Aiuto Biblico

la testimonianza di Giovanni Battista

Giovanni 1:19-34

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 27 febbraio 2022, – cmd dp –
Descrizione: Giovanni Battista testimonia che Gesù è il Cristo, l'Agnello di Dio
parole chiave: Giovanni Battista, agnello di Dio, Cristo, salvezza

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Il nostro problema più grande, più grande in assoluto, è il nostro peccato davanti ad un Dio santo, che giudicherà il peccato. Dio è santo, noi siamo peccatori. Dio ha stabilito di giudicare tutti gli uomini, e ogni peccato ci condanna. Perciò, il nostro bisogno più grande in assoluto è ricevere il perdono per i nostri peccati e la salvezza. E quella salvezza è disponibile solamente per mezzo della fede in Gesù Cristo. Ma come possiamo credere in Gesù Cristo? Dobbiamo vederLo come il Cristo, il Figlio di Dio, che ha compiuto la salvezza sulla croce.

Lo scopo di Giovanni, l’autore di questo Evangelo, è di presentarci Gesù in modo che possiamo vedere che Egli è il Cristo, il Figlio di Dio, che è morto per i nostri peccati. Solamente credendo a questo saremo salvati.

Tutto l'Evangelo di Giovanni serve per mostrarci che Gesù, l'uomo, è il Cristo, il Figlio di Dio. Nel nostro studio di Giovanni, siamo al capitolo uno, e Giovanni ha già presentato il Figlio di Dio come eterno, come Dio, come creatore. Poi, ci mostra che il Figlio è diventato uomo, colui che chiamiamo Gesù.

Oggi, continuando nel capitolo uno, leggiamo della testimonianza di Giovanni Battista. L'autore ha già presentato Giovanni Battista come un uomo mandato da Dio con lo scopo preciso di testimoniare del Cristo, affinché per mezzo di lui tutti credano. Nell'ultimo sermone, nei versetti da 15 a 18, l'autore ha citato una dichiarazione da parte di Giovanni Battista sul Cristo, in cui aveva detto:

Questi è colui del quale dicevo: colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. (Giovanni 1:15)

Oggi, vogliamo continuare in questo capitolo, iniziando con il versetto 19. Abbiamo un lungo brano in cui Giovanni Battista testimonia di Gesù, il Cristo. Inizio leggendo i versetti 19-28. In questo brano, Giovanni Battista viene interrogato da alcuni Giudei di Gerusalemme. Questi Giudei erano stati mandati dalle autorità religiose, con un ruolo ufficiale per interrogare Giovanni per capire chi fosse. Quindi, tenete in mente che questo discorso è fra Giovanni Battista, e le autorità. Seguite mentre leggo dal versetto 19.

19 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei leviti per domandargli: "Tu chi sei?". 20 Ed egli lo dichiarò e non lo negò, e dichiarò: "Io non sono il Cristo". 21 Allora essi gli domandarono: "Chi sei dunque? Sei tu Elia?". Egli disse: "Non lo sono!". "Sei tu il profeta?". Ed egli rispose: "No!". 22 Essi allora gli dissero: "Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?". 23 Egli rispose: "Io sono la voce di uno che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia". 24 Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei; 25 ed essi gli domandarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?". 26 Giovanni rispose loro, dicendo: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete. 27 Egli è colui che viene dopo di me e che mi ha preceduto, a cui io non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali". 28 Queste cose avvennero in Betabara al di là del Giordano, dove Giovanni battezzava. (Giovanni 1:19-28)

Consideriamo quello che Giovanni dichiara in questi versetti.

Prima di tutto, è importante ricordare che Giovanni fu mandato da Dio, proprio per testimoniare di Gesù Cristo. Perciò, tutto quello che Giovanni dichiara, viene proprio da Dio. Gesù stesso dichiarava che non c'era nessun profeta più grande di Giovanni. Quindi, non era solo un semplice predicatore. Era un profeta mandato da Dio per un ruolo estremamente importante, quello di dichiararci le verità del Cristo.

Essendo stato mandato direttamente da Dio, Giovanni non faceva parte della gerarchia dell'autorità religiosa dei Giudei. Lui non riceveva la sua autorità dai Giudei. La sua autorità di predicare veniva direttamente da Dio. E perciò, i Giudei non avevano autorità su di lui.

