Aiuto Biblico

La grazia ci insegna come vivere

Tito 2:11-12

Sermone di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 13 dicembre 2020, – cmd dmp –
Descrizione: Dio ci salva per grazia e poi la grazia ci insegna come vivere. Parte 1.
parole chiave: grazia, vita cristiana, empietà, concupiscenza.

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Nella Bibbia, c’è una parola meravigliosa, che troviamo in greco più di 150 volte, e la maggior parte delle volte viene tradotta in Italiano con la parla “grazia.”

La grazia è il bene che Dio ci fa quando, in realtà, meriteremmo il male. Tutta la grazia di Dio ci arriva tramite Gesù Cristo, arriva solo tramite Gesù Cristo, e per merito di Gesù Cristo.

Quanto è meravigliosa e preziosa la grazia. Più comprendi la grazia, più capisci che tutta la grazia di Dio ci arriva per mezzo di Gesù Cristo, più grande sarà la tua gioia. Più pace avrai nelle prove, più conoscerai la potenza di Dio nella tua vita.

Dio ci salva per grazia, ed ogni buon dono che riceviamo, lo abbiamo per grazia. La grazia di Dio ci salva dai nostri peccati e ci insegna come vivere, mentre aspettiamo il ritorno di Cristo.

Oggi, vogliamo guardare la prima parte di Tito 2:11-14. Questo brano ci insegna come vivere, se abbiamo ricevuto la grazia di Dio della salvezza.

Guardiamo insieme Tito 2:11-14:

“11 Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nel mondo presente sobriamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.” (Tito 2:11-14 LND)

La grazia salvifica di Dio è apparsa...

Consideriamo per primo il v.11: “la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini.”

Che cos’è questa grazia? Chi sono tutti gli uomini e in che senso la grazia è apparsa loro? Riflettiamo su queste domande per comprendere più a fondo la grandezza di questa dichiarazione divina.

La Grazia

Iniziamo considerando la grazia. Come ho detto prima, la grazia consiste nella bontà di Dio, bontà non meritata. In realtà, meritiamo solamente il male da Dio, perché per natura siamo tutti peccatori.

Esistono due tipi di grazia: quella che viene chiamata la grazia comune, e poi, la grazia particolare, la grazia salvifica.

Dio benedice tutti gli uomini con benedizioni comuni, che chiamiamo la grazia comune, come il sole, la pioggia, il cibo, e tante altre cose belle che Dio dà all’umanità, nonostante l’umanità è in ribellione contro Dio.

Ogni buon dono che gli uomini ricevano è una grazia, che viene da Dio. Però, la grazia comune è una grazia temporanea, che finirà, se non prima, con la morte.

La grazia salvifica

Questo brano non sta parlando della grazia comune. Parla piuttosto della grazia salvifica.

La grazia salvifica è una grazia infinitamente più profonda, e “più meravigliosa”. Questa è la grazia di Dio che vale più della vita stessa, e che dura per tutta l’eternità.

Per capire questa grazia, dobbiamo renderci conto che per natura, siamo peccatori. Pecchiamo perché siamo peccatori. Pecchiamo contro il nostro grande e sovrano Signore, che è assolutamente santo. Siamo gravemente colpevoli.

Essendo il santo Signore di tutto, e il giudice del mondo, Dio punirà i nostri peccati. Per natura, siamo sotto condanna, separati da Dio, con un'eternità di tormento davanti a noi.

La grazia salvifica di Dio ci offre il pieno perdono.

La grazia salvifica è quella grazia in cui Dio prende il peccato di una persona, prende tutta la sua colpa, e li carica su Gesù Cristo, il Figlio di Dio. In Gesù Cristo, Dio perdona il peccato di quella persona, la fa diventare un figlio di Dio, e le dà la vita eterna, l’eternità con Dio.

Questo è immenso!

Troppo spesso, conosciamo tutto questo intellettualmente. Sappiamo della gravità del nostro peccato. Ma non ci colpisce abbastanza. Oh che possiamo vedere di più della gravità del peccato, per capire l’immensità della grazia salvifica.

Quindi, la grazia salvifica ci salva. Consideriamo DA che cosa salva.

1) Ci Salva dai Nostri Peccati

Grazie a Dio, la grazia salvifica di Dio ci salva dai nostri peccati. Per esempio, in Matteo 1, quando l’angelo annuncia la nascita di Gesù a Giuseppe, dichiara:

“Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati".” (Matteo 1:21 LND)

Quando Pietro proclama l'evangelo in Atti 2 e 3, annuncia che per mezzo di Cristo, Dio ci salva dai nostri peccati. La salvezza è la salvezza dai nostri peccati.

