Aiuto Biblico

Moltiplicazione dei pani e pesci: lezioni per noi

Giovanni 6:1-15

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 25 settembre 2022, – cmd dp –
Descrizione: Conosciamo più di Gesù Cristo tramite il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

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Nella vita, ci sono tante situazioni in cui, anche se diamo tutto quello che abbiamo, di forza, di capacità, di cuore, non basta. Abbiamo grandemente bisogno dell’aiuto di Dio. Ci serve la fede nel nostro Signore, Gesù Cristo.

Perciò, quanto è importante per noi conoscerLo sempre di più, perché è solo conoscendo Gesù Cristo sempre di più che noi possiamo avere più fede in lui. Infatti, quando non abbiamo fede, è quasi sempre perché non conosciamo abbastanza il nostro Signore. Perciò, vogliamo continuare il nostro studio dell'Evangelo di Giovanni, per conoscere più Gesù Cristo, in modo da avere più fede in lui.

Siamo arrivati al capitolo 6, e all'inizio di questo capitolo, vediamo un grande miracolo, che conosciamo bene, il miracolo in cui Gesù moltiplica i pani ed i pesci. Consideriamo di più Gesù in questo, per avere più fede in Lui.

Abbiamo già visto che tante persone avevano una fede in Gesù che non è la fede che salva, ma una fede terrena. Erano attirati dai suoi miracoli, non perché tramite i miracoli capivano che Egli è il Cristo in cui c'è il perdono, ma perché i miracoli erano un grande aiuto terreno. Questo non è il motivo per cui cercare Gesù. Gesù Cristo non è venuto al mondo per darci una vita terrena più facile. Gesù Cristo è venuto come il Cristo per provvedere il perdono e la salvezza.

Perciò, consideriamo questo brano per conoscere di più Gesù Cristo. Seguite mentre leggo Giovanni 6:1-4.

1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade. 2 E una grande folla lo seguiva, perché vedevano i segni che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si sedette con i suoi discepoli. 4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. (Giovanni 6:1-4)

La prima cosa da notare qua è il motivo per cui le persone seguivano Gesù. Come avevo detto, seguivano Gesù perché vedevano i segni, ovvero i miracoli, che Egli faceva sugli infermi. Vedendo il potere di Gesù nel compiere miracoli, volevano quel potere nella loro vita. Volevano qualcuno che poteva risolvere i loro problemi miracolosamente. Cercavano Gesù per questo. Ma notate che Gesù lascia la folla e sale sul monte con i suoi discepoli, in alto, lontano dalla folla. Gesù non è venuto per risolvere i nostri problemi terreni. Quindi, si ritira con i suoi discepoli sulla montagna.

Un commento sul fatto che dice che la festa della Pasqua era vicina. In Giovanni 2, all'inizio del suo ministero, Gesù si trovava a Gerusalemme nei giorni che precedevano la festa della Pasqua. Perciò, questo era circa un anno dopo di quello. Ormai, Gesù era molto conosciuto a causa dei suoi miracoli.

La folla seguiva Gesù. Notiamo il cuore che Gesù aveva per la folla. Gesù vedeva le persone come pecore perdute. Gesù ha quel cuore anche per noi. Seguite mentre leggo i versetti 5 e 6.

“5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: "Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?". 6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare.” (Giovanni 6:5,6 LND)

La prima cosa che noto qui è il cuore di Gesù. Lui vede la folla, ed ha compassione per loro. Volta dopo volta vediamo il cuore di Gesù per le persone. Quanto è importante per noi capire il cuore di Gesù. Per avere fede in Cristo, dobbiamo vedere il suo potere, ma anche il suo cuore. Qui, vediamo il cuore di Gesù per la folla.

Però, vedo anche il cuore di Gesù per i suoi discepoli, in questo caso specificamente per Filippo. Gesù chiede a Filippo dove possono comprare del pane per questa grande folla di persone. Più avanti capiamo che sono circa 5000 uomini, ed in Matteo vediamo che quel numero non comprendeva le donne ed i figli. Perciò, in realtà il numero era molto più grande di 5000 uomini.

