Aiuto Biblico

A che cosa servono le prove?

Romani 8:28 ed altri brani

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica , – cmd es –
Descrizione: Dio fa cooperare tutto per il bene dei figli di Dio. Cosa vuol dire in pratica?
parole chiavi: Romani 8:28, il bene, la cura di Dio, le prove

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Perché ci sono così tante prove nella vita? Perché succedono tutte le cose difficili che succedono? A che cosa servono le prove?

Capire il senso di una prova può cambiare drasticamente come affrontiamo quella prova.

Per esempio, se tu cadi e ti rompi un osso, e vai al pronto soccorso e il dottore ti spiega che per salvarti il braccio, in modo che puoi usarlo nel futuro, deve fare un intervento che ti porterà dolore per alcuni giorni, il fatto che tu sai che quel dolore è il prezzo di aver uso del braccio per tutto il resto della vita cambia drasticamente come affronti quel dolore.

In realtà, ci sono tanti situazione della vita in cui la sofferenza porta del bene. Qualunque atleta può dirti che l'allenamento è spesso molto duro, ma è l'unica via per raggiungere il traguardo desiderato. I sacrifici necessari per essere un buon genitore sono stancanti e duri, ma possono portare buoni frutti che valgono molto più dei sacrifici.

In tanti campi della vita è vero che capire quello che un sacrificio produce trasforma come viviamo quel sacrificio.

Al contrario, quando non comprendiamo minimamente che bene una certa prova o situazione difficile potrebbe darci, è molto difficile sopportare quella sofferenza o difficoltà. Cioè, se sembra che una sofferenza non porta alcun bene, è pesante sopportarla.

Quindi, per non perderci di animo, è molto importante capire quello che Dio ci dichiara nella Bibbia per quanto riguarda il senso delle sofferenze e le afflizioni della vita. La vita è piena di afflizione, di difficoltà, di sofferenza e di prove. E perciò, è fondamentale capire il motivo di tutte queste difficoltà. Per poter avere gioia e la pace nel cuore, è fondamentale capire lo scopo di tutto il male che ci arriva.

È anche fondamentale capire che Dio è pienamente sovrano. Nessun male può arrivare nella nostra vita se non permesso specificamente da Dio. Dio è sovrano su ogni dettaglio della vita, infatti, in Matteo 10:29-31, Gesù ci insegna che perfino i dettagli più piccoli della vita, come per esempio quanti capelli abbiamo sulla testa, sono controllati da Dio. Leggo Matteo 10:29-31.

“29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete ben più di molti passeri.” (Matteo 10:29-31 LND)

Alla luce di questo, oggi, consideriamo esempi della Bibbia che ci aiutano a capire che Romani 8:28 è assolutamente vera.

Leggo Romani 8:28, e poi consideriamo alcuni dei tanti esempi della Bibbia in cui Dio ci fa capire come fa cooperare tutto al nostro vero bene, quello stabilito da Dio.

“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.” (Romani 8:28 LND)

La prima cosa da notare di questo versetto è che “noi sappiamo” che tutte le cose cooperano al bene dei credenti. In che modo sappiamo che tutto coopera al bene? Non sempre lo sappiamo dall'esperienza. Piuttosto, noi sappiamo questo per mezzo della rivelazione che Dio ci dà nella Bibbia. Cioè, Dio ci rivela delle verità che spesso non sono visibili con gli occhi umani. E quindi, noi sappiamo questo perché Dio ci ha rivelato questo.

È importante ricordare questo! Ci possono essere tante situazioni in cui quello che possiamo osservare con i nostri occhi e ragionare con la nostra mente non ci basterà per permetterci di capire che tutto coopera al bene. La nostra esperienza è troppo limitata. Piuttosto, è tramite la rivelazione di Dio che possiamo sapere questo con sicurezza. Infatti, quello che Dio ci rivela è più sicuro e certo di quanto è quello che possiamo vedere con i nostri occhi e capire con i nostri ragionamenti. E quindi, la prima regola della vita cristiana è che dobbiamo vivere per fede, non per visione. Dobbiamo credere quello che Dio ci rivela.

