Aiuto Biblico

Paolo ad Efeso

Atti 19:1-12

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 2 febbraio, 2014 –- cmd es –-
Descrizione: Cristo edifica la sua Chiesa, come vediamo quando Paolo predicò due anni ad Efeso. Vedere l'opera allora aumenta la nostra fede oggi.
parole chiavi: Atti, Nuovo Testamento, Spirito Santo, lingue, Paolo, salvezza, missioni

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Dio è Dio, sovrano su tutto, e nulla e nessuno può fermarlo in quello che fa. Gesù Cristo, Dio incarnato, dichiarò sta edificando la sua chiesa, come dichiara in Matteo 16:18

“... io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere.” (Matteo 16:18 LND)

A volte, a noi potrebbe sembrare che il male stia vincendo contro Dio. Grazie a Dio, non è come potrebbe sembrare a noi in un dato momento. Nella Bibbia, scopriamo che Dio porta sempre avanti il suo piano. Il Nuovo Testamento, in modo particolare il libro degli Atti, ci mostra che Gesù Cristo sta edificando la sua Chiesa, ed è vittorioso in quello che fa. Nonostante tutta l'opposizione che c'è, nessuno riesce a fermare l'opera di Cristo di edificare la sua Chiesa, oggi come allora.

Nel nostro studio degli Atti, volta dopo volta abbiamo visto come Satana mandava terribili opposizioni contro l'opera di Dio. E ripetutamente, abbiamo visto che l'opera di Dio andò avanti, vittoriosamente. Questo ci aiuta a capire che Dio completerà la sua opera anche in noi.

Oggi, vogliamo continuare il nostro studio negli Atti, considerando la prima parte del capitolo 19.

Alla fine del Atti 18, Apollo era ad Efeso, dove Paolo aveva lasciato Aquila e Priscilla. Quando Aquila e Priscila sentirono Apollo predicare, lo presero da parte, e lo aiutarono a conoscere meglio la via di Dio. Dopo di quello, Apollo voleva andare nella provincia di Acaia, di cui Corinto era una delle città principali.

Tenendo tutto quello in mente, iniziamo il capitolo 19 con Apollo al Acaia, e Paolo che arriva ad Efeso. Ad Efeso, Paolo incontra dei discepoli che non conoscevano Gesù Cristo, conoscevano solo l'insegnamento di Giovanni Battista. È importante che comprendiamo gli avvenimenti che riguardano questi discepoli di Giovanni Battista.

Prima di tutto, dobbiamo capire che gli avvenimenti di questo brano sono successi circa 26 anni dopo la croce di Gesù Cristo. È molto probabile che questi uomini erano giudei, ed è molto possibile che erano in Israele al tempo di Giovanni Battista, prima della manifestazione pubblica di Gesù. Là, diventarono discepoli di Giovanni Battista. Se ricordate, Giovanni Battista predicava un messaggio di ravvedimento come preparazione per il Cristo che doveva arrivare. Questi uomini avevano ascoltato quel messaggio, avevano creduto ed erano stati battezzati da Giovanni o da uno dei suoi discepoli. Poi tornarono a casa, forse qui in Efeso, e continuavano a vivere credendo quello che Giovanni aveva insegnato loro, senza sapere che Gesù, il Cristo, era poi arrivato.

Avendo questo come base, leggiamo Atti 19:1-7.

“1 Ora, mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le località più alte del paese, giunse ad Efeso e, trovati là alcuni discepoli, disse loro: 2 "Avete ricevuto lo Spirito Santo, dopo che avete creduto?". Quelli gli risposero: "Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo". 3 E disse loro: "Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?". Essi risposero: "Col battesimo di Giovanni". 4 Allora Paolo disse: "Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù". 5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. 6 E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano. 7 Or erano in tutto circa dodici uomini.

Paolo aveva viaggiato, passando la Galazia e la Frigia, che erano le località più alte. Quando Paolo arrivò ad Efeso, trovò questi discepoli.

Evidentemente, Paolo capiva che qualcosa non andava con questi uomini, e chiese a loro se avevano ricevuto lo Spirito Santo quando avevano creduto.

Il fatto che Paolo chiese a loro se avevano ricevuto lo Spirito Santo quando avevano creduto ci aiuta a capire che uno riceve lo Spirito proprio al momento della salvezza. Non è qualcosa che avviene dopo. Quando uno crede in Cristo, riceve lo Spirito Santo.

