Aiuto Biblico

Nati come figli di Dio

Giovanni 1:6-13

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 12 dicembre 2021, – cmd dp –
Descrizione: Giovanni Battista, chi riceve la Parola diventa figlio di Dio
parole chiavi: Giovanni Battista, Parola, Gesù Cristo, vita, luce, Evangelo, figlio di Dio, nuova nascita

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Quando c'è un evento straordinario, di immensa importanza, solitamente, si prepara il pubblico in anticipo per quell'avvenimento. Prima dell'avvenimento stesso, c'è una preparazione, ci sono annunci, ci possono anche essere cerimonie, tutto per preparare le persone a capire meglio la grandezza e l'importanza di quello che sta per succedere.

Secoli fa, in diverse nazioni c'erano dei re che avevano grandi poteri, quando un re andava in un altro posto del suo regno, prima del suo arrivo, veniva mandato un araldo, un ufficiale, mandato dal re per preparare le persone per il suo arrivo. Per accogliere pienamente l'importanza di qualcosa, è utile una preparazione, un annuncio in anticipo. Questo è il ruolo dell'araldo.

In tutta la storia del mondo, l'avvenimento più grande in assoluto è stato quando il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è venuto nel mondo per compiere la salvezza. Appena prima che venisse , Dio ha mandato un araldo, per preparare le persone, affinché potessero credere nel Figlio di Dio, che è il Cristo che Dio aveva profetizzato dall'inizio del mondo.

Stiamo studiando l'Evangelo di Giovanni. Nell'ultimo studio, abbiamo visto che Giovanni ha scritto questo Evangelo, guidato da Dio, per mostrarci che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, in modo che possiamo credere in lui, per avere la vera vita.

In quel primo sermone abbiamo considerato i primi cinque versetti. In questi versetti, Giovanni ci ha presentato la Parola, che è Dio, ma che è anche con Dio. La Parola esisteva già all'inizio di tutto. La Parola è il creatore di tutto. La Parola è la vita, e la Parola è la luce degli uomini. La luce risplende nelle tenebre, negli uomini che senza di Lui sono senza Dio, ma gli uomini non hanno compreso la Luce. Non hanno riconosciuto la Parola, per chi è.

E perciò, questo Evangelo serve per farci capire chi è la Parola. Solo così possiamo credere in Lui veramente, e solo credendo in Lui, per chi è realmente, possiamo avere la vera vita.

Quindi, riprendendo il nostro studio di questo Evangelo. Ricordiamo che lo scopo di questo Evangelo è quello di conoscere che Gesù è il Cristo. È solo conoscendo Gesù veramente come il Cristo che possiamo credere in lui come tale, e così essere salvati eternamente.

Giovanni Battista

Quindi, teniamo in conto che finora Giovanni ci ha presentato la Parola come Dio, ma anche distinta da Dio, eterno, creatore di tutto, vita, e luce. Adesso, leggiamo i versetti da 6 ad 8, per capire di più chi è la Parola, e cosa possiamo avere in Lui. Il Giovanni in questi versetti non è l’autore, bensì colui che viene chiamato Giovanni Battista. Leggo.

6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui; 8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza alla luce.

Qui, leggiamo di Giovanni battista. In questi versetti, l’autore ci spiega che Dio mandò Giovanni battista come araldo, come colui che viene mandato da Dio per preparare il mondo per la Parola, Dio, la luce del mondo, che stava per venire nel mondo.

Il messaggio che doveva diffondere Giovanni Battista, l'araldo, era così importante che Dio lo ha fatto nascere in modo miracoloso. Impariamo questo nell'Evangelo di Luca, dove scopriamo che suo padre era Zaccaria, un sacerdote molto timorato di Dio. La mamma era Elisabetta, anche lei molto timorata di Dio. Elisabetta era sterile, ed era ormai anche vecchia e quindi oltre l'età massima per avere figli. Al momento scelto da Dio, Dio mandò l’angelo Gabriele a parlare con Zaccaria mentre stava nel Tempio, per dichiarare che sua moglie Elisabetta avrebbe avuto un figlio, che sarebbe stato potentemente usato da Dio per preparare il popolo di Dio. Visto che Elisabetta era vecchia e sterile, Zaccaria dubitò delle parole dell’angelo, e per questo, fu reso muto fino alla nascita di Giovanni.

