Aiuto Biblico

Dio ha pensieri di bene, non di male

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 4 settembre 2022, – cmd dmp –

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Quali pensieri ha Dio per te, e per noi?

Anche se sei un figlio di Dio, comunque tante cose brutte possono succedere nella tua vita. Allora, se Dio ti ama, e se tu sei un figlio di Dio, Dio ti ama, più di quanto riesci a comprendere. Se Dio ti ama, perché ti succedono le cose brutte?

Dio è sovrano ed in controllo di tutto? Sì, Dio è sovrano, e in realtà, è in controllo di tutto.

Allora, se Dio ti ama, e Dio è in controllo di tutto, perché Dio permette le cose brutte nella tua vita? Quante volte ho sentito persone dire che se avessero il potere di fermarlo, umanamente non permetterebbero mai che arrivi il male ai loro figli.,

Allora, perché Dio permette il male nelle nostre vite?

Non c’è solo una risposta. Dio ci dà diverse risposte. Oggi, vorrei guardare insieme a voi alcuni brani che ci aiutano a capire perché ci arriva il male.

Israele

Ricordiamo qualcosa della storia di Israele, il popolo che Dio ha scelto per dare il Cristo al mondo.

Dio scelse Abramo, che poi fu chiamato Abrahamo, e fece un patto con lui, promettendo di benedire il mondo tramite un suo discendente, che sappiamo essere Gesù Cristo. Gli promise di creare un popolo dalla sua discendenza. Quel popolo era il popolo di Israele, e poi, per fede, tutti coloro che avranno la stessa fede di Abrahamo.

La promessa di Dio fu trasmessa tramite il figlio di Abrahamo, Isacco. Poi, tramite suo figlio Giacobbe. Dai dodici figli di Giacobbe nacquero le dodici tribù di Israele. Dio gestiva tutto per farli vivere in Egitto dove restarono per circa 400 anni. Dio li benediva grandemente, a crescevano grandemente. Come Dio aveva detto ad Abrahamo, furono schiavi in Egitto. Poi, Dio suscitò Mosè, e tramite lui, con grandi miracoli, Dio liberò il popolo di Israele dall’Egitto. Conosciamo tutti la storia, delle dieci piaghe, del miracolo che gli ha consentito di attraversare il Mar Rosso.

Poi, dopo poco che erano usciti dall’Egitto, Dio si presentò loro sul Monte Sinai, dove diede a Mosè i dieci comandamenti e la legge.

Inoltre, Dio spiegò a Mosè come costruire il tabernacolo, e stabilì il sacerdozio e i sacrifici. Tutto questo rappresentava un tipo di Cristo, per indicare che il Messia sarebbe venuto, e sarebbe stato il vero sacrificio necessario per pagare tutti i peccati del mondo.

Poi, Dio ha guidato il popolo fino alla terra promessa. Però, a causa dei loro peccati, per non avere avuto fede in Dio, Dio li fece girare a vuoto nel deserto per quarant’anni, finché non morirono tutti gli appartenenti a quella generazione, tranne Giosuè e Caleb, che erano gli unici che avevano avuto fede in Dio.

Poco prima della morte di Mosè, poco prima di entrare nella terra promessa, Mosè convocò tutto il popolo, per dichiarare le benedizioni e le maledizioni che sarebbero arrivate, in base alla loro ubbidienza o disubbidienza. Fra poco leggerò quella dichiarazione.

Poco dopo, Mosè morì, e la guida di Israele passò a Giosuè. Dio guidò Giosuè a condurre il popolo nella terra promessa.

All'inizio, furono fedeli a Dio. Però, quando morì Giosuè e la sua generazione, cominciarono a non seguire più Dio. Il libro dei Giudici spiega come il popolo disubbidì e Dio mandò la sua disciplina. Una dura disciplina, una disciplina molto dolorosa, finché non si ravvidero e tornarono a Dio. Poi, una volta tornati a Lui, Dio toglieva la disciplina. Poi, questo ciclo si ripeteva.