Comunque, vedendo che qualcosa non andava, chiese loro se avevano ricevuto lo Spirito Santo. Il fatto di ricevere lo Spirito Santo fa parte del annuncio del Evangelo. Vediamo questo, per esempio, in quello che Pietro dichiarò a Gerusalemme in Atti 2:38.

“Allora Pietro disse loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.” (Atti 2:38 LND)

Ricevere lo Spirito Santo fa parte della vera salvezza. È lo Spirito Santo che convince del peccato, del giudizio, e della giustizia. È lo Spirito Santo che apre la mente per far vedere Gesù Cristo nelle Scritture. Poi, in Romani 8:14-16 impariamo che lo Spirito Santo testimonia al nostro spirito che siamo figli di Dio. Ve lo leggo.

“14 Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. 15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: "Abba, Padre" 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.” (Romani 8:14-16 LND).

Inoltre, lo Spirito Santo purifica il cuore. Lo Spirito Santo sigilla, ed Egli è la caparra della piena redenzione. Perciò, ricevere lo Spirito Santo è qualcosa che fa parte della salvezza.

Quando questi uomini rispondono di no, che infatti neanche sapevano dell'esistenza dello Spirito Santo, Paolo chiese a loro con quale battesimo erano stati battezzati. Essi risposero con il battesimo di Giovanni. Questo era il battesimo di ravvedimento che faceva Giovanni Battista per preparare le persone per l'arrivo del Messia.

A questo punto Paolo capiva che non avevano ancora sentito l'evangelo di Gesù Cristo. La dichiarazione di Paolo nel versetto 4 vuol dire che Paolo avrebbe spiegato a loro di Gesù Cristo, che era venuto, morto e risuscitato per offrire perdono per i peccati.

Avendo sentito la predicazione del evangelo di Gesù Cristo, questi uomini credettero in Gesù, essendo già ravveduti. Così, credendo in Gesù sono stati battezzati nel nome del Signore Gesù Cristo.

Battezzare nel Nome del Signore Gesù

È molto importante capire che il fatto che questo passo menziona solo il nome del Signore Gesù non vuol dire che è una formula diversa da quella che leggiamo in Matteo 28:19-20, in cui Gesù comanda di battezzare nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Spesso nella Bibbia troviamo dei brani che ci danno una versione accorciata di un insegnamento. Notate anche che quando qualcosa è stata spiegata nella Bibbia in modo esteso, spesso dopo viene spiegato in modo abbreviato. Vediamo questo, per esempio, qua in Atti, dove all'inizio le predicazioni dell’evangelo sono raccontate con lunghe spiegazioni. Più in avanti invece viene solo detto che fu annunciato Gesù. Questo non vuol dire che non è stato detto tutto quello che era negli altri brani, solo che non serve raccontarlo nel dettaglio. Per esempio, in Matteo 5 leggiamo che Gesù disse: "beati i poveri in spirito". Leggendo dello stesso avvenimento in Luca 6:20 leggiamo: "beati i poveri". Il fatto che Luca non aggiunge le parole "in spirito" non vuol dire che Gesù non ha detto quello, è solo che Luca dice il punto principale senza aggiungere i dettagli.

Nello stesso modo, per quanto riguarda il battesimo, in Matteo 28 il testo ci racconta il testo completo di come si battezza, cioè, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito. Dopodiché, quando leggiamo del battesimo in altri brani, spesso viene menzionato solamente il nome di Gesù Cristo. Questo non vuol dire che in quei casi non si usa anche il nome del Padre e dello Spirito Santo. È solo che Luca sta mettendo l'enfasi sul fatto che Gesù è il Cristo, e che le persone che prima non avevano capito che Gesù è il Cristo adesso lo accolgono come Cristo.

È importante capire questo perché ci sono persone che insegnano che bisogna battezzare solamente nel nome di Gesù Cristo. Questo è un errore grave, che implica che la Bibbia contraddice se stessa. Il battesimo viene fatto nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.

