Aiuto Biblico

Preparati per il giudizio

Luca 12:35-48

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 8 maggio 2022, – cmd dm –
Descrizione: l’importanza di vivere tenendo sempre in mente il ritorno di Cristo
parole chiavi: Vita cristiana, salvezza, frutto della salvezza, eternità, giudizio

Audio:

Se sta per arrivare un grave pericolo, che ti rovinerà totalmente la vita, e qualcuno ti avverte in anticipo, e ti spiega l’unico modo sicuro per evitare quel pericolo, converrebbe ascoltarlo? Converrebbe seguire il suo avvertimento?

Assolutamente. È un'immensa benedizione ricevere l'avvertimento di un pericolo che sta per arrivare quando quell'avvertimento ci permetterà di evitare il pericolo.

Per esempio, se sai di trovarti illegalmente in un posto, e che se vieni arrestato sarai messo in prigione per tutta la vita, e qualcuno ti avverte che sta per arrivare la polizia, ed hai ancora tempo per nasconderti, saperlo è una grande benedizione, ma ti porta beneficio solo SE agisci, se ascolti l’avvertimento e ti nascondi finché puoi.

Ricevere un avvertimento è una grazia, ma ti porta del bene solo se agisci seguendo quell'avvertimento per evitare il pericolo.

La vita è piena di tanti pericoli.

Molto spesso, Dio ci fa arrivare degli avvertimenti, in modo da poterci preparare , per evitare il danno causato dai diversi pericoli.

Sapere in anticipo di un pericolo in modo da poter essere pronti e preparati ad affrontare quel pericolo è un'immensa benedizione.

Però, chiaramente è anche un'immensa stoltezza ricevere l'avvertimento di un pericolo e non agire in base a quell'avvertimento. Che tristezza, e che stoltezza, quando qualcuno viene avvertito, e ignora l' avvertimento, non si prepara, e così quando arriva la sciagura, non è pronto per affrontarla.

In un certo senso non c'è stoltezza più grande di quella di vivere senza dare ascolto agli insegnamenti e agli avvertimenti che Dio ci dà.

Negli anni, ho conosciuto tante persone che hanno ricevuto chiari avvertimenti dei pericoli che gli si potevano presentare. Dio gli ha fatto avere le istruzioni su come prepararsi per evitare quei pericoli, ma poi non si sono impegnati, e perciò, hanno sofferto moltissimo per qualcosa che in realtà era del tutto evitabile. La loro sofferenza era totalmente inutile, perché avrebbero potuto evitarla. Dopo il fatto, visto che avrebbero potuto evitare la loro sofferenza, avevano un doloroso rimpianto, sapendo che avevano rifiutato di agire in base all’avvertimento ricevuto.

E perciò, se Dio ci fa avere l'avvertimento di un pericolo, bisogna prepararsi, per essere pronti. Bisogna essere vigilanti, altrimenti la nostra stoltezza ci porterà a soffrire molto, ma inutilmente.

Certo, la vita è piena di tanti pericoli, ma c’è un pericolo che supera tutti gli altri pericoli. I più gravi pericoli terreni possono portare alla morte fisica. Però, c’è un pericolo peggiore della morte fisica. Infatti, Gesù ci avverte di questo pericolo, dicendoci di non avere paura dei pericoli che possono farci morire fisicamente. Leggo le parola di Gesù in Matteo 10:28

“E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna.” (Matteo 10:28 LND)

La morte fisica non è la cosa più terribile. La morte fisica arriverà per ognuno di noi, ma non arriverà prima del tempo stabilito da Dio. Però, c’è un pericolo infinitamente peggiore della morte fisica, ed è arrivare al giudizio finale senza Cristo, per poi essere gettato nella Geenna, ovvero, nel lago di fuoco e di zolfo. Quando Cristo arriverà, ci sarà il giudizio, la condanna, e poi, il tormento eterno, la perdizione eterna per chi non è già perdonato.

Ripetutamente nella Bibbia Dio ci parla del giudizio finale. Sapete perché? Questo è un esempio della bontà di Dio, che avverte il mondo del giudizio, affinché gli uomini possano ravvedersi e credere in Gesù per essere perdonati, e così essere pronti per il giudizio, finché c’è tempo.

Avvertimento

Guardiamo insieme un brano in cui Gesù Cristo stesso ci esorta ad essere pronti per il suo ritorno. Troviamo questo brano in Luca 12:35-48. Inizio leggendo Luca 12:35. In questo versetto, Gesù ci esorta ad essere sempre pronti. Usa due esempi per farci capire.

“35 "I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese.

