Aiuto Biblico

È buono che sono stato afflitto

Salmo 119:65-72

Sermone di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 23 luglio 2023, – cmd dp –

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Nella vita, ci impegniamo tanto. Ci impegniamo per fare le cose necessarie, ci impegniamo per ottenere di più, ci impegniamo per fare del bene, ci impegniamo per evitare sofferenze, ci impegniamo per ottenere quello che crediamo sia importante.

Con la vita piena di impegni, quanto è fondamentale che ci fermiamo ogni giorno per tornare a quello che è l’impegno più importante di ogni altro impegno: conoscere Dio di più. Nulla è importante quanto conoscere Dio di più, in Gesù Cristo. L’apostolo Paolo dichiara che considera tutto spazzatura per l’eccellenza di conoscere Cristo.

Come possiamo conoscere di più Dio, più del suo cuore, conoscere più del suo amore, conoscere la sua santità e la sua gloria, per godere una vera e stretta comunione con Dio?

Dio ci ha dato la sua Parola, la Bibbia, per conoscerLo di più. Però, non basta conoscere la Parola di Dio intellettualmente. Dobbiamo essere colpiti dalle verità che studiamo. Pensate ai fiori. Uno potrebbe studiare i fiori e diventare esperto nel riconoscere tantissimi tipi di fiori. Ma, se non è colpito dalla bellezza dei fiori, se non è commosso dalla meraviglia dei fiori, il suo cuore non ne trarrà beneficio. Similmente, non basta solo leggere e conoscere la Bibbia. Dobbiamo studiare la Bibbia per conoscere Dio, per vedere il suo cuore e la sua gloria, per essere meravigliati di Dio, perché solo Dio è veramente meraviglioso.

Oggi, guardiamo insieme una parte del Salmo 119, che ci aiuta a vedere più di Dio, ed a capire meglio il cammino con Dio. Il Salmo 119 è il Salmo più lungo, e ci aiuta a capire quanto è essenziale la Parola di Dio per conoscere Dio, per poter camminare in stretta comunione con Dio, in santità, con la profonda gioia di conoscere Dio sempre di più.

Quindi, trovate il Salmo 119. Seguite mentre leggo i versetti 65-72, e poi, consideriamo il senso di ogni versetto.

“65 Tu hai fatto del bene al tuo servo, o Eterno, secondo la tua parola. 66 Insegnami giusto discernimento e conoscenza, perché credo nei tuoi comandamenti. 67 Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola. 68 Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti. 69 I superbi hanno inventato menzogne contro di me, ma io osserverò i tuoi comandamenti con tutto il cuore. 70 Il loro cuore è insensibile come il grasso, ma io mi diletto nella tua legge. 71 È stato bene per me l’essere stato afflitto, perché imparassi i tuoi statuti. 72 La legge della tua bocca per me è più preziosa di migliaia di monete d’oro e d’argento.” (Salmo 119:65-72 LND)

Iniziando con il versetto 65, questo brano ci aiuta a conoscere Dio di più. Leggo di nuovo il versetto 65.

“65 Tu hai fatto del bene al tuo servo, o Eterno, secondo la tua parola.” (Salmo 119:65 LND)

Dio ci fa tanto, tanto bene, ed è sempre secondo quello che dichiara nella sua Parola. Dio è un Dio fedele. Mantiene sempre la sua Parola. Per esempio, in Isaia 43:1-4 Dio dichiara del bene che farà, che poi ha sempre fatto fedelmente. Leggo.

“1 Ma ora così dice l’Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, Colui che ti ha formato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu sei mio. 2 Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o quando attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà. 3 Poiché io sono l’Eterno, il tuo DIO, il Santo d’Israele, il tuo Salvatore. Ho dato l’Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l’Etiopia e Seba, al tuo posto. 4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi e onorato, e io ti amo, io do uomini al tuo posto e popoli in cambio della tua vita.” (Isaia 43:1-4 LND)

Il bene in questo brano di Isaia, Dio l’ha fatto, volta dopo volta, e continua a farlo con noi. Quindi, quando Dio ci cura così, è secondo la sua parola che Egli ci ha dato.

La Bibbia è piena delle meravigliose promesse del bene che Dio ci farà. Dio ci cura se conosciamo e se non conosciamo le sue promesse. Ci cura in modo fedele alla sua parola, se conosciamo quello che Egli dichiara o no.

Allora, perché è importante conoscere il cuore e le promesse di Dio? Perché, se non conosciamo le sue promesse, perdiamo la gioia e la pace che potremmo avere conoscendole.