Il nostro nemico peggiore non sono i problemi della vita. Il nostro nemico peggiore sono i nostri peccati. I nostri peccati rovinano tutto, ma ancora peggio, ci separano da Dio. E la grazia salvifica di Dio ci salva dai nostri peccati. Non solo ci salva dalla condanna del peccato, ma dal peccato stesso, in modo tale che non siamo più schiavi del peccato. Perciò, è una grazia salvifica.

2) Ci Salva dall’Ira Imminente

La grazia salvifica di Dio non solo ci salva dai nostri peccati, ma ci salva anche dall’ira di Dio, la terribile ira che sta per essere riversata su tutti i peccatori al giudizio finale. Ogni cosa bella di questa vita sarà dimenticata per sempre quando arriverà l’ira di Dio.

Ma chi riceve la grazia salvifica di Dio viene salvato dall’ira di Dio. Notate che è in Gesù Cristo. Leggiamo questo in 1Tessalonicesi 1:10 e in Romani 5:9:

“e per aspettare dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira a venire.” (1Tessalonicesi 1:10 LND)
“Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.” (Romani 5:9 LND)

La grazia salvifica di Dio, tramite Gesù Cristo, ci salva dall’ira imminente, la terribile ira che sarà rivelata nel giorno del giudizio, un'ira che sarà infinitamente terribile e che durerà eternamente. Quanto è importante annunciare la salvezza mentre c’è ancora tempo, affinché anche altri possano essere salvati da quest’ira. Che meraviglia ricevere questa grazia.

Capire meglio la grazia salvifica ci porta ad un’altra domanda, una domanda importante. Per chi è questa grazia salvifica?

Per Tutti gli Uomini

Tornando al nostro versetto, leggiamo che “la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini.” Si può anche tradurre questo passo nel modo seguente: “è apparsa per tutti gli uomini. Che cosa significa?

È evidente che questo versetto non intende dire che la grazia salvifica di Dio è apparsa letteralmente ad ogni uomo nel mondo, in quanto è chiaro che ogni persona non ha udito l'evangelo. Allora, in che senso è apparsa a tutti gli uomini?

Per capire correttamente questa frase, bisogna conoscere bene la Bibbia. Prima della morte e della risurrezione di Cristo, la salvezza non fu annunciata a tutti gli uomini, ma solamente ai Giudei, tranne qualche rara eccezione.

Fu soltanto dopo la risurrezione di Cristo che Dio cominciò ad offrire liberalmente la salvezza a tutti gli uomini, cioè ad ogni razza, nazione o popolo, senza che dovessero diventare Giudei. Il fatto che ora la salvezza è aperta a tutti, e non solo ai Giudei, prima della croce di Cristo era nascosto. Perciò, questo fatto viene chiamato il mistero di Cristo, il che vuol dire che questa verità prima era nascosta.

Vi leggo Colossesi 1:27, brano in cui Paolo parla di questo mistero, ossia della salvezza che prima era nascosta e che ora è rivelata al mondo, la salvezza per qualsiasi uomo che si ravvede e crede in Gesù Cristo:

“24 ... la chiesa, 25 di cui sono stato fatto ministro, secondo l’incarico che Dio mi ha dato per voi, per presentare pienamente la parola di Dio, 26 il mistero che fu tenuto nascosto da secoli e generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi, 27 ai quali Dio ha voluto far conoscere quali siano le ricchezze della gloria di questo mistero fra i gentili, che è Cristo in voi, speranza di gloria,” (Colossesi 1:24-27 LND)

Grazie a Dio questa grazia, che prima era riservata ai Giudei, adesso è per tutti gli uomini. Noi che siamo salvati, siamo salvati per questa grazia, anche se non siamo giudei.

Quindi, ora è chiaro che l'evangelo è per tutti gli uomini, non solo per i Giudei. Inoltre, è per ogni classe di uomini. Paolo aveva appena parlato dei vari gruppi presenti nella chiesa, parlando di anziani e di anziane, delle giovani e dei giovani e, infine, degli schiavi. La salvezza è per tutti, indipendentemente dalla classe sociale a cui si appartiene.

In parole semplici e meravigliose, ciò significa che la grazia salvifica di Dio è anche per TE. Chiunque tu sia, Dio offre la sua grazia salvifica a te. Non importa quanto gravi siano i tuoi peccati. Non importa quanto nero sia il tuo cuore. La grazia salvifica di Dio è anche per te, se tu ti ravvedi e credi veramente in Gesù Cristo.