Vedo il cuore di Gesù verso Filippo in quanto presenta questo problema a Filippo, chiedendogli come risolverlo. Gesù non stava cercando un aiuto, Gesù voleva aiutare Filippo ed anche gli altri discepoli, e tramite questo brano noi, a riconoscere che questo era un problema che gli uomini non avrebbero potuto risolvere.

Cioè, si trovavano lontano dalla città, sopra una montagna. Non c'era nessun posto lì vicino per comprare cibo. E poi, per una folla così immensa, sarebbe servito tantissimo cibo, che sarebbe costato moltissimo. Quindi, il fatto che Gesù chiede a Filippo dove potevano comprare il pane era per rendere estremamente chiaro a Filippo che la situazione era impossibile. Come dice il brano, Gesù sapeva esattamente quello che stava per fare.

È molto importante che comprendiamo che Dio fa la stessa cosa con noi. Dio ci mette in situazioni che non riusciamo a risolvere da soli. Ci mette davanti a situazioni che sono troppo difficili per noi, situazioni che sono impossibili per noi. Dio fa questo in modo che possiamo vedere quanto siamo deboli, e quanto abbiamo bisogno di Dio. Se riuscissimo a risolvere ogni problema da soli, non avremmo fede in Dio. Avremmo fede in noi stessi. Perciò, per aiutarci ad avere più fede, Dio fa con noi la stessa cosa che Gesù fa qui con Filippo. Dio ci mette davanti a situazioni che non possiamo risolvere con le nostre capacità.

In quelle situazioni, se guardiamo a noi stessi, diventiamo disperati. Invece, se guardiamo a Dio, quelle situazioni possono far crescere la nostra fede. Quindi, la domanda che ognuno di noi deve farsi è: dove guardo quando mi trovo in una situazione impossibile da risolvere?

Filippo capisce che questa situazione è impossibile, e lo vediamo nella sua risposta a Gesù. Leggo il versetto 7.

“7 Filippo gli rispose: "Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto".” (Giovanni 6:7 LND)

Filippo capisce che è impossibile per loro di prendere abbastanza pane. Un denaro era la paga di un operaio per un giorno. Perciò, 200 denari sarebbero circa otto mesi di stipendio. È una cifra grandissima. E quello darebbe solo un pezzetto di pane per ciascuno, non abbastanza.

C’è un dettaglio importante da notare qui. Filippo, prima di rispondere a Gesù, aveva fatto dei calcoli. Aveva fatto una stima di quante persone c'erano, aveva valutato la quantità di pane che sarebbe servita, ed aveva calcolato il costo di quel pane. E per lui, secondo i suoi calcoli, che umanamente erano corretti, era impossibile provvedere per quelle persone. Filippo aveva fatto i SUOI calcoli, ma aveva escluso il potere di Gesù.

Quanto spesso noi facciamo calcoli. Dio ci mette davanti ad una situazione difficile, e anziché rivolgerci a Dio per avere il suo aiuto, facciamo i nostri calcoli. Quanto siamo come Filippo! Filippo non teneva conto della potenza di Gesù, e quanto spesso noi facciamo i nostri calcoli escludendo Dio.

In un certo senso, potremmo dire che Filippo non aveva fede che Gesù poteva fare qualcosa. Invece Andrea aveva fede. Non tanta, non abbastanza, ma una piccolissima fede. Leggiamo quello che Andrea dice a Gesù nei versetti 8 e 9.

“8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse: 9 "V’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due piccoli pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?".” (Giovanni 6:8,9 LND)

Ci voleva una certa fede da parte di Andrea per portare a Gesù quel ragazzo con i cinque pani ed i due piccoli pesci. Andrea era convinto che non bastavano, ma comunque ha portato il ragazzo a Gesù con quel cibo. Quindi, vediamo una piccolissima fede, ma abbastanza per Gesù per agire, anche se ad Andrea sembrava inutile.

Ricordate che altrove Gesù dichiara che, anche se abbiamo fede come un seme di senape, che è un seme piccolissimo, possiamo spostare le montagne. Andrea aveva una piccola fede. E vediamo che quella piccola fede è stata benedetta da Gesù per portare un grande miracolo.

