Aiuto Biblico

Saggezza da Dio

analisi di Proverbi 28

sermone di Marco de Felice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 31 agosto 2016, – cmd dp –
Descrizione: Proverbi 28, saggezza da Dio.

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I proverbi

I proverbi sono ricchissimi e vorrei darvi qualche base importante per capirli.

I proverbi sono verità generali, non specifiche. È importante capire questo. Non si può valutare una situazione specifica in base ad un proverbio, però spiegano l’andazzo della vita. Non vuol dire che è sempre così e non tutto si avvererà durante questa vita. Sono dei detti veri, però ci possono essere eccezioni.

Per esempio, quando dice che chi si impegna avrà sempre da mangiare, non vuol dire che non ci sarà mai un periodo di fame.

Ricordate che certe volte, il risultato del peccato si vede già in questa vita, altre volte solo dopo questa vita. Quando dice che al malvagio succederà così, può accadere che quella volta non succeda così. Il male per il peccato non arriva spesso in questa vita. C'è un versetto nelle epistole che dice: “In alcuni uomini i peccati sono manifesti e li precedono al giudizio, mentre in altri li seguono.” (1Timoteo 5:24) Cioè certe conseguenze in certe persone si vedono prima della morte, in altre persone le conseguenze per lo stesso peccato si vedono dopo la morte.

Similmente, a volte le benedizioni per l’ubbidienza si vedono già in questa vita, ma in altri momenti, si vedono le benedizioni solo dopo la vita. Le benedizioni per la fedeltà non arrivano sempre in questa vita. Quindi ci sono proverbi che potrebbero sembrare contraddirsi, ma non si contraddicono.

I proverbi non sono come le epistole dove troviamo comandamenti che sono bianco o nero. Con i comandamenti, non ci sono eccezioni. Se dice: “non mentire”, io non devo mentire mai. Di solito, i proverbi non sono dati in forma di comandamenti. Sono dati in forma di verità per capire meglio la vita, però vengono letti alla luce del resto della Bibbia.

Infatti la rivelazione della Bibbia è progressiva. Dall'inizio è un messaggio della salvezza per grazia, ma dall'inizio è come un seme di una quercia. Il seme di una quercia contiene dentro una pianticella che è una quercia. Non è un olmo, un acero o un pomodoro, è una quercia. Però non è maturo come la quercia che ha 150 anni. Quando quel seme spunta e ha una foglia, all'inizio quella foglia neanche assomiglia alla foglia di una quercia.

Similmente, un neonato non è come sarà da grande. È un essere umano ma non è come quando avrà 50 anni.

Tutto l'Antico Testamento è una rivelazione progressiva, ma quando arriviamo al Nuovo Testamento Dio tira fuori il velo che copriva l'Antico e adesso è chiarissimo. Cosa dice Colossesi 2 di questo? Del fatto del Nuovo Testamento a confronto con l'Antico? Parla nel versetto 16 della legge data a Mosè…

16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, 17 che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. (Colossesi 2:16-17 LND)

Se io metto la mano davanti al mio petto, si vede l'ombra. È solo la forma, ma non è la sostanza. Ti fa capire che è una mano ma non ci sono tanti dettagli. Non vedi le vene o le unghie, vedi solo la forma di una mano. L'Antico Testamento è l'ombra del fatto che Cristo è il corpo. Quindi, la rivelazione della Bibbia è progressiva.

Infatti una caratteristica di tantissime sette, gruppi falsi, è che si basano molto sull'Antico Testamento. Questo è perché, essendo un'ombra, si può dare un'interpretazione ai versetti nell’Antico Testamento, ignorando “il corpo” che si trova nel Nuovo Testamento. Tanti gruppi fanno questo, perché vogliono spingere un certo insegnamento o dottrina e si basano sull'Antico Testamento perché lì è più facile da manipolare perché è solo un'ombra. Invece “il corpo”, cioè l'insegnamento di Cristo è più chiaro. Questa è una piccola cosa da tenere in conto.

Tenendo questo in mente, guardiamo Proverbi 28 e consideriamo alcune delle verità che troviamo qui. Possiamo trarre molto beneficio dai Proverbi. Prego che ci sarà un incoraggiamento a guardare questo Proverbio.

Versetto 1

“1 L’empio fugge anche se nessuno lo insegue, ma il giusto è sicuro come un leone.

