Aiuto Biblico

Camminare con diligenza

Efesini 5:14-17

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, maggio 2015, – cmd dmp –
Descrizione: Ora che siamo figli di luce, Dio ci comanda a esaminare tutta la nostra vita, per poter vivere nel modo che glorifica Dio in tutto quello che facciamo.
parole chiave: santità, il peccato, una vita santa, usare il tempo bene, non sprecare tempo.

Audio:

Viviamo quello che siamo! Questo è il comandamento che troviamo ripetutamente nella Bibbia. Dio ci ha chiamati dalle tenebre alla luce, perciò, dobbiamo vivere come figli di luce. Dio ci ha vivificati dalla morte, e quindi, non dobbiamo più camminare nelle opere morte. Dio ci ha dato una vocazione celeste, e perciò dobbiamo camminare in modo degno della nostra vocazione.

Stiamo studiando l'Epistola agli Efesini, che nei primi tre capitoli ci spiega molto della nostra salvezza come opera sovrana di Dio, opera di grazia e misericordia. Poi, iniziando dal capitolo 4, troviamo dei comandamenti che riguardano il modo in cui dobbiamo vivere, ora che siamo figli di Dio e figli di luce! Dio ci chiama a vivere quello che siamo! Non c'è altra vita giusta.

Siamo arrivati a Efesini 5, e oggi, vogliamo considerare dal versetto 14 al versetto 17. Leggiamo dal v.8, per avere un contesto.

“8 un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, 12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 Ma tutte le cose che sono riprovate dalla luce divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:8-17)

In questo passo, tramite Paolo, Dio ci sta esortando a vivere in novità di vita, a camminare nella luce, ad esaminare tutto, per vivere in ogni campo della vita in modo accettevole al Signore. Per vivere così, dobbiamo evitare totalmente le opere delle tenebre, opere che riempiono la nostra società. Il motivo per cui è importante che evitiamo tutte le opere delle tenebre, è perché ora, grazie all'opera di Dio in noi, per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo, apparteniamo alla luce! Infatti, il nostro comportamento di santità serve per rendere manifesto che il peccato è peccato, e Dio è santo e giusto.

Purtroppo, a volte togliamo gli occhi dalla meravigliosa luce di Cristo, e guardiamo di nuovo le tenebre, come gli Israeliti nel deserto con Mosè guardavano indietro, desiderando l'Egitto. Quando arriviamo ad essere in questa condizione, dobbiamo risvegliarci.

Risvegliati

Oggi, vogliamo considerare i versetti 14 a 17 di questo brano. Il versetto 14 inizia con il comandamento di risvegliarci. Continuiamo a considerare le verità ricche che Dio ha per noi in questo brano, iniziando con il v.14, che leggo ancora:

“Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te".” (Efesini 5:14 LND)

Questo versetto può applicarsi sia ad un credente che è spiritualmente addormentato, perché non cammina nella luce, come anche ad un non credente, che è spiritualmente morto. Consideriamo prima il suo messaggio per un credente che ha lasciato entrare qualche tenebra nella sua vita.

Come credenti, dobbiamo ricordare che nonostante siamo figli di luce, possiamo ancora scegliere di peccare. Infatti, è per questo che la Bibbia è piena di esortazioni a non camminare più nella vecchia vita, ma di camminare nella luce, perché è possibile.

Quando camminiamo secondo la carne, è come se fossimo spiritualmente addormentati. A noi in quella condizione è rivolta l'esortazione: “Risvegliati, o tu che dormi!” Non dobbiamo più camminare come se fossimo morti.

In vari aspetti, il dormire è come l'essere morto. Quando uno è addormentato, come anche quando è morto, non sente, non vede, non riconosce la situazione intorno a sé, non vede i pericoli.

Dormire spiritualmente vuol dire non rendersi conto dei pericoli spirituali intorno a sé, vuol dire non essere attento, vuol dire non tenere gli occhi su Cristo, vuol dire non applicarsi con grande impegno a crescere e a restare vicino a Cristo. Se tu stai vivendo così, risvegliati!

Per vedere i pericoli che ci circondano, dobbiamo essere svegli!