Il Vero Bene

Per poter capire come tutto coopera al bene per noi che amiamo Dio, cioè noi che Dio ha chiamato alla salvezza, dobbiamo prima di tutto avere ben chiaro in mente la vera definizione di bene. Gli uomini senza Dio che vivono per questa vita, credono che il bene sia quello che rende questa vita più bella e meno sofferente. Ovvero, l'uomo naturale considera il bene quello che gli alleggerisce i problemi, e gli dà quello che la sua carne vuole. Questo è il bene secondo l'uomo naturale.

Ma il bene che Dio ha stabilito per noi è infinitamente più meraviglioso e più grande di questo. Il bene che l'uomo naturale desidera vale pochissimo, e dura pochissimo. Il bene che Dio ha per noi ha un valore infinito, e durerà per tutta l'eternità!

Il bene che Dio ha per noi è di poter stare nella sua presenza nell'amore per tutta l'eternità. Non c'è nulla che è minimamente paragonabile a poter stare nella presenza di Dio stesso, nell'amore, per tutta l'eternità. Siamo stati creati per questo. Nulla può soddisfare il nostro cuore se non solo il stare nella presenza di Dio.

La Bibbia ci dichiara in Efesini 1:3,4 che Dio ci ha eletti alla salvezza proprio per farci stare nella sua presenza per sempre. Ve lo leggo.

“3 Benedetto sia Dio, e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, 4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore,” (Efesini 1:3-4 LND)

È fondamentale che noi ricordiamo giorno per giorno che Dio sta operando in noi ogni giorno, tramite tutto quello che manda nella nostra vita, per prepararci a stare nella sua presenza per sempre. Alla luce dell'eternità che ci sta davanti, le sofferenze di questo mondo sono brevi e leggeri. Infatti, l'apostolo Paolo dichiara in Romani 8 che le sofferenze di questo mondo non sono paragonabili a quello che Dio ha riservato per noi. Leggo Romani 8:16-18.

“16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati. 18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi.” (Romani 8:16-18 LND).

Non posso dirlo forte abbastanza: È fondamentale che ricordiamo che Dio sta gestendo tutto nella nostra vita per un bene eterno, che supera ogni bene terreno possibile. Infatti, Dio fa si che tutte le cose nella nostra vita cooperano per questo bene eterno, quello di essere glorificati con Cristo per godere la presenza di Dio per tutta l'eternità!

Cosa Serve

Prima che possiamo entrare nella presenza di Dio, Dio deve completare l'opera della nostra santificazione. Nessuno vedrà Dio senza la santificazione, come leggiamo in Ebrei 12:14.

“Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore,” (Ebrei 12:14 LND)

E quindi, le prove che Dio manda nelle nostre vite sono strumenti nelle sue mani per purificarci e prepararci ad amare Dio con tutto il nostro cuore, che è la base della santità.

Di natura, amiamo il mondo e le cose del mondo. Ma chi ama il mondo non ha l'amore di Dio in sé. Leggo 1Giovanni 2:15.

“Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui.” (1Giovanni 2:15 LND)

E quindi, Dio usa le nostre prove per purificarci, togliendo il nostro cuore dalle cose del mondo, e facendoci focalizzare su Dio.

Le prove servono anche per fortificare e purificare la nostra fede. Seguite mentre leggo 1Pietro 1:3-7, che parla della nostra eredità eterna, e poi di come le prove di questa vita sono necessarie per purificare la nostra fede, tutto in vista dell'eredità eterna. Leggo 1Pietro 1:3-7.

“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo,” (1Pietro 1:3-7 LND)

La nostra fede è come l'oro, è necessario che sia purificata per avere il suo vero valore. E Dio gestisce le nostre prove e le nostre afflizioni per purificare la nostra fede.

Esempi di Prove nella Bibbia

È molto importante tenere in mente che visto che lo scopo delle nostre prove e afflizione è di purificare la nostra fede, e di indirizzare il nostro cuore verso Dio e lontano dal peccato, molto spesso, le prove non avranno senso alla logica umana per quanto riguarda i risultati immediati terreni.

