Aiuto Biblico

Quando hai dubbi, guarda a Gesù

Ebrei 12:1-2

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per mercoledì, maggio 2015, – cmd es –
Descrizione: Hai dubbi della tua salvezza? Questa è una realtà per chi è un vero credente. Se guardiamo a noi stessi, avremmo dubbi. Dobbiamo guardare a Cristo, e alla sua opera perfetta sulla croce.
parole chiavi: salvezza, certezza della salvezza, dubbi, dubitare la salvezza, sicurezza della salvezza, opera di Cristo.

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Il primo passo per poter essere veramente salvati è di capire che abbiamo bisogno di essere salvati. Se noi leggiamo i passi alla salvezza che troviamo in Matteo 5, il primo passo è di essere povero in spirito. Se una persona non riconosce di essere un peccatore, colpevole davanti a Dio, colpevole al punto di essere condannato, senza alcuna speranza, riconoscendo che è povero perché riconosce che in se stesso non c'è nulla da offrire a Dio, e che è coperto del proprio peccato, se una persona non riconosce questo, non può essere salvata. L'unico modo di essere salvato è di capire di essere veramente perduto, e di avere bisogno di Gesù Cristo per la salvezza dell'anima.

Quindi, abbiamo bisogno della salvezza, e esiste solamente un Salvatore, il Signore Gesù Cristo!

E perciò, per avere questo perdono dobbiamo credere in Gesù Cristo. Allora, che cosa vuol dire credere in Gesù Cristo? Ma ricordiamo che anche i demoni credono in Dio, e in realtà credono pienamente in Gesù Cristo, ma non in modo che porta la salvezza. Tante persone credere in Gesù a livello intellettuale, a livello storico. Non dubitano che egli nacque da una vergine, visse senza peccato, andò alla croce e poi risuscitò. Si possono credere tutte queste cose ma non credere in Gesù per la salvezza.

Posso fare una professione di fede, ma in realtà non aggrapparmi a Gesù come chi mi salva dal giudizio, perché non riconosco veramente la gravità del mio peccato! Posso impegnarmi a vivere la vita cristiana, anche con grande impegno, cercando di ubbidire ai comandamenti, cantando canti a Dio, ma non vedendo in Gesù colui che veramente paga la mia condanna!

La fede in Gesù che salva è di vedere prima di tutto che sono peccatore e capire che questo peccato mi porta ad essere sotto condanna. Poi, e di vedere che Gesù Cristo è l'unico mezzo che ho per ricevere il perdono. Quindi è di aggrapparmi a Gesù Cristo come Salvatore, e Signore della mia vita!

Quindi, possiamo dire che siamo salvati quando veramente abbiamo fede in Gesù Cristo. La fede è fondamentale, ma dobbiamo capire che la fede non ci salva, infatti, nessun aspetto della nostra salvezza è fondata sulla nostra fede. Invece, tutta la nostra salvezza è fondata unicamente è totalmente sul opera di Gesù Cristo sulla croce e nella sua risurrezione!

Allora c'è un problema molto frequente nella vita cristiana. Molto spesso, un credente cerca di valutare la propria salvezza non è in base a all'opera di Cristo, ma guardando alla propria fede. Infatti, un grande inciampo per tanti credenti e che cercano di far si che la loro fede sia il loro Salvatore.

Cioè, tanti credenti guardano dentro loro stessi per la prova della loro salvezza, e per la prova che sono accettati da Dio, anziché guardare al di fuori di loro stessi a Gesù Cristo. Quando un credente cerca di riconoscere la verità della propria salvezza e il fatto che è accettata da Dio guardando a se stesso, guardando alla propria fede, guardando alla propria sincerità, il suo cammino sarà un cammino di paura, un cammino di schiavitù, e non avrà mai pace, non avrà mai la certezza di essere veramente salvato.

Un brano che ci aiuta a capire la base della nostra salvezza, e non solo la base, ma tutto l'edificio, è Ebrei 12:2. Trovate Ebrei come, e leggiamo Ebrei 12:1-3. Notate che dobbiamo tenere gli occhi su Gesù Cristo. Seguite mentre leggo.

