Aiuto Biblico

Una vita di santità, parte 1: Evitare la Fornicazione

Efesini 5:3

Sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 1 febbraio 2015 ---- cmd dmp -----
Descrizione del sermone: Siamo santi in Cristo, quindi, bisogna evitare la fornicazione.
Parole chiave: santità, fornicazione, impurezza, avarizia, sesso, modestia, pudore.

Audio:

La salvezza è un dono così immenso che non riusciamo ad afferrare la sua immensità. È più grande di qualsiasi benedizione o benefico terreno. Siamo stati perdonati in Gesù Cristo. La nostra condanna è stata pagata. Anziché essere mandati nel lago di fuoco per essere tormentati giorno e notte nei secoli dei secoli, che era il destino che meritavamo, Dio ci sta preparando per passare l'eternità con Lui, in cielo, gioendo nella sua presenza.

Avendo ricevuto la salvezza, è giusto che viviamo in modo degno della nostra vocazione. Il libro di Efesini, che stiamo studiando, ci parla prima della nostra salvezza, compiuta da Dio, e poi, ci parla di come dobbiamo vivere ora che siamo salvati.

Nel nostro studio di Efesini siamo arrivati al capitolo 5 in cui abbiamo letto, nei primi due versetti, che siamo figli amati da Dio e perciò siamo chiamati ad imitare Dio, il che vuol dire, soprattutto, camminare in santità perché Dio è santo. Dobbiamo anche imitare Cristo, camminando nell'amore, perché Egli ci ha amato, dando Se stesso per noi.

Dal versetto 3 in avanti nel capitolo 5, ed anche nel capitolo 6 ci spiega in modo più specifico come possiamo imitare Dio e camminare nell'amore.

Oggi vogliamo iniziare a considerare il versetto 3, che ci comanda ad imitare Dio attraverso un cammino di santità, evitando la fornicazione, l'impurità e l'avarizia. Leggiamo Efesini 5:1-3 e poi in questo sermone, consideriamo come evitare la fornicazione.

“1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, 2 e camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. 3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi;” (Efesini 5:1-3 LND).

Come conviene ai santi

Il versetto 3 inizia dichiarando “come si conviene ai santi”. Agli occhi di Dio, ora che siamo in Cristo, noi siamo santi per mezzo di Cristo. Pertanto dobbiamo comportarci in modo santo perché, per grazia, siamo stati fatti santi in Cristo.

La parola santo vuol dire separato per Dio. Vuol dire essere separati da tutto quello che è peccato o impuro, quindi, tutto quello che va contro il carattere di Dio. Dio è la misura di cosa è santo, e Dio è assolutamente separato da ogni forma di peccato o ingiustizia. Quando Dio ci salva, ci salva dai nostri peccati, affinché camminiamo in santità, separati dal peccato.

Dio ci ha salvati dai nostri peccati e ci ha salvati per appartenere a Lui. Nel salvarci, ci ha resi legalmente giusti, e perciò, ci comanda a camminare in santità, come Egli è santo.

Il fatto stesso di poter camminare in santità, per poter avere comunione con Dio, è un'immensa benedizione. Non c'è nulla paragonabile all'avere comunione con Dio, e questa l'abbiamo per mezzo del perdono in Gesù Cristo. Quindi, è giusto che camminiamo in assoluta santità. Il nostro brano in Efesini 5:3 ci parla di un aspetto importante su come comportarci come santi, ed è di evitare totalmente la fornicazione, l'impurità e l'avarizia.

Ricordate sempre lo scopo per cui Dio ci ha eletti a salvezza, scopo che troviamo descritto in Efesini 1:3,4:

“3 Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, 4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore,” (Efesini 1:3-4 LND).

Dio ci ha eletti a salvezza affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui. La santità è fondamentale per ogni vero figlio di Dio.

Tornando al nostro brano, Efesini 5:3 dichiara che, come santi, non dovremmo avere alcuna forma di fornicazione, impurità o avarizia nella nostra vita.

