Aiuto Biblico

Confidare in Dio

Isaia 26

Studio di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per mercoledì, 30 gennaio, 2013 ---- cmd es -----
Descrizione: uno studio su Isaia 26, che spiega come avere la vera pace nel cuore, riposando e confidando in Dio.
parole chiavi: pace, fede, Isaia, come studiare la Bibbia, il giudizio di Dio, confidare in Dio

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La Bibbia ci aiuta a ricordare che questa vita è molto breve e che ci aspetta l'eternità. Le cose di oggi passeranno. Stai investendo per l'eternità?

In questo studio, vogliamo scavare un po' nelle profonde ricchezze del libro di Isaia. Questo è uno studio semplice, per aiutarvi a capire meglio un brano di questo tipo leggendo da soli.

La Bibbia non è da leggere un passo qua, un altro passo là. Per comprendere un brano, è importante capirlo nel suo contesto.

In questo studio, vogliamo considerare alcune delle verità di Isaia 26. Per capirlo di più nel suo contesto, vogliamo prima leggere Isaia 25.

Il capitolo 25 è il contesto del capitolo 26. Isaia parla del giudizio di Dio e della bontà di Dio, giudizio terribile e promesse per quelli che si umiliano davanti a Dio. Al suo popolo Dio dice che li manderà in esilio, che manderà un esercito malvagio contro di loro, e poi che li farà tornare nel loro paese e li curerà. Spiega tutto in anticipo. Il capitolo 25 parla del giudizio dei malvagi e salvezza di coloro che hanno fede in Dio.

1 O Eterno, tu sei il mio Dio; io t’esalterò, celebrerò il tuo nome, perché hai fatto una cosa meravigliosa; i tuoi consigli di molto tempo fa sono fedeltà e verità. 2 Poiché tu hai ridotto la città in un mucchio di pietre, la città forte in un monte di rovine; la cittadella degli stranieri non è più una città, non sarà mai più ricostruita. 3 Perciò il popolo forte ti glorifica, le città delle nazioni possenti ti temono, 4 poiché tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per il misero nella sua distretta, un rifugio contro la tempesta, un’ombra contro l’arsura; giacché il soffio de’ tiranni era come una tempesta che batte la muraglia. 5 Come il calore è domato in una terra arida, così tu hai domato il tumulto degli stranieri; come il calore è diminuito dall’ombra d’una nuvola, così il canto dei tiranni è stato abbassato. 6 L’Eterno degli eserciti preparerà su questo monte a tutti i popoli un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi succulenti, pieni di midollo, di vini vecchi, ben chiariti. 7 Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli, e la coperta stessa su tutte le nazioni. 8 Annienterà per sempre la morte; il Signore, l’Eterno, asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via di su tutta la terra l’onta del suo popolo, perché l’Eterno ha parlato. 9 In quel giorno, si dirà: "Ecco, questo è il nostro Dio: in lui abbiamo sperato, ed egli ci ha salvati. Questo è l’Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!" 10 Poiché la mano dell’Eterno riposerà su questo monte, mentre Moab sarà trebbiato sulla sua terra come si pigia la paglia nel letamaio. 11 Di mezzo al letamaio egli stenderà le mani come le stende il nuotatore per nuotare, ma l’Eterno farà cadere la sua superbia in un con le trame che ha ordite. 12 E l’alta fortezza delle tua mura Egli la demolirà, l’abbatterà, l’atterrerà fin nella polvere.

Isaia 26

Isaia 26 inizia con le parole: “in quel giorno”. È il giorno descritto in 25. Se leggiamo solo il 26 non capiamo il senso, ma leggendo il 25 capiamo che è il giorno che è stato appena descritto, mostra chi salva e chi viene condannato.

“1 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda: "Noi abbiamo una città forte; Dio vi ha posto la salvezza per mura e per bastioni. 2 Aprite le porte ed entri la nazione giusta, che mantiene la fedeltà".

In quel giorno di giudizio, si canterà questo canto nel paese di Giuda:Noi abbiamo una città forte; Dio vi ha posto la salvezza per mura e per bastioni...” La salvezza, la vera vita in Cristo è una vita di fede, fede che Dio farà quello che ha detto di fare. La vera vita cristiana è una vita di fede nelle promesse di Dio. Questa è la vita cristiana. La vita cristiana è vivere per fede. Questa è una profezia che parla della gioia che ci sarà nel futuro, quando Dio giudicherà il mondo, salvando coloro che hanno fede in Lui.

