Aiuto Biblico

La vera saggezza

Ecclesiaste 12

Sermone di Marco de Felice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 10 marzo 2021, – cmd dmp –

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Ecclesiaste 12. Voglio leggere tutto il capitolo 12. Ricordate cos’è Ecclesiaste? Un libro che dimostra che tutto è vanità. Cosa si può dire di Ecclesiaste come libro?

Ecclesiaste parla del fatto che tutto è vanità. Cosa vuol dire “vanità”? Se un ragazzo avesse risparmiato 500 Euro e va al mare e dice, “io chiederò a tante persone di aiutarmi a costruire un bel castello di sabbia accanto all’acqua con bassa marea e spenderò tutti i miei soldi per farlo.” Quello è saggio o è vanità?

Vanità. E questo libro ci insegna che cose che sembrano più grandi di quello sono anche vanità. Questo libro ci insegna che tutto è vanità.

Allora, io devo mangiare e devo essere protetto dal freddo e dalla pioggia. Mi serve una casa e mi serve il cibo. Il lavoro è necessario, ma se io vivo per il lavoro e se io vivo per le tante cose per cui naturalmente viviamo, questo libro ci insegna che è vanità. Non è vanità lavorare perché ho bisogno di cibo per mangiare e per vivere. Ma se vivo per quello e quello è lo scopo della mia vita, se lo scopo della vita è di farmi vedere dagli altri, se lo scopo della vita è essere bravo in questo e bravo in quello, lui dice che è vanità perché arriverà l’alta marea, che si chiama “la morte”, e porterà via tutto.

Leggiamo insieme Ecclesiaste 12:1.

“1 Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni cattivi e giungano gli anni dei quali dirai: "Non ho in essi alcun piacere,"” (Ecclesiaste 12:1 LND)

Lui qui sta parlando della vecchiaia. Quand'è che ti devi ricordare del tuo Creatore? “nei giorni della tua giovinezza” prima che vengano i giorni cattivi e giungano gli anni dei quali dirai: "Non ho in essi alcun piacere,". Arriveranno giorni in cui la giovinezza, la forza e le capacità spariranno. Quindi, lui sta dicendo di cercare e ricordarti dell’Eterno, il tuo Creatore, adesso. Non nel futuro, perché poi, diventa brutto.

Ricorda Dio…

“2 prima che si oscurino il sole, la luce, la luna e le stelle, e ritornino le nubi dopo la pioggia: 3 nell’età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici smettono di lavorare perché rimaste in poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano 4 e le porte sulla strada si chiudono; quando diminuisce il rumore della macina, uno si alza al canto di un uccello, e tutte le figlie del canto si affievoliscono; 5 quando uno ha paura delle altezze e di spaventi per la strada, quando il mandorlo fiorisce, la locusta è un peso, e il desiderio viene meno, perché l’uomo va alla sua dimora eterna e i piagnoni vanno in giro per le strade.” (Ecclesiaste 12:2-5 LND)

Cos’è tutto questo? Hai qualche aspirazione o pensiero per il futuro o pensi solo ad oggi? Il mondo vuole che pensiamo al futuro o vuole che siamo consumati con l'oggi? Il mondo vuole che siamo consumati con l'oggi.

Cosa fa Dio ripetutamente nella Bibbia? Ci fa pensare al futuro e anche all’eternità o solo ad oggi? Al futuro e all’eternità.

Allora, a voi genitori voglio dare qualche pensiero: aiutate i vostri figli a pensare al futuro, che sia presente nella loro mente tutti i giorni, perché se no stanno lì godendo la vita, “che bella vita che ho!”, totalmente impreparati. Non stanno cercando di prepararsi, neanche ci pensano. È buono che ci pensino spesso, ed ogni volta che vedete una vita brutta, un matrimonio fallito, una persona che finisce male, una persona piena di cattiveria, è importante parlarne spesso. “Quella persona, come sta? Quando aveva la tua età, era così? Cos’è successo da quando aveva la tua età a quell'età lì?” È di aiutare i vostri figli a pensare costantemente al futuro, perché Dio ci martella con il pensiero di pensare al futuro. Come genitori spetta a noi aiutare, incoraggiare, spronare i nostri figli a pensare al futuro e non all'oggi.