Queste due azioni rappresentano una persona che è fisicamente pronta per affrontare quello che può accadere, simbolicamente rappresenta l'essere spiritualmente pronti per il ritorno di Cristo. Vi spiego questi esempi.

Al tempo della Bibbia, gli uomini spesso portavano una specie di toga, un abito lungo. Intorno alla vita, avevano una cintura di cuoio o di stoffa. Se capitava che un uomo doveva correre, l'abito lungo sarebbe stato di inciampo. Perciò, per poter correre senza ostacoli un uomo cingeva i suoi lombi. In altre parole tirava su l'abito e lo infilava nella cintura. In questo modo, l'abito era legato intorno ai suoi lombi, tenendo libere le gambe dalle cosce in giù così poteva correre o combattere senza ostacoli.

Perciò, nacque il detto di “cingere i lombi”, che voleva dire togliere ogni ostacolo per poter correre bene, in altre parole, togliere qualsiasi cosa che poteva ostacolare dal vivere una vita pienamente impegnati in qualcosa. La Bibbia descrive la vita cristiana come una gara in cui dobbiamo correre. Per chi vive per fede in Gesù Cristo, questo vuol dire togliere qualunque cosa che potrebbe minimamente ostacolare dal vivere pienamente per la gloria di Gesù Cristo. Vuol dire togliere qualunque cosa che potrebbe ostacolarci dal tenere gli occhi su Gesù ogni giorno, e vivere pienamente per la sua gloria.

Tenete le vostre lampade accese

Poi Gesù usa la frase “tenete le vostre lampade accese”. Ricordate che all'epoca non esisteva illuminazione pubblica. Perciò, ognuno portava la propria lampada. La lampada bruciava l'olio, che teneva acceso il lucignolo.

Accendere una lampada non era un'operazione veloce ed immediata. Non era come spingere un interruttore, o accendere una torcia, che si accende immediatamente. Era una procedura che richiedeva alcuni minuti. Ricordate la parabola di Gesù in cui parlava delle vergini, alcune delle quali avevano le lampade ma non erano pronte quando è arrivato lo sposo. Per il fatto che le loro lampade non erano pronte non sono riuscite ad entrare, e sono rimaste bloccate fuori.

Perciò, quando Gesù dice che le nostre lampade devono essere accese, e che dobbiamo avere cinti i lombi, descrive una vita in cui siamo sempre pronti per l'arrivo di Gesù Cristo. Vuol dire vivere giorno per giorno tenendo in mente che Gesù potrebbe ritornare quello stesso giorno. Vuol dire che al giudizio dovremmo rendere conto a Cristo di come abbiamo vissuto per quel giorno. Quindi, è tenere sempre presente che ci troveremo davanti a Cristo. Solo così possiamo vivere bene la vita in Cristo. Questa è la vita di uno che sarà accolto da Cristo. Il vero credente vive in attesa di Gesù Cristo.

Quindi, Gesù inizia questo brano con questa esortazione. Ci esorta ad essere veramente sempre pronti per il suo ritorno. E poi, con questa esortazione, Gesù ci racconta una parabola, per mostrare quanto è importante essere veramente pronti. Leggo Luca 12 dal versetto 35 al 40.

“35 "I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese. 36 E siate simili a coloro che aspettano il loro signore quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa. 37 Beati quei servi che il signore troverà vigilanti quando egli verrà. In verità vi dico che egli si cingerà e li farà mettere a tavola, ed egli stesso si metterà a servirli. 38 E se verrà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati quei servi. (Luca 12:35-38)

Questo brano è una forte esortazione per noi da parte di Gesù ad essere sempre pronti per il suo ritorno. Cristo ci dà l’esempio di un signore che è andato via, ed i suoi servi devono essere sempre pronti per il suo ritorno.. Notate che il punto importante del messaggio di Gesù è che i servi non sanno a che ora tornerà, e quindi, devono essere sempre pronti.

C’è una verità meravigliosa qua: Gesù dichiara che quei servi che sono sempre pronti, sono beati. Non c’è nulla di paragonabile all'essere beati.

Notate il cuore di Gesù qua. Gesù ci sta spiegando come essere beati.

Gli uomini fanno di tutto per essere beati. Cercano di essere beati avendo più soldi. Cercano di essere beati avendo più potere sugli altri. Cercano di essere beati avendo una vita avventurosa, o cercando tanti piaceri, o avendo una vita con meno problemi.

Ma, nulla di queste cose può benedirci. Le benedizioni vengono quando è DIO che ci benedice. E ci benedice quando viviamo per essere sempre pronti per Cristo.

