Aiuto Biblico

Esaminiamo ogni cosa

Efesini 5:1-20

studio di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per mercoledì, 20 gennaio 2020, – cmd dp –

Audio:

Perché fai quello che fai?

Perché prendi le decisioni che decidi di prendere ? Perché ti comporti così? Perché ti vesti così? Perché passi il tuo tempo così? Perché reagisci così? Perché ti comporti così nel tuo matrimonio? Perché allevi i tuoi figli così? Perché possono fare quello e quell’altro non lo possono fare? Perché?

Queste sono domande molto importanti che spesso non valutiamo. Spesso non valutiamo perché facciamo quello che facciamo. Lo facciamo perché ci sembra giusto, ma quanto lo abbiamo valutato veramente?

Quanto hai valutato veramente le tue scelte?

Trovate Marco 7. Voglio considerare qualche aspetto di questo brano per aiutarci.

1 Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il cibo con le mani impure, cioè non lavate, li accusarono. 3 Infatti i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono prima lavate le mani con gran cura, attenendosi alla tradizione degli anziani; 4 e, quando tornano dalla piazza, non mangiano senza prima essersi purificati. Ci sono molte altre cose, che sono tenuti ad osservare per tradizione: lavatura di coppe, di brocche, di vasi di rame e di letti. 5 Poi i farisei e gli scribi gli domandarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma prendono il cibo senza lavarsi le mani?". 6 Ma egli, rispondendo, disse loro: "Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Ma invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini". 8 Avendo tralasciato infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose simili". 9 Disse loro ancora: "Voi siete abili nell’annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10 Mosé infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre" e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". 11 Ma voi dite: "Se un uomo dice a suo padre o a sua madre: Tutto quello con cui potrei assisterti è Corban cioè un’offerta a Dio," 12 non gli lasciate più far nulla per suo padre o per sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili". (Marco 7:1-13)

Questi uomini religiosi seguivano la loro tradizione religiosa ed è facile per noi dire, “questo è terribile”. È facile per noi condannare chi ha una tradizione diversa dalla nostra. È facile per noi pensare, “Guarda quella gente lì!”

Però non sono solo gli altri che hanno tradizioni sbagliate.

Pensieri

A volte noi facciamo secondo la nostra tradizione. Crediamo certe cose e crediamo che sia giusto questo o che sia sbagliato quello.

Ho conosciuto tanti credenti che dicevano, “ma tanti figli, no! Magari uno, due, tre, ma non quattro, sei, otto!”

Quella è una tradizione. Non viene certo dalla Bibbia. Viene dal mondo che va contro quello che la Bibbia dice, ma quanti credenti hanno assorbito questa mentalità carnale.

Il modo in cui cresciamo i figli e quanta responsabilità diamo loro. Nel piano di Dio e come Lui ha creato il mondo, dove si lavorava dalla mattina alla sera per avere da mangiare e per avere da riscaldarsi, per avere i vestiti che si realizzavano a mano ed a mano anche si lavava, quanto tempo aveva un genitore per giocare con i suoi figli?

Quasi niente. Ma vuol dire che i genitori non passavano del tempo con i figli? O vuol dire che i figli passavano tantissimo tempo con i genitori, da tenera età, lavorando insieme? Imparando cose vere. Oggi non è più questa la tradizione. Come fanno i genitori oggi? Seguono il mondo.

Non seguiamo la Bibbia. Noi decidiamo in base ai nostri grandi ragionamenti influenzati dalle tradizioni che ci inondano, perché noi siamo cresciuti così.

Genitori, una volta un figlio non avrebbe osato dire del cibo, “ quello non mi piace.” Ma SE un figlio avesse detto, “non mi piace quello”, i genitori lo avrebbero guardato e gli avrebbero detto, “è quello che abbiamo e non c’è nient’altro.” E se il figlio avesse insistito dicendo, “ma non mi piace!” i genitori si sarebbero guardati e gli avrebbero detto, “Ma scusami, se non mangi, morirai. Mangia.” E basta. Non c’era nessuna discussione.