Quindi, nel v.65, il salmista dichiara che il bene che l'Eterno ha fatto a lui, e ne ha fatto tanto come ha fatto tanto bene a noi, lo ha fatto secondo la sua parola, in base a quello che aveva dichiarato. Quanto cambia la vita cristiana se conosciamo la parola di Dio, in modo che possiamo vedere quanto bene il Signore ci fa. Questo ci dà gioia e pace.

Il versetto 66 è una preghiera che il salmista fa all'Eterno. Questa è una preghiera che dovremmo fare anche noi. Leggo il versetto 66.

“Insegnami giusto discernimento e conoscenza, perché credo nei tuoi comandamenti.” (Salmo 119:66 LND)

Il salmista sa che la vita benedetta è la vita vissuta pienamente secondo quello che Dio ci insegna nella sua parola. Perciò, questa è una preghiera proprio per avere conoscenza ed il giusto discernimento, per poter applicare quella conoscenza ad ogni decisione. Il salmista credeva nei comandamenti di Dio, sapeva che erano giusti e veraci, che erano l'unico modo per vivere bene. Credendo pienamente nei comandamenti di Dio, chiedeva a Dio la conoscenza, in modo da conoscere veramente a fondo le verità di Dio. Chiede anche il giusto discernimento. Come ho detto, il giusto discernimento ci permette di applicare la conoscenza ad ogni decisione, piccola e grande, della nostra vita. La conoscenza che non viene applicata alla vita non serve a nulla, anzi, gonfia. Invece quando insieme alla conoscenza c'è anche il giusto discernimento, allora la si può applicare in tutto, per camminare bene, per camminare vicini a Dio, per camminare in santità, per portare frutto. Prego che possiamo anche noi pregare questo.

L'afflizione serve

Arrivando al versetto 67, troviamo una verità estremamente importante, che ci permette di avere vera pace in mezzo alle afflizioni. Lo leggo, e poi, consideriamo questa grande verità.

“Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola.” (Salmo 119:67 LND)

Nessuno apprezza l'afflizione in sé. L'afflizione è proprio questo: afflizione, sofferenza, dolore, peso sul cuore. Però, l’afflizione è uno strumento che Dio usa per santificarci. Perciò, quando riconosciamo il beneficio dell’afflizione, cambia completamente il modo in cui la vediamo. Un atleta che desidera profondamente vincere una medaglia, vede l'afflizione che fa parte dell'allenamento come uno strumento che porta al bene che desidera. Un agricoltore che vuole tanto un buon raccolto per curare la sua famiglia, vede l’afflizione del lavorare sotto il sole caldo come una benedizione, perché c'è tanto da fare e vuol dire che i campi stanno crescendo bene.

Quindi, mentre l'afflizione in sé è una cosa negativa, quando l'afflizione porta un buon frutto, diventa qualcosa di prezioso. In questo versetto, il salmista riconosce e si ricorda del fatto che prima di essere stato afflitto, andava errando. Camminava nella via sbagliata, la sua vita era sprecata, portava male anziché bene. Dicendo che prima di essere afflitto viveva così, vuol dire che dopo l’afflizione non camminava più così. Lo dice affermando che ora osserva la parola di Dio.

Quindi, questo versetto è una dichiarazione estremamente importante per ogni vero credente. Ci ricorda che Dio si serve delle afflizioni per riportarci nella via giusta quando stiamo sbagliando. Quando camminiamo nella via sbagliata, uno degli strumenti principali che Dio usa per farci lasciare la via sbagliata e riportarci nella via giusta, la via della sua parola, la via benedetta, la via che ci permette di stare in stretta comunione con Lui, lo strumento principale che Dio usa in questi casi è l'afflizione.

L'afflizione non è per nulla piacevole, ma come strumento di Dio ci porta un gran bene. Quando siamo afflitti, non dobbiamo focalizzare sull'afflizione in sé, piuttosto, dobbiamo focalizzare sul bene che Dio sta facendo in noi. È come una donna che deve affrontare le doglie. Non deve focalizzare sul dolore, ma sul gran bene che Dio sta producendo tramite quell'afflizione. Con l’afflizione, è anche importante riconoscere in che modo stiamo errando, cosa c’è nella nostra vita che non è secondo l’insegnamento di Dio.

