Aiuto Biblico

Grazia e verità tramite il Figlio di Dio

Giovanni 1:15-18

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 30 gennaio 2022

Audio:

Che cos’è la vita eterna? Gesù Cristo descrive la vita eterna in Giovanni 17:3, dove dichiara:

“3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato.” (Giovanni 17:3 LND)

La vita eterna, la vera salvezza, è essere riconciliati con Dio per entrare in un rapporto personale con Lui in cui Lo conosci veramente, conoscendo Gesù Cristo.

Questo conoscere non è solo conoscere in modo intellettuale, come si può studiare la vita di un personaggio storico. Questa è una conoscenza per esperienza personale.

Perciò, quando leggiamo e studiamo la Bibbia, lo scopo non è solo di conoscere più fatti su Dio. Piuttosto, lo scopo è conoscere di più, in senso personale, il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, e tramite Lui conoscere il Padre.

È solo conoscendo Dio in Gesù Cristo che possiamo avere fede in Lui.

Conosciamo Dio principalmente tramite la Bibbia. L’Antico Testamento ci insegna di Cristo tramite tanti tipi, che sono persone, avvenimenti, sacrifici e feste religiose che ci fanno capire come sarebbe stato il Cristo quando sarebbe arrivato. Inoltre, l’Antico Testamento è pieno di profezie, che parlano di Cristo.

Poi, nel Nuovo Testamento, arriva il Cristo di cui parlava l’Antico Testamento. Nei quattro Evangeli, vediamo Cristo mentre era sulla terra.

L’Evangelo di Giovanni è diverso dagli altri tre Evangeli. Ci mostra molto più della divinità di Gesù Cristo.

Nel nostro studio di questo Evangelo, Giovanni inizia, NON con Gesù l’uomo, ma, con il Figlio di Dio PRIMA che diventasse l’uomo Gesù. Cioè, Giovanni inizia presentandoci il Figlio di Dio, che è Dio come lo è il Padre, ed è eterno come lo è il Padre. Rileggo Giovanni 1:1-4.

“1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. 2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio. 3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. 4 In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini.” (Giovanni 1:1-4 LND)

Giovanni ci presenta il Figlio come “la Parola”, che già esisteva nel principio, all'inizio di tutto, ed era Dio, ed era con Dio. È importante capire che come Figlio di Dio, fino all’incarnazione, non era un uomo, era solo Dio il Figlio. Quindi, non sarebbe giusto chiamarLo “Gesù” prima della incarnazione. Gesù è il suo nome da uomo, che ha preso quando si è incarnato.

Quanto è importante che comprendiamo che il nostro Salvatore è il Figlio di Dio, pienamente Dio, pieno di gloria, il Creatore di tutto, che è diventato anche pienamente uomo per poter compiere la nostra salvezza, caricandosi dei nostri peccati. Incredibile. Non era solo un uomo, è Dio, il Figlio, che è diventato anche uomo, per salvare NOI. Oh che possiamo comprendere sempre più a fondo questa realtà!

Ricordate che il Figlio di Dio è la luce, che risplende nelle tenebre. Ricordate che NOI eravamo nelle tenebre, e che per mezzo della salvezza in Cristo, siamo passati dalle tenebre alla luce, come leggiamo in Efesini 5:8.

“Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce.” (Efesini 5:8 LND)

Leggiamo di questo anche in Colossesi 1:13,14.

“13 Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio 14 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati.” (Colossesi 1:13-14 LND)

Siamo salvati per mezzo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Perciò, quando leggiamo di Cristo, non vogliamo solo sapere le verità in senso intellettuale. Vogliamo pensare ai meravigliosi ed eterni benefici che abbiamo in Cristo. Cristo è luce, ed ha portato luce agli uomini. Ma non solo in senso generico: Cristo ha portato NOI dalle tenebre alla luce. Gesù Cristo è la NOSTRA luce.

Abbiamo anche letto che Egli è la vita. Se siamo salvati, siamo stati vivificati in LUI. In Giovanni 1:11 a 13, abbiamo letto:

“11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che l’hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.” (Giovanni 1:11-13 LND)

Se siamo salvati, Egli ha dato a NOI l’autorità di diventare figli di Dio, e per la grazia di Dio, NOI siamo nati da Dio. Abbiamo la vita eterna in Cristo. Ora siamo FIGLI di Dio.

