Aiuto Biblico

Il giusto timore di Dio

Aggeo 1:12-15

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 24 giugno 2018, – cmd si –
parole chiavi: Aggeo, disciplina, ravvedimento, Dio con noi, Dio all’opera, ascoltare Dio

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Riassunto di Aggeo 1:1-11

Nell’ultimo sermone su Aggeo 1:1-11, abbiamo considerato il messaggio che Dio mandò ai Giudei in Gerusalemme dopo il ritorno dall’esilio, affinché riconoscessero il loro peccato di aver trascurato l’opera di Dio, e si rendessero conto che le difficoltà che stavano attraversando erano la disciplina di Dio. Erano così raffreddati spiritualmente che non avevano capito che era disciplina. Perciò, Dio aveva mandato Aggeo, per far riconoscere loro la disciplina, affinché tornassero a Lui.

Ricordate che il peccato di questi Giudei non era molto visibile. Non era adulterio, non era idolatria, non stavano frodando i poveri. Piuttosto, il loro peccato era che non avevano messo veramente Dio al primo posto nella loro vita.

Se avessero avuto Dio al primo posto, avrebbe ricostruito il tempio di Dio. Invece, si giustificavano con il fatto che c’era opposizione, e poi avevano da fare con le loro cose. Non rifiutavano in modo diretto di fare l’opera di Dio, però, dicevano che non era ancora il tempo. Questo dimostra che Dio non era al primo posto nei loro cuori. Il regno di Dio non era la loro priorità. Ma Dio non accetta il secondo posto.

Tramite Aggeo, Dio li invitò a riflettere bene sulla propria condotta. Dovevano valutare se era una saggia decisione trascurare le cose di Dio, impegnandosi piuttosto nelle loro cose, vista la disciplina.

Qui vediamo chiaramente il principio che si trova nel Salmo 127:1,2:

“1 Se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie. 2 E’ vano per voi alzarvi di buon’ora e andare tardi a riposare e mangiare il pane di duro lavoro, perché ai suoi diletti egli dà riposo.” (Salmo 127:1-2 LND)

Dobbiamo capire che trascurare Dio è stoltezza. Nonostante il fatto che questi Giudei si impegnassero molto nelle loro cose, mangiavano pane tribolato. Tutto il loro grande impegno era inutile, perché non cercavano prima il regno di Dio e la Sua gloria. Cercavano le benedizioni terrene, anziché benedizioni eterne. Così, non avevano né le une né le altre.

La disciplina serviva per farli tornare al Signore con tutto il cuore.

Abbiamo visto nel v.8 che la soluzione che Dio dava loro era semplice: cambiare cuore, mostrandolo con un cambiamento di priorità. Per loro, questo voleva dire darsi da fare per ricostruire il tempio.

Quando non mettiamo Dio al primo posto nella nostra vita, ovvero quando la Sua gloria non è la nostra prima priorità, stiamo peccando. La soluzione è unica: ravvederci e cambiare cuore, e poi, comportarci in modo che Dio sia al primo posto. Questi Giudei dovevano salire sulle montagne, dove c’erano le foreste, PORTARE del legname a Gerusalemme, e RICOSTRUIRE la casa, ovvero, il tempio. Dovevano AGIRE. La soluzione era cambiare cuore, il che produce un cambiamento del comportamento, un modo diverso di vivere.

La fede in Dio non è solo qualcosa di spirituale, che è separato dalla vita quotidiana. La vera fede in Dio cambia il modo in cui viviamo in ogni campo della vita. Se trascuriamo Dio, siamo nel peccato, come quei Giudei.

La disciplina che Dio aveva mandato su questi Giudei potrebbe sembrare molta dura, però, considerando tutto, abbiamo visto che è stata molto più leggera di quello che meritavano. Dio avrebbe potuto mandare un nemico per distruggerli, o per riportarli in cattività. Invece, rese loro la vita molto difficile allo scopo di farli tornare a vivere veramente per la gloria di Dio.

In vari modi, la nostra vita rispecchia la loro vita. Dio aveva salvato loro dalla cattività in Babilonia, e Dio ha salvato noi dalla cattività del peccato.