Nel periodo dei Giudici, Dio diede ad Israele un re: prima Saul, poi Davide, poi Salomone. Poi, a causa dei peccati di Salomone, Dio divise il regno in due parti, Giuda a sud, ed Israele a nord.

In base all’ubbidienza del popolo, Dio dava la vittoria sui loro nemici, oppure dava la vittoria ai loro nemici.

Visto che il popolo di Dio peccava molto, Dio mandava una disciplina sempre più dura, finché non mandò il popolo in esilio in Babilonia.

Dopo 70 anni, quando il popolo si era ravveduto ed era tornato a Dio, quando finalmente avevano smesso di seguire gli idoli, Dio li fece tornare nella terra promessa.

Quindi, se guardiamo all'esempio del popolo di Dio, vediamo che Dio mandava grandi benedizioni, ma mandava anche pesanti prove ed una dura disciplina.

Ma non mandava mai le cose brutte per cattiveria. Non era mai per mancanza di amore. Il popolo di Israele era sempre guidato dall’amore di Dio. Dio ama il suo popolo, e Dio vuole benedire il suo popolo. Però, il modo per benedire il suo popolo era quello di fargli abbandonare il peccato e così restare vicini a Dio.

Inoltre, il modo in cui Dio benedice il suo popolo è quello di mandargli le prove che serviranno per avere più fede in Dio. E Dio fa tutto quello che serve per avvicinarci a Lui. Le prove aumentano la nostra fede.

La disciplina ci fa abbandonare il nostro peccato per poi tornare a Dio.

Vorrei leggere vari brani in questo studio per aiutarci a vedere il cuore di Dio.

Deuteronomio 27 e 28

Prima leggiamo Deuteronomio 27 e 28. Come contesto siamo a poco prima della morte di Mosè, e poco prima che il popolo entrasse nella terra promessa. In questi capitoli Mosè parla a tutto il popolo dell’importanza di fidarsi di Dio.

Leggiamo in Deuteronomio 27:1-8. Vediamo il cuore di Dio per aiutarli a ricordare i comandamenti, e il loro bisogno di Dio, e del suo perdono. Dio fa di tutto per aiutarci a restare vicini a Lui.

Deuteronomio 27:1-8

“1 Allora Mosè e gli anziani d’Israele, comandarono al popolo e dissero: "Osservate tutti i comandamenti che oggi vi prescrivo. 2 Il giorno in cui attraverserete il Giordano per entrare nel paese che l’Eterno, il vostro DIO, vi dà, erigerai per te delle grandi pietre e le intonacherai di calce. 3 Poi scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando attraverserai il Giordano per entrare nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà, un paese dove scorre latte e miele, come l’Eterno, il DIO dei tuoi padri, ti ha detto. 4 Quando dunque attraverserete il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce. 5 Là costruirai pure un altare all’Eterno, il tuo DIO, un altare di pietre, sulle quali non userai alcun strumento di ferro. 6 Costruirai l’altare dell’Eterno, il tuo DIO, con pietre intiere e su di esso offrirai olocausti all’Eterno, il tuo DIO. 7 Offrirai sacrifici di ringraziamento, e là mangerai e gioirai davanti all’Eterno, il tuo DIO. 8 E scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge a caratteri molto chiari". (Deuteronomio 27:1-8)

Guarda il cuore di Dio! Ha stabilito cosa fare per aiutarli a ricordare.

Deuteronomio 27:9,10

Poi, vv. 9-10, in cui Mosè esorta il popolo a ubbidire a Dio.

Ubbidire a Dio è la stessa cosa di avere fede in Dio. Se abbiamo fede, allora, ubbidiamo. Se non ubbidiamo, non abbiamo vera fede in Dio.