Chi ha il perdono e la salvezza in Gesù Cristo può gioire, sapendo che in quel giorno Gesù Cristo ritornerà nel mondo per giudicare tutti coloro che non si sono inginocchiati davanti a Lui, e per salvare coloro che Lo stanno aspettando come Salvatore e Signore come dice in 2 Tessalonicesi.

Città forte: è un linguaggio poetico, le mura e i bastioni rappresentano la salvezza come rifugio sicuro, in quanto la salvezza di Dio diventa una città forte, un rifugio sicuro. Dentro la salvezza siamo al sicuro, arriva il giudizio ma noi siamo al sicuro.

Non esiste alcun rifugio fatto di cose o situazioni terrene che sia sicuro. Per esempio, tante persone cercano rifugio nei soldi, ma i soldi non possono proteggere dalla malattia, né dagli incidenti, né dalla morte. Soprattutto, non possono proteggere dalla condanna per il peccato. Lo stesso vale con gli amici, o se si confida nella forza o nell'intelligenza umana, oppure nella religione. Non sono rifugi sicuri contro i pericoli che esistono in questa vita. Tanto meno le cose del mondo sono un rifugio contro il pericolo più terribile di tutti: l'ira di Dio!

Contro l'ira di Dio nel giudizio, non ci sarà alcun rifugio sicuro fra le cose terrene e le cose umane.

L'unico rifugio contro l'ira di Dio è la salvezza di Dio in Gesù Cristo. Chi è salvato si trova nella città sicura, avendo la salvezza come mura e bastioni.

È una città che non sarà mai scossa.

Chi può entrare in questa città? “La nazione giusta che mantiene la fedeltà”, ovvero, le persone che camminano per fede in Dio. Nella Bibbia camminare per fede e camminare in giustizia è la stessa cosa. Se tu hai vera fede, cammini in giustizia. Chi dice di aver conosciuto Lui e ancora pecca, è bugiardo e non ha mai conosciuto Lui.

Vera Pace per chi spera in Dio (vv.3,4)

3 Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. 4 Confidate nell’Eterno per sempre perché l’Eterno, sì l’Eterno, è la roccia eterna.

Fermati a pensare con me: che vita è se non hai la vera pace? Se hai una buona salute ma non hai la vera pace nel cuore, come starai? Se possiedi tante belle cose e non hai nessun problema di soldi, ma non hai la vera pace del cuore, come starai? Se hai l'approvazione di tutti, se sei visto bene dagli altri, ma non hai la vera pace nel cuore, come starai? Se hai un lavoro che ti piace, e una famiglia tranquilla, ma non hai la vera pace nel cuore, come starai? Invece se tu hai la pace ti può mancare tutto, ma stai bene.

Il fatto è che più di ogni cosa, l'uomo ha bisogno di vera pace nel cuore per poter avere un cuore soddisfatto, a prescindere da quanto sia potente un uomo, egli non può creare la vera pace nel suo cuore, perché la vera pace viene da Dio, quando c'è vera pace con Dio.

Una mente che riposa in Dio, e confida in Lui

Allora, chi ha vera pace? E per chi è la vera pace?

Questi versetti ci dichiarano che: “tu mantieni in una pace perfetta colui la cui mente rimane ferma in te, perché confida in te”. Chi ha la mente che si riposa in Dio o rimane ferma in te vuol dire la stessa cosa.

Cosa fa di solito la nostra mente?

Corre dietro a mille pensieri. Corre e non è ferma nell'Eterno.

Che cosa dice la Parola di Dio a riguardo?

Matteo 6:25-34 dice:

25 Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro? 27 E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito? 28 E intorno al vestire, perché siete con ansietà solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 30 Or se Iddio riveste in questa maniera l’erba de’ campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede? 31 Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? 32 Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. 34 Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

La mente che rimane ferma in Dio non è ferma a pensare ai problemi. La mente che si ferma sui problemi non è ferma sull'Eterno.

“getta sull’Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli.” (Salmo 55:22 LND)

Getta sull'Eterno il tuo peso, non tenerlo per te.

Leggiamo un brano in Luca 8:

“E la parte che è caduta fra le spine sono coloro che hanno udito la parola; ma, strada facendo, sono soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, e non giungono a maturità.” (Luca 8:14 LND)

Notiamo quei semi che sono caduti sulle spine. Sono soffocate dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita. Pensano a tutti i problemi e tutti i piaceri di questa vita.