Dio portò loro a Gerusalemme dove dovevano ricostruire il tempio, in modo da dare gloria a Dio nel mondo. Dio ha salvato noi affinché noi proclamiamo le Sue virtù al mondo, vivendo per la Sua gloria.

Questi Giudei avevano trascurato l’opera di Dio, e spesso, anche noi trascuriamo l’opera di Dio. Dio li avvertì tramite Aggeo, ed avverte noi tramite la Sua Parola. Le verità di questo libro sono decisamente per noi. Ascoltiamo di cuore quello che Dio dichiara.

Messaggio 2: Aggeo 1:12-15

Ora che ho fatto un resoconto di quello che abbiamo visto nell’ultimo sermone, andiamo avanti, e consideriamo la risposta di questi Giudei al messaggio di Dio, e poi, consideriamo il secondo messaggio che Dio inviò loro tramite Aggeo.

Come hanno reagito, quando Aggeo ha dichiarato loro il peccato di aver trascurato Dio? Grazie a Dio, queste persone hanno ascoltato la voce di Dio. Leggo Aggeo 1:12.

“Zorobabel, figlio di Scealtiel, e Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo diedero ascolto alla voce dell’Eterno, il loro DIO, e alle parole del profeta Aggeo perché l’Eterno, il loro DIO, lo aveva mandato, e il popolo ebbe timore della presenza dell’Eterno.” (Aggeo 1:12 LND)

Il popolo diede ascolto a Dio. Ebbe timore dell’Eterno. Si ravvide. Consideriamo questi passi.

Ascoltarono

Questi Giudei diedero ascolto alla voce del Signore. Cioè, presero a cuore quello che Dio diceva loro tramite Aggeo, accettando pienamente il messaggio da Dio. Quindi, riconobbero che erano veramente colpevoli, che avevano peccato contro Dio, e che il loro comportamento era vera stoltezza.

Capivano che era Dio che parlava tramite Aggeo.

Quando ascoltiamo la Parola di Dio, stiamo ascoltando Dio. Quando lo Spirito Santo ci fa riconoscere che un insegnamento o una lettura si applica a noi, è sempre Dio che ci sta parlando.

Quando Paolo e i suoi collaboratori predicavano in Tessalonica, per esempio, gli ascoltatori avevano capito che il messaggio non era parola di uomini, ma parola di Dio. Leggo di questo in 1Tessalonicesi 2:13.

“Anche per questo non cessiamo di render grazie a Dio perché, avendo ricevuto da noi la parola di Dio, l’avete accolta non come parola di uomini, ma come è veramente, quale parola di Dio, che opera efficacemente in voi che credete.” (1Tessalonicesi 2:13 LND)

È importante riconoscere la voce di Dio, tramite la Parola, e ascoltarLo di cuore. Spesso, quando Gesù insegnava, dichiarava: chi ha orecchi per udire, oda. In altre parole, è veramente importante per noi renderci conto che le verità contenute nella Parola di Dio non sono semplici pensieri degli uomini, ma sono parole di Dio.

Questi Giudei ascoltarono le parole di Dio, inviate loro tramite Aggeo. Ascoltarono con tutto il loro cuore, e come vedremo, questo vero ascolto produsse veri frutti.

Tu ascolti la Parola di Dio con tutto il tuo cuore, e con molta attenzione?

Il timore dell'Eterno

Il fatto che queste persone diedero veramente ascolto al Signore, produsse in loro il giusto timore dell’Eterno. Leggiamo del frutto di questo in Aggeo 1:12.

“Zorobabel, figlio di Scealtiel, e Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo diedero ascolto alla voce dell’Eterno, il loro DIO,e alle parole del profeta Aggeo perché l’Eterno, il loro DIO, lo aveva mandato, e il popolo ebbe timore della presenza dell’Eterno.” (Aggeo 1:12 LND)

Ripetutamente la Bibbia ci comanda di avere timore dell'Eterno. È importante capire il vero senso dell'avere timore dell'Eterno.