Un empio è uno che pecca contro Dio e contro gli altri. Lui non ha la coscienza pulita, deve sempre stare in guardia per non essere scoperto, e si preoccupa sempre che gli altri non scoprano cosa ha fatto. Visto che lui ha fatto cose sbagliate, pensa che gli altri le possano fare a lui.

Per esempio, un uomo disonesto vende una macchina e cerca di nascondere i difetti. E allora, quando compra una macchina usata, ha fiducia di chi la vende o è sfiduciato? Cerca sempre di ingannare e vive così, e quando una persona onesta gli vuole vendere qualcosa, lui non ci crede. Non ci crede, perché pensa che gli altri agiscano come lui.

Quindi l'empio ha non la coscienza pulita. Deve sempre ricordarsi che cosa ha detto perché non ha detto la verità. La verità si ricorda ma lui non ha detto la verità e deve ricordare quello che ha detto. Quindi “l'empio fugge anche se nessuno lo insegue”.

Quando pecchiamo la nostra coscienza non è pulita e ci aggrava. Poi, quando facciamo male agli altri frodando, ingannando, o facendo qualcosa di nascosto, temiamo di essere scoperti. E perciò, anche se nessuno sa, si teme che qualcuno sappia. Quando abbiamo fatto del male, dobbiamo sempre stare attenti per non essere scoperti.

Chi è così, non può essere mai tranquillo, “ma il giusto è sicuro come un leone”. Il giusto non ha niente da nascondere. Quanto è bello vivere nella giustizia, comportandoci con tutti con giustizia, così non abbiamo da temere.

Versetto 2

2 A motivo del peccato di un paese molti sono i suoi principi, ma con un uomo assennato che ha conoscenza la sua stabilità dura a lungo.

A motivo del peccato di un paese”. Nella storia ci sono paesi che tendono a seguire Dio di più o di meno. Magari sono religiosi, hanno i loro santi e i loro idoli, ma quando un paese non vuole sapere del vero Dio, non sarà veramente stabile. Visto che sono persone piene di peccato, spesso non riescono ad avere un capo, un re, un governatore. Quando un popolo vive lontano da Dio, non sarà veramente stabile.

Guardiamo com’è la situazione in Italia. Non c’è un governo stabile che cura bene il paese. Le persone si lamentano contro i politici, ma i politici sono persone come noi. Ci si lamenta che i politici frodano e poi avendo l'occasione molti fanno la stessa cosa entro le loro possibilità.

Quando un paese ha timore di Dio, sceglie un uomo assennato come guida, ed egli avrà stabilità per lungo tempo.

Versetto 3

3 Un povero che opprime i miseri è come una pioggia torrenziale che non dà pane.

Nella Bibbia di solito il povero è stato oppresso dai ricchi. Nella società della Bibbia, i poveri spesso venivano sfruttati dai ricchi. “Povero” voleva dire che non avevano neanche da mangiare. Ma i miseri erano ancora di più al di sotto del povero, erano i più deboli tra i deboli. Un povero che è stato oppresso da altri, dovrebbe essere il primo a capire quanto è brutto ed a voler essere sensibile verso chi è più debole di lui. Ma “un povero cheopprime i miseri è come una pioggia torrenziale che non dà pane”. Cioè, arriva questa pioggia torrenziale che non annaffia la terra, ma porta via i semi di quello che tu hai appena piantato, il frumento o altro, perché è troppo forte. Il povero dovrebbe capire la sofferenza dei poveri ed essere il primo ad aiutarli. Invece, quando un povero è così malvagio da opprimere i miseri è come una pioggia che danneggia, anziché far crescere le piante.

Versetto 4

4 Quelli che abbandonano la legge lodano gli empi; ma quelli che osservano la legge fanno loro guerra.

Quelli che abbandonano la legge lodano gli empi”. Cioè, quelli che non seguono Dio lodano gli empi, trovano aspetti del peccato da lodare.