“1 Anche noi dunque, essendo circondati da una tale nuvola di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. 3 Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno.” (Ebrei 12:1-3 LND)

Gesù Cristo ha compiuto la nostra salvezza. La sua opera è un'opera completa, il suo sacrificio a pagato totalmente tutto ciò che serviva per redimerci totalmente. Non si può aggiungere nulla all'opera di Cristo. Nulla può sostituirsi al posto dell'opera completa di Cristo, nulla può migliorare l'opera di Cristo. La nostra salvezza è fondata totalmente sul opera di Cristo e nient'altro.

Quando Dio salva una persona, mette nel cuore di quella persona la fede nel opere di Gesù. Certamente, è fondamentale che abbiamo fede in Gesù. Ma non dobbiamo mai cercare la prova della nostra salvezza o la prova che Dio ci accetta nella nostra fede. Chi cerca la pace misurando la propria fede non sta guardando a Gesù e alla sua opera perfetta, ma sta guardando a se stesso. Guardare noi stessi può produrre solamente incertezza e dubbi.

La vera fede non guarda mai a se stessa, guarda sempre a Gesù Cristo. Quando fissiamo gli occhi su Gesù, allora, avremo giustizia, pace e gioia della nostra vita. Quando invece cerchiamo giustizia, pace e gioia al di fuori della croce di Gesù, non le troveremo, piuttosto avremo un cuore angosciato. Troviamo queste cose solamente in Gesù, e nella sua opera.

Quando guardiamo noi stessi, per vedere come va il nostro cammino, quando valutiamo noi stessi per vedere se siamo veramente salvati, non possiamo stare bene. Noi abbiamo ancora contaminazioni del nostro cuore, continuiamo a cadere, per merito nostro non abbiamo da offrire a Dio. Ma quando noi, nella nostra debolezza, guardiamo a Cristo, e chi siamo i nostri occhi su Gesù è quello che egli ha compiuto, allora conosceremo il perdono, allora riconosceremo e godremo l'amore di Dio versato in abbondanza su di noi per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo.

È estremamente importante che comprendiamo questo. Dobbiamo credere in Dio, è essenziale. Però non dobbiamo guardare alla nostra fede, dobbiamo fissare i nostri occhi su Gesù Cristo. Tantissimi i credenti arrivano ad avere confusione, e dubbi, e ad essere scoraggiati, perché anziché fissare gli occhi su Gesù Cristo, fissano i loro occhi su loro stessi, cercando la conferma del loro cammino e della loro salvezza in loro stessi. La nostra fede non sarà mai sufficiente di darci pace nella nostra salvezza. La nostra fede non sarà mai adeguata per darci la pace che siamo pienamente accettati da Dio.

Piuttosto, è quando teniamo gli occhi su Gesù Cristo, e teniamo in mente il grande valore del suo sacrificio, che possiamo avere pace che siamo veramente perdonati, e che siamo veramente accettati dal Padre.

Questo vuol dire che sei la tua fede è debole, non devi essere scoraggiato. Non devi guardare alla tua fede. La tua fede non ti salva. È uno strumento che Dio usa, e certamente è importante, ma non è quello che ci salva. È solo lo strumento che Dio usa.

Ciò che è la base della nostra salvezza, ciò che è la salvezza, non è la nostra fede, è l'opera perfetta e completa di Gesù Cristo, Emanuele, Dio con noi. Gesù è la nostra giustizia. Gesù è la nostra santificazione. Gesù è la nostra vita.

Perciò, come dovremo vedere la nostra fede? Prima di tutto, non dobbiamo guardare alla nostra fede. La vera fede non guarda a se stessa, guarda sempre e solo a Gesù Cristo. La vera fede in Gesù Cristo è talmente presa su guardare a Gesù Cristo che non ha tempo di guardare a se stessa. La vera fede in Cristo è così meravigliata dell'opera perfetta di Gesù Cristo che tiene gli occhi sempre su Cristo e la sua opera, e non guarda a se stesso.

Quindi, se la tua fede è debole, non devi disperare. Guarda a Cristo e valuta e considera l'immenso valore del suo sacrificio e la sua risurrezione.

Dall'altra parte, se la tua fede è forte, non devi esultare nella tua fede. Non è la fede che ti salva. È Gesù Cristo. Se la tua fede è piccola, non disprezzarla. Se la tua fede è grande, non innalzarla. È normale per un vero credente di avere una fede che a volte è molto forte, e a volte è molto debole. La nostra fede vacilla moltissimo. L'opera di Cristo rimane sempre perfetta e sufficiente.

