Aiuto Biblico

Non più schiavi

Romani 6:1-18

Sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 21 aprile, 2013 -- cmd dv ---
Descrizione: In Cristo, non siamo più schiavi dei nostri peccati, e perciò, possiamo avere vittoria su ogni peccato. Un aiuto su come superare il peccato.
parole chiavi: peccato, santificazione, vittoria sul peccato, fede, menzogne, potenza di Dio in noi.

Audio:

Avete mai pensato a quanto potente sia una menzogna, finché viene creduta?

Immaginate questa scena, che in realtà è avvenuta tante volte in modi diversi, in cui un uomo entra in una banca con un pacco, con una mano dentro, dicendo che è una bomba, e che se non gli danno i soldi, la farà scoppiare. In realtà, non è una bomba, ma finché le persone credono che lo sia, ubbidiranno a quell'uomo. Il potere che quell'uomo ha è il potere della menzogna.

Similmente, ci sono stati tanti casi in cui persone hanno usato una pistola finta per fare una rapina o qualcosa di simile. In quei casi, il potere di chi faceva la rapina era nella menzogna che la sua pistola di plastica fosse una pistola vera.

Finché una menzogna viene creduta, può avere grande potere, che sparisce quando la menzogna viene smascherata. Se noi crediamo ad una menzogna, essa ha lo stesso potere che avrebbe se la cosa fosse vera. Se noi viviamo in base ad una menzogna, viviamo male, anzi malissimo, ma non è necessario. Allora, quanto è importante informarci attentamente prima di credere a tutto quello che sentiamo.

Tante delle menzogne che crediamo vengono dai nostri ragionamenti sbagliati. Il fatto che un ragionamento ci sembri giusto, il fatto che qualcosa fili logicamente, il fatto che qualcosa a noi sembri essere come stanno le cose, non vuol dire che le cose stiano veramente così. E quindi, per non sprecare la nostra vita, per non soffrire inutilmente, abbiamo bisogno di confrontare i nostri pensieri con le verità di Dio per riconoscere e smascherare le menzogne che crediamo.

Nella Bibbia, vediamo che Satana usa la menzogna come arma principale. Infatti, il potere di Satana è principalmente nelle menzogne che mette nelle nostre menti. Se non valutiamo i pensieri che ci arrivano, ma piuttosto li prendiamo come se fossero veri, senza analizzarli attentamente secondo le verità di Dio, possiamo trovarci schiavi di peccati quando in realtà in Cristo abbiamo il potere di superarli.

In Genesi 3, vediamo che Satana, tramite il serpente, usòla menzogna per tentare Eva e Adamo. Quando Eva rispose che Dio aveva detto che se avessero mangiato del frutto proibito, sarebbero morti, Satana negò questo, dicendo che non era vero. Mentì inoltre dicendo che se avessero mangiato quel frutto, sarebbero diventati come Dio. Dobbiamo capire che Satana usa la menzogna per tentarci.

Anche la nostra carne ci tenta con le menzogne. A volte, la nostra carne ci promette mari e monti, però in realtà, quello che ci promette è una menzogna.

Perciò, dobbiamo imparare a non credere automaticamente ai nostri pensieri e ai nostri ragionamenti. Molto facilmente posso essere falsi. Se diamo retta a dei ragionamenti falsi, avremo grossi problemi nella vita, perché credere alle menzogne vuol dire camminare nelle tenebre in quella data situazione, anziché nella luce della verità.

Possiamo credere a tante menzogne diverse, ma oggi, vorrei focalizzare l'attenzione su una menzogna comune, la menzogna che sia inevitabile che continuiamo a peccare in un certo modo.

Cioè, spesso, ci viene in mente, per quanto riguarda un peccato in cui spesso cadiamo, che siamo così e che non possiamo cambiare. Magari, pensiamo che siamo cresciuti così, e siamo così da anni, e quindi le cose non cambieranno mai.

Un altro peccato simile a cui a volte crediamo è che un conflitto con un'altra persona non possa migliorare. Crediamo che le cose non possano migliorare. Anche questa è una menzogna.

Dobbiamo capire che quando noi crediamo ad una menzogna, in realtà smettiamo di fidarci di Dio. Di conseguenza, smettiamo di impegnarci. Cioè, se per me è impossibile che una cosa cambi, sarà inutile provare a fare quello che credo essere impossibile.