Cioè, essendo stati salvati dal nostro peccato, giustificati, e dato un'eredità eterna con Dio, il Santo, dobbiamo togliere completamente dalla nostra vita questi peccati. Dobbiamo evitarli totalmente.

Ora, in questo sermone vogliamo considerare il primo peccato qui menzionato, vale a dire la fornicazione.

Non deve essere nemmeno nominata

Leggo ancora il v.3:

“Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi;” (Efesini 5:3 LND).

Questi peccati non devono essere nemmeno nominati nella vita di un credente. Non devono esistere in alcuna forma. In altre parole, dobbiamo evitare totalmente questi tipi di peccato. Non solo non dobbiamo praticarli, ma non devono fare parte nella nostra vita in alcuna forma. Non dovremmo guardarli, per esempio nei film, non dovremmo ascoltare musica che ne parla, non dovremmo leggere articoli o libri che ne parlano, non dovremmo guardare foto in cui i corpi vengono messi in evidenza. Dovremmo evitare questi peccati totalmente. A questo Dio ci chiama, avendoci salvati dal peccato.

Allora, oggi, iniziamo a considerare come evitare ogni forma di fornicazione nella nostra vita. Non dobbiamo commettere fornicazione, non dobbiamo parlarne, non dobbiamo guardare la fornicazione o associarci a questo peccato in alcun modo.

Vedremo più avanti che il non parlarne non esclude denunciare il peccato, come Paolo stesso fa proprio in questo verso. Tuttavia quello di denunciare, sarebbe l'unico scopo per il quale dovremmo parlare di questi peccati.

Per capire cosa vuol dire in pratica evitare la fornicazione, dobbiamo comprendere il senso della parola fornicazione. Perciò, consideriamo prima il significato della parola fornicazione e poi cosa vuol dire in pratica che questo peccato sia totalmente escluso dalla nostra vita e che non sia nemmeno nominato fra di noi.

Il sesso è un dono meraviglioso

Per capire la fornicazione, dobbiamo iniziare considerando la sessualità, e come è stata creata da Dio. Cioè, la fornicazione è l'uso sbagliato del dono del sesso. Perciò, per capire il motivo per cui la fornicazione è così grave, dobbiamo capire che la sessualità, come è stata creata da Dio, è pura e buona e perfetta.

Quando il lato sessuale delle persone viene usato come è stato creato da Dio, è qualcosa di santo, qualcosa di speciale, e qualcosa che ci aiuta a conoscere di più Gesù Cristo. Non è solo un istinto carnale che dà piacere. Il suo scopo è molto più grande di questo.

Dio ha creato l'uomo e la donna in modo che possano avere un'attrazione fisica e romantica l'uno verso l'altro. Dio ha creato il corpo della donna, e la mente dell'uomo, in modo che l'uomo trova estremamente attraente il corpo della donna, sia da vedere sia da toccare. La forma della donna è estremamente attraente per l'uomo. Tutto questo fa parte della creatività divina di Dio.

Il grande piacere che l'uomo trova nel guardare le forme della donna è perché Dio ha creato l'uomo e la donna cosi. Questo è simile al fatto che Dio ha creato l'uomo in modo che trova grande piacere in certi sapori, e nel vedere le bellezze della natura che Dio ha creato.

Però, lo scopo principale del sesso non è di ricevere piacere. Lo scopo principale del sesso è quello di unire il marito e la moglie con un legame assolutamente esclusivo e intimo. Questo legame serve per rendere il matrimonio diverso da ogni altro rapporto. Vi leggo Genesi 2:19-24.

“19 E l’Eterno DIO formò dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli e li condusse dall’uomo per vedere come li avrebbe chiamati; e in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ogni essere vivente, quello doveva essere il suo nome. 20 E l’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò alcun aiuto conveniente per lui. 21 Allora l’Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; e prese una delle sue costole, e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Poi l’Eterno DIO con la costola che aveva tolta all’uomo ne formò una donna e la condusse all’uomo. 23 E l’uomo disse: "Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo". 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne.” (Genesi 2:19-24 LND)

Dio ha creato l'uomo e la donna in modo che possano unirsi l'uno all'altro, e così, diventare una carne, e questo rappresenta un rapporto unico e che dura per tutta la vita. Nessun altro rapporto è così nel piano di Dio. Il matrimonio è unico, intimo e duraturo.