Non solo, ma era chiaro a tutti che la sua predicazione era autorevole, che veniva da Dio. Infatti, grandi folle accorrevano a lui al fiume giordano per essere battezzati. Era chiaro a tutti che Giovanni veniva da Dio.

I Giudei, ovvero le autorità religiose, parlavano in nome di Dio, ma in realtà non appartenevano a Dio. Erano ipocriti. E perciò, per loro, sapere che questo uomo sul quale non avevano autorità era da Dio, e che le persone andavano ad ascoltarlo, riconoscendo che era da Dio, per questi capi religiosi, era un grande problema. Tu puoi ingannare le persone con la menzogna, finché non arriva la verità. La luce della verità rende palese che la menzogna è tale.

Quindi, dal versetto 19, l'autore ci spiega che sta per scrivere quello che Giovanni Battista aveva detto quando questi uomini, inviati dai capi religiosi, andarono per interrogarlo. Iniziarono chiedendogli: "tu chi sei?".

Dobbiamo capire che non stavano semplicemente chiedendo a Giovanni il suo nome. Piuttosto, stavano chiedendo quale fosse il suo ruolo. Ovvero, gli stavano chiedendo con quale autorità lui predicava. Questa era già una sfida, volevano intrappolarlo, presumendo che non aveva l'autorità di proclamare la verità.

Notate la sua risposta chiara dal versetto 20:

“"Tu chi sei?". 20 Ed egli lo dichiarò e non lo negò, e dichiarò: "Io non sono il Cristo".

Visto che Giovanni Battista predicava con una autorità che era chiaramente da Dio, e tutto il popolo riconosceva che egli veniva da Dio, allora, i capi religiosi volevano sapere chi fosse, nel senso da dove veniva la sua autorità. E perciò, quando gli chiesero tu, chi sei?, Egli dichiarò in modo esplicito: io non sono il Cristo!

Cioè, Giovanni era categorico nel dichiarare che non era il Cristo. Fu mandato per preparare il popolo per il Cristo. Voleva che tutti sapessero che lui non era il Cristo.

Adesso, rileggo i versetti 21 e 22. Questi Giudei continuano a volere una risposta chiara da Giovanni. Leggo.

21 Allora essi gli domandarono: "Chi sei dunque? Sei tu Elia?". Egli disse: "Non lo sono!". "Sei tu il profeta?". Ed egli rispose: "No!". 22 Essi allora gli dissero: "Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?". (Giovanni 1:21-22)

Certamente, se Giovanni fosse il Cristo avrebbe autorità. Ma non lo era. Allora, volevano sapere se fosse Elia. In Malachia, c'era una profezia che prima della venuta del Cristo, sarebbe venuto Elia. Vi leggo quel brano, in Malachia 4:5,6.

“5 Ecco, io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell’Eterno. 6 Egli farà ritornare il cuore dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri, affinché non venga a colpire il paese di completo sterminio.” (Malachia 4:5-6 LND)

I Giudei credevano che Elia sarebbe tornato fisicamente. Invece, da quello che dichiara Gesù, è chiaro che Dio intendeva che Giovanni avrebbe avuto lo spirito di Elia. Notate quello che Gesù dichiara di Giovanni Battista, in Matteo 11:14.

“E se lo volete accettare, egli è Elia che doveva venire.” (Matteo 11:14 LND)

Quindi, quello che Dio intendeva nella profezia di Malachia, Giovanni Battista lo ha adempiuto. Però, visto che quando i Giudei chiedevano a Giovanni se fosse Elia, intendevano letteralmente e fisicamente Elia, Giovanni rispose: non lo sono.

Allora, gli chiesero se fosse il profeta.

Probabilmente, i Giudei facevano riferimento alla profezia di Mosé in Deuteronomio 18:15, in cui Mosé parlava del profeta che Dio avrebbe suscitato. Ve lo leggo.