Quando Giovanni nacque, Dio aprì la bocca a Zaccaria, ed Egli subito profetizzò su questo figlio che sarebbe diventato l'araldo del Cristo. Voglio leggere questa profezia dalla bocca di Zaccaria, che troviamo in Luca 1:67-80.

“67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: 68 "Benedetto sia il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo; 69 e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo, 70 come egli aveva dichiarato per bocca dei suoi santi profeti fin dai tempi antichi, perché fossimo salvati 71 dai nostri nemici e dalle mani di tutti coloro che ci odiano; 72 per usare misericordia verso i nostri padri e ricordarsi del suo santo patto, 73 il giuramento fatto ad Abrahamo, nostro padre; 74 per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura, 75 in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita. 76 E tu, o piccolo bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché tu andrai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie, 77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nel perdono dei loro peccati; 78 grazie alle viscere di misericordia de nostro Dio, per cui l’aurora dall’alto ci ha visitato, 79 per illuminare quelli che giacevano nelle tenebre e nell’ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace". 80 Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, e rimase nei deserti fino al giorno che egli doveva manifestarsi ad Israele.” (Luca 1:67-80 LND)

Notiamo alcune delle dichiarazioni di questa profezia. Vediamo prima di tutto che Zaccaria dichiara che Dio ha suscitato la salvezza. La salvezza che era stata profetizzata da secoli, sarebbe arrivata con il Cristo.

Questa salvezza sarebbe l’adempimento del patto fatto ad Abrahamo, patto che parlava del Cristo, un discendente di Abrahamo.

Poi, Zaccaria dichiara che il figlio appena nato, che è Giovanni il Battista, il Giovanni di cui parla il nostro brano, sarà chiamato profeta dell’Altissimo. Dichiara che andrà davanti alla faccia del Signore, per preparare le sue vie.

Pensate a questo: viene profetizzato chiaramente che Giovanni il Battista andrà davanti al Signore. Giovanni fu mandato per andare davanti a Gesù Cristo, la Parola, Dio incarnato.

La sua missione come araldo sarebbe quella di dare al popolo la conoscenza della salvezza nel perdono dei peccati.

Notate anche che parla del fatto che l’aurora dall’alto, la luce dall’alto, ci ha visitato. Qui sta parlando della luce, la Parola di cui stiamo leggendo, che risplende nelle tenebre ed è venuta nel mondo.

Conclude con il fatto che il bambino rimase nel deserto fino al giorno che doveva manifestarsi ad Israele. Avendo una missione così importante, Dio ha tenuto Giovanni nel deserto, fino al giorno in cui doveva iniziare a proclamare l’arrivo del Cristo.

Quindi, questa era la profezia che Dio diede a Zaccaria, il padre di Giovanni battista, quando nacque. Già in questa profezia, viene dichiarato che sarebbe andato davanti al Signore, che è Dio. Già parlava del fatto che Dio avrebbe mandato la luce.

Ora, tornando nel nostro brano in Giovanni 1. Leggo di nuovo i versetti 6 ad 8.

6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui; 8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza alla luce.

Notate lo scopo per cui Dio mandò Giovanni Battista: per rendere testimonianza alla luce. Giovanni Battista annunciava al popolo che l’eterno Dio, che è la vera luce, stava per arrivare. Quando ha visto Gesù, dichiarò che Gesù è l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo.

Il Cristo toglie il peccato del mondo provvedendo il perdono dei nostri peccati, proprio quello che Zaccaria aveva profetizzato.

Lo scopo della testimonianza che Dio diede a Giovanni Battista, secondo quello che dichiara il nostro brano, era:

affinché tutti credessero per mezzo di lui;

Dio mandò Giovanni Battista affinché tutti credessero per mezzo di Lui. Come Giovanni l’Apostolo ha scritto questo Evangelo affinché i lettori riconoscano che Gesù è il Cristo, e che credendo in Lui, abbiano la vera vita, ovvero, il perdono dei peccati, questo è anche lo scopo per cui Dio mandò Giovanni Battista.

