Aiuto Biblico

Esamina ogni cosa per piacere a Dio

Efesini 5:10

Sermone di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per domenica 19 aprile 2015, – cmd dmp –
Descrizione: Per avere la gioia, e una vita che dà gloria a Dio, dobbiamo esaminare ogni decisione, per fare solo quello che piace a Dio.
parole chiave: gioia, un cuore soddisfatto, come vivere la vita cristiana, le nostre decisioni.

Audio:

Immaginate un uomo giovane che per anni è ribelle contro il re che regna sulla nazione con bontà e giustizia. Più volte il re manda messaggi al giovane, chiedendogli di mettere giù le sue armi e arrendersi al re, ma egli continua a ribellarsi. Un giorno, il re manda i soldati e l'uomo viene catturato e condannato all'ergastolo. È condannato giustamente, e perciò non ha speranza di essere mai liberato. La prigione a cui è stato destinato è un posto terribile, riflette la gravità dei suoi reati.

Però, con un atto di immensa bontà, il re lo perdona per tutti i suoi reati, e così, è dichiarato non più colpevole.

Ancora più incredibile, il re lo adotta come un figlio amato. Gli dà l'incarico di cucinare i pasti. Il re provvede ad ogni suo bisogno, e lo circonda di amore. Questo uomo che era un nemico ed un ribelle, che aveva combattuto contro il re, viene accolto come un figlio amato, con il privilegio immenso di avere comunione con il re ogni giorno. Come figlio adottato amato, gli viene dato un incarico importante, quello di cucinare per il re.

Domanda: come dovrebbe vivere questo uomo? Come dovrebbe impegnarsi? Dovrebbe vivere per se stesso, dovrebbe fare quello che piace a lui, oppure, dovrebbe vivere per piacere al re, ora che è suo padre? Dovrebbe fare quello che piace a se stesso, oppure dovrebbe impegnarsi con gioia a fare tutto per piacere al re che lo ha salvato e che lo ama come un figlio?

Alla luce di tutto quello che il re ha fatto per lui, alla luce di quanto il re lo ama, chiaramente quell'uomo dovrebbe dedicarsi totalmente per piacere al re. Dovrebbe impegnarsi per piacere al re in ogni cosa, cercando di scoprire sempre di più le preferenze del re. Dovrebbe trovare grande gioia nel fatto che è grandemente amato dal re. Infatti, la gioia più grande non sarà quella di mangiare come vuole lui, ma piuttosto di godere l'amore del re, ora suo padre. Vivere per noi stessi ci promette soddisfazione, ma in realtà, ci allontana dall'unica fonte di vera gioia.

Oggi, vogliamo riprendere il nostro studio in Efesini. Avendo letto nei primi tre capitoli di come Dio ci ha salvato per grazia, tutto per merito di Gesù Cristo, avendo letto della nostra condizione terribile prima della salvezza, e della grazia immensa di Dio verso di noi, e del suo amore per noi, adesso dal capitolo 4 in avanti, stiamo leggendo come vivere, ora che siamo figli di Dio anziché figli d'ira.

Nel capitolo 4, abbiamo letto di non camminare più come i gentili camminano tuttora, ottenebrati nella mente. In altre parole, i gentili camminano nelle tenebre, non vedendo la luce di Cristo. Noi eravamo così, Dio ci ha salvato, ci ha portato nella luce. Quindi, dobbiamo camminare nella luce.

Nel capitolo 5, capitolo che stiamo studiando attualmente, Dio ci comanda ad imitarLo, il ché vuol dire avere una vita di santità, e di camminare nell'amore, come Cristo ci ha amato. Il resto del capitolo 5 ed anche il capitolo 6 descrivono vari aspetti di una vita di santità.

Nell'ultimo sermone, abbiamo considerato i versetti 8 e 9, che parlano del fatto che eravamo tenebre, ma che ora siamo luce nel Signore. Perciò, dobbiamo camminare come figli di luce, quello che siamo. Questo cammino è un cammino di bontà, di giustizia, e di verità. Bontà descrive il nostro cuore verso gli altri, giustizia come ci comportiamo con gli altri, e verità descrive una vita fondata completamente sulla verità, dai nostri pensieri, al nostro parlare, alla nostra dottrina.