La donna samaritana era una grande peccatrice, era stata con tanti uomini, ma la grazia salvifica la rese una donna pura.

Il pubblicano che pregava nel tempio sapeva di essere un grande peccatore, avendo probabilmente frodato tante persone da anni. Ma la grazia salvifica di Dio lo salvò in un attimo ed egli tornò a casa sua giustificato.

L'apostolo Paolo era un bestemmiatore ed un grande peccatore, ma la grazia salvifica di Dio lo trasformò in un servo di Dio. E tu, caro amico o cara amica, chiunque tu sia, la grazia salvifica di Dio è anche per te se ti ravvedi e credi in Gesù Cristo. È per tutti.

Quello che la grazia insegna

Quando Dio salva qualcuno con la Sua grazia, questa grazia non solo toglie la condanna, ma cambia il cuore di quella persona. Così inizia l'opera della santificazione, opera assolutamente necessaria per far diventare santa tale persona, in modo tale da renderla idonea a stare nella presenza di Dio per tutta l'eternità.

Leggiamo i vv.11-13 che parlano di ciò che questa grazia ci insegna:

“11 Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nel mondo presente sobriamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,” (Tito 2:11-13 LND)

La grazia salvifica di Dio ci insegna a rinunziare a tutto quello che appartiene ad una vita di peccato, per poi vivere in un modo nuovo.

La parola che qui viene tradotta con “insegnare” è un verbo che vuol dire “addestrare” o “educare” e viene usata altrove per descrivere il modo in cui un genitore alleva il proprio figlio. Più che essere solo un insegnamento intellettuale, questo verbo descrive un insegnamento pratico, accompagnato da disciplina quando è necessario, per portare il figlio all’ubbidienza. Quindi, la grazia ci insegna o, potremmo dire, ci alleva, ci addestra, a vivere in santità e in modo che glorifica Dio.

Rinunziare

Consideriamo le cose che la grazia ci insegna, ovvero, a che cosa ci addestra.

Prima di tutto, la grazia ci insegna a che cosa rinunciare. Leggo ancora i vv. 11,12:

“11 Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nel mondo presente sobriamente, giustamente e piamente,” (Tito 2:11-12 LND)

La grazia salvifica di Dio ci insegna a rinunziare all'empietà ed alle mondane concupiscenze.

La parola “rinunziare” è la stessa parola greca che viene tradotta come “negò”, quando Pietro negò di conoscere Gesù. È un termine forte, che significa “negare categoricamente”. Quindi, nel contesto di questo versetto, vuol dire negare completamente queste cose nella nostra vita, ovvero non lasciare alcun posto nella nostra vita per queste cose.

Il fatto che dobbiamo rinunziare a queste cose significa che esse fanno parte della nostra natura umana e soddisfano la nostra carne. Perciò, rinunziarvi richiede un forte impegno insieme alla perseveranza necessaria. Dobbiamo combattere la nostra carne, nella forza che abbiamo da Dio, e farlo con perseveranza.

Quindi, dobbiamo impegnarci, con la forza del Signore, a rinunziare a certe cose. Ma a cosa dobbiamo rinunziare?

All’Empietà

La prima cosa a cui dobbiamo rinunciare è “l’empietà”. Il termine greco impiegato in questo versetto non è la solita parola che in Italiano significa “empietà” o “malvagità”. Piuttosto, la parola che viene usata qui vuol dire “mancanza di riverenza” o mancanza di “pietà”, e significa vivere una vita con un comportamento non riverente verso Dio. Quindi, significa vivere senza vera riverenza nei confronti di Dio.

Attenzione: in sé, questo non vuol dire necessariamente avere una vita piena di peccati visibili. Il fatto stesso di non avere riverenza è già un peccato in sé, anche se, agli occhi del mondo, una persona di questo tipo potrebbe essere una buona persona che non fa male agli altri.

Per capire meglio cos'è l'empietà, è utile comprendere il significato di riverenza o pietà. Avere riverenza nella vita vuol dire mostrare un grande onore per Dio, in ogni cosa, vuol dire avere un santo timore di Dio e vivere costantemente in modo da onorare Dio ed imitarLo nella Sua santità.

Dio ci comanda di avere riverenza, ovvero, ci comanda di vivere dando gloria a Dio giorno per giorno, in tutto quello che facciamo.

Quindi, empietà significa non vivere così. La mancanza di riverenza, la mancanza di pietà, ovvero l'empietà, è un grave peccato che però spesso gli uomini non riconoscono, perché non è un peccato commesso contro altri uomini. È la mancanza nel glorificare Dio. L'empietà suscita l'ira di Dio, proprio come leggiamo in Romani 1:18:

“Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia,” (Romani 1:18 LND)

L'empietà è una cosa che Dio odia e che Egli punirà nella Sua ira.

