Aiuto Biblico

Vantarsi solo nella croce di Cristo

Galati 6:14

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 23 marzo 2016, – cmd dm –
Descrizione: L’unico vanto per un vero credente dovrebbe essere la croce di Cristo.
parole chiavi: croce di Cristo, sacrificio di Cristo, peccato, santità di Dio, crescita, santificazione

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Ogni persona, in qualunque epoca, e in qualunque parte del mondo, cerca la stessa cosa. Ogni persona cerca la gioia. Mentre il cibo può soddisfare il corpo, la gioia soddisfa l’anima. Gesù ci insegna come vivere per avere la sua gioia, e per avere una gioia completa. Dopo aver spiegato come dimorare in Lui, per avere una vita che produce molto frutto, Gesù dichiara, in Giovanni 15:11.

“Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:11 LND)

La vera gioia arriva da Dio solo, quando dimoriamo in Cristo Gesù. Non c’è alcun altra fonte di vera gioia.

Come possiamo avere la vera gioia? Come possiamo avere una vita che vale? Come possiamo vivere in modo che porta gloria a Dio? Come possiamo essere strumenti nelle mani di Dio per glorificare il nome di Dio, che è il modo di portare frutto di cui Cristo parla, che porta ad avere piena gioia? Come possiamo diventare sempre più maturi nella fede?

La risposta a tutte queste domande è: diventare sempre più conformati all'immagine di Gesù Cristo. Lo scopo della vita cristiana è di assomigliare a Gesù Cristo sempre di più. La benedizione più grande possibile è di assomigliare di più a Gesù Cristo.

Una vita facile con pochi problemi e tante benedizioni terrene non è la vita più benedetta. Una vita in cui possiamo compiere molto, essere molto riconosciuti dagli uomini, non è una vita grandemente benedetta.

Piuttosto, una vita grandemente benedetta è una vita in cui ogni giorno assomigliamo sempre di più a Gesù Cristo. Quindi, è una vita in cui ogni giorno riconosciamo e abbandoniamo sempre di più il nostro peccato, e rispecchiamo sempre di più la santità di Cristo. Questa è la vita di vera benedizione, questa è una vita che porta veramente gloria a Dio, e questa è la vita che porta vera e profonda gioia nel cuore.

Per assomigliare sempre di più a Gesù Cristo, è fondamentale che il nostro unico vanto sia in Cristo stesso, e nella sua croce. Finché prendiamo gloria in noi stessi, non possiamo crescere nell'essere conformati a Cristo, e non possiamo glorificare Dio con la nostra vita.

Lasciare orgoglio nel nostro cuore ci ostacola dall'assomigliare di più a Cristo.

Quindi, l’unica vita che vale è una vita in cui non ci vantiamo mai di nulla se non solo di Cristo e della sua morte sulla croce. E per fare questo, dobbiamo rifiutare categoricamente di accettare gloria dagli altri. Cioè, quando gli uomini ci danno apprezzamenti o complimenti, dobbiamo evitare di accettare per noi stessi la gloria che va a Dio solo. Dobbiamo sempre far notare che quello che siamo, lo siamo per la grazia di Dio, e che tutta la gloria va a Lui.

Per vivere così, dobbiamo combattere contro la carne, perché la nostra carne ama ricevere gloria. Però, ricordate che solo se camminiamo in umiltà possiamo portare frutto e ricevere la gioia che Dio offre.

Quando pensiamo alla gloria di Cristo, è incredibile che più di ogni altra cosa quello che dimostra la gloria di Gesù Cristo è la croce. Oggi, vorrei considerare un versetto che troviamo in Galati 6, in cui l'apostolo Paolo parla della croce di Cristo come l'unica cosa di cui dobbiamo vantarci. Seguite mentre leggo Galati 6:14. Per avere il contesto, voglio leggere dal versetto 12. Paolo sta parlando di quelle persone che facevano opere religiose per essere notate dagli altri. Queste persone cercavano di avere un vanto in loro stessi. Volevano essere visti come bravi. Volevano essere visti bene dagli altri, effettivamente, volevano gloria dagli altri. Paolo rende chiaro che questo modo di vivere è sbagliato, e che lui, come vero credente, non cercava minimamente gloria per se stesso. Le parole di Paolo sono una forte esortazione a noi per come dobbiamo vivere. Leggo Galati 6:12-14.

“12 Tutti quelli che vogliono far bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere unicamente per non essere perseguitati per la croce di Cristo. 13 Infatti, neppure quelli stessi che sono circoncisi osservano la legge, ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare nella vostra carne. 14 Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all’infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.” (Galati 6:12-14 LND)

Leggo di nuovo il versetto 14. Questa è la preghiera di Paolo, e prego che sarà anche la nostra preghiera.

“Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all’infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.” (Galati 6:14 LND)

Paolo dichiara che rifiuta categoricamente di mai vantarsi, se non solamente della croce del Signore nostro Gesù Cristo! Rifiuta di vantarsi di qualsiasi sua capacità o impegno o qualità. Si vanta solamente della croce. Si gloriava della croce.

Perché Vantarci della Croce

Ma che cos'è la croce? Perché possiamo gloriarci della croce di Gesù Cristo? Consideriamo la croce, che pur essendo da una parte uno strumento di morte, dall'altra parte, glorifica Dio più di qualsiasi altra cosa.

Questo è perché nella croce, vediamo quanto il peccato è veramente peccato. E nella croce, vediamo la santità di Dio che brilla più che in qualunque altro posto.

Infatti, la croce è proprio una luce brillante che illumina sia il peccato che la santità di Dio. Se non ci fosse la croce, non potremmo mai comprendere la gravità del peccato. Solamente vedendo il prezzo altissimo della redenzione possiamo comprendere meglio la gravità del peccato.

Quando i nostri cuori sono molto focalizzati sulla croce di Cristo, quando vediamo sempre più dell’immensità di quel sacrificio, questo ci spingerà ad abbandonare il nostro peccato per essere sempre più conformati alla santità di Cristo. E quello ci porta ad essere riempiti della vera gioia.

Far Morire il Nostro Peccato

Focalizzare sulla croce di Cristo e la sua morte per pagare il peccato, diventa un'immensa motivazione e stimolo per noi di mettere a morte il nostro peccato.

Questo era il desiderio dell'apostolo Paolo, che dichiara, in Filippesi 3:8-10.

“8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, e la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte,” (Filippesi 3:8-10 LND)

Paolo desiderava essere crocifisso con Cristo, voleva la comunione delle sue sofferenze, perché Paolo voleva essere pienamente santo.

Se tu vuoi, veramente vuoi, essere pienamente santo, allora, vuoi l’unica cosa che può portarci la gioia di Cristo.

Per essere veramente santi, è fondamentale che non desideriamo solamente vittoria su un certo peccato, ignorando altri peccati.

Il cuore giusto è un cuore che vuole vittoria su tutti i suoi peccati, sul peccato in qualsiasi forma. È uno che vuole vittoria sia sul peccato in forma di azioni o parole, ma anche sul peccato che dimora nel cuore. Paolo è uno che desidera vittoria totale sul peccato nei pensieri, peccato nelle parole, peccato nelle reazioni, sul peccato di voler essere conformato al mondo, e sul peccato di volere la gloria dagli uomini, e su tutti i peccati della carne.

Voler la comunione con le sofferenze di Cristo vuol dire avere comunione con le sofferenze di Cristo per essere reso conforme alla morte di Cristo in modo da avere sempre più della vittoria totale sul peccato. Avere questo cuore vuol dire essere gravemente rattristato per ogni peccato.

Avere questo cuore vuol dire desiderare di essere liberato non solo dal peccato che gli uomini possono vedere, ma anche dal peccato nascosto nel cuore che solamente Dio vede.

Questo è il significato di veramente avere comunione con Cristo e le sue sofferenze. Le sofferenze di Gesù sulla croce erano sì per ottenerci il perdono dal peccato, ma anche per darci vittoria sul peccato.

Tu, che ti chiami credente, tu hai comunione con Cristo nelle sue sofferenze? Tu stai facendo morire la radice del peccato dentro di te? Oppure, stai solamente confessando azioni peccaminose, che sono solo i frutti della radice nel tuo cuore? Stai confessando solo i frutti, o anche le radici?

Se hai un albero che non desideri, e lasci che la radice cresca sempre più in profondità e diventi più larga, certamente quell'albero crescerà moltissimo. Se tu tagli dei rami, ma lasci la radice, la crescita continuerà. L'unico modo di veramente fermare la crescita è di scoprire la radice e attaccarla, tagliandola.

Pensate a questo per quanto riguarda i nostri peccati. Se noi confessiamo di cuore i nostri peccati esterni, cioè le nostre azioni sbagliate, le nostre parole sbagliate, però, non riconosciamo e non confessiamo i peccati di cuore, le radici che hanno provocato quelle azioni e quelle parole, continueremo a trovare quei peccati nella nostra vita.

Dobbiamo riconoscere le radici del peccato nel nostro cuore, e non solo confessare le azioni sbagliate e le parole sbagliate, ma dobbiamo anche confessare e sradicare i peccati nei nostri cuori.

Considerate questo con me. Diciamo che tu pecchi, magari tu scatti e parli in modo brusco con qualcuno. Riconosci che questo è un peccato, e confessi quel peccato a Dio e anche alla persona con cui stavi parlando. Certamente, è giusto fare questo. È fondamentale confessare il peccato.