Notate che il brano dichiara: “affinché tutti credessero per mezzo di lui;”. Affinché “tutti” credessero per mezzo di lui. Dio chiama tutti alla salvezza. Infatti, il Cristo, Gesù, è il Salvatore di CHIUNQUE viene a Lui. Quanto è importante che proclamiamo Cristo a tutti.

Quindi, per preparare il mondo per l’arrivo del Cristo, Dio mandò Giovanni, il Battista, che era l’araldo del Cristo. Giovanni testimoniò del Cristo, per rendere chiaro già dall’inizio che Gesù è il Cristo, e che in Cristo c’è il perdono e la salvezza.

La Parola viene nel mondo

Andiamo avanti nel nostro brano, e leggiamo i vv. 9 e 10.

9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. 10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. (Giovanni 1:9,10)

Abbiamo già visto che la Parola è la luce. Leggo ancora i vv.4,5.

4 In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa. (Giovanni 1:4,5)

La Parola è la luce, la luce degli uomini, che risplende in mezzo alle tenebre, in mezzo agli uomini che non hanno Dio.

Ora, nel versetto 9, leggiamo che la Parola illumina ogni uomo. Chiaramente, dal resto della Bibbia è evidente che questo non vuol dire che ogni singolo uomo arriva alla conoscenza di Dio. Piuttosto, vuol dire che ogni uomo che viene illuminato, viene illuminato dall’unica vera luce, la Parola. Non c’è altra luce.

La vera luce illumina sia Giudei, che gentili. Illumina tutti coloro che credono in Lui.

Senza la Parola, ovvero, senza Cristo, restiamo nelle tenebre, senza Dio. La religione non ci porta a Dio. Le buone opere non ci portano a Dio. Solo la Parola, il Cristo, ci porta a Dio.

Notate che il brano dichiara che la luce viene nel mondo. Abbiamo già visto che la Parola è Dio, eterno, che esiste da sempre. Qua, Giovanni dichiara che viene nel mondo. E' fondamentale capire questo. Più avanti, vedremo che la Parola, Dio, è venuta nel mondo come uomo. Era sempre Dio, ma è venuto come uomo.

Nel versetto 10, leggiamo che non fu conosciuto quando era nel mondo. Leggo ancora il versetto 10.

Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. (Giovanni 1:10)

La Parola è venuta nel Suo mondo, il mondo che Egli aveva creato. Eppure, il mondo non la riconosceva. In che senso non la riconosceva? Guardiamo il contesto. Primo Giovanni ci ha spiegato chi è la Parola: è Dio, eterno, creatore di tutto, vita e luce. Poi, ci dice che la Parola era nel mondo. Dio, il Creatore, era nel mondo. Prima dell’arrivo di Gesù, Dio era nel mondo spiritualmente, guidando tutto, provvedendo a tutto per l’uomo. Ma il mondo non lo ha conosciuto. Poi, era nel mondo come Gesù, il Cristo. Ma il mondo non lo ha conosciuto. Certamente, Gesù fu conosciuto come uomo. All’esterno, era un uomo simile a tutti gli uomini. Fu conosciuto come uomo.

Ma NON fu conosciuto come il Cristo, come Dio, come il Creatore. Non fu conosciuto come l’eterna Parola.

Tuttora oggi, tante persone sanno di Gesù Cristo, ma lo vedono come uomo, certo, un uomo di Dio. Ma come uomo. Non lo vedono come Dio stesso. Non lo conoscono così.

Non fu ricevuto in casa sua

Finora, abbiamo visto che Dio aveva mandato Giovanni il Battista per rendere testimonianza della Parola, affinché tutti credessero in Lui. Però, abbiamo appena letto che la Parola è venuta nel mondo, era nel mondo, e che il mondo non la conosceva. Adesso, leggo il versetto 10, che ci spiega ancora di più. Seguite mentre leggo il v.10

11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto, (Giovanni 1:11)

Nel greco, non c’è la Parola “casa”. Dice semplicemente: “è venuto nella sua”. Poi, dice, “i suoi” non lo hanno ricevuto. Mentre “la sua” è singolare”, “i suoi” è plurale maschile. “La sua” indica che è venuto nella sua creazione, in quello che aveva creato. Poi, dicendo “i suoi” sembra indicare specificamente ai Giudei, il popolo di Dio.