E così, tornando al nostro brano, Paolo trovò questi discepoli che credevano che doveva ancora arrivare il Cristo. Paolo dichiara a loro che è arrivato, ed è Gesù, e ci credono, e perciò vengono battezzati nel nome di Gesù Cristo. A quel punto, come era successo a Gerusalemme anni prima, questi Giudei ricevano lo Spirito Santo in modo visibile, così confermando a loro quello che era avvenuto. Erano in dodici e probabilmente diventarono parte del gruppo iniziale della Chiesa di Efeso. Esiste una sola Chiesa, e tutti i veri credenti ne fanno parte.

Tenete in mente che molto possibilmente questi uomini avevano cercato di seguire Dio da più di 25 anni, ma comunque non furono salvati finché non avevano sentito di Gesù Cristo. Come leggiamo in Romani 10, la salvezza arriva quando uno crede in Gesù Cristo, ma non si può credere in Lui finché non si sente di Lui. Il Signore ha tenuto questi uomini in vita, in modo che sentissero che Gesù è il Cristo, e così, potevano essere salvati.

Paolo continua ad Insegnare

Continuiamo a seguire gli avvenimenti di Paolo ad Efeso. Ricordate che Paolo aveva passato Efeso brevemente meno di un anno prima di questo, passando da Corinto a Gerusalemme. Leggo Atti 18:19-21, che parla di quella visita.

“19 Quando giunse ad Efeso, li lasciò lì. Ma egli entrò nella sinagoga e si mise a discutere con i Giudei. 20 Questi lo pregavano di rimanere con loro più a lungo, ma egli non acconsentì; 21 ma si congedò da loro, dicendo: "Devo proprio passare la prossima festa a Gerusalemme, ma ritornerò di nuovo da voi, se piace a Dio". Così partì via mare da Efeso.” (Atti 18:19-21 LND)

Ora ci troviamo a meno di un anno dopo quegli avvenimenti, e Paolo è di nuovo ad Efeso, e dopo aver evangelizzato e battezzato quegli uomini, inizia ad insegnare nella sinagoga. Le persone della sinagoga avevano già mostrato grande interesse in quella prima breve visita, e vediamo che continuavano ad ascoltare gli insegnamenti di Paolo. Leggo dal versetto 8 ad 12.

8 Poi egli entrò nella sinagoga e parlò con franchezza per tre mesi, discutendo e persuadendo sulle cose appartenenti al regno di Dio. 9 Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell’incredulità, parlando male della Via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella Nello stesso modo,scuola di un certo Tiranno. 10 E questo durò per due anni di modo che tutti gli abitanti dell’Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore Gesù. 11 E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, 12 al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro.

Da quello che sappiamo, questo è stato il tempo più lungo che Paolo ha passato insegnando in una sinagoga. Solitamente, insegnava per molto meno di questo, e poi i Giudei che lo opponevano lo cacciarono via. Invece qui ha potuto insegnare molto, discutendo e persuadendo sulle cose appartenenti al regno di Dio. Parlando del regno di Dio Paolo avrebbe parlato del giudizio, e che serviva il Cristo per poter essere giustificato e salvato. Avrebbe dimostrato dalle Scritture le cose che riguardano Gesù. Questo lo sappiamo da come Paolo parla con i Giudei a Roma che venivano ad ascoltarlo in Atti 28:23. Vi leggo quel brano.

“Avendogli fissato un giorno, vennero in gran numero da lui nel suo alloggio; ed egli, da mattina a sera, esponeva e testimoniava loro del regno di Dio e, tramite la legge di Mosé e i profeti, cercava di persuaderli sulle cose che riguardano Gesù.” (Atti 28:23 LND).

L'insegnamento di Paolo era sempre mirato ad aiutare le persone a capire dalle Scritture che abbiamo bisogno del Cristo per essere salvati, e che Gesù è quel Cristo.

Qua ad Efeso, avrebbe spiegato a questi Giudei che il regno di Dio non è fondato sui vari regolamenti sul cibo, come pensavano loro, piuttosto è fatto di giustizia che si ha nel Cristo, e della pace e gioia dello Spirito Santo. Paolo stesso dichiara questo in Romani 14:17.

“poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.” (Romani 14:17 LND)

Nell'arco di tre mesi, Paolo avrebbe insegnato in modo molto chiaro che abbiamo bisogno del Cristo per essere salvati, avrebbe anche dimostrato che Gesù è quel Cristo. E evidentemente, tanti hanno creduto. Però, ad un certo punto alcuni non volevano credere quello che era evidente. Si indurivano, e scelsero di restare nell'incredulità.