L'empietà si manifesta in tanti modi, come ad esempio nel cercare di innalzare se stessi, anziché innalzare Dio. Viviamo in un mondo in cui è normale cercare gloria per se stessi. Basta guardare i social media, troviamo tantissime persone che cercano di promuovere se stesse, compreso tanti credenti. Per il mondo, questo è normale, anzi, è quello che il mondo insegna. Ma per Dio, questa è empietà, perché non è vivere per la gloria di Dio.

Non dare a Dio il primo posto nella propria vita è un altro esempio di empietà, perché significa privare Dio della riverenza che Egli merita.

Parlare in un modo che non onora Dio o che non onora gli altri, che sono stati creati nell’immagine di Dio, è anche una manifestazione di empietà, come ad esempio le battute, gli scherzi e i piccoli commenti di disprezzo. Dobbiamo rinunziare totalmente a tutte queste cose. Purtroppo, la nostra società è piena di empietà e perciò rinunziarvi vuol dire rinunziare a quella che, spesso, è stata finora una nostra abitudine.

Quindi, la grazia di Dio ci insegna a rinunziare ad ogni forma di empietà, ad ogni forma di vita che non consiste nel dare la dovuta riverenza a Dio. È una vera battaglia, ma non dobbiamo combatterla con le nostre forze, ma con la forza di Dio che opera potentemente in noi.

Mondane Concupiscenze

Oltre a rinunziare all'empietà, la grazia di Dio ci insegna a rinunziare anche alle mondane concupiscenze, cioè ai desideri terreni.

La parola concupiscenza vuol dire forte desiderio. Può essere un forte desiderio per qualcosa di buono, che Dio ci dà. Ma solitamente fa riferimento ad un desiderio per qualcosa che Dio non ci ha dato. Visto che in questo brano c'è l'aggettivo “mondane”, è chiaro che si tratta di desideri peccaminosi.

Qui si parla, infatti, di ogni tipo di desiderio umano che è contrario alla volontà di Dio. Troviamo una descrizione di queste concupiscenze in 1Giovanni 2:15,16, che abbiamo considerato non tanto tempo fa.

“15 Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui, 16 perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non è dal Padre, ma è dal mondo.” (1Giovanni 2:15-16 LND)

La concupiscenza della carne comprende tutti i desideri peccaminosi carnali, come ad esempio desiderare il sesso al di fuori del matrimonio, sia nei fatti, sia con il pensiero. Anche la pigrizia è una concupiscenza della carne, così come mangiare o bere senza autocontrollo.

La concupiscenza degli occhi è il desiderio di possedere. Viviamo in un mondo in cui è normale desiderare sempre nuove cose, che costano poco o che costano tanto. La grazia di Dio ci insegna a rinunziare totalmente a questa concupiscenza degli occhi.

Un terzo tipo di mondana concupiscenza è la superbia della vita. Per natura, l'uomo vuole farsi grande, vuole sentirsi importante agli occhi degli altri. Vuole vedersi giusto per il proprio merito, quindi, non vuole vedere il proprio peccato. Questo è un modo di voler gloria per se stessi, anziché vedere la gloria solo in Gesù Cristo.

Vediamo questa superbia, questo orgoglio, in tanti modi diversi.

Per esempio, alcuni cercano di rendersi importanti diventando più bravi di altri in qualche campo della vita. Altri vogliono possedere una qualsiasi cosa materiale che sia più bella o migliore o più costosa rispetto a quella che hanno gli altri, identificandosi con quella particolare cosa.

Tante donne cercano di innalzarsi volendo mostrare la loro bellezza esteriore agli altri. Nell'ambito cristiano, c’è chi cerca di avere una maggiore conoscenza della Bibbia per vantarsene. C’è chi si impegna di più in vari campi per farsi notare dagli altri. Sono tutti esempi di orgoglio della vita. Tutto questo è una forma di mondana concupiscenza, un desiderio forte che non glorifica Dio.

La grazia salvifica di Dio ci insegna a rinunziare all'empietà e ad ogni forma di mondana concupiscenza. Viviamo così, perché solo così, posiamo avere più di Cristo.

