Aiuto Biblico

Saggezza: una questione del cuore

Proverbi 3:5-8

Studio di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per mercoledì, 17 agosto, 2011 ---- cmd ag -----
Descrizione: o si confida in se stesso, o in Dio. Confida nell'Eterno, per essere beato.
parole chiavi: sapienza, saggezza, ubbidienza, fede in Dio, temere Dio timore di Dio

Audio:

Vuoi vivere bene? Vuoi vivere bene o preferisci vivere male?

È una domanda importante.

Ho ascoltato un insegnamento e l'insegnante diceva che tante persone oggi non sanno pensare a fondo. Siamo talmente abituati a internet, alla TV, alla musica, ai telefonini, ai messaggini... è una vita così frenetica che si sta perdendo la capacità di veramente riflettere e pensare a fondo. Però se non sai pensare a fondo, non vivrai bene, perché la vita è qualcosa di molto serio.

E per vivere bene, per vivere bene, serve la sapienza.

Qual è la differenza fra intelligenza e sapienza? Sono due cose diverse. Uno che studia tantissimo, che ha tante lauree, un dottorato, può essere molto intelligente e può essere allo stesso momento molto stolto, senza avere sapienza.

Infatti, l’oratore di quell’insegnamento lavora tutt’ora con professori all'università, parla con loro di Dio, e lui dice che è scioccato nel vedere quanti cervelloni, quando si tratta di cose della vita pratica, della vita eterna, anche di rapporti, quanto sono dei disastri. Non sanno pensare.

Proverbi 3:5-8

Trovate con me Proverbi capitolo 3. I Proverbi sono pieni di brani che parlano della saggezza, e quello che vogliamo vedere oggi è un bellissimo brano che ho imparato a memoria quando avevo 9 o 10 anni, e mi è rimasto in testa, soprattutto i versetti 5 e 6. Voglio leggere questi versetti da 5 a 8 ma per un po' di contesto leggo da 1-8.

Proverbi 3:1-8

“Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, 2 perché ti aggiungeranno lunghi giorni, anni di vita e pace. 3 Benignità e verità non ti abbandonino; legale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore.

Cosa devi scrivere sulla tavola del tuo cuore? Cosa devi legare al tuo collo?........Benignità e verità.

Devi proprio attaccarti alla bontà e alla verità ascoltando di cuore i comandamenti di Dio.

4 troverai così grazia e intendimento agli occhi di DIO e degli uomini. 5 confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; 6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri. 7 Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male; 8 questo sarà guarigione per i tuoi nervi e un refrigerio per le tue ossa.” (Proverbi 3:1-8 LND)

Voglio passare alcuni minuti esaminando questi versetti un pochettino a fondo.

Cose da fare, e cose da non fare

Questo brano ci insegna vari aspetti della vita, cose da mettere in pratica, su come vivere, e vari aspetti che sono il contrario, ci insegna quello che non dobbiamo fare, che non è da vivere. Fa proprio dei contrasti.

Per esempio, considereremo uno ad uno:

  • Confidare nell'Eterno.

  • Riconoscerlo in tutte le tue vie.

  • Temere l'Eterno.

  • Ritirati dal male.

Cose da NON fare

Poi dice di:

  • Non appoggiarti sul tuo intendimento.

  • Non ritenerti savio ai tuoi propri occhi.

Andiamo più a fondo

Allora, guardiamo più a fondo il primo aspetto.

Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore

5 confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento;

Questo brano inizia con il comandamento di confidare nell'Eterno, in Dio, il Creatore. In realtà, noi confidiamo o nell'Eterno, o in noi stessi, o in altri scelti da noi. Questo brano ci insegna: confida nell'Eterno non in te stesso, perché appoggiarti sul tuo intendimento vuol dire confidare nel tuo intendimento.

Cosa vuol dire confidare? Un bel comandamento, ma se non lo capisco non mi aiuta.

Cosa vuol dire confidare? …..Vuol direappoggiare.Cosa fa un malato che ha una grave malattia se veramente confida nel suo medico? Molto semplicemente, fa quello che gli dice il medico perché si fida del medico, confida, si appoggia su ciò che dice il medico. Lo segue dettagliatamente.

Immagina che sei andato nella giungla dell'Amazzonia e ti trovi all’interno di un piccolo aereo, 4 passeggeri, dal quale ti fanno vedere, in mezzo alla giungla, qualche tribù nascosta. Tu stai volando, e ad un certo punto, in mezzo alla giungla, il motore smette di funzionare. E' un aereo che può atterrare sull'acqua e il pilota riesce a mettersi giù su un fiumicello. Però l'aereo non va e la radio a quel punto non funziona. Sei nei guai.