Quindi, mentre leggiamo e consideriamo questo Evangelo, e la persona del Figlio di Dio, non solo impariamo fatti, ma gioiamo in chi è per noi Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

Abbiamo concluso l’ultimo nostro studio in Giovanni con il versetto 14. Lo leggo ancora, per avere un contesto per quello che vogliamo studiare oggi.

“4 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.” (Giovanni 1:14 LND)

La Parola, eterno Dio, Creatore di tutto, la luce e la vita degli uomini, è diventato carne, è diventato uomo, ha preso forma umana, per poter salvare peccatori come noi.

Giovanni e gli apostoli, che avevano vissuto con Gesù come uomo, avevano visto e contemplato la sua gloria. Avevano visto che Egli aveva una gloria che nessun uomo ha, la gloria di Dio, essendo Dio il Figlio.

In quel versetto, Giovanni, l’autore, dichiara anche che Cristo è pieno di grazia e di verità. Parlerà ancora di questo, quindi, tenete in mente la grazia e la verità di Dio visibile nel Figlio.

Con questo, andiamo avanti oggi in Giovanni 1, iniziando con v.15. Leggo dal 15 al 18.

“15 Giovanni testimoniò di lui e gridò, dicendo: "Questi è colui del quale dicevo: “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me”". 16 E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia. 17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosé, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 18 Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che l’ha fatto conoscere.” (Giovanni 1:15-18 LND)

Il Giovanni menzionato qua è Giovanni Battista, di cui Giovanni, l’autore, aveva parlato nei versetti 6 ad 8. Rileggo ancora quei versetti, che parlano di Giovanni Battista.

“Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui; 8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza alla luce.” (Giovanni 1:6-8 LND)

Giovanni Battista fu mandato da Dio per testimoniare del Figlio di Dio, per preparare le persone a riconoscere e a credere in Gesù Cristo. Il mandato di Giovanni Battista era di testimoniare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio in cui c’è perdono e salvezza.

Adesso, leggo ancora il versetto 15, in cui l’autore Giovanni descrive quello che Giovanni Battista aveva testimoniato di Cristo.

“15 Giovanni testimoniò di lui e gridò, dicendo: "Questi è colui del quale dicevo: “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me”".” (Giovanni 1:15 LND)

Nei versetti 6 ad 8, abbiamo letto che Dio mandò Giovanni Battista per testimoniare di Cristo. Qua, l’autore ci riporta una parte di quello che testimoniò. Notate che Giovanni gridò. La sua non era una predica piacevole, non era fatta con parole dolci. Piuttosto, il suo era un messaggio forte e chiaro. Egli gridò, dichiarando con l’autorità di chi parla da parte di Dio.

E che cosa testimoniò di Cristo? Che nonostante Gesù Cristo sarebbe venuto dopo di lui, lo aveva preceduto.

Allora, in greco, la parola che è tradotta con come “preceduto” può avere vari significati. Di solito, parla di posizione, come stare in piedi davanti a qualcuno. Però, viene usata anche per indicare una posizione superiore per importanza e ruolo.

Probabilmente, NON vuol dire preceduto nel tempo, visto che subito dopo Giovanni dichiara: “...era prima di me”. Non avrebbe tanto senso dire che sta dicendo due volte che Gesù era prima di lui nel tempo.

Quindi, credo che sarebbe più chiaro tradurre la frase:

“Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me.”

dicendo piuttosto:

“Colui che viene dopo di me è di un rango superiore a me, perché era prima di me.”

Giovanni Battista dichiarava che Gesù Cristo, come uomo, veniva dopo di lui, ma aveva un rango superiore a lui. Ricordate che Giovanni Battista era un profeta mandato da Dio, aveva un ruolo molto importante. Però, egli testimonia che Gesù Cristo era di un rango, un grado, superiore a lui.

Il motivo di questo era perché Gesù Cristo era prima di lui. A livello di nascita come uomini, Giovanni Battista aveva vari mesi più di Gesù. Però, Gesù Cristo, come Figlio di Dio, era prima di lui. Cristo, il Figlio di Dio, già esisteva prima di Giovanni, perché come Figlio di Dio è eterno.