Ora, con l'aiuto di Dio, vogliamo considerare il versetto 10, che ci comanda di vivere per piacere a Dio. Questo sarebbe il contrario di vivere per piacere alla nostra carne.

Esaminando ciò che è accettevole al Signore.

Leggiamo Efesini 5:8-10, e poi consideriamo il versetto 10, che descrive un altro aspetto fondamentale di come vivono i veri figli di luce. Leggo dal versetto 8 a 10.

“8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.” (Efesini 5:8-10 LND).

È fondamentale che ogni vero figlio di Dio esamini ogni decisione, piccola e grande, alla luce della Parola di Dio, per scegliere sempre quello che è accettevole al Signore. Bisogna capire quello che piace al Signore, e fare quello, in ogni decisione. Quello che è accettevole al Signore vuol dire quello che piace a Dio.

Un tempo eravamo tenebre, ora siamo luce:

Dico subito che vivere per dare piacere a Dio, anziché piacere alla nostre carne, è l'unica vita che ci porterà vera gioia, ma non è piacevole per la carne. Di natura, siamo peccatori, e vogliamo vivere per soddisfare la carne. Di natura, crediamo la menzogna della carne. Crediamo che il modo per stare bene è di fare quello che la carne vuole, anziché restare in stretta comunione con Dio. Questo era il peccato di Adamo ed Eva. Scelsero di soddisfare la carne. Il peccato inganna, promettendoci quello che non può dare. Promette di soddisfarci, quando in realtà, ci ostacola dall'unica cosa che può soddisfare il nostro cuore: uno stretto cammino con il nostro Creatore.

Questo comandamento ci insegna ad impegnarci a scoprire, in ogni campo della vita, quello che piace a Dio, e poi farlo.

Per capire il privilegio di vivere così, dobbiamo ricordare quello che eravamo. Eravamo schiavi del peccato, eravamo sotto condanna, eravamo figli d'ira. Eravamo senza Dio, e senza speranza. Davanti a noi c'era il tormento eterno, ed era impossibile per noi salvarci da quella condizione. Eravamo ciechi e morti nel nostro peccato. Eravamo tenebre.

Per grande amore, per misericordia, e per grazia immensa, Dio ha caricato i nostri peccati su Cristo Gesù, punendo in Lui la nostra colpa. Non solo ha tolto il nostro peccato, ma ci ha portato nel regno del suo amato Figlio. Ci ha fatto diventare luce nel Signore. Al posto della condanna, ci ha ricolmato di amore. Al posto di essere figli d'ira, siamo figli di Dio. Anziché essere senza speranza e senza le promesse, abbiamo una speranza viva, e le promesse certe in Cristo Gesù.

Siamo stati riscattati per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo.

Alla luce di tutto questo, Dio ci chiama, giustamente, a vivere in novità di vita. Ci chiama a vivere in santità. Avendoci salvati dai nostri peccati, ci comanda a non vivere più per la nostra carne. Avendoci salvati dalle tenebre, ci comanda a camminare come figli di luce.

Una parte centrale di vivere come figli di luce è di vivere per piacere a Dio, e non più alla nostra carne. Nessun altra vita ha senso, perché la gioia della salvezza è legata a vivere totalmente per la gloria di Dio!

Tito 2:14 ci ricorda che Cristo ci ha salvati per Se stesso. Leggo Tito 2:13,14.

“13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.” (Tito 2:13-14 LND)

Cristo ci ha salvati, dando se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere. Lo scopo per cui Dio ci ha salvato è quello di vivere per Lui. Ci ha riscattati per Sé, affinché fossimo un popolo suo speciale, suo popolo, dedicati totalmente a Lui.

Non apparteniamo più a noi stessi, siamo stati comprati a caro prezzo. Leggiamo di questo in 1Corinzi 6:19,20.

“Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.” (1Corinzi 6:20 LND)

Non apparteniamo più a noi stessi. Il nostro corpo, il nostro tempo, la nostra forza, la nostra vita stessa, non appartengono più a noi. Apparteniamo a Dio. E quindi, è giusto vivere totalmente per Lui, è giusto piacere a LUI in ogni cosa, ed è un grave peccato NON vivere totalmente per Lui.

