosa che poter dire con verità: Dio è il MIO Dio.

Quindi, in mezzo a questa prova terribile, Davide meditava sulla verità che Dio è il SUO Dio. Nessuna prova o sofferenza o difficoltà può togliere la realtà di un rapporto personale con Dio per mezzo di Gesù Cristo. Se tu hai Cristo come Signore e Salvatore, puoi trovare gioia in qualsiasi difficoltà, ricordando che Dio è il tuo Dio. Se Dio non è il tuo Dio, ravvediti e aggrappati a Cristo, finché c’è tempo.

Ti cerco all’alba

Andiamo avanti, perché non basta solo sapere che Dio il nostro Dio. Vi rileggo il versetto 1.

“O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.” (Salmo 63:1 LND)

Davide sapeva già di appartenere a Dio, però continuava a cercare Dio con grande impegno.

Se Davide già aveva Dio come il suo Dio, perché Lo doveva cercare ancora? Per capire questo, consideriamo il matrimonio. Serena è già mia moglie. Posso dirle, in verità, tu sei mia moglie. Però, per godere la comunione con lei, devo cercarla. Devo impegnarmi a prendere tempo con lei. Il fatto che è già veramente mia moglie, pur essendo una cosa meravigliosa in sé, non toglie il fatto che per godere la comunione con lei, devo cercarla.

Nello stesso modo, per godere le benedizioni di Dio, dobbiamo cercarLo. Davide sapeva questo, e cercava Dio.

Notate poi quando Davide cercava Dio. “Io ti cerco al mattino.” Prima di qualsiasi altro impegno della giornata, Davide cercava Dio.

Dio era così prezioso per Davide che non poteva aspettare per cercare Dio. Lo cercava già dal mattino, che indica l'alba. Però, c’è anche da dire che Dio era così speciale per Davide proprio perché Davide Lo cercava come prima priorità. In realtà, quello che cerchiamo con più impegno diventerà la cosa più preziosa per noi. Perciò, se cerchiamo Dio prima di ogni altra cosa, prima in importanza, prima in come usiamo il nostro tempo, mettendoLo al primo posto nel nostro cuore, Dio sarà veramente la cosa più preziosa per noi, non solo con le parole, ma con i fatti.

La parola “cercare” indica un vero impegno. Ripetutamente nella Bibbia Dio comanda agli uomini di cercarLo, dicendo che chi Lo cerca con tutto suo cuore Lo troverà. Bisogna cercare Dio per ottenere la salvezza, e poi si deve continuare a cercare Dio, per approfondire il rapporto con Lui, proprio come un marito deve cercare la moglie per approfondire il rapporto con lei.

Veramente cercare richiede concentrazione, richiede impegno, richiede tutto il tuo essere. Chi cerca un tesoro terreno, deve cercare con tutto il suo cuore per trovarlo. Eppure, ogni tesoro terreno sarà perso. Similmente, chi cerca Dio deve cercarLo con tutto il suo cuore. Chi trova Dio, Lo godrà per tutta l’eternità.

Tu, cerchi Dio con tutto il tuo cuore? Lo cerchi con un vero impegno, che supera l’impegno che hai per ogni altra cosa? Solo così puoi veramente godere la benedizione della comunione con Dio.

L’anima assetata

Questo versetto descrive il cuore che Davide usava nel cercare Dio.

O DIO, tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te; a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.” (Salmo 63:1 LND)

L’anima di Davide era assetata di Dio.

Davide, che si trovava nel deserto, conosceva il deserto da quando era giovane. Perciò, capiva bene il senso di essere veramente assetato. In quella condizione, vuoi una cosa sola: l’acqua. Nulla ti soddisferà se non l’acqua. Ed era così che Davide desiderava Dio. Sapeva che solo Dio poteva soddisfare il suo cuore.

Tutte le belle cose del mondo, i rapporti, le esperienze, l’approvazione degli uomini, il successo, i piaceri, le cose materiali, NULLA può soddisfare la tua anima, il tuo cuore, se non Dio solo.

Perfino il corpo di Davide languiva pensando a Dio, tanto grande era il suo desiderio per Dio. Davide si trovava in un deserto, in arida terra, senz’acqua. La sua situazione fisica rispecchiava la situazione della sua anima, e Davide voleva essere rinfrescato alla presenza di Dio.

È importante notare che nonostante che Davide si trova in grande pericolo di vita, quello che desiderava più di tutto non era di essere liberato dalla sua situazione, ma era di avere più di Dio.