Ricordate che Gesù Cristo, prima della croce e la risurrezione, era venuto specificamente per i Giudei. Infatti, in Matteo 15:24, quando la donna Cananea chiese a Gesù di guarire sua figlia, Gesù dichiara:

“Ma egli, rispondendo, disse: "Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele".” (Matteo 15:24)

Prima della croce, Gesù è venuto specificamente per i Giudei. Ai Giudei Dio aveva mandato i profeti, annunciando il Cristo. Era ai Giudei che Dio aveva dato la legge, che spiegava i sacrifici che dovevano fare, tutto indicava il loro bisogno di Cristo.

Quindi, Gesù, la Parola, è venuto specificamente per i Giudei, il suo popolo, che sapevano dell’arrivo del Cristo.

Però, nonostante fosse estremamente chiaro dai miracoli e dalle profezie adempiute che Gesù è il Cristo, i suoi NON l’hanno ricevuto.

Cosa vuol dire ricevere? In Giovanni 14, Gesù dichiara che stava per andare a preparare un posto per noi nella casa del Padre suo. Poi, nel versetto 3, dichiara:

“E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.” (Giovanni 14:3 LND)

La Parola “accogliere” è la stessa Parola greca che in 1:11 è tradotta “ricevere”. Ricevere qualcuno vuol dire accogliere quella persona, accoglierla bene, per quella che è. Non ricevere qualcuno vuol dire rifiutare quella persona, non accoglierla nella tua vita.

I giudei erano l’unico popolo che Dio aveva scelto. Per nessun merito loro, erano amati da Dio. Erano curati. Avevano le promesse, i patti, sapevano dell’arrivo del Cristo per provvedere la loro salvezza.

Quando la Parola, Dio stesso, è venuta nel mondo, è venuta specificamente per i suoi, per il suo popolo, popolo che aveva benedetto moltissimo da secoli.

Gesù ha adempiuto pienamente tutte le profezie che riguardavano il Cristo. Quindi, era estremamente chiaro che Gesù è il Cristo.

Però, per la loro durezza di cuore, i Giudei rifiutarono di ricevere Gesù come il Cristo. La Luce è venuta a loro, proprio PER loro, ma preferivano le tenebre. Nel capitolo 3 di Giovanni, leggiamo:

19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; (Giovanni 3:19,20)

La Parola ha preso l’umanità, è venuta nel mondo, specificamente per il suo popolo, ma non è stata ricevuta da loro. Essi non volevano venire alla luce. Preferivano restare nelle tenebre, perché non volevano lasciare le loro opere malvagie.

Dobbiamo esaminarci. Noi vogliamo veramente la luce, in ogni angolo della nostra vita, oppure, vogliamo aggrapparci ancora a qualche opera malvagia, qualche orgoglio, qualche concupiscenza, qualche egoismo?

Si riceve la luce lasciando le tenebre.

Il Cristo, Dio, è diventato carne, è diventato umano, ed è venuto in mezzo al suo popolo, ma quasi tutti lo hanno rifiutato.

Coloro che l’hanno ricevuto

Ma non tutti lo hanno rifiutato. Alcuni hanno ricevuto Gesù, l’uomo, come il Cristo, la Parola, Dio incarnato. Cosa è successo a coloro che lo hanno ricevuto così? Leggo i vv.11 a 13.

11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che l’hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio. (Giovanni 1:11-13)

La maggior parte dei Giudei hanno rifiutato di accettare Gesù come il Cristo. Ma non tutti. Alcuni lo hanno ricevuto. A coloro che lo ricevono, egli dà l'autorità, il potere, di diventare figli di Dio. Questo è estremamente importante. Leggo ancora il versetto 12, e consideriamo ogni parte di esso.

Ma a tutti coloro che l'hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome... (Giovanni 1:12).

Prima di tutto, ringrazio Dio per le parole “tutti coloro”. Non c'è distinzione, la salvezza arriva a chiunque riceve Gesù come il Cristo. Al giudeo, al gentile, non importa quanto una persona sia stata un grande peccatore. La salvezza è per chiunque riceve Gesù come Cristo. Quindi, a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli dà l'autorità di diventare figli di Dio.