Poi, Luca 10:

“ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: "Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? dille dunque che mi aiuti".” (Luca 10:40 LND)

Gesù ha risposto:

“41 ..."Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".” (Lu 10:41-42 LND)

Consideriamo Ebrei 13:5-6

“5 nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "io non ti lascerò e non ti abbandonerò". 6 così possiamo dire con fiducia: "il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. che cosa mi potrà fare l’uomo?".” (Ebrei 13:5-6 LND)

Dio mi ha detto che non mi lascerà, e che non devo temere gli uomini. Mi fido di Dio o mi fido di quello che vedo con gli occhi in questo momento?

1 Pietro 5:6-7 dice:

“6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno, 7 gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.” (1Pietro 5:6-7 LND)

Tu mantieni la pace perfetta colui la cui mente rimane ferma in te, perché confida in te”. Egli ha cura di noi. Se tu ti preoccupi e hai la mente in tutto quello che devi fare, non hai la mente ferma nell'Eterno.

Quindi, o scegliamo di cercare di portare i nostri pesi da soli, pensandoci e ripensandoci, oppure, pensiamo a quello che vogliamo di circostanza terrene che possono essere tante cose. Ma se la mente non è fissata su Dio, non avremo la pace. La pace viene quando anziché riempire la mente con altre cose, riempiamo la mente con Dio, con le sue promesse, con i suoi attributi, con le sue opere, con la sua fedeltà, con la sua maestà.

In realtà, SCEGLIAMO come riempire la nostra mente. Se scegliamo Dio, che vuol dire, fra l'altro, se confidiamo in Dio, allora, avremo una pace perfetta.

Ho mille problemi, mille confusioni, mille domande, ma dico: “Signore man mano mi rivelerai. Adesso io voglio pensare a te, a quello che Tu sei, alle Tue promesse, ai Tuoi attributi, alle Tue opere, penso a Te”. E le domande, i problemi e le cose? Dio mi guiderà giorno per giorno.

Confida nell'Eterno per Sempre

Il v.4 dichiara:

4 Confidate nell’Eterno per sempre perché l’Eterno, sì l’Eterno, è la roccia eterna.

Dio ci esorta a confidare nell'Eterno, sempre. Non solo a volte, non solo spesso, ma sempre.

Confidare nell'Eterno è confidare in Lui anziché in noi stessi, e nei nostri ragionamenti.

Confidare in Lui anziché negli altri uomini.

Confidare in Lui anziché nelle nostre esperienze.

Confidare in Lui anziché in qualsiasi altra cosa.

Cosa significa confidare? Prendere come vero tutto quello che Dio dichiara, e poi fondare la mia vita e le mie decisioni e le mie valutazioni su quello che Dio ha detto.

Facciamo un esempio:

Se confido nel mio dottore, mi spiega quello che ho, faccio tutto quello che egli mi dice, prendo le medicine anche se non vedo risultati, e mi fido di lui. Non mi fido dei miei ragionamenti, delle esperienze o degli amici. Quindi anche se vedo che sto peggiorando, continuo a prendere le medicine perché mi fido di lui. Questa è fede.

Confidate nell'Eterno per sempre, perché l'Eterno è la roccia eterna. Tu ti fidi nelle promesse dove non si vedono ancora i risultati, o ti fidi delle circostanze e delle esperienze che puoi toccare e vedere? Vuoi vedere e capire per conto tuo? Vuol dire prendere ogni decisione in base a quello che Egli dichiara. Se confido in Dio, faccio quello che mi dice, perché questo è la manifestazione della vera fede.

Vuol dire: fidarmi sempre delle promesse di Dio, anziché nelle circostanze che vedo. So che le circostanze passeranno, so che quello che Dio dichiara si adempierà.

Tutti confidiamo in qualcosa o in qualcuno. Tutto tranne Dio, questo ci deluderà.

Dio è la roccia eterna

Solo Dio è la roccia eterna. Egli non cambia, Egli è stabile. Tutto il resto è sabbia mobile. Confidate nell'Eterno.

Possiamo, e dobbiamo, confidare nell'Eterno perché Egli è la roccia eterna. Egli non cambia mai, non vacilla in alcun modo. Tutto quello che fa parte del mondo cambia e vacilla. Gli uomini più potenti si ritrovano davanti alla morte e non possono scappare. Tutto cambia, ma Dio non cambia mai. Egli è la roccia eterna. Chi confida in Lui, non sarà mai deluso; Dio rimane sempre uguale. Il suo piano sussiste in eterno.

Leggo Isaia 40:30.