Quindi, seguire Dio non è un’ubbidienza cieca, significa avere vera fede in Dio. Quando tu credi di cuore che solo Dio può benedirti, quando credi di cuore che dipendi totalmente da Dio, quando credi di cuore alle promesse di Dio, allora, tu ubbidirai a Dio in tutto. La vera fede produce ubbidienza che viene dal cuore.

Notate che in questi versetti Mosè dichiara al popolo che, da quel giorno, erano diventati il popolo di Dio. Anche noi che siamo salvati in Gesù Cristo siamo il popolo di Dio.

9 Poi Mosè e i sacerdoti, i levitici, parlarono a tutto Israele, dicendo: "Fa’ silenzio e ascolta, o Israele! Oggi sei divenuto il popolo dell’Eterno, il tuo DIO. 10 Ubbidirai quindi alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, e metterai in pratica i suoi comandamenti e le sue leggi che oggi ti prescrivo".” (Deuteronomio 27:9-10 LND)

I loro genitori erano diventati il popolo di Dio sul Monte Sinai, ma erano tutti morti, tranne Giosuè e Caleb. Quindi, Mosè parla con la nuova generazione dicendo che ora loro sono il popolo di Dio e che quel patto che Dio ha stabilito con i loro antenati, continua.

Deuteronomio 27:11-26

Adesso voglio leggere Deuteronomio 27:11-26. Questo è un elenco di maledizioni che sarebbero arrivate su chi peccava contro Dio.

11 In quello stesso giorno Mosè diede quest’ordine al popolo, dicendo: 12 "Quando avrete attraversato il Giordano, ecco quelli che staranno sul monte Gherizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino; 13 ed ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunciare la maledizione: Ruben, Gad, Ascer, Zabulon, Dan e Neftali. 14 I Leviti parleranno e diranno ad alta voce a tutti gli uomini d’Israele: 15 “Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di metallo fuso, cosa abominevole per l’Eterno, opera delle mani di un artigiano, e la pone in luogo segreto!”. E tutto il popolo risponderà e dirà: “Amen”. 16 “Maledetto chi disprezza suo padre o sua madre!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 17 “Maledetto chi sposta i confini del vicino!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 18 “Maledetto chi fa smarrire al cieco il suo cammino!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 19 “Maledetto chi perverte il diritto dello straniero, dell’orfano e della vedova!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 20 “Maledetto chi si corica con la moglie di suo padre, perché ha sollevato il lembo della coperta di suo padre!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 21 “Maledetto chi si corica con qualsiasi bestia!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 22 “Maledetto chi si corica con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 23 “Maledetto chi si corica con sua suocera!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 24 “Maledetto chi uccide il suo prossimo in segreto!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 25 “Maledetto chi accetta un regalo per colpire a morte un innocente!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”. 26 “Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”".

Questo non è un Dio cattivo, questo è un Dio buono, un Dio che vuole aiutare le persone a NON andare verso il peccato. Dio non è un despota, Dio è un Dio di amore, che ama benedire il suo popolo.

Vogliamo essere benedetti? Vogliamo seguire Dio? Vogliamo confidare in Dio ed ascoltare la sua voce, abbastanza per dire “no” alla nostra carne? Solo se vogliamo tutto questo, possiamo seguire Dio.

Le benedizioni, Deuteronomio 28:1-14

Adesso, arriviamo al capitolo 28. In questo capitolo, troviamo prima le benedizioni che Dio avrebbe dato al suo popolo se avesse camminato in ubbidienza. Vedremo che queste sono principalmente benedizioni terrene, perché il popolo di Israele era molto terreno, per insegnargli lezioni spirituali. I sacrifici erano di animali. Il vero sacrificio di Cristo fu compiuto sulla terra, ma in realtà in cielo. Quindi, le benedizioni per i credenti in Cristo oggi, non sono terrene, sono spirituali. È importante tenere questo in mente mentre leggiamo. Il punto non è capire specificamente le benedizioni, ma piuttosto capire quanto Dio benedice grandemente coloro che camminano per vera fede in Lui.