Alla luce di tutto questo, Ricordati che se la tua fede è debole, e duramente provata, non è una prova che tu non sei salvato. Piuttosto, l'unica prova che tu sei salvata e accettato da Dio è in base all'opera perfetta di Gesù Cristo sulla croce. Perciò, dovresti avere sempre come dichiarazione del tuo cuore quello che abbiamo letto in Ebrei 12:2 che dice:

"tenendo gli occhi su Gesù".

Guardiamo a Gesù, in qualunque condizione che ci troviamo. Guardiamo a Gesù quando la nostra fede è debole, guardiamo a lui quando la nostra fede è provata. Guardiamo a lui quando la nostra fede si indebolisce. Guardiamo a Cristo quando temiamo di non aver più fede.

Oh! Anima nostra, quando tu sei travagliata e aggravata, guarda a Gesù Cristo. Gesù è l'autore e il competitore della nostra fede. Egli porterà a compimento la fede che ha messo dentro di noi.

Guardiamo a Gesù che era andato alla croce per noi, guardiamo Gesù con i segni dei chiodi ancora nelle sue mani, guardiamo a Gesù che ora è glorioso, la prova che il padre ha pienamente accettato la sua offerta per noi. Guardiamo a Gesù che ha ricevuto ogni potestà in cielo e sulla terra. Guardiamo a Gesù che è il mediatore fra noi e Dio. Guardiamo a Gesù che è l'avvocato che ci ottiene perdono dal Padre. Guardiamo a Gesù che intercede sempre per noi. Guardiamo sempre e solo a Gesù, non a noi stessi.

Quando tu sei abbattuto, quando ti senti sconfitto, quando hai grossi dubbi di te stesso, guarda a Gesù Cristo. Gesù è il autore e sostenitore della nostra fede, e sarà Gesù a portare a compimento la tua fede. Non sarai tu, non se tu capace di essere bravo e forte e andare sempre in avanti. Noi siamo deboli, noi cadiamo, la nostra fede è mancante. Sarà Gesù Cristo a farci arrivare fino in fondo. Quindi, guardiamo a Gesù Cristo.

Tutto quello che ci serve troviamo in Gesù Cristo. Quando guardiamo Gesù, anche con occhi deboli, anche se non vediamo tutto chiaramente, ma quando vediamo Gesù, che era sulla croce per noi, per ora è risuscitato, ci basterà. Quando con fede tremante tocchiamo il lembo della sua veste, saremo innalzati e fortificati. Quando siamo schiacciati sotto il peso dei nostri dubbi, guardare di nuovo a Gesù renderà sempre meno pesante quel peso, in modo che possiamo vederlo sempre di più.

E quando arriviamo all'ultima prova della vita, arriviamo alla morte fisica con davanti a noi le acque profonde che dobbiamo attraversare, sarà la figura di Cristo risuscitato, colui che è morto e risorto per i nostri peccati, colui che è la nostra giustizia, sarà Gesù Cristo che ci porterà sicuri e salvi tramite le acque profonde, e ci farà arrivare sull'altra riva, la riva piena di luce, dove non avremmo più bisogno della fede, perché vedremo Gesù in tutta la sua gloria.

Altri Pensieri

Parlando di dubbi della salvezza, Dio non ci da pace che siamo salvati guardando dentro di noi stessi, ma piuttosto facendoci vedere quanto noi siamo mancanti, così possiamo vedere che noi siamo salvati solamente e totalmente per mezzo di Gesù Cristo.

Perciò, avere certezze che siamo salvati non viene da guardare dentro di noi stessi, viene solamente da guardare al di fuori di noi stessi, a Cristo Gesù. Consideriamo due uomini, il fariseo e il pubblicano, che andarono al tempio a pregare. Notiamo chi guardava dentro di sé, e chi guardava solo a Dio. Leggo Luca 18:9-14.

“9 Disse ancora questa parabola per certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri. 10 "Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l’altro pubblicano 11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". 13 Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore," 14 Io vi dico che questi, e non l’altro, ritornò a casa sua giustificato, perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato,"” (Luca 18:9-14 LND).

