Aiuto Biblico

Come riconoscere falsi insegnanti

1 Timoteo 6:3-5

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 4 febbraio 2018, – cmd si –
Descrizione: come riconoscere i falsi insegnanti, anche se la loro dottrina è giusta, e cosa fare.
parole chiavi: falsi insegnamenti, falsi dottori, insegnamento falso, orgoglio, criticare

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Se un nemico vuole attaccare una città, meglio 10 soldati nascosti dentro la città, che 1000 fuori. Il pericolo più grande per la Chiesa non sono gli attacchi visibili da fuori, sono gli attacchi nascosti da dentro.

Da quando Cristo ha stabilito la Chiesa, Satana attacca la Chiesa, servendosi di uomini che sono falsi insegnanti. A volte hanno una dottrina falsa. In altri casi, la dottrina è più o meno giusta, ma viene usata in modo da produrre orgoglio e superbia, anziché timore di Dio.

Nel nostro studio in 1Timoteo, siamo arrivati a 1Timoteo 6:3-5, in cui Dio, tramite Paolo, ci aiuta a capire come riconoscere un falso insegnante, e cosa fare quando lo abbiamo riconosciuto. Leggiamo con cura questo brano, per evitare la trappola di Satana.

Separarti da chi insegna diversamente

Iniziando con il versetto 3, Paolo introduce un insegnamento molto importante che serve per proteggere la Chiesa e i credenti. Dalla nascita della Chiesa, Satana ha cercato di danneggiare la Chiesa, mandando falsi insegnanti. Le guide di chiesa hanno la responsabilità di proteggere la chiesa da questi uomini, e a volte donne. Leggo i versetti da 3 a 5. Possiamo dividere questo brano in tre parti. Prima di tutto, nel versetto 3, Paolo descrive quello che rende una dottrina diversa e sbagliata, in modo che possiamo riconoscere le persone che insegnano così.

Secondo, nel versetto 4 e nella prima parte del versetto 5, Paolo descrive questi falsi insegnanti, e qual è il frutto del loro insegnamento. Poi, nell'ultima parte del versetto 5, Paolo comanda a Timoteo come deve comportarsi con chi insegna dottrine sbagliate. Seguite mentre leggo.

“3 Se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, 4 è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia, litigi, maldicenze, cattivi sospetti, 5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati.” (1Timoteo 6:3-5)

Prima di tutto, dobbiamo capire che ci sono falsi insegnati oggi, perché in ogni generazione ci sono falsi insegnanti. Per esempio, leggiamo in 2Timoteo 4:3 che le persone non sopporteranno un insegnamento sano, e cercheranno maestri sbagliati.

“Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2Timoteo 4:3 LND).

Qua dice che le persone accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie, anziché secondo la sana dottrina, in altre parole ci saranno tanti falsi insegnanti. Anche 2Pietro 2:1, 2 dichiara che ci saranno questi falsi dottori, e molti li seguiranno. Ve lo leggo.

“1 Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una subitanea distruzione. 2 E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata.” (2Pietro 2:1-2 LND).

Oggi, ci sono tantissimi falsi insegnanti. Infatti, per mezzo del computer e di Internet, non è mai stato così facile proporsi come insegnante, e non è difficile trovare seguaci.

Quindi, probabilmente ci sono più falsi insegnanti adesso che in tutta la storia. Questo brano ci aiuta a riconoscere i due aspetti che rendono uno un falso insegnante. Basta uno dei due aspetti, e l’insegnamento non è da Dio.

Il primo è che uno insegna una dottrina diversa da quella che Gesù Cristo ha insegnato. La seconda caratteristica di un falso insegnante è che la sua dottrina non è secondo pietà, cioè, non promuove la vera pietà. Un falso insegnante può avere solo una di queste caratteristiche, o può averle tutte e due.

Spesso, un falso insegnante non sarà attaccato alle sane parole, quelle che vengono da Gesù Cristo. Le parole di Gesù Cristo comprendono quelle che Egli ha detto quando era sulla terra, e anche quelle che ha insegnato tramite gli apostoli e gli altri autori del Nuovo Testamento. Quindi se una dottrina non è conforme alla Bibbia, non è una sana dottrina.