Cristo parlerà della punizione per chi non si prepara, ma qua, prima, parla della benedizione per chi vive aspettando Cristo. Dio ama benedire. Dio è pronto a benedirci, se vogliamo le sue benedizioni. E, con questo esempio, Gesù spiega che la benedizione arriva quando viviamo in attesa di Cristo.

Notate che Gesù usa termini come “essere vigilanti”. Dio vuole che aspettiamo attivamente Cristo, che siamo vigilanti, sapendo che Cristo potrebbe arrivare in qualsiasi momento, o che noi potremmo morire e andare a Cristo in qualsiasi momento.

Una cosa incredibile è quello che Gesù dichiara nel versetto 37. Lo leggo ancora.

37 Beati quei servi che il signore troverà vigilanti quando egli verrà. In verità vi dico che egli si cingerà e li farà mettere a tavola, ed egli stesso si metterà a servirli. (Luca 12:37)

Gesù ci sta insegnando che quando Cristo ritornerà quei credenti che lo stanno aspettando attivamente riceveranno l’immenso onore di essere onorati e curati da Cristo stesso.

In qualche modo, troppo grande da poterlo comprendere in questa vita, chi vive per Cristo, chi vive per l’eternità, chi vive amando il ritorno di Cristo, in modo da essere sempre pronto, quel credente sarà onorato da Cristo stesso al suo ritorno.

Il mondo offre onore che in realtà non vale niente, e inoltre, non dura. Invece, ricevere onore da Cristo avrà un valore immenso, e durerà per tutta l’eternità.

Nel versetto 38, Gesù ci fa capire ancora che bisogna essere sempre pronti. Lo leggo ancora.

E se verrà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati quei servi. (Luca 12:38

Dire la seconda o la terza vigilia rappresenta quello che dal punto di vista dei servi sembra essere molto tardi. Quindi, Gesù ci sta spronando a non stancarci, ma a rimanere sempre pronti, sempre in attesa. Il fatto che l’attesa possa essere lunga non importa. Aspettiamo, con pazienza. Chi è sempre pronto sarà veramente benedetto.

Come essere sempre pronti

Visto che Gesù ci esorta ripetutamente ad essere sempre pronti, cosa vuol dire vivere in modo da essere sempre pronti per il suo ritorno?

Per essere sempre pronti, dobbiamo dimorare in Cristo, che vuol dire riconoscere e confessare i nostri peccati, giorno per giorno. Dobbiamo vivere ogni giorno per la gloria di Dio. Dobbiamo prendere ogni decisione in modo di cercare prima il regno e la sua giustizia. Dobbiamo vivere per portare frutto spirituale.

Vivere aspettando Cristo vuol dire camminare in santità, o, come leggiamo in 1Giovanni 3:1-3, purificare noi stessi, che si fa confessando i nostri peccati. Leggo quel brano.

1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. (1Giovanni 3:1-3)

Quando viviamo in attesa di Cristo, avremo GIOIA, sapendo quello che ci aspetta, e ci purificheremo, confessando i nostri peccati.

È come una donna che aspetta il giorno del suo matrimonio. Lei ci pensa tutti i giorni. Prepara tutto. Non vede l’ora. È come una coppia che aspetta il ritorno del proprio figlio dalla guerra. Ci pensano tutti i giorni. Tengono la sua stanza pronta, tengono il vitello pronto da macellare per fare una grande festa, appena arriva.

Quindi, Gesù ci insegna che chi aspetta il ritorno del Signore è beato. È beato ora, e sarà beato quando Cristo ritornerà.

Siate Pronti Versetto 39,40

Vivere per essere sempre pronti è così importante che Gesù ci dà un altro esempio nel versetto 39 e poi l’esortazione del versetto 40.

39 Or sappiate questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. 40 Anche voi dunque siate pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate". (Luca 12:35-40)

In questo passo, Gesù parla di un padrone di casa che sa che c’è un ladro, ma non sa quando verrà. Spiega che sarebbe estremamente utile ed importante essere pronti, per evitare che il ladro possa forzare la casa. Il punto è questo: è importante essere svegli per essere pronti.

Certo, non essere pronti per la venuta di un ladro potrebbe causare grandi danni, parlando in termini terreni. Spiritualmente non essere pronti per il ritorno del Figlio dell’uomo, Gesù Cristo, sarebbe un terribile disastro, un disastro eterno. Perciò, Gesù, di nuovo, con questo esempio, ci esorta: Siate Pronti. Vivete ogni giorno, ogni ora di ogni giorno, per essere pronti per il ritorno di Cristo.