Però dalla giungla, mentre tu stai dicendo: “Morirò qui!”, perché è pieno di animali feroci, arriva un uomo che riconosci per averlo visto in un documentario. E' un famoso esploratore che ha fatto tantissimi viaggi nell'Amazzonia e lui ti dice che ha visto atterrare l'aereo in panne e menziona che può portarti in salvo. Ci sono animali feroci e piante velenose, ma lui può portarti in salvo. Nel mondo questo è l'uomo più esperto dell'Amazzonia e tu sai che, da solo, morirai. Però lui pretende piena fiducia: “Dovete seguirmi da vicino, non c'è tempo da perdere! E se ci saranno pericoli, dovrete fare quello che vi dico!”. Cosa faresti?

Diresti: “Vai via, decido io dove andare!”? O diresti: “Certo, certo, farò tutto quello che dirai.”?

Perché ubbidiresti in modo preciso e dettagliato? Perché non hai nessun dubbioche lui può portarti alla salvezza. Hai capito: “Io posso confidare in lui, è l'unica speranza che ho!”

Confidare vuol dire perciò seguire ciecamente perché ti fidi di lui. Tu non capisci niente. Lui potrebbe fare certe cose dove tu diresti: “Ma io non avrei scelto di fare così.” Ma poi rifletti e pensi “Ma lui conosce la via!”

Confidare porta a seguire ciecamente ma non perché non hai più testa. Confidi perché haitesta. Nella giungla tu dici: “Se io cerco di salvarmi di testa mia, morirò (ed è vero che moriresti), ma se io seguo lui, sarò salvo!”

Quindi seguire ciecamente non è spegnere l'intelligenza. E' usare l'intelligenza.Èusare la sapienza. Perché tu confidi e conosci colui del quale ti fidi. E la Bibbia dice:

Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore.

---“con tutto il tuo cuore” ---- Avere Cristo non è una religione che tu pratichi, è la tua vita! Avere Cristo è confidare che solo Lui può salvarti, e lo segui in tutto, con tutto il tuo cuore, sapendo che non c'è altra via. Non è una cosa che pratichi, è la tua vita.

Non appoggiarti sul tuo intendimento

Il contrario di confidare nell'Eterno con tutto il cuore è di appoggiarti sul tuo intendimento. Il brano lo scrive così:

5 confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento;

Di natura, confidiamo in noi stessi, nel nostro proprio ragionamento. Di natura, parliamo in termini di secondo me. Per esempio, “secondo me, io non vedo problemi con questo. Secondo me, anche quella via va bene. Secondo me, non vedo la necessità, quello mi sembra eccessivo.” Quel modo di pensare è confidare nel proprio intendimento.

NON appoggiarti sul tuo intendimento vuol dire riconoscere che il tuo intendimento, il tuo modo di vedere le cose, è sempre limitato e parziale.

Dio ci insegna che il nostro intendimento, di natura, è sempre sbagliato. Perché di natura, NON vediamo le cose in modo giusto.

Quello che ci sembra giusto, se non lo abbiamo confrontato con quello che Dio dice al riguardo, non sarà giusto. Le nostre valutazioni, senza le chiare verità della Parola di Dio, non saranno uguali a quello che Dio dice.

Quanto è facile, ed anche naturale, appoggiarci sul nostro intendimento!

Abbiamo una situazione davanti a noi, e a noi, per come la vediamo noi, sembra una certa cosa. Però dobbiamo fermarci ed informarci. Dio ci comanda di NON appoggiarci sul nostro intendimento. Vuol dire che non devo pensare? No! Devo pensare! Devo pensare molto di più di uno che si appoggia sul suo intendimento. Per esempio: io ho una situazione dove io non sono esperto, perché io non ho attraversato quella situazione, come nell’esempio della giungla di prima. Io non ho vissuto questa vita capendo tutti i principi spirituali. Perciò, quando trovo una cosa dove non sono esperto, chi usa più la testa? Chi decide cosa fare di testa sua o chi dice “non ho esperienza in questo campo” e cerca chi ne sa di più? Chi usa più la testa: chi decide di testa sua o chi è umile e ammette che non è in grado di farcela da solo e chiede aiuto?