In Efesini 5, impariamo poi che il matrimonio è estremamente importante, perché rappresenta il rapporto fra Cristo e la Chiesa. Cioè, il matrimonio è un tipo, un simbolo, del rapporto più importante, il rapporto di noi che siamo salvati con Gesù Cristo. Leggo Efesini 5:22-33.

“22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, 23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. 24 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, 27 per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile. 28 Così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, 30 poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa. 31 "Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una sola carne". 32 Questo mistero è grande; or lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa. 33 Ma ciascuno di voi così ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito.” (Efesini 5:22-33 LND)

È importantissimo capire che il matrimonio è stato creato da Dio come un tipo, un simbolo del rapporto fra Gesù Cristo e la Chiesa. Quindi, il matrimonio non esiste solo per il valore del matrimonio in sé, per quanto è grande, ma è un importantissimo simbolo che aiuta l'uomo a comprendere il rapporto che Gesù Cristo ha con la Chiesa, lo Sposo con la Sposa.

Infatti, per quanto il matrimonio è importante, è solo temporaneo, dura solo qui sulla terra. Al contrario, il rapporto di Cristo con la chiesa dura per tutta l'eternità.

Il rapporto di Gesù con la Chiesa è un rapporto drasticamente diverso dal rapporto che Cristo ha con il resto dell'umanità. È un rapporto intimo, un rapporto unico, un rapporto durevole. È un rapporto di assoluta fedeltà, è un rapporto dove c'è una vera unione fra Cristo e la Chiesa. Infatti, oltre a chiamare Cristo lo sposo e la Chiesa la sposa, la Bibbia chiama Cristo il capo e la Chiesa il corpo. È estremamente chiaro che il rapporto fra capo e corpo è un' unione assoluta che dura per sempre.

Quando cominciamo a capire che il matrimonio rappresenta il rapporto fra Cristo e la Chiesa, allora possiamo capire che tutto quello che riguarda l'aspetto sessuale della vita deve essere totalmente limitato esclusivamente al matrimonio. Questo è il piano di Dio. Questo è un cammino di santità.

E perciò, il rapporto sessuale, in tutti i suoi aspetti, dal solo guardare una donna con desiderio, ad un bacio romantico, ai rapporti completi, deve essere assolutamente e totalmente esclusivo, riservato solamente e sempre solo fra il marito e la moglie.

Quindi, nel piano di Dio, un uomo non deve guardare la bellezza di alcuna donna, tranne la propria moglie, e una donna deve vestirsi in modo da evitare di essere guardata da alcun uomo tranne il marito. Giobbe, un uomo integro, dichiara a riguardo in Giobbe 31:1.

“"Io avevo stretto un patto con i miei occhi; come potevo quindi fissare lo sguardo su una vergine?” (Giobbe 31:1 LND)

Come questo brano ci insegna, un uomo santo, quello che ogni credente dovrebbe essere, non fissa lo sguardo su alcuna donna, tranne la propria moglie. Fissare lo sguardo significa apprezzare la bellezza del corpo o le forme di una donna. Un uomo non dovrebbe mai fare questo, tranne con la propria moglie.

Se consideriamo il peccato del re Davide quando peccò commettendo l'adulterio, vediamo che il suo peccato iniziò quando guardava Bath-Sceba, come leggiamo in 2Samuele 11:2.

“Una sera Davide si alzò dal suo letto e si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno; e la donna era bellissima.” (2Samuele 11:2 LND)

Cioè, dal momento in cui Davide guardava con piacere Bath-Sceba, aveva già peccato con lei nel suo cuore.