La Bibbia parla spesso di questo. Nel Salmo 73 di Asaf, lui era turbato e agitato perché i malvagi andavano bene mentre lui aveva tante sofferenze. Lui descrive i malvagi e dice questo:

“8 Essi scherniscono e tramano perfidamente di opprimere, e parlano con arroganza. 9 Dirigono la loro bocca contro il cielo, e la loro lingua percorre la terra. 10 Perciò la loro gente si volge qua, e abbondanza di acque è bevuto da loro,” (Salmo 73:8-10 LND)

“Acque” vuol dire tutte le parole che dicono questi malvagi. “La loro gente si volge” a loro. Vogliono stare vicino a loro perché vogliono essere anche loro benestanti, ricchi e potenti. Quindi gli stanno intorno. Noi vediamo questo nel mondo. Le persone che arrivano ad avere successo hanno intorno tutte le persone che li vogliono imitare. “Quelli che abbandonano la legge lodano gli empi”. Romani 1:32 dice:

“Or essi, pur avendo riconosciuto il decreto di Dio secondo cui quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non solo le fanno, ma si compiacciono pure con quelli che le commettono.” (Romani 1:32 LND)

Questo è il mondo di oggi, dove il peccato non solo è commesso, ma viene innalzato. Viene messo nelle pubblicità, nei film, come una cosa da guardare e da apprezzare.

Invece “quelli che osservano la legge fanno loro guerra”. Dove succede questo? Succederà nel tempo di Dio e poi una buona parte quando Cristo ritorna. La vita non finisce qua.

Versetto 5

5 Gli uomini malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano l’Eterno comprendono ogni cosa.

Gli uomini malvagi non comprendono la giustizia…” Senza Dio, l’uomo non capisce la realtà. Credono di essere saggi ma sono stolti. Vi fa pensare a qualche altro brano? Un brano nel Nuovo Testamento che dice la stessa cosa? 1 Corinzi 2:14-16.

“14 Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. 15 Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno. 16 Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo.” (1Corinzi 2:14-16 LND)

Gli uomini senza Dio non capiscono la giustizia di Dio. Non sembra avere senso che uno rinunci ad avere più soldi pagando sempre l'IVA, quando potrebbe facilmente non pagarla. Qualcuno potrebbe dire: “ma perché non lavorare in nero? È molto meglio. Perché Dio comanda di pagare tutte le tasse, tutte le imposte? Nel tuo settore nessuno riesce a vivere se non lavora in nero. Dio comprende.” Davvero? Dio comprende? Tu stai giustificando un peccato, e quindi, Dio non ne ha tenuto conto quando ha fatto quel comandamento? Siamo noi che dobbiamo correggere Dio? No, “gli uomini malvagi non comprendono la giustizia”. Non comprendono che Dio ama onorarsi. Non comprendono che se abbiamo da coprirci e da nutrirci questo ci basta per essere contenti. Non serve altro.

“… ma quelli che cercano l’Eterno comprendono ogni cosa”, perché capiscono veramente la vita, perché hanno la verità di Dio.

Versetto 6

6 E’ meglio il povero che cammina nella sua integrità, dell’uomo instabile che è perverso nelle sue vie, anche se ricco.

La vera benedizione non è nelle ricchezze. Le ricchezze passeranno. La vera benedizione è nell’Eterno. Camminare nell'integrità vuol dire avere pace con Dio. Se uno cammina nell'integrità, avrà pace con Dio. Meglio questo che un uomo “che è perverso nelle sue vie, anche se ricco”. Spesso i ricchi erano quelli che facevano cose non sempre giuste per essere ricchi. Leggiamo di questo in Giacomo 5:1-6.

“1 E ora a voi ricchi: piangete e urlate per le sciagure che stanno per cadervi addosso. 2 Le vostre ricchezze sono marcite e i vostri vestiti sono rosi dalle tarme. 3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco; avete accumulato tesori negli ultimi giorni. 4 Ecco, il salario da voi defraudato agli operai che hanno mietuto i vostri campi grida, e le grida di coloro che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. 5 Sulla terra siete vissuti nelle delizie e morbidezze, avete pasciuto i vostri cuori come per il giorno della strage. 6 Avete condannato e ucciso il giusto, che non vi oppone resistenza.” (Giacomo 5:1-6 LND)

Questo è un avvertimento: anziché godere la ricchezza, urlare e piangere per le sciagure che stanno per cadere addosso. Quanto è importante che noi annunciamo questo a tante persone che sperano nella loro ricchezza.

Noi siamo ricchi. Quante persone nel mondo hanno acqua e corrente in casa? 15%. Invece 85% delle persone non hanno acqua e corrente in casa. Noi siamo ricchissimi. Abbiamo acqua calda, corrente, elettricità, la lavatrice, frigoriferi, riscaldamento per l’inverno, macchine e aggeggi elettronici. Abbiamo la possibilità di scegliere quello che mangiamo anche in base al gusto. Abbiamo le cure mediche. Siamo stra-ricchi. Non guardiamo chi ha la Ferrari, la Bugatti o fa viaggi di lusso. Sono una piccolissima percentuale. Noi siamo ricchi ed è facile appoggiarci sulle nostre ricchezze. Quindi, è da dire: “Oh Signore, io non voglio aggrapparmi a nulla se non solo a Te.”