1 "Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti prescrivo, avverrà che l’Eterno, il tuo DIO, ti innalzerà sopra tutte le nazioni della terra; 2 tutte queste benedizioni verranno su di te e ti raggiungeranno, se ascolterai la voce dell’Eterno, il tuo DIO: 3 sarai benedetto nelle città e sarai benedetto nella campagna. 4 Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, i parti delle tue vacche e le greggi delle tue pecore. 5 Benedetti saranno il tuo paniere e la tua madia. 6 Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. 7 L’Eterno farà si che i tuoi nemici, che si levano contro di te, siano sconfitti davanti a te; usciranno contro di te per una via, ma fuggiranno davanti a te per sette vie. 8 L’Eterno ordinerà alla benedizione di esser sopra di te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano; e ti benedirà nel paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti dà. 9 L’Eterno ti stabilirà per essere per lui un popolo santo, come ti ha giurato, se osservi i comandamenti dell’Eterno, il tuo DIO, e se cammini nelle sue vie; 10 così tutti i popoli della terra vedranno che su di te è invocato il nome dell’Eterno e ti temeranno. 11 L’Eterno, il tuo DIO, ti colmerà di beni, nel frutto del tuo grembo, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo, nel paese che l’Eterno giurò ai tuoi padri di darti. 12 L’Eterno aprirà per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutta l’opera delle tue mani; tu presterai a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. 13 L’Eterno ti farà essere la testa e non la coda, e sarai sempre in alto e mai in basso, se ubbidisci ai comandamenti dell’Eterno, il tuo DIO, che oggi ti prescrivo perché li osservi e li metta in pratica. 14 Così non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle parole che oggi vi comando, per seguire altri dèi, per servirli.

Prego che possiamo essere colpiti, capendo che Dio benedice grandemente coloro che camminano per fede in Lui.

Oggi, come esempio delle benedizioni di Dio, possiamo pensare al frutto dello Spirito. Possiamo pensare alle meravigliose e sicure promesse di Dio. Possiamo pensare alla verità che Dio gestisce ogni cosa in modo da far cooperare tutto per il nostro bene.

Questo brano ci aiuta a capire il cuore di Dio. Non meritiamo le benedizioni. Sono il risultato del cuore di Dio.

Le maledizioni, Deuteronomio 28:15 e seg.

Questo capitolo non finisce con le benedizioni. Nel Suo grande amore, Dio avverte il popolo anche delle maledizioni, maledizioni terribili, che sarebbero arrivate se il popolo di Dio avesse scelto di disubbidire ai comandamenti di Dio.

È importante capire che queste maledizioni sono forme di disciplina, che hanno lo scopo di spingere il popolo ad abbandonare i loro peccati per tornare a Dio.

Leggendo queste maledizioni, vedremo che sono terribili, sono pesantissime, sono dolorose. Ma vengono da un cuore pieno di amore. Dio è pronto a fare tutto il necessario per portarci a Sé.