Mi colpisce il cuore di Gesù. Di natura, siamo tutti peccatori, ribelli, nemici di Dio. Perché Gesù ha questo grande cuore che di volta in volta ci esorta a prepararci per il ritorno di Cristo? Perché non lasciarci nel nostro peccato?

Quanto è chiaro che Dio ama salvare. Fa di tutto per spingere le persone verso la salvezza.

Pietro vuole capire, Gesù esorta ancora

Andando avanti, come spesso accade, Pietro vuole capire meglio. Leggo il versetto 41.

41 E Pietro gli disse: "Signore, questa parabola la dici per noi soli o per tutti?". (Luca 12:41)

Pietro vuole sapere se l’esortazione di essere pronti per il ritorno di Cristo, e il giudizio, è solo per i credenti, o è per tutti. Anziché rispondere solamente, Gesù spiega ulteriormente come sarà il giudizio, indicando la responsabilità di Pietro, e di ogni credente. Quindi, la sua risposta si applica ad ognuno di noi.

All'inizio, Gesù parla di quello che avrà un servo, in questo caso un credente, che è stato fedele e saggio. Leggo i versetti 42 a 44.

42 E il Signore disse: "chi è dunque quell’amministratore fedele e saggio, che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la porzione di viveri? 43 Beato quel servo che il suo padrone, arrivando, troverà a far così. 44 In verità vi dico che lo costituirà su tutti i suoi beni. (Luca 12:42-44)

Si capisce che Gesù sta parlando di credenti, perché usando il termine amministratore, è chiaro che si tratta di credenti. Ad ogni credente è stata data la responsabilità di curare gli altri. Per esempio, abbiamo tutti doni spirituali, e quindi, dobbiamo tutti usare i nostri doni per curare gli altri. Un modo di curare gli uni gli altri, è quello di provvedere per i loro viveri.

Certi credenti, come i pastori, hanno ancora molta più responsabilità per la cura di altri credenti.

Ma che tu abbia poca o molto responsabilità, hai responsabilità nei confronti di altri credenti, ed è importante capire che dovrai rendere conto a Dio per come avrai investito la tua vita per il bene degli altri.

Quindi, l’amministratore fedele sarà molto benedetto al ritorno di Cristo. Riceverà un ruolo importante nel regno di Dio. Non conosciamo tutti i dettagli di cosa vuol dire, ma possiamo essere sicuri che sarà qualcosa di “molto, molto meraviglioso”.

Il servo non fedele

Ma Gesù non solo ci incoraggia dicendo come sarà meraviglioso per il servo fedele, ma dà un forte avvertimento per il servo NON fedele. In questi versetti, usa la parola servo, non amministratore.

Questa parabola quindi, può essere riferita a chiunque. Ogni persona dovrà rispondere a Dio. Notiamo quello che succederà ad una persona che NON è fedele al Signore, che rappresenta chi non vive per Dio. Leggo i versetti 45,46.

45 Ma se quel servo dice in cuor suo: "il mio signore tarda a venire" e comincia a battere i servi e le serve, e a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il signore di quel servo verrà nel giorno in cui non se l’aspetta e nell’ora che egli non sa; lo punirà severamente e gli assegnerà la sorte con gli infedeli. (Luca 12:46,47)

Il commento del servo: “il mio padrone tarda a venire” è simile a quello che leggiamo in 2Pietro 3, quando parla di coloro che non credono veramente che ci sarà il giudizio. Leggo quel brano.

3 Prima di tutto dovete sapere questo, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori, che cammineranno secondo le loro proprie concupiscenze, 4 e diranno: "Dov’è la promessa della sua venuta? Da quando infatti i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione". (2Pietro 3:3,4)

Il punto è che queste persone non pensano al ritorno di Cristo e al giudizio. Per loro, non è una realtà. Anche se ci credono intellettualmente, non è una realtà nelle loro menti. E quindi, non influisce sul loro modo di vivere. Perciò, non avendo timore del giudizio, vivono nel peccato. L’esempio di battere i servi e le serve, mangiare ed ubriacarsi, rappresenta qualsiasi tipo di peccato. Quando non si crede nel giudizio, quando apparire davanti a Cristo non è una realtà nella nostra mente, è facile peccare in tanti modi.

Quello che Gesù in effetti vuole evidenziare è che il giudizio arriverà, arriverà quando non ce l’aspettiamo, e per chi non sarà pronto, sarà terribile. Chi non è pronto, chi non ha il perdono in Gesù Cristo, e non sta camminando in santità, sarà punito severamente. Sarà mandato al lago di fuoco. Quella è la sorte per gli infedeli. Sarà terribile, eternamente terribile.