“30 I giovani si affaticano e si stancano, i giovani scelti certamente inciampano e cadono, 31 ma quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, s’innalzano con ali come aquile, corrono senza stancarsi e camminano senza affaticarsi.” (Isaia 40:30-31 LND)

Chi spera nell'Eterno sarà curato dall'Eterno e arriverà alla fine della propria vita vittorioso sulla morte, per entrare per sempre nella presenza di Dio.

Leggo anche Lamentazioni 3:25:

“L’Eterno è buono con quelli che sperano in lui, con l’anima che lo cerca.” (Lamentazioni 3:25 LND)

Tu speri veramente in Dio o speri in quello che tu riesci a fare, col lavoro, la carriera, gli amici, l'intelligenza, con i ragionamenti, con l'impegno? In cosa speri? Coloro che sperano veramente in Dio, che confidano in Lui, anziché nei loro ragionamenti, nella religione, in altri uomini, o nell'approvazione degli altri, saranno curati da Dio, e conosceranno la bontà di Dio.

Quindi, ti invito, e ti esorto, a confidare nell'Eterno. Non confidare nei tuoi ragionamenti. Non confidare in alcuna altra cosa o persona, in un gruppo o in un'altra speranza. Confida nell'Eterno, il che vuol dire umiliati davanti a Lui, riconosci che Egli è Dio, accetta la sua volontà nella tua vita. Dio non ci fa vedere subito i risultati, ma ci dice: “Fidati”.

Giudizio di Dio

Andiamo avanti in questo brano, per capire di più come andranno le cose qua sulla terra, nel nostro mondo. Leggo i vv.5,6. Questi versetti parlano di come Dio giudicherà gli uomini, anche i più potenti. Nel mondo attuale, spesso i potenti riescono in qualche modo ad evitare varie brutte conseguenze terrene, con la furbizia, con la potenza o con i soldi. Riescono a non pagare le conseguenze terrene di alcune delle loro azioni. Però, in realtà, tutto quello che fanno e che anche noi facciamo è registrato nei libri di Dio. Al giudizio finale, ognuno dovrà rendere conto a Dio. Tutti coloro che rifiutano ora di umiliarsi e ravvedersi veramente di cuore davanti a Gesù Cristo saranno umiliati, saranno abbassati nel giudizio eterno. Leggo ora i vv.5,6.

5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto, ha abbassato la città elevata, l’ha abbassata fino a terra, l’ha gettata nella polvere; 6 i piedi la calpestano, i piedi stessi del povero e i passi dei meschini.

Questi versetti parlano dei grandi, di quelli che stanno in alto, usando l'esempio della città elevata. Dio umilierà tutti coloro che vogliono restare in alto, che vivono senza arrendersi a Lui.

Dio abbasserà queste persone fino a terra, gettandole nella polvere. In altre parole, Egli abbasserà moltissimo tutti coloro che non hanno ricevuto il perdono durante la loro vita.

Cura per i giusti

Andando avanti, leggiamo i vv.7-9. Questi versetti parlano di come Dio cura i giusti. Abbatte gli orgogliosi ma cura i giusti. Descrivono la vita di coloro che sono veramente stati giustificati per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo. Quando una persona confida veramente in Dio, quando una persona si è veramente ravveduta e ha vera fede in Gesù Cristo, essa vivrà come descrive il brano seguente.

Queste persone sono state giustificate per mezzo del sacrificio di Gesù, ma vivevano 600 anni prima di Gesù. Come potevano queste persone essere giustificate dalla croce di Gesù? La risposta la troviamo in Romani quando dice che quelli morti precedentemente dalla croce, Dio li ha giustificati sul conto di Gesù. Ha tenuto in conto i loro peccati per poi caricarli su Gesù. Ecco perché queste persone avevano fede nel Messia che doveva arrivare.

7 La via del giusto è diritta; o giusto Dio, tu appiani il sentiero del giusto. 8 Sì, nella via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi ti abbiamo aspettato. Il desiderio della nostra anima si volge al tuo nome e al tuo ricordo. 9 Con la mia anima ti desidero di notte, sì, con lo spirito che è dentro di me ti cerco al mattino presto; poiché quando i tuoi giudizi si manifestano sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia.

La via del giusto è diritta, perché Dio appiana il sentiero del giusto. Dio opera per far sì che i giusti vadano sempre avanti fino ad arrivare nella Sua presenza. Non esiste alcuna montagna troppo alta che Dio non possa appianare, qualunque ostacolo Dio lo abbassa per farci arrivare a Lui.