In Proverbi 6, leggiamo l'avvertimento di non guardare la bellezza della donna che si mette in mostra. Questa donna è una donna malvagia, quindi, è una donna che si veste in modo da attirare gli sguardi sul suo corpo. Leggo Proverbi 6:23-25.

“23 Poiché il comandamento è una lampada, l’insegnamento una luce, e le correzioni dell’ammaestramento sono la via della vita, 24 per proteggerti dalla donna malvagia, dalle lusinghe della lingua della straniera. 25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza e non lasciarti avvincere dalle sue palpebre.” (Proverbi 6:23-25 LND)

Notate che qui l'uomo riceve l'avvertimento di non desiderare nel suo cuore la bellezza della donna malvagia, quella donna che rende la sua bellezza fisica visibile ad altri, oltre che al marito.

Quindi, ricapitolando, Dio ha creato il corpo della donna in tale modo, e poi ha creato la mente dell'uomo in tale modo, che l'uomo trova il corpo della donna, non solo nuda, ma anche solo sotto i vestiti aderenti, estremamente attraente. In realtà, Dio vuole che l'uomo trovi attraente la forma del corpo della donna. Però il piano di Dio è che la donna si vesta in modo da evitare che gli uomini possano notare il suo corpo, tranne quando è in privato con suo marito! Se una donna non ha marito, allora non dovrebbe mostrare le forme del suo corpo ad alcun uomo.

Similmente, un uomo non deve guardare la bellezza di alcuna donna, se non quella della propria moglie. Con la moglie è giusto che un marito sia rapito con piacere, per tutti gli anni del matrimonio. Leggo Proverbi 5:18,19.

“18 Sia benedetta la tua fonte e rallegrati con la sposa della tua gioventù. 19 Cerva amabile e gazzella graziosa, le sue mammelle ti soddisfino in ogni tempo, e sii continuamente rapito nel suo amore.” (Proverbi 5:18-19 LND)

Quindi, Dio intende che ogni parte dell'aspetto sessuale della vita, dal solo guardare al fisico, sia assolutamente riservata per il matrimonio.

Dio ha creato l'uomo e la donna in modo che la loro sessualità sia un forte legame fra il marito e la moglie. L'aspetto sessuale del rapporto fra marito e moglie crea un legame profondo e assolutamente esclusivo. In altre parole, un uomo dovrebbe guardare esclusivamente il corpo di sua moglie, e nessuna donna se non è sposato. Una donna dovrebbe vestirsi in modo che il suo corpo non sia disponibile da poter osservare e godere per nessun uomo, tranne il marito se è sposata.

Nel piano perfetto di Dio, ogni volta che un uomo guarda una donna con desiderio, dovrebbe anche poter arrivare a portare quel desiderio a compimento con lei. Questo perché nel piano di Dio, un uomo non dovrebbe mai guardare alcuna donna, se non solo la propria moglie. E quindi, un uomo non sposato non dovrebbe mai guardare alcuna donna, e un uomo sposato dovrebbe guardare solamente la propria moglie.

Per quanto riguarda la donna, nel piano di Dio una donna dovrebbe vestirsi in modo che né il suo corpo in sé, né la forma del suo corpo siano evidenti ad alcun uomo, se non solamente a suo marito.

Esempi dalla Bibbia

Guardiamo alcuni brani della Bibbia che ci aiutano a capire meglio il piano di Dio in questo campo.

Prima di tutto, troviamo Isaia 47. In questo capitolo, Dio condanna Babilonia. Come fa spesso, descrive Babilonia come una donna. Questo brano ci aiuta a capire quello che Dio considera nudità, che è una cosa vergognosa. Leggo Isaia 47:1-3. Dio sta condannando Babilonia, che viene raffigurata come una giovane donna.

