Aiuto Biblico

Eravamo ingiusti, ma non più

1 Corinzi 6:9-11

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 1 agosto 2018, – cmd es –

Audio:

Spesso, siamo presi con i problemi, perdiamo di vista che tutto qua finirà. Non pensiamo spesso al fatto che TUTTO qua passerà, e ci sarà il giudizio.

Ricordate la realtà di Ebrei 9:27.

“E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio,” (Ebrei 9:27 LND)

Questa è la realtà. Tutto passerà, il giudizio è il fatto più importante della vita. Ed è giusto ed importante per noi di pensare all’eternità.

Nonostante che tante persone dicono che Dio è buono e salverà tutti, o quasi tutti, la realtà è molto diverso. Ascoltate le parole di Gesù Cristo in Marco 7.

“13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Matteo 7:13-14 LND)

La realtà è che TANTE persone non saranno salvate, ma si troveranno scacciate dalla presenza di Dio per tutta l’eternità. Infatti, in Matteo 7:21-23, Gesù, parlando del giorno di giudizio, dichiara:

“21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?" 23 E allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".” (Matteo 7:21-23 LND)

Quel giudizio sarà terribile per la grande maggioranza delle persone.

Trovate 1Corinzi 6 con me. Questo brano ci parla del fatto che tante persone non saranno salvate. È un messaggio duro, ma tanto, tanto importante. Seguite mentre leggo 1Corinzi 6:19-11.

“9 Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio.” (1Corinzi 6:9-11 LND)

Fermiamoci a considerare la verità di questo brano. Gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio.

Cosa vuol dire questo?

Vuol dire che al giudizio finale, non andranno in cielo con Dio. Piuttosto, saranno schiacciate dalla presenza di Dio, nel lago di fuoco, per essere tormentati nei secoli dei secoli.

Non ereditare il regno di Dio vuol dire non avere la presenza di Dio nella propria vita qua sulla terra, e poi, non avere i meravigliosi benefici di cui leggiamo in brani come Apocalisse 21e 22. Leggo qualche brano. Leggo Apocalisse 21:1-7.

“1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non c’era più. 2 E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 E udii una gran voce dal cielo, che diceva: "Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. 4 E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate". 5 Allora colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio tutte le cose nuove". Poi mi disse: "Scrivi, perché queste parole sono veraci e fedeli". 6 E mi disse ancora: "E’ fatto! Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine; a chi ha sete io darò in dono della fonte dell’acqua della vita. 7 Chi vince erediterà tutte le cose, e io sarò per lui Dio ed egli sarà per me figlio.” (Apocalisse 21:1-7 LND)

Sarà un’eternità incredibilmente meravigliosa. Leggo anche dell’eternità con Dio in Apocalisse 22:1-5.

“1 Poi mi mostrò il fiume puro dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. 2 E in mezzo alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume si trovava l’albero della vita, che fa dodici frutti e che porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni. 3 E qui non ci sarà alcuna maledizione; in essa sarà il trono di Dio e dell’Agnello e i suoi servi lo serviranno; 4 essi vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla loro fronte. 5 E qui non ci sarà più notte alcuna e non avranno bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà, ed essi regneranno nei secoli dei secoli.” (Apocalisse 22:1-5 LND)

Non esistono parole umane grande abbastanza per descrivere l’eternità con Dio. La nostra mente non riesce a comprendere quanto sarà meraviglioso. Questa è il senso di ereditare il regno di Dio.

Allora, tornando al nostro brano, leggiamo che gli ingiusti NON erediteranno il regno di Dio. Non ci entreranno. Piuttosto, gli ingiusti saranno puniti con tormento eterno, nel lago di fuoco, come leggiamo in Apocalisse 20:11-15. Notate che qua, vediamo il giudizio finale. Se uno non è scritto nel libro della vita, viene gettato nel lago di fuoco, che è un posto di tormento eterno. Leggo.

“11 Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro. 12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri secondo le loro opere. 13 E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14 Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. 15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.” (Apocalisse 20:11-15 LND)

Sarà più terribile di quanto possiamo concepire.

Durante questa vita, chi è un ingiusto avrà l’ira di Dio su di lui, come leggiamo in Giovanni 3:36.

“Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui".” (Giovanni 3:36 LND)

Se uno non è scritto nel libro della vita, rimane sotto l’ira di Dio. Può essere molto religioso, può appartenere ad una buona chiesa, ma non appartiene a Dio.

Chi non erediterà il regno di Dio?

Secondo il brano in 1Corinzi 6, chi è che non erediterà il regno di Dio? ---- (( gli ingiusti))

Chi è un ingiusto? Di natura, siamo TUTTI ingiusti. Nessuno è giusto di per sé. Leggo dal capitolo 3 della lettera ai Romani e poi un passo in Marco.