15 Ma se non ubbidisci alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, per osservare con cura tutti i suoi comandamenti e tutti i suoi statuti che oggi ti prescrivo, avverrà che tutte queste maledizioni verranno su di te e ti raggiungeranno. 16 Sarai maledetto nella città e sarai maledetto nella campagna. 17 Maledetti saranno il tuo paniere e la tua madia. 18 Maledetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo, i parti delle tue vacche e le greggi delle tue pecore. 19 Sarai maledetto quando entri e maledetto quando esci. 20 L’Eterno manderà contro di te la maledizione, la confusione e la disapprovazione in ogni cosa a cui metterai mano e che farai, finché tu sia distrutto e tu perisca rapidamente, a motivo della malvagità delle tue azioni nelle quali mi hai abbandonato. 21 L’Eterno farà si che la peste si attacchi a te, finché ti abbia consumato nel paese che stai per entrare ad occupare. 22 L’Eterno ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l’infiammazione, con il caldo bruciante, con la spada, con il carbonchio e con la ruggine, che ti perseguiteranno fino alla tua distruzione. 23 Il cielo che è sopra il tuo capo sarà di bronzo e la terra sotto di te sarà di ferro. 24 L’Eterno renderà la pioggia del tuo paese sabbia e polvere; essa cadrà dal cielo su di te, finché tu sia distrutto. 25 L’Eterno ti abbandonerà alla disfatta e al massacro davanti ai tuoi nemici; uscirai contro di loro per una via e per sette vie fuggirai davanti a loro, e tu diventerai un oggetto di orrore a tutti i regni della terra. 26 I tuoi cadaveri saranno cibo a tutti gli uccelli del cielo e alle bestie della terra, e nessuno li scaccerà. 27 L’Eterno ti colpirà con l’ulcera d’Egitto, con le emorroidi, con la scabbia e con la tigna, di cui non potrai guarire. 28 L’Eterno ti colpirà di pazzia, di cecità e di smarrimento di cuore; 29 e andrai brancolando in pieno giorno, come il cieco brancola nel buio, non prospererai nelle tue vie; ma sarai solo oppresso e spogliato continuamente senza nessuno che ti aiuti. 30 Ti fidanzerai con una donna, ma un altro si coricherà con lei; costruirai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna, ma non ne coglierai l’uva. 31 Il tuo bue sarà ammazzato sotto i tuoi occhi, ma tu non ne mangerai; il tuo asino sarà portato via in tua presenza e non ti sarà reso; le tue pecore saranno date ai tuoi nemici senza nessuno che ti aiuti. 32 I tuoi figli e le tue figlie saranno dati a un altro popolo; i tuoi occhi guarderanno e si struggeranno di desiderio per loro tutto il giorno, e la tua mano sarà senza forza. 33 Un popolo, che tu non hai conosciuto, mangerà il frutto della tua terra e di tutte le tue fatiche, e sarai certamente oppresso e schiacciato di continuo. 34 Ti verrà così di impazzire allo spettacolo che i tuoi occhi vedranno. 35 L’Eterno ti colpirà sulle ginocchia e sulle cosce con un’ulcera maligna, della quale non potrai guarire, dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. 36 L’Eterno porterà te e il tuo re, che hai costituito sopra di te, in una nazione che né tu né i tuoi padri avete conosciuto; e là servirai altri dèi di legno e di pietra; 37 e diventerai oggetto di stupore, di proverbio e di scherno in mezzo a tutti i popoli fra i quali l’Eterno ti condurrà. 38 Porterai molta semente al campo ma raccoglierai poco, perché la locusta la divorerà. 39 Pianterai vigne, le coltiverai, ma non berrai vino né coglierai uva, perché il verme le divorerà. 40 Avrai ulivi in tutto il tuo territorio ma non ti ungerai di olio, perché le tue olive cadranno. 41 Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perché andranno in cattività. 42 Tutti i tuoi alberi e i frutti del tuo suolo saranno preda della locusta. 43 Lo straniero che è in mezzo a te si eleverà sempre più in alto sopra di te, e tu scenderai sempre più in basso. 44 Egli presterà a te, ma tu non presterai a lui; egli sarà la testa e tu la coda. 45 Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non hai ubbidito alla voce dell’Eterno, il tuo DIO, osservando i suoi comandamenti e i suoi statuti che egli ti ha ordinato. 