Vediamo quanto era piccola la fede di Andrea dal fatto che Andrea dichiara: “ma che cos'è questo per tanta gente?” Quindi, aveva i suoi dubbi, ma comunque ha agito. Quanto è importante che noi facciamo lo stesso. Quanto è importante che noi agiamo anche se la nostra fede è debole. Poi, sarà Dio ad operare potentemente.

Il Miracolo

Infatti, con quel piccolissimo atto di fede, quello di portare il ragazzo con il suo cibo, nonostante fosse così poco, è stato sufficiente per Cristo di operare per mostrare qualcosa della sua gloria divina. Leggiamo del miracolo nei versetti 10 e 11.

“10 E Gesù disse: "Fate sedere la gente!". Or c’era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila. 11 Poi Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.” (Giovanni 6:10,11 LND)

In realtà, questo miracolo è immenso. Mi colpisce la semplicità dei miracoli di Gesù, ma mi rendo conto che è perché per Gesù, non era qualcosa di difficile o grande. La prima cosa che notiamo qua è che Gesù fa tutto con ordine. Ha ordinato ai discepoli di far sedere la gente. Sappiamo dagli altri racconti di questo miracolo che li ha fatti sedere in gruppi di 50. Così, era molto più ordinato, e inoltre era molto più facile contare quante persone c'erano. Ricordiamo che lo scopo dei miracoli non era tanto per fare del bene, piuttosto era per dimostrare la divinità di Gesù, in modo che le persone, compreso noi, potevano credere in lui come il Cristo.

E perciò, facendo sedere le persone in gruppi di 50 rendeva molto chiaro quante persone c'erano, e questo rendeva il miracolo ancora più evidente.

Poi, il miracolo stesso è descritto in modo estremamente semplice. Dice che Gesù prese il pane, rese grazie a Dio per quel cibo, e poi lo distribuì ai discepoli, che a loro volta lo distribuivano alla gente seduta. Fece lo stesso con i pesci.

In un altro racconto di questo miracolo, Gesù aveva detto ai discepoli di dare loro da mangiare a queste persone. Chiaramente, era umanamente assolutamente impossibile per loro dare da mangiare a questa grande folla. Però, è da notare che Gesù ha operato in modo tale che quello che per loro era impossibile, lo hanno potuto fare loro per mezzo della potenza di Gesù Cristo. Quando noi camminiamo per fede, Dio opera tramite noi facendo quello che noi non avremmo mai potuto fare da soli.

La Bibbia non ci dà dettagli su questo miracolo, dice solo che Gesù prendeva quel po' di cibo, e continuava a darne ai discepoli quanto ne serviva per tutta la folla. Questo era un miracolo assolutamente divino. Effettivamente, Gesù creava una grande quantità di cibo da una piccolissima quantità. Il brano dice più avanti che c'erano 5000 uomini, e in Matteo sappiamo che quel numero non comprendeva le donne ed i bambini. La gente aveva fame. Il brano dice che hanno mangiato quanto hanno voluto e dopo dice che furono saziati. Quindi se diciamo che ognuno mangiava 300 g di cibo, e c'erano 5000 uomini, contando solo gli uomini quelli sarebbero 1500 chili di cibo. 1500 chili sono una quantità immensa. Sono 15 quintali. Ci vuole un camion di una certa grandezza per portare quella quantità di cibo. Quindi, partendo da cinque pani e due piccoli pesci, che era la quantità di cibo sufficiente per quel ragazzo, Gesù l'ha fatta diventare una immensa quantità di cibo. Il miracolo è immenso. Il miracolo mostra la potenza divina di Gesù, perciò, mostra la sua divinità.

Gesù è Dio, allora ed oggi. La potenza di Cristo non è inferiore oggi. Non fa ancora miracoli per far vedere che è il Cristo, perché non servono più, basta quello che abbiamo nella Bibbia. Però, Cristo continua ad operare potentemente per compiere la sua opera. Prego che possiamo capire di più la potenza di Gesù Cristo, per avere fede in lui. A Filippo mancava la fede. Andrea ne aveva poca. O che possiamo avere grande fede in Gesù Cristo.