È meglio il povero che cammina nella sua integrità, dell’uomo instabile che è perverso nelle sue vie, anche se ricco.

La ricchezza non è la benedizione.

Versetto 7

7 Chi osserva la legge è un figlio che ha intendimento, ma il compagno dei ghiottoni fa vergogna a suo padre.

Questo versetto sta parlando di un figlio e ci sono due tipi di figli che diventano adulti:

1) quello che osserva la legge di Dio. Questo figlio è uno che ha la saggezza e l'intendimento.

2) e quello che invece è il compagno dei ghiottoni, golosi, che significa che esagerano nel mangiare e nel bere. Mancano di autocontrollo e vogliono divertirsi.

Questo è un esempio esagerato perché si può vivere nel peccato senza arrivare a quel livello, però il fatto è che c'è chi osserva la legge e chi non osserva la legge. Uno è saggio, l'altro porta vergogna in casa perché ha una vita sprecata. L’uno è una benedizione per i genitori. L’altro fa vergogna al padre, e a se stesso.

Versetto 8

8 Chi accresce i suoi beni con usura e guadagni ingiusti, li accumula per colui che ha pietà dei poveri.

Giacomo 5 parlava della sciagura che cadeva sopra i ricchi che avevano accumulato in modo non sempre giusto. Chi vive attaccato alle ricchezze perderà le sue ricchezze.

Marco 8 dice:

“perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà.” (Marco 8:35 LND)

Quindi, quando io sono attaccato alle cose del mondo, io perderò tutto. Prima o poi, perderò tutto.

Invece “li accumula per colui che ha pietà dei poveri.” A chi è generoso, Dio gli darà di più, non per se stesso, ma da continuare ad essere generoso. Cosa fa Dio “per colui che ha pietà dei poveri”? Gli fa avere di più. Poi, se lui ha pietà dei poveri, cosa fa con quello che riceve in più? Pensa a se stesso? Cambia macchina? Fa viaggi e compra vestiti più belli? Va a mangiare fuori? No. Visto che lui ha pietà dei poveri e Dio lo benedice donandogli di più, così lui ha di più da dare ai poveri.

Versetto 9

9 Se uno volge altrove l’orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio.

Quanti credenti, purtroppo, hanno campi della vita in cui non ascoltano la legge. Ignorano quello che la Bibbia dice in qualche campo e non lo vogliono toccare.. Hanno pratiche o abitudini, hobby, modi di fare, amicizie, o divertimenti che non vogliono abbandonare. Sono attaccati a queste cose. C'è chi ama lamentarsi. Lamentarsi dà molta soddisfazione alla carne. C’è chi ama criticare o chi ama vantarsi. C'è chi ama fare battute. C'è chi ama il modo di vestirsi per stare bene. Ci sono mille cose che possiamo avere che non vogliamo abbandonare. “Se uno volge altrove l’orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio” a Dio.

Ricordate Isaia 59:1-2?

“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto.” (Isaia 59:1-2 LND)

Il Signore è capace di rispondere alle tue preghiere? È ben capace. Non è assolutamente limitato in alcun modo. Qualunque situazione che tu hai, il Signore la può cambiare letteralmente dall'oggi al domani.

Cosa ha fatto a Samaria quando non c'era più cibo in città e il profeta ha detto: “domani il cibo non costerà quasi niente?” La risposta fu: “ma anche se Dio dovesse aprire le cataratte del cielo, questo non sarebbe possibile”. Invece è successo proprio così.

Ma spesso abbiamo peccati che non vogliamo abbandonare. Neanche li vediamo più perché ormai da anni viviamo con quel peccato ed è normale per noi. Volgiamo l’orecchio per non ascoltare la legge, e la nostra preghiera è un abominio a Dio.

Parliamo di noi uomini che siamo sposati. 1 Pietro 3:7.

“Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.” (1Pietro 3:7 LND)

Le preghiere di un marito che non onora la moglie, saranno impedite. La Bibbia insegna questo spesso. È un proverbio importante.