La punizione sarà giusta

Nei versetti 47 e 48, impariamo una lezione molto importante, che vediamo più volte nella Bibbia.

“47 Ora quel servo che ha conosciuto la volontà del suo signore e non si è preparato e non ha fatto la sua volontà, riceverà molte battiture. 48 Ma colui che non l’ha conosciuta, se fa cose che meritano le battiture, ne riceverà poche. A chiunque è stato dato molto, sarà domandato molto; e a chi molto è stato affidato, molto più sarà richiesto".” (Luca 12:35-48 LND)

Dio non ci spiega tanti dettagli che non ci servono. Le cose che Dio non ci spiega, non dobbiamo cercare di indovinarle. Basta credere a quello che Dio ci dice chiaramente. Allora, sappiamo che il lago di fuoco e di zolfo sarà terribile, onestamente, più terribile di quello che possiamo concepire. Sappiamo che sarà un tormento giorno e notte, nei secoli dei secoli.

In questo brano impariamo che chi sa di più, per quella persona, la punizione sarà ancora più terribile. Cioè, sarà terribile per tutti, però, sarà peggiore per chi ha ricevuto più conoscenza.

Anche se non riusciamo a capire il senso di questo in modo dettagliato , lo possiamo capire per grandi linee. Dio è giusto in tutto quello che fa. Tutti coloro che sono senza Cristo saranno puniti, ma, chi sa di più avrà una punizione ancora più terribile.

L’ultima dichiarazione è molto importante. La leggo ancora.

… A chiunque è stato dato molto, sarà domandato molto; e a chi molto è stato affidato, molto più sarà richiesto".” (Luca 12:48 LND)

A chi riceve di più, sarà chiesto di più. Fratelli e sorelle, senza alcun dubbio, a ciascuno di noi è stato dato moltissimo. A noi che siamo credenti, è stata data la salvezza. Abbiamo lo Spirito Santo. Ognuno di noi ha una Bibbia per conto suo, e ognuno può darsi da fare per poterla leggere. Abbiamo una chiesa in cui la Bibbia viene insegnata. Abbiamo altri fratelli e sorelle nelle nostre vite. Quindi, abbiamo tutti ricevuto tantissimo. Ci sarà richiesto di più rispetto a quello che sarà richiesto a chi ha ricevuto molto meno di noi.

Se siamo fedeli in quello che abbiamo ricevuto, al giudizio finale, Cristo ci darà di più. Per quanto abbiamo ricevuto tanto, è sempre poco in confronto a quello che avremo per l’eternità. Leggo le parole di Gesù in Luca 16:10.

“Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto.” (Luca 16:10 LND)

Prego che possiamo essere fedeli in quello che abbiamo ricevuto, e in realtà, abbiamo ricevuto tanto.

Quanto è incredibile che tutto quello che abbiamo viene da Dio, eppure, per grazia, Dio ci darà una ricompensa se siamo fedeli. Questa è grazia, questa è la bontà di Dio nei nostri confronti.

Applichiamo questo a Noi Stessi

Quindi, in questo brano, troviamo una forte esortazione, che vale per ogni persona. Ogni persona si troverà davanti al giudizio finale. Ogni persona sarà giudicata. Ogni persona ha l’eternità davanti a sé, o con Dio, o nel tormento.

Ognuno di noi ha una vita piena, piena di impegni, spesso piena di problemi, piena di speranze nelle cose terrene. Ma qua tutto passerà. Gesù Cristo ritornerà. Tutto qua finirà.

Gesù ci esorta ad essere sempre pronti, veramente pronti, per il ritorno di Cristo. Questo vuol dire, fra l’altro, tenere sempre in mente il ritorno di Cristo. Questo vuol dire vedere tutto con una prospettiva eterna. Questo vuol dire, soprattutto, camminare in santità, confessando i nostri peccati giorno per giorno. Questo vuol dire vivere per promuovere il regno di Dio sopra ogni altra cosa.

Certamente, per chi NON ha Cristo, essere pronto vuol dire riconoscere di essere un peccatore, ravvedersi e credere in Gesù Cristo per la salvezza, finché c’è tempo.

A tutti dico: la vita finirà, forse velocemente.

Tutto qua sarà lasciato. Stai vivendo alla luce dell’eternità? Stai vivendo per incontrarti con Cristo?

Quasi sicuramente, abbiamo tutti dei campi della vita in cui NON stiamo vivendo per l’eternità. Confessiamo questo a Dio, e cambiamo direzione. Viviamo per l’arrivo del nostro Signore e Salvatore. Viviamo per portare frutto eterno. Grazie a Dio per il perdono e la nuova vita in Gesù Cristo.