L'orgoglio vorrebbe dire: “Eeh, ma io posso pensare!”

Ma la saggezza dice: “Scusami, ma io non so.”

Io non voglio appoggiarmi sul mio intendimento. Voglio chiedere a chi ne sa, e chi sa più di Dio?

Faccio un esempio dalla Bibbia.

Dio aveva comandato a Mosè di far celebrare la Pasqua ai Giudei. Notiamo ciò che fa Mosè quando alcuni dei Giudei gli chiedono se possono fare una certa cosa, che a loro sembrava ragionevole, e forse, poteva sembrare ragionevole anche a Mosè. Però, Mosè non aveva ricevuto una chiara parola da Dio per quanto riguarda quel discorso. Notiamo perciò il cuore di Mosè, che non si appoggiava sul suo intendimento. Leggo da Numeri 9:6-8

“6 ma c’erano alcuni uomini che erano impuri per aver toccato il corpo morto di una persona, e non potevano quindi celebrare la pasqua in quel giorno. or questi uomini si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad Aaronne, 7 dissero a Mosè: "noi siamo impuri per aver toccato il corpo morto di una persona; perché mai ci è impedito di presentare l’offerta dell’Eterno al tempo stabilito, in mezzo ai figli d’Israele?". 8 Mosè rispose loro: "aspettate, e sentirò quel che l’Eterno ordinerà a vostro riguardo".” (Numeri 9:6-8 LND)

Avete notato? Al tempo di Mosè, non c'era ancora la Bibbia. Se ricordate, Dio ha usato Mosè per scrivere i primi cinque libri della Bibbia. Quindi, Dio parlava direttamente a Mosè per guidarlo. Mosè aveva già ricevuto la legge di Dio, ma non aveva ricevuto nessuna istruzione che riguardava quella situazione. Quando questi uomini sono andatia chiedere consiglio a Mosè, un uomo stra-saggio, cosa ha fatto Mosè? Mosè non si fidava del suo proprio intendimento. Egli voleva sapere quale era la volontà di Dio.

Noi dobbiamo fare la stessa cosa oggi. Se non sappiamo con chiarezza quello che Dio comanda, perciò è giusto impegnarci a scoprirlo, dalla Parola di Dio.

Mosè dimostra la saggezza di non appoggiarsi sul suo intendimento ma di confidare in Dio. Se vogliamo essere saggi dobbiamo fare la stessa cosa.

Riconoscilo in tutte le tue vie

Tornando ai Proverbi, il versetto 6 dice:

6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri.

Riconosci l'Eterno, riconosci la Sua volontà, riconosci la Sua via, i Suoi comandamenti, quello che vuole Lui in tutte le tue vie, in ogni campo della vita. Non c'è campo della vita che Dio lascia a noi, non c'è decisione che Dio lascia a noi. Riconosci Dio in tutte le tue vie, in ogni campo della tua vita. E cosa fa Dio se tu fai così? Cosa fa Dio se tu lo riconosci come Dio in ogni campo della tua vita? Dio fa una cosa meravigliosa.

Dio raddrizzerà i tuoi sentieri

Tu sei in un cammino. La vita è un cammino, a volte molto ruvido, ripido, e molto difficile. Ma quando uno confida nell'Eterno e non si appoggia sul proprio discernimento e riconosce Dio in ogni campo della vita, l'Eterno appiana la via, raddrizza la via in modo che il cammino diventa molto più facile.

Il fatto è questo: tu puoi scegliere la via che vuoi tu, in qualunque campo della vita puoi scegliere la tua via, ma tu non puoi appianare la tua via.

Se io scelgo quella via, io non posso determinare dove mi porta. Mi porta dove finisce, posso scegliere la via che voglio io, ma non posso scegliere le conseguenze. A volte facciamo delle scelte stolte, a volte prendiamo delle decisioni stolte, nessuno può fermarci, ma poi ne paghiamo le conseguenze. Se tu riconosci il Signore in tutte le tue vie, il Signore raddrizzerà i tuoi sentieri.

Cosa dice il Salmo 127?

“1 se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie. 2 E’ vano per voi alzarvi di buon’ora e andare tardi a riposare e mangiare il pane di duro lavoro, perché ai suoi diletti egli dà riposo.” (Salmo 127:1-2 LND)

Chi cerca di gestire la propria vita come vuole lui, non conoscerà le benedizioni dell'Eterno. Chi invece segue l'Eterno in tutte le sue vie, conoscerà la benedizione di Dio.