“10 come sta scritto: "non c’è alcun giusto, neppure uno. 11 non c’è alcuno che abbia intendimento, non c’è alcuno che ricerchi Dio. 12 Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno.” (Romani 3:10-12 LND)
“19 or noi sappiamo che tutto quello che la legge dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinché ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio, 20 perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato.” (Romani 3:19-20 LND)
“E Gesù gli disse: "perché mi chiami buono? nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.” (Marco 10:18 LND)

Di natura, siamo tutti nati e cresciuti come gli ingiusti. Eppure, per il nostro orgoglio, non vogliamo vederci come ingiusti. Tante persone si credono giusti. Notate le parole di Gesù in Marco 2:17.

“E Gesù, udito ciò, disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento".” (Marco 2:17 LND)

Non esistono giusti, ma tanti si considerano giusti. Gesù non è venuto per salvare chi si considera giusto. È venuto solamente per chi si riconosce peccatore.

Allora, nel nostro brano in 1Corinzi 6, notate che Paolo non parla di peccati, parla di peccatori. Non dice “chi ha commesso fornicazione” dice “fornicatori”. Non dice “chi ha rubato”, dice “ladri”. Non dice: “chi ha desiderato le cose”, dice “avari”. In altri brani, non leggiamo “chi ha detto bugie”, piuttosto, leggiamo “bugiardi”.

Gli ingiusti sono quello che siamo noi, di natura. Pecchiamo perché siamo peccatori.

Nel nostro orgoglio, non ci piace sentire che siamo peccatori, che siamo bugiardi, che siamo ladri, che siamo avari, ecc. Sembra meno terribile dire che abbiamo detto una bugia, che abbiamo rubato, che abbiamo desiderato ricchezza.

Però, Dio non parla principalmente dell'atto, ma del cuore, descrivendo la persona in base a quello che è il suo cuore, il quale provoca i nostri atti peccaminosi.

Di natura, siamo peccatori, e quindi, siamo ingiusti. Se rimaniamo quello, non erediteremo il regno di Dio.

In altre parole, non è una questione di peccare meno. L’uomo naturale può peccare meno. Ma non può smettere di essere un peccatore, non può trasformarsi dall’essere un ingiusto per diventare un giusto.

Ricordate che Dio guarda al cuore. Uno può essere un fornicatore senza mai commettere l’atto della fornicazione, perché è il suo cuore che desidera. Uno può essere un avaro, senza grande evidenze. Un può essere un idolatro, però in modo che gli altri non lo vedono. Dio guarda al cuore.

Chi rimane quello che siamo di natura è un ingiusto. E gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio.

Questo elenco di categorie di peccatori non è un elenco completo, è solo un esempio. Vi leggo un altro elenco di peccatori che non vanno in cielo. Leggo Apocalisse 21:8.

“Ma per i codardi, gl’increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda".” (Apocalisse 21:8 LND)

È importante capire che questi elenchi sono rappresentativi. Ci sono altri categorie di peccatori. Il punto è che chi è un ingiusto, in qualunque modo, non erediterà il regno di Dio. Non sarà salvato. Sarà schiacciato dalla presenza di Dio al giorno di giudizio.

Questo perché il salario del peccato è la morte, la separazione eterna da Dio, il tormento Eterno.

Quello che Dio ha fatto in noi

Siamo tutti peccatori di natura, siamo tutti ingiusti.

Però, Dio salva peccatori. Non salva tutti i peccatori, anzi, Gesù dichiara che pochi saranno salvati. Ma Dio salva chiunque riconosce di cuore di essere un peccatore perduto, e va da Gesù Cristo per la salvezza.

Nel nostro brano in 1Corinzi 6, notate che Paolo dichiara che alcuni dei credenti là erano stati proprio quei tipi di peccatori. Però, Dio aveva lavato loro, erano stati perdonati, purificati, e santificati. Non erano più i peccatori di prima. Non erano più ingiusti. Leggo 1Corinzi 6:11.

“11 Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio.” (1Corinzi 6:11 LND)

Quando uno si umilia di cuore, e si riconosce come peccatore, arriva a capire la realtà del peccato, dove esso porta e come crea una barriera che ci separa da Dio che è impossibile superare, allora, le parole del v.11 diventano parole meravigliose e preziose!

Che parole meravigliose: ora tali eravate già alcuni di voi!