Tonando alla frase tradotta nella Bibbia come “mi ha preceduto”, che abbiamo detto sarebbe meglio tradurre come “è di un rango superiore a me”, Giovanni sta dichiarando che Gesù era sopra di lui in posizione e in dignità. Per esempio, ascoltiamo le parole di Giovanni Battista, parlando di Gesù Cristo, in Matteo 3:11 e poi in Marco 1:7.

“Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco.” (Matteo 3:11 LND)
“E predicava, dicendo: "Dopo di me viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno neppure di chinarmi a sciogliere il legaccio dei suoi sandali.” (Marco 1:7 LND)

La frase “è più forte di me” può indicare forza e potenza, gloria, essere di un rango molto più alto, essere molto più grande, importante e glorioso.

Quindi, Giovanni, l’autore di questo Evangelo, cita la testimonianza di Giovanni Battista, in cui Giovanni dichiara che Cristo è superiore a lui, ed è eterno, perché nonostante sia nato fisicamente dopo di lui, già c’era. Questo non è possibile per un semplice uomo. Con questa dichiarazione, Giovanni sta dichiarando che Gesù Cristo è eterno.

Versetti 16 e 17: grazia sopra grazia

A questo punto, l’autore Giovanni riprende a parlare della sua esperienza con Gesù Cristo quando Cristo era sulla terra con gli apostoli. Leggo i versetti 16 e 17.

“16 E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia. 17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosé, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.” (Giovanni 1:16,17 LND)

L’autore Giovanni qua, dicendo “noi tutti”, sta parlando degli apostoli, e magari anche degli altri che avevano conosciuto Gesù Cristo quando era sulla terra.

Nel versetto 14, l’autore Giovanni aveva detto che Gesù era pieno di grazia e di verità. Qua, nel versetto 16, dichiara che noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza, grazia sopra grazia.

E anche noi oggi che siamo salvati abbiamo ricevuto, e continuiamo a ricevere, dalla pienezza di Cristo, grazia sopra grazia.

Come dicevo prima, le verità che troviamo qui non devono restare solo verità intellettuali. Piuttosto, devono arrivare nei nostri cuori. Quando le verità di Cristo, e quello che abbiamo in Lui, arrivano nel profondo dei nostri cuori, ci daranno gioia, di daranno pace nelle tempeste, ci daranno fede anche nelle tempeste.

Cosa vuol dire, che dalla pienezza di Cristo riceviamo grazia sopra grazia. Prima di tutto: dalla sua pienezza vuol dire dalla fonte che non si esaurisce mai. È come avere bisogno di tazzine di acqua salata, e stare davanti al mare. Per quante tazzine prendi, c’è sempre un’abbondanza rimasta. Cristo è così, solo infinitamente di più. La sua pienezza è infinita. Quindi, la grazia che riceviamo da Lui non finirà mai.

Cos’è la grazia che riceviamo da Dio? Ogni benedizione è parte della grazia di Dio per noi in Gesù Cristo. Non meritiamo alcun bene da Dio, eppure, Dio ci ricolma di beni, soprattutto beni spirituali. Tutto questo è la grazia infinita di Dio per noi in Gesù Cristo.

In Efesini 1:3 leggiamo:

“Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo,” (Efesini 1:3 LND)

In Gesù Cristo, abbiamo OGNI benedizione spirituale nei luoghi celesti. Notate che ogni benedizione è IN CRISTO. Tutto quello che Dio ci dà è in Cristo. Ogni grazia viene tramite Gesù Cristo, e per i suoi meriti.

In 2Corinzi 1:19,20, impariamo che tutte le meravigliose promesse di Dio, che sono una grandissima grazia, sono in Cristo. Seguite mente leggo quei versetti.