Ma oggi qual è la tradizione che abbiamo tramandato?

“Oh no, amore, allora ti faccio questo e ti faccio quello.” Insegnando così ai figli, senza neanche pensarci, che quando diventeranno grandi ci saranno sempre dei sostituti per le cose che a loro non piacciono.

E così quando il matrimonio va male o il lavoro va male o nella società va male, non siamo abituati a dire, “è così.” Non siamo mansueti perché abbiamo imparato male e man mano, nelle generazioni, è stato perso un po’ di buon senno. Noi agiamo senza neanche valutare.

Questo è il punto. Facciamo tutto senza neanche valutare. Abbiamo mille tradizioni, per tante delle quali non ci rendiamo neanche conto. Non abbiamo mai valutato veramente perché, si fa così e Perché si pensa così.

Ragioniamo, “sai i figli hanno bisogno. Li porto qui e li porto là. Sai, per avere una bella vita.”

Non sto dicendo che è sbagliato ma ti chiedo di valutare da dove viene questa mentalità. Hai veramente esaminato attentamente le Scritture o lo hai solo fatto perché è quello che sembra normale? Tendiamo a fare quello che è normale.

Come chiesa, come facciamo il culto? Le nostre dottrine sono dottrine che abbiamo visto dalla Bibbia o che abbiamo solo ereditato? Crediamo a quello che crediamo principalmente perché è quello che abbiamo sempre sentito, non tanto perché siamo arrivati a quel punto con uno studio attento e profondo della Bibbia.

Come ci comportiamo? Facilmente, facciamo quasi tutto quello che facciamo come chiesa, perché è quello che conosciamo. NON perché abbiamo esaminato quello che dice la Bibbia.

Mi ricordo, quando avevo 25 anni, e io e Serena stavamo facendo un periodo di 2 anni di servizio in una chiesa, che un uomo, un amico di un amico che neanche conoscevo, mi chiese:

“Tu sei sicuro che quello in cui tu credi è così nella Bibbia?”

Fino a quel giorno, non mi ero mai fermato per considerare questo. Credevo fermamente a tutto quello che avevo imparato nella mia chiesa, insegnavo quello, e ne ero convinto. Ma, in quel momento, lo Spirito Santo mi ha colpito e mi sono reso conto che conoscevo i versetti che sostenevano tutte le mie dottrine ma non potevo dire, di cuore, di aver esaminato veramente la Bibbia a fondo per confermare tutto. Riconoscevo, in quel momento, che avevo guardato la Bibbia, già convinto di quelle dottrine.

Questa domanda mi ha messo un po’ in crisi e negli anni successivi, ho letto e riletto la Bibbia e ho cominciato a scoprire che varie delle dottrine alle quali avevo creduto non erano così come credevo.

Poi, andando avanti, ho riconosciuto varie pratiche nella chiesa che in realtà, non erano conformi agli esempi e gli insegnamenti della Bibbia, erano come avevo sempre visto fare.

Abbiamo visto questo anche in vari altri campi come nel nostro matrimonio e nel modo di praticare la vita cristiana. Tante cose che avevo acquisito durante la mia crescita e che sembravano normali Perché tutti facevano così in realtà non erano conformi all'insegnamento della Bibbia.

Ho chiesto perdono e mi ricordo che davanti a Dio ho preso la posizione di essere aperto a valutare tutto, costi quello che costi, e di vivere secondo gli insegnamenti di Dio ed aggrapparmi a quelli, non alle tradizioni.

E varie volte ho dovuto pagare cara questa mia posizione, perché se tu abbandoni una tradizione che altri non vogliono abbandonare, con quale occhio ti vedono?

Non possono vedere di buon occhio se non sono disposti anche loro a valutare e forse abbandonare quella stessa tradizione.

Gli altri ci hanno sempre visto bene? NO.

E lasciando stare gli altri, è sempre stato facile abbandonare quello in cui io ho creduto, praticato e fatto? Assolutamente NO. Eppure chi altro può benedirci se non solo Dio?