Tali eravate! Quando consideriamo queste parole, consideriamo che sta loro dicendo: eravate ingiusti, eravate peccatori, eravate senza possibilità di entrare nel regno di Dio! Quando poi si considera quanto sia terribile quella descrizione, che gioia sentir dire "eravate"! Eravate, ma non siete più! Quella condizione così terribile non vi tocca più!

Questo è un fatto che sappiamo bene, ma è importante che ci fermiamo a considerare l'immensità di questa dichiarazione, e ciò che veramente vuol dire!

Che giova all'uomo se guadagna il mondo intero e perde la sua anima! Poter dire che eravamo ingiusti ma non lo siamo più vuol dire che siamo passati dalla morte alla vita, dal tormento Eterno alla gioia eterna! Significa che siamo passati dall'essere sotto l'ira di Dio in questa vita, all'essere amati e curati da Dio in questa vita, con la certezza poi, di passare l'eternità con lui.

Che preziosa verità! La domanda è: com'è avvenuto questo? In che modo siamo passati dall'essere sotto l'ira di Dio all'essere amati da Dio?

Paolo ci dà la risposta nel resto del versetto, e notate come i verbi siano tutti passivi, cioè, sono verbi che descrivono quello che Dio ha fatto, non quello che noi abbiamo fatto. Lo scopo per cui noi non siamo più quello che eravamo non è dovuto a qualcosa che noi abbiamo fatto, ma è dovuto a quello che Dio ha fatto per noi.

Siamo stati lavati:

Quando eravamo nel peccato, eravamo coperti da uno sporco che veniva da dentro, uno sporco così attaccato che era impossibile per noi toglierlo. Ci contaminava, ed eravamo schiavi di quello sporco. Ci macchiava, e ci teneva lontani dalla presenza di Dio, perché Egli è santo e puro, e non può tollerare lo sporco del peccato alla sua presenza.

Vi leggo dal Salmo 51, in cui Davide parla di questo lavaggio.

“4 Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. 5 Ecco, io sono stato formato nell’iniquità e mia madre mi ha concepito nel peccato. 6 Ma a te piace la verità che risiede nell’intimo, e m’insegni la sapienza nel segreto del cuore. 7Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità.” (Salmo 51:4-9 LND)

Davide capiva quanto danno gli faceva lo sporco del suo peccato, e chiese a Dio in preghiera di purificarlo, di lavarlo. Questo è quello che serve a ogni peccatore, e nel nostro brano Paolo sta dichiarando che Dio ha fatto questo per noi che siamo stati salvati!

Il significato di lavare è quello di togliere lo sporco. In che modo lo sporco del nostro peccato è stato tolto? Cioè, esso era totalmente attaccato a noi, faceva parte di noi. Non era qualcosa di esterno, era chi eravamo. Come poteva essere tolto?

Il nostro peccato, il nostro sporco, è stato tolto in quanto è stato preso da noi e caricato su Gesù Cristo. Questo è la base della nostra salvezza, che Gesù Cristo è morto al nostro posto!

“noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.” (Isaia 53:6 LND)
“18 ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione, 19 poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.” (2Corinzi 5:18-21 LND)

Prego che possiamo capire che il modo in cui siamo stati lavati è perché Gesù Cristo ha preso il nostro peccato su di sé! Noi siamo stati lavati perché Gesù Cristo si è sporcato con il nostro peccato, per subire la condanna che era destinata a noi. Questo sacrificio è incredibile, come leggiamo in Romani 5.

“1 Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. 3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello spirito santo che ci è stato dato. 6 Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. 7 Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene. 8 ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. 10 Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo figlio, molto più ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.” (Romani 5:1-10 LND)

Che immenso amore, che Gesù Cristo è morto per noi empi, noi peccatori. Il giusto è morto per le ingiusti. Perciò, quando pensiamo al fatto che siamo stati lavati, non dobbiamo mai dimenticare l'immenso prezzo che Dio ha pagato in Gesù Cristo per poterci lavare!

siete stati santificati e giustificati

Il brano 1Corinzi 6:11 continua, e dichiara che siamo stati santificati e giustificati. Leggo ancora il versetto 11.

“11 Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio.” (1Corinzi 6:11 LND)

Siamo stati santificati e giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo, e mediante lo Spirito del nostro Dio!

Essere santificati riguarda la condizione del cuore. Essendo lavati, siamo santificati, messi da parte per Dio, il suo popolo speciale.

Essere giustificati descrive una situazione giuridica. Parla della nostra situazione davanti al tribunale di Dio. Quando siamo coperti con il nostro peccato, siamo colpevoli, siamo condannati, siamo ingiusti, la stessa parola che Paolo usava all'inizio di questi versetti. Quando invece Gesù Cristo prende il nostro peccato su di sé, e paga la nostra condanna con il suo sacrificio sulla croce, allora, la giustizia di Gesù Cristo viene applicata a noi, e Dio ci giustifica con la giustizia di Gesù Cristo.