Ricordate che il contesto di questa esortazione è il fatto che siamo figli di luce, e perciò, è fondamentale che camminiamo come figli di luce. Facilmente ci addormentiamo spiritualmente, e torniamo nel peccato. Un credente che continua a camminare nel peccato rischia grandemente di soffrire molto, e se continua in quella via, non c'è nemmeno evidenza della vera salvezza.

Visto che siamo figli di luce, con questo versetto Dio ci esorta a risvegliarci, e di risorgere dalla morte. Non dobbiamo ignorare i pericoli che ci sono quando ci addormentiamo spiritualmente. Dobbiamo risvegliarci, ed essere sobri, spiritualmente svegli ed attenti.

Il modo di risvegliarci è di confessare il nostro peccato e guardare di nuovo a Cristo. Dobbiamo abbandonare ogni aspetto delle tenebre, e camminare nella luce. Questo è il modo di essere svegli.

Cristo Risplende in Lui

Nel momento in cui ci risvegliamo, abbandonando il nostro peccato, Dio fa una cosa meravigliosa. Leggo ancora il versetto:

“Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te".” (Efesini 5:14 LND)

Quando un credente si risveglia, Cristo ritorna a risplendere su di lui.

Cioè, quando un credente pecca, è spiritualmente addormentato. L'atto di risvegliarsi è quando egli confessa e abbandona il suo peccato. Quando lo confessa, Dio è fedele e giusto da perdonargli il suo peccato e purificarlo. Così, Cristo di nuovo risplende in quel credente, e il credente di nuovo torna ad avere la gioia della salvezza.

Questa è un immensa grazia. Non meritiamo il perdono. Lo riceviamo per il merito di Gesù Cristo, il nostro Avvocato e Sommo Sacerdote.

Certamente, quando ci addormentiamo spiritualmente, e poi, ci svegliamo e confessiamo il nostro peccato, riceviamo il perdono, però, possiamo avere dolore insieme alla gioia del perdono, per il danno che il nostro peccato avrà causato. Grazie a Dio per il perdono in Gesù Cristo.

Quindi, a noi che siamo credenti, questo brano è un'esortazione ad abbandonare il nostro peccato e riprendere un cammino nella luce.

Per i Non Credenti

Questo versetto può anche essere applicato ai non credenti che sono spiritualmente morti. In questo caso, in questo brano Dio li esorta a risvegliarsi, ovvero, a risorgere dalla morte. Questa esortazione continua oggi, ogni volta che l'evangelo viene predicato.

Senza la salvezza, una persona è morta nei suoi peccati. Per conto suo, un morto non può risorgere dai morti.

Però, Dio, secondo il suo proposito eterno, opera tramite la predicazione della Parola e vivifica alcune persone quando sentono la predicazione della Parola. Come Lazzaro uscì dalla tomba alla Parola di Gesù Cristo, così Dio sveglia i morti per mezzo della Parola dell'evangelo proclamata.

Quando Dio opera in modo che un morto sente la chiamata nella predicazione dell'evangelo, e Dio lo vivifica ed egli crede, allora, Gesù Cristo risplende su di lui. Quella persona passa dalla morte alla vita, e inizia una nuova vita nella luce.

Quindi, è importante che annunciamo l'evangelo ai non credenti, perché Dio ha persone ancora da salvare.

Come riscattare il tempo

Dal v.15, troviamo una spiegazione di COME possiamo essere svegli, anziché addormentati, nel nostro cammino. Leggo i vv.14,15:

“14 Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi,” (Efesini 5:14-15 LND)

Un aspetto fondamentale dell'essere svegli spiritualmente è di camminare con diligenza. La parola tradotta qui con “diligenza” vuol dire “esatto” e “preciso”. Vuol dire camminare, ovvero vivere, con grande impegno da applicare in ogni aspetto della vita, anche il più piccolo, esattamente secondo la Parola di Dio. Vuol dire vivere ogni momento pensando a come usare quel momento per la gloria di Dio, e stando in guardia per prendere ogni decisione in modo che essa sia conforme alle verità di Dio, e che porti gloria a Dio.

Vivere così non succede per caso. Dobbiamo badare a vivere con diligenza, ovvero, dobbiamo avere grande cura di vivere con diligenza. Sia l'Antico Testamento che il Nuovo Testamento ci mostrano che Dio richiede ubbidienza in ogni aspetto della vita, e quindi, dobbiamo badare bene a come camminiamo.