Consideriamo ora come vivono i giusti, come vive colui che ha vera fede in Cristo Gesù.

“Eterno, noi ti abbiamo aspettato.” Quando uno ha vera fede in Dio, non vive per oggi. Aspetta Dio, non cerca altrove. Confida che Dio opererà al momento giusto.

“Il desiderio della nostra anima si volge al tuo nome e al tuo ricordo.”

Desiderare Dio la notte e il giorno (v.9). La vera fede in Gesù Cristo porta a desiderare Dio giorno e notte, sapendo che solo Dio può soddisfare l'anima. Io desidero Cristo, tutto il resto non mi importa. Trovo gioia in tutto quello che faccio, ma desidero una cosa sola: “di vivere nella casa dell'Eterno per sempre” (Salmo 27:4).

Poi dice: “poiché quando i tuoi giudizi si manifestano sulla terra...”. Chi veramente ha fede in Gesù Cristo sa che Dio giudicherà il mondo, e che Egli sarà glorificato davanti a tutti. Chi ha fede vive in attesa di quel giorno. In 2 Timoteo Paolo dice:

mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione. (2 Timoteo 4:8 LND)

la stoltezza degli empi

I vv. 10-11 parlano della stoltezza degli empi.

Gli empi sono coloro che pur sentendo di Dio, non imparano la giustizia.

10 Se si fa grazia all’empio, egli non imparerà la giustizia; agirà perversamente nel paese della rettitudine e non potrà vedere la maestà dell’Eterno. 11 O Eterno, la tua mano è levata, ma essi non la scorgono. Essi però vedranno il tuo zelo per il tuo popolo e saranno confusi; sì, il fuoco dei tuoi nemici li divorerà

Dio fa grazia ai giusti e anche agli empi. Piove su tutti e due. Il sole sorge su tutti e due. Tutti e due ricevono benedizioni. Però non imparano la giustizia, e continuano ad agire con stoltezza. Così non potranno vedere la maestà dell'Eterno. Gesù parla di questo in Luca 6:35.

“Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete i figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi.” (Luca 6:35 LND)

Quindi, Egli fa grazia agli empi, ma gli empi non imparano la giustizia, continuano ad agire con perversità, con malvagità. È un grave peccato. E perciò, per tutta l'eternità saranno lontani dalla gloria di Dio.

Nel v.11 leggiamo:

“O Eterno, la tua mano è levata, ma essi non la scorgono. Essi però vedranno il tuo zelo per il tuo popolo e saranno confusi; sì, il fuoco dei tuoi nemici li divorerà” (Isaia 26:11 LND)

Dio sta operando potentemente oggi, salvando persone, trasformandole, portando avanti il suo piano. Tuttavia, gli empi, coloro che sono senza Dio, non scorgono la mano di Dio che è all'opera.

Non riconoscono la potente mano di Dio. Un brano che ci ricorda questa verità è 1Giovanni 3:1-2:

“1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui, 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.” (1Giovanni 3:1-2 LND)

Noi siamo figli di Dio. Da figli di ira a figli di Dio, ma il mondo non lo riconosce. Non vede questo. Non dobbiamo sperare che il mondo ci riconoscerà come popolo di Dio, che siamo benedetti.

Però, come dichiara il v.11 di Isaia 26, esse vedranno lo zelo di Dio per il suo popolo e saranno confusi. In altre parole, quando Gesù Cristo ritornerà per salvare coloro che hanno fede in Lui e per giudicare il mondo, tutti vedranno lo zelo del Signore per il suo popolo. La confusione menzionata in questo versetto significa che quegli uomini avranno un grande terrore, ma non avranno alcun modo di scappare. Questo fatto viene menzionato ad esempio in Apocalisse 6:12-17:

“12 Poi vidi quando egli aperse il sesto sigillo; ed ecco, si fece un grande terremoto, e il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue; 13 e le stelle del cielo caddero sulla terra, come quando il fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi acerbi. 14 Quindi il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola, ed ogni montagna ed isola fu smossa dal suo luogo. 15 E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti, 16 e dicevano ai monti e alle rocce: "Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17 perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?".” (Ap 6:12-17 LND)

Attualmente, gli uomini non si ravvedono e non credono in Gesù Cristo per la salvezza. Non riconoscono la potente mano di Dio. Però riconosceranno la potente mano di Dio nel giorno del giudizio, e poi, sarà troppo tardi, non ci sarà scampo.