Il credente più benedetto è il credente che vuole Dio più di qualsiasi altra cosa. Quando vogliamo la soluzione di un problema, o qualsiasi altra cosa, più di quanto vogliamo Dio, il nostro cuore non sarà soddisfatto. Prego che possiamo capire che solo Dio può soddisfare i nostri cuori, e che possiamo desiderare più di Dio.

Contemplare Dio

Forse, stai pensando che per quanto vorresti avere un cuore come Davide, per essere onesto, non hai minimamente quel fortissimo desiderio per Dio sopra ogni altra cosa. Infatti, quel desiderio non arriva naturalmente. Però, la prossima dichiarazione di Davide ci aiuta a capire in che modo Davide poteva avere quel cuore, e come possiamo averlo anche noi. Leggo il versetto 2.

“Così ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria.” (Salmo 63:2 LND)

Quando Davide era a Gerusalemme, andava sempre al Tempio, cioè nel santuario, dove si adorava Dio. Là, Davide contemplava Dio. Davide ammirava Dio, contemplava la forza di Dio e la sua gloria.

Dio ci insegna chiaramente nel Nuovo Testamento che Egli non dimora in alcun edificio. Non esiste alcun santuario in cui si può trovare Dio. Piuttosto, Dio dimora nell'adorazione del suo popolo. Se vuoi stare nella presenza di Dio, contempla la sua forza e la sua gloria, e adora Dio.

Come Davide, il modo di avere un cuore per Dio è di ammirare Dio, e contemplare la sua forza e la sua gloria.

Una parte essenziale di questo è di leggere la Bibbia e meditare sulle verità in Essa, pregando e parlando di Dio con altri credenti, e adorando Dio con altri.

Il punto fondamentale in questo passo è l'importanza di contemplare Dio, meditare sulla sua persona e sui suoi attributi e sulle sue opere. Contemplando Dio, il nostro cuore sarà attirato verso di Lui, e poi, sarà soddisfatto in Lui.

Quindi, è fondamentale meditare su chi è Dio, ovvero, riempire i nostri pensieri di Dio. Questa è una scelta che dobbiamo fare ogni giorno.

Alla luce di questo, chiedo a ciascuno: Tu, di che cosa riempi i tuoi pensieri? Su che cosa mediti in questi giorni?

Mediti suoi problemi della vita, ripassi i problemi volta dopo volta nella tua mente? Oppure, riempi i tuoi pensieri con i tuoi progetti, con quello che vuoi compiere e che hai da fare? Forse pensi molto a qualcosa che vorresti ottenere o comprare? Se riempi i tuoi pensieri con le cose di questa terra, non stai contemplando Dio. E il tuo cuore non sarà soddisfatto.

Devi riempire i tuoi pensieri di Dio, e come diceva Davide, contemplare la forza e la gloria di Dio.

Ci sono tanti modi di vedere la forza di Dio. Per esempio, quando ci umiliamo, allora vediamo la potenza di Dio che opera in noi. Vediamo più della forza di Dio quando conosciamo sempre di più la Parola di Dio, e anche quando passiamo più tempo con altri credenti parlando insieme dell’opera di Dio.

O cari amici, uno dei motivi per cui non abbiamo un cuore assetato di Dio è perché non meditiamo abbastanza su Dio. Piuttosto, riempiamo la nostra mente con tutt’altro che il Signore.

Ravvediamoci di questo, e cambiamo a cosa pensiamo. Allora i nostri cuori cambieranno, e avremo la gioia di avere più di Dio in Cristo.

La benignità di Dio vale più della vita

Passiamo ora al v. 3, per capire di più del cuore di Davide.

3 Poiché la tua benignità vale più della vita, le mie labbra ti loderanno.” (Salmo 63:3 LND)

Nonostante che Davide si trovasse in pericolo di vita, preferiva la benignità di Dio che la vita stessa. Davide sapeva che, il meglio che la vita terrena potesse offrirgli non era minimamente paragonabile alla benignità di Dio. Troviamo la benignità di Dio, non principalmente nelle cose terrene che Dio ci dà, ma nella comunione con Dio stesso. Questo vuol dire che anche chi perde tutte le benedizioni terreni: la salute, i beni materiali, le persone care, può comunque avere ricca comunione con Dio, e perciò, godere la benignità di Dio.

Visto che Davide meditava su Dio, e contemplava la forza e la gloria di Dio, egli capiva il grande valore della benignità di Dio.