Diciamo che lo Spirito comincia a farmi capire qualcosa di sbagliato nel mio modo di fare, ma io non lo voglio sapere per orgoglio. Non voglio ammettere che ho veramente sbagliato o che ho seminato male nel mio matrimonio, con i miei figli, nel mio cammino. Il mio orgoglio mi blocca.

Preferisco accontentare di più il mio orgoglio che avere le benedizioni di Dio?

Efesini 5 – esaminiamo tutto

Troviamo insieme Efesini 5. È un brano che mi aiuta.

Perché facciamo quello che facciamo?

Troppo spesso, non valutiamo il MOTIVO per cui facciamo quello che facciamo. Se valutiamo quello che facciamo, spesso scopriamo che non va bene. Ma visto che cambiare non è piacevole, tante persone non vogliono pensarci.

Ho detto alla mia preziosa moglie l’altra mattina, vedendola a colazione, “sai che è bello guardarti? E sai che è bello vedere una donna della mia età?” Ha la mia età ma non cerca di sembrare più giovane di quello che è. Non è che voglio che sembri più giovane. Perché dovrebbe cercare di sembrare più giovane? Nella società c’è questa mania di sembrare più giovani, ma Perché? Non sto dicendo che è sbagliato ma sto chiedendo perché? È una schiavitù nascondere l’età e non sto denunciando il fatto ma sto chiedendo perché? Perché cerchi di nascondere la tua età? Da chi stai cercando di avere l’approvazione? Davanti a chi vuoi essere visto bene e per quale scopo? Chi vuoi che lo noti? La Bibbia dice, “fai tutto quello che fai per la gloria di Dio.” Che importa come ti vedono?! Ma nel mondo c’è questa fissazione di come ci vedono e non come vedono il nostro Signore. Facciamo mille cose preoccupandoci di come ci vedono.

In qualche pulpito c’è scritto qualcosa che i membri della chiesa non vedono ma il pastore sì, e lo scritto dice, “oh che possono vedere Cristo e non me.” Questo non è solo per chi predica. Dovrebbe essere la vera preghiera per ogni credente. Viviamo in una società che spinge ad essere notati, e questo è contrario a quello che Dio ci insegna.

Guardiamo questo brano. Quello che voglio considerare è come ci insegna a vivere e la motivazione.

1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, 2 e camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave.

Che chiamata altissima.

Siate dunque imitatori di Dio” stesso. 1 Pietro 1:16 dice, “"Siate santi, perché io sono santo".” Siate imitatori di Dio in tutto. È un metro altissimo.

Ma, che sollievo leggere “come figli carissimi”, cioè figli amatissimi. Siamo amati da Dio!

e camminate nell’amore” Vivere costantemente nell’amore. Amore non per te stesso, quello è naturale. Amore per Dio, e amore per gli altri. Se io cammino nell’amore, non mi importa quello che pensano di me. Sono in pensiero per come stanno gli altri. Nel mondo, il pensiero principale è quello di essere notato per quanto sei bravo, forte o bella. Sei in pensiero per come gli altri ti vedono. Ma quando tu sei pieno di amore, non pensi neanche a come gli altri ti vedono perché il tuo cuore è focalizzato sul Signore e sul desiderio che vedano Lui e che siano incoraggiati in Lui.

Poi, per darci un termine di paragone , “come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave”. Ma Gesù si preoccupava di quello che la gente pensava di Lui? No. Lui ci mostra come amare. Dice “camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati”. Cristo pensava solo alla gloria di Dio e al vero bene degli altri. Noi siamo chiamati a camminare così e questo cambia drasticamente il modo in cui camminiamo e come prendiamo le nostre decisioni.

3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi;

Non usiamo la parola "conviene" in italiano. È una parola greca che vuol dire “quello che è giusto e appropriato”. Sarebbe come dire “è giusto e appropriato che un marito o una moglie non dovrebbe commettere adulterio”. Quando dice “come si conviene ai santi”, vuol dire che è giusto ed appropriato per uno che è un figlio di Dio che “né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi”.