Gesù cura i discepoli

Andando avanti, vediamo come Gesù continua ad usare questo miracolo per insegnare ai discepoli più di Sé. Leggo i versetti 12 e 13.

“12 E, dopo che furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati perché niente si perda". 13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d’orzo avanzati a coloro che avevano mangiato.” (Giovanni 6:12,13 LND)

Se pensate, questi versetti ci mostrano ancora di più la grandezza del miracolo di Gesù. Abbiamo detto che probabilmente servivano circa 1500 chili di cibo. La cosa incredibile è che Gesù ha fatto la quantità esatta di cibo per saziare tutti, e poi per riempire 12 ceste con gli avanzi. Onestamente, sarebbe stato quasi impossibile umanamente calcolare quanto cibo serviva esattamente. Ma vediamo anche qua la divinità di Gesù Cristo non solo nel fatto di creare tutto questo cibo da pochissimo cibo, ma anche crearne esattamente la quantità che serviva, facendone avanzare un cesto per ciascuno dei suoi 12 discepoli.

Notate anche che Gesù comanda ai discepoli di raccogliere i pezzi avanzati per non perdere nulla. Nonostante Gesù ha il potere di creare cibo, questo non significa che bisogna sprecare. Dio può fare tutto miracolosamente, ma Dio vuole che usiamo i mezzi naturali che Egli ha creato. Gesù mostrava ai discepoli che non dovevano sprecare. Gli mostrava anche che non solo aveva provveduto per la folla, ma ha provveduto per loro per i giorni seguenti. Gesù è il Buon Pastore.

Gesù è il NOSTRO Buon Pastore.

La Gente vuole Gesù come re

Prima, abbiamo visto che le persone cercavano Gesù per motivi sbagliati. Non cercavano il perdono per essere riconciliati con Dio. Piuttosto, cercavano aiuto pratico, cercavano benedizioni terrene. Leggo i versetti 14 e 15, in cui vediamo di nuovo questo desiderio sbagliato. Seguite mentre leggo.

“14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: "Certamente costui è il profeta che deve venire nel mondo". 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.” (Giovanni 6:14,15)

Il miracolo che Gesù aveva fatto era così incredibile che la gente capiva che questa era una grande opera da Dio. Per questo, riconoscevano che Gesù è il profeta che doveva venire nel mondo. Questo è un riferimento a Deuteronomio 18:15, quando Mosè annunciava che sarebbe venuto un altro profeta come lui, e i Giudei capivano che indicava il Messia, il Cristo. Quindi, queste persone vedendo questo miracolo chiaramente divino, capivano che Gesù era il Cristo.

Il problema è che avevano un concetto tutto sbagliato su chi è il Cristo. Per loro, il Cristo doveva essere un re terreno, che avrebbe regnato e che avrebbe dato vittoria ai Giudei su tutti gli altri popoli. Vedendo poi il potere di Gesù di compiere grandi miracoli, immaginavano che sarebbe stato un Cristo che avrebbe provveduto e benedetto materialmente il suo popolo. Non vedevano il loro bisogno di perdono, non vedevano il loro bisogno di un redentore. Quindi, non capivano assolutamente il vero scopo per cui sarebbe venuto il Cristo.

Perciò, pur vedendo Gesù come il Cristo, avevano un concetto tutto sbagliato di chi è il Cristo. Gesù non era il Cristo che volevano loro.

Gesù lo sapeva, e sapeva che volevano venire per farlo diventare re per forza. Perciò, sapendolo, Gesù si ritirò di nuovo in alto sul monte. Tutto solo.

Dio non agisce in base alla nostra volontà. Dio agisce in base alla Sua volontà. Queste persone volevano che Gesù facesse come volevano loro, volevano che Gesù facesse il tipo di Cristo che volevano loro. Ma Dio non fa così. E perciò, Gesù si allontanava da loro.

Quanto è importante per noi capire che Dio continua a fare così anche oggi. Spesso, noi preghiamo, volendo che Dio faccia quello che vogliamo noi. Ma non siamo noi a stabilire quello che Dio deve fare. Dio ha la Sua perfetta volontà. Le nostre preghiere non cambiano la mente di Dio. Non cambiano il piano perfetto di Dio. Piuttosto, le nostre preghiere preparano i nostri cuori per quella che è la volontà di Dio.