“L’Eterno, il tuo DIO, susciterà per te un profeta come me, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli; a lui darete ascolto,” (Deuteronomio 18:15 LND)

In quella profezia, Mosé sta parlando del Cristo. Ricordate che il Cristo era profeta, sacerdote, e re. Quindi, quando Mosé dichiara del profeta che Dio susciterà, stava parlando del Cristo. Perciò, quando i Giudei hanno chiesto a Giovanni se fosse il profeta, lui rispose di no. Non era il profeta di cui Mosé aveva parlato.

A questo punto, questi Giudei erano agitati. Cioè, era molto evidente che Giovanni era da Dio. Tutti riconoscevano questo. Ma, non era il Cristo, non era Elia che doveva venire, non come pensavano loro, e non era il profeta di cui aveva parlato Mosé. Allora, loro volevano capire chi era. Dovevano rispondere a coloro che li avevano mandati. Perciò, Giovanni risponde loro citando una profezia da Isaia che parlava di lui. Seguite mentre leggo i versetti 22,23.

22 Essi allora gli dissero: "Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?". 23 Egli rispose: "Io sono la voce di uno che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia". (Giovanni 1:22,23)

Applicando quella profezia a se stesso, Giovanni sta affermando di essere mandato direttamente da Dio, come precursore del Cristo. Questa è una dichiarazione grande e potente. Dicendo questo, Giovanni non sta innalzando se stesso, sta innalzando il Cristo, Colui che Giovanni annunciava, dichiarando che lui preparava la via per il Signore che era in arrivo.

Questi uomini, non avendo vera fede in Dio, erano lenti a capire. Perciò, nonostante questa dichiarazione, non capivano il ministero di Giovanni. Non capivano il suo ruolo da Dio, nonostante quello che aveva dichiarato palesemente. Perciò, gli chiedono perché battezzava. Leggo i versetti 24-28.

24 Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei; 25 ed essi gli domandarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?". 26 Giovanni rispose loro, dicendo: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete. 27 Egli è colui che viene dopo di me e che mi ha preceduto, a cui io non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali". 28 Queste cose avvennero in Betabara al di là del Giordano, dove Giovanni battezzava. (Giovanni 1:24-28)

Questi uomini chiedevano a Giovanni perché egli battezzava. Lui rispondeva parlando di Cristo. Cioè, anziché parlare di se stesso, voleva parlare di Cristo, colui che egli annunciava. Visto che loro chiedevano del battesimo con acqua che egli faceva, egli parlava del Cristo, che battezzava con lo Spirito Santo e col fuoco. Questo è un dettaglio che troviamo in Matteo, quando descrive questo stesso avvenimento. Leggo la risposta di Giovanni a questi Giudei in Matteo 3:11.

“Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco.” (Matteo 3:11 LND)

Quindi, loro vogliono sapere perché Giovanni battezzava, e Giovanni spiega che in mezzo a loro stava il Cristo, che non conoscevano. Veniva dopo Giovanni, ma è infinitamente superiore a Giovanni. Infatti, era così glorioso che Giovanni, un grande profeta, mandato direttamente da Dio, non era degno nemmeno di fare il minimo servizio per il Cristo.

Perciò, dichiarando questo, Giovanni innalzava e dava gloria al Cristo, che era già presente, ma non era stato ancora manifestato pubblicamente.

È importante capire che nonostante Giovanni era da Dio, che tutti riconoscevano che egli veniva da Dio, e quindi era spiritualmente superiore agli altri, più vicino a Dio, nonostante questo, in sé non aveva il merito di fare nulla per il Cristo. Dichiarando questo Giovanni stava mostrando quanto è glorioso il Cristo.

Un'applicazione chiara per loro è che se Giovanni, il grande profeta mandato da Dio, non era in alcun modo degno davanti al Cristo, quanto di meno lo erano loro. Dicendo questo, Giovanni stava mostrando la vera condizione dei Giudei. Per Giovanni dichiarare che non meritava di servire il Signore in alcun modo, rendeva chiaro che loro non avevano da Dio l’autorità che dicevano di avere.

E noi? Se Giovanni Battista, un grandissimo uomo di Dio, non meritava nulla davanti a Dio, per merito suo, allora, che merito abbiamo noi in noi stessi? In realtà, non abbiamo alcun merito.