Dio guiderà affinché la vita di quella persona sarà benedetta e curata. Questo non vuol dire che non avrà problemi, ma anche i problemi saranno gestiti per il suo bene.

Un altro brano che parla di come Dio cura una tale persona è Salmo 1. Trovate con me il Salmo 1, e notiamo come andrà la vita di quella persona che ha come tesoro Dio.

“1 Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, 2 ma il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte. 3 Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d’acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà, (Salmo 1:1-3 LND)

Prospererà perché l'Eterno raddrizzerà la sua via. Cosa vuol dire avere una vita in cui tutto quello che fai prospera? Vuol dire che avrai una vita di lusso? No!! Cosa desidera uno che trova il suo diletto nella Parola di Dio e su quella legge medita giorno e notte? Non desidera avere cose per sé, vuole ciò che porta gloria a Dio. E si potrebbe dire che tutto quello che tocca diventa oro: Dio gli dà successo, perché è un successo che non cercherebbe nella carne.

Un altro brano che parla di questo è 1Giovanni 5:14,15. Ve lo leggo.

“14 questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto.” (1Giovanni 5:14-15 LND)

Se noi domandiamo qualunque cosa secondo la Sua volontà, Dio ci esaudisce. Che bello poter pregare sapendo che Dio risponderà!

E tu puoi pregare così se tu confidi nell'Eterno, e non ti appoggi sul tuo intendimento. E quando tu Lo riconosci in ogni tua via, allora il tuo desiderio diventa la Sua volontà, e poi tutto quello che tu preghi, Dio risponderà. Pregherai secondo la Sua volontà.

È una promessa meravigliosa!

Quindi non posso pregare “Signore, fa’ che non mi ammalifa’ che non abbia problemi.”

Non è quella la Sua volontà. Dio non ti risponderà!

Ma se tu preghi “Signore, fa’ sì che in questa situazione io possa non togliere gli occhi da te e possa glorificarTi”, Dio ti curerà perfettamente e ti darà quello che hai chiesto, e tu uscirai da quella prova con tanta gioia.

Quindi, abbiamo una scelta: scegliere di testa nostra, secondo il nostro intendimento e non avere l'appoggio di Dio, oppure camminare secondo la volontà di Dio, e così avere Dio che opera in ogni nostra decisione e passo.

Io so quello che desidero per la mia vita. Cosa desideri tu per la tua ?

Temi l'Eterno

Passiamo ora agli ultimi versetti.

7 Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male; 8 questo sarà guarigione per i tuoi nervi e un refrigerio per le tue ossa.

Qui, un comando di cosa non fare, e di cosa fare al suo posto.

Non ritenerei savio ai tuoi occhi. Piuttosto, temi l'Eterno, e ritirarti dal male.

Non ritenerti savio ai tuoi occhi

In questo comandamento, troviamo il motivo per cui non dobbiamo appoggiarci sul nostro intendimento, perché dobbiamo capire che non siamo savi, non siamo saggi per natura. In realtà è molto stolta quella persona che si considera savia da sé: questa è la realtà! Infatti la persona stolta si considera sempre più saggia, invece chi acquisisce saggezza man mano conosce i suoi limiti e si fida sempre più di Dio.

La vera sapienza sta nel non ritenerti savio da te stesso, ai tuoi occhi. Cioè sai che per conto tuo non sei savio, non hai saggezza, perché non è una cosa naturale ma è un dono da Dio. Non sai di natura fare la cosa giusta, tu sai che hai bisogno di sapere la Sua volontà, hai bisogno di sapere quello che il Signore dice. Questa è la vera sapienza e Nel versetto che abbiamo appena letto Dio ci dà due contrasti:

Non ritenerti savio ai tuoi occhi, ma, temi l'Eterno.

Timore di Dio o degli uomini

Ci sono proprio questi due opposti. Cosa vuol dire temere l'Eterno? Avere paura?.......NO, assolutamente no!

La Bibbia parla molto di “temere”. Temere o gli uomini o Dio.

I ragazzi che frequentano ancora la scuola si danno pensiero di quello che penseranno gli amici, nel modo di comportarsi, nel modo di agire. I ragazzi pensano a cosa diranno i loro compagni? Oppure un genitore che ha dei bambini piccoli e deve prendere delle decisioni importanti si dà qualche pensiero di cosa diranno i parenti o cosa diranno gli amici? C'è questa tendenza nella vita?

Questo è il timore degli uomini, questo è il timore degli altri!