Allora, a volte Dio non risponde alle nostre preghiere, non perché abbiamo peccato. Paolo camminava con umiltà e gli è stata data una spina nella carne per tenerlo umile. Tre volte ha implorato Dio, e poi Cristo gli ha risposto: “la mia grazia ti basta.” Eppure la prima cosa che dobbiamo valutare è se abbiamo peccato. Se la risposta è: “no”, grazie a Dio, ma se c'è un peccato, è da confessare.

Versetto 10

10 Chi fa sviare gli uomini retti in una strada cattiva, cadrà egli stesso nella sua fossa; ma gli uomini integri erediteranno il bene.

Cosa vuol dire: “Chi fa sviare gli uomini retti in una strada cattiva”? Guai a chi fa sviare persone giuste, persone che vogliono seguire Dio.

In Marco 9:42 dice

“"E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare.” (Marco 9:42 LND)

Deve essere terribile morire annegati, eppure Gesù dice che è meglio legarsi al collo una pietra ed essere gettato in acqua che scandalizzare un piccolo che crede in Gesù, perché quello che arriverà dopo come punizione sarà terribile.

Questo proverbio sta dicendo la stessa cosa: “chi fa sviare gli uomini retti”, cioè quelli che credono in Dio. Gli uomini integri erediteranno il bene. Cosa vuol dire “integro”? Vuol dire intero. Sono uomini che sono interamente santi in ogni campo della vita. Se io lascio un angolo della mia vita che non arrendo al Signore, non sono integro. Un pacco integro è un pacco intero non manca nessun pezzo. In un uomo integro non c'è una parte che non è santa. Quindi gli uomini integri erediteranno il bene.

Come va la tua vita? Sei integro? Non lamentarti delle tue condizioni, non chiedere perché Dio non risponde. Sei integro? Se sì, Dio ha del bene per te.

Versetto 11

11 Il ricco si crede saggio, ma il povero che ha intendimento lo esamina a fondo.

Il ricco si crede saggio…” Ha avuto successo nel mondo. Ha quello che il mondo cerca. Vi leggo anche Romani 1:21-22

“21 Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. 22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti,” (Romani 1:21-22 LND)

Avendo un certo successo nel mondo, avendo l'approvazione degli uomini e essendo visti bene dagli altri, è facile credersi saggio, ma è una grande stoltezza.

… il povero che ha intendimento lo esamina a fondo.

Il povero capisce veramente.

Versetto 12

12 Quando i giusti trionfano c’è grande gloria, ma quando prevalgono gli empi la gente si nasconde.

I giusti che trionfano hanno potere, “trionfare” ha quel senso. Come vivono? Cosa fanno con il loro potere? Cosa fanno con tutto quello che hanno, con i loro mezzi? Curano gli altri. Vivono per il bene degli altri. Quindi, “quando i giusti trionfano c'è grande gloria”, la gente è contenta, perché la vittoria di quel giusto porterà benefici al popolo.

“… ma quando prevalgono gli empi, la gente si nasconde” perché gli empi usano il loro potere per loro stessi. Non porta bene agli altri, ma del male. Invece i giusti si impegnano per il bene degli altri.

Versetto 13

13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.

Quanto è vero. “Chi copre le sue trasgressioni…” Chi le nasconde, le nega, le ignora, non le porta alla luce e le giustifica, non avrà il perdono. Quando si arriva a dire: “secondo me”, c'è qualche cosa che non va. Questo modo di parlare vuol dire che sto giustificando con un mio ragionamento. Il mio ragionamento giustifica sempre quello che faccio. È per questo che 2 Corinzi 10 ci dice di demolire i nostri ragionamenti.

13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.

Allora, chi non solo le confessa ma le abbandona… otterrà misericordia da Dio. Che bello! Che meraviglia!

Conosciamo il Salmo 32:1-5

“1 Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno. 3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. 4 Poiché giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all’arsura d’estate. (Sela) 5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: "Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno," e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. (Sela)” (Salmo 32:1-5 LND)

È un parallelo perfetto con quello che abbiamo letto in Proverbi.

13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.

Versetto 14

14 Beato l’uomo che teme continuamente l’Eterno, ma chi indurisce il suo cuore cadrà nella sventura.

Temere l'Eterno è un tema della Bibbia. Proverbi 1:7 dice:

“Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza, ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.” (Proverbi 1:7 LND)

Il timore dell’Eterno è l’inizio della vera conoscenza che arriva poi alla saggezza. Cos’è “timore di Dio”? È non voler offendere Dio, perché so che dipendo da Dio. Cosa dice Romani 14:22-23?