46 Essi saranno come un segno e come un prodigio per te e per i tuoi discendenti, per sempre. 47 Poiché non hai servito l’Eterno, il tuo DIO, con gioia e allegrezza di cuore per l’abbondanza di ogni cosa, 48 servirai i tuoi nemici che l’Eterno manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza di ogni cosa; ed egli metterà un giogo di ferro sul tuo collo, finché ti abbia distrutto. 49 L’Eterno farà venire contro di te da lontano, dalle estremità della terra, una nazione veloce come l’aquila che vola, una nazione di cui non comprenderai la lingua, 50 una nazione dall’aspetto feroce che non avrà rispetto dell’anziano né avrà pietà del fanciullo, 51 e mangerà il frutto del tuo bestiame e il prodotto del tuo suolo, finché tu sia distrutto; e non ti lascerà né frumento né mosto né olio né i parti delle tue vacche o le greggi delle tue pecore, finché ti abbia distrutto. 52 E ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese le mura alte e fortificate, nelle quali riponevi la tua fiducia, cadranno. Ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che l’Eterno, il tuo DIO, ti ha dato. 53 Inoltre durante l’assedio e nell’avversità a cui ti ridurrà il tuo nemico, mangerai il frutto del tuo grembo, la carne dei tuoi figli e delle tue figlie, che l’Eterno, il tuo DIO, ti ha dato. 54 L’uomo più tenero e più raffinato avrà un cuore così malvagio verso suo fratello, verso la donna che riposa sul suo seno e verso i figli che ancora gli rimangono, 55 da non dare ad alcuno di loro la carne dei suoi figli, che egli mangerà, perché non gli sarà rimasto più nulla nell’assedio e nell’avversità a cui ti ridurranno i tuoi nemici in tutte le tue città. 56 La donna più tenera e più raffinata tra voi, che per la sua raffinatezza e delicatezza non si sarebbe azzardata a posare la pianta del suo piede in terra, avrà un occhio malvagio verso il marito che riposa sul suo seno, verso suo figlio e verso sua figlia, 57 e verso la placenta che esce dal suo grembo e verso i figli che partorisce, perché essa li mangerà di nascosto, nella mancanza di tutto, durante l’assedio e la grande calamità, a cui ti sottoporranno i tuoi nemici in tutte le tue città. 58 Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e tremendo, l’Eterno, il tuo DIO, 59 allora l’Eterno rovescerà su di te e sui tuoi discendenti indescrivibili calamità, calamità grandi e durature, e malattie maligne e durature; 60 inoltre farà tornare su di te tutte le malattie d’Egitto, di cui avevi paura, e si attaccheranno a te. 61 Anche tutte le malattie e tutte le calamità non scritte nel libro di questa legge, l’Eterno le farà venir su di te, finché tu sia distrutto. 62 Così voi rimarrete in pochi, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perché non hai ubbidito alla voce dell’Eterno, il tuo DIO. 63 E avverrà che, come l’Eterno prendeva piacere nel farvi del bene e nel moltiplicarvi, così l’Eterno prenderà piacere nel farvi perire e nel distruggervi; e sarete strappati dal paese che entri ad occupare. 64 L’Eterno ti disperderà fra tutti i popoli, da un’estremità all’altra della terra; e là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto, di legno e di pietra. 65 E fra quelle nazioni non troverai requie e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; là l’Eterno ti darà un cuore tremante, occhi che si struggono e angoscia d’anima. 66 La tua vita ti starà davanti come sospesa nell’incertezza; tremerai notte e giorno e non avrai alcuna sicurezza della tua esistenza. 67 La mattina dirai: “Fosse sera!”, e la sera dirai: “Fosse mattina!”, a motivo dello spavento che riempirà il tuo cuore ed a motivo dello spettacolo che i tuoi occhi vedranno. 68 E l’Eterno ti farà tornare in Egitto su navi, per la via di cui ti avevo detto: “Non la rivedrai mai più!”. E là sarete offerti in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, ma nessuno vi comprerà".