Mentre leggiamo, dobbiamo prima di tutto capire. Ma poi, è importante applicare la verità a noi stessi. Tutto quello che siamo e che abbiamo di valore, lo abbiamo ricevuto da Dio. Non abbiamo alcun merito in noi stessi. Perciò, non dovremmo mai vantarci di nulla. Tutta la gloria va a Dio solo. Questo è il messaggio di Giovanni per loro.

Il versetto 28 ci spiega che questo avvenimento era successo dove Giovanni stava battezzando le tantissime persone che venivano a lui.

Giovanni con i suoi discepoli 29-34

Andando avanti, l'autore descrive dei commenti che Giovanni Battista fece il giorno seguente. Da quello che conosciamo del battesimo di Gesù, raccontato da Matteo, è chiaro che quello che Giovanni dichiara è avvenuto dopo che Giovanni Battista aveva battezzato Gesù. Al battesimo di Gesù lo Spirito Santo era sceso su di lui, e Giovanni Battista lo aveva visto. Giovanni fa riferimento a questo. Quindi, seguite mentre leggo i versetti 29-34. Anche qua, Giovanni sta dichiarando in modo pubblico che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Leggo dal v.29.

29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: "Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30 Questi è colui del quale dissi: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché era prima di me". 31 Io non lo conoscevo; ma per questo sono venuto a battezzare con acqua, affinché egli fosse manifestato in Israele". 32 E Giovanni testimoniò, dicendo: "Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo". 34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio". (Giovanni 1:29-34)

Evidentemente, Giovanni stava battezzando là al Giordano. Probabilmente Gesù era appena tornato dai 40 giorni nel deserto, dove era stato tentato. In ogni caso, Gesù arriva, Giovanni lo vede, e fa una dichiarazione immensa, che per i Giudei aveva grande significato. Giovanni dichiara:

ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

Ricordate che Dio aveva insegnato ai Giudei, tramite la legge, che il peccato separa da Dio, e che occorre un sacrificio per togliere il peccato. Dio aveva stabilito per i Giudei il sacrificio di animali fra i quali l’agnello era quello principale. Doveva essere un agnello puro, senza alcuna macchia. Però, un animale in sé non poteva pagare veramente il debito del peccato, ma piuttosto era un simbolo del bisogno del vero Agnello, che Dio avrebbe provveduto. Il vero Agnello, provveduto da Dio, avrebbe pagato veramente la condanna del peccato, provvedendo la salvezza. Questo Agnello è il Cristo. I Giudei erano in attesa del Cristo.

Perciò, la frase “l'agnello di Dio” era un termine molto potente, con il quale Giovanni stava dichiarando che l'uomo Gesù era il Cristo, il sacrificio che Dio aveva provveduto per pagare veramente la condanna del peccato.

Questa dichiarazione rendeva chiaro quello che i Giudei conoscevano bene, cioè, che è impossibile per gli uomini togliere i propri peccati. Potevano adempiere tutto quello che la legge insegnava, ma visto che continuavano a peccare, erano colpevoli davanti a Dio, e non esisteva opera umana che poteva togliere il peccato.

Invece, l'Agnello che Dio mandava, il Cristo che Dio aveva promesso dall'inizio, avrebbe potuto pagare veramente la condanna del peccato, per tutti coloro che sarebbero stati salvati in ogni tempo. Perciò, con questa dichiarazione, Giovanni sta affermando, in modo categorico, indicando Gesù che era là che veniva verso di lui, che Gesù era il Cristo, Colui che Dio aveva provveduto per togliere il peccato del mondo.

Questo non è solamente un insegnamento storico. Gesù Cristo è l'unico che può togliere i nostri peccati. Gesù sta ancora togliendo il peccato, se ci ravvediamo, riconoscendo il nostro bisogno del Cristo, e ci aggrappiamo per fede a lui e alla sua opera. In questi casi, egli toglie anche il nostro peccato. Prego che ognuno di noi vedrà in Gesù Cristo la propria salvezza. Non c’è altra salvezza.

v.30 lo scopo: manifestare il Cristo

Giovanni continuò a spiegare che lo scopo del suo mandato era di rendere manifesto il Cristo ad Israele. Leggo di nuovo il versetto 30.

Questi è colui del quale dissi: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché era prima di me". (Giovanni 1:30)

Abbiamo già considerato la dichiarazione:

dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, e che era prima di me.