Temere Dio vuol dire, prima di tutto, riconoscere che dipendiamo totalmente da Dio, e quindi, vivere in modo da restare in stretta comunione con Dio e per non allontanarci da Lui. Quindi, produce una vita di ubbidienza, perché vogliamo conoscere di più Dio e vediamo in Lui quello che il nostro cuore desidera. Questo porta a mettere Dio al primo posto in ogni decisione.

Temere Dio vuol dire, necessariamente, non temere gli uomini. Non si può temere sia Dio che gli uomini. O si teme l' Uno, o gli altri.

Prima di Aggeo, questi Giudei avevano smesso di temere Dio. Temevano gli uomini, e temevano di perdere le ricchezze, volevano impegnarsi per avere più beni materiali. Con il ravvedimento, iniziarono a temere Dio e a desiderare un rapporto stretto con Dio più di ogni altra cosa.

Temere Dio vuol dire considerarLo più importante di tutto, vuol dire cercare le benedizioni solo in LUI, non in qualcos’altro.

Temere Dio non è la stessa cosa che avere paura di Lui. Vuol dire avere la massima riverenza per Dio, al punto da metterLo prima di ogni altra cosa.

Spesso, non abbiamo vero timore di Dio. Per esempio, vivendo in un mondo in cui il peccato è normale, a volte, arriviamo a credere alla menzogna che sia necessario peccare per farcela. Possiamo credere che ogni tanto, serva qualche bugia per evitare problemi. Oppure, possiamo credere che serva non pagare l’IVA o altre tasse per farcela, nonostante Dio ci comandi di pagare le tasse.

Se viviamo così, vuol dire che anziché temere Dio, temiamo di perdere i soldi o temiamo le circostanze. Temere Dio vuol dire riconoscere che solo Dio può curarci, e perciò, non fare mai compromessi in alcun campo. Se facciamo compromessi, non temiamo Dio.

Troppo spesso, abbiamo timore delle cose sbagliate anziché di Dio. Per esempio, temiamo di perdere l’approvazione degli uomini, anziché temere di perdere le benedizioni di Dio. Questo ci porta a peccare. In realtà, prendiamo le nostre decisioni in base a quello che temiamo di più, ovvero, in base a quella che è la nostra vera priorità.

Allora, quando ci rendiamo conto che Dio è il nostro Creatore, e che dipendiamo totalmente da Lui, e che senza la Sua benedizione siamo perduti, allora, temeremo Dio anziché temere altre cose. Temere l’Eterno vuol dire cercare la Sua benedizione al di sopra di ogni altra cosa.

La vera vita di fede è quella in cui c’è un santo timore di Dio, come leggiamo in Salmo 2:11.

“Servite l’Eterno con timore e gioite con tremore.” (Salmo 2:11 LND)

I Giudei, sentendo il messaggio di Aggeo, si sono ravveduti, e hanno ripreso a temere l’Eterno.

O carissimi, seguiamo il loro esempio. Viviamo in ogni situazione con un santo timore di Dio, cercando la Sua benedizione. Serviamo l’Eterno con timore, e gioiamo con tremore.

Io sono con voi v.13

Cosa succede quando una persona risponde con tutto il cuore alla disciplina di Dio, come fecero questi Giudei?

Dio, dopo solo 23 giorni dal Suo primo messaggio tramite Aggo, diede un secondo messaggio al popolo tramite Aggeo. Mentre lo leggo, notate il cuore di Dio verso coloro che danno ascolto a Lui e Lo temono. Leggo il v.13. Sono parole meravigliose.

“Allora Aggeo, il messaggero dell’Eterno, proclamò al popolo il messaggio dell’Eterno, dicendo: "Io sono con voi, dice l’Eterno".” (Aggeo 1:13 LND)

Non esistono parole più meravigliose di queste, quando il Creatore di tutto l’universo dichiara: Io sono con voi!

Questi Giudei peccavano gravemente contro Dio da vari anni, trascurandoLo. Ora, solo pochi giorni dopo essersi ravveduti di cuore, sentono Dio dichiarare loro, tramite Aggeo: Io sono con voi.