Voglio leggere di nuovo il versetto 9, e consideriamo quanto il cuore dell'uomo è duro:

9 Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell’incredulità, parlando male della Via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella Nello stesso modo,scuola di un certo Tiranno.

Notate che queste persone persistevano nell'incredulità non perché l'insegnamento di Paolo dalla Bibbia non fosse chiaro, ma perché si indurivano. Di natura, l'uomo si indurisce contro Dio, e contro le verità di Dio. Spesso gli uomini possono essere molto religiosi, e parlare molto di Dio, e comunque avere cuori duri contro Dio.

Infatti, la verità che gli uomini rifiutano più di ogni altra verità è quella che riguarda Gesù Cristo. Questo è perché il messaggio di Gesù Cristo innalza Dio e abbassa l'uomo. Tanti che si chiamano cristiani rifiutano la verità di Cristo.

Ci sono persone che amano leggere la Bibbia, e parlano con gli altri di Dio, ma, non accettano la verità che sono peccatori e che è impossibile per loro di arrivare a Dio, che invece hanno bisogno che Cristo venga a loro come Salvatore. Era così al tempo di Paolo, ed è così oggi!

Così di nuovo Paolo si trova in una sinagoga con dei Giudei che oppongono fortemente il suo messaggio. Un bel po' dei Giudei avevano creduto. Però coloro che indurivano i loro cuori cominciarono a parlare male della Via di Cristo in presenza della folla. Non volevano che altri ascoltassero l'insegnamento di Paolo sul Gesù.

Paolo Si Separa da Loro

E così Paolo si ritirò da loro, separò i discepoli, e trovò un altro posto per insegnare.

Qui, vorrei fare qualche commento per quanto riguarda il fatto che Paolo si separa da coloro che opponevano il messaggio di Cristo. Nella Bibbia, troviamo in vari brani che è necessario separarsi da quelli che creano divisioni, insegnando un messaggio diverso. Per esempio, in Tito 3:9-11 leggiamo:

“9 Ma evita le discussioni stolte, le genealogie, le contese e le dispute intorno alla legge, perché sono inutili e vane. 10 Evita l’uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, 11 sapendo che un tale è pervertito e pecca, condannandosi da se stesso.” (Tito 3:9-11 LND)

Qua, vediamo che è necessario evitare l'uomo settario, ovvero separarsi da lui, come Paolo si separò da questi Giudei che opponevano il messaggio. Leggiamo una cosa simile in Romani 16:17,18:

“17 Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro; 18 costoro infatti non servono il nostro Signore Gesù Cristo ma il proprio ventre, e con dolce e lusinghevole parlare seducono i cuori dei semplici.” (Romani 16:17-18 LND)

In quel brano, troviamo il comandamento di ritirarci da coloro che fomentano le divisioni. Nel piano di Dio, quando ci sono persone che insegnano contro le verità di Dio, è da togliere quelle persone dalla chiesa, anziché permettere queste divisioni. Piuttosto dobbiamo ritirarci da quelle persone, separarci da loro, come Paolo fece con questi Giudei che iniziarono a parlare male della via di Cristo.

È importante notare che qui non si parla di differenze di stile di ministero o cose simili. Si parla di chi fomenta divisione in base alla dottrina, cioè persone che contraddicono le verità bibliche. In questi casi, Dio non vuole che ci siano queste divisioni nella Chiesa, e bisogna separarsi da queste persone.

Così qui, Paolo, vedendo che queste persone avevano preso un'opposizione dura, e che parlavano contro la verità, si separò da loro, portando con sé coloro che avevano creduto. Trovò un luogo pubblico, una scuola che poteva usare quando non era in uso dal un certo Tiranno.

Il fatto che questo era un luogo pubblico, apriva la porta ancora di più per i gentili di venire per ascoltare. Non dovevano passare per il giudaismo, frequentando la sinagoga per sentire il messaggio di Cristo. Potevano andare in questo luogo pubblico, e così imparare più di Gesù Cristo, il Salvatore del mondo. Nella scuola, Paolo continuava a discutere ogni giorno. Quindi, Paolo mostrava giorno per giorno le verità dell'evangelo.