Ci sono tantissimi modi in cui uno insegna una dottrina non sana. Per esempio, spesso, c'è chi insegna qualcosa che èvero in linea di massima, ma inserisce qualcosa di non vero che effettivamente nega la verità. Per esempio, uno può insegnare che la salvezza è per grazia per mezzo della fede in Gesù Cristo. Però, se poi aggiunge che per essere salvato uno deve compiere certe opere o certi riti, allora nega che sia per grazia, nonostante dica anche quello. Quindi, una dottrina parzialmente vera non è vera.

Tantissimi falsi insegnamenti negano in qualche modo la piena divinità di Gesù Cristo. Oppure, negano la severità del giudizio. Altri insegnamenti falsi negano qualche insegnamento dalla Bibbia, per esempio c'è chi dice che la donna può predicare, andando contro il chiaro insegnamento della Bibbia, come in 1Timoteo 2. Ci sono tantissimi falsi insegnanti. Credere in un falso insegnamento allontana una persona dalla verità di Dio. Questa è una delle caratteristiche di questi insegnanti.

Non è secondo pietà

Un'altra caratteristica di un falso insegnante è che il suo insegnamento non è secondo pietà. È estremamente importante comprendere questo punto. Non essere secondo pietà vuol dire che un insegnamento non promuove una vita di pietà, ovvero, una vita di santità, che comprende l’umiltà. Un insegnamento così, per quanto possa essere dottrinalmente corretto, in realtà non è sano, e non viene da Dio. Si riconosce l'albero dal suo frutto. Si riconosce un insegnamento dal frutto che produce in coloro che lo accettano e lo vivono. E se un insegnamento non produce una vita di pietà, non è veramente da Dio, anche se è dottrinalmente giusto.

Per capire questo, consideriamo meglio la parola “pietà”. La parola greca che viene tradotta come “pietà” è una parola che è difficile da tradurre in italiano. Descrive una grande riverenza nei confronti di Dio. Descrive una vita che riconosce Dio ogni giorno in ogni situazione e in ogni decisione. Una vita di pietà è una vita in cui la persona vede la santità di Dio, e perciò, si preoccupa principalmente del proprio peccato. Si aggrappa costantemente a Cristo, per poter avere accesso a Dio.

La vera pietà produce una vita di grande santità, serietà, e riverenza. Trasforma il carattere, il comportamento, il modo di parlare e il modo di pensare e di reagire. Quindi una vita di pietà è una vita vissuta completamente per Dio.

Una persona che cammina nella pietà non avrà uno spirito critico. Un insegnante che ha la vera pietà non sarà fissato sul condannare gli altri, ma sull'insegnare più di Cristo, che è la più grande difesa contro l'eresia. Un esempio di questo è l’apostolo Paolo. Quando serviva, Paolo condannava il falso insegnamento. Però, gran parte del suo insegnamento era di insegnare più di Gesù Cristo. Inoltre, notate che Paolo non esitava a parlare del proprio peccato, e del fatto che tutto quello che era, era per grazia. Quindi, sì, Paolo condannava la falsa dottrina, ma questo non era mai una parte centrale del suo insegnamento. Paolo parlava di Cristo, e di come vivere la vita cristiana.

Se un insegnamento è veramente da Dio, produrrà una vita di pietà in coloro che lo ascoltano e lo seguono. Se un insegnamento non produce questa pietà in coloro che lo seguono, non è veramente da Dio, per quanto potrebbe essere dottrinalmente giusto.

Quindi, per valutare se un insegnamento è da Dio, bisogna valutare due cose. Prima di tutto, bisogna valutare se quell'insegnamento è veramente fedele all'insegnamento del Nuovo Testamento.

Secondo, bisogna valutare se quell'insegnamento produce la pietà in coloro che lo seguono. Se non ci sono questi due aspetti, allora, quell'insegnamento non è da Dio. È una dottrina diversa, contro la quale Paolo ci sta avvertendo in questo brano.

Infatti, nel versetto 4. Paolo descrive queste persone, e quello che il loro insegnamento produce in chi le ascolta. Leggo di nuovo il versetto 4 e la prima parte di 5.

“è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia, litigi, maldicenze, cattivi sospetti, 5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati.” (1Timoteo 6:4-5).