“19 Perché il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che è stato fra voi predicato da noi cioè da me, da Silvano e da Timoteo non è stato "sì" e "no," ma è stato "sì" in lui. 20 Poiché tutte le promesse di Dio hanno in lui il "sì" e "l’amen," alla gloria di Dio per mezzo di noi.” (2Corinzi 1:19-20 LND)

Tutte le meravigliose promesse di Dio, ognuna delle quali è un’immensa grazia da parte di Dio, hanno il loro “sì”, il loro adempimento, in Gesù Cristo. Tutta la stupenda grazia che riceviamo da Dio ci arriva per mezzo di Gesù Cristo. E da Lui, riceviamo grazia sopra grazia. O che possiamo riflettere molto sul fatto di come il Signore ci tratta con immensa grazia, tutto per merito di Cristo, il Figlio di Dio.

La grazia e la verità da Cristo

Riceviamo ogni grazia da Cristo, perché Cristo è pieno di grazia e di verità, come abbiamo letto nel versetto 14. Adesso, nel versetto 17, Giovanni dichiara che la grazia e la verità vengono per mezzo di Gesù Cristo. Seguite mentre leggo il versetto 17.

“17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosé, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.” (Giovanni 1:17 LND)

La legge, che Dio ha dato tramite Mosè, ci mostra il nostro peccato, e ci mostra il nostro bisogno di un Salvatore. La legge ci mostra quanto grave è il nostro peccato, quanto terribile è il giudizio, e ci mostra che ci serve disperatamente un Salvatore. In altre parole, la Legge, data tramite Mosè, si porta a Cristo.

Infatti, Galati 3:24 dichiara proprio questo. Ve lo leggo.

“Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede.” (Galati 3:24 LND)

La legge serve per portarci a Cristo. Ci mostra quanto abbiamo bisogno di Cristo. Poi, in Cristo, troviamo quella grazia e la piena verità della salvezza per fede.

Infatti, in Gesù Cristo, abbiamo tutta la verità di Dio. Prima di Cristo, la rivelazione di Dio era tutta vera, ma era solo parziale. In Cristo, abbiamo la piena rivelazione della verità di Dio. Infatti, ricordate quello che Gesù Cristo dichiara in Giovanni 14:6.

“Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6 LND)

Gesù Cristo è la verità. Egli è la piena verità. Egli è la piena rivelazione di Dio.

Quindi, la legge ci mostra il nostro peccato, il giudizio e che ci serve un Salvatore, che si sacrifichi per noi.

Gesù Cristo ci mostra la grazia di Dio, e Cristo è la verità di Dio. In Cristo riceviamo ogni grazia, e in Cristo, abbiamo la verità. Oh grazie a Dio per quello che abbiamo in Gesù Cristo!

Gesù ci fa conoscere Dio

Una verità importante da capire è che Gesù Cristo, Dio incarnato, ci fa conoscere Dio. Leggiamo il versetto 18.

“18 Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che l’ha fatto conoscere.” (Giovanni 1:18 LND)

Questa verità è molto importante. Consideriamola bene.

Nessuno ha mai visto Dio. La parola tradotta con “visto” è una parola che vuol dire non solo vedere, ma molto di più, conoscere nella mente, percepire con la mente, sperimentare. Quindi, il senso non è vedere Dio fisicamente, in quanto, Dio è spirito, e perciò, non ha un corpo materiale che si può vedere. Piuttosto, il senso è conoscere veramente Dio. Fino a Gesù Cristo, Dio fu conosciuto solo in senso molto parziale. È in Gesù Cristo che Dio si rivela a noi in modo molto più chiaro e profondo.

Quindi, fino a Gesù Cristo, nessuno aveva conosciuto Dio nel modo che è ora possibile in Cristo.

Ricordate, a proposito, che nelle Epistole, leggiamo del mistero, che è la verità della salvezza per grazia, senza la legge di Mosè, per persone di tutti i popoli. Quel mistero è Cristo in voi gentili salvati. Leggiamo di questo in Colossesi 1:26,27.

“26 il mistero che fu tenuto nascosto per le passate età e generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi, 27 ai quali Dio ha voluto far conoscere quali siano le ricchezze della gloria di questo mistero fra i gentili, che è Cristo in voi, speranza di gloria,” (Colossesi 1:26-27 LND)

Quindi, fino a dopo la croce, il popolo di Dio non conosceva pienamente il cuore di Dio per tutto il mondo. Capivano solo il suo amore per i Giudei. Questo è un esempio di come nessuno aveva mai visto, ovvero, conosciuto, Dio.