E perciò, Davide poteva dire: le mie labbra ti loderanno. Quando qualcuno o qualcosa ci è preziosa, vogliamo parlare di quella persona o quella cosa. È naturale voler elencare le qualità di quello che ci è più prezioso. E perciò, Davide voleva lodare Dio.

È importante capire che non c’è spazio nel nostro cuore sia per lodare Dio, sia per mormorare, brontolare, criticare, ed essere negativi. Se mormoriamo e siamo negativi non ci sarà spazio nel nostro cuore per lodare Dio veramente. Similmente, se meditiamo su Dio e Lo lodiamo di cuore, non avremmo spazio per lamentarci e per essere negativi.

Davide aveva scelto la via di lodare Dio anziché lamentarsi, nonostante che si trovasse in una situazione terribile, pericolosa, e dolorosa.

E tu, cosa scegli di fare quando ti trovi in situazioni difficili?

Questo ci porta al v.4:

“Così ti benedirò finché io vivo e nel tuo nome alzerò le mie mani.” (Salmo 63:4 LND)

Per Davide, lodare Dio, che è il senso di benedire Dio, non era qualcosa da fare ogni tanto. Piuttosto, Davide benediceva Dio sempre, e lo faceva finché era in vita.

La vita di un vero credente dev’essere una vita di lode, non solo la domenica, ma giorno per giorno, finché siamo su questa terra. Poi, quando arriveremo alla presenza di Dio in cielo, avremo il privilegio di adorarlo e lodarlo per tutta l’eternità.

L’anima saziata

Finora abbiamo visto che nonostante le sue grande difficoltà, Davide riempiva i suoi pensieri pensando di Dio. Anziché meditare sui suoi problemi, meditava sulla forza e sulla gloria di Dio. Lodava Dio con le sue labbra.

Qual è stato il risultato di tutto questo? Che risultato avrai tu, se vivi così? Vi leggo il v.5, che ci spiega quello che avrà chi medita su Dio.

5 L’anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra giubilanti.” (Salmo 63:5 LND)

Scegliendo di meditare su Dio, e di contemplare la persona e la forza e la gloria di Dio, l'anima di Davide era pienamente saziata, come uno si sazia con midollo e grasso. Questo lo portò a lodare Dio con labbra giubilanti, ovvero, con grande gioia.

In quel tempo, i cibi più ricchi e più prediletti erano il grasso e il midollo. Chi mangiava grasso e midollo rimaneva totalmente soddisfatto, sia di gusto, sia di sazietà. Chi fissa gli occhi e il cuore su Dio rimane saziato totalmente da Dio. L'anima più assetata può essere pienamente soddisfatta contemplando e lodando Dio.

Solo Dio, in Gesù Cristo, il tuo cuore e la tua anima possono essere saziati. È in Gesù Cristo che vediamo il Padre. Saremo saziati in Cristo Gesù quando abbiamo stretta comunione con Lui.

Gesù ci offre vera, intima comunione. Vediamo un esempio di questo in Apocalisse 3:20, in cui Gesù parla ai credenti:

“Ecco, io sto alla porta e busso, se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.” (Apocalisse 3:20 LND)

Cenare con Gesù Cristo rappresenta avere stretta comunione con Lui. È la comunione con Cristo che sazia l'anima. Troviamo questo stesso pensiero in Cantico dei Cantici 2.4

“Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me è amore.” (Cantico 2:4 LND)

Quando Gesù Cristo è il nostro tesoro, egli ci porta nella casa del banchetto, dove mangiamo insieme a Lui, ovvero dove abbiamo intima comunione con Lui. E così, la nostra anima è saziata, conoscendo il suo amore.

Quando Dio è il nostro tesoro, saremo saziati anche dello Spirito Santo, che Gesù dà senza misura. Vi leggo la dichiarazione di Gesù in Giovanni 7:38,39

“38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, dal suo seno sgorgheranno fiumi d’acqua viva". 39 Or egli disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere coloro che avrebbero creduto in lui; … ” (Giovanni 7:38-39 LND)

Quando uno contempla Dio in Cristo, lo Spirito Santo riempirà la sua vita in modo abbondante. La sua anima sarà saziata in Dio.

Quando non sei saziato

Quello che Dio ci offre in Cristo Gesù è meraviglioso. Però, in realtà, spesso, non siamo saziati. Spesso, l’anima nostra NON è soddisfatta. Delle volte, abbiamo poca gioia, quando invece potremmo averne tanta.

Che cosa devi fare se ti senti vuoto anziché saziato?