Avendo ancora la carne in noi, ed essendo circondati dal mondo malvagio, dobbiamo badare a vivere con diligenza giorno per giorno. Dobbiamo sempre stare in guardia, e fare tutto con cura, per evitare di peccare, e per non spendere male il dono prezioso del nostro tempo.

Infatti, dobbiamo vivere come vive un soldato in tempo di guerra quando è in missione nel territorio del nemico. Egli sa che ci sono pericoli ovunque va. Perciò, non può mai mettere giù la sua guardia. Deve sempre stare attento, deve sempre ricordare la sua missione, deve valutare attentamente ogni sua decisione, piccola o grande.

Quindi il senso del comandamento di camminare con diligenza è quello di valutare ogni decisione, piccola o grande che sia, con cura, per essere sicuri di compiere la volontà di Dio.

Non stolti ma saggi

Vivere o non vivere con diligenza determina se viviamo da stolti o da saggi. Se non siamo diligenti, viviamo da stolti. Quando siamo diligenti, viviamo da saggi.

Essere stolti vuol dire vivere in modo tale che le nostre decisioni ci portano del male, e ci allontanano da Dio. Invece vivere da saggi vuol dire vivere in modo da avvicinarci a Dio e di dare gloria a Lui e di portare buon frutto per l'eternità, crescendo noi ed edificando altri.

Non vivere con diligenza vuol dire vivere da stolti, e questo porta ad avere brutti rimpianti.

Viviamo da stolti quando viviamo in base a come ci sentiamo in un dato momento, senza valutare se è giusto o no secondo i principi di Dio. Viviamo da stolti quando seguiamo quello che fanno gli altri, anziché informarci attentamente se è conforme alla Parola di Dio. Scoprire quella che è la volontà di Dio. Viviamo da stolti quando prendiamo le nostre decisioni appoggiandoci al nostro intendimento e al nostro ragionamento.

Vivere così è grande stoltezza, e ci porterà tanto male. Vivere così è una vita sprecata, vivere così vuol dire non vivere alla gloria di Dio, e ci porta anche a peccare in tanti modi diversi.

Non dobbiamo vivere così, piuttosto, dobbiamo vivere da saggi, essendo diligenti a valutare ogni decisione con cura, valutando tutto alla luce della Parola di Dio, ricordando chi siamo in Cristo.

Quindi, ricordiamo che il modo di vivere come saggi è di vivere valutando ogni decisione, giorno per giorno, alla luce della verità di Dio. La vera saggezza è capire quello che porterà gloria a Dio e poi fare quello.

Camminare da Saggi: Riscattare il Tempo

Il brano continua, e ci spiega ancora più a fondo come vivere da saggi. Per vivere da saggi, dobbiamo usare bene il dono prezioso del nostro tempo. Leggo i vv.15 e 16 insieme:

“15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi.” (Efesini 5:15-16 LND)

Un aspetto principale del vivere con diligenza è di riscattare il tempo, perché i giorni sono malvagi. Dobbiamo usare bene il nostro tempo.

Riscattare il nostro tempo vuol dire comprare il tempo, che vuol dire prendere tempo che avremmo usato male per usarlo bene. Per esempio, anziché usare tempo per soddisfare la nostra carne, come per esempio lamentandoci, o innalzandoci, o commettendo qualsiasi tipo di peccato con il nostro tempo, o facendo qualsiasi cosa che non onora Dio, dobbiamo usare il tempo in modo che porti gloria a Dio, ed edifichi noi o gli altri.

Un commento importante qua: usare bene il mio tempo non è solo servire gli altri, è anche edificare me stesso, prendendo tempo nella Parola di Dio, e nella preghiera, e con vera comunione, e ricevendo insegnamento che edifica.

Cioè, se io mi impegno così tanto per gli altri che non ho tempo per cibare la mia anima con la Parola di Dio, allora, non sto usando bene il mio tempo. Un buon uso del tempo mi tiene spiritualmente forte, e poi, serve per fortificare anche gli altri. Questa è una parte centrale di come riscattare il nostro tempo.

Quindi, per esempio, una mamma che vuol fare il più possibile con i suoi figli, e le rimane poco tempo per mantenere un ricco rapporto con Dio, non sta riscattando il tempo, e alla fine, anche i suoi figli ne soffriranno le conseguenze. È lo stesso per chiunque si impegna ad aiutare gli altri. Dobbiamo aiutare gli altri, però, dobbiamo anche curarci spiritualmente, impiegando tempo nella Parola, nella comunione, e nella preghiera.