Chi viene giustificato, ovvero salvato? Non il fariseo, che era un uomo molto religioso e anche buono. Piuttosto è stato il pubblicano, un uomo malvagio, che è stato salvato. Ma dove guardava? Non guardava in se stesso. Non credeva di avere nulla da offrire Dio, né il cuore giusto, nella fede sufficiente, né amore per Dio. Lui guardava a Dio, guardava la misericordia di Dio. Lui chiede a Dio di essere pacato verso di lui, che vuol dire non versare su di lui l'ira che egli sapeva di meritare. Quindi si vedeva totalmente indegno di alcun bene da Dio, e si aggrappava totalmente sulla misericordia di Dio di non punirlo come lui sapeva di meritare.

Non è detto che lui tornò a casa subito pieno di gioia, convinto di essere perdonato. È molto possibile che continuava sentire grande dolore per suo peccato, e per lui era difficile credere che era veramente perdonato. Ma i suoi dubbi non potevano cambiare la realtà di quello che Dio aveva fatto. O che ci credeva, o che aveva dei dubbi, lui era perdonato e giustificato.

Tu guardi al tuo cammino e al tuo cuore per avere la certezza che tu sei salvato? Oppure, guardi solo a la misericordia di Dio in Gesù Cristo? Se tu guardi a Gesù Cristo, e la sua opera, allora tu sei salvato.

Guardiamo un altro versetto. Trovate 1Pietro 2:24. Questo ci aiuta a capire cosa facciamo quando pecchiamo. Ve lo leggo.

“Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti.” (1Pietro 2:24 LND).

Succede che quando commettiamo certi peccati, cominciamo dubitare di essere salvati. Magari, ci viene il pensiero che se noi abbiamo fatto quel peccato, come potremmo essere salvati. Ed in un certo senso, è buono capire la gravità di ogni peccato. È giusto quando sentiamo il peso del nostro peccato.

Però, cosa possiamo fare per liberarci dal peso dei nostri peccati, che siano piccoli o che siano grandi?

Il fatto è che noi non possiamo fare nulla per liberarci dal peso dei nostri peccati.

Noi non possiamo fare nulla per liberarci dal peso dei nostri peccati, perché Dio ha già fatto tutto quello che serviva, pagando il debito di quei peccati mandando Gesù Cristo alla croce. Il nostro perdono, il fatto di essere liberati da quei peccati, è il risultato dell'opera di Cristo per noi sulla croce.

Perciò, il fondamento solido della nostra salvezza non può cambiare, perché è la morte e la risurrezione di Gesù Cristo.

Non dobbiamo credere che i nostri peccati, qualunque tipo che siano, sono troppo pesanti o terribili da poter essere perdonati. I peccati sono tutti terribili. Ma dove il peccato abbonda, la grazia sovrabbonda!

È buono porsi questa domanda, per capire il tuo cuore: in che cosa confidi per liberarti dalla condanna per i tuoi peccati? Le tue opere, la tua fede, il tuo amore per Cristo? Oppure, l'opera di Cristo sulla croce per pagare il tuo peccato?

Se tu credi che è stato l'opera di Cristo sulla croce pagare il tuo peccato, e che la tua opera non potrebbe mai pagare la tua condanna, allora tu hai la fede che salva.

Filippesi 3

Guardiamo un ulteriore brano, Filippesi 3:8,9. Questo brano cita capire che dove viene la giustizia. Lo leggo.

“8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede,” (Filippesi 3:8-9 LND).

Spesso dubitiamo la nostra salvezza perché crediamo di non avere abbastanza bene in noi, ovvero abbastanza giustizia. In sé, non abbiamo alcuna giustizia nostra. Quindi, non siamo abbastanza buoni per essere salvati, per conto nostro. Quando riconosciamo di non avere giustizia, allora siamo pronti a guardare al unica fonte di vera giustizia. La giustizia che possiamo avere è la giustizia che deriva dalla fede di Cristo, la giustizia che proviene da Dio.

Questo è una verità meravigliosa! Ciò che ci fa essere a accettate da Dio non è la nostra giustizia, ma la giustizia di Gesù Cristo! La nostra posizione davanti a Dio Padre dipende dalla posizione di Gesù Cristo davanti a Dio padre. L'amore di Dio per noi è sicuro quanto è sicuro il ruolo che Gesù Cristo ha davanti al Padre. Quanto è sicuro il ruolo che Gesù Cristo ha davanti al Padre?