“22 Hai tu fede? Tienila per te stesso davanti a Dio; beato chi non condanna se stesso in ciò che approva. 23 Ma colui che sta in dubbio, se mangia è condannato, perché non mangia con fede; or tutto ciò che non viene da fede è peccato.” (Romani 14:22-23 LND)

Cosa vuol dire? Sta usando l’esempio del mangiare la carne, che è totalmente legittimo. Si può mangiare la carne, però quello debole nella fede pensa che non si può mangiare la carne. Si può, ma a lui non è chiaro che si può. Quindi se lui mangia, sta peccando contro Dio. È permesso da Dio ma lui ha dei dubbi. Quindi, lui va contro coscienza perché pensa che potrebbe essere sbagliato. Quello non teme Dio, perché se io temo Dio dico: “non voglio offendere Dio e non sono sicuro se ha detto questo o no, quindi non lo faccio.”

È come un datore di lavoro che assume un giovane in prova e gli dà una marea di istruzioni verbalmente prima di andare via per tutta la settimana. È difficile per il giovane tenere tutto in mente. Ha dei dubbi: “mi ha detto di fare quello o quell'altro? Non sono sicuro di ricordare.” Se ha timore, onore, riverenza verso il datore di lavoro, cosa farà? Se anche c’è un “forse” che dovrebbe essere fatto, lo fa. Non si ricorda ma lo fa perché non vuole rischiare di andare contro quello che lui gli ha detto.

14 Beato l’uomo che teme continuamente l’Eterno, ma chi indurisce il suo cuore cadrà nella sventura.

Ho peccato gravemente vari anni fa. Un uomo mi aveva chiesto perché non praticavo una certa cosa biblica. Non ho più visto quell'uomo dopo quel giorno. Poi, 3 anni e mezzo più tardi, ho capito che non avevo mai preso l’impegno di investigare le Scritture e vedere quello che diceva la Bibbia su quell'argomento. Io non sapevo quello che diceva la Bibbia al riguardo. Più di 3 anni e mezzo e non avevo guardato le Scritture. Avevo timore di Dio? Visto che non ero sicuro di quello che diceva la Bibbia su quell'argomento e non mi ero informato, non avevo praticato quella cosa. Non ero sicuro ma neanche avevo preso del tempo per impegnarmi, e lo Spirito Santo mi ha colpito. Dio me lo aveva mostrato 3 anni e mezzo prima e non avevo neanche preso tempo per investigare le Scritture. Dov’era il mio timore?

14 Beato l’uomo che teme continuamente l’Eterno…

Io non temevo continuamente l’Eterno. Ho visto il mio peccato e ho chiesto perdono, ma ho peccato perché non ho preso tempo per essere sicuro su quello che Dio aveva detto.

In quell'esempio del dipendente che non è sicuro di quello che ha detto il padrone. Se non è sicuro ed è una cosa che può fare, la fa. Se invece deve fare in un modo o in un altro e non è sicuro, fa di tutto per contattare il suo padrone. Si informa. Deve capire cosa vuole lui perché non vuole fare male. Questo è timore.

Quanti credenti non si informano. Si buttano in mille cose, ma non cercano di capire per le cose che non sono chiare.

Versetto 15

15 Un empio che domina su un popolo povero è come un leone ruggente e un orso affamato.

Un empio pensa a se stesso, sbrana la gente ed è una cosa brutta.

Quando un empio domina, in una famiglia, al lavoro e nello stato, è molto difficile per chi è sotto di lui. Perciò, preghiamo per coloro che sono al potere.

Versetto 16

16 Un principe senza intendimento fa molte estorsioni, ma chi odia il guadagno disonesto prolungherà i suoi giorni.

Una persona senza intendimento è uno stolto, perché vive per quello che perderà.

Dio ci mostra la gravità del peccato e dell'usare il potere per i propri vantaggi.

Versetto 17

17 L’uomo su cui pesa un omicidio fuggirà fino alla tomba; nessuno lo aiuti!

Ci sono conseguenze terrene per i nostri peccati, che spesso, non ci lasciano mai.

Ieri ho ascoltato un sermone sulla giustificazione:

“… non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)

Dice che “non vi èalcuna condanna”, ma ci possono essere delle conseguenze. Non dobbiamo confondere le due cose.