Che meravigliosa benedizione. Nulla al mondo è paragonabile all’avere Dio con noi. Con chi è Dio? Dio è con chi ha veramente il cuore per Dio. Dio è con chi ha vero timore di Lui.

Fermiamoci a considerare cosa vuol dire avere Dio con noi. Quando Dio è con noi, il nostro successo è garantito, non successo nelle cose terrene, ma successo in quello che dura per l’eternità. Quando Dio è con noi, sappiamo di avere vittoria su ogni nemico. Quando Dio è con noi possiamo stare tranquilli, perché nessuno può essere contro di noi, nel senso che nessuno può ostacolare quello che Dio vuole fare per mezzo nostro.

Ci sono tanti brani nella Bibbia che parlano della meravigliosa verità di avere Dio con noi. Cambia tutto. Come esempio, leggo 2Cronache 15, dove leggiamo le parole di un profeta mandato da Dio per parlare con il re Asa, di Giuda:

“che uscì a incontrare Asa e gli disse: "Asa, e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! L’Eterno è con voi, quando voi siete con lui. Se lo cercate egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate egli vi abbandonerà.” (2Cronache 15:2 LND)

Dio Si offre di stare con ogni vero credente. Dipende da noi avere Dio con noi. Dio sarà con noi se noi siamo con Dio.

Leggo 2Cronache 20:17, che è una parola di incoraggiamento al popolo di Dio prima di una battaglia. Temevano Dio, e questo è il risultato.

“Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell’Eterno, che è con voi, O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi domani uscite contro di loro, perché l’Eterno è con voi"".” (2Cronache 20:17 LND)

Isaia 41:10 ci aiuta a capire di più l’immenso valore di avere Dio con noi. Ve lo leggo.

“Non temere, perché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia.” (Isaia 41:10 LND)

Quando Dio è con noi, non dobbiamo temere nulla, perché il sovrano Dio è dalla parte nostra.

Dio spiega, anche tramite Geremia, la meravigliosa verità di avere Dio con il Suo popolo. Leggo Geremia 15:20,21.

“20 IO ti renderò per questo popolo un forte muro di bronzo; 21 combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti," dice l’Eterno. "Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti riscatterò dalla mano dei violenti".” (Geremia 15:20-21 LND)

Dio è con noi in Gesù Cristo, che ha il nome Emmanuele, che vuol dire proprio: Dio con noi. Leggo Matteo 1:23.

“"Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi".” (Matteo 1:23 LND)

Grazie a Dio, per mezzo di Gesù Cristo, Dio è con noi.

Un altro modo per dire che Dio è con noi è dire che Dio è PER noi. Trovate Romani 8. Quando viviamo per la gloria di Dio, Dio sta dalla nostra parte. In Dio, siamo pienamente sicuri. Nessun male può arrivarci, se non è parte del piano di Dio per noi. Leggo Romani 8:26-39, che descrive questa meravigliosa verità.

“26 Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene; ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. 27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio. 28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati. 31 Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi. 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? 36 Come sta scritto: "Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello". 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né potenze, né cose presenti, né cose future, 39 né altezze, né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 8:26-39 LND)

Che meravigliosa verità, avere Dio con noi e per noi. E tramite Aggeo, Dio dichiara ai Giudei che era con loro.

Vi faccio una domanda importante. A che punto Dio ha detto a questi Giudei che era con loro? Era solo dopo che avevano iniziato a ricostruire il tempio?

No, Dio non aspettò che ricostruissero il tempio. Piuttosto, appena dopo che essi avevano avuto un vero cambiamento di cuore, ed avevano avuto di nuovo timore di Dio, Dio dichiarò di essere con loro.

Quando siamo nel peccato, Dio non è con noi, in quanto, il nostro peccato ci allontana dalla presenza di Dio. Quando ci ravvediamo di cuore, allora, di nuovo, Dio è con noi. Grazie a Dio per questa verità. Era vero con i Giudei al tempo di Aggeo, ed è vero con noi.