Con questa frase, Giovanni sta mostrando la gloria del Cristo nella persona di Gesù. Per quanto riguarda la nascita di Gesù come uomo, Gesù veniva dopo Giovanni, ma aveva preceduto Giovanni, che abbiamo visto vuol dire che era superiore a Giovanni. Poi, Giovanni dichiara che Gesù era prima di lui. In altre parole, nonostante Gesù fosse nato sulla terra dopo Giovanni, Gesù esisteva prima di Giovanni, perché è il Cristo, Dio stesso. Egli è eterno.

Prima del battesimo di Gesù, Giovanni sapeva che il suo mandato era quello di rendere manifesto il Cristo, ma non sapeva chi fosse. Sapeva che doveva preparare il popolo per il Cristo.

Al battesimo di Gesù, Giovanni vide lo Spirito Santo scendere su Gesù in modo visibile. Dio aveva detto prima a Giovanni che Colui sul quale vedeva scendere lo Spirito era il Cristo.

Perciò, al battesimo di Gesù, vedendo lo Spirito Santo scendere su Gesù, Giovanni seppe che Gesù è il Cristo, Colui che battezza con lo Spirito Santo. Giovanni testimonia di questo nei versetti 32 e 33. Seguite mentre ve li leggo.

32 E Giovanni testimoniò, dicendo: "Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo". (Giovanni 1:32,33)

Giovanni sta testimoniando di quello che Dio gli aveva detto, per fargli riconoscere il Cristo, e poi, questo si è adempiuto in Gesù Cristo. Dio ha messo questa testimonianza in questo Evangelo affinché anche NOI possiamo credere in Gesù come il Cristo che ci salva.

Giovanni concluse questa testimonianza pubblica con la dichiarazione del versetto 34. Seguite mentre lo leggo.

Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio". (Giovanni 1:34)

In base alla chiara evidenza che Dio aveva rivelato a Giovanni, Giovanni poteva attestare che Gesù è il Figlio di Dio, e quindi è il Cristo.

Applichiamo questo

Tutto quello che abbiamo letto è storicamente preciso e corretto. Ma Gesù Cristo non è solo un personaggio storico. Gesù Cristo è vivo oggi, Gesù Cristo salva oggi. Gesù Cristo regna oggi.

Oggi, come allora, Gesù Cristo è l’unico Salvatore. Gesù Cristo è l’unico che può togliere i nostri peccati, e i peccati di chiunque si ravvede di cuore e crede in Lui.

Giovanni l’apostolo, l’autore di questo Evangelo, scrisse anche tre epistole. In 1 Giovanni 1:9 a 2:2, leggiamo:

9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi. 2:1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. 2 Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. (1Giovanni 1:9 – 2:2)

Gesù Cristo è il Salvatore che ha provveduto l’unica salvezza per tutti nel mondo. Non c’è nessun altro nome sotto il cielo grazie al quale possiamo essere salvati.

Quindi, aggrappiamoci pienamente a Gesù Cristo, credendo pienamente nella SUA opera sulla croce. EGLI è l’Agnello di Dio per i nostri peccati.

E poi, proclamiamo Gesù Cristo agli altri. È stabilito che TUTTI gli uomini saranno giudicati. TUTTI hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio. SOLO in Gesù Cristo c’è il perdono e la salvezza. Annunciamo questo, con coraggio e franchezza, a tutti.

Ricordiamo anche che non abbiamo nulla in noi per cui possiamo vantarci. Tutto quello che abbiamo viene da Dio. Giovanni Battista era il più grande profeta mai nato da donna. Eppure, in sé, non era degno nemmeno a fare la minima cosa per Dio. Tutto quello che faceva per Dio era per grazia. Anche noi abbiamo ricevuto doni spirituali, capacità, forza ed intelligenza. Ma viene tutto da Dio. Non innalziamoci. Piuttosto, camminiamo umilmente, usando quello che abbiamo ricevuto per la gloria di Dio.

Grazie a Dio, che ha mandato Cristo nel mondo, per provvedere la nostra salvezza. Guardiamo a Cristo, confidiamo in Lui. Annunciamo il Cristo ad altri. Viviamo in attesa del suo ritorno.