Però, nel confessare il fatto di aver parlato con ira, o parlato in modo brusco, non hai riconosciuto né confessato il tuo peccato di cuore. Hai bisogno di considerare il tuo cuore. Perché sei scattato? Cosa hai nel cuore che ti ha stimolato a reagire così? Quell'azione aveva una radice nel cuore, una radice di peccato. Serve riconoscere quella radice, per poterla confessare.

L'altra settimana, ho peccato, parlando bruscamente. Certamente, ho riconosciuto che quello era peccato. Però, quando ho esaminato il mio cuore, ho riconosciuto che il motivo per cui ero scattato era perché non stavo vedendo Gesù Cristo come il mio tesoro. Non avevo gli occhi su Cristo. Io cercavo la mia contentezza nelle mie circostanze, e non in Gesù Cristo. Quello era un gravissimo peccato, un peccato di idolatria. Era anche il peccato di non essere mansueto. Non stavo accettando quello che la provvidenza di Dio mi stava dando. Quello era anche il peccato di orgoglio. Avendo tutto quel peccato nel mio cuore, per forza ho peccato in un modo visibile, in quel caso parlando in modo brusco.

Perciò, non bastava per me di chiedere solo perdono per essere scattato, ma dovevo chiedere perdono per il peccato nel mio cuore, ovvero, per la mia idolatria, e per il mio orgoglio, e per la mancanza di mansuetudine. Poi, dovevo scegliere di cercare la mia contentezza in Cristo, e non nelle circostanze.

Quindi, quando consideriamo il nostro peccato, non basta considerare solamente le azioni e le parole che vediamo, ma dobbiamo anche considerare i peccati di cuore, che sono la causa dei peccati visibili.

Per aiutarci a capire la gravità del peccato, dobbiamo tornare volta dopo volta alla croce. Dobbiamo considerare quanto Gesù Cristo doveva soffrire, soprattutto l’ira di Dio, per poter pagare la condanna dei nostri peccati.

Infatti, pensate con me. Se l'unico modo possibile per poter perdonare i nostri peccati era la morte dell'Unigenito figlio di Dio, quanto terribili sono i nostri peccati? È molto difficile per noi comprendere la gravità del peccato da soli, e perciò, pensare molto alla croce è fondamentale per aiutarci a capire quanto i nostri peccati sono terribili. Questo ci porta a odiare il peccato e a vedere il valore di Cristo, per desiderare di più la santità. Questa è la via della vera gioia.

La Santità di Dio

Perché il peccato è così grave? Cioè, cos'è che rende il peccato così grave? Perché è così terribile, quello che spesso al nostro metro non sembra così male?

Ciò che rende il peccato così terribile è perché va contro la santità di Dio. La santità di Dio rende tutto quello che non è santo abominevole. La santità di Dio tiene Dio assolutamente lontano da ogni forma di peccato, e perciò, tiene ogni uomo con qualsiasi peccato nella sua vita lontano da Dio. La santità di Dio è così pura che Dio non può assolutamente permettere nella sua presenza un uomo macchiato dal minimo peccato.

Quanto è santo Dio? Come possiamo capire la grandezza della santità di Dio? È proprio la croce, e la terribile sofferenza di Gesù Cristo, il peggio essendo l'ira di Dio che cadeva su di lui, è proprio quella sofferenza terribile che ci fa capire quanto è immensa e infinita la santità di Dio!

Ed è proprio quando vediamo la santità di Dio, che siamo stimolati a crescere nella nostra santità per poter avere comunione con Dio, il nostro grande e meraviglioso e glorioso Dio, il Santo Dio.

Cioè, se non stiamo guardando alla santità di Dio, non saremo stimolati a crescere nella santità, e perciò, non potremo mai avvicinarci a Dio, e avere la gioia della salvezza.

Quindi, impegniamoci a vedere sempre più della santità di Dio.

Perciò, quando noi guardiamo ogni giorno alla croce di Gesù Cristo, e riconosciamo la grandezza della sofferenza di Cristo, riconosciamo che il suo sacrificio compiuto una volta per sempre è potente da ottenerci il vero perdono quando riconosciamo e confessiamo i nostri peccati, questa è la via alla vita cristiana vittoriosa.

Guardiamo ogni giorno alla croce di Dio, al suo sacrificio per noi. È nella croce che vediamo la gravità del nostro peccato. È nella croce che vediamo la grandezza della santità di Dio. Ed è nella croce che vediamo l’amore di Dio per noi.

E così, guardando alla croce di Cristo, viviamo rifiutando ogni gloria per noi stessi, e vantandoci solamente nella croce di Cristo. Facciamo nostra la preghiera di Paolo in Galati 6:14.

“Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all’infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.” (Galati 6:14 LND)

Amen.