Queste parole sono parole che descrivono peccati in modo generico. Comprendono tanti tipi di peccati.

Notate che sono peccati che la nostra società innalza. Fornicazione implica qualsiasi pensiero, concetto o desiderio per il sesso al di fuori del matrimonio. Questo comprende la donna che cerca di essere bella per far notare il suo corpo ed un uomo che apprezza le donne. Completamente fuori posto ma non nella nostra società.

La nostra società è piena di impurità di tanti tipi.

Avarizia, cioè il desiderio per cose materiali. Basta guardare a quanto i nostri figli sono attaccati a tante cose. Il desiderio viene promosso e la pubblicità propone sempre cose nuove.

Ma dice che non devono “neanche essere nominate fra di voi”. Devono essere lontanissime da noi.

Quando i nostri figli vogliono cose nuove, buttiamo benzina sul fuoco dell'avarizia? Buttiamo “benzina” come premio e come modo di amarli o valutiamo attentamente? Non sto dicendo di non comprare nulla. Ma sto chiedendo se valutiamo.

Valutiamo quello che guardiamo? Quello che ascoltiamo? Come parliamo? Come ci vestiamo? Come ci divertiamo? Dobbiamo dire che non vogliamo neanche nominare qualunque cosa legata a queste categorie.

Poi, versetto 4

4 lo stesso si dica dell’oscenità, del parlare sciocco e della buffoneria, che sono sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento.

Queste cose sono normali nella nostra società, ma assolutamente abominevoli per Dio.

Oscenità, parlare sciocco e buffoneria. Come parlano i giovani di oggi? Sciocco e buffoneria. Fanno gli stupidi e ridono. Questo dovrebbe essere severamente vietato perché Dio ci ha dato la bocca da usare per trasmettere cose che edificano e che hanno senso. Ci insegna che non si ride alle stupidaggini.

Ma nella società cosa senti? Buffoneria, parlare sciocco e tanta oscenità. Queste cose sono per Dio da evitare completamente. Che cosa diamo ai nostri figli da guardare, da leggere e da ascoltare?

Quale esempio siamo noi come credenti? Queste cose devono essere tolte completamente dalle nostre vite. Comprende anche quello che un adulto guarda per rilassarsi. Non significa che devi dare spazio alla carne quando sei stanco, giusto?

Piuttosto, “abbondi il ringraziamento”. Per poter riempire la vita, il cuore, i pensieri con vero ringraziamento devo guardare alle benedizioni che ho in Dio. Beata la famiglia dove questo riempie la casa.

Tenere in mente il giudizio

È importante ricordare che il giudizio sta per arrivare. Tutti i peccatori, che non hanno il perdono in Cristo, saranno mandati al lago di fuoco.

5 Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, che è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza.

Lui ci spiega che ci sono vani ragionamenti che vorrebbero farci credere, “ma dai, Dio è misericordioso, quindi non c’è da temere”. Questa è una delle menzogne più terribili che purtroppo, tanti cosiddetti credenti diffondono. Spiegano che Dio salverà, che avrà misericordia. Dio è misericordioso ma è misericordiosoadesso. Al giudizio finale non sarà misericordioso. Dio chiama tutti al ravvedimento adesso ed è misericordioso solo adesso.

Se uno rifiuta la misericordia di Dio adesso, non c’è nessuna speranza. Al momento della morte la porta è chiusa eternamente e chi non ha Cristo a quel punto è perso nel tormento per sempre.

Lui dice “nessun fornicatore o immondo o avaro… per queste cose viene l’ira di Dio”. Queste cose sono da togliere completamente. Questo ci dà una base per poter scegliere come vivere.

Lui dice che nessuno di questi “ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio”. È molto categorico.

L’ira di Dio arriverà su tutti coloro che non hanno il perdono in Gesù Cristo. Solo chi è già in Cristo sarà perdonato.

Perciò, come dobbiamo vivere

Questo ci porta a vivere in modo diverso. Drasticamente diverso da quello che era normale prima, e da come vedevamo la vita prima.

7 Non siate dunque loro compagni.

Di natura io sono compagno di tante di queste cose. Ricordate cos’è compagno e compagnia. Sono coloro con cui scelgo di passare del tempo. Tu puoi essere compagno stando fisicamente con qualcuno, ma anche virtualmente con qualcuno. Parlando al telefono, guardando film o video sullo schermo, chattando, ascoltando la sua musica e i suoi discorsi. Chi ascolti è il tuo compagno. Se tu ascolti musica, i cantanti sono la tua compagnia. Quali sono le loro parole e qual è il loro stile di vita?

Gesù evangelizzava tutti, dai farisei alle prostitute, ma non erano i suoi compagni. Non erano le persone con cui cercava di soddisfare il suo bisogno di compagnia. Erano persone che Lui voleva che vedessero Dio. Gesù era con gli ubriaconi, le prostitute e i farisei (ipocriti) e mangiava con tutti per evangelizzarli. Compagnia sono le persone con cui scegli di passare il tempo per i legami umani che vogliamo avere.

Compagnia comprende anche quello che provvediamo per i nostri figli o amici. Per una bambina la bambola è la sua compagnia. Quali valori ha la bambola che dai alla tua bambina? Quali giocatoli dai ad un bambino? Mostri, supereroi e fumetti hanno buoni valori? Che tipo di compagnia sono? Sono personaggi che hanno virtù? O sono personaggi che si vantano di se stessi? I supereroi danno gloria a Dio? Esiste un supereroe che dà gloria a Dio o prende la gloria per sé? Non ne esiste neanche uno che dà gloria a Dio. La maggioranza delle bambole non vivono come donne di Dio. Sono fatte per attirare l’attenzione su di sé.

Vogliamo valutare quale compagnia stiamo mettendo nelle mani dei nostri figli. Vogliamo valutare quale compagnia abbiamo noi.

8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità,

Tutto ciò è bontà, giustizia e verità”. In una vita PIENA di questi tre attributi rispecchiano Dio.

La giustizia vuol dire purezza totale. La giustizia secondo Dio. Nulla che è ingiusto.

Ho menzionato i supereroi che non danno minimamente gloria a Dio. Addirittura, hanno poteri sovrannaturali che non vengono da Dio. Questo è malvagio. Fa desiderare questi poteri che non vengono da Dio.

Ognuno deve valutare la propria vita. Tu, cammini in tutto quello che è bontà, giustizia e verità? Sono attributi presenti nel tuo modo di parlare? Nel tuo modo di reagire? Nel modo in cui passi il tempo ed in cui spendi i soldi? Nel modo in cui ti diverti? Nel modo in cui cresci i tuoi figli?

Esaminando….

Questo non succede per caso. Bisogna ESAMINARSI. Versetto 10 prosegue dicendo:

10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.

Esaminando vuol dire pesando e valutando. È una cosa che si fa con cura.

Ricordiamo la domanda all'inizio: perché fai quello che fai? Se non abbiamo veramente esaminato, va male. Esaminiamo perché facciamo questo e quell'altro. Perché ti vesti così, perché vuoi quel tipo di macchina e perché vuoi fare quella cosa?

Allora, quando hai esaminato e scartato ciò che non va bene e riconosciuto quello che va bene, che è camminare nella luce, non devi esaminare tuttoogni volta o ogni giorno. Non è pesante questa esortazione, è vivere per principi.

Ma esaminiamo“ciò che è accettevole al Signore” e non agli altri o alla carne o perché l’hai sempre fatto.

Poi vv. 11-13 parlano di evitare il peccato totalmente. Perfino di non parlare delle cose delle tenebre. Dobbiamo tenerci totalmente separati dal male e camminare nella luce, in modo che il male sia manifestato come male.

11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, 12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 Ma tutte le cose che sono riprovate dalla luce divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce.

Ci sta semplicemente comandando di evitare ogni tipo di male e non partecipare “alle opere infruttuose delle tenebre”. Infruttuosa potrebbe essere un’opera non tanto malvagia ma che non porta frutto. Satana vuole ostacolarci dal portare frutto. Non ci tenta solo a fare cose malvagie, gli basta guidarci a fare cose infruttuose. Posso riempire la vita con un hobby che non è male e non è peccato in sé ma infine è un’opera infruttuosa che mi ostacola dal vivere alla gloria di Dio.

Se un’opera non è peccato in sé ma mi ostacola dal fare quello che potrei fare per la gloria di Dio, alla fine non sto camminando nella luce.

Il brano, Efesini 5, inizia dicendo:

camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi,

Allora, io ho doni spirituali e ho fratelli e sorelle che hanno bisogno di me. Se io mi butto in qualcosa che mi piace e che non è male, però prende il mio tempo, non posso investire nell'essere di benedizione agli altri. E allora, non sto amando come Cristo ha amato. Non sto amando.

Queste sono opere infruttuose che non portano gloria a Dio. Dovremmo vivere come dice in Giovanni 15, pregando che possiamo portare molto frutto per la gloria di Dio.

E poi, un’esortazione nel versetto 14:

14 Perciò dice: "Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà in te".

Da un lato potrebbe parlare di chi è spiritualmente morto, dall’altro potrebbe parlare di credenti che sono addormentati e non si rendono conto di come stanno vivendo. Dobbiamo svegliarci.

Poi, versetti 15-16 sono molto importanti:

15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi.

“Badate” vuol dire “tenete conto” o “guardate attentamente”. Valutate bene. Abbiamo letto nel versetto 10:

esaminando ciò che è accettevole al Signore.

Non sempre bisogna fare qualcosa perché l’hai sempre fatta, ma valutare bene chiedendoti: “Questo è buono? È un buon uso del mio tempo? Questo porta frutto?”

“… di camminare con diligenza”. Cosa vuol dire “diligenza”? Non ogni tanto e quando capita, ma passo per passo.

“… non da stolti, ma come saggi”. Se tu non valuti ogni decisione e ogni cosa che fai, tu stai camminando da stolto. Se facciamo qualcosa perché l’abbiamo sempre fatta così, stiamo camminando con stoltezza. La vera saggezza viene da Dio ed è vivere per l’eternità.

“… riscattando il tempo”. Riscattare il tempo vuol dire comprare il tempo. Come si compra il tempo? Si compra con i soldi? Si compra tempo sostituendo quello che non mi serve o che non è il massimo per quello che è il massimo. Si compra tempo lasciando stare una cosa per investire in un’altra.

“… perché i giorni sono malvagi”. Voglio riconoscere che il tempo è breve e che mi troverò davanti e Dio. Voglio portare frutto nei giorni che ho e voglio dare piacere a Dio in tutto. Voglio vivere per la gloria di Dio e promuovere la Sua conoscenza.

Per riscattare il tempo serve autodisciplina, sapere organizzare bene la vita e la giornata, e saper gestire anche i cambiamenti, perché nessuno ha pienamente il controllo sulla propria vita. Quando Dio manda interruzioni ed imprevisti che scombussolano i tuoi piani, se vai in crisi, non saprai gestire bene il tempo. Gestire bene il tempo vuol dire organizzarsi, avere un programma ben pensato e poi, quando vengono le cose che non avevi previsto, riuscire a non andare in crisi ma adattarsi per riprendere ed usare bene quel tempo.

Versetto 17

17 Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore.

“Disavveduti” è una parola greca che vuol dire “non saggio”. Stolto. Privi di saggezza. Sta dicendo: Non siate stolti. Se non vivete esaminando tutto, badando per camminare diligentemente e ricuperando il tempo, siete stolti.

“… ma intendete quale sia la volontà del Signore”. Impegnatevi, valutate attentamente, esaminate, chiedete consigli, informatevi bene su quali sono i principi di Dio. Impegnatevi per capire quale sia lavolontà del Signore per poter vivere, in ogni campo, secondo la Sua volontà.

Se camminate nella luce, secondo la volontà del Signore, sarete criticati. Altri chiederanno: “Perché siete così come famiglia e perché fate così con i vostri figli?” Però il giudizio degli altri non mi importa. Io voglio l’approvazione di Dio. Voglio presentarmi davanti a Cristo e sentire, “"Bene, buono e fedele servo… entra nella gioia del tuo signore".” (Matteo 25:21)

Poi, dal versetto 18:

18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlando a voi stessi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando nel vostro cuore il Signore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo; 21 sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Dio.

Quando uno è sotto l'effetto del vino è controllato dal vino. Non ha tutte le facoltà e allora, il vino lo controlla. Piuttosto, siate ripieni di Spirito Santo, controllati dallo Spirito. Che vuol dire non fare ciò che hai sempre fatto e non vivere solo per il tuo matrimonio o per allevare i tuoi figli come hanno sempre fatto i tuoi genitori. Valutiamo se va veramente bene.

Perciò

Il punto di tutto questo è l’importanza fondamentale di esaminare ogni cosa. Conoscere versetti dalla Bibbia non vuol dire che ho valutato attentamente. Quando esaminiamo quello che facciamo scopriremo dottrine e cose pratiche nella vita che non vanno bene.

Quante cose facciamo solo perché non vediamo problemi. Però non vediamo problemi perché non esaminiamo. Forse pensiamo: “ma cosa vuoi? Io sono cresciuto così. Mica sono cresciuto male”. Cos’è quell' atteggiamento? Orgoglio. Orgoglio, perché non vogliamo ammettere che non siamo dove dovremmo essere. Questo non è valutare ciò che è accettevole al Signore.

O che possiamo crescere, per valutare tutto. Perché fai quello che fai? Perché credi che questo o quell'altro va bene? Perché fai quello per rilassarti e perché fai quell'altro per essere un buon genitore? Hai veramente valutato o reagisci così, agisci così e fai cosìnella vita, nel tuo matrimonio, con i tuoi figli, e con le tue scelte perché a te sembra giusto?

Solo perché a me sembra giusto non vuol dire che è giusto. Quante volte il Signore mi ha mostrato questo. C’erano cose nella mia vita, che a prima vista per me andavano benissimo, ma valutando ho capito che davanti a Dio non andavano bene.

Voglio incoraggiare tutti noi a camminare nella luce, come figli di luce. È meraviglioso quando consideriamo che:

9 … il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità,

Questo richiede una grande pulizia dei nostri pensieri e dei nostri modi di vedere tutto come normale. Il fatto che non vedo problemi non vuol dire che non ci siano problemi. Vuol dire solo che sono abituato a non vederli.

È meraviglioso, doloroso, ma meraviglioso riconoscere quello che non va bene nelle nostre vite. È doloroso lasciare certi pensieri e modi di fare. Delle volte è anche vergognoso e vengo criticato se lascio certi modi di fare, ma è una liberazione camminare di più nella luce.

Voglio incoraggiare tutti noi ad esaminare ciò che è accettevole al Signore. Camminando non da disavveduti, da stolti, ma da saggi. È utile aiutarci gli uni gli altri. Non si arriva mai fino in fondo ma con il cuore giusto abbiamo un Dio che ama mostrarci la sua volontà e Lui ce la mostra. Se abbiamo il cuore desideroso, Dio non nasconde la Sua volontà da noi.

Voglio vivere fino al giorno in cui morirò esaminando ogni cosa e capendo perché faccio quello che faccio. Prego che sarò circondato sempre da persone che mi aiutano a valutare perché faccio quello che faccio.

Voglio vivere per la gloria del mio Signore che mi ha comprato a caro prezzo.

Oh che possiamo essere un popolo che porta gloria a Dio e che tutto quello che facciamo possano essere opere fruttuose e non opere infruttuose per la gloria del nostro Dio.