Poi, notate che Giovanni stesso in questo versetto spiega il significato di “riceverlo”. Abbiamo già visto che vuol dire accoglierlo per chi in realtà è. Inoltre, vuol dire credere nel suo nome. In altre parole, vuol dire riconoscere che egli è il Cristo, riconoscere che abbiamo bisogno del perdono, e credere in lui, il Cristo, Figlio di Dio, come chi può salvarci.

La vera salvezza arriva a chi riconosce di essere separato da Dio, e crede in Gesù come Cristo, come Salvatore e Signore.

Chi lo riceve, chi crede in Lui, riceve il diritto o l'autorità di diventare un figlio di Dio. La Parola “diventare” è importante. Vuol dire passare dallo stato di non essere allo stato di essere. Vuol dire non essere qualcosa, e poi, diventare quello, essere quella cosa.

Il Figlio di Dio è sempre stato Dio. Ma non era sempre umano. È diventato umano, prendendo la forma d'uomo, Gesù. Similmente, una donna che non ha mai avuto figli non è mamma. Poi, con la nascita del suo primo figlio, diventa mamma.

Di natura, nessuna persona è un figlio di Dio. Ma quando una persona riconosce la sua condizione e la sua fede è veramente in Gesù come Cristo, da Cristo arriva la potenza di diventare un figlio di Dio. Quella persona passa da non essere un figlio di Dio, dall’essere separato da Dio, a diventare un figlio di Dio.

Qui in chiesa conosciamo molto bene che in Cristo siamo figli di Dio. Ma lo conosciamo così bene che spesso non pensiamo alla ricchezza di questa verità. Consideriamo cosa vuol dire che siamo figli di Dio.

Dio non ci fa diventare suoi sudditi. Certo, egli è il nostro re, e in quel senso siamo sudditi. Ma non è il nostro rapporto principale. Similmente, il rapporto principale non è di essere servi o schiavi di Dio, anche se in quanto Signore, siamo i suoi servi.

Il rapporto principale che noi abbiamo con Dio per mezzo di Gesù Cristo è di essere figli di Dio, figli amati. Prima di ogni altra cosa, quando Dio salva una persona, quando una persona riceve Gesù come il suo Cristo, quella persona diventa un figlio di Dio, e Dio diventa suo Padre.

Non esiste padre umano che ama i suoi figli come Dio ama coloro che diventano i suoi figli. Il suo amore è infinito, è un amore eterno. Il suo amore è potente, e il suo amore è anche legato alla sua perfetta saggezza. Non esiste nulla nella vita paragonabile ad avere Dio come padre, ed essere amati da Lui, come figli preziosi. E tali siamo in Cristo.

E perciò, quando un uomo peccatore riconosce la sua condizione di essere separato da Dio a causa dei suoi peccati, e crede in Gesù come il Cristo che può salvarlo, quell'uomo diventa un figlio di Dio, e Dio stesso diventa suo padre. Quell'uomo entra in un rapporto diretto e personale con Dio, per il merito di Gesù, il Cristo.

Accogliere Gesù come il tuo Cristo non è diventare religioso. Piuttosto, è entrare in un vero rapporto con Dio.

Chi riceve Gesù come Cristo diventa un figlio di Dio. Questa è la cosa “più meravigliosa” nella vita. Ogni rapporto umano finirà. Nessun rapporto umano sarà mai perfetto. Ma chi diventa un figlio di Dio, sarà sempre un figlio di Dio, e sarà sempre amato e curato perfettamente e costantemente da Dio.

La nascita viene da Dio

Diventare un figlio di Dio comincia con la nascita spirituale, quella che viene chiamata più avanti la nuova nascita, e che altrove viene chiamata rigenerazione. Questa nascita non è una nascita umana. È una nascita che viene da Dio. Leggo di nuovo i versetti 12 e 13.

12 ma a tutti coloro che l’hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio. (Giovanni 1:12-13)

Notate che questa nascita, questo diventare un figlio di Dio, non è una nascita da sangue. Cioè, non viene minimamente dai genitori di una persona. Nascere da genitori credenti non ti fa un figlio di Dio.

Non è una nascita che viene dalla volontà di carne, né dalla volontà di uomo. Non si può scegliere di compiere certe cose, e così diventare un figlio di Dio. Nessuno può diventare per propria volontà, e nessuno può far diventare qualcun altro un figlio di Dio.