Chi insegna dottrine sbagliate, o chi insegna in un modo che non produce una vita di pietà nei suoi ascoltatori, è un insegnante gonfio che non conosce nulla. Cioè, si vede bravo, si vede importante, crede di parlare da parte di Dio, ma in realtà è gonfio.

Forse la sua dottrina è sbagliata. Magari certi aspetti sono giusti, ma sbaglia in altre parti. Una dottrina sbagliata non porta buon frutto. Chi insegna così non conosce nulla.

Oppure, anche se intellettualmente conosce varie dottrine della Bibbia molto bene, in realtà non le capisce correttamente, perché il suo insegnamento non produce vero frutto in chi lo ascolta. La vera dottrina produce una vita di umiltà e ubbidienza: la pietà. Se la dottrina che uno insegna non produce questo frutto, quell'insegnante non conosce nulla, per quanto può conoscere la dottrina intellettualmente.

Se l’insegnamento di qualcuno non produce vero frutto, se non produce una vita di pietà nei suoi ascoltatori, e quell'insegnante crede di insegnare bene, egli è gonfio, è orgoglioso. Non è umile da riconoscere che in realtà il suo insegnamento non è conforme alla Parola di Dio, perché non produce buoni frutti.

Dispute di parole

Paolo continua, e dichiara che questi insegnanti hanno un interesse morboso in questioni e dispute di parole. Cioè, mettono molta enfasi sulle parole. Invece di afferrare i chiari insegnamenti della Bibbia, si focalizzano sulle singole parole e fanno dottrine di parole.

Questo è un errore molto subdolo ma anche molto comune. È un modo in cui falsi insegnanti si propongono come guardiani della verità.

Ci sono tanti esempi di questo. Per esempio, ci sono coloro che affermano che Gesù non è morto su una croce, ma su un palo. Mettono molta enfasi sulla parola “croce”, dicendo che il senso corretto è “palo”. Dicono che solo loro lo insegnano in modo giusto. Però la cosa triste è che non capiscono veramente quello che Gesù ha compiuto morendo sulla croce. Non capiscono che non è la struttura della croce che importa, è quello che Gesù ha compiuto morendo sulla croce.

Ci sono coloro che dicono che la cena del Signore deve essere presa da un calice, anziché da bicchierini. Mettono l’enfasi sulla parola calice, come se fosse essenziale il tipo di contenitore. Ma anche in questo caso, fanno dispute di parole, anziché focalizzarsi e insegnare quale sia il significato della cena del Signore, il fatto di ricordare che è la morte di Cristo, e la Sua risurrezione, che ci riconcilia con Dio.

Un altro esempio sarebbe di parlare della posizione da assumere durante la preghiera. Nella Bibbia, troviamo preghiere fatte in piedi, da seduti, inginocchiati, guardando giù, guadando su, ed altre posizioni. Certi insegnanti, aggrappandosi a qualche esempio, dicono che la preghiera giusta dev’essere fatta in una certa posizione. Quindi, anziché insegnare il contenuto della preghiera, e il cuore da avere, mettono l’enfasi sulla posizione. Anche questo è un esempio del fare dispute di parole.

Il punto

Ci sono tanti altri esempi. Il punto è che certi falsi insegnanti mettono molta enfasi sulle parole, anziché sulle verità di Cristo. Cioè, certamente, le parole hanno la loro importanza. Però, un modo di ingannare con l’insegnamento è quello di fare dispute di parole, mettendo più enfasi su una parola di quanta ne metta la Bibbia. In questo modo, fanno credere che loro sono più fedeli a Dio degli altri.

Infatti, spesso, questi falsi insegnanti insegnano che la loro interpretazione di un piccolo dettaglio è l’unica interpretazione giusta, e che quindi, chiunque insegni diversamente da loro non sta seguendo Dio. Perciò, usano le loro interpretazioni come un metro per distinguere chi cammina bene da chi cammina male, sempre in base al LORO metro. Usando il loro metro, dicono che chi segue il loro insegnamento è da Dio, e chi non segue il loro insegnamento è un falso, e non è da Dio.