Consideriamo la parola “riscattare”. Dobbiamo riscattare il tempo.

Riscattare il nostro tempo vuol dire prendere tempo che avremmo usato male, ed usarlo bene. Effettivamente, vuol dire comprare del tempo che era sprecato, per usarlo in qualcosa che porta buon frutto.

Forse tu mi diresti che hai poco tempo libero da poter riscattare. La tua vita è piena, non puoi scegliere come usare il tuo tempo. È già tutto occupato dagli impegni della tua vita.

In realtà, riscattare il nostro tempo riguarda sia quello che facciamo con il nostro tempo, sia con quale atteggiamento lo facciamo.

Quindi, io posso riscattare tempo cambiando l'atteggiamento che ho mentre faccio una certa cosa che devo fare.

Per esempio, dobbiamo andare a lavorare. Non è una scelta. Però, possiamo scegliere con quale cuore passeremo la giornata a lavoro.

Se viviamo la nostra giornata a lavoro lamentandoci, o agendo con orgoglio, o con egoismo, o con cattiveria, allora stiamo spendendo male quel tempo. Non stiamo riscattando il tempo.

Se invece viviamo le nostre giornate a lavoro impegnandoci bene per la gloria di Dio, senza lamentarci, se siamo mansueti e umili, se siamo gentili con gli altri, tutto per la gloria di Dio, allora, abbiamo riscattato quel tempo, e così, stiamo vivendo da saggi.

Certamente, quando si tratta di attività che non sono obbligatorie, allora, dobbiamo valutare bene, per scegliere quegli impegni che possono permetterci l'uso eccellente del nostro tempo. Così riscattiamo il nostro tempo.

Per poter riscattare il nostro tempo, dobbiamo impegnarci a farlo. Cioè, non succede per caso, deve essere un nostro traguardo chiaro. Dobbiamo pregare regolarmente e specificamente per questo. Dobbiamo pregare di avere il cuore giusto negli impegni che non possiamo scegliere, come il lavoro. Dobbiamo pregare per avere saggezza e scegliere bene per il tempo che possiamo gestire noi, e dobbiamo valutare il cuore con cui facciamo tutto.

Quindi, dobbiamo avere un impegno cosciente e costante di usare il nostro tempo per la gloria di Dio, e per il bene del suo popolo, e per la nostra stessa crescita. Questo è riscattare il nostro tempo.

Come in ogni campo della vita, Gesù Cristo è l'esempio perfetto per noi. Gesù viveva sempre in stretta comunione con il Padre, per portare gli altri a conoscere Dio. Usava sempre bene il suo tempo, e così, Dio comanda anche a noi ad usare bene il nostro tempo. Così saremo più conformati all'immagine di Cristo.

I Giorni Sono Malvagi

È importantissimo che viviamo così, perché come dichiara il versetto, i giorni sono malvagi. I nostri giorni sono malvagi, molto, molto malvagi. Viviamo in un'epoca in cui ogni giorno il mondo ci offre tanti modi di investire il nostro tempo che non producono alcun frutto duraturo, e molto spesso, causano anche gravi mali spirituali.

La malvagità è così diffusa nella nostra società che non serve andare a cercarla, è disponibile tutto intorno a noi, e infatti, ormai la malvagità è considerata normale e legittima. Perciò, per riscattare il nostro tempo, dobbiamo scegliere di evitare la malvagità, in ogni sua forma, e poi, di usare il tempo in qualcosa che non solo non è malvagio, ma che addirittura porta anche gloria a Dio.

Filippesi 2:14,15 parla di come possiamo essere luce in questi giorni malvagi, e così riscattare il nostro tempo. Ve lo leggo.

“14 Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, 15 affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita,” (Filippesi 2:14-15 LND)

I giorni nostri sono malvagi, la nostra è una generazione ingiusta e perversa. Quindi, è estremamente importante che camminiamo come figli di luce, camminando con diligenza, con saggezza, riscattando il tempo. Dobbiamo vivere senza mormorare, e senza dispute, camminando in santità per essere irreprensibili. Così riscattiamo il nostro tempo in questo mondo malvagio.