Per diventare un figlio di Dio una persona deve nascere da Dio. Solo Dio può far diventare quella persona un figlio di Dio. E tutti coloro che ricevono Gesù come il Cristo nascono come figli di Dio, e così diventano figli di Dio. Chi diventa un figlio di Dio non lo diventa per merito suo, né per la propria volontà, né per la volontà di qualcuno altro. Si diventa un vero figlio di Dio perché si nasce da Dio. È DIO, per la SUA volontà, che fa nascere qualcuno come figlio di Dio. E perciò, quella persona sarà sempre un figlio di Dio.

Infatti, è Dio che inizia una buona opera in una persona, e sarà Dio a portare a compimento la sua buona opera.

v.14 la Parola è diventata carne

Leggiamo il versetto 14, in cui Giovanni dichiara direttamente quello a cui si è riferito prima. Giovanni ci ha già spiegato che la Parola è Dio, l'Eterno, il creatore di tutto, la vera vita e la vera luce. Ha parlato del fatto che è venuto nel mondo. Adesso, dichiara in modo specifico in che modo è venuto nel mondo. Leggo il versetto 14.

E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità. (Giovanni 1:14)

Questo brano è così ricco che voglio considerarlo brevemente adesso e poi, più a fondo all'inizio del prossimo sermone. Per adesso, consideriamo che Giovanni ha presentato la Parola chiaramente come Dio. La sua divinità è chiara. È eterno, era Dio nel principio. È il creatore, è la vita, ed è luce.

Ora, in questo versetto, Dio guidò Giovanni a dichiarare che la Parola si è fatta carne, ed ha abitato fra di loro, fra gli apostoli.

La parola tradotta: “ si è fatto”, in greco è la stessa parola che troviamo nel versetto 12 dove è tradotta: “diventare”. La Parola, Dio, è diventata carne, è diventato umano.

Ricordate che diventare vuol dire passare dallo stato di non essere allo stato di essere. È molto importante capire che la Parola, il Figlio di Dio, è sempre stato il Figlio di Dio, è sempre stato Dio. Ma non era sempre uomo. Ad un certo punto dalla storia, circa 2000 anni fa, la Parola è diventata uomo. Ha preso l'umanità. Andando avanti in questo Evangelo, vediamo che si tratta di Gesù, che è il Cristo.

In realtà, la nostra salvezza richiede un Salvatore che sia Dio e che sia un uomo.

Quindi, con questo brano, comprendiamo in modo chiaro che la Parola è diventata anche l'uomo, Gesù Cristo. Avremo molto più da dire di questo, ma voglio chiudere oggi riconoscendo che per poterci salvare, l'eterno Dio è diventato uomo. Ha fatto questo per noi.

Conclusione

La venuta della Parola nel mondo, come uomo, Gesù, è così importante che Dio aveva mandato prima Giovanni Battista, per preparare i cuori delle persone. Lo scopo della venuta di Giovanni era che tutti credessero nella Parola. Lo scopo per cui l’Apostolo Giovanni scrisse questo Evangelo è per rendere chiaro che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, in modo da credere in Lui per avere il perdono e la vera vita.

La Parola è diventata uomo, Gesù, ma la grande maggioranza delle persone non lo ha ricevuto. Tuttora, la grande maggioranza delle persone non riceve Gesù come loro Dio e Signore. Lo accettano come uomo di Dio, che può aiutarle, ma non come sovrano Signore e Salvatore.

Chi riconosce la sua condizione spirituale, riconosce di essere separato da Dio a causa del peccato, si ravvede, e crede in Gesù, il Cristo, per la sua salvezza, sarà perdonato, e Dio lo farà diventare un vero figlio di Dio.

Io prego che possiamo contemplare di più cosa vuol dire essere figli di Dio, non solo servi o seguaci, ma figli di Dio. Tutto questo perché la Parola, il Figlio di Dio, ha preso l’umanità per potersi caricare dei nostri peccati.

Per la nostra salvezza era necessario sia Dio che l'uomo. Il Figlio di Dio, che è Dio, è diventato anche uomo per poterci salvare. Oh che possiamo comprendere di più questa verità!