In altre parole, inventano un metro loro, spesso su piccoli dettagli, a volte su parole singole, dicendo che la loro interpretazione è il metro di Dio, e condannano chiunque non insegni come loro. Facendo questo, si stabiliscono da soli come giudici, si presentano come guardiani della verità. Non ammettono che potrebbero sbagliare. Non ammettono che i tanti altri uomini di Dio nella storia che hanno visto le cose diversamente da loro potrebbero avere ragione. Secondo loro, o tu vedi le cose come le vedono loro, o tu sei un falso.

Solitamente i seguaci di questi falsi insegnanti tendono a criticare gli altri più che parlare di Cristo e delle verità della Bibbia.

Ricordate che criticare gli altri è un modo per innalzare se stessi. Vediamo questo nella vita di tutti i giorni. Se io critico duramente gli altri, è un modo per far vedere che IO sono giusto e loro sbagliano. Quindi, è un modo di innalzare me stesso.

Quindi, falsi insegnanti di questo tipo tendono a mettere molta enfasi sull'attaccare gli altri anziché insegnare fedelmente la Parola di Dio.

Perciò, il frutto del loro ministero non è un popolo che cammina umilmente davanti a Dio, molto sensibile al proprio peccato, ma piuttosto, persone che si mettono anche loro a considerarsi guardiani della verità di Dio, e così, si impegnano a criticare chiunque non segua l’insegnamento del loro maestro, dicendo che è quello giusto.

Certamente, ci sono casi in cui è necessario parlare di falsi insegnamenti. L’apostolo Paolo correggeva la falsa dottrina. Però, se guardiamo all’insieme dell’insegnamento di Paolo, notiamo prima di tutto che Paolo parlava molto, molto di più delle verità, di quanto parlasse contro chi insegnava in modo sbagliato. Poi, Paolo era umile, parlava anche del suo peccato.

Quindi, state attenti a coloro che fanno dispute di parole.

Il frutto del loro ministero

Avendo descritto alcuni esempi del contenuto dell'insegnamento di questi uomini falsi, Paolo descrive il frutto che il loro insegnamento produce in coloro che lo seguono. Nei versetti 4 e 5, Paolo elenca alcuni dei frutti che il loro insegnamento produce. Vi leggo una parte di questi versetti. Inizia con “nascono...”, quello che nasce dal loro insegnamento.

“...nascono invidia, litigi, maldicenze, cattivi sospetti, 5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità,...” (1Timoteo 6:4,5)

Alcuni dei frutti dei falsi insegnamenti sono invidia, litigi, maldicenze, cattivi sospetti, vane dispute. In altre parole, falsi insegnanti producono seguaci che sono pieni di invidia, che sono pronti a litigare, pronti a criticare, pronti a condannare. Una vita così è totalmente contraria ad una vita di pietà. Anche se una dottrina fosse giustissima, se produce frutti così, anziché una vita di pietà, non viene da Dio. Si conosce un albero dal suo frutto.

Essere pronti a litigare non è compatibile con la pietà. Né lo è il fatto di fare maldicenze, o di avere cattivi sospetti.

Di nuovo, notiamo che qua, Paolo non sta dicendo che la dottrina di questi uomini è sbagliata. Sta parlando del frutto del loro insegnamento, ovvero, sta parlando di come questi insegnanti vivono, e come vivono coloro che seguono il loro insegnamento.

Uno che è pronto a litigare, pronto a usare la maldicenza, ovvero, parlare male degli altri, pronto a fare vane dispute, anziché focalizzarsi sull’insegnamento di Cristo, quell'uomo non è guidato da Dio, bensì dalla sua carne, se non proprio da Satana.

Non edifica, non aiuta gli altri ad essere più conformati a Cristo. Piuttosto, stimola l’orgoglio.

Uno che insegna con questo atteggiamento critico e superbo non stimola gli altri ad una vita di santità e umiltà. Piuttosto stimola i suoi seguaci a seguire le regole che lui ha stabilito, a seguire le dottrine che lui insegna, e così, i suoi seguaci si considerano vicini a Dio e pensano di camminare bene. Ma, in realtà, vivendo così, ignorano la vera santità che la Bibbia insegna e descrive. Mancano del vero timore d Dio, pur dicendo di avere grande timore di Dio.