E quindi, se pensiamo alla storia che ho raccontato all'inizio, siamo noi quel giovane ribelle, che aveva davanti a sé la condanna, dovuta ai suoi tanti peccati. Noi siamo stati perdonati, Dio ci fa adottati come figli suoi. Certamente è giusto per noi vivere cercando di piacere al nostro nuovo Padre. Ed è giusto per noi vivere dando piacere a Dio in ogni campo della vita. Questo è vivere come figli di luce. Questa è la vita che porta gloria a Dio, e gioia al nostro cuore. Siamo stati creati in Cristo per questo.

Quanto è importante ricordare che non apparteniamo a noi stessi, perché siamo stati comprati a caro prezzo! Dobbiamo glorificare Gesù Cristo con il nostro corpo, e con tutto quello che siamo e che facciamo. Questa è la vera vita in Cristo.

Esaminando

Consideriamo più in dettaglio Efesini 5:10. Lo leggo di nuovo, iniziando con il versetto 8 per avere un contesto.

“8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.” (Efesini 5:8-10 LND)

Dobbiamo esaminare ciò che è accettevole al Signore”. Consideriamo la parola “esaminando”. Cosa vuol dire esaminare le nostre scelte, per assicurarci che ogni scelta, in ogni campo della vita, sia accettevole al Signore? In che senso dobbiamo esaminare le nostre scelte per poi scegliere quello che è accettevole al Signore?

La parola esaminare qua è una parola che in greco significa esaminare, o verificare, o scrutare per vedere se qualcosa è genuina o no, come chi controlla l'oro per riconoscere se è puro. Vuol dire anche riconoscere una cosa come genuina dopo averla esaminata, quindi significa approvare, e ritenere quella cosa degna. Implica, chiaramente, che si utilizza solamente quello che ha superato l'esame, in questo caso, si ritiene solamente ciò che è stato riconosciuto come accettevole a Dio.

In pratica, che cosa vuol dire questo? Vuol dire che non dobbiamo solo fare come abbiamo sempre fatto. Piuttosto, dobbiamo valutare quello che facciamo, per riconoscere se è ciò che è accettevole a Dio.

Non basta dire che una cosa va bene solo perché sembra così a noi. Pensate a chi deve esaminare un campione di oro, o qualche altro metallo prezioso, per vedere se è genuino. Non basta uno sguardo, non basta un controllo fatto alla buona, non basta prendere una decisione in base a quello che sembra senza un controllo attento. Piuttosto bisogna sedersi e fare controlli attenti per accertarsi se veramente quell'oro è genuino o no.

Similmente, noi dobbiamo esaminare attentamente ognuna delle nostre scelte, e delle nostre preferenze, e dei nostri modi di parlare, e le nostre scelte su come passare il nostro tempo, e il nostro modo di vestirci, e il nostro modo di comportarci, e ogni nostro modo di divertirci, e ogni nostra spesa, per vedere se sono veramente accettevoli al Signore. Dobbiamo esaminare ogni dottrina, e ogni ragionamento che abbiamo. Solo così, possiamo riconoscere se ogni nostra scelta è accettevole a Dio. E solo se ogni nostra scelta è accettevole a Dio stiamo camminando come figli di luce.

Quindi, dobbiamo esaminare ogni nostra scelta, ma, in che modo dobbiamo esaminare tutto? Con quale metro dobbiamo esaminare tutto?

Esiste un solo metro giusto per esaminare ogni cosa. Quel metro NON è il nostro ragionamento. Quel metro non è quello che dicono la maggior parte degli altri credenti. Il metro è quello che Dio dichiara nella sua Parola.

La Bibbia è piena di insegnamenti che ci aiutano a capire che dobbiamo camminare secondo la Parola di Dio. Come esempio vi leggo Salmo 119:9-11.