Perciò, essere convinto della propria salvezza non dipende da quanto sono convinto della mia fede, o del mio amore, o del mio cuore. Piuttosto essere convinto della mia salvezza dipende dalla stabilità dell'opera di Gesù Cristo. Non dipende dalla mia giustizia, nel mio cammino giorno per giorno, ma dipende dalla perfetta giustizia di Gesù Cristo.

Noi siamo giustificati quanto Gesù Cristo è giusto. Noi siamo giustificati nel tempo per quanto Gesù Cristo sarà giusto. La nostra giustizia non può cambiare più di quanto la giustizia di Cristo può cambiare. Questa è vera a causa della dichiarazione in Romani 8:1.

“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)

non c'è alcuna condanna per quelle che sono in Cristo, non perché camminano bene loro, ma perché non c'è alcuna condanna in Gesù Cristo. Gli uomini hanno detto che Gesù era condannato, ma Gesù lo dichiarò giusto. E Dio dichiara che noi siamo giusti in Gesù Cristo. Quindi, è fede in Gesù Cristo, non nella nostra fede, non la nostra opere, non nel nostro amore, ma è per mezzo della fede nel opere di Gesù Cristo che Dio ci dichiara giusti.

E quindi, per essere sicuri della nostra salvezza dobbiamo iniziare con la domanda: quanto è giusto Gesù Cristo? Quanto è Santo e accettato Gesù Cristo davanti a Dio padre?

Noi dobbiamo credere che la nostra giustizia non potrebbe mai bastare, ma che Cristo è giusto, ed è la giustizia di quelli che credono in lui.

Se tu pensi ad un grande ponte, molto lungo che attraverso un grande fiume, oppure una baia, quando ti metti sopra quel ponte, tu dubiti che la sua forza sarà sufficiente per il tuo piccolo peso? No. Non dubiti perché tu capisci che è così forte e stabile che il tuo piccolo peso non sarà minimamente un problema.

Quindi, smetti di chiederti se hai fatto abbastanza per essere sicuro. Piuttosto, dovresti solo domandarti se Cristo ha fatto abbastanza per salvarti. Chiederti se Cristo ha abbastanza merito. Guarda al di fuori di te stesso a Gesù Cristo. Confida in Cristo.

L'importanza della perseveranza

Per avere equilibrio in questo discorso, è importante che comprendiamo anche il ruolo della perseveranza. Dio ci ha salvato, è Dio ci farà arrivare fino alla fine. Ma questo non vuol dire che non importa come viviamo. Certamente, dobbiamo impegnarci. Voglio leggere ancora Ebrei 12:1,2.

“1 Anche noi dunque, essendo circondati da una tale nuvola di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.” (Ebrei 12:1-2 LND)

E guardo anche un altro versetto, Filippesi 2:12,13.

“12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” (Filippesi 2:12-13 LND).

Il punto con questi versetti è che la vita cristiana è sicura in Cristo, ma comunque dobbiamo impegnarci. E come correre una maratona.

Il fatto che hai combattimenti è un buon segno. È un'indicazione che lo Spirito Santo è all'opera in te, convincendoti del tuo peccato, spingendoti in avanti.

In questi pochi anni che abbiamo ancora sulla terra, dobbiamo combattere la nostra carne. Ma la nostra salvezza non è basato su quanto noi siamo forti, ma sulla perfezione dell'opera di Gesù Cristo sulla croce. Quindi, combattiamo , ma dobbiamo confidare nel opere di Cristo.

Quindi, per concludere, la pace della salvezza non arriva a caso in un buon cammino, arriva quando teniamo i nostri occhi su Gesù Cristo. Quindi, tieni i tuoi occhi su Gesù Cristo. Non guardare te stesso, potresti innalzarti con orgoglio, o potresti cadere nella disperazione. Non dobbiamo mai focalizzare su noi stessi. Dobbiamo tenere i nostri occhi su Gesù Cristo, e alla sua opera perfetta, compiuta una volta per sempre. Questa è la base sulla quale trovare la pace in questo cammino.