In questi casi, quando crediamo ad una menzogna, non cerchiamo più l'aiuto di Dio, almeno non con il cuore. Smettiamo di impegnarci.

Quindi, ascoltatemi bene. Quando tu credi che non riesci a superare un peccato, o se credi che sia impossibile che una situazione possa cambiare, tu stai credendo ad una menzogna, e in quel caso, non stai più veramente chiedendo a Dio con fede di intervenire. laddove tu credi ad una menzogna, non hai più fede in quel campo. Sei schiavo di quella menzogna.

Oggi, vorrei guardare insieme a voi alcuni versetti che già conosciamo bene, che possono aiutarci a riconoscere e a superare queste menzogne. Il mio scopo è quello di aiutarci a superare quei peccati in cui siamo caduti da anni. Prego che vedremo che le cose possono cambiare, perché Dio è potente, e non è limitato dal fatto che siamo caduti in un peccato da anni. Il fatto che noi abbiamo cercato per anni di superare un peccato, e continuiamo a caderci, non è un problema per Dio. Anzi, Gesù dichiara che quello che è impossibile per gli uomini è possibile per Dio.

Perciò, guardiamo insieme vari brani che possono aiutarci a ricordare che Dio è all'opera, e che Lui farà quello che sembra umanamente impossibile. In realtà, la Bibbia è piena di questi brani.

2 Corinzi 5:17

Iniziamo con 2 Corinzi 5:17. È importante ricordare questa verità.

“se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove” (2Corinzi 5:17 LND)

Questo versetto dichiara che quando uno è in Cristo, egli è una nuova creatura. Dichiara che tutte le cose sono diventate nuove. Qui, non si tratta della capacità di quella persona di fare tutte le cose nuove. Si parla di quello che Dio fa. Non è l'uomo che cambia se stesso. È Dio che cambia l'uomo. L'opera della salvezza è un'opera di Dio. La trasformazione che avviene in un uomo, che è una trasformazione che dura tutta la vita, è un'opera di Dio. Noi chiamiamo questa trasformazione: santificazione. Certamente, dobbiamo impegnarci con tutto il nostro cuore, ma è Dio stesso che inizia l'opera della salvezza, ed è Dio che porta a compimento quest'opera. Quindi, quando Dio salva una persona, fa sì che tutte le cose diventino nuove.

Perciò, il fatto che tu sia caduto più volte nello stesso peccato non vuol dire che non avrai vittoria su quel peccato. Anzi, abbiamo la parola di Dio che tutte le cose sono nuove. Perciò, in questi casi, dobbiamo continuare a pregare, con fede, non guardando alle circostanze, ma guardando a Dio che fa tutte le cose nuove.

Tenete bene in mente che quando uno è in Cristo, egli è una nuova creatura! Non è la stessa persona di prima. Quindi, tu che sei credente non devi mai dire che tu sei nato e cresciuto così con un certo peccato, e quindi non puoi cambiare. Piuttosto, bisogna riconoscere che non importa come tu sei nato e cresciuto, tu hai Dio, il Dio dell'universo, il Dio onnipotente, all'opera in te! Sarà per la sua potenza che avrai vittoria.

Efesini 1:16-20

Guardiamo ora ad Efesini 1:16-20.

Conosciamo bene questo brano, che è una preghiera che Paolo fa per i credenti, e quindi per noi. Notiamo che Paolo prega affinché Dio apra i nostri occhi in modo miracoloso, per farci vedere delle realtà spirituali. Notate specificamente la potenza di Dio all'opera in noi. Leggo.

“16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, 18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti.” (Efesini 1:16-20 LND)

Anche noi dobbiamo pregare gli uni per gli altri, affinché Dio operi per farci conoscere qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo, secondo l'efficacia della forza della sua potenza.

Quanto è importante che conosciamo di più la potenza di Dio all'opera in noi. Dio, il potentissimo Dio dell'universo, è all'opera nella nostra vita. Nulla può ostacolare l'opera di Dio.