Riscattare il tempo vuol dire usare tempo che avremmo usato male, e scegliere di usarlo per il bene. A livello pratico, ci sono tanti esempi di questo. Per esempio, quando siamo stanchi, di natura passiamo il tempo in qualcosa per rilassarci che in realtà non ci edifica. Potrebbe essere solo uno spreco di tempo, oppure, potrebbe anche essere un peccato che ci contamina. Se scegliamo piuttosto di usare quel tempo per leggere qualcosa di edificante, o per parlare con qualcuno di Dio, o per cantare inni, allora, abbiamo riscattato quel tempo.

Se passiamo quasi ogni sera in casa, possiamo valutare e capire che non è l'uso migliore del nostro tempo. Potremmo scegliere piuttosto di dedicare una serata ogni settimana per invitare qualcuno, con lo scopo di parlare delle cose di Dio, per edificare gli uni gli altri. Quello è un modo di riscattare il tempo.

Questi sono pochi esempi, ce ne sono tanti altri. Riscattiamo il tempo scegliendo l'uso migliore del nostro tempo. Questo comprende anche l'atteggiamento che abbiamo quando facciamo le cose che dobbiamo fare, per esempio il lavoro, e curare la famiglia.

Viviamo per glorificare Dio, per crescere in Cristo, e per edificare altri.

Riscattare il tempo è una guerra ed un impegno

Riscattare il tempo è una guerra contro la nostra carne. Riscattare il tempo è una guerra contro le nostre abitudini. Riscattare il tempo non è mai facile, ma riscattare il nostro tempo è fondamentale per poter camminare come figli di luce, portando gloria al nostro Dio.

Nessuno di noi ha tanto tempo libero, anzi, tanti di noi ne abbiamo pochissimo. Perciò, è estremamente importante che valutiamo ogni nostra scelta, per usare bene il tempo che abbiamo. Per poter investire per Dio, dobbiamo riconoscere quali sono i nostri impegni e modi di passare il tempo che non sono i modi migliori di investire quel tempo. Poi, dobbiamo prendere quel tempo per investirlo in qualcosa che vale di più, qualcosa che porta gloria a Dio.

Nella Bibbia, la parola “riscattare” è sempre legata ad un grande costo, è sempre un sacrificio. E in realtà, per poter riscattare il tempo per il regno di Dio, ci costerà caro, sarà un vero sacrificio. L'unico modo di riscattare il tempo è di dire “no” alla nostra carne, “no” alle nostre preferenze, e spesso, “no” alle persone che vogliono che passiamo del tempo con loro in qualche modo che non porta alcun frutto per l'eternità. Riscattare è costoso ed è un sacrificio. Però, ne vale la pena!

Ubbidire a questo comandamento vuol dire per forza smettere di vivere come abbiamo sempre fatto. L'unico modo per avere del tempo da investire è di non spendere più il nostro tempo come l'abbiamo speso finora.

Certamente, dovremmo smettere di usare il tempo in qualsiasi cosa che è peccato. Però, per riscattare il nostro tempo, dobbiamo anche smettere di usare il nostro tempo in quello che, pur non essendo peccato in sé, in realtà non porta gloria a Dio, e non produce frutto spirituale.

Quindi, riscattare il nostro tempo vuol dire valutare, e poi fare dei cambiamenti su come scegliamo di usare il tempo.

Dobbiamo usare il tempo che abbiamo riscattato per rendere Cristo più visibile al mondo, e per edificare i credenti, e per edificare noi stessi. Quando viviamo così, in santità, per la gloria di Dio, allora, la nostra vita renderà manifesto il male come male, produrrà frutto spirituale che dura nell'eternità, ed edificherà noi ed altri credenti, ed aiuterà chi non è credente a vedere più di Cristo. Insomma, vivere così è una vita che glorifica Dio!

Riscattare il nostro tempo, vivendo con diligenza in ogni decisione, è la vita di vera saggezza.

Intendete la volontà del Signore

Ci sarebbero molti esempi di come possiamo vivere così nel senso pratico, e prego che ognuno valuterà la propria vita e come spende il suo tempo. Però ora, andiamo avanti a considerare il v.17.