Per render questo più chiaro, consideriamo alcuni esempi delle prove che Dio ha mandato al suo popolo, per capire che il progetto di Dio è molto più grande del pensiero dell'uomo. Quanto è vero la dichiarazione in Isaia 55:8,9. Ve lo leggo. È l'Eterno che sta parlando.

“8 "Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie," dice l’Eterno. 9 "Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.” (Isaia 55:8-9 LND)

Alla luce di questo, comprendiamo che se escludiamo quello che Dio ci rivela delle nostre prove, e le valutiamo solamente con il nostro ragionamento terreno, sarà impossibile avere pace nelle prove, perché non sembrano di portare alcun bene. L'unico modo di capire le prove è tramite quello che Dio ci rivela nella Bibbia.

Quando comprendiamo che Dio sta usando le prove per qualcosa di molto più grande che solo la vita terrena, allora, cominciano ad avere senso.

Per esempio, in Genesi, se seguiamo la storia di Giuseppe, il figlio di Giacobbe, vediamo che Dio gestì gli avvenimenti della vita di Giuseppe affinché i suoi fratelli lo odiassero. Nella provvidenza di Dio, fu venduto come schiavo, e arriva ad essere venduto a Potifar, un ufficiale del Faraone. Fu accusato falsamente dalla moglie di Potifar, e così fu gettato nella prigione del Faraone. Tramite un sogno che Dio mandò a Faraone, e poi il fatto che Giuseppe poteva darne l'interpretazione, fu elevato al secondo in comando del regno. Questo fu usato da Dio per portare i suoi fratelli a vivere in Egitto, dove Dio fece moltiplicare il popolo, affinché diventasse un grande popolo che poi Dio avrebbe liberato.

Quindi, le sofferenze di Giuseppe, il fatto che fu odiato dai suoi fratelli, il fatto che doveva passare vari anni in carcere ingiustamente in Egitto, tutto quello serviva per portare avanti l'opera di Dio nel suo popolo. Le prove non erano per caso, e non erano uno sbaglio. Servivano, e portarono avanti il piano di Dio di mandare il Cristo.

Trovate con me Esodo 4:21-23. In questo brano, l'Eterno parla a Mosè, e spiega quello che farà per liberare il popolo di Israele dall'Egitto. Notate che dichiara che indurirà il cuore di Faraone, e questo renderà la situazione molto più dolorosa per i Giudei.

“21 L’Eterno disse quindi a Mosè: "Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al Faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il popolo. 22 E tu dirai al Faraone: "Così dice l’Eterno: Israele è il mio figlio, il mio primogenito". 23 Perciò io ti dico: Lascia andare il mio figlio, affinché mi serva; ma se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco io ucciderò il tuo figlio, il tuo primogenito".” (Esodo 4:21-23 LND)

È estremamente importante che comprendiamo quello che sta succedendo. I Giudei stavano soffrendo terribilmente sotto la dura schiavitù degli egiziani. Ma nel piano di Dio, prima di liberarli, la loro situazione doveva diventare molto più dura e dolorosa. Dio stava facendo cooperare tutte le cose per i loro beni, ma non il bene immediato che volevano loro, ma un bene di valore eterno.

Leggo adesso Esodo 6:6-9. Qua, vediamo la parola che l'Eterno diede al popolo tramite Mosè, e la risposta delle persone. A questo punto, mancavano fede in quello che Dio aveva dichiarato, e guardavano solo a quello che stava succedendo umanamente, e per questo stavano male. Leggo.

“6 Perciò di’ ai figli d’Israele: "Io sono l’Eterno; vi sottrarrò dai duri lavori imposti su di voi dagli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi riscatterò con braccio steso e con grandi giudizi. 7 Vi prenderò per mio popolo, e sarò il vostro DIO; e voi conoscerete che io sono l’Eterno, il vostro DIO, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani. 8 E vi farò entrare nel paese, che giurai di dare ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; e ve lo darò in eredità. Io sono l’Eterno"". 9 Così parlò Mosè ai figli d’Israele; ma essi non diedero ascolto a Mosè, per l’angoscia di spirito e per la dura schiavitù.” (Esodo 6:6-9 LND)

Notate che nonostante che i Giudei avevano davanti a sé delle prove terribili, Dio annunciò a loro la promessa di dove sarebbero arrivati. Sarebbero arrivati non solo nella terra promessa, ma anche a conoscere veramente Dio, e ad essere il suo popolo, e ad averLo come i loro Dio.