Pensando a questo versetto, è importantissimo capire che camminare errando, che era la condizione del salmista prima dell'afflizione, ci porta tantissimo male. Cioè, il male che ci procura il camminare errando è molto peggio di quanto non sia il male dell'afflizione. Camminare errando, che vuol dire camminare nel peccato in qualche campo della vita, ci porta grande male, e ci ruba la ricompensa eterna. Nessuna afflizione terrena ci porta un male così grave come il camminare errando. Perciò, per quanto l’afflizione è dolorosa, ben venga, se serve per farci tornare nella via giusta, osservando la parola del nostro Signore.

La mia preghiera è che ognuno di noi possa comprendere la verità di questo versetto. Prego che possiamo comprendere che l'afflizione che ci arriva è gestita da Dio, e che ci porta grande bene spirituale, per quanto è dolorosa. Prego che possiamo focalizzare sul buon frutto che l’afflizione produce in noi, anziché sul dolore dell'afflizione.

Il cuore di Dio

Passando al versetto 68, vediamo che il Salmista pensa al cuore di Dio e poi fa una richiesta. Lo leggo.

“Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti.” (Salmo 119:68 LND)

In questo versetto, il salmista pensa al cuore di Dio, e a quello che fa. Dichiara che Dio è buono, e che fa del bene. Cioè, sta pensando proprio al cuore di Dio. Sta pensando al fatto che Dio è buono, questo è il suo cuore, e che avendo quel cuore, fa il bene. Se noi ci concentriamo principalmente solo sui comandamenti di Dio, possono sembrare gravosi. Ma quando ci concentriamo soprattutto sul cuore di Dio, e sul bene che egli fa, allora, vedremo i comandamenti per quello che sono, e cioè una benedizione. Perciò, prima di tutto il salmista pensa al cuore di Dio e quello che fa. Poi, chiede a Dio di insegnargli i suoi statuti. Gli statuti di Dio sono i suoi comandamenti, sono l'insegnamento di come dobbiamo vivere. Sono quello che ci serve per vivere bene. Quanto dobbiamo anche noi ricordare il cuore di Dio e chiederGli di insegnarci i suoi statuti, non solo intellettualmente, ma in modo da farli arrivare ai nostri cuori.

False accuse

Nel versetto 69, il salmista dichiara a Dio che cammina con integrità, e perciò le false accuse contro di lui non valgono. Leggo il versetto 69.

“I superbi hanno inventato menzogne contro di me, ma io osserverò i tuoi comandamenti con tutto il cuore.” (Salmo 119:69 LND)

I superbi avevano inventato menzogne contro il salmista. Quando uno cammina veramente in integrità, non vuol dire che non sarà accusato. Sarà accusato, falsamente, da coloro che sono superbi, che non hanno timore di Dio. Qui, il salmista potrebbe dire umilmente, ma veramente, che osservava i comandamenti di Dio con tutto il suo cuore. Potresti tu dire questo?

Che immensa gioia, poter dichiarare a Dio onestamente di seguire i suoi comandamenti con tutto il cuore. Quanto desidero io vivere così, per non vergognarmi davanti a Dio. Dio vede tutto. Dio sa tutto quello che facciamo, tutto quello che guardiamo, tutto quello che diciamo, e tutto quello che pensiamo. Prego che possiamo avere un cuore in modo da poter dichiarare che anche noi osserviamo i comandamenti di Dio con tutto il cuore. Allora, non dobbiamo temere minimamente le false accuse, le menzogne che vengono inventate contro di noi, perché Dio sa ogni cosa. Siamo giustificati in Cristo. Leggo Romani 8:33

“33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.” (Romani 8:33 LND)

Se camminiamo in santità davanti a Dio, confidando in Gesù Cristo, non dobbiamo temere le false accuse. Dio sa la verità. Quanto è importante camminare osservando con tutto il cuore i comandamenti di Dio. Questo comprende confessare i nostri peccati quando cadiamo.

Nel versetto 70 il salmista continua a parlare di questi superbi che inventavano menzogne contro di lui. Lo leggo.

“Il loro cuore è insensibile come il grasso, ma io mi diletto nella tua legge.” (Salmo 119:70 LND)

I superbi, che a volte sono persone che si dichiarano cristiani, hanno un cuore insensibile, come il grasso. Il grasso nei nostri corpi è più insensibile in confronto alle altre parti del corpo. Si possono avere dolori nelle giunture, e dolore nei muscoli, ma non è normale avere dolori nel grasso. E quindi, il punto qua è che il cuore dei superbi è insensibile. Non è sensibile al peccato. Potremmo anche dire che la coscienza di chi è superbo è addormentata.