Perciò, quando noi crediamo che ormai siamo così, e che le cose non possono cambiare, e non riusciamo a superare un certo peccato, stiamo dimenticando l'immensità della potenza di Dio all'opera in noi. Stiamo dubitando della capacità di Dio di operare, o stiamo dubitando che il suo cuore è pronto ad agire. Quanto è importante che guardiamo di nuovo a Dio, e guardiamo all'immensità della sua potenza, potenza che vediamo manifestata nella risurrezione di Gesù Cristo; e quanto è importante che camminiamo per fede sapendo che egli, nella sua grande potenza, è all'opera anche in noi!

Efesini 2:1-10

Passiamo ad Efesini 2:1-10. In questo brano, leggiamo una meravigliosa verità che non dobbiamo mai dimenticare, cioè che noi eravamo morti nei nostri peccati, e Dio ci ha vivificato. E notate che Dio ci ha vivificato per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia, con benignità verso di noi in Cristo Gesù. In altre parole, Dio ci ha vivificato, come primo passo della nostra salvezza eterna, per poi completare la sua opera in modo da mostrare l'immensità della sua grazia in noi per tutta l'eternità. E perciò è certo che Dio completerà la sua opera di santificazione in noi. Leggiamo Efesini 2:1-10, tenendo in mente che i morti non possono fare nulla. È stato Dio a vivificarci, e sarà Lui a completare la sua opera. Leggo Efesini 2:1-10.

“Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, 7 per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù. 8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, 9 non per opere, perché nessuno si glori. 10 Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2:1-10 LND)

Come ho già detto, qui vediamo prima di tutto che eravamo morti nei nostri peccati, ed è stato Dio a vivificarci, ovvero a darci la vita, in modo che poi potessimo credere. Dio porterà avanti la sua opera in noi, in modo che diventeremo una testimonianza per tutta l'eternità delle ricchezze della sua grazia con benignità verso di noi in Cristo Gesù. Quindi Dio completerà la sua opera in noi. Saremo pienamente santificati. Infatti in Efesini 1:4 leggiamo di come Dio completerà la sua opera.

“allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore” (Efesini 1:4 LND).

L'opera di Dio in noi ci porterà ad essere santi e irreprensibili davanti a Dio nell'amore. L'opera di Dio non è solo di salvarci, ma di santificarci totalmente, al punto che saremo santi e irreprensibili davanti a Dio in cielo, nel suo amore.

Questo brano ci dichiara inoltre che siamo stati creati in Cristo Gesù per le buone opere, che Dio ha precedentemente preparato per noi. In altre parole, l'opera di Dio in noi non è solamente quella di salvarci dall'inferno, ma è di operare in noi in tal modo che la nostra vita sia una vita dedicata alle buone opere, opere che portano gloria a Dio.

Chiaramente, se siamo abbattuti, credendo che non possiamo superare certi peccati, non possiamo camminare compiendo le buone opere. Ricordate che il pensiero che non riusciamo a superare certi peccati è una menzogna, perché per la potenza di Dio che opera in noi possiamo camminare in modo da portare tanto frutto, camminando nelle buone opere che Dio ha preparato per noi. Quindi, possiamo superare ogni peccato.

Romani 6:1-18

Come ultimo brano, guardiamo insieme Romani 6:1-18. Se ricordate, nei primi capitoli di Romani, l'apostolo Paolo dimostra che siamo tutti peccatori e colpevole davanti a Dio. Poi dimostra che la salvezza non arriva per mezzo delle buone opere che noi facciamo, ma arriva come dono di grazia per mezzo della fede in Gesù Cristo. I capitoli 4 e 5 descrivono più a fondo che la salvezza è solamente per grazia. Poi, nel capitolo 6 l'apostolo Paolo ci spiega che il fatto che siamo stati salvati per grazia non vuol dire che possiamo continuare a peccare. Piuttosto, la salvezza ci porta a camminare in novità di vita! Seguitemi mentre leggo Romani 6:1-18, notando che non dobbiamo più sottometterci ai nostri peccati. Piuttosto, possiamo sottometterci allo Spirito di Dio che opera in noi. Notate con attenzione qual è la nostra condizione e il nostro rapporto con il nostro peccato.