Vedete quanto questo è una parallela alla nostra situazione? Anche noi abbiamo delle dure prove ancora davanti al noi. Ma come loro, abbiamo la promessa certa di arrivare nella terra promessa, che è il cielo, e di stare con Dio per sempre. Dio è fedele e ci farà arrivare.

Se noi, come facevano i Giudei, guardiamo alle circostanze, alle sofferenze e alle ingiustizie, allora saremo molto scoraggiati ed anche amareggiati. Se invece, ci aggrappiamo a quello che Dio ha dichiarato, alle promesse che ci ha dato, possiamo avere pace anche in mezzo alle sofferenze.

Andando avanti, voglio leggere Esodo 7:1-5. Notate che di nuovo l'Eterno dichiara quello che farà. E notate che fa quello che fa affinché Egli sia conosciuto. Dichiara di nuovo di indurire il cuore di Faraone. Questo serve affinché Dio possa manifestare la sua gloria nelle piaghe. Così anche gli egiziani conosceranno che Dio è Dio. Leggo Esodo 7:1-5.

“1 L’Eterno disse a Mosè: "Vedi io ti faccio come dio per il Faraone, e tuo fratello Aaronne sarà il tuo profeta. 2 Tu dirai tutto quello che ti ordinerò e tuo fratello Aaronne parlerà al Faraone perché lasci partire i figli d’Israele dal suo paese. 3 Ma io indurirò il cuore del Faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d’Egitto. 4 Tuttavia il Faraone non vi darà ascolto, e così io stenderò la mia mano sull’Egitto e farò uscire dal paese d’Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figli d’Israele, mediante grandi giudizi. 5 Gli Egiziani conosceranno allora che io sono l’Eterno, quando distenderò la mia mano sull’Egitto e farò uscire di mezzo a loro i figli d’Israele".” (Esodo 7:1-5 LND)

Ricordate che il fatto che Dio scelse di indurire il cuore del Faraone provocava grandi sofferenze per i Giudei. Essi volevano un bene immediato e terreno, Dio li stava preparando per un bene infinitamente più grande, ed eterno. Dio fa la stessa cosa con noi.

In Esodo 10:1,2, Dio dichiara a Mosè che indurirà ancora il cuore del Faraone, e questo per poter trasmettere alle generazioni future dei Giudei della grandezza e la gloria di Dio. In questo modo, potranno conoscere Dio di più. Leggo Esodo 10:1,2.

“1 Poi l’Eterno disse a Mosè: "Va’ da Faraone; poiché io ho indurito il suo cuore e il cuore dei suoi servi, perché possa mostrare questi miei segni in mezzo a loro, 2 e affinché tu possa raccontare ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli le grandi cose che ho fatto, prendendomi gioco degli Egiziani, e i miei segni che ho fatto in mezzo a loro, perché sappiate che io sono l’Eterno".” (Esodo 10:1-2 LND)

Di nuovo, Dio gestisce gli avvenimenti non per la comodità del suo popolo, ma per fortificare la loro fede. Dio controlla tutto prepararci per un bene immenso ed eterno.

Per prepararci per questo bene, le prove e le afflizioni che Dio ci manda sono necessarie. È necessario che siamo afflitti e che abbiamo prove di varie genere. Non ci arriva mai una prova sbagliata. Tutte le nostre prove sono gestiti perfettamente da Dio per produrre in noi una fede sempre più forte, e indirizzare il nostro cuore verso Dio.

Andando avanti, in Esodo 14 vediamo che Dio comandò al popolo di tornare indietro, per essere in un posto dove erano bloccati con il mare davanti al loro e dietro di loro l'esercito degli egiziani. Anche questa prova serviva per mostrare la gloria di Dio, e così fortificare la loro fede. Mentre leggo, pensate a quanto era una prova pesante e difficile. Però, serviva per fortificare la loro fede. Leggo Esodo 14:1-4.