Una vera battaglia

Rinunziare a queste cose è una vera battaglia, perché questi peccati fanno parte della nostra natura umana. Però, sono contrarie alla nostra nuova natura spirituale in Cristo. Quindi, è un combattimento duro, una battaglia che dobbiamo combattere con la forza di Dio in noi, come leggiamo in Colossesi 3:5:

“5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; ” (Colossesi 3:5 LND)

Ciò che dobbiamo far morire è dentro di noi, sono le nostre membra, la nostra carne. Quindi dobbiamo far morire o, come dice Paolo qui a Tito, dobbiamo “rinunziare” alla nostra carne. L'unico modo per avere vittoria in questa guerra è di combattere nella forza del Signore con perseveranza. Sarà una guerra dura, ma in Cristo, possiamo vincere, una battaglia alla volta.

Un aspetto importante della battaglia è di confessare, pienamente e apertamente, il nostro peccato, quando cadiamo. Solo così possiamo avere la vittoria!

Quindi, la grazia di Dio ci insegna a rinunziare alle concupiscenze mondane e all'empietà.

Tu stai rinunziando a queste cose? Stai confessando i tuoi peccati? Stai scegliendo Cristo, giorno per giorno? Stai vivendo con riverenza, in ogni campo della tua vita?

Combattiamo con la Forza di Dio

Dio chiama ogni vero credente a combattere questa battaglia. Per dire il vero, se dovessimo combattere questa battaglia con la nostra sola forza, sarebbe una battaglia inutile.

Grazie a Dio, non dobbiamo combattere da soli. Abbiamo la forza di Dio che opera in noi. Che notizia meravigliosa!

In Efesini 1:15-20, Paolo prega per i credenti, e prega affinchè conosceranno la potenza di Dio all’opera in loro. Grazie a Dio, è all’opera anche in noi. Leggo Efesini 1:15-20. Notate soprattutto il versetto 19, che parla della potenza di Dio che opera in noi:

“15 Perciò anch’io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore verso tutti i santi, 16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, 18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual'è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti,” (Efesini 1:15-20 LND)

Notate soprattutto il versetto 19, che dichiara:

19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, (Efesini 1:19 LND)

Dobbiamo combattere contro la nostra carne, rinunciando all'empietà e alle mondane concupiscenze. Però, grazie a Dio, non dobbiamo combattere nella nostra forza o, per meglio dire, nella nostra debolezza. Abbiamo la potenza di Dio che opera in noi. Quindi, questa è una battaglia che possiamo vincere, grazie a Dio.

Pertanto, se tu sei un vero credente, aggrappati a Cristo, e combatti il buon combattimento. Combatti ogni giorno, combatti duramente, nella forza del Signore, combatti la tua empietà, ovvero, qualunque aspetto della tua vita in cui non vivi per la gloria di Dio. Dio ci comanda di fare tutto, in parole ed in opere, alla gloria di Dio. E perciò non vivere per la gloria di Dio, anche se non stiamo vivendo commettendo chiari peccati, è empietà. La grazia di Dio ci insegna a rinunciare all'empietà.

E, la grazia salvifica che abbiamo ricevuto ci insegna anche a combattere, nella forza di Dio, a combattere duramente la nostra concupiscenza.

Anche se siamo salvati, siamo ancora soggetti alle tentazioni della carne. Combattiamo queste tentazioni. Combattiamo, perché la concupiscenza danneggia terribilmente le nostre anime. Combattiamo, perché questi peccati sono veleni, veleni che portano terribili mali, a noi ed alle persone che amiamo. Ci allontanano da Dio. Ci fanno avere una vita sprecata.

Se Dio ci avesse lasciati per conto nostro, saremmo perduti per sempre. Ma Dio ci ha dato la sua grazia salvifica. Dio ci ha salvato, ci ha salvati dal nostro peccato. Ci ha perdonati, in Gesù Cristo. Ci ha liberati dalla schiavitù del peccato. Ci ha fatto diventare figli di Dio, figli amati, con la vita eterna. Tutto questo per grazia, la grazia salvifica di Dio, che ci dà in Gesù Cristo.

Perciò, avendo questa grazia, ascoltiamo di cuore quello che ci insegna. Ci insegna a rinunziare all’empietà, e alla concupiscenza mondana. Viviamo così, perché così, possiamo avere più di Cristo. Possiamo aver la gioia della salvezza. Possiamo avere una vita piena di frutto che dura per l’eternità.

Grazie a Dio per la Sua grazia salvifica, grazia meravigliosa che è arrivata anche a noi. Eravamo perduti, eravamo lontani, ci trovavamo nelle tenebre senza saperlo. La grazia di Dio ha aperto i nostri occhi alla nostra condizione e ci ha fatto vedere che eravamo perduti. Poi, ci ha mostrato Gesù Cristo come Salvatore e Signore!

Oh quanto è meravigliosa la grazia salvifica di Dio!

Grazie, o Padre, per la Tua grazia!