“9 Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola. 10 Ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti. 11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te.” (Salmo 119:9-11 LND)

Per poter esaminare ogni cosa, dobbiamo conoscere la Parola di Dio sempre di più. Non dobbiamo mai andare per i nostri ragionamenti, e assolutamente non per le nostre preferenze. Dobbiamo piuttosto informarci, comprendendo correttamente la Parola di Dio. Dobbiamo impegnarci a dividere rettamente la Parola di Dio. Non basta prendere un versetto fuori dal suo contesto ed utilizzarlo per sostenere quello che vogliamo noi. Lo scopo è di capire qual'è il cuore di Dio, e fare solo quello che rispecchia il cuore e la santità di Dio. Siamo luce in un mondo di tenebre. La luce è il contrario delle tenebre.

Un Ostacolo

È importante capire che la nostra carne trova modi per considerare accettevole quello che non è veramente accettevole. La nostra carne non vuole fare ciò che è accettevole, ovvero piacevole a Dio. Piuttosto, la nostra carne vuole fare ciò che è piacevole a noi, alla nostra carne. E perciò, spesso ci vengono in mente ragionamenti che ci portano a non seguire veramente Dio. Troviamo il modo di giustificare quella che è la nostra preferenza, o il nostro ragionamento. Troviamo modi di scartare quello che viene da Dio.

Un esempio di questo è quando ci arriva un insegnamento che la nostra carne non vuole accettare. Allora, per poter scartare quell'insegnamento, lo dichiariamo esagerato, senza veramente confrontarlo con la Parola di Dio. Così, ci sentiamo giustificati nello scartare quell'insegnamento, perché è, secondo quello che diciamo, esagerato. Ma questo non è esaminare ogni cosa.

Un altro modo carnale che ci porta a rifiutare di esaminare ogni cosa è di non considerare una determinata cosa che ci viene insegnata seriamente, ma piuttosto etichettarla come appartenente alla persona che la insegna, senza esaminare se veramente appartiene a Dio. Quindi, chi fa questo, dichiara qualcosa come: "il mio pastore dice questo, ma io non sono d'accordo, e vado avanti come credo io." In questo modo, implica che è solo una questione relativa all'opinione di uno contro l'opinione dell'altro, che quindi è solo una scelta personale.

Questo è un modo subdolo di rifiutare di esaminare attentamente la propria posizione con la Bibbia. Questo non è camminare secondo lo Spirito di Dio. Quindi, se tu senti qualcuno dire spesso “lui insegna così, ma io non sono d'accordo”, è molto probabile che sta camminando nella carne, e non vuole esaminare la propria vita alla luce di quello che Dio comanda.

Anziché reagire così nella carne, ciò che serve è esaminare umilmente, onestamente ed attentamente ogni cosa alla luce della Parola di Dio. Se il tuo pastore, o qualcuno che conosce bene la Bibbia ti parla e dichiara che certi tuoi modi di fare non sono giusti, non scartare quell'insegnamento, dicendo che è esagerato o che è solo il suo parere. Piuttosto, umiliati davanti a Dio, ed esamina la cosa attentamente alla luce dell'insegnamento di Dio.

Solamente così si può arrivare ad esaminare veramente tutto, per riconoscere quello che veramente è accettevole al Signore.

Accettevole

Prendo qualche minuto per aiutarci a comprendere meglio il significato della parola “accettevole”. La parola greca tradotta così significa: ben piaciuto, piacevole, accettabile, e che piace molto. In altre parole, non basta che le nostre scelte non siano peccati. Piuttosto dobbiamo scegliere, in ogni decisione, quello che piace molto a Dio, quello che è veramente piacevole a Lui.

Per aiutarci a comprendere meglio questa parola, torniamo alla nostra storia del giovane ribelle che viene perdonato dal re, e adottato come figlio amato. Gli viene dato l'incarico di cucinare per il re.

Certo non deve mai servire cibi marci o velenosi. Ma non basta solo evitare quello che è marcio o velenoso. Deve andare molto oltre, e in ogni pasto che prepara, deve preparare il cibo in modo che sia il più gradito possibile al gusto del re. Nella nostra storia, il cuoco deve mangiare quello che prepara per il re. Allora, non deve preparare il piatto in base ai propri gusti. Piuttosto, deve informarsi quali sono le preferenze del re per ogni piatto che prepara. E poi, dopo essersi accuratamente informato, deve preparare quel piatto come meglio piace al re. Egli deve sempre scegliere i cibi che più piacciono al re. Similmente, in ognuna delle nostre scelte, dobbiamo scegliere ciò che è più piacevole a Dio, non a noi, o meglio dire, non alla nostra carne.