Lode a Dio “non vi è alcuna condanna”, ma se io faccio certi peccati, possono portarmi delle conseguenze per tutto il periodo che vivo sulla terra. Se un peccato che è stato perdonato ancora mi porta conseguenze pesanti, come devo agire? Devo agire con umiltà e chiedere perdono al Signore, Colui che mi ha perdonato la condanna eterna. Ma visto che ho peccato, è anche giusto che porto questo giogo delle conseguenze terrene e che non mi lamento.

Versetto 18

18 Chi cammina rettamente sarà salvato, ma l’uomo instabile che segue vie tortuose cadrà ad un tratto.

Chi segue vie di peccato non avrà la cura di Dio. Cadrà ad un tratto.

Ma chi cammina con integrità, rettamente, sarà curato da Dio. Vuol dire che non avrà prove? No, avrà prove. Vuol dire che nessuno mai lo tratterà ingiustamente? No, sarà trattato ingiustamente, anche Cristo è stato trattato ingiustamente, ma avrà solo le prove che servono per il suo bene.

Versetto 19

19 Chi lavora la sua terra avrà pane in abbondanza, ma chi va dietro a vanità avrà una grande povertà.

Dio vuole che ci impegniamo tanto, per non aver bisogno degli altri, nella pratica. Vi leggo due brani:

1 Tessalonicesi 4:10-12

“10 Voi infatti fate questo verso tutti i fratelli che sono in tutta la Macedonia ma noi vi esortiamo, fratelli, a sovrabbondare in questo ancora di più, 11 e a cercare diligentemente di vivere in pace, di occuparvi delle vostre cose e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, 12 affinché vi comportiate onestamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nulla.” (1Tessalonicesi 4:10-12 LND)

Questo è un comandamento. Un credente deve lavorare in modo che non abbia bisogno di aiuto economico da altri, ma ognuno porti il suo proprio peso.

Infatti, Paolo dice in 2 Tessalonicesi 3:10

“Infatti, anche quando eravamo tra di voi, vi ordinavamo questo: se qualcuno non vuol lavorare neppure mangi.” (2Tessalonicesi 3:10 LND)

Dio comanda, non solo in questi versetti, all'uomo di lavorare per mantenersi. Certo, ci sono eccezioni: una persona colpita da un infarto e non può più lavorare. Una persona viene derubata di tutto ed ha bisogno di un po' di aiuto per rimettersi su. Però, come regola, ognuno dovrebbe lavorare per provvedere per se stesso.

Infatti, un altro brano dice che chi non vuole lavorare, non dovrebbe nemmeno mangiare.

E in Efesini 4 dice:

“… si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a chi è nel bisogno.” (Efesini 4:28 LND)

Quindi, un credente dovrebbe lavorare. Anzi, tutti dovrebbero lavorare. Chi non lavora, va contro Dio, soprattutto gli uomini. La Bibbia dice che la donna, soprattutto la donna sposata, è la guardiana della casa (Tito 2). Le donne anziane insegnano alle giovani donne ad essere guardiane della casa.

Versetto 20

20 L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni, ma chi ha fretta di arricchire non sarà senza colpa.

“… chi ha fretta di arricchire”, chi ama la ricchezza, chi vorrebbe essere ricco.

Qual è il modo più comune in Italia per cercare di arricchirsi? Comprare biglietti della lotteria. Perché comprano questi biglietti? Perché sperano, sognano di diventare ricchi. Hanno fretta di arricchirsi. Usano i soldi che Dio ha dato loro per la Sua gloria, per cercare di arricchirsi, sperando nella cosiddetta fortuna. Questo è un peccato.

20 L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni, ma chi ha fretta di arricchire non sarà senza colpa.

Vi leggo 1 Timoteo 6:7-10

“7 Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che non possiamo portarne via nulla, 8 ma quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti. 9 Ma coloro che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione, nel laccio e in molte passioni insensate e nocive, che fanno sprofondare gli uomini nella rovina e nella distruzione. 10 L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.” (1Timoteo 6:7-10 LND)

Il desiderio di avere di più, rovina. Certo, c'erano persone ricche nella Bibbia che non amavano i soldi. Abramo, Lot, Lidia nel Nuovo Testamento. Dio ha salvato Lidia e subito lei ha ospitato i discepoli. Zaccheo che diede metà di quello che aveva ed ha risarcito quelli che aveva frodato. Non gli interessavano più i soldi. Quindi, se uno ama il Signore che gli dona ricchezza, la usa per il Signore, perché la sua passione è il Signore. Vuole usare il suo tempo, le sue forze, le sue capacità, i soldi, tutto per portare gloria a Cristo Gesù.