Noi abbiamo timore di quello che ci importa di più. Un uomo che trascura la famiglia, trascura la salute, trascura gli amici, ma si dedica ore alla settimana per la sua carriera, cosa teme? Teme quello che pensano gli altri? (NO). Cos'è prezioso per lui? Quello che gli è prezioso è fare strada nella carriera. La persona che invece trascura il lavoro ecc... per il divertimento, ha come suo idolo il divertimento.

Allora, temere Dio vuol dire considerare Dio il tuo tesoro, che tu non vuoi perdere. Quindi se gli altri ti ridono in faccia non ti importa.

Se temi Dio, Lo segui; e se seguire Dio ti costa piaceri non ti importa, perchériconosci che non sei savio ai tuoi occhi e che hai bisogno di Dio per restare vicino a Dio. Il tuo intendimento non ti basta, tuvuoi sapere cosa dice Dio. La Bibbia fa proprio un contrasto fra temere gli uomini e temere Dio.

Vogliamo l'approvazione degli uomini o vogliamo l'approvazione di Dio?

Vogliamo l'appoggio degli uomini o l'appoggio di Dio?

Temere Dio significa considerare Dio come l'Unico che può benedirci e considerare la sua approvazione, la sua benedizione, come ciò che è più prezioso di qualsiasi altra cosa.

Temere Dio è sapere che dipendiamo totalmente da Lui per tutto, per la vita stessa e questa considerazione ci porta a non volerLo offendere.

Temere Dio è capire che Dio è l'unica fonte di benedizione e di bene, e mi porta a volere e desiderare Lui.

Quindi, temi di fare qualsiasi cosa contro la Sua volontà. Temi di offendere Dio.

Quando uno teme Dio, non considera se stesso savio. Piuttosto, vuole capire la volontà di Dio.

Ritirati dal male

Quando temi l'Eterno, allora ti ritiri dal male. Ma attenzione! Ritirarti dal male non significa ritirarti da ciò che tu consideri male, vuol dire ritirarti da ciò che Dio considera male, da ciò che è male secondo il metro della santità di Dio!

Spesso, c'è la mentalità molto diffusa nella nostra società che ognuno può decidere per conto suo cosa va bene e cosa non va bene. Se non mi ritengo savio da me stesso, non decido io cosa è male: so che non ho quel metro, so che ho vissuto così tanto dentro il male che sono abituato a cose che per Dio non vanno bene. Posso innalzare il male come cosa desiderabile. Infatti tante cose che Dio vieta sono innalzate nella società e, vivendo in questo mondo, è tanto facile abituarsi a tanti comportamenti che Dio ritiene essere un male al punto che non ne facciamo più alcun caso, perché non li consideriamo più come tale. Questo è vero in tantissimi campi della vita: vediamo questo nel campo morale, nel modo di vivere i rapporti in casa, nel modo di parlare, nel modo di fare gli affari, nel mondo di spendere tempo e soldi.

Un esempio piccolo: Dio dice che è peccato lamentarsi, Dio dice che è peccato criticare, brontolare e lamentarsi. Ma nella nostra società lamentarsi è un pregio: cosa fanno i colleghi oppure gli amici quando si trovano insieme? Si lamentano! Ma per Dio il lamentarsi è un peccato terribile!

Ritirarsi dal male vuol dire capire ciò che Dio dichiara essere un male, e ritirarsi da quelle cose.

Quando viviamo così, la vecchia compagnia ci vedrà strani. Infatti, in 1Pietro 4:1-5 leggiamo:

“1 poiché dunque Cristo ha sofferto per noi nella carne, armatevi anche voi del medesimo pensiero, perché chi ha sofferto nella carne ha smesso di peccare, 2 per vivere il tempo che resta nella carne non più nelle passioni degli uomini, ma secondo la volontà di Dio. 3 Basta a noi infatti il tempo della vita che abbiamo trascorso a soddisfare le cose desiderate dai gentili, quando camminavamo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, nelle baldorie e nelle abominevoli idolatrie. 4 Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. 5 Essi renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti.” (1Pietro 4:1-5 LND)

Quando tu cominci a camminare in base a quello che Dio dice, la vecchia compagnia non capirà, troveranno strano, e cominceranno a parlare male di voi. Seguire Dio non è comprensibile per chi non conosce Dio. Se uno non conosce Dio, non può capire perché certi comportamenti sono peccato, perché non capiscono il metro di Dio e la sua santità. Ma essi renderanno conto a Colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti.