“1 "Scendi e siediti nella polvere, o vergine figlia di Babilonia. Siediti in terra, senza trono, o figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata tenera e delicata. 2 Metti mano alla macina e macina la farina; rimuovi il tuo velo, alza lo strascico, scopriti la gamba e attraversa i fiumi. 3 La tua nudità sarà scoperta e si vedrà pure la tua vergogna; farò vendetta e nessuno intercederà".” (Isaia 47:1-3 LND)

La cosa importante da notare qua è che Dio dice a questa donna di scoprire la gamba. Poi, nel versetto 3, dichiara che questo è un modo in cui la sua nudità sarà scoperta. La parola gamba qua potrebbe anche essere tradotta come “coscia”, la parte della gamba sopra il ginocchio.

E allora, secondo il metro di Dio, far vedere la gamba sopra il ginocchio è un modo di scoprire la nudità di una donna. Una donna non dovrebbe far vedere le sue gambe sopra le ginocchia.

Non ci sono eccezioni in cui sarebbe valido far vedere la gamba. Cioè, visto che non è da far vedere, non è da far vedere mai. Questo comprende anche quando una donna fa sport e quando va a nuotare.

Dobbiamo capire che se una parte del corpo è intima, non deve essere vista pubblicamente, non deve essere vista mai.

Passiamo ora ad un altro brano, 1Timoteo 2:8-10. Anche questo brano ci dà un'indicazione di qual'è il metro di Dio per quanto riguarda come una donna dovrebbe vestirsi, e sempre da questo brano, quello che un uomo dovrebbe non guardare. Leggo 1Timoteo 2:8-10.

“8 Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e dispute. 9 Similmente le donne si adornino con abiti decorosi, con verecondia e modestia, e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi 10 ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà.” (1Timeteo 2:8-10 LND)

Voglio notare attentamente alcune delle parole qua.

Prima di tutto, le parole “abiti decorosi” sono due parole greche che vogliono dire “ordine” e poi “un vestito che scende giù”, o un abito lungo che arriva fino ai piedi. La parola descrive un abito largo che ondeggiava, quindi, che NON era stretto o minimamente aderente. Questo abito copriva la donna dal collo fino alla parte bassa delle gambe. Quindi, era lungo, ed era sciolto, assolutamente non stretto da far vedere le forme della donna.

La parola verecondia usata qui letteralmente vuol dire “con gli occhi abbassati”. Descrive una donna che avrebbe un grande senso di vergogna se qualcuno la guarda, non solo a scopo sessuale, ma anche come centro dell'attenzione. La donna dovrebbe vestirsi e comportarsi in modo da evitare di essere notata. Dovrebbe avere grande vergogna di essere notata per il suo corpo o per l'apparenza fisica, e quindi, dovrebbe vestirsi e comportarsi in modo da non essere notata.

Questo va oltre il solo non mettere in mostra il corpo in modo sensuale e comprende anche il vestirsi in modo da non attirare l'attenzione su se stessa in alcun senso. Dio comanda alla donna di non cercare di attirare l'attenzione su di sé. I suoi vestiti dovrebbero essere ordinati, ma allo stesso tempo non vistosi, per non attirare l'attenzione, né al suo corpo, in alcun modo, né a lei.

Vivere così è drasticamente diverso da quello che è normale nel mondo di oggi. Il mondo insegna che la donna dovrebbe vestirsi proprio cercando attenzione su di sé, ovvero proprio per attirare l'attenzione degli altri. Questo è il contrario di quello che Dio comanda. Inoltre Dio comanda alla donna di non cercare la sua bellezza nelle cose esteriori come i vestiti, i gioielli e i capelli, ma, piuttosto, di comportarsi con verecondia, ovvero in modo da evitare di essere notata.

Il mondo insegna che il corpo della donna è bello, e che una donna dovrebbe essere fiera del suo corpo, e insegna che è giusto portare vestiti che enfatizzano il corpo. Questo è categoricamente il contrario di quello che Dio comanda. O dobbiamo seguire il mondo, o dobbiamo seguire Dio.