È stato il Figlio di Dio, l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, a farLo conoscere.

Consideriamo la descrizione del Figlio di Dio che ci fa Giovanni.

Gesù Cristo è l’unigenito Figlio. Il significato della parola “unigenito” è: l’unico che c’è. Le persone salvate diventano figli di Dio, ma è tutto un altro tipo di figlio rispetto a quello che è Gesù Cristo. Egli è l’unico Figlio eterno, che è divino, ed è uno con il Padre. Non è come gli angeli, non è come gli uomini. Gesù è l’unigenito Figlio di Dio, unico.

Quindi, Gesù è l’unico Figlio di Dio, perché è eterno e divino essendo della stessa natura del Padre.

Poi, il versetto dice che l’unigenito Figlio è “nel seno del Padre”.

Questo rappresenta una posizione di totale intimità. Vuol dire che tutto quello che ha il Padre, ha il Figlio. Il Padre condivide tutto con il Figlio. Quindi, il Figlio conosce totalmente il Padre.

Infatti, in Giovanni 10:27-32, Gesù Cristo dichiara che è Uno con il Padre. Vediamo che i Giudei capivano molto bene che Egli stava dicendo di essere Dio. Leggo dal Giovanni 10:27.

“27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io dò loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. 30 Io e il Padre siamo uno". 31 Perciò i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù rispose loro: "Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?". 33 I Giudei gli risposero, dicendo: "Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perché tu che sei uomo ti fai Dio".” (Giovanni 10:27-33 LND)

Gesù Cristo dichiara che è uno con il Padre, dichiarandosi Dio. I Giudei capivano quello che diceva.

In Giovanni 14, parlando con i suoi discepoli, dichiara che se avevano visto Lui, avevano visto il Padre. Leggo Giovanni 14:6-11.

“6 Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche il Padre mio; e fin da ora lo conoscete e l’avete visto". 8 Filippo gli disse: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". 9 Gesù gli disse: "Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre?" 10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere. 11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credetemi a motivo delle opere stesse.” (Giovanni 14:6-11 LND)

Qui, Gesù dichiara che se avevano visto Lui, avevano visto il Padre. In Gesù Cristo, il Figlio, conosciamo il Padre.

Leggiamo ancora Giovanni 1:18, per considerare l’ultimo pezzo.

“Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che l’ha fatto conoscere.” (Giovanni 1:18 LND)

Abbiamo visto che quando dice che nessuno ha mai visto Dio, vuol dire che nessuno aveva conosciuto Dio a fondo, nessuno aveva capito tanti aspetti del cuore di Dio.

L’unigenito Figlio, Gesù Cristo, che è nel seno del Padre, ovvero, che è in un rapporto di unità assoluta, ho ha fatto conoscere.

La parola “conoscere” qui è una parola che vuol dire spiegare, o rendere pienamente conosciuto. È in Gesù Cristo che ci rende il Padre conosciuto. Conosciamo Dio Padre in Gesù Cristo.

Questa è una bellissima verità, ma per trarre vero beneficio da questa verità, andiamo oltre, per considerare alcuni esempi di quello che conosciamo di Dio in Cristo.

Per esempio, in Gesù Cristo, conosciamo la natura di Dio. In Cristo vediamo chiaramente tutti i vari aspetti della natura di Dio, in modo che possiamo conoscere. In Cristo, conosciamo la perfezione di Dio. In ogni aspetto della sua vita, in Cristo vediamo perfezione. Vediamo una santità perfetta, una saggezza perfetta, potenza perfetta, perfetto amore, perfezione in tutto. Quindi, in Gesù Cristo, l’unigenito Figlio, conosciamo la perfezione di Dio. Questo ci permette di avere fede in Dio, perché non può sbagliare in nulla.

In Cristo, conosciamo i piani di Dio, per esempio, il piano di salvare le persone di tutti i popoli del mondo. Nonostante che Dio aveva dichiarato questo nell’Antico Testamento, i Giudei, il popolo di Dio, non avevano capito che il traguardo di Dio è salvare persone di ogni popolo. Gesù ha reso questo chiaro, parlando del fatto che ha pecore che non erano dai Giudei, e che Egli doveva essere il Signore di tutti. Leggo le parole di Cristo a proposito in Giovanni 10:16.

“Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest’ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore.” (Giovanni 10:16 LND)

In Cristo, conosciamo i patti di Dio. Il sacrificio di Gesù Cristo ha stabilito il patto in cui NOI siamo salvati.

Gesù Cristo ci ha fatto conoscere la pienezza della rivelazione di Dio. Ricordatevi che Giovanni inizia questo Evangelo chiamando il Figlio di Dio con il titolo “la Parola”. Gesù Cristo è la Parola, la piena espressione di Dio Padre.

In Gesù Cristo, conosciamo le opere di Dio. Leggo Giovanni 10:37-38.

“37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi, 38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinché conosciate e crediate che il Padre è in me e io in lui".” (Giovanni 10:37-38 LND)

Nel Figlio, vediamo le opere del Padre. L’opera più grande di Dio è quella che Gesù Cristo ha fatto sulla croce e con la risurrezione.

E Dio continua a fare grandi opere, salvando peccatori come noi, e non solo, ma portando a compimento la sua opera in noi.

Nel Figlio conosciamo anche la grazia di Dio. C’è moltissima grazia nell’Antico Testamento, però, vediamo la pienezza della grazia di Dio solo in Gesù Cristo. Quindi, conoscendo Gesù Cristo, conosciamo la grazia di Dio. Noi viviamo per questa preziosa grazia. Il nostro rapporto con Dio, la nostra viva speranza, è tutta per grazia. E conosciamo questa grazia tramite Gesù Cristo, l’unigenito Figlio di Dio.

Inoltre, nel Figlio conosciamo l’amore del Padre. Pensate al cuore di Gesù nei confronti delle folle, che Gesù vedeva come pecore senza pastore. Pensate al cuore di Gesù quando fu arrestato, e comunque agiva per proteggere i suoi discepoli. Pensate al cuore di Gesù quando il cieco Bartimeo gridava a Lui e le folle sgridarono Bartimeo. Pensate a Gesù che continuava ad amare i suoi discepoli, nonostante quante volte sbagliavano. Cari fratelli e sorelle, Dio ha quell'amore anche verso di noi. NULLA ci separerà dall’amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Grazie a Dio!

In Cristo, vediamo la misericordia di Dio. Che tenerezza mostrava Cristo, per coloro che venivano a Lui afflitti e abbattuti per i loro peccati. O cari fratelli e sorelle, Dio continua ad avere questa misericordia verso di NOI quando andiamo a Lui afflitti per i nostri peccati.

C’è molto di più, ma mi fermo qui. Il punto importantissimo è che Gesù Cristo, il Figlio, ci ha fatto conoscere Dio. Quello che ci ha fatto conoscere può darci grande pace e gioia mentre aspettiamo il ritorno di Cristo.

Conclusione

Chiudiamo perciò questo sermone portando con noi le verità che abbiamo visto oggi. Portiamo con noi chi è il nostro Signore e Salvatore. Egli è il Figlio di Dio. Riteniamo nei nostri cuori che in Gesù Cristo riceviamo grazia sopra grazia. Riceviamo la meravigliosa grazia di Dio, in abbondanza, in Gesù Cristo. Ricordiamo che in Cristo abbiamo la verità, che ci permette di avere una fede sicura. E infine, ricordiamo che in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, possiamo conoscere veramente Dio. Possiamo conoscere Dio com’è veramente, con tutte le sue meravigliose qualità e attributi. Tante persone hanno un’idea loro di Dio, ma non è Dio. Avere fede in una tua idea di Dio non è avere fede in Dio. Invece, in Gesù Cristo, possiamo conoscere veramente Dio, e così, avere una fede sicura.

La vita cristiana è una vita di FEDE. Ma fede in chi? Non in un’idea nostra, ma fede nel vero Dio. E noi possiamo conoscere il vero Dio, e essere perdonati e riconciliati con Lui per mezzo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

Oh che possiamo vedere più di Cristo! Grazie a Dio per la sua Parola.