Quanto è grave il peccato?

E questa non è l’ira di Dio che ci sarà per tutta l’eternità.

Questo è spaventoso. Eppure, queste maledizioni si sono avverate nel popolo di Dio, a causa della loro ribellione contro Dio. Questo avvertimento serve per non farci andare nella via del peccato e, per farci tornare, quando pecchiamo contro Dio.

Geremia 3:12-13

Andando diversi secoli avanti nel tempo, vediamo che Israele peccava, volta dopo volta, ma Dio perdonava sempre. Notiamo il cuore di Dio in Geremia 3:12-13.

“12 Va’ e proclama queste parole verso il nord, e di’: "Torna, o ribelle Israele", dice l’Eterno, "non farò ricadere la mia ira su di voi, perché io sono misericordioso", dice l’Eterno, "e non rimango adirato per sempre. 13 Soltanto riconosci la tua iniquità, perché ti sei ribellata all’Eterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce", dice l’Eterno.

Dio chiama Israele mentre si trova nel peccato per tornare a Lui. Notiamo il cuore di Dio. Israele aveva peccato moltissimo, per tanti anni. Ma Dio ama perdonare. Ama essere vero Padre per il suo popolo.

E Dio chiama anche noi quando pecchiamo. Non induriamoci ma umiliamoci per tornare a Dio. Questo è il cuore di Dio.

Geremia 29:10-13

Dopo anni, in realtà secoli, di ribellione contro Dio, e dopo tanti, tanti avvertimenti, Dio mandò il suo popolo in esilio in Babilonia. Però, prima di mandarli, annunciò loro, tramite Geremia, che trascorsi settant’anni, li avrebbe fatti ritornare nel loro paese. La sua disciplina era temporanea, con lo scopo di farli tornare a camminare vicini a Dio.

Notiamo il cuore di Dio in questo brano, che Dio annunciò a loro PRIMA che andassero in esilio in Babilonia.

“10 "Così dice l’Eterno: Quando saranno compiuti settant’anni per Babilonia, io vi visiterò e manderò ad effetto per voi la mia buona parola, facendovi ritornare in questo luogo. 11 Poiché io conosco i pensieri che ho in mente per voi", dice l’Eterno, "pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. 12 Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. 13 Mi cercherete e mi troverete, quando mi cercherete con tutto il vostro cuore.” (Geremia 29:10-13 LND)

Avete visto il cuore di Dio? Dopo essere stato disciplinato più volte questo popolo ribelle, non smette di peccare e Dio lo manda in esilio, ma prima Dio gli dà questa parola. Dio dice che dopo aver compiuto la Sua opera, farà tornare il popolo dall’esilio, e si lascerà trovare. Qual’è la via per trovare Dio? CercarLo con tutto il cuore.

Questo è il cuore di Dio. Dio ama perdonare chi si umilia e chi ha un cuore rotto per il proprio peccato.

Isaia 55:1-9

Voglio leggere in Isaia 55:1-9 e notare il cuore di Dio verso un popolo ribelle.

1 "O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Sì, venite e comprate senza denaro e senza pagare vino e latte! 2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l’anima vostra gusterà cibi succulenti. 3 Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e l’anima vostra vivrà; e io stabilirò con voi un patto eterno, secondo le grazie stabili promesse a Davide. 4 Ecco, io l’ho dato come testimone ai popoli, come principe e comandante dei popoli. 5 Ecco, tu chiamerai una nazione che non conosci, e una nazione che non ti conosce accorrerà a te, a motivo dell’Eterno, il tuo DIO, e del Santo d’Israele, perché egli ti ha glorificato". 6 Cercate l’Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino. 7 Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente. 8 "Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie," dice l’Eterno. 9 "Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. (Isaia 55:1-9)

Che cuore ha Dio? Sta parlando ad un popolo ribelle, e Lui ha un cuore che ama perdonare. Dio desidera profondamente benedire gli uomini. Invita ed esorta gli uomini a venire a Lui per il perdono, per la salvezza.

Offre di stabilire un patto eterno che comprende il pieno perdono e la vita eterna. Li esorta a cercarLo e Lui perdonerà largamente. Dio ha il pensiero di perdonare, e di punire il proprio Figlio per salvare uomini empi e ribelli contro Dio.

Quando pecchiamo, torniamo a Dio. Andiamo con un cuore rotto che vede il proprio peccato contro Dio.

Come dobbiamo vedere la vita?