Inoltre, i superbi non trovano gioia nella legge di Dio. Se sono superbi in senso religioso, forse seguono certi aspetti della legge per potersi vantare. Ma non trovano vera gioia, perché non vedono il cuore di Dio tramite la sua legge. Non possiamo vedere più di Dio se siamo orgogliosi. Noi vediamo più di Dio solamente se siamo umili. E per questo, il cuore dei superbi è insensibile.

In contrasto con i superbi, il salmista provava grande gioia nella legge di Dio, e tramite la legge di Dio egli vedeva più di Dio. Quando egli guardava ai comandamenti, non vedeva tante regole. Piuttosto, vedeva il cuore di Dio. Vedeva la santità di Dio. Vedeva la giustizia di Dio. Tramite le leggi di Dio, il salmista vedeva più di Dio, e per questo trovava il suo diletto nella legge di Dio. Solo Dio può darci la gioia che il nostro cuore desidera. E noi vediamo Dio tramite la sua legge.

il valore dell'afflizione (v.71)

Nel versetto 71, il Salmista torna a quello che aveva dichiarato nel versetto 67. Leggo il versetto 71.

“È stato bene per me l’essere stato afflitto, perché imparassi i tuoi statuti.” (Salmo 119:71 LND)

Con questo versetto, spiega più a fondo quello che aveva detto nel versetto 67. Rileggo il versetto 67, e poi consideriamo quello che qui aggiunge.

“Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola.” (Salmo 119:67 LND)

Nel versetto 67, parlava della sua condizione prima di essere afflitto, quando andava errando, ma che ora osservava la parola di Dio. Qua nel versetto 71 dichiara che era stata una buona cosa per lui il fatto di essere stato afflitto, perché è stata l'afflizione che gli aveva fatto imparare gli statuti di Dio. Ovvero, dichiara che sono state proprio le afflizioni che Dio aveva usato per fargli imparare veramente gli statuti di Dio.

Abbiamo visto questo prima, ma vogliamo considerarlo ancora. Infatti, lo Spirito di Dio ha guidato il salmista a menzionare questo due volte in questi pochi versetti. L'afflizione è uno strumento prezioso nelle mani di Dio, che egli usa per portare avanti la sua buona opera in noi. Nel versetto 68 abbiamo letto che Dio è buono e fa il bene. Uno dei beni più grandi in assoluto che Dio fa è di conformarci all'immagine di Gesù Cristo. E uno degli strumenti principali che Dio usa per fare questo nella nostra vita sono le nostre afflizioni.

Non basta solo sapere questo intellettualmente. Piuttosto, dobbiamo aggrapparci a questa verità, dobbiamo tenerla in mente in mezzo alle afflizioni, in modo che possiamo avere pace nelle afflizioni. Non solo, ma ricordando quello che Dio sta facendo con le afflizioni, possiamo avere anche gioia nelle afflizioni, sapendo che Dio è all'opera in noi.

Pensiamo a questo in senso pratico. Se siamo onesti con noi stessi, quando le cose vanno bene, quando non ci sono pesi particolari, ovvero quando c'è poca afflizione nella nostra vita, è molto facile raffreddarsi spiritualmente. È molto facile essere così presi con le faccende della vita, o con i problemi, o con i desideri di cose terrene, che i nostri cuori si raffreddano nei confronti di Dio. Spesso, sono proprio le afflizioni che Dio usa per riportarci a guardare a Lui.

Per esempio, pensiamo all'afflizione fisica, il dolore. Il dolore è difficile da sopportare. Quando abbiamo dolore fisico, se pensiamo al fatto che tramite questo dolore Dio ci sta purificando e raffinando, che per mezzo di questa sofferenza fisica Dio ci sta dando più fede, se pensiamo al fatto che il dolore è utile per la nostra crescita, anche se non vediamo tutto subito, ma per fede sappiamo che è così, e poi, se ricordiamo che Gesù Cristo è andato alla croce per noi, in modo che ci aspetta un corpo nuovo, in cui non ci sarà alcun tipo di dolore, allora, possiamo avere pace anche in mezzo alle sofferenze.

Pensiamo alla sofferenza del cuore, quando i peccati degli altri ci feriscono. In questi casi, certamente il dolore è profondo, ma se ricordiamo che Dio sta usando questo per insegnarci lezioni importanti, e per purificarci, e per farci vedere quanto il peccato è terribile, allora nonostante il dolore sia profondo, diventa uno strumento importante per farci crescere. Questo tipo di sofferenza può farci vedere di più il grande valore del conforto di Dio. Infatti, quando non c'è afflizione, non conosciamo questo aspetto importante del cuore di Dio.