“1 Poi l’Eterno parlò a Mosè, dicendo: 2 "Di’ ai figli d’Israele che tornino indietro e si accampino di fronte a Pi-Hahiroth, fra Migdol e i mare, di fronte a Baal-Tsefon; accampatevi davanti a quel luogo presso il mare. 3 Il Faraone dirà allora dei figli d’Israele: "Essi stanno vagando smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi". 4 E io indurirò il cuore del Faraone, ed egli li inseguirà; ma io trarrò gloria dal Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l’Eterno". Ed essi fecero cosi.” (Esodo 14:1-4 LND)

Anche qua, Dio indurì il cuore del Faraone. Dio avrebbe potuto non indurirlo, e così il Faraone avrebbe lasciato i Giudei in pace. Ma nel piano di Dio era necessario per i Giudei di avere questa prova. Quanto è importante per noi di capire che le nostre prove servono, e Dio sa sempre esattamente quello che sta facendo in noi. Dio non permette mai la prova sbagliata, né una prova troppo dura per noi, come leggiamo in 1Corinzi 10:13.

“Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1Corinzi 10:13 LND)

Andando avanti in Esodo, troviamo che Dio portò le persone nel deserto dove mancava acqua, e anche cibo. Certamente, Dio provvide tutto quello che serviva per curarli. Però, più volte diede delle dure prove.

Fratelli e sorelle, ricordatevi che le prove ci servono. Sono strumenti nelle mani di Dio per completare la sua opera in noi. Non arrivano per caso, arrivano esattamente quando e come Dio stabilisce per portare avanti la sua opera in noi.

Finora, abbiamo visto l'esempio di Giuseppe in Egitto, e poi vari esempi del popolo di Israele in Esodo. Quello che è chiaro è che è sempre Dio a stabilire la prova. Le prove non succedano mai per caso. Le prove sono i mezzi che Dio usa per glorificare Dio e per fortificare la fede del suo popolo.

Altri Esempi di Prove

Andando avanti nella Bibbia, vediamo questo principio ripetutamente in tutto l'Antico Testamento e anche il Nuovo Testamento.

In tutta la Bibbia, troviamo il popolo di Dio sottoposto a prova dopo prova. Per esempio, pensate a Davide. In 1Samuele 16, Dio comandò Samuele a ungere Davide come re. Poi, Davide entrò nel servizio del re Saul, dopo di che Davide uccise il gigante Goliath. Dio guidò le cose in modo che Saul cominciò a cercare di uccidere Davide. Per molto tempo, Davide doveva fuggire per la sua vita. Fu tradito da varie città. Non aveva una dimora sicura. Tutto questo serviva per completare l'opera di Dio in Davide. Infatti, tanti dei Salmi più preziosi che abbiamo furono scritto da Davide in quel periodo di dura prova.

Dio, fedele come sempre a sua parola, protesse Davide, e Davide divenne il re di Israele, il re che fu il metro con il quale tutti i re successivi furono misurati. Però, doveva prima passare profonde acque.

Pensate ai tre amici di Daniele, al servizio del re in Babilonia. Dio permise a loro la prova di essere gettati in una fornace ardente, perché avevano rifiutato di prostrarsi davanti ad una statua.

Anche nel Nuovo Testamento, vediamo volta dopo volta come Dio permise profonde prove per i credenti e per la giovane Chiesa. Dio è potente da far evitare qualsiasi prova, ma le prove fanno parte dell'opera di Dio. Per esempio, in Atti 12 Dio permise la morte di Giacomo, fratello di Giovanni. Leggo Atti 12:1-3.

“1 Or in quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni della chiesa. 2 E fece morire di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 3 E, vedendo che questo era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro (or erano i giorni degli Azzimi).” (Atti 12:1-3 LND)

Giacomo era uno degli Apostoli più stretti con Gesù, e perciò questo era una profonda prova per la giovane Chiesa. Ma Dio aveva stabilito così. Erode voleva far morire anche Pietro, ma non era il tempo che Dio aveva stabilito per Pietro di morire, e perciò, fu liberato dalla carcere da un angelo. Dio è pienamente in controllo delle nostre prove.