Allora, come dobbiamo vedere la vita? Ci sono cose brutte che succedono. È perché Dio non è in controllo? È perché Dio non ha cura di noi? Oppure, è perché tutto è gestito perfettamente da Dio, con saggezza, amore e potenza, per portare avanti l’opera di Dio in noi?

Abbiamo visto nei vari brani dell’Antico Testamento che, le prove e le difficoltà che sono arrivate al popolo di Dio, erano tutte gestite da Dio. Nulla succede per caso. Il nostro Dio è pienamente in controllo, e gestisce tutto per portare avanti la sua opera nella nostra vita.

Ricordiamo che questa vita comprende anche le sofferenze. Leggiamo quello che è scritto per coloro che sono figli di Dio in Romani 8:8-18.

Romani 8:8-18

8 Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. 9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui.

Prima, notiamo che ogni vero credente ha lo Spirito Santo. Quando Dio salva una persona, quella persona riceve lo Spirito Santo al momento della salvezza. Chi non ha lo Spirito Santo non appartiene a Cristo. Non dobbiamo pregare di ricevere lo Spirito, se siamo salvati, Lo abbiamo già.

I versetti 10-11 parlano dell’opera di Dio in noi. Grazie a Dio, EGLI sta operando in noi. Leggo 10,11.

10 Ma se Cristo è in voi, certo il corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustizia. 11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi.

Dio vivifica i nostri corpi mortali mediante il suo Spirito ed è Lui che porterà avanti la sua opera in noi.

Nei vv.12-14, scopriamo che ogni vero credente seguirà, come stile di vita, la guida dello Spirito Santo. Chi invece vive secondo la carne non è salvato, morirà, nel senso spirituale, per l’eternità. Leggo.

12 Perciò, fratelli, noi siamo debitori non alla carne per vivere secondo la carne, 13 perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete. 14 Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.

Un frutto della vera salvezza è quello di essere condotti dallo Spirito Santo. Cioè, una vita in cui si cammina in ubbidienza allo Spirito Santo. Questa è la prova che siamo veramente figli di Dio.

Se allora siamo figli? I versetti 15-18 ci aiutano a capire l’immenso privilegio che abbiamo come figli. Leggo.

15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: "Abba, Padre". 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati. 18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi. (Romani 8:15-18)

Se siamo figli di Dio, allora, abbiamo libero accesso a Dio come nostro Padre.

Notiamo poi che una parte dell’essere figli di Dio comprende soffrire con Cristo, per poi essere glorificati con Lui.

Ma ricordiamo la verità importante del v.18.

18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi. (Romani 8:18)

Le sofferenze di oggi non sono nulla in confronto alla gloria che sarà manifestata. Le doglie della donna non sono nulla in confronto alla gioia di aver un figlio per la vita.

Romani 8:28-30

Un altro brano, nello stesso capitolo di Romani, dichiara che lo Spirito Santo intercede, ovvero, prega per noi. Perciò, visto che le sue preghiere sono perfettamente allineate con la volontà di Dio, questo porta al risultato che Dio controlla tutto nella nostra vita, per portare avanti l’opera di Dio in noi, cioè quella di santificarci, per portarci con Sé per tutta l’eternità. Leggo dal Romani 8:27.

27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio. 28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati. (Romani 8:27-30)

Dio completerà la sua opera in noi di conformarci all’immagine di suo Figlio, Gesù Cristo. Quindi, Dio gestisce tutto nella nostra vita, le cose grandi e le cose piccole, per il nostro bene. Tutto. TUTTO.

Grazie a Dio, NULLA può arrivare che non sia sotto il controllo di Dio.

Camminiamo per FEDE in Dio. Camminiamo UMILMENTE davanti a Dio. Confessiamo i nostri peccati. Troviamo la nostra pace in Dio.

Ringraziamo Dio, perché Egli è in controllo, e gestisce tutto per il nostro vero bene eterno.