Leggo anche Tito 2:3-5 in cui Paolo spiega a Tito come istruire le donne anziane in modo che queste insegnino alle giovani donne a comportarsi in maniera gradita a Dio:

“3 Parimenti le donne anziane abbiano un comportamento conveniente a persone sante, non siano calunniatrici, non schiave di molto vino, ma maestre nel bene 4 per insegnare alle giovani ad amare i loro mariti, ad amare i loro figli, 5 a essere assennate, caste, dedite ai lavori di casa, buone, sottomesse ai propri mariti, affinché la parola di Dio non sia bestemmiata.” (Tito 2:3-5 LND).

Quello che voglio notare qua è che il piano di Dio per la donna è che sia casta, che vuol dire totalmente pura nel modo di vestirsi ed anche in quello di comportarsi.

Infatti la parola casta utilizzata in questi versi comprende il modo di vestirsi, ma anche il modo di comportarsi. Una donna casta e che si comporta con verecondia non parla a voce alta, non si pone al centro dell'attenzione, non si mette davanti agli altri per guidare il gruppo. Piuttosto è riservata, non cerca l'attenzione ed anzi non vuole essere il centro dell'attenzione.

Questa donna è quindi molto diversa dalla donna che normalmente vediamo nella nostra società, in cui tante donne e ragazze amano essere e trovarsi al centro dell'attenzione, o per la loro bellezza, o per il loro comportamento. La donna di Dio non è così, piuttosto preferisce un ruolo poco visibile.

Essere casta ha molto a che fare con la purezza per quanto riguarda il corpo della donna. Riguarda comportarsi e vestirsi in modo che il suo corpo non sia mai un oggetto di desiderio per gli uomini, tranne per il proprio marito. Questo è per onorare il matrimonio.

L'Apostolo Paolo usa questa stessa parola in 2Corinzi 11, parlando ai credenti di quella chiesa. Ve lo leggo.

“Io sono infatti geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a uno sposo, per presentarvi a Cristo come una casta vergine.” (2Corinizi 11:2 LND)

Dio richiede una purezza totale nella vita di ogni credente. Dobbiamo capire che facciamo parte della sposa di Cristo. E quindi, dobbiamo essere totalmente puri, e questo comprende il campo della sessualità.

Troviamo lo stesso pensiero nell'insegnamento di 1Pietro 3:1-5. Ve lo leggo e vi invito a notare il modo in cui la donna deve comportarsi e vestirsi:

“1 Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, 2 quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore. 3 Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d’oro o indossare belle vesti 4 ma l’essere nascosto nel cuore con un’incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio. 5 Così infatti si adornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, stando sottomesse ai loro mariti” (1Pietro 3:1-5 LND).

Notate anche qua che la donna è onorevole quando ha una casta condotta, ed è timorosa di Dio. Avere questo tipo di carattere comprende anche vestirsi in modo da non attirare l'attenzione, non cercando una bellezza esteriore, ma, piuttosto, la bellezza interiore, che poi risplenderà in modo da dare gloria a Dio. Tutto questo fa parte dell'avere una condotta casta.

Visti nel loro insieme questi brani sono dei veri e propri comandamenti nei confronti della donna che la esortano a vestirsi in modo modesto, ad essere casta nel suo comportamento e nel suo carattere e descrivono una purezza assoluta, una purezza che va oltre il solo non portare vestiti immodesti, ma arriva ad avere un cuore che non vuole attirare su di sé gli sguardi o farsi notare in alcun modo, né per la sua apparenza, né per il suo comportamento e carattere. Una donna veramente casta e vereconda si veste e si comporta in modo da non attirare attenzione su se stessa e non offre agli uomini la sua bellezza in alcun modo.

Questo vuol dire che una donna credente non sposata non vuole che il suo corpo sia l'oggetto dello sguardo di alcun uomo. Se è sposata, vuole che il suo corpo sia goduto solamente ed esclusivamente da suo marito, e mai da altri uomini. Quindi, una donna casta, che sia nubile, o che sia sposata, o che sia una vedova, sarà molto attena a come si veste, evitando qualsiasi tipo di vestiti che potrebbero mettere in evidenza il suo corpo. Questo non è solo in certi momenti, ma anche quando va al mare, o in altre occasioni.