Invece, chi ha Cristo e comprende che Dio è la fonte di ogni bene e di ogni benedizione, e che solo Dio soddisfa il suo cuore, quel credente vuole seguire il metro di Dio, perché vuole restare in stretta comunione con Dio.

Infatti un marito che ama la moglie e gode la moglie e vuole che quel rapporto duri tutta la vita, perché non vuole andare con un'altra donna? Perché pensa: “E peccato. Non devo peccare.”? No! Non pensa a quel fatto, piuttosto pensa: “Io non voglio perdere questa benedizione.”

E' ubbidiente alla legge di essere fedele alla moglie ma non perché sta cercando di essere ubbidiente alla legge, ma perché sta vedendo il valore del matrimonio.

E quando uno vede il valore di Cristo e la gioia che c'è solo in Cristo, vuole ubbidire in ogni campo a ciò che dice Dio, anche se prima trovava piacere facendo certe cose, e ubbidisce perché vuole godere Cristo di più.

Questo sarà guarigione....

E cosa succederà quando uno non confida in se stesso ma confida nell'Eterno? Quando riconosce Dio in ogni via, quando non si ritiene savio da sé ma teme l'Eterno e si ritira da quello che Dio dice essere un male? Cosa dice di questa persona?

Leggo ancora il v.8, che spiega come sarà la vita di chi cammina così:

“questo sarà guarigione per i tuoi nervi e un refrigerio per le tue ossa.” (Proverbi 3:8 LND)

Sarà benedetto! Sarà curato! Sarà custodito nella palma della mano di Dio. Dio avrà il Suo occhio su di te. Non devi tu cercare di arrivare a Lui. Tu puoi, come dice in Ebrei 4, riposarti nel riposo che hai in Cristo. Questa è la vita che Dio intende per i Suoi.

Applicazioni

Questo è un bellissimo insegnamento, questo brano è bello, ma non ci giova a nulla se resta solo qualcosa che sappiamo intellettualmente. Ciò che ci serve è di applicarlo alla nostra vita. Questo brano porta grande giovamento quando diventa il modo in cui viviamo, quando noi cominciamo veramente a vivere così.

I nostri ragionamenti

Noi, di natura, abbiamo un nostro modo di pensare in tutto, vediamo una situazione che non va bene, ma pensiamo che non sia tanto grave. Ma in base a cosa noi pensiamo così? Abbiamo fatto come Mosè che ha detto: “Non so cosa dice Dio, vado e mi informo”, o abbiamo fatto la valutazione in base al nostro intendimento? E se non vediamo il problema, allora stiamo mancando ciò che Dio ci dice qua, quello che dice questo brano in ogni situazione della vita, anche in quelle che non sono pesanti.

Come valutiamo situazioni intorno a noi

Esempi di come la società vede, e facilmente, potremmo anche noi vedere qualcosa con un metro umano.

  • comportamento morale

  • come fare come genitori

  • come spendere il nostro tempo, quello che va bene e quello che non va bene.

Spesso, possiamo temere gli uomini e non voler essere visti come esagerati. Ma noi dobbiamo temere Dio. Poi, dobbiamo essere pieni della bontà di Dio.

Valutiamo: Come fare come Genitori

Molto spesso, il nostro modo di vedere come fare come genitori non viene dalla Bibbia, viene dal nostro ragionamento.

Infatti, se c'è un campo in cui tanti peccati dei genitori vengono manifestati, è nel modo in cui allevano i loro figli.

Si può sbagliare in tanti modi. Il punto centrale di quegli sbagli è di appoggiarsi nel proprio intendimento, anziché confidare nell'Eterno.

Potrei fare mille altri esempi.

Non appoggiamoci sul nostro intendimento. Informiamoci su qual è la volontà di Dio, e viviamo secondo essa.

“5 confida nell’eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; 6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri. 7 non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’eterno e ritirati dal male; 8 questo sarà guarigione per i tuoi nervi e un refrigerio per le tue ossa.” (Proverbi 3:5-8 LND)

Questo ti porterà ad essere curato e coccolato da Dio. Grazie a Dio per questo. Io non merito di essere curato da Dio, alla luce di tutto quello che ho fatto contro di Lui, ma Lui mi offre proprio quella grazia e la offre a ciascuno che è un figlio di Dio.

Prego che possiamo volere non solo “sapere” questo brano ma vivere tutti i giorni così, per conoscere poi quella cura speciale di Dio.