C’è la sofferenza di perdere una persona a noi cara. Questa sofferenza può aiutarci a staccarci da quello che è solo terreno, che finirà, per aggrapparci a quello che è eterno. La morte di una persona cara può aiutarci a ricordare che davanti a noi c’è l’eternità. Questo ci porta a pensare di più agli statuti di Dio, come via per stare più legati a Dio.

Certamente, quando parliamo delle afflizioni in questo contesto, dobbiamo riconoscere che principalmente, il Salmista sta parlando dell'afflizione della disciplina di Dio. Troppo spesso, non consideriamo le discipline di Dio. Troppo spesso, non ci fermiamo ad esaminarci, per considerare se l'afflizione che stiamo vivendo potrebbe essere la disciplina di Dio per qualche peccato che non vogliamo abbandonare.

È importante capire che prima di disciplinarci, Dio ci convince del nostro peccato. Cioè, Dio non ci disciplina senza averci mostrato il nostro peccato. A volte, Dio ci mostra il peccato, ma noi rifiutiamo di vederlo. Per esempio, Dio potrebbe mandare qualcuno o più persone a parlarci di un peccato, ma noi, indurendo il nostro cuore, continuiamo a negare di essere colpevoli. In questo caso, Dio ci mostra il peccato, ma siamo noi a rifiutare di riconoscerlo. Altre volte, riconosciamo il peccato ma rifiutiamo di abbandonarlo. O se rifiutiamo di riconoscerlo, o se rifiutiamo di abbandonarlo, comunque rimane nella nostra vita. In queste condizioni, non stiamo osservando la parola di Dio. In questi casi, la disciplina di Dio, che è sempre qualche forma di afflizione, ci schiaccia finché non riconosciamo e confessiamo il nostro peccato. Allora, finalmente ci ravvediamo di quel peccato, e torniamo ad osservare la parola di Dio, i suoi statuti. L'afflizione è dolorosa, l'afflizione è molto pesante. Ma l'afflizione di Dio porta un grande frutto, un frutto meraviglioso, il frutto di farci tornare a camminare in stretta comunione con Dio.

Non esiste benedizione più grande che camminare in stretta comunione con Dio. Perciò, quando ci allontaniamo da Dio, quando non vogliamo lasciare un peccato, è bene per noi che Dio mandi la sua disciplina, per farci essere afflitti per farci tornare a Lui. Non è piacevole, ma il frutto è una grande benedizione.

Quanto è preziosa la legge di Dio?

Il salmista conclude questa sezione con la dichiarazione nel versetto 72. Prego che questa dichiarazione diventerà la realtà per ognuno di noi. Consideriamo quello che qui il salmista dichiara.

“La legge della tua bocca per me è più preziosa di migliaia di monete d’oro e d’argento.” (Salmo 119:72 LND)

Il salmista capisce che la legge di Dio non è semplicemente dei comandamenti, ma è proprio quello che Dio stesso ci dichiara. Qua, è importante fermarci per riconoscere che la Bibbia è ispirata da Dio, dall'inizio alla fine. Non è un libro di uomini, non è un libro religioso, è la parola di Dio, Dio stesso ha guidato gli autori a scrivere la sua parola. E perciò, il salmista la chiama: la legge della tua bocca. E che cosa dichiara per quanto riguarda la legge di Dio, che viene dalla bocca di Dio?

Dichiara che è più preziosa per lui di migliaia di monete d'oro e d'argento. Nel mondo, l'oro e l'argento rappresentano simbolicamente le cose di più grande valore. Migliaia di monete d'oro e d'argento avrebbero un valore immenso. Ma per il salmista, che ha capito che la legge dell'Eterno è quella che ci permette di restare in stretta comunione con Dio, per il salmista la legge che viene dalla bocca di Dio è più preziosa di qualsiasi tesoro terreno. Egli capiva l'infinito valore della legge di Dio, perché capiva l'infinito valore di essere in un rapporto stretto e intimo con Dio. O che noi possiamo comprendere il valore infinito di essere in stretta comunione con Dio, e che la Parola di Dio è il mezzo per poter essere in stretta comunione con Dio.

Quindi, prego che possiamo tenere nei nostri cuori le verità di questo Salmo, e che possiamo noi camminare così, come il salmista, per avere sempre più di Dio. Solo così i nostri cuori saranno soddisfatti. O che possiamo vedere che le afflizioni sono strumenti che Dio usa per farci stare più vicini a Lui. O che possiamo conoscere Dio sempre di più, per mezzo di Gesù Cristo, tramite la Parola di Dio.