In pratica, questo significa che non dobbiamo mai dire che qualcosa va bene perché non è un peccato. Questo non è il metro che un figlio di luce deve usare. Certamente dobbiamo evitare il peccato. Però, solo evitare il peccato non basta. Questo versetto ci insegna ad andare molto oltre al solo evitare il peccato. Ci insegna a scoprire ciò che piace a Dio. Pensando di nuovo all'esempio del cuoco, egli dovrebbe impegnarsi a scoprire quali sono i gusti del re, e poi, per ogni pasto, dovrebbe preparare il cibo nel modo più gradito al re.

Se questo è vero per uno che serve un re umano, quanto di più dovremmo noi vivere così, noi che abbiamo il privilegio di servire il Re dei re!

Infatti, il nostro versetto dichiara: esaminando ciò che è accettevole, o piacevole, al Signore! In pratica, questo vuol dire impegnarci a capire, in ogni campo della nostra vita, come possiamo piacere a Dio. Fra le scelte che abbiamo ogni giorno, come parliamo, come usiamo il nostro tempo, come ci comportiamo, come ci vestiamo, quale compagnia scegliamo, come spendiamo i nostri soldi, in ogni scelta, dobbiamo arrivare a capire quello che piace di più a Dio, e poi farlo.

Questo è proprio uno stile di vita, non solo un'azione che si compie ogni tanto, ma piuttosto, è un modo di vivere, giorno per giorno, in ogni decisione.

Questo riguarda ogni campo della vita. Riguarda tutto, da come parliamo, la compagnia che scegliamo, come e quanto ci divertiamo, come ci vestiamo, ogni scelta in ogni cosa.

Per poter vivere così, dobbiamo avere come motivazione l'amore per Dio, riconoscendo il suo amore per noi. Come una moglie che ama suo marito cerca di piacere a lui nei pasti che cucina, o come un marito che ama sua moglie cerca di piacere a lei nelle scelte di ogni giorno, così, un figlio di Dio, salvato dalle tenebre e trasportato nel regno della luce, vive e si impegna con tutto il cuore per piacere al suo Dio e Salvatore, Gesù Cristo!

Non è pesante vivere così

Ci sono almeno due menzogne che dobbiamo evitare per quanto riguarda vivere esaminando ogni cosa per fare solo quello che piace a Dio.

La prima menzogna da evitare è quella che sarebbe difficile dover esaminare ogni singola decisione della vita.

Grazie a Dio, non è difficile, e non è pesante, tranne per la carne. Non è difficile perché facciamo tante volte le stesse cose, volta dopo volta. Basta confrontare attentamente una scelta con la Bibbia una volta, e non serve rivalutarla ogni volta.

Infatti, molto di quello che facciamo, lo facciamo ripetutamente. Parliamo nello stesso modo, frequentiamo la stessa compagnia, ci vestiamo nello stesso modo, ci comportiamo nello stesso modo, e così per quasi ogni campo della vita.

Perciò, basta esaminare una scelta attentamente una volta, per capire se piace veramente a Dio, e raramente servirà esaminarla ancora.

Se torniamo all'esempio del cuoco del re, una volta che egli capisce in che modo il re gradisce un certo cibo, non dovrà informarsi più per quel piatto. Il fatto che Dio non cambia mai vuol dire che quello che piace a Dio oggi, piacerà a Dio sempre, e nello stesso modo quello che non piace a Dio oggi, non piacerà a Dio mai.

Quindi, non è difficile esaminare ogni singola decisione.

La seconda menzogna da evitare è la menzogna che fare tutto per piacere a Dio vuole dire avere una vita poco piacevole per noi, perché vorrebbe dire non poter mai fare come vogliamo noi. Questo modo di pensare è molto falso, perché non tiene conto dell'opera dello Spirito Santo, e come Egli cambia i nostri cuori. Ricordate che un frutto dello Spirito Santo è la gioia e la pace. La gioia non viene dal soddisfare la nostra carne, la gioia viene dallo Spirito Santo.