E similmente, per quanto riguarda gli uomini, visto che solo il guardare con desiderio è già fornicazione, un uomo di Dio dovrebbe evitare di guardare le tante donne che mettono in mostra le forme dei loro corpi.

È importante tenere in mente che Dio ha creato il corpo della donna in modo che è attraente per l'uomo. È stato creato per suscitare desiderio. Solo che nel piano di Dio, nessuna donna dovrebbe mai vestirsi in modo che uomini, tranne il marito, notino il suo corpo.

Se una donna si veste in qualunque modo che attira l'attenzione sul suo corpo, sta commettendo fornicazione. Se un uomo guarda con desiderio o apprezzamento il corpo di qualsiasi donna, tranne quello della propria moglie se è sposato, sta commettendo fornicazione.

La Bibbia ci comanda di vivere in modo che la fornicazione non abbia nulla a che fare con noi.

In realtà, c'è molto più da dire su questo argomento. Ma per ora, vorrei terminare qua questo discorso, e ripassare le verità che abbiamo visto finora. Quanto è importante che comprendiamo questo comandamento, e comprendiamo come vivere così.

Riassunto

Prima di tutto, dobbiamo ricordare che per mezzo dell'opera di Gesù Cristo, che lo Spirito Santo ha applicato a noi, siamo santi. Siamo stati salvati dai nostri peccati, e messi da parte per Dio. Quindi, Dio ci comanda a vivere in totale santità, perché il nostro Padre celeste è santo.

Un aspetto importante di una vita di santità è evitare completamente i peccati della fornicazione, l'impurità e l'avarizia, peccati che riempiono il nostro mondo. Questi peccati non dovrebbero avere nulla a che fare con noi. Il nostro brano, Efesini 5:3, ci comanda a non avere nulla a che fare con la fornicazione, né con l'impurità, né con l'avarizia.

Oggi, abbiamo iniziato a considerare il significato di evitare completamente la fornicazione.

Abbiamo visto che la sessualità, che fa parte del modo in cui Dio ci ha creati, è stata creata esclusivamente per il rapporto fra marito e moglie. Dio ha creato la donna estremamente attraente per l'uomo, e nel contesto del matrimonio, questo aspetto del rapporto aiuta a fortificare il rapporto esclusivo fra il marito e la moglie. Inoltre, essendo il matrimonio un tipo del rapporto fra Cristo e la Chiesa, il lato sessuale del matrimonio aiuta i credenti a comprendere di più il rapporto assolutamente esclusivo che Cristo ha la con Chiesa.

Nel piano di Dio un uomo non dovrebbe godere il corpo di alcuna donna in alcun modo, né mentalmente, né visivamente, né fisicamente, se non esclusivamente quello di sua moglie. Se non è sposato, allora, dovrebbe evitare qualunque desiderio per il corpo di qualunque donna. Non dovrebbe apprezzare le forme di alcuna donna.

Similmente, una donna, creata da Dio con un corpo che attira l'uomo, dovrebbe vestirsi e comportarsi in modo da non attirare lo sguardo di alcun uomo, tranne quello di suo marito, se è sposata. Questo certamente riguarda moltissimo come si veste, perché i vestiti possono mettere il corpo molto in evidenza. Vestirsi così è assolutamente sbagliato e peccaminoso per una donna.

La cosa stupenda del comandamento di Dio è che quando viviamo secondo quello che Dio ci comanda, il matrimonio viene fortificato, e compendiamo molto di più quanto meraviglioso è il nostro rapporto con Gesù Cristo. Che immenso privilegio, avere l'amore esclusivo di Gesù Cristo per noi, la Sposa.

Avrei molto più da dire su questo discorso, Dio volendo nel prossimo sermone. Per ora, prego che possiamo comprendere l'immensità del privilegio di camminare in santità, e che è l'unica vita che ci porta a godere le benedizioni di Dio.

Preghiamo, lodando Dio per il suo piano perfetto, e impegniamoci a camminare in santità, in questo ed in ogni campo.