Pensate poi alla vita di Paolo, Paolo subì prova pesante dopo prova pesante. Leggo un elenco di alcune delle sue sofferenze in 2Corinzi 11:23-28. Quante grande prove aveva Paolo. Seguitemi.

“23 Sono essi ministri di Cristo? Parlo da stolto, io lo sono più di loro; nelle fatiche molto di più, nelle battiture grandemente di più, molto più nelle prigionie e spesso in pericolo di morte. 24 Dai Giudei ho ricevuto cinque volte quaranta sferzate meno una. 25 Tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte sull’abisso. 26 Sono stato spesse volte in viaggio fra pericoli di fiumi, pericoli di ladroni, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli da parte dei gentili, pericoli in città, pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli fra falsi fratelli, 27 nella fatica e nel travaglio, sovente nelle veglie, nella fame e nella sete, spesse volte in digiuni, nel freddo e nella nudità. 28 Oltre a queste cose esterne, ciò che mi assilla quotidianamente, è la sollecitudine per tutte le chiese.” (2Corinzi 11:23-28 LND)

Paolo era probabilmente il missionario più usato da Dio di qualsiasi uomo nella storia della Chiesa, eppure, Dio permise a lui tante prove molto dolorose. Dopo che ha scritto questo è stato poi in prigione due anni a Cesarea, e poi almeno due anni a Roma. Anche quella era una profonda prova, soprattutto alla luce del cuore di Paolo che voleva viaggiare per proclamare Cristo ad altri.

In realtà, la Bibbia contiene innumerevoli esempi di altre prove che non ho menzionato. Tutti gli uomini Dio avevano le loro prove. Prove fanno parte della vita. Però, non sono mai per caso, e non sono senza un buon scopo.

Come abbiamo visto leggendo in Esodo, le prove nostre servono per farci conoscere Dio. Come abbiamo letto in 1Pietro, le prove servono per purificare la nostra fede. Le prove servono come strumenti nelle mani di Dio per completare la sua opera in noi. Tutto questo affinché possiamo essere santificati, per poter stare nella presenza di Dio per tutta l'eternità.

Allora, quando leggiamo Romani 8:28, dobbiamo ricordare il senso di quello che leggiamo. Leggo di nuovo quel versetto.

“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.” (Romani 8:28 LND)

Dio fa cooperare tutte le cose nella vita di quelli che sono i suoi figli, per il loro vero ed eterno bene. Coloro che Dio salva sono chiamati secondo il proponimento di Dio, e quel proponimento è di conformarli all'immagine di Gesù Cristo, affinché possono stare nella presenza di Dio per tutta l'eternità. Leggo Romani 8:28-30.

“28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.” (Romani 8:28-30 LND)

Dio ha stabilito di conformare ogni vero credente all'immagine di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Solamente così un credente può passare l'eternità nella presenza di Dio. Le prove sono assolutamente necessarie, e sono gli strumenti che Dio usa per compiere quest'opera in noi.

Perciò, per poter avere pace e gioia in mezzo alle prove, dobbiamo guardare le nostre prove tramite la verità che Dio è in controllo delle nostre prove, e le sta gestendo perfettamente, per portare il bene eterno nella nostra vita. Per mezzo delle nostre prove, Dio ci renderà pronti di poter passare l'eternità con Lui in cielo.

Conclusione

Quindi, è fondamentale per noi di ricordare che le nostre prove non arrivano per caso. Le nostre prove, anche quando sono pesanti, in realtà sono strumenti per il nostro vero bene. Dio usa le nostre prove per farci conoscere molto della cura di Dio, e del amore di Dio e della potenza di Dio e della saggezza di Dio. Quindi, già in questa vita le prove portano buon frutto, con un frutto meraviglioso per tutta l'eternità.

La mia preghiera è che ognuno di noi che è in Cristo Gesù possa ricordare che le prove non sono da odiare, ma sono da riconoscere come strumenti nelle mani del nostro Padre celeste, che ci ama eternamente, e dobbiamo ricordare che sono gestite perfettamente dalla saggezza di Dio, dalla potenza di Dio, e dall'amore di Dio per noi in Gesù Cristo.

Ringrazio Grazia Dio per quello che Egli sta facendo per noi nelle nostre prove.

PREGHIERA