Semplicemente, devi cercare Dio. Devi scegliere di meditare e contemplare su Dio anziché sui tuoi problemi, e anziché su tutto quello che il mondo offre. Poi, vedendo la forza e la gloria di Dio, devi prorompere in lode a Lui. E allora, anche la tua anima sarà saziata.

Oh amici, quante volte non siamo saziati perché non cerchiamo Dio giorno dopo giorno. O che ognuno di noi possa imparare dall’esempio di Davide.

Ricordando di Dio

Delle volte, vogliamo cercare Dio di più, ma con tutti i nostri impegni, ci è difficile concentrarci per poter contemplare molto Dio. Come possiamo fare?

Sicuramente in quel momento c’era grande confusione nella vita di Davide. Egli doveva dirigere quelle persone che erano venute con lui. Dovevano essere pronti in ogni momento a fuggire. Là nel deserto dovevano pensare alla sopravvivenza. Durante il giorno, non era facile per Davide di meditare tranquillamente sul Dio. Però, per Davide, non era concepibile non meditare su Dio. Notate quello che Davide dichiara nel v.6

6 Mi ricordo di te sul mio letto, medito su di te nelle vigilie della notte.” (Salmo 63:6 LND)

Per quanto la giornata può portare confusione e interruzione, a letto, ognuno sta nel suo piccolo mondo privato. A letto, uno può scegliere a che cosa pensare. Davide sceglieva di meditare su DIO mentre era a letto.

Tu, a che cosa pensi quando stai a letto? A che cosa pensi nei momenti tranquilli della giornata, quando sei libero di pensare a quello che vuoi? Se vuoi un’anima saziata, scegli di pensare e meditare su Dio, la sua persona, i tuoi attributi, il suo amore, e le sue opere.

Il pensiero che fortifica la nostra fede

Quando ricordiamo di Dio, ci sono certi pensieri che possono aiutarci più di altri. Leggiamo quello che Davide dichiara nel v. 7

7 Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali.” (Salmo 63:7 LND)

Per poter meditare sulla gloria e sulla forza di Dio nella sua situazione attuale, che era molto difficile, Davide ricorda l’aiuto di Dio nella sua vita passata. Davide dichiara: di te mi ricordo, poiché tu sei stato il mio aiuto. In questo momento di grande bisogno, Davide meditava sull’aiuto di Dio che aveva ricevuto nel passato.

Questa è una chiave della vita cristiana. Dovremmo sempre, e soprattutto quando ci troviamo in prove difficili, anziché meditare sulla prova, dobbiamo pensare all'aiuto di Dio nel passato.

Dobbiamo pensare alla cura di Dio che abbiamo già ricevuto. Ricordando come Dio ci è stato un aiuto nel passato, ci permetterà di avere la fede nel suo intervento perfetto anche nella prova attuale.

Esultare in Dio

Quando scegliamo di riempire i nostri pensieri con ricordi di come Dio ci ha aiutato nel passato, quale sarà il risultato? Avremo lo stesso risultato in noi che c'è stato in Davide. Vi leggo di nuovo il v.7.

“Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali.” (Salmo 63:7 LND)

Quando ricordiamo l’aiuto passato di Dio, avremo la gioia da poter cantare di gioia. Riconosceremo di essere sotto le ali di Dio, che descrive la protezione perfetta di Dio. Cioè, ricordare e pensare alla cura passata di Dio, ci darà gioia, e ci farà riconoscere che siamo sicuri nella mani di Dio, anche nelle tempeste più profonde della vita.

Davide aveva gioia all’ombra delle ali di Dio. Davide sapeva che era al sicuro sotto le ali di Dio. Confidava in Dio. Ed è per questo che aveva gioia.

Se tuoi vuoi vera gioia, ecco come averla. Contemplare Dio, e pensa alla cura passata di Dio nella tua vita.

Tenersi stretto a Dio

Trovando gioia in mezzo alle difficoltà, Davide rimane stretto con Dio, come leggiamo nel versetto 8.

L’anima mia si tiene stretta a te; la tua destra mi sostiene.” (Salmo 63:8 LND)

In mezzo ai suoi grandi problemi, Davide aveva scelto di meditare su Dio, e di ricordare il suo aiuto passato. Come risultato, l’anima di Davide era saziata, ed egli era pieno di gioia. Allora, Davide capiva l'importanza di tenere la sua anima stretta a Dio per seguirlo in tutto.

Ci teniamo stretti a ciò che ci è più prezioso. Se riconosciamo sempre di più l'infinito valore di Cristo, ci terremo stretti a Lui, e così, avremo la gioia che Davide aveva.