“1 Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia? 2 Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso? 3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. 5 Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, 6 sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo più al peccato. 7 Infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più alcun potere su di lui. 10 perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore. 12 Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. 13 Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d’iniquità, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. 14 Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. 15 Che dunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia. 16 Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia? 17 Ora sia ringraziato Dio, perché eravate servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso. 18 E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti servi della giustizia.” (Romani 6:1-18 LND)

Quando Dio salva una persona, quella persona viene battezzata nella morte e nella risurrezione di Gesù Cristo. Quella persona effettivamente è stata crocifissa con Cristo. Questa è la base della giustificazione. Ma quello che vogliamo notare qui è che questa realtà fa si che il peccato non abbia più il potere di rendere schiava la persona salvata, che era una realtà prima della salvezza. Piuttosto, nel versetto 7 leggiamo che colui che è morto, e qui si intende morto con Cristo, è libero dal peccato.

È importante che comprendiamo questa meravigliosa verità. Se noi siamo stati crocifissi con Cristo, che è la realtà di ogni vero credente, allora noi siamo liberi dal peccato. Quando noi pensiamo di non poter riuscire a superare un peccato, questo versetto ci aiuta a capire che quei pensieri sono menzogne. Noi siamo liberi dal potere del peccato. Certo, possiamo scegliere di peccare, e purtroppo spesso scegliamo così. Ma non siamo più schiavi del peccato, e perciò possiamo anche scegliere di non peccare. Questo è perché abbiamo la potenza di Dio all'opera in noi.

Se notiamo il versetto 11, dice di considerarci morti al peccato, ma viventi a Dio. In altre parole, qui Dio ci chiama a dire no al nostro peccato. Grazie a Dio, essendo in Cristo Gesù abbiamo la forza in Cristo di dire no, non solo a volte, ma ogni volta. Non siamo più schiavi del peccato. E perciò, come leggiamo nel versetto 12, il peccato non deve più regnare nei nostri corpi mortali, non dobbiamo più ubbidire alle sue concupiscenze. Non dobbiamo prestare le nostre membra, i nostri pensieri, i nostri occhi, le nostre lingue, al peccato. Piuttosto, essendo in Cristo Gesù dobbiamo presentare noi stessi a Dio come strumenti di giustizia.

Il peccato non avrà più potere su di noi. Grazie a Dio, siamo stati liberati dal nostro peccato. E perciò, questo brano ci ricorda ancora negli ultimi versetti che non dobbiamo prestarci al peccato, perché siamo stati liberati dal peccato, e siamo stati fatti servi della giustizia.

Allora, Perché Continuiamo a Peccare?

Grazie a Dio per questa meravigliosa verità. Però, questa verità mi fa porre una domanda importante. Visto che non siamo più schiavi del peccato, visto che siamo stati liberati dal peccato, perché continuiamo a cadere nel peccato? Perché sembra impossibile superare certi peccati?

La risposta può variare, ma molto spesso il motivo per cui non riusciamo a superare un certo peccato è perché stiamo ignorando un altro peccato, che è la base di quel peccato che vogliamo superare.

Cerco di spiegarmi con un esempio. Supponiamo che uno vada spesso a letto tardi. Ha sempre tanto da fare, oppure vuole guardare un film, o lavorare al computer, o parlare con gli amici. Ha l'abitudine di andare tardi a letto. Non vede ciò come un problema.

Però, lui ha grande difficoltà ad alzarsi abbastanza presto per prendere un tempo ricco col Signore, leggendo la Bibbia e pregando. Lo aggrava moltissimo il fatto di non riuscire ad alzarsi con costanza. E quindi, è molto abbattuto per il fatto che mese dopo mese, anno dopo anno c'è un duro combattimento in lui per riuscire ad avere un tempo ricco col Signore. Nonostante riconosca che questo sia un peccato, nonostante preghi spesso, continua a cadere volta dopo volta nel mancare questo tempo.

In questo esempio, il peccato di fondo non è il fatto di non alzarsi abbastanza presto, il peccato di fondo è di non andare a letto abbastanza presto. Non riconoscendo e perciò non confessando e abbandonando quel peccato, non riesce a prendere l'abitudine di alzarsi presto. Quello che gli serve è riconoscere il peccato di non avere autodisciplina, e di non usare bene il suo tempo. Serve andare a letto più presto. Quando egli arriva a riconoscere quel peccato, e a confessarlo a Dio, Dio gli darà la vittoria sull'orario che va a letto, e allora avrà la vittoria di poter alzarsi presto per avere un tempo ricco con Dio.