Risveglia i loro spiriti

Dopo aver dichiarato di essere con questi Giudei, Dio dichiara loro un’altra verità meravigliosa tramite Aggeo. Leggo i versetti Aggeo 1:12-15. Notate il versetto 14.

“12 Zorobabel, figlio di Scealtiel, e Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo diedero ascolto alla voce dell’Eterno, il loro DIO, e alle parole del profeta Aggeo perché l’Eterno, il loro DIO, lo aveva mandato, e il popolo ebbe timore della presenza dell’Eterno. 13 Allora Aggeo, il messaggero dell’Eterno, proclamò al popolo il messaggio dell’Eterno, dicendo: "Io sono con voi, dice l’Eterno". 14 Così l’Eterno destò lo spirito di Zorobabel figlio di Scealtiel, governatore di Giuda e lo spirito di Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il resto del popolo; allora essi vennero e iniziarono il lavoro sulla casa dell’Eterno degli eserciti, il loro DIO 15 nel ventiquattresimo giorno del sesto mese, il secondo anno del re Dario.” (Aggeo 1:12-15 LND)

L’Eterno dichiarò a questi Giudei che era con loro, e poi, destò il loro spirito. Destò lo spirito di Zorobabel, il governatore, e lo spirito di Giosuè, il sommo sacerdote, e poi destò lo spirito di tutto il resto del popolo.

Destare vuol dire fortificare lo spirito di un uomo. Quando ci ravvediamo, e guardiamo a Dio, Egli fortifica il nostro spirito, in modo da darci uno zelo per le cose di Dio. Mette dentro di noi un grande desiderio per le cose di Dio.

Filippesi 2:12,13 parla di questo. Mentre lo leggo, notate che dobbiamo impegnarci di cuore, ma sapendo che è Dio che opera in noi il volere e l’operare. Dio desta il nostro spirito, in modo che possiamo compiere l’opera di Dio. Egli ci dà il volere di vivere per Lui. Leggo.

“12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” (Filippesi 2:12-13 LND)

Quando un credente che sta camminando nel peccato si ravvede, come questi Giudei, Dio torna ad essere con lui, e in più, Dio desta il suo spirito, operando in lui il volere e l’operare, affinché quel credente compia la volontà di Dio.

Dobbiamo ravvederci. Però, quando riconosciamo il nostro peccato e ci ravvediamo, Dio opera in noi, destando il nostro spirito.

Quindi, con uno zelo che veniva da Dio, questi Giudei si misero a camminare in ubbidienza a Dio. Per loro, praticamente, questa vuol dire che si misero a ricostruire il tempio.

Il cambiamento di cuore che essi ebbero quando sentirono le parole di Aggeo, condusse ad un cambiamento di comportamento. Ora, avevano iniziato ad avere di nuovo timore di Dio, il che è fondamentale per conoscere e seguire Dio. Poi, Dio mandò la meravigliosa notizia che Egli era con loro. In seguito, Dio destò il loro spirito.

E noi?

Prego che possiamo vedere che tutto questo c’entra con noi.

Se noi togliamo gli occhi da Dio, e ci impegniamo nelle nostre cose, anziché cercare per primo il regno di Dio, Dio non sarà con noi. Non avremo la Sua benedizione. Se continuiamo così, può arrivare anche la dura disciplina di Dio.

Se ci ravvediamo, se torniamo ad avere timore di Dio, Dio sarà con noi. Avremo la benedizione meravigliosa di avere Dio con noi. Il sovrano di tutto l’universo sarà con noi. La nostra vittoria sarà sicura. Nessuno può vincere, nel vero senso della parola, contro di noi.

Non solo, Dio desterà anche il nostro spirito, ovvero, opererà per fortificare il nostro spirito, affinché possiamo impegnarci per la Sua gloria, che è l’unica vita che vale.

Grazie a Dio, Egli non ci abbandonerà mai. Possono arrivare prove pesanti, ma Dio non ci abbandonerà mai. Se pecchiamo, come questi Giudei, può arrivare una dolorosa disciplina da Dio, ma non ci abbandonerà. Questo non ci incoraggia a peccare, ci spinge a restare in stretta comunione con Dio. Leggiamo questa verità in Ebrei 13:5,6.