Perciò, non dobbiamo pregare insistendo affinché Dio faccia come vogliamo noi. Piuttosto, dobbiamo fidarci di Dio, fidarci che la Sua volontà è la cosa giusta. Certamente possiamo far conoscere a Dio le nostre richieste e suppliche, ma poi, confidiamo nella saggezza e nell'amore di Dio che risponde nel modo giusto, anche se è molto diverso da quello che volevamo noi.

Ricordiamo che la volontà di Dio è sempre perfetta. Spesso, noi vogliamo qualcosa che a noi potrebbe sembrare la cosa giusta, ma a volte non lo è. Perciò, confidiamo che quello che Dio stabilisce come Sua volontà è sempre la cosa migliore.

Pensate alla situazione in questo brano. Se Gesù avesse accettato di fare quello che volevano loro, non sarebbe andato alla croce, e non ci sarebbero state la salvezza ed il perdono, né per loro, né per noi. Grazie a Dio che Dio non fa quello che chiediamo quando quello che chiediamo non è la cosa perfetta che porta avanti l'opera di Dio in noi. Grazie a Dio che Egli risponde, ma risponde nel modo migliore, secondo il Suo piano perfetto.

Le verità da ricordare

Quindi, cosa abbiamo imparato, in questo brano che racconta di questo miracolo molto conosciuto?

Prima di tutto, abbiamo visto che le persone cercavano Gesù per motivi sbagliati. Cercavano Gesù per risolvere i loro problemi terreni. Certamente, abbiamo problemi terreni. Però, il vero problema di ogni uomo è il suo peccato, ed il fatto che è separato da Dio. Gesù è venuto per essere il Salvatore dei peccatori. È venuto per provvederci la salvezza. È venuto per riconciliarci con Dio. O che possiamo noi cercare Gesù, giorno per giorno, per i benefici spirituali. Se cerchiamo prima il regno di Dio e la sua giustizia, Dio ci curerà anche nelle cose terrene.

Abbiamo visto il cuore di Gesù. Nonostante queste persone Lo cercavano per motivi sbagliati, Gesù aveva cura di loro, e le aiutava a capire che Egli è il Cristo che era stato profetizzato. O che possiamo noi capire sempre di più del grande cuore di Gesù Cristo.

Abbiamo visto che Filippo non aveva fede che Gesù avrebbe potuto fare qualcosa. Egli faceva i suoi calcoli, e quei calcoli non tenevano conto di Gesù. Quanto spesso noi pecchiamo allo stesso modo, vedendo un problema, e facendo i nostri calcoli che escludono l’opera di Dio. O che possiamo avere più fede.

Andrea aveva fede, ma era una fede piccolissima. Per fede ha portato quel ragazzo a Gesù, ma dubitava che avrebbe potuto essere di aiuto. Eppure, Gesù ha agito in base alla piccolissima fede di Andrea, compiendo un grandissimo miracolo. O che possiamo avere fede in Dio, in ogni situazione. Dio opererà, sempre nel modo giusto.

Il miracolo di Gesù era incredibile, eppure, era semplice per Lui. Egli può fare ogni cosa. Egli non ha mai limiti. O che possiamo confidare in Gesù per tutto. Non esiste situazione difficile per Lui.

Il miracolo era incredibile, non solo per l’immensa quantità di cibo che Gesù ha prodotto, ma anche per il fatto che ne ha provveduto la quantità esatta. Dio è perfetto in tutto quello che fa nella mia vita e nella tua vita. O che possiamo fidarci di Dio.

Gesù faceva così per aiutare i discepoli ad avere più fede in Lui. E noi, tramite le Scritture, possiamo avere più fede in Gesù. Confidiamo in Lui. Può rispondere diversamente da quello che abbiamo chiesto, ma sarà secondo la perfetta e buona volontà del Padre.

Grazie a Dio per il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Crediamo in Lui. Egli ha cura di noi.