Infatti, quando il brano dichiara che siamo stati giustificati nel nome del Signore Gesù, vuol dire per merito suo, vuol dire che la nostra giustizia è fondata totalmente su Gesù Cristo.

Quando poi il brano dichiara che siamo stati giustificati mediante lo Spirito del nostro Dio, vuol dire che è stato lo Spirito Santo ad applicare la giustizia di Gesù Cristo a noi. Infatti, quando Dio salva una persona, battezza quella persona nella morte e nella risurrezione di Gesù Cristo. In questo modo, il peccato della persona viene applicato a Gesù, e la giustizia di Gesù Cristo viene applicata alla persona. Perciò, la giustificazione avviene mediante lo spirito del nostro Dio, perché è Lui che compie quest'opera in noi.

Quindi, la nostra salvezza è di Dio Padre, è stata comprata con il sacrificio di Gesù Cristo, e viene applicata a noi dallo Spirito Santo!

Che verità meravigliosa.

APPLICAZIONE

Cosa cambia:

Se NON hai riconosciuto di essere un peccatore davanti a Dio, se tu sei ancora nel tuo peccato, allora, tu sei ancora un ingiusto, e davanti a te c’è il tormento eterno. Hai bisogno del perdono, hai bisogno di essere lavato, giustificato e santificato.

Senza questo perdono, tu non erediterai il regno di Dio. Tu puoi essere religioso, tu puoi appartenere alla chiesa, ma tu non entrerai nella presenza di Dio. Solo se ti riconosci essere un ingiusto, un peccatore, e ricevi il perdono in Gesù Cristo.

Quindi, se non hai Gesù Cristo, ti esorto, con tutto il mio cuore, a correre a Cristo.

Se invece tu hai veramente e sicuramente ricevuto il perdono in Gesù Cristo, e il frutto in te è chiaro, allora, come dovresti rispondere a questa realtà? Come dovresti vivere, essendo stato perdonato, lavato, santificato e giustificato? Chiudo questo insegnamento con due cose che dovrebbero far parte di ogni vero credente.

1) dovremmo abbondare in ringraziamento.

Dovremmo abbondare in ringraziamento, che sarà molto facile se noi pensiamo spesso e a fondo all'immensità del perdono e della salvezza che noi abbiamo in Gesù Cristo. Quanto è importante che ricordiamo che una vita ripiena di ringraziamento è una vita ripiena di gioia! Molto spesso, noi manchiamo di gioia proprio perché non stiamo ringraziando Dio per la nostra salvezza, e tutte le benedizioni che noi abbiamo in Gesù Cristo.

Leggo solo due versetti. La Bibbia è piena di brano che ci comandano di ringraziare. Prima, Efesini 5:20, che parla di come bisogno vivere.

“rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo;” (Efesini 5:20 LND)

Poi, Filippesi 4:6.

“Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.” (Filippesi 4:6 LND)

Un vero credente DEVE vivere con una vita piena di ringraziamento.

Tu, hai questo frutto nella tua vita?

2) camminare in santità

Poi, quando consideriamo quanto il nostro peccato ci faceva del male, e quanto era un’offesa terribile a Dio, e come ci ostacolava dallo stare con Dio per tutta l'eternità, non c'è altra scelta che vivere in santità.

Un risultato della salvezza è di camminare in santità. Ci sono tantissimi brani che ci esortano a vivere in santità. Vi leggo 1Giovanni 3:1-3.

“1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui, 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro.” (1Giovanni 3:1-3 LND)

Dobbiamo purificarci, come Cristo è puro. Dobbiamo santificarci, ogni giorno, in ogni campo della vita. Dobbiamo riconoscere e confessare i nostri peccati, così, Dio ci perdona e ci purifica.

Questo vuol dire anche combattere il nostro peccato con la forza di Dio che opera in noi.

Grazie a Dio per Gesù Cristo, per la salvezza in lui, grazie a Dio che siamo stati lavati, siamo stati giustificati nel nome di Gesù Cristo.

Se siamo salvati, non siamo più quello che eravamo, camminiamo in novità di vita, ringraziando Dio della vita che abbiamo in Cristo e per l'eternità che è nostra.

Se tu NON hai Gesù Cristo, se finora hai solo avuto un nome di essere cristiana, allora, ravvediti, finché sei tempo. Gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio. Quello che confessano i loro peccati e si aggrappano a Gesù Cristo per fede, passano dall’essere ingiusti, ed essere giusti, tutto per il merito di Cristo.

Grazie a Dio.