“5 Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò". 6 Così possiamo dire con fiducia: "Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?".” (Ebrei 13:5-6 LND)

Dio non ci abbandonerà. Però, se pecchiamo, non sarà con noi, come è con noi quando ci ravvediamo e camminiamo in ubbidienza, con timore di Dio.

Quando noi abbiamo un cuore per Dio, e un santo timore di Dio, possiamo essere tranquilli che Dio è con noi, e che guiderà le cose in modo che porteranno al nostro vero bene, un bene spirituale ed eterno. Egli fortificherà il nostro spirito, per darci la forza da camminare con Lui.

Conclusione

Allora, prendiamoci un momento per riflettere sulle meravigliose verità che Dio ci mostra in questo brano in Aggeo.

Prima di tutto, abbiamo visto che quando Dio ci parla, dobbiamo dare ascolto a Lui, che vuol dire accettare di cuore quello che ci dice, e dobbiamo avere timore di Dio, che vuol dire riconoscere che dipendiamo totalmente da Dio. Avere timore di Dio porta, necessariamente, a ravvederci dal nostro peccato. Temere Dio porta sempre a ravvederci.

Questo è l’unico modo giusto di reagire quando Dio ci parla. Dio ci parla tutti i giorni tramite la Parola di Dio. Ci parla tramite l’insegnamento. Spesso ci parla tramite altri credenti. Quanto è importante che noi, come i Giudei in Aggeo, diamo vero ascolto a Dio, e che abbiamo vero timore di Dio, ravvedendoci dei nostri peccati.

Abbiamo visto che quando i Giudei hanno risposto così, Dio ha parlato ancora con loro, tramite Aggeo, dichiarando che Egli era con loro. Non c’è nulla di più importante che avere Dio con noi. Quello che Dio dichiara loro tramite Aggeo, lo sta dicendo anche a noi, tramite le Scritture. Quando diamo vero ascolto a Dio, e abbiamo vero timore di Dio, Dio sarà con noi. Dio sarà dalla nostra parte. Dio sarà la nostra forza e la nostra luce.

Poi, abbiamo visto una verità molto incoraggiante. Dopo aver dichiarato di essere con loro, Dio ha destato il loro spirito. Ha toccato il loro cuore in modo che ritornasse lo zelo che avevano avuto anni prima. Questa è una grazia immensa. Dio desta anche i nostri cuori, quando diamo ascolto a Lui e ci ravvediamo, con un vero timore di Dio.

Infatti, per conto nostro, non potremmo mai camminare come Dio ci chiama a camminare. Però, non siamo per conto nostro. Coloro che Dio veramente salva, Dio continua a santificare. Dobbiamo ascoltare Dio, dobbiamo ravvederci. Dobbiamo avere timore di Dio. Però, quando abbiamo quel cuore, Dio opera nel nostro cuore, destando il nostro spirito, per darci lo zelo necessario per vivere per la gloria di Dio.

Grazie a Dio. Grazie a Dio per la Sua disciplina, perché senza la disciplina, spesso resteremmo nel peccato, allontanandoci sempre di più da Dio. Grazie a Dio perché ci parla, per farci tornare a Lui. Grazie a Dio che per mezzo di Gesù Cristo, ci perdona quando ci ravvediamo, e così, torniamo ad avere Dio con noi. Grazie a Dio che opera nei nostri cuori, per farci tornare a Lui. Grazie a Dio che quando ci ravvediamo, Egli è con noi. E grazie a Dio che Egli desta il nostro spirito, ovvero, fortifica i nostri cuori, affinché possiamo vivere alla Sua gloria.

Se ti senti debole, ricordati che Dio è all’opera in te. Confessa qualsiasi peccato nella tua vita. Dà ascolto a Dio quando ti parla. Temi Dio. Dio sarà con te. E poi, impegnati per la gloria di Dio, cercando per primo il regno di Dio e la Sua giustizia.

Grazie a Dio!