Quando parliamo di fare come vogliamo noi, in realtà, vuol dire fare come vuole la nostra carne.

Vivere per soddisfare la propria carne non può mai produrre gioia nel nostro cuore. Non può mai soddisfarci veramente. Ricordate Adamo ed Eva. Quando hanno cercato benedizioni al di fuori di Dio, anziché trovare qualcosa di meglio di quello che avevano quando vivevano per la gloria di Dio, hanno perso la gioia, e il peccato che gli prometteva soddisfazione, ha solo prodotto grande angoscia per loro.

Similmente, quando noi scegliamo di vivere per soddisfare la nostra carne, non saremo mai veramente soddisfatti, anzi, perderemo la gioia, perché solo Dio può soddisfare i nostri cuori in Cristo Gesù.

Quindi, la vita che dà vera gioia è quando viviamo esaminando ogni cosa per scegliere quello che piace a Dio, quello che è accettevole a Dio, e poi, lo facciamo. È una vita in cui diciamo “no” alla carne, e “sì” allo Spirito.

Prego che possiamo comprendere e ricordare che quello che soddisfa la carne, non può mai soddisfare il nostro cuore e la nostra anima. Quindi, se vogliamo la gioia della salvezza, dobbiamo far morire tutto quello che viene dalla nostra carne. Dobbiamo vivere per piacere a Dio in ogni decisione.

Solo una vita così ci porterà ad avere la vera gioia della salvezza, e solo quella gioia soddisferà il nostro cuore.

Perciò

Perciò, alla luce di tutto questo come dobbiamo vivere? Se tu sei un figlio di Dio, se tu sei stato salvato dai tuoi peccati, se sei stato liberato dalle tenebre, e trasportato nel regno di luce di Gesù Cristo, allora, hai grandi motivi di gioire e ringraziare Dio, come leggiamo in Colossesi 1:12-13

“12 rendendo grazie a Dio e Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. 13 Poiché Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Colossesi 1:12-13 LND)

Avendo ricevuto la vera vita in Gesù Cristo, l'unica vita che ha senso e che rispecchia quello che siamo in Gesù Cristo, è quella di camminare come figli di luce! Rileggo il nostro brano, Efesini 5:8-10.

“8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.” (Efesini 5:8-10 LND)

Grazie a Dio, siamo luce nel Signore, avendo Cristo in noi. Perciò camminiamo come figli di luce, vivendo con una vita piena di bontà, di giustizia, e di verità. Esaminiamo ogni aspetto della nostra vita, per riconoscere ciò che è accettevole, ovvero piacevole, al nostro Signore Gesù Cristo, e facciamo quelle cose.

Non troviamo scuse per continuare a vivere come vuole la nostra carne. Piuttosto, diciamo “no” alla carne, ed esaminiamo ogni decisione, per fare solo quello che piace a Dio.

Per vivere così, ricordiamo chi è Gesù Cristo, ricordiamo quello che ha fatto per noi, e quello che Egli continua a fare per noi. Ricordiamo il suo sacrificio per noi sulla croce, ricordiamo che Egli ha mandato lo Spirito Santo per consolarci e guidarci. Ricordiamo che Egli stesso vive alla destra di Dio, per intercedere per noi giorno e notte, per essere il nostro Avvocato in modo che possiamo essere perdonati, per essere il nostro Mediatore, per essere il nostro Sommo Sacerdote. Ricordiamo che Gesù Cristo ritornerà per noi, per portarci con Sé per tutta l'eternità!

Allora, se tu sei un figlio di luce, cammina nella luce, e vivi per dare piacere al tuo Signore, Gesù Cristo, in tutto! Questa è l'unica vita che glorificherà Dio, e porterà gioia nel tuo cuore.

Ringraziamo Dio che Egli ci ha liberati dalla potestà delle tenebre, e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio, Gesù Cristo. Che privilegio poter fare tutto per la gloria di Dio!