Tenerci stretti a Dio vuol dire mettere Dio al primo posto. Non è possibile essere stretti a Dio e allo stesso tempo stretti alle cose del mondo.

Quando ci teniamo stretti a Dio, troveremo che la sua potenza, o come dice qua, la sua destra, ci sosterrà in tutto.

Davide continuava con la dichiarazione: “la tua destra mi sostiene.” Davide sapeva che per quanto poteva impegnarsi, la sua forza veniva da Dio. Davide sapeva che la potente mano di Dio lo sosteneva. Beato l’uomo che confida nel Signore, e non confida in sé stesso.

Qual è la tua difficoltà oggi? Qual è la tua paura? Qual è la prova in cui ti trovi?

In questo momento, abbiamo cari amici, dove uno affronta la morte, con tutta la sofferenza che un tumore può provocare, e il coniuge affronta la realtà di camminare insieme per poi essere lasciato solo. Conosco una situazione dove una persona cara può rimanere permanentemente incapace di ragionare o parlare, a causa di un danno al cervello dovuto ad un incidente in moto. Conosco un padre, la cui ex-moglie è appena morta, ed egli potrebbe avere davanti a sé una battaglia per avere un suo figlio, un piccolo bambino, che sta dalla nonna all’estero. Conosco persone che hanno perso lavoro e sembra che perderanno tutto. Ho amici che hanno situazioni gravissime in casa con i loro figli. Questo è solo un piccolo esempio di tanti problemi che possiamo affrontare.

In qualsiasi prova o difficoltà in cui ti trovi, ti dico, in base alla Parola di Dio: Confida nel Signore, riconosci che è Lui che ti sostiene con la sua destra, che è la sua potenza infinita, se tu confidi in Lui. Tieniti stretto a Lui, e conoscerai la sua cura perfetta.

Profezia di giudizio

Guardiamo ora gli ultimi versetti di questo Salmo. Viviamo in un mondo pieno di malvagità. Questi versetti sono una profezia, e ci aiutano ad avere una prospettiva giusta. Come tante profezie, ha un adempimento a breve termine, e poi, è anche un tipo del giudizio finale. Vi leggo i vv. 9-11.

“9 Ma quelli che cercano la mia vita per distruggerla, scenderanno nelle parti più basse della terra. 10 Essi saranno dati in potere della spada e diverranno preda degli sciacalli. 11 Ma il re si rallegrerà in DIO; chiunque giura per lui si glorierà, perché la bocca dei bugiardi verrà costretta al silenzio.” (Salmo 63:9-11 LND)

In questi versetti, Davide prevedeva il giudizio finale. I giudizi di Dio nell’Antico Testamento erano tipi del Giudizio finale, che sarà un giorno terribile per coloro che non hanno accolto Gesù Cristo per fede. Perderanno ogni speranza. Saranno gettati nel lago di fuoco. Oggi è il giorno della salvezza. Non ci sarà dopo.

Dio tiene conto di ogni ingiustizia in questo mondo. Quando Gesù Cristo verrà, verrà per giudicare il mondo, e punirà ogni ingiustizia di tutti coloro che non avranno già accolto Gesù Cristo come Salvatore e Signore della propria vita.

Nel giorno del giudizio, coloro che appartengono a Dio per mezzo della fede si rallegreranno. Chiunque giura per Lui, ovvero, chi vive per fede in Dio, si glorierà. Ai malvagi, qua descritti come dei bugiardi, verrà chiusa la bocca. In altre parole, saranno condannati eternamente.

Conclusione

Questo Salmo è un grande aiuto a ricordare che possiamo gioire in Cristo, in Dio, anche nei momenti più difficili. Possiamo gioire in Cristo, non nelle circostanze. Possiamo avere grande gioia, contemplando la persona di Dio, e le opere di Dio, e ricordando l’aiuto passato di Dio.

Dobbiamo scegliere di pensare a queste cose. Dobbiamo scegliere di pensare alle cose di Dio, anziché ai problemi, e anziché a quello che ci circonda.

Quando facciamo questo, come Davide, allora, anche nei momenti più difficili, possiamo avere la gioia in Cristo, e possiamo avere pace.

Se NON hai la salvezza in Gesù Cristo, non rimandare. Corri a Cristo al più presto. C’è il perdono, c’è la salvezza in Cristo.

A tutti: scegliamo di contemplare Dio, ricordare il suo aiuto passato, e cercarLo con tutto il nostro cuore.