“17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:17)

Avendo ricevuto da Dio le verità che abbiamo letto finora, sarebbe stoltezza continuare a vivere come prima, ignorando quello che Dio ci ha mostrato. La parola disavveduti vuol dire stupidi e stolti.

Non valutare ogni decisione alla luce dei principi di Dio è stoltezza, è stupido, è essere disavveduti. Questa è la nostra tendenza nella carne. Ma ora che siamo figli di luce, non dobbiamo vivere più così.

Intendere la volontà del Signore

Il v.17 ci spiega come vivere in modo saggio, anziché in modo disavveduto. Lo leggo ancora:

“17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:17)

Il modo per non essere disavveduti è di intendere quale sia la volontà del Signore. In altre parole, la vera saggezza vuol dire informarci con cura su quale sia la volontà di Dio in ogni decisione e campo della vita. Abbiamo già visto questo principio prima, e anche nel v.10, in cui abbiamo letto di esaminare ciò che è accettevole al Signore.

La vera saggezza è impegnarci a scoprire qual'è la volontà di Dio in ogni decisione della vita, e poi, vivere secondo la sua volontà. Solo così la nostra vita sarà spesa bene, da non lasciarci rimpianti.

Il modo di informarci è chiaramente conoscendo sempre di più la volontà di Dio, che troviamo nella Parola di Dio. Perciò, è molto importante che impariamo a conoscere sempre di più la Bibbia. Dobbiamo conoscerla nel senso di poter anche capire come i suoi principi si applicano alle scelte che abbiamo davanti a noi oggi.

Per vivere così ci occorre un grande impegno, che dura tutta la vita, di leggere e studiare e conoscere sempre meglio la Parola di Dio. Inoltre ci servono insegnamenti fedeli alla Parola di Dio, che possono aiutarci a capire sempre di più la Bibbia.

Un commento per quanto riguarda coloro che insegnano la Parola di Dio. Deve essere un insegnamento fatto con serietà e grande impegno. È buono quando la chiesa aiuta coloro che hanno questo impegno a crescere in questo ed anche ad avere il tempo giusto di farlo in modo da diffondere rettamente la Parola di Dio.

Quindi, per non essere disavveduti, dobbiamo impegnarci a leggere e crescere nella Parola di Dio, per conto nostro, e utilizzando gli insegnamenti che Dio ci dà tramite coloro che insegnano.

Impegniamoci, in ogni campo della vita, prima di tutto a conoscere bene la volontà di Dio, e poi a camminare in quella verità. Così, potremo camminare con diligenza, riscattando il tempo, camminando come figli di luce!

Applicazioni

In questo brano, abbiamo visto come vivere con vera saggezza, che è la vita da vivere per quello che durerà per l'eternità.

Voglio rileggere i vv.14-17;

“14 Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. 17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.” (Efesini 5:14-17 LND)

Se tu sei un credente che sta zoppicando, o stai ignorando un peccato nella tua vita, allora, tu stai dormendo, e questa è una condizione molto pericolosa! Dio ti esorta: risvegliati! Risvegliati, tramite il ravvedimento. Solo allora, la luce di Cristo risplenderà su di te di nuovo! Allora, potrai vivere alla gloria di Dio, e non sprecare la tua vita.

Se tu NON sei salvato, sappi che stai vivendo nelle tenebre. Ti esorto, nel nome di Gesù Cristo, a ravvederti e ad appoggiarti totalmente su Gesù Cristo per la tua salvezza. Risorgi dalla morte, e vedrai che è la potenza di Dio che ti ha fatto risorgere!

A tutti dico: badiamo bene a come camminiamo! Camminiamo con diligenza, in modo preciso, esaminando ogni decisione alla luce della Scrittura. Informiamoci su quale sia la volontà di Dio in ogni campo della vita. Siamo stati comprati a caro prezzo, non apparteniamo più a noi stessi! Viviamo totalmente per la gloria di Dio! Riscattiamo il tempo che finora abbiamo investito in cose che non portano vero frutto per l'eternità! Prendiamo quel tempo, e usiamolo per la gloria di Dio e per il bene del popolo di Dio! Questa è la vita di saggezza!

Grazie a Dio che ora, in Cristo, siamo figli di luce! Camminiamo come figli di luce, ogni giorno, in attesa di vedere la vera Luce Gesù Cristo, quando Egli ritornerà in gloria!

Preghiamo.