Se pensiamo a questo, comprendiamo che il messaggio di Paolo non era una semplice presentazione del Evangelo, che si poteva insegnare nell'arco di mezz'ora per poi chiedere alle persone di pregare. Paolo non evangelizzava mai così. Invece, Paolo mostrava dalle Scritture la condizione dell'uomo, il giudizio, e la necessità del Cristo per ottenere la salvezza. Questo è tutta un'altra cosa che presentare un messaggio evangelistico per poi chiedere alla persona di pregare. Non troviamo quello mai nella Bibbia. Paolo lasciava allo Spirito Santo di convincere del peccato, e a dare la fede in Gesù Cristo. È importante che adattiamo la nostra evangelizzazione al modello biblico.

Dio Benedice l'Opera

Notate nel versetto 10 che Dio benedisse grandemente l'opera di Paolo qua. Vi leggo il versetto 10.:

10 E questo durò per due anni di modo che tutti gli abitanti dell’Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore Gesù.

Paolo passò due anni ad Efeso insegnando in quella scuola, e Dio benedisse grandemente la sua opera.

Per capire gli avvenimenti, è probabile che era durante questi due anni che fece una visita veloce a Corinto. In 2Corinzi 12:14, e anche 13:1, Paolo dichiara di voler venire a Corinto per la terza volta. Sappiamo della prima visita, di cui leggiamo in Atti 18, e quindi, si presume che la seconda visita era durante questi due anni ad Efeso

Comunque, in questi due anni ad Efeso, Dio benedisse grandemente, e l'Evangelo fu sparso in tutta la zona. Mentre Paolo era ad Efeso, scrisse 1Corinzi. In quell'epistola, Paolo scrive della porta aperta che Dio gli aveva dato. Leggo 1Corinzi 16:8,9.

“8 Or io resterò in Efeso fino a Pentecoste 9 perché mi si è aperta una porta grande ed efficace e vi sono molti avversari.” (1Corinzi 16:8-9 LND).

Dio è sovrano sui risultati quando evangelizziamo. Se ricordate, ad Atene Paolo non aveva visto quasi nulla di risultato. Invece qua ad Efeso, Dio gli ha aperto una porta grande ed efficace, e Paolo rimase per ben due anni predicando, e il nostro brano dichiara che tutti gli abitanti dell'Asia, Giudei e di greci, udirono la parola del Signore Gesù. Questo non vuol dire che Paolo personalmente aveva predicato ad ogni persona, ma vuol dire che quella zona è stata veramente evangelizzata bene.

La parola “Asia” indicava quella che era chiamata l'Asia Proconsolare, di cui Efeso era la città principale. Questa zona comprende le sette città a cui Cristo mandò lettere in Apocalisse 1 e 2. Essendo Efeso la città principale, da tutte le altre città le persone sarebbero venute a Efeso, per i mercati, per gli affari, e per altri motivi. Visto che Efeso era saturato con l'insegnamento di Cristo, le persone che venivano ad Efeso avrebbero sentito di Cristo, e poi quelli che credevano e tornavano alle loro città avrebbero proclamato Cristo in quelle città. In questo modo, tutta questa zona fu evangelizzata.

In questo periodo, Paolo aveva vari collaboratori, come per esempio Epafra. Il Signore Gesù stava edificando la sua Chiesa, e aveva provveduto tutto il necessario per portare avanti una grande opera.

Dopo che Paolo lasciò l'Efeso, in un secondo tempo passò vicino, chiamando gli anziani della chiesa. Vi leggo, da Atti 20, quello che Paolo stesso dice a loro, descrivendo il suo ministero ad Efeso. Leggo Atti 20:18-21:

“18 Quando giunsero da lui, egli disse loro: "Voi sapete dal primo giorno che entrai in Asia come ho vissuto tra di voi per tutto questo tempo, 19 servendo il Signore in tutta umiltà con molte lacrime e prove che mi sono avvenute per le insidie dei Giudei 20 e come io non mi sono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case nessuna di quelle cose che sono giovevoli, 21 dichiarando solennemente ai Giudei e ai Greci la necessità della conversione a Dio e della fede nel Signor nostro Gesù Cristo.” (Atti 20:18-21 LND)

Così, il suo tempo ad Efeso era un tempo di intenso ministero, che il Signore usò grandemente, non solo per formare la chiesa ad Efeso, ma anche altre chiese, come Colosse, Laodicea, Ierapoli. In tutto, fra il tempo che Paolo era nella sinagoga e poi il tempo nella scuola, e anche dopo, era in questa zona circa tre anni. Paolo menziona questo quando parla con gli anziani di Efeso, qualche versetto dopo quello che ho appeno letto. Leggo le sue parole a loro da Atti 20:31.

“Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non ho mai cessato di ammonire ciascuno con lacrime.” (Atti 20:31 LND)

Quindi Dio ha benedetto grandemente l'opera di Paolo in questi anni ad Efeso. Tutta quella zona fu evangelizzata, e varie chiese nacquero. Questo è un ricordo che Gesù Cristo sta edificando la sua Chiesa. A volte ci sono meno risultati visibili, come per esempio ad Atene In altri momenti, Cristo sceglie di salvare tante più persone. Abbiamo visto che Paolo è stato fedele sia quando c'erano buoni risultati, sia quando non vedeva risultati. Il nostro incarico non è di produrre risultati. Il nostro incarico è semplicemente di essere fedeli a proclamare con zelo il messaggio di Gesù Cristo! Cristo salverà tutti quelli che il Padre gli ha dato. Quindi, proclamiamo Cristo senza stancarci.

Dio compia Miracoli tramite Paolo

Notate nei versetti 11 e 12 che qua ad Efeso, Dio scelse di compiere prodigi straordinari per le mani di Paolo. Ricordate che Dio aveva dato agli apostoli, i testimoni oculari di Cristo, il potere di compiere miracoli. Questo potere miracoloso era la testimonianza da parte di Dio che il messaggio predicato dagli apostoli veniva da Dio, e non da loro. Paolo non compiva sempre miracoli. Per esempio, non leggiamo di miracoli ad Atene. Ma qua ad Efeso, il Signore aveva scelto di aprire una larga porta, e così, Dio operò in questo modo tramite Paolo. Leggo di nuovo i versetti 11 e 12.

11 E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, 12 al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro.

Vedendo questi miracoli, le persone capivano che Paolo e il suo messaggio erano da Dio.

È molto possibile che uno dei motivi per cui Dio scelse di compiere molti più miracoli qui tramite Paolo che altrove è perché questa zona era un centro della magia, e c'erano tanti demoni in questa zona. Per esempio, leggiamo nei versetto 18 e 19:

“18 E molti di coloro che avevano creduto venivano a confessare, e a dichiarare le cose che avevano fatto. 19 Molti di coloro che avevano esercitato le arti occulte radunarono assieme i libri e li arsero in presenza di tutti, e, calcolatone il prezzo, si trovò che ammontava a cinquantamila pezzi d’argento.” (Atti 19:18-19 LND)

Vedremo più di questo nel prossimo sermone, ma il punto è che Dio operava grandi miracoli tramite Paolo, e così mostrava di essere più potente di Satana.

Questo fu usato dal Signore per portare tante persone alla salvezza.

Conclusione

Ci sono tante altre cose da dire di questo brano, e Dio volendo, ci arriveremo nel prossimo sermone su Atti. Per ora, ricordate che quello che stiamo studiando è come Gesù Cristo portava avanti la sua opera di edificare la sua Chiesa. Vogliamo ricordare che Cristo continua ad edificare la sua Chiesa oggi, e noi facciamo parte di quell'opera.

Con quei dodici discepoli, abbiamo visto che non c'è la salvezza senza sentire di Cristo. Quindi, serve proclamare Cristo. Abbiamo anche visto che uno riceve lo Spirito Santo al momento che crede in Cristo.

Abbiamo visto che Paolo prendeva mesi per insegnare sulle cose appartenenti al regno di Dio. Quindi, l'Evangelo non è qualcosa che si spiega in dieci minuti, seguito con una piccola preghiera. Piuttosto, comprende tante verità, con Gesù Cristo al centro del messaggio. Impariamo a predicare le verità che troviamo nella Bibbia.

Abbiamo visto che in tutto Paolo rimase ad Efeso per circa tre anni. Era ad Atene per poco tempo, invece qua, visto che Dio gli apriva una porta, è rimasto molto tempo. Non dobbiamo fare sempre nello stesso modo, dobbiamo pregare per saggezza per capire la volontà di Dio per ogni situazione.

Ringrazio Dio che come Cristo edificava la sua Chiesa allora, continua la sua opera oggi, in noi, e tramite noi.