Versetto 21

21 Usare preferenze personali non è bene; per un pezzo di pane l’uomo commette peccato.

Questo è cercare il nostro bene, anziché amare il nostro prossimo. Conosciamo quello che dice Giacomo a questo proposito, che è un grave peccato usare preferenze personali, perché io cerco di curare chi può curare me.

Versetto 22

22 L’uomo con l’occhio cattivo vuole arricchire in fretta, ma non si rende conto che gli piomberà addosso la miseria.

Questo è la stessa cosa del versetto 20. Quanto la ricchezza è un inganno. Quanto sarà terribile il giudizio per chi ha cercato qualcosa sulla terra, anziché la salvezza in Cristo.

Versetto 23

23 Chi riprende qualcuno troverà poi maggior favore di chi lo adula con la lingua.

In questo proverbio, si presume che la persona che viene ripresa è saggia. Altri proverbi ci insegnano che chi riprende un uomo saggio, sarà apprezzato dall’uomo saggio. Chi riprende uno stolto, ovvero, una persona con il cuore duro, sarà odiato da quella persona.

Quindi, questo versetto si riferisce ad una persona umile, che riconosce che la riprensione porta del bene. Chi riprende qualcuno che vuole crescere, che vuole di più di Cristo e che vuole trovare e abbandonare ogni peccato, “troverà poi maggior favore di chi lo adula con la lingua”.

Uno che “adula con la lingua” dice: “Quanto sei bravo. Quanto sei importante. Quanto fai un buon lavoro, fratello.” Ma questo non mi aiuta.

Che cosa mi aiuta? Mi aiuta se uno mi fa notare qualcosa che non va perché il mio cuore è ingannevole e non vede tutto. Se uno vuole crescere e vuole veramente più di Cristo, vorrà riprensioni, anziché complimenti (adulazioni). Quanto siamo benedetti se abbiamo persone nella vita che ci aiutano a vedere quello che noi non vediamo.

Versetto 24

24 Chi ruba a suo padre e a sua madre e dice: "Non è peccato," è compagno di chi distrugge.

Questo è il contrario di onorare il padre e la madre. È vera malvagità.

Versetto 25

25 Chi ha il cuore gonfio d’orgoglio fomenta contese, ma chi confida nell’Eterno prospererà.

Quindi, confidare nell’Eterno è paragonato ad essere umile. Quanto male fa il nostro orgoglio, nei rapporti, e nel modo in cui va la vita. Chi è veramente umile prospererà.

Versetto 26

26 Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina saggiamente sarà salvato.

Di nuovo, questo proverbio mette in evidenza la stoltezza dell'orgoglio.

“… ma chi cammina saggiamente sarà salvato”. Camminare saggiamente inizia con il timore di Dio.

Versetto 27

27 Chi dà al povero non sarà mai nel bisogno, ma colui che chiude i propri occhi avrà molte maledizioni.

Questo è il cuore di chi ha timore di Dio e ama il suo prossimo come ama se stesso. Sarà curato da Dio, perfettamente.

Chi invece pensa a se stesso, nonostante il suo grande impegno, non sarà capace a evitare i guai. Vediamo questo principio nel Salmo 127:1,2.

“1 Se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie. 2 è vano per voi alzarvi di buon’ora e andare tardi a riposare e mangiare il pane di duro lavoro, perché egli dà lo stesso ai suoi diletti nel sonno.” (Salmo 127:1-2 LND)

Versetto 28

28 Quando gli empi s’innalzano, la gente si nasconde; ma quando periscono, i giusti si moltiplicano.”

Gli empi portano il male agli altri. Certamente, lo sappiamo. Ma noi, come viviamo? Con timore di Dio?

Conclusione

Prego che possiamo imparare dai Proverbi. Prego che avremo visto che i proverbi nel capitolo 28 ci hanno aiutato a vedere che c’è tanta saggezza che ci aiuta e ci guida nella vita. Qui non ci sono comandamenti, ci sono tanti principi che ci fanno capire l’inganno dei nostri ragionamenti falsi. Ci aiutano a capire quanto il mondo intorno a noi è stolto e quanto è assurdo adeguarci al mondo. Quanto è sbagliato usare il mondo come esempio di come vivere. Cosa sa il mondo? Il mondo sta andando verso il tormento eterno. Non voglio imitare il mondo. Voglio imitare Cristo.

Grazie a Dio per la sua Parola.