Fede nell'opera futura di Dio

Nei prossimi versetti, vediamo una dichiarazione di fede nell'opera futura di Dio!

12 O Eterno, tu stabilirai la pace per noi, perché tu compi per noi ogni nostra opera 13 O Eterno, DIO nostro, altri signori, all’infuori di te, ci hanno dominato; ma solo per te ricordiamo il tuo nome. 14 I morti non rivivranno più; i trapassati non risorgeranno più, perciò tu li hai puniti, li hai distrutti e hai fatto sparire ogni loro ricordo. 15 Tu hai accresciuto la nazione, o Eterno, hai accresciuto la nazione, ti sei glorificato; hai esteso tutti i confini del paese

Nella vita si incontrano delle difficoltà, come vediamo nel v. 13, nell'espressione: “altri signori, all’infuori di te, ci hanno dominati”.

Tuttavia, tutti i peccatori, ovvero tutti coloro che non si ravvedono per ricevere il perdono in Cristo, saranno giudicati, condannati e puniti eternamente. Dio sarà glorificato. Guardiamo in avanti e non a quello che ci circonda al momento che passerà.

Poi vv. 16 e 17 parlano di avere fede in mezzo alle prove.

Fede in Dio in mezzo alle prove

Spesso, cerchiamo Dio solamente quando Egli permette che attraversiamo sofferenze e difficoltà.

16 O Eterno, nell’avversità si sono ricordati di te, hanno effuso una preghiera, quando il tuo castigo li colpiva. 17 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nelle sue doglie, così siamo stati noi davanti a te, o Eterno 18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito le doglie, come se dovessimo partorire, ma era solo vento; non abbiamo recato alcuna salvezza al paese e gli abitanti del mondo non sono caduti

Non abbiamo recato alcuna salvezza al paese” per conto nostro. Non possiamo salvare né noi stessi, né gli altri. Solo Dio.

Speranza per il futuro

Dal v.19, incontriamo una dichiarazione, per fede, della risurrezione. Giungerà il giudizio sul mondo. Ci sarà un periodo difficile, ma poi i giusti, ossia coloro che si sono ravveduti e hanno creduto in Cristo, saranno accolti da Dio.

Leggo e notate che il giudizio sarà terribile.

19 I tuoi morti rivivranno, assieme al mio cadavere risorgeranno. Svegliatevi ed esultate o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è come la rugiada di una luce sfavillante e la terra darà alla luce i morti. 20 Va o popolo mio, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l’indignazione. 21 Poiché ecco, l’Eterno esce dalla sua dimora per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il suo sangue versato e non nasconderà più i suoi uccisi.”

Quanto sarà terribile il giudizio! Non ci sarà scampo, ogni peccato sarà messo alla luce. Quando dice che la terra metterà allo scoperto il suo sangue versato e non nasconderà più i suoi uccisi, vuol dire che ogni peccato, piccolo e grande che è stato fatto in segreto sarà rivelato. Lo leggiamo in Ebrei 4, in Apocalisse, e in Isaia.

Applicazione

Come possiamo avere fede? La fede è fondata sul carattere della persona in cui si ha fede.

Ad esempio, si può aver fede in un pilota di aereo perché da anni guida bene gli aerei, dimostrandosi affidabile.

Si ha fede in un dottore perché da tempo si è dimostrato capace e fedele.

Noi abbiamo fede in tanti tipi di uomini. Quanto più possiamo avere fede in Dio. Nessun uomo è così onesto come Dio. Nessun uomo mantiene la sua parola come Dio. Nessun uomo è onnipotente come Dio. Nulla può ostacolare Dio dall'adempiere tutto quello che ha detto di fare. Invece gli uomini possono essere ostacolati. Dio è onnisciente, e perciò non può succedere nulla che Egli non lo sappia già in anticipo. Nulla può essere una sorpresa per lui, e nulla può cambiare i suoi piani.

Perciò, conviene veramente avere fede in Dio. Infatti, alla luce di chi è Dio, Lui ha sempre fatto esattamente come ha detto, Egli è sovrano su tutto e tutti, è una vera stoltezza non avere fede in Dio.

Ricordiamo poi vv.3-4:

3 Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. 4 Confidate nell’Eterno per sempre perché l’Eterno, sì l’Eterno, è la roccia eterna.

Perché cercare altrove? Perché confidare in noi stessi, nei nostri ragionamenti, in altri uomini, in esperienza, in altre cose? Confida nell'Eterno, nella roccia, e conoscerai la sua pace.