Come sono realmente questi uomini

Paolo dichiara che gli uomini che fanno queste dispute sono corrotti nella mente e privi della verità. Cioè, forse conoscono molto della Bibbia, come anche Satana conosce la Bibbia. Però in realtà sono corrotti nella mente. I loro pensieri non sono puri. Quello che fanno non innalza veramente Gesù Cristo, ma piuttosto innalza loro stessi. Il loro insegnamento non stimola chi li segue a vedere più del proprio peccato, per poter vedere più della grazia di Dio nel perdono. Piuttosto, questi insegnanti sono corrotti nella mente, e insegnano in un modo che in realtà allontana le persone del vero cammino della santità e dall’essere umili davanti a Dio.

Questi uomini, e tristemente anche alcune donne (ce ne sono che insegnano, che già in sé è un abominazione a Dio, visto che è vietato nella Bibbia), sono privi della verità. Sono privi della verità anche se quello che insegnano è vero in sé, ma se non promuove la pietà, non è veramente da Dio. Se non aiuta a vedere di più il proprio peccato, se non rende più umili, non è da Dio.

Questi uomini sono veramente corrotti nella mente, e sono privi della verità. Forse conoscono tante verità della Bibbia, ma nella loro anima, sono privi della verità. La verità di Dio non ha toccato veramente il loro cuore.

Stimano la pietà fonte di guadagno

Alla fine del versetto 5, Paolo spiega quella che è spesso una motivazione di questi uomini. Ve lo leggo.

“... Che stimano la pietà essere fonte di guadagno,...” (1Timoteo 5:5)

Falsi insegnanti si presentano come uomini di Dio, quindi, promuovono una falsa pietà, allo scopo di averne un guadagno. A volte, ma non sempre, questo guadagno è economico. Tanti falsi insegnanti usano un insegnamento falso per arricchirsi materialmente in qualche modo. Ci sono coloro che promettono benedizioni economiche se uno semina, che vuol dire dare soldi al loro ministero. Ci sono coloro che cercano di arricchirsi tramite la vendita di materiali scritti da loro. Ci sono vari modi in cui questi falsi insegnanti cercano di arricchirsi parlando di Dio.

Però, a volte il guadagno non è economico. Ci sono altri tipi di guadagno. Per esempio, c’è chi cerca il guadagno di sentirsi importante. Essi possono apprezzare la sensazione di avere tanti seguaci, persone che in un certo senso riescono a influenzare o controllare. Creano un piccolo impero, l’insegnante è un piccolo re con i suoi seguaci come sudditi. Questo è un altro guadagno, un guadagno che soddisfa la carne.

Ci può essere il guadagno di essere stimati, ci possono essere tanti tipi di guadagno. Ma il punto è che essi vedono quello che fanno come fonte di guadagno di qualche tipo. Anche se si vantano di non fare nulla per soldi, cercano il guadagno della stima degli altri e quello di avere seguaci.

Ricordate che quando uno è veramente chiamato da Dio, non insegna per ricevere un guadagno. Può essere sostenuto dalla Chiesa, anche a tempo pieno. Infatti, abbiamo visto in 1Timoteo 5 che la Chiesa dovrebbe sostenere l'anziano che fa un buon lavoro nell'insegnamento. Quindi, è biblico sostenere chi insegna. Ma se uno è chiamato da Dio ad insegnare, non lo fa per guadagnare. Lo fa per essere fedele alla sua chiamata. Invece, i falsi insegnanti vedono quello che fanno come fonte di guadagno di qualche tipo.

Da costoro separati

Dopo questa lunga descrizione di chi sono questi insegnanti falsi, e qual è il frutto che producono, in modo che possiamo riconoscerli, Paolo arriva al comandamento che riguarda cosa dobbiamo fare quando riconosciamo che uno è così. Cioè, come dobbiamo fare se riconosciamo che qualcuno insegna così? Forse stiamo già seguendo da tempo uno che non è veramente da Dio. Oppure, abbiamo solo iniziato a conoscere il suo insegnamento, e riconosciamo che è come Paolo descrive in questo brano. Allora, come dobbiamo fare? Qual è il comandamento di Dio a riguardo?

Il comandamento che Dio ci dà tramite Paolo è alla fine del versetto 5. Leggo il versetto 5, e notate il comandamento che Dio ci dà.