Cosa sta dicendo questo brano?

“ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano” (Ecclesiaste 12:1 LND)

le cose della fine della vita quando sarà troppo tardi. Questa è un’esortazione. Mentre sei ancora giovane pensa al tuo Creatore ed al fatto che starai davanti a Lui e sarai giudicato da Lui alla fine della vita. Preparati perché non sai quando sarà. Forse morirai giovane, forse vecchio, ma arriverà quel giorno. Ricordati del tuo Creatore.

Poi dice:

“6 Ricordati del tuo Creatore prima che il cordone d’argento si rompa, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa alla fonte e la ruota vada in frantumi al pozzo, 7 e la polvere ritorni alla terra com’era prima e lo spirito torni a DIO che l’ha dato.” (Ecclesiaste 12:6-7 LND)

Qui parla dello spirito dell’uomo e della polvere del corpo umano. Ricordati del tuo Creatore prima che arrivi il giorno della tua morte. Non aspettare il giorno prima. Non sai quando sarà il giorno prima.

Io non so quanto tempo avrò ancora con Serena. Non posso dire che avrò anni ancora. Forse sono ore. Non è detto che i nostri figli moriranno da vecchi. Potrebbero morire da giovani… anche nei prossimi mesi. Ricordati, pensa bene al tuo Creatore prima che arrivi alla fine.

Penso subito al Salmo 90:

“Insegnaci dunque a contare i nostri giorni, per ottenere un cuore savio.” (Salmo 90:12 LND)

E poi dice:

“8 "Vanità delle vanità," dice il Predicatore, "tutto è vanità".” (Ecclesiaste 12:8 LND)

Se tu non stai pensando all’eternità, tutto quello che fai qui è vanità. Fai una bella vita, hai buoni voti a scuola, prendi un buon lavoro, bella famiglia, bella casa, belle cose ed è tutto vanità. Se tu non hai pensato al tuo Creatore, è tutto vanità. Questo non è solo un messaggio per i giovani, ma questa è un’esortazione per loro perché loro hanno la possibilità di stabilire la vita finché sono giovani.

“9 Il Predicatore, oltre ad essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la conoscenza e ha ponderato, ricercato e messo in ordine un gran numero di proverbi. 10 Il Predicatore si è studiato di trovare parole piacevoli; or le cose sono state scritte con rettitudine e sono parole di verità. 11 Le parole dei saggi sono come pungoli e le raccolte dei dotti sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo Pastore. 12 Perciò, figlio mio, guardati da tutto ciò che va al di là di questo.” (Ecclesiaste 12:9-12 LND)

tutto ciò che va al di là del cercare il tuo Creatore. Stai attento. Guardati.

“… Si scrivono tanti libri, ma non si finisce mai, e il molto studiare affatica il corpo.” (Ecclesiaste 12:12 LND)

Non sta dicendo di non fare la scuola. All’epoca come si scrivevano i libri? A mano. Avere una copia di un libro era avere una copia scritta a mano. Ogni copia era un lavoro. E lui dice, si scrivono tanti libri. Ma il numero di libri all’epoca in confronto ad oggi è paragonabile? Non posso dirvi ma non sarei sorpreso se si parla di almeno 100 ad uno. Adesso pubblicano libri come niente. Ma all’epoca un libro era una cosa scritta a mano.

“… Si scrivono tanti libri, ma non si finisce mai, e il molto studiare affatica il corpo.” (Ecclesiaste 12:12 LND)

Lui sta dicendo di non andare oltre… guardati da tutto ciò che va al di là di questo. Non cercare di fare grandi cose, essere bravissimo e stra intelligente. Tu temi Dio. Cosa dice in Proverbi 1:7?

“Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza…” (Proverbi 1:7 LND)

Quindi, la cosa importante è cercare il tuo Creatore mentre sei ancora giovane perché tutto finirà. Non dire, “Voglio impegnarmi e trovarmi un buon lavoro ed avere un buono stipendio ed avere una bella vita.” Figlio mio, è tutta vanità. Se tu non trovi il tuo Dio e se non sei riconciliato con Lui, ti sei auto-ingannato.

È come costruire mentre c’è bassa marea e dire, “guarda quello che ho fatto. Adesso vado a letto e domani torno a godere il mio castello”. Tu vai a letto e arriva la morte e ti alzi per godere quello che hai creato nella tua vita ed è stato tutto portato via dall'acqua.

Poi versetto 13:

“13 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: "Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo".” (Ecclesiaste 12:13 LND)

Cosa sta dicendo? Temi Dio. Non temere di non avere una bella vita e un bel lavoro. Tu temi Dio. Io non voglio essere senza Dio. Questo è il senso di temere Dio. Non voglio essere senza Dio. Se no, la mia vita sarà un castello di sabbia accanto all’acqua con bassa marea e io non voglio questo. Tutto sprecato.

Questo capitolo conclude con un ricordo potente:

“14 Poiché DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male.” (Ecclesiaste 12:14 LND)

Personalmente, non ho gli anni che potrebbe avere un giovane. Se muoio giovane è un altro discorso, ma io ho 66 anni. Non ho altri 66 anni sulla terra. Quello è sicuro. Allora, come sto investendo il tempo che ho?

Voglio spronare veramente i più giovani ad investire per l’eternità. Voglio spronarvi a valutare: per cosa state investendo? Non vivete per oggi. Il mondo ci dà mille cose per cui pensare solo ad oggi, adesso. “Sto facendo questo e sto facendo quello. Posso provare quello. Posso fare quello.” Mille cose e mille traguardi. Ma sono tutte cose che passano. Arriverà il giorno quando la polvere ritornerà alla terra com’era prima, e lo spirito tornerà a Dio per essere giudicato.

“14 Poiché DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male.” (Ecclesiaste 12:14 LND)

Questo dobbiamo trasmettere ai nostri figli e questo dobbiamo ricordarlo anche noi. Essere un buon genitore ed essere un adulto saggio vuol dire: tenere in mente che qui finirà tutto. Sto vivendo per trovarmi davanti a Dio? Mi sto aggrappando a Gesù Cristo come la mia giustizia? Sto trasmettendo ai miei figli quando sono eccitati per qualche successo: “figlio mio, che bello ma ricordati che un domani sarà tutto passato e ti troverai davanti a Dio”? Non voglio gioire in modo che mio figlio dimentichi dell’eternità. Voglio dire, “sono fiero di te e sono contento per il tuo impegno. Grazie a Dio. Celebriamo, ma ricordati che questo passerà. Impegnati ed investi in quello che non passerà”. Questo è ciò che voglio trasmettere. Questo è crescere un figlio. E ricordando questo è come cresciamo noi.

Quindi, prendiamo questa saggezza dal libro di Ecclesiaste per stimolarci a considerare, “Signore, in questo momento sono con la bassa marea. La marea sta per alzarsi. Cosa sto costruendo e dove? Sto costruendo nella sabbia (Matteo 7)?”

Ricordate che Gesù, nel Sermone sul Monte, in Matteo 7 dice:

“26 Chiunque… ode queste mie parole e non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollò e la sua rovina fu grande".” (Matteo 7:26-27 LND)

Invece l’uomo che ascolta le parole di Gesù?

“24 … chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. 25 Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia. ” (Matteo 7:24-25 LND)

Oh che possiamo edificare bene!

Preghiamo.