Di esempi così, ce ne sono tanti. Ve ne do un altro. Immaginate un genitore che non è costante nella disciplina verso suo figlio. È quasi inevitabile che quel figlio mancherà di rispetto a quel genitore, e non sarà ubbidiente. Questo creerà una situazione di grande stress e tensione in casa. E perciò, molto probabilmente quel genitore cadrà molto spesso nel peccato di irritarsi e arrabbiarsi con il figlio. Forse odia quel peccato, e pregherà ripetutamente di non cadere nell'ira. Però, sta ignorando quello che in realtà è la radice del suo peccato. Non sta guidando il figlio come dovrebbe. Finché non riconosce, confessa e abbandona quel peccato, continuerà a cadere nell'ira quando il figlio gli disubbidisce.

Un altro esempio è quello di un credente che zoppica molto nel suo cammino con Cristo. Vorrebbe essere più forte, ma si trova molto spesso trascinato nella via sbagliata. Odia il fatto di zoppicare nel suo cammino, e vorrebbe tanto restare più vicino ad Dio. Ma per quanto desideri questo, si trova volta dopo volta nel peccato. Confessa il peccato, prega Dio ripetutamente di camminare in modo più costante. Ma continua a cadere.

Forse a lui sembra impossibile superare il peccato.

Però, se esaminasse onestamente la sua vita, potrebbe riconoscere che ha certe abitudini o pratiche che non vanno veramente bene davanti a Dio, ma che non ha mai abbandonato. Forse ha un'amicizia sbagliata, forse ha certe abitudini poco edificanti, forse non usa bene il suo tempo, forse non si impegna abbastanza a cercare comunione con altri credenti. Possono essere tante cose. Il punto è che finché non riconosce e confessa quei peccati di base, continuerà a cadere in altri peccati, anche se vorrebbe superarli.

Quindi, quando vi dico che il pensiero che non riusciamo a superare un peccato è un falso pensiero, tenete in mente che ci sono situazioni in cui realmente non riusciamo a superare un peccato, ma questo è perché c'è un altro peccato di base che non stiamo confessando. Quindi, non siamo schiavi del peccato, ma se ignoriamo un peccato, probabilmente questo ci spingerà a peccare anche in qualche altro campo della vita, e non riusciremo ad abbandonare quel peccato finché non riconosceremo e confesseremo il peccato di base.

Applicazione

Allora, riassumiamo quello che abbiamo visto oggi: abbiamo visto che quando noi abbiamo il pensiero che le cose non possono più cambiare, quando guardiamo a qualche peccato in cui spesso cadiamo, pensando che siamo così, e per quanto vogliamo impegnarci, non possiamo superare quel peccato, stiamo credendo ad una menzogna, anziché credere a Dio. Quando crediamo che un rapporto non può migliorare, stiamo credendo ad una menzogna, stiamo guardando alle circostanze, anziché guardare a Dio. Non stiamo camminando per fede.

In questi casi, abbiamo bisogno di riconoscere che non stiamo camminando per fede. Per avere la fede, abbiamo bisogno di riempire la nostra mente con le verità su chi è Dio. Abbiamo bisogno di ricordare della sua potenza, e delle sue promesse, e della sua fedeltà, e del suo amore. Solo così possiamo riprendere la via di camminare per fede. Ricordati che la vita cristiana è una vita di fede.

Se hai dei peccati, forse abitudini, o aspetti del tuo carattere, che non stai confessando, hai bisogno di riconoscerli e confessarli. Così puoi superare quei peccati che a te sembrano impossibili da superare.

Ricordati che siamo stati liberati dal peccato. Non siamo più schiavi del peccato. Abbiamo la potenza di Dio all'opera in noi. In Cristo, possiamo avere vittoria sui nostri peccati.

Preghiamo che Dio ci dia di riconoscere le menzogne che stiamo credendo e di abbandonarle davanti a Lui. Aiutiamoci gli uni gli altri a riconoscere i falsi pensieri. Aiutiamoci gli uni gli altri a riconoscere la potenza di Dio all'opera in noi.

Le cose possono cambiare. Siamo nuove creature. Camminiamo in novità di vita, in attesa di Gesù Cristo.