“5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati.” (1Timoteo 6:5).

Dio ci comanda di separarci da uomini o donne così. Notate che questo comandamento è molto categorico. Non è un suggerimento, non viene dato con mezzi termini. Piuttosto, è un forte comandamento. Non dobbiamo avere a che fare con uomini così. Dobbiamo separarci. La parola usata qui descrive una separazione categorica. Non bisogna dialogare con loro. Non bisogna dibattere con loro. Non bisogna ascoltare o leggere i loro insegnamenti cercando di trarre il bene e ignorare il male. No! Piuttosto, bisogna separarsi totalmente da loro.

Chiaramente, questo è un comandamento forte, uno potrebbe vederlo come troppo duro. Ma Dio vuole proteggere la Chiesa da questi uomini che Satana usa per cercare di sviare i veri credenti. Non importa se loro si rendono conto di quello che fanno o no. Spetta ad ogni credente riconoscerli, e poi, separarsi da loro.

Quindi, abbiamo la responsabilità, soprattutto coloro che guidano la Chiesa, di riconoscere se un insegnante è falso. Può essere falso perché insegna una dottrina diversa, può essere falso perché quello che insegna non produce una vita di pietà in chi lo ascolta. In entrambi i casi, uno che insegna così è un uomo pericoloso, e in base al frutto che il suo insegnamento produce, o al fatto che non è conforme alla Parola di Dio, bisogna riconoscere tale uomo, e separarsi da lui. Coloro che guidano la Chiesa devono separare tutta la Chiesa da un uomo così. Questo è uno dei mezzi principali che Dio usa per proteggere la Chiesa.

Vediamo un esempio di questo in Atti 19. Paolo stava insegnando di Cristo ad Efeso, nella sinagoga. Certi uomini cominciarono a parlare contro la verità, in altre parole, avevano un parlare non conforme alle parole che Paolo insegnava, che venivano da Gesù Cristo. Notate che Paolo si è separato da loro, portando i credenti con lui. Vi leggo questo brano, in Atti 19:8-9.

“8 Poi egli entrò nella sinagoga e parlò con franchezza per tre mesi, discutendo e persuadendo sulle cose appartenenti al regno di Dio. 9 Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell’incredulità, parlando male della via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno.” (Atti 19:8-9 LND)

Questo è un esempio di quello che dobbiamo fare noi, quando riconosciamo che l’insegnamento di qualcuno non è conforme alla Parola di Dio, oppure, che il suo insegnamento non produce una vita di pietà.

Allora, come facciamo?

Allora, alla luce di questo insegnamento, come dobbiamo fare?

Prima di tutto, dobbiamo riconoscere chi è un falso insegnante. Ce ne sono tanti, come abbiamo letto in in 2Timoteo 4:

“Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2Timoteo 4:3 LND).

Ci sono tantissimi falsi insegnanti oggi, in Internet, e di persona.

Ricordate che una dottrina diversa conterrà anche della verità, perché così riuscirà a convincere la gente. Però, ci saranno i punti sbagliati, che cambiano il messaggio. Poi, c’è l’insegnamento che sembra tutto giusto, ma non produce una vita di pietà. Piuttosto, produce seguaci che sono pronti a criticare e condannare gli altri, anziché riconoscere i propri peccati. Sono più presi dal criticare che dal parlare di Cristo. Non sono umili, non sono mansueti. Sono litigiosi e condannano gli altri.

Se un insegnante ha questo frutto nel suo ministero, dobbiamo separarci da lui. Non solo ascoltarlo meno, serve una rottura totale. Un tale uomo è un grande pericolo per chiunque lo ascolti.

In questo insegnamento, vedo di nuovo l’amore di Gesù Cristo per la Sua Chiesa. Cristo ci ama, e ci dà tutto l’insegnamento necessario per proteggerci dagli attacchi di Satana. Grazie a Dio per l’amore di Cristo. Grazie a Dio che ci ama così tanto da prepararci, in modo che possiamo evitare questi pericoli. Grazie a Dio che non solo ci protegge dagli errori, ma ci fa conoscere la Sua meravigliosa verità. Grazie a Dio che Egli opera in noi, per farci